“Tempo perso”, la dedica d’amore di Fabrizio Mozzillo

L’instancabile Fabrizio Mozzillo presenta al pubblico il suo terzo singolo “Tempo Perso”, disponibile su tutti i digital store dal 5 luglio. Terzo tassello del puzzle musicale che andrà a comporre il suo primo album “Nomi cose città”.

“Tempo perso” in una chiave pop jazz ci porta all’interno di una storia d’amore finita male. Una storia d’amore che porta comunque con sé tanta gioia e tanti momenti da ricordare. A metà tra dolcezza e malinconia Fabrizio si lascia andare a questo turbinio di emozioni.

“La canzone narra una storia d’amore travagliata, condannata sin dall’inizio ad un epilogo fallimentare.Il tema è di quelli più abusati nella musica leggera; e proprio qui sta la sfida: raccontare in chiave originale una vicenda “sfruttatissima”. A questo scopo, la canzone combina un testo doloroso con una musica allegra e spensierata”, così Fabrizio Mozzillo descrive il proprio singolo.

Questi i musicisti di studio:

Guido Guglielminetti: arrangiamento, basso elettrico e batteria;

Carlo Gaudiello: piano elettrico ed organo hammond;

Alessandro Valle: lap steel guitar;

Strumentista Misterioso: sassofono.

Biografia

Fabrizio Mozzillo è un cantautore romano classe 1968. Per circa venticinque anni svolge l’attività di avvocato, ma alla soglia dei 50 anni, abbandona la professione. Si trasferisce in una località di mare, acquista una barca da pesca e ricomincia a suonare chitarra e armonica.

La musica è sempre stata una sua passione, in gioventù scriveva pezzi propri che suonava nei piccoli teatri. La vita è strana fa un giro complicato per riportarti verso quella che è la tua vera casa. Nel 2019 riprende in mano la sua passione e inizia una collaborazione con il producer Guido Guglielminetti.

Insieme realizzano il suo primo disco “Nomi, cose città” che uscirà nel 2023. Primo tassello del suo nuovo percorso è “Casa dolce casa”, seguito da “L’ultimo Don Chisciotte” e “Tempo Perso”.

“Perché pubblicare un album in età adulta? Perché le canzoni hanno chiesto di poter andare in giro sulle proprie gambe, per giungere all’orecchio di chi vorrà ascoltarle.

Perché scrivere canzoni? Unicamente per il bisogno di raccontare storie in musica. In ogni caso, è sempre la canzone che decide quando essere scritta; l’autore è un tramite, nient’altro”.

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