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  • Camilla Bianchini: “Una X su EX” il quinto episodio di “Call Back” disponibile dal 17 febbraio

    Dal 17 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la quinta puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

     

    Nel quinto episodio “Una X su EX”, Nina è destabilizzata da un misterioso messaggio su WhatsApp di Marlon, che cerca di analizzare minuziosamente con la sua migliore amica Angi senza riuscire a capirne il significato. Soldonipertuttitrannecheperte la fa chiamare per aiutarla nei provini per una serie sul Papa, dove dovrà incontrare Carla Rossi, una donna molto raccomandata. Nel frattempo, Laura Gini, sua compagna di liceo e mamma di tre gemellini dai nomi composti, le rivela una notizia inaspettata su Matteo, il suo ex.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

     

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il quinto episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 17 febbraio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

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  • PRIMOVERE – REST WELL, RAINBOW KID – EP

    

    PRIMOVERE – REST WELL, RAINBOW KID – EP

    Concept EP

    “Rest well, rainbow kid” è un viaggio emotivo il cui intento è abbracciare tutte le sfaccettature della genitorialità, ponendo al centro del progetto la figura dei genitori intesi sia come singoli individui che come coppia.

    Le canzoni esplorano le sfide quotidiane, i cambiamenti di prospettiva e le nuove responsabilità che accompagnano la genitorialità stessa, in un percorso sfaccettato che porta, giocoforza, a dover fare i conti con i propri fantasmi del passato e del presente.

    La musica vuole essere la traghettatrice di questo percorso, incanalando le complessità delle attese in un’esperienza sonora il più coinvolgente e autentica possibile.

    Le tracce del disco, legate l’una con l’altra da un sottile filo conduttore, narrano di notti insonni, di attimi, di sorrisi, ma anche di attese infinite e di perdite inaspettate che generano ferite difficili da rimarginare.

    ASCOLTA IL DISCO IN STREAMING

    https://tunelink.to/PRMVR

     

    TRACK LIST

    – Souvenirs

    – ⁠Rest well, Rainbow Kid

    – ⁠Everytime

    – ⁠Goodbye (la focus track)

    BIOGRAFIA

    All’inizio della primavera, un filo d’erba appena fuori dall’inverno, lontano dal sole, sotto il ghiaccio, prima del disgelo.

    PRIMOVERE è un collettivo torinese nato all’inizio della primavera del 2021 nel disgelo della condizione post-pandemica.

    In uno scenario in cui attingere a radici creative, profonde, rappresentava una vera e propria urgenza espressiva, PRIMOVERE è stato spazio di respiro, fuori dal ghiaccio.

    Abbiamo messo gemme e foglie, insieme.

    PRIMOVERE prende pensiero dall’identità dei singoli membri. 

    Il suono del progetto prende senso e direzione a partire dalle influenze individuali:

    post-rock, new wave, indie-pop, stoner, shoegaze.

    Differenti insieme.

    PRIMOVERE canta in inglese e si nasconde dietro le parole come i fili d’erba sotto la neve.

    All’inizio della primavera.

    Torino, Antartide


  • PRIMO VERE presentano l’ep REST WELL, RAINBOW KID

    PRIMOVERE – REST WELL, RAINBOW KID – EP

    Concept EP

    “Rest well, rainbow kid” è un viaggio emotivo il cui intento è abbracciare tutte le sfaccettature della genitorialità, ponendo al centro del progetto la figura dei genitori intesi sia come singoli individui che come coppia.

    Le canzoni esplorano le sfide quotidiane, i cambiamenti di prospettiva e le nuove responsabilità che accompagnano la genitorialità stessa, in un percorso sfaccettato che porta, giocoforza, a dover fare i conti con i propri fantasmi del passato e del presente.

    La musica vuole essere la traghettatrice di questo percorso, incanalando le complessità delle attese in un’esperienza sonora il più coinvolgente e autentica possibile.

    Le tracce del disco, legate l’una con l’altra da un sottile filo conduttore, narrano di notti insonni, di attimi, di sorrisi, ma anche di attese infinite e di perdite inaspettate che generano ferite difficili da rimarginare.

    ASCOLTA IL DISCO IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/artist/0rCvFC6RyypSaMR7ykxGPf?si=JUPC380DTFWYMbGnN_lASQ

    TRACK LIST

    – Souvenirs

    – ⁠Rest well, Rainbow Kid

    – ⁠Everytime

    – ⁠Goodbye (la focus track)

    BIOGRAFIA

    All’inizio della primavera, un filo d’erba appena fuori dall’inverno, lontano dal sole, sotto il ghiaccio, prima del disgelo.

    PRIMOVERE è un collettivo torinese nato all’inizio della primavera del 2021 nel disgelo della condizione post-pandemica.

    In uno scenario in cui attingere a radici creative, profonde, rappresentava una vera e propria urgenza espressiva, PRIMOVERE è stato spazio di respiro, fuori dal ghiaccio.

    Abbiamo messo gemme e foglie, insieme.

    PRIMOVERE prende pensiero dall’identità dei singoli membri. 

    Il suono del progetto prende senso e direzione a partire dalle influenze individuali:

    post-rock, new wave, indie-pop, stoner, shoegaze.

    Differenti insieme.

    PRIMOVERE canta in inglese e si nasconde dietro le parole come i fili d’erba sotto la neve.

    All’inizio della primavera.

    Torino, Antartide

  • A Sanremo torna “Farfisa” simbolo marchigiano della musica mondiale adorato dai Pink Floyd

    Nuova vita per i tasti accarezzati dai più grandi di sempre: da Richard Wright ad Elton John. La presentazione a Sanremo mercoledì 12 febbraio a Casa Bontempi (via Feraldi 17) con Andy dei Bluvertigo  e tanti ospiti speciali, da Simona Molinari, a Sergio Caputo, sino ai Rappresentanti di Lista e al direttore artistico di Casa Bontempi, il critico musicale Michele Monina.

    Il sapore musicale delle Marche si può gustare anche ascoltando capolavori capitali nella vita del Rock ? La risposta è affermativa. Fu infatti Richard Wright, leader e tastierista dei Pink Floyd a innamorarsi del suono del Farfisa Compact Duo strumento utilizzato per buona parte della sua carriera, dai primi concerti all’UFO club di Londra sino al mitico Live at Pompeii del 1972. 

    Nello stesso periodo, i modelli multi-timbrici  della storica produttrice marchigiana che, fondata nel  1946 a Camerano, ideò, per oltre trent’anni,  i tasti più gloriosi della musica, accompagnarono l’estro di Elton Jhon nell’esecuzione della celebre “Crocodile Rock”.  Da decenni gli organi  Farfisa,   continuano a essere richiesti sul mercato dell’usato e  utilizzati da musicisti e gruppi interessati a ricreare atmosfere degne di epoche immortali ed irripetibili nell’avventura del sound contemporaneo. Ma la memoria del suono non può invecchiare. Resta, si conserva, per immortalare leggende passate e future. 

    Per questo il marchio Farfisa, per iniziativa di Bontempi- factory internazionale nel settore degli strumenti giocattolo,  tornerà a produrre nel 2025.  La presentazione del progetto si terrà a Casa Bontempi, in via Feraldi, a Sanremo, mercoledì 12 febbraio, a partire dalle 21, nel corso della seconda serata della popolare kermesse canora. 

    L’evento, originale ed unico nel suo genere, è concepito come un vero e proprio inno all’arte delle sette note, in più atti,  partendo dalla performance di Andrea Fumagalli, l’Andy dei Bluvertigo,  che sfodererà, in  esclusiva, l’original Farfisa Compact Duo suonato dagli autori di The Wall. I colori dell’evocazione riaccesi assieme alla nuova vita di un marchio immortale  potranno essere ammirati con la mostra F31. Il progetto  nasce dall’unione del lavoro di ritrattista di Roberto Prosdocimo e dalla sapiente alchimia fotografica di Federico Lanzani L’ obiettivo è  riportare la fotografia, in un momento in cui ha perso ogni concetto di verità ed è diventata “usa e getta”, ad un valore di realtà, unicità e irripetibilità.

    Il “supporto”, ovvero la carta fotografica in cui è impressionata l’immagine, acquisisce un valore inestimabile, da rivalutare e contiene  un attimo reale da preservare nel tempo.

     Un processo chimico di inversione della carta fotografica da negativa in positiva, sia a colori che in bianco nero, che ha richiesto più di 2 anni di studi e di preparazione.

    Il risultato è un’alchimia che permette di ottenere, una fotografia simile a una Polaroid che può raggiungere la dimensione di  61 × 61cm (24″ × 24″) attraverso l’uso di una macchina fotografica incredibilmente grande, progettata e costruita interamente a mano. 

     Tanti gli ospiti speciali, da Simona Molinari, a Sergio Caputo, sino ai Rappresentanti di Lista e al direttore artistico di Casa Bontempi, il critico musicale Michele Monina.

  • “G come Giamaica”: la figura di Bob Marley e la rivoluzione del Reggae mercoledì 19 febbraio con Piero Dread al Polillo ARt COntainer di Milano

    MILANO – Dopo il grande successo dell’evento del mese scorso dedicato al compositore Ravi Shankar, alla musica e alla cultura indiana e allo yoga, torna Alfabeto di PARCO, la rassegna sugli artisti che hanno rivoluzionato il Novecento: il nuovo appuntamento, in programma mercoledì 19 febbraio a Milano presso PARCO, il  Polillo ARt COntainer, aggregatore culturale situato in via Binda 30 (zona Barona), è “G come Giamaica”, ovvero “Bob Marley e la rivoluzione Reggae” (inizio live ore 20.30, ingresso 16/20 euro, ridotto 13 euro per studenti; biglietteria on line su www.mailticket.it/evento/45940/bob-marley-e-la-musica-reggae; incluso nel biglietto un flûte di benvenuto).
    Come sempre, la formula sarà quella della conferenza-spettacolo in cui accanto alla musica, suonata dal vivo dalla band di Piero Dread, cantante e musicista fra i più talentuosi e rappresentativi del panorama italiano ed europeo, ci sarà spazio anche per la proiezione di filmati e immagini, utili nel ricostruire l’origine, lo sviluppo e la diffusione del Reggae nel mondo, e per alcuni momenti di approfondimento tra testimonianze, racconti, aneddoti e curiosità con i contributi del dj e conduttore radiofonico Vito War, dello stesso Piero Dread, di Antonio Ribatti, il direttore artistico della rassegna, e di altri ospiti. 
    Sviluppatosi intorno alla metà degli anni Sessanta del secolo scorso in Giamaica (in particolare nella capitale Kingston), il Reggae nasce da una mescolanza di sonorità caraibiche (come il kumina, oltre ai canti e ai ritmi nyabinghi) e nordamericane, tra cui il rhythm ’n’ blues e il mento (musica folk giamaicana). Gli elementi, però, più riconoscibili e determinanti per la formazione di questo genere sono stati lo Ska e il Rocksteady. Com’è noto, il Reggae ha avuto legami profondi con il movimento religioso del Rastafarianesimo e la figura chiave per la sua affermazione mondiale è stata Bob Marley, considerato una sorta di profeta per i suoi messaggi di pace, uguaglianza e fratellanza e stroncato, a soli 36 anni, da un melanoma (il 6 febbraio si è commemorato, in tutto il mondo, l’80° anniversario della sua nascita).

    I protagonisti indiscussi del concept-concert di mercoledì 19 febbraio saranno Piero Dread e il suo quartetto. Classe 1980, originario di Torino, Piero ha all’attivo una decina di album (tra cui spicca “Real Vibes”, best-seller su Amazon nella sezione reggae) e ha collaborato con grandi artisti della scena nazionale e internazionale come Laurel Aitken, Freddie McGregor, Africa Unite, Roy Paci, Morgan Heritage, Turbulence, Lion D, Raphael, Awa Fall ma non solo. Insieme al leader (voce e chitarra), sul palco si esibiranno Nico Roccamo (batteria), Angelo “Gange” Cattoni (tastiere e voce), Sergio Grimaldi (basso) e, come special guest, il giovanissimo Samuel “Sammy The Boy” Comite (tastiera e sax).
    La band presenterà una manciata di pezzi originali (tra cui Pay The Price e Turn Up The Radio), brani Ska e Rocksteady (come Love and Affection), arrangiament in chiave R&B (Pampers Paradise) e, ovviamente, alcune delle canzoni rese immortali da Bob Marley (immancabili, tra le altre, Redemption Song, Jammin’, Is This Love e Get Up, Stand Up). 

    Nel corso della serata sarà attivo il bar, aperto dalle ore 19 e gestito da 10gradinord, storico locale radicato nel quartiere Barona, specializzato in birre artigianali italiane e cibo sostenibile di qualità. Prima e dopo lo spettacolo, infine, ci sarà spazio per il dj set di Vito War.

    La nuova stagione della rassegna Alfabeto di PARCO, ideata e realizzata da Antonio Ribatti e da Roberto Polillo, imprenditore e fotografo, gode del patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano e proseguirà fino all’estate con altri imperdibili appuntamenti: gli incontri in programma, con cadenza mensile, trasporteranno l’uditorio in Giappone, Irlanda, Stati Uniti e Spagna alla scoperta di grandi nomi della musica e della cultura come Ryuichi Sakamoto, John Coltrane, Paco De Lucia ma non solo.

    ALFABETO DI PARCO, stagione 2024/2025
    Direttore artistico: Antonio Ribatti.
    Ingresso: 16 euro per acquisti fino al 14 febbraio (early bird); dal 15 febbraio il contributo artistico è pari a 20 euro. Ridotto: 13 euro per gli studenti (il codice sconto va richiesto via email a direzione@ahumjazzfestival.com).
  • Atelier Musicale: il recital pianistico di Marino Formenti sabato 15 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo”, il pianista lombardo, maratoneta degli 88 tasti, sarà il protagonista di una performance singolare ed eseguirà pagine di Bach, Schubert, Messiaen e Kurtag, un brano di John Lennon e alcune composizioni di quattro autori italiani contemporanei: Pippo Molino, Luca Belloni, Alessandro Spazzoli e Giovanni Godio 

    MILANO – In occasione del nuovo appuntamento della XXX edizione, l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenterà sabato 15 febbraio, alla Camera del Lavoro di Milano, una performance singolare, assolutamente originale nella formula, che accosta quattro autori italiani contemporanei a maestri assoluti del mondo eurocolto e a una icona della popular music. Protagonista di questa impaginazione, che riunisce pezzi con sotterranei legami tra di loro, oltre che esecutore del programma, è Marino Formenti, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo” Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    La musica di Formenti è stata definita dalla stampa internazionale rivoluzionaria, visionaria, radicale, catartica e i suoi recital pianistici, assolutamente innovativi, lo hanno posto a contatto con diversi generi musicali e hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica italiana e straniera. Le sue collaborazioni spaziano in un vasto universo musicale  che tocca epoche e generi differenti, facendo di lui un artista assolutamente contemporaneo.
    In questo concerto si assisterà a quello che avviene in alcune mostre allestite negli ultimi anni all’interno dei musei, nelle quali il passato e il presente dialogano tra di loro, mostrando al tempo stesso diversità e continuità. Così, nel repertorio che Formenti eseguirà all’Atelier, i brani si succederanno all’interno di logiche precise, si raggrupperanno per analogie di tonalità, ritmo e atmosfera e faranno dialogare Bach e Schubert, Messiaen Kurtag, ma anche John Lennon con quattro autori attuali, ma di generazioni differenti. In primo luogo c’è Pippo Molino, uno dei compositori più significativi e originali presenti nel mondo musicale italiano. Figlio del famoso pittore e illustratore Walter, ha studiato al Conservatorio di Milano con Renato Fait e Franco Donatoni e i suoi lavori sono stati premiati in vari concorsi e sono stati eseguiti nelle più importanti sedi concertistiche, oltre che diffusi in trasmissioni radiofoniche in Europa, Giappone e Stati Uniti. È stato docente di composizione al Conservatorio di Milano e dirige il coro di Comunione e Liberazione. Con Molino si è perfezionato Luca Belloni, compositore che vanta numerose esecuzioni in ambito nazionale e in sale prestigiose. Il più giovane degli autori presentati nel concerto è Giovanni Godio, che affianca l’attività compositiva a quella di letterato. Infine c’è Alessandro Spazzoli, diplomato in composizione e in flauto (strumento in cui si è perfezionato con Ancillotti e Gazzelloni), pluripremiato in concorsi internazionali ed eseguito in tutta Europa, in America e in Giappone.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 15 febbraio 2025, ore 17.30
    Marino Formenti – Nuovi percorsi del pianoforte
    Marino Formenti (pianoforte).

    Programma:
    P. Molino (1947): In Do;
    J.S. Bach  (1685-1750): Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in C BWV 999;
    L. Belloni (1969) – Da Otto piccoli pezzi per pianoforte; Tramonto; Le temps qui s’enfuit; Marsch der Spielzeugsoldaten; … sicut umbra;
    J.S. Bach: Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in D BWV 926;
    L. Belloni – Da: Otto piccoli pezzi per pianoforte: for Maudie; Schmerze; Melancholia; Estatico;
    O. Messiaen (1908-1992) – Ile de Feu II
    Première Communion de la Vierge;
    G. Kurtag (1926) – Syrenes of the Deluge;
    A. Spazzoli (1964) – Canzone II;
    G. Kurtag – Pen Drawing to Erszèbet Schaar – Hommage à Petrovics;
    A. Spazzoli – Ferdinando;
    G. Kurtag – Do-Mi d’Arab;
    A. Spazzoli – Miranda; Qui non c’è ascolto;
    G. Kurtag – In Memoriam Edison Denisov;
    G. Kurtag – Keringö (Walzer);
    P. Molino – Itinerario 3 (Tempo di Walzer);
    F. Schubert (1797-1828) – Walzer D980 n. 2;
    G. Godio (1990) – Senhal;
    P. Molino – Itinerario 1;
    J. Lennon (1940-1980) – Oh My Love;
    O. Messiaen – Regard de l’Église d’Amour;
    P. Molino – In Do.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • La voce di Etty Hillesum, il tributo a Chet Baker: al via il 20 febbraio alla Reggia di Monza la seconda edizione della rassegna “Musique Royale”

    Concerti di classica e di jazz, reading, spettacoli teatrali per bambini ma non solo: ecco le prime anticipazioni sulla nuova stagione

    MONZA – Concerti di musica classica con programmi insoliti e trasversali, performance con alcuni dei più interessanti esponenti del jazz italiano ed europeo (con un’attenzione particolare ad alcuni giovani talenti che si sono già fatti apprezzare all’estero), reading e spettacoli teatrali per i più piccini ospitati in quel gioiellino finalmente recuperato che è il Teatro di Corte della Reggia di Monza: a partire dal 20 febbraio prossimo prenderà il via la seconda edizione della rassegna Musique Royale, ciclo di appuntamenti a misura di grandi e bambini organizzati nei meravigliosi spazi della Villa Reale di Monza dall’associazione culturale Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova, con il contributo del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il supporto di Acinque energia che unisce, il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il patrocinio del Comune di Monza. Si è in attesa di conoscere l’esito della richiesta di contributo a Regione Lombardia.
    La nuova stagione di Musique Royale si articolerà attraverso un ricco calendario di eventi, in agenda fino a fine anno: il primo appuntamento, riservato agli studenti delle scuole medie e delle superiori, è fissato, come detto, per giovedì 20 febbraio, quando la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà (alle ore 10 e alle 11.30) lo spettacolo “Leggere il cielo”, protagonisti l’Orchestra Canova diretta dal Maestro Enrico Pagano e le voci di Davide Scaccianoce e Beatrice Marzorati. Che cosa accadde il giorno successivo all’emanazione del decreto che impedì ai musicisti ebrei di esibirsi nelle sale da concerto? Attraverso la testimonianza di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese, e grazie ad alcuni documenti ritrovati tra le carte del circolo musicale che ruotava intorno a suo fratello Mischa, un giornalista riporta alla luce la sua storia, intima e collettiva, personale e artistica, remota ma al tempo stesso contemporanea. Tra letture, parole e musiche (di Golijov, Pärt, Colasanti e Cage) lo spettacolo ripercorre la parabola di una giovane donna, poco osservante ma profondamente attratta dal Divino, che visse sulla propria pelle l’orrore della Shoah ma che rifiutò di salvarsi, seguendo il destino del suo popolo. “Leggere il cielo” propone una ricostruzione del contesto artistico e culturale da una prospettiva e da una testimonianza particolari, quelle di Etty Hillesum: un’iniziale restituzione di un passato ancora prossimo alla memoria e quindi al presente.
    Lo spettacolo verrà replicato venerdì 21 febbraio (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45877/leggere-il-cielo-ore-19-00 www.mailticket.it/evento/45878/leggere-il-cielo-ore-21-00).

    Il calendario della seconda stagione di Musique Royale verrà svelato un po’ alla volta nelle prossime settimane. Il primo concerto jazz è presentato con l’energia di Acinque, partner di Musicamorfosi, che sabato 22 febbraio porterà nella Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza la forza e la freschezza del duo formato dal trombettista e compositore francese David Enhcoenfant prodige della scena transalpina, e dal pluripremiato pianista svizzero Marc Perrenoud, virtuoso degli 88 tasti e dotato di uno spiccato senso dell’improvvisazione: i due musicisti daranno vita a “Chet”, omaggio al genio dell’inimitabile Chet Baker (che in Francia sta facendo registrare sold out un po’ ovunque). La formula è sempre quella del doppio set (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45841/chet-ore-19-00 e www.mailticket.it/evento/45840/chet-ore-21-00).
    Enhco e Perrenoud si cimenteranno in un imperdibile viaggio sonoro attraverso i temi preferiti di Chet Baker (da My Funny Valentine a Just Friends), mescolandoli con una manciata di composizioni originali e una selezione di standard a lui ispirati in un entusiasmante gioco di specchi nella Sala degli Specchi. In questo progetto i due jazzisti corrono tutti i rischi del caso con l’obiettivo di creare una musica densa di emozioni e riscoprire l’arte intima e sensuale, fragile e poetica, lirica e ombrosa del grande trombettista statunitense.


  • Una frammento che si trasforma in suono

    Mon Keys si racconta durate la produzione del suo primo singolo. 

    La mia fase compositiva è un viaggio interiore, un processo in cui emozioni, suoni e visioni si intrecciano per dare vita a qualcosa di autentico. Ogni canzone nasce da un’idea che può emergere da un’emozione improvvisa, da un suono che mi colpisce o da un ricordo che riaffiora. Spesso inizio con una melodia o un groove elettronico che sento vibrare dentro di me, e da lì costruisco l’atmosfera, stratificando synth, beat e testi che riflettano il mio stato d’animo.
    La mia musica è un equilibrio tra istinto e ricerca: lascio fluire le idee spontanee, ma allo stesso tempo curo ogni dettaglio, modellando i suoni per ottenere quella profondità emotiva che mi rappresenta.
    Una parte fondamentale del mio lavoro è la ricerca dei suoni che richiamano le atmosfere degli anni ‘80 e ‘90. Mi affascina il calore e la profondità dei sintetizzatori analogici, le batterie elettroniche con il loro riverbero profondo, i bassi pulsanti che creano tensione ed energia. Cerco di fondere il fascino retrò di quegli anni con una produzione più moderna, creando un ponte tra passato, presentee futuro. Il mio obiettivo è evocare quelle sonorità senza copiarle, reinterpretandole con un tocco personale.
    Quando riascolto le mie canzoni, provo un mix di soddisfazione, analisi critica e a volte nostalgia. È come rivivere il momento in cui quelle note sono nate, sentire di nuovo ciò che mi ha spinto a scriverle. Alcune tracce mi sembrano sempre fresche, come se avessero un’anima propria, mentre altre mi fanno riflettere su come sia cambiato nel tempo, sia musicalmente che personalmente. Il riascolto è un confronto con me stesso, tra passato e presente, tra emozione pura e tecnica affinata.
    Alla fine, ogni brano è una parte di me, un frammento della mia storia trasformato in suono.

  • Da oggi disponibile “Per te Miss Italia finisce qua”, il quarto episodio del podcast “Call Back” di Camilla Bianchini

    Dal 10 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la quarta puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    Nel quarto episodio, intitolato “Per te Miss Italia finisce qua”, le frenetiche avventure di Nina nel trovare il suo ruolo nel mondo continuano. Affronta casting di assorbenti, trascorre ore a fare compagnia al mini-pig della Casting Soldonipertuttitrannecheperte e partecipa ad eventi benefici al Circolo Maiincanottiera, dove è costretta dalla mamma Maria Vittoria a leggere le poesie di Ivanov, che si spaccia per poeta viaggiatore ma in realtà si chiama Ivano e vive a Sutri. Ed è proprio a quell’evento che rincontra Marlon, con cui fugge dalla cena e dai rispettivi genitori, trascorrendo una serata insieme, raccontandosi e girovagando per una Roma notturna. Ci sarà un happy ending tra loro? Ma oltre alle pene d’amore Nina deve occuparsi anche di quelle familiari, la mamma infatti le annuncia il ritorno del padre che era andato a vivere in America quando lei era ancora piccola e che non vede da quasi trent’anni.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il quarto episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 10 febbraio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

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  • Un Viaggio nel Buio: White Mask e il Ritorno della Dark Wave

    Un Viaggio nel Buio: White Mask e il Ritorno della Dark Wave

    White Mask emerge come una delle voci più affascinanti della scena dark wave contemporanea. Con sonorità che richiamano i classici degli anni ’80, l’artista riesce a catturare l’essenza di un’epoca, mescolando melodie malinconiche a testi evocativi. Il suo primo singolo, “Bad Dream”, è un viaggio sonoro che esplora temi di solitudine e introspezione, rendendolo un ascolto imperdibile per gli amanti del genere.