Processo Calcioscommesse, assolto Conte

 

Termina con una assoluzione piena per non aver commesso il fatto il processo a carico di Antonio Conto accusato di frode sportiva nell’ambito della vicenda Calcioscommesse. Il Ct della Nazionale, che aveva chiesto il rito abbreviato per arrivare a sentenza prima dell’inizio degli Europei a giugno, era già stato squalificato dalla giustizia sportiva per 6 mesi essendogli stata riconosciuta l’omessa denuncia rispetto ad alcuni match combinati, mentre nel processo penale il giudice ha riconosciuto l’inesistenza del reato. La vicenda nasce dalla vicenda dell’ex portiere della Cremonese Paoloni, che addomesticava risultati delle partite anche con metodi poco ortodossi o con papere clamorose, scoperchiando poi una rete di criminali esteri, calciatori e dirigenti che invece darsi al trading online scommettevano tranquillamente su più piattaforme online. Quello che venne fuori fu una sorta di sistema, capace di truccare decine di partite con altrettanti calciatori pronti ad assecondare le richieste dei malavitosi. Conte è stato tirato in ballo come ex mister di Bari e Siena, squadre entrambe coinvolte nello scandalo nel periodo in cui erano allenate dal Ct, ed assieme a lui ci sono anche i suoi collaboratori Stellini ed Alessio, con il primo che ha ammesso gli illeciti.

antonio conte

Ora testa agli Europei

Antonio Conte ha commentato la sentenza dicendo che si tratta della fine di un incubo. Prima di tuffarsi nell’avventura inglese sulla panchina del Chelsea, fatto che ha provocato il malumore di qualche critico, ora però ci sono gli Europei in Francia da affrontare. L’Italia ha un girone duro ma non impossibile, con Belgio, Svezia e Irlanda anche se gli infortuni di Verratti e Marchisio indeboliscono notevolmente un reparto che si fondava totalmente sui due giocatori. Se la difesa assicura affidabilità con il blocco Juve, la linea mediana ora è un po’ da ricostruire, con il solo Florenzi in pratica sicuro del posto. Anche nel reparto offensivo i dubbi non mancano. Il grande problema è che mancano non solo i fuoriclasse, ma anche giocatori di sicuro rendimento. Come centravanti il prescelto dovrebbe essere Pellè, con Pavoletti suo probabile vice. Seconda punta Conte vede molto bene Eder, anche se l’oriundo da quando è passato all’Inter ha vissuto ultimi mesi opachi. Con Giovinco, in maniera discutibile, lasciato a casa ed Immobile e Destro alle prese con infortuni, El Shaarawy ed Insigne dovrebbero essere gli altri due attaccanti che completerebbero la cinquina.