Jazz manouche, swing e ballad: dal 22 al 27 marzo quattro live con la vocalist Elena Andreoli a Milano (e dintorni)

La cantante lombarda sarà protagonista nei prossimi giorni di quattro imperdibili appuntamenti: sabato 22 marzo si esibirà al MaMu (nel quartiere milanese di Porta Romana) con i chitarristi Cyranò Vatel e Davide Parisi, domenica 23 guiderà il suo quartetto swing – con Paolo Tomelleri special guest – a San Donato Milanese, giovedì 26 sarà di nuovo in città, al Refeel di viale Sabotino, con Andrea Aloisi (violino), Davide Parisi (chitarra), Mirko Fait (sax) e Alberto Traverso (batteria) e venerdì 27 in duo con il pianista Stefano Pennini al Brut di Merate

MILANO – Quella appena iniziata è una primavera fitta d’appuntamenti per la vocalist e autrice jazz Elena Andreoli: la cantante milanese, dotata di  una voce da contralto, sofisticata e senza fronzoli, sarà impegnata nei prossimi giorni e nelle prossime settimane in diversi concerti nel capoluogo lombardo (ma non solo) e in sala di registrazione. Sabato 22 marzo, in trio con i chitarristi Cyranò Vatel e Davide Parisi, sul palco del MaMu, il Magazzino Musica (libreria, negozio di strumenti e spazio eventi) di via Soave 3, nel quartiere milanese di Porta Romana, Elena porterà in scena il progetto The Sunny Side of Django, dedicato al geniale chitarrista Django Reinhardt, l’inventore del jazz manouche (inizio live ore 21; ingresso con contributo libero): il trio eseguirà alcune delle sue più celebri composizioni, qualche standard e una manciata di brani jazz e valzer musette originali, scritti da Cyranò Vatel. Quest’ultimo ha all’attivo collaborazioni con musicisti del calibro di Nico Gori, Daniele Scannapieco, Dorado e Samson Schmitt, mentre Davide Parisi ha suonato accanto a Dario Napoli, Tonino de Sensi, Paolo Tomelleri e al gruppo Four On Six.

Il giorno dopo, domenica 23 marzo, cambio di location e formazione: al Trefor Cafè di San Donato Milanese, locale dall’atmosfera suggestiva, ricavato in una chiesa sconsacrata del Cinquecento, il quartetto di Elena Andreoli e Paolo Tomelleri si cimenteranno in un’esplorazione del jazz delle origini, a partire da quello della Golden Age, in un’accurata ricerca di standard poco conosciuti, da far scoprire e apprezzare in tutta la loro bellezza, senza dimenticare il bebop, il ragtime e il charleston (aperitivo dalle ore 17.30, concerto ore 19, prenotazione obbligatoria). Con la leader, che in ambito jazzistico vanta collaborazioni con Giorgio Gaslini, Bruno Martino, Antonio Faraò, Sergio Fanni, Michele Bozza e Fabrizio Bernasconi, si esibiranno Stefano Pennini al pianoforte, Raffaele Romano al contrabbasso e Alberto Traverso alla batteria. Lo special guest della serata sarà il grande Paolo Tomelleri, uno dei clarinettisti più famosi d’Italia.

Si tornerà in città mercoledì 26 marzo: nell’ambito della rassegna ReJazz organizzata dal Refeel Coffee & More, cosmopolita american bar in viale Sabotino 20, Elena Andreoli, il violinista Andrea Aloisi e il chitarrista Davide Parisi, con gli special guest Mirko Fait al sax e Alberto Traverso alla batteria, per un concerto che fonde jazz e improvvisazione con un tocco di originalità (dalle 19 alle 22, ingresso con consumazione, prenotazione consigliata).

L’ultimo live del mese è in programma giovedì 27 marzo al Brut di Merate (Lecco): in questo locale dall’atmosfera elegante e impreziosito dalla presenza di arredi di design, la cantante milanese si esibirà con il pianista Stefano Pennini (inizio live ore 20; dalle 19 aperitivo o cena alla carta con prenotazione obbligatoria). I due musicisti proporranno un repertorio che spazierà dagli standard alle ballad in un concerto intimo e sofisticato, nel corso del quale la voce calda e avvolgente di Elena si intreccerà con le armonie raffinate di un fuoriclasse della tastiera. 

A inizio aprile, infine, Elena Andreoli sarà in studio di registrazione con il suo quintetto e con Paolo Tomelleri per ultimare la lavorazione dell’album Atomic Swing, una sorta di best of dei due concerti (entrambi sold out) andati in scena nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano nel corso dell’ultima edizione del festival JAZZMI. Il disco include nove tracce: si tratta, per lo più, di brani swing noti e meno noti (Ain’t she sweet, Hit that Jive, Jack) accanto ad evergreen come On The Sunny Side Of the Street e I’ll See You In My Dreams, ma non solo. Tutti riarrangiati con classe, originalità e un pizzico d’ironia, caratteristiche inconfondibili delle esibizioni dal vivo della cantante milanese. Un lavoro che nasce dall’intesa artistica e dall’alchimia sul palco e che trasferisce l’emozione del live direttamente su disco