Author: admin

  • TORNA SUONI IN VERNO La rassegna musicale organizzata da DEGUSTAZIONI MUSICALI in collaborazione con Fondazione Carit

    TORNA SUONI IN VERNO

    La rassegna musicale organizzata da

    DEGUSTAZIONI MUSICALI

    in collaborazione con Fondazione Carit

    Dal 28 febbraio al 1° marzo presso Spazio eventi Ponga

    Anteprima il 25 febbraio alla biblioteca comunale di Terni

    con Libri Brutti Podcast Live a cura di Auroro Borealo

    Valorizzare il territorio e dare spazio alle nuove generazioni di artisti attraverso l’organizzazione di eventi innovativi. Sono questi gli obiettivi del festival musicale Suoni in Verno che quest’anno rinnova la sua presenza a Terni con due giornate ricche di musica – 28 febbraio e 1° marzo – che si svolgeranno presso la Spazio eventi Ponga e un’anteprima il 25 febbraio presso la Biblioteca comunale di Terni. L’evento è organizzato da due realtà attive nel panorama culturale cittadino come Suoni in Chiostro e Degustazioni Musicali che hanno alle spalle quattro anni di coordinamento al Festival Baravai – Anfiteatro Romano e al Fat Art Club. Inoltre non mancherà il supporto di alcune importanti realtà territoriali sensibili a queste iniziative: una su tutte la Fondazione Carit che rinnova il sostegno alla manifestazione per il terzo anno consecutivo, ma anche realtà come Roba da Malti, Holyfood – Genuino Market, Rolando Cafè e Generali Corso del Popolo. Come per gli anni precedenti anche la rassegna del 2025 darà spazio a musicisti emergenti e all’avanguardia e aprirà le porte a nuove incursioni (come quella del 25 febbraio alla BCT di Terni) con lo scopo di spronare l’economia locale attraverso l’organizzazione di eventi culturali innovativi ed originali. Non a caso troveranno spazio in questa programmazione musicisti eclettici e trasversali, aperti ai nuovi linguaggi, che amano sperimentare e lasciarsi contaminare.

    Dopo il successo ottenuto nella precedente edizione che ha visto alternarsi nuove voci, come quelle di Daniela Pes e Marta del Grande, e artisti affermati come Elio Germano e Teho Teardo, anche questa volta il palco sarà dedicato ad artisti giovanissimi, che tuttavia gi dimostrano una grande maturità. Lo spirito, pertanto, rimane invariato dal momento che si esibiranno artisti giovanissimi seguiti da Djset attivi da tempo nel panorama nazionale. La serata del 28 febbraiovedrà protagonisti Ermutt, progetto composto da Lorenzo Rinaldi e Mattia Parisse, e l’eclettica Coca Puma per concludersi con il djset di Napoli Segreta, progetto che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Il 1° marzo si esibiranno invece le due cantautrici Lamante ed Emma Nolde, mentre il djset sarà curato dal pianista e compositore Dario Bassolino. Prima dei concerti spazio per un’anteprima alla Biblioteca comunale di Terni con “Libri Brutti Podcast live” format ideato da Auroro Borealo che esplora un lato curioso e stravagante della letteratura.

    25 FEBBRAIO

    c/o BCT Terni ORE 21:00

    Podcast live LIBRI BRUTTI

    Dietro ai titoli più impensati e le copertine più assurde, spesso si nascondono perle di cultura che, senza la curiosità per il “diversamente bello”, rischieremmo di perderci. questo il principio che dal 2018 guida Auroro Borealo nella sua collezione di Libri Brutti, che ad oggi vanta oltre 2.000 titoli. Con “Libri Brutti Podcast Live”, Auroro – insieme a Carlotta Sanzogni e Massimo Fiorio – porta in giro per l’Italia i libri più incredibili della letteratura nostrana, proponendo spezzoni a metà tra l’inverosimile e il cult. I libri presentati durante il tour saranno opere mai trattate prima, né nel podcast né nei precedenti live, rendendo ogni serata un’esperienza unica e sorprendente!

    28 FEBBRAIO

    c/o Spazio Ponga

    ORE 21:00 ERMUTT – ORE 22:00 COCAPUMA (LIVE)

    ORE 23.30 BASSOLINO (DJSET)

    ERMUTT è un progetto composto da Lorenzo Rinaldi e Mattia Parisse e nasce nel 2021, attraverso improvvisazioni e arrangiamenti di testi scritti in passato. I due decidono di abbandonare l’idea di “cosmesi” nella canzone, optando per un approccio il più possibile elementare, al fine di trasmettere la semplicità e il dinamismo che caratterizzano la loro musica. Si appassionano alle storie e alle radici della musica folk old-time e ai generi nati dalla fusione delle tradizioni musicali europee con quelle degli Stati Uniti.

    La loro pratica si basa su una produzione prolifica di canzoni, concepite per essere eseguite dal vivo e, eventualmente, registrate mantenendo la spontaneità con cui vengono create. Nonostante i loro diversi background, i due si incontrano nella radicalità del pensiero: da una parte, quella derivante dagli studi di musica elettronica sperimentale, e dall’altra, quella dell’ambito letterario e poetico a cui la canzone ha sempre aspirato.

    COCA PUMA: Cappellino sempre abbassato sugli occhi, attitudine metropolitana e animo risonante di Natura, Coca Puma è una sorta di urban fairy in grado di illuminare ogni oggetto su cui si posa il suo sguardo artistico. Un demiurgo che disegna architetture sonore con la libertà di un pittore astratto, un’antenna che capta gli umori ora del bosco ora dell’asfalto e li riverbera in una nuova cosmogonia musicale. Classe 1998, romana, Coca Puma è il moniker di Costanza Puma, eclettica artista di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica, usa voce e texture delle sue produzioni per costruire un mondo tutto suo. Interiore e individuale, prima di tutto. Poi generazionale e, infine, umano.

    Instancabile collezionista di vinili, è cresciuta ascoltando soul e r’n’b, anche se oggi guarda con più interesse al sound percussivo di Joy Orbison e alla modern psychedelia di Tame Impala. Una passione radicata per la musica brasiliana e una più recente scoperta della musica elettronica si fondono nelle sue performance da dj mentre un deciso interesse verso la relazione fra il suono e l’immagine in movimento la trascina nella produzione di musiche per il cinema e jingle pubblicitari. Ha lavorato alle musiche di La Rivoluzione siamo Noi, film dell’Istituto Luce Cinecittà che racconta il decennio ‘67/’77, cruciale per l’arte contemporanea; di Luce sul Piemonte, presentato in occasione del Torino Film Festival. In questo periodo, inoltre, sta lavorando alla colonna sonora di Quasi a casa, film d’esordio di Carolina Pavone, prodotto dalla Sacher Film, Vivo Film, Rai Cinema.

    Dopo diverse esperienze importanti sui palchi capitolini e non solo – Monk (Roma), Anfiteatro del Venda (Padova), Cosmo Jazz (Chamonix), Alcazar Live (Roma), MIND Festival (Montecosaro), UEFA Roma Euro, Piazza del Popolo (Roma), Sherwood Festival (Padova), Ex Macello (Milano) in occasione di Dr. Martens presented by MIAMI, Arcibellezza (Milano) per CBCR presented by Rockit e altri – Coca Puma ha pubblicato il 19 aprile 2024 per Dischi Sotterranei e ODD Clique il suo primo album da solista – ideato e scritto fra l’Urbe e un rifugio sperduto nella campagna etrusca: Panorama Olivia, frutto di un’esigenza creativa che pone in primo piano la ricerca e la sperimentazione svolte nel corso degli ultimi anni.

    NAPOLI SEGRETA è parte di qualcosa di più grande che accade oggi a Napoli. Uno spirito diverso che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Napoli Segreta è il dj set che non hai ancora ascoltato. Un movimento culturale distribuito, diffuso, frammentato ma unitario che si muove tra avanguardia e retroguardia. Un viaggio sonoro attraverso mille Napoli diverse, condotto da Famiglia Discocristiana e DNApoli: vicende, aneddoti e spaccati di un ambiente lontano eppure assolutamente attuale e probabilmente futuro. Napoli Segreta è anche il nome della compilation, pubblicata da NG Records, che raccoglie perle nascoste della discografia napoletana funk e disco. Un’azione di riscoperta sembrata anacronistica molti anni fa, ma poi divenuta leggenda e proseguita negli ultimi anni insieme ai Nu Genea. Un virus che è cresciuto di ascolto in ascolto fino a contagiare il pianeta Terra. Anni ’70 inalati, anni ‘80 bucati, anni ’90 mangiati e un Nuovo Millennio tutto da ballare per chiunque abbia chiaro il concetto: «virale» non coincide necessariamente con «mainstream».

    Napoletano di nascita e di ideali, conosciuto anche come Dario Bass, Dario Bassolino è pianista, produttore e compositore attivo nella scena jazz elettronica (e non solo) nazionale e internazionale. Ha all’attivo produzioni con Nicola Conte, LNDFK e Pellegrino, fra gli altri. Ha collaborato con Nu Genea, Kurtis Rosenwinkel, Jason Lindner, Asa Chang, Pink Siifu, Chester Watson, Paolo Fresu, System Olympia, Ghemon, Fitness Forever, Giuseppe Vitale, Stefano Costanzo, Pasquale Mirra, Voodoo Kid, Missey e moltissimi altri. Bassolino è il suo nuovo progetto. Anticipato dal singolo Napoli visionaria, l’album Città futura esce l’1 marzo 2024 per Periodica Records in Italia e per Jakarta Records sul mercato internazionale.

    1° MARZO

    c/o Spazio Ponga

    ore 21:00 LAMANTE (live) – ore 22:00 EMMA NOLDE (live)

    – ore 23:30 NAPOLI SEGRETA (dj set)

     

    LAMANTE: Lamante è il progetto musicale di Giorgia Pietribiasi, classe 99, nata e cresciuta nella città di Schio (VI). Inizia a suonare e a scrivere musica da giovanissima. Suona svariati strumenti e si esprime, oltre che con la musica, anche con la scrittura e arti visive come la fotografia e la pittura. Lamante è una cantautrice che porta con sé urgenza espressiva, dolore, rabbia, espiazione. La sua voce è scura, secca e tagliente come le donne contadine della sua famiglia. Giorgia, con la sua voce, ama infatti ripercorrere le sue origini e la memoria famigliare. E’ un processo che prende piede all’età di otto anni, quando le vengono regalate una macchinetta fotografica e un microfono registratore. Ancora adesso con gli stessi strumenti di un tempo, fotografa filma e registra lo spazio, i suoni dei luoghi e le persone che lei abita. Nei suoi testi e, più in generale nella sua visione artistica musicale, c’è la volontà di rendere gli eventi della sua memoria (e a volte  anche di una memoria più collettiva) miti eroici, fotografie di un’eredità umana, testi visuali e descrittivi di un’atmosfera (più che di un umore), che in molti definirebbero “tribale matriarcale”.

    La nuova creazione di Lamante esce il 12 dicembre 2024 e si intitola, “Il mio risveglio”, una bonus track che arricchisce il suo primo album, “In Memoria di”. Quest’opera, prodotta in collaborazione con Taketo Gohara, segna un capitolo fondamentale nella sua carriera.  “Ho conosciuto solo gente che torna” si apre così il ritornello de “Il mio risveglio”, la canzone è una lode alla terra di Lamante, che racconta uno stato d’animo collettivo: ogni persona può andare lontano, cercare una nuova città dove abitare e una nuova casa, ma sappiamo che dove siamo nati sarà anche il luogo in cui torneremo sempre, dove andremo a morire. 

    In occasione dell’uscita de “Il mio risveglio”, è stato reso disponibile un vinile autografato, in edizione limitata, che celebra l’intensità emotiva e la profondità sonora dell’intero lavoro. “Il mio risveglio” rappresenta il culmine di un viaggio dedicato alla memoria, l’ultimo tassello di una storia che si conclude per dare spazio a un nuovo inizio, segnando così la fine di un ciclo di 25 anni di Lamante e l’avvio di nuove sperimentazioni sonore e poetiche. Giorgia si racconta così attraverso dodici canzoni che sembrano essere istantanee di un album fotografico con cui ripercorre le sue origini, le sue memorie, la sua vita.

    Dopo l’uscita del disco, Lamante è tornata ed è attualmente in tour, dopo essere stata una delle protagoniste al MI AMI Festival 2024. 

    Quest’anno si è classificata inoltre tra i finalisti delle targhe Tenco 2024 nella categoria “Opera Prima” con il suo album d’esordio “In memoria di” ed è attualmente tra gli artisti candidati al premio “Miglior album italiano” dei Rockol Awards 2024.

    EMMA NOLDE: Emma Nolde nasce in Toscana nell’anno 2000. Il suo disco d’esordio “Toccaterra”, finalista al Premio Tenco come Opera Prima, è stato acclamato dalla critica come un esordio tra i più sorprendenti e promettenti degli ultimi tempi, riconoscendo in Emma una delle voci del futuro della musica italiana. Dopo un lunghissimo tour, a novembre 2021 collabora con Generic Animal nel singolo “un mazzo di chiavi, un ombrello lì in mezzo” e nel 2022 con i Zen Circus in “Il diavolo è un bambino“.  Sempre nel 2022 pubblica il suo secondo album “Dormi”, preceduto dai singoli “Respiro” e “La stessa parte della luna”, entrambi co-prodotti da Francesco Motta che ha lavorato con Emma alla produzione di tutto il disco.  Seguono due anni di intensa attività live e in studio, in cui l’artista ha potuto osservare, assorbire e prepararsi al suo nuovo album. Nel 2024 arriva infatti la firma con Carosello Records e pubblica il singolo “Mai fermi”. Si aggiungono a breve distanza la collaborazione con Levante per il decennale dell’album “Manuale distruzione” nel brano “Nuvola”, un tour di numerose date in giro per tutta Italia con tappa anche in Francia e Belgio, la partecipazione all’Uno Maggio Taranto e alcuni opening di rilievo tra cui l’apertura a Fabi Gazzè Silvestri al Circo Massimo di Roma, a Dente al Castello Sforzesco di Milano e alla data di chiusura tour dei Subsonica al Circolo Magnolia (Milano). Pubblica inoltre i singoli “Tuttoscorre” e “Pianopiano!” con i quali viene scelta da Spotify come volto del programma internazionale GLOW. Venerdì 8 novembre pubblica il suo terzo album “NUOVOSPAZIOTEMPO” (Carosello Records).

    DARIO BASSOLINO: Protagonista del djset di chiusura il pianista Dario Bassolino che porterà in scena il suo primo album, Città Futura. L’album  si presenta come colonna sonora di un ideale film popolato da gangster, cartomanti e cantanti “di giacca”. Animato da voci di piazze brulicanti di vita e da un suono proiettato verso le stelle ma saldamente ancorato a una terra bruciata dal Sole. Un disco carico di groove dal sound “losco, pulp, grottesco e romantico” che affonda le proprie radici nel passato per disegnare una nuova, visionaria “città futura”. Città Futura è il nuovo progetto artistico del pianista, compositore e producer napoletano Dario Bassolino, attivo nel panorama nu-jazz (e non solo) nazionale e internazionale ma soprattutto esponente di spicco della nuova e vivacissima scena musicale partenopea. Il disco esce in digitale e in formato LP 12” per due etichette seminali, la berlinese Jakarta Records e la napoletana Periodica Records, label di “neapolitan electronics e funk music”.  Prodotto insieme a Paolo Petrella, l’album è arricchito da un gruppo di cantanti e musicisti di tutto rispetto – fra cui Linda Feki (LNDFK) e Andrea De Fazio (Parbleu, Nu Genea) – che dialogano fra loro mantenendo le rispettive identità. “Alla base c’è una forte idea di collettivo: ogni musicista ha il suo spazio espressivo e timbrico, cercando di rompere determinati stereotipi di genere e provando a disinnescare il rischio ‘revival’. La sfida è tutta lì”.

    Bct-biblioteca comunale Terni

    Evento 25 febbraio

    Piazza della Repubblica, 1 – 05100- Terni (Italia)

     

    Spazio eventi Ponga

    Via Maestri del Lavoro, 37, 05100 Terni TR

     

    Biglietti singoli 28 febbraio e 1° marzo

    https://ticketitalia.com/suoni-in-verno

     

    Abbonamento

    https://ticketitalia.com/abbonamento-suoni-in-verno


  • “Albino”, il nuovo libro dello scrittore e docente universitario Luigi Antonio Manfreda

    Lo scrittore e docente di Filosofia teoretica presso l’Università di Roma Tor Vergata Luigi Antonio Manfreda torna in libreria con “Albino” (Palombi Editori), non il primo romanzo dell’autore ma il primo a essere pubblicato.

    Pagina dopo pagina viene raccontata la storia di un giovane medico che da York, la sua città di origine, si sposta in un paese di montagna, Hony-town, sperando in nuove possibilità per la sua vita e per il suo lavoro. In realtà il personaggio è mosso da una motivazione più profonda: ritrovare il padre di cui sa pochissimo e che da tanti anni ha abbandonato la famiglia; intento in cui gioca, al tempo stesso, la pressione della madre che non ha smesso di aspettarlo.

    “Accanto alla produzione di studi filosofici ho sempre praticato la narrativa, in forme diverse, che non ho mai pubblicato. Questa è la mia prima pubblicazione di un romanzo, che ho scritto in questi ultimi anni – ha dichiarato l’autore.

    Albino per come è scritto, e senza averlo davvero pianificato, muove qualche incerto passo in una direzione opposta a ogni ‘culto della forma’.

    Solo a posteriori, ‘a cosa fatta’, mi accorgo che questo testo corrisponde a quella specie di potenza attrattiva, centripeta, che esercita in certe fasi storiche la riduzione: la scrittura deve farsi uguale a zero per lasciar emergere il contenuto, che a sua volta deve farsi uguale a zero per essere compreso.

    Volevo scrivere, per dirla semplicemente, un libro di avventure. Ho iniziato a scrivere racconti sin da piccolo, quando ero un appassionato lettore di Salgari, Verne… Ho sempre amato i libri ‘di avventura’ con le illustrazioni a colori, forse in futuro ne uscirà uno scritto da me, e chiederò a qualcuno dei miei amici artisti di illustrarlo”.

    “Da York a Hony-town, all’Australia e poi di nuovo a Hony, il testo è costruito su un paesaggio storico-geografico, reale e immaginario al contempo, un profilo duplice che si riflette sul registro letterario in cui la micrologia delle circostanze, talvolta avventurose, vissute dal protagonista, si declina in un processo di formazione, non psicologica, quanto piuttosto esistenziale – spiega Caterina Di Rienzo. Il lavoro infatti non giunge a un compimento-individuazione, a una soluzione finale del protagonista, perché nello svolgersi degli eventi il movimento di fondo sotteso al testo è una sorta di tensione tra ciò verso cui desideriamo andare, l’attesa di quanto può accadere, e la postura di una condizione umana fatta anche di una inaggirabile immutabilità”.

    Collocandosi tra il romanzo di formazione e l’avventura, Luigi Antonio Manfreda propone infatti attraverso queste pagine un’opera in cui i lettori possono rispecchiarsi e, al contempo, riflettere sulla condizione esistenziale.

    Titolo: Albino

    Autore: Luigi Antonio Manfreda

    Editore: Palombi Editori

    Anno di uscita: 2024

    Pagine: 120

    Costo: 19 euro

    Nota biografica:

    Luigi A. Manfreda, nato in Calabria nel 1961, vive a Roma, dove insegna Filosofia teoretica presso l’Università di Roma Tor Vergata.

    Dirige il Centro studi e documentazione Linguaggio e pensiero (CELP), le riviste Agalma e il cannocchiale.

    È autore, fra l’altro, di Tempo e redenzione. Linguaggio etico e forme dell’esperienza da Nietzsche a Simone Weil, Jaca Book, 2001 e di Il circolo e lo specchio. Sul fondamento in Hegel, Il melangolo, 2012; L’intimo e l’estraneo. Scrittura e composizione del sé, Quodlibet 2021.)

  • Grifoni torna con il nuovo singolo “Fa male”

    Grifoni, l’artista italo-americano dalla voce intensa e dal sound internazionale, è pronto a conquistare nuovamente il pubblico con il suo nuovo singolo “Fa male”. Il brano, scritto e interpretato dallo stesso Grifoni, sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali a partire dal 7 febbraio.

     Prodotto da Francesco Arpino e arricchito dalle chitarre elettriche di Beppe Stanco, “Fa male”   è un brano pop rock dal sapore brit che cattura fin dal primo ascolto. Un brano che parla di cuore infranto, ma lo fa con un ritmo incalzante e un’energia contagiosa, invitando chi lo ascolta a ballare e a superare il dolore.

     “Fa male” è un inno al crepacuore, un inno alla vita che continua nonostante tutto. Un brano che farà breccia nel cuore di chi ha vissuto una storia d’amore finita, ma che allo stesso tempo saprà trasmettere un messaggio di speranza e di rinascita”, dichiara Grifoni.

     Con “Fa male”, Grifoni conferma il suo talento e la sua capacità di creare musica che emoziona e coinvolge. Dopo il successo dei precedenti singoli, che hanno totalizzato migliaia di ascolti sulle piattaforme digitali e riscosso un ottimo riscontro di pubblico, l’artista si prepara a un 2025 ricco di novità; infatti, “Fa male” è uno dei brani che faranno parte del primo album di Grifoni, in uscita entro la fine dell’anno attraverso il quale l’artista sarà protagonista di una serie di firmacopie e presentazioni in giro per l’Italia, per incontrare i suoi fan e far conoscere dal vivo la sua musica.

     Grifoni è distribuito da Ada Music Italy by Warner.

  • AaLE presenta DON’T CRY, una ballata in odore Oasis ma con melodie in italiano che danno un sapore diverso al sound del duo Gallagher… Noel che ha ascoltato per vie traverse il brano ha detto “Nice”

    

    AaLE presenta DON’T CRY, una ballata in odore Oasis ma con melodie in italiano che danno un sapore diverso al sound del duo Gallagher… Noel che ha ascoltato per vie traverse il brano ha detto “Nice”

    Ascolta il singolo

    https://open.spotify.com/track/0DdsqbQdQZmtkZTYiGkic7?si=ad8FfziBTtCsoFcz4CGlPg&context=spotify%3Aalbum%3A4vHXkIPbGmZTIDLu45uTuB

    INTRO AL BRANO

    Lunghissima gestazione per questa ballad

    La canzone è del 2006, sarebbe dovuta essere un singolo già in 5 occasioni ma per varie vicissitudini siamo arrivati nel 2024. 

    Peraltro nel periodo post scioglimento Oasis, con un giro che coinvolge Del Piero, un colosso dell’abbigliamento sportivo e una major, in qualche modo è stata fatta ascoltare a Noel Gallagher che ha detto: Nice!

    Nel frattempo ha avuto un’offerta di 1.000.000 €, nel 2015 registrata nuovamente negli Studi di Abbey Road.

    Dopo un po’ di tentativi di renderla meno 90s, alla fine si è deciso di tornare alla cara e vecchia ballad con le schitarrate brit pop e col testo modificato per la figlia di AaLe… Allegra. 

    Breve biografia

    Il progetto Aale nasce da un lungo percorso. La gavetta è stata fatta con gli “Scotch Ale”, raccogliendo soddisfazioni anche a livello internazionale e sfiorando il “mainstream” e con “It Rocks”.

    Don’t Cry è il 5° singolo solista di AaLE, dopo Luminol, Non hai saputo dire no, So Confused e All Black, che ha raggiunto la top 10 dei singoli indipendenti lo scorso dicembre.  

  • “Kintsugi” è il nuovo romanzo di Anna Cantagallo

    Disponibile in libreria e negli store digitali, “Kintsugi”, il nuovo romanzo di Anna Cantagallo edito da Castelvecchi. Una storia intensa di rinascita e riscoperta, che esplora il tradimento e le ferite che la vita ci lascia.

    Spiega Anna Cantagallo a proposito del libro: “La saga familiare iniziata con Arazzo familiare, proseguita con Il sole tramonta a mezzogiorno, si conclude con Kintsugi, riparare la vita. Una protagonista, Marigiò, è sempre presente nei tre romanzi: come figlia nel primo, madre nel secondo e, addirittura, nonna nel terzo. Il suo vissuto, intriso dei grandi mutamenti sociali avvenuti dalla metà del Novecento fino all’inizio del nuovo millennio, esprime tutte le complessità del lungo percorso femminile verso l’autonomia. In Kintsugi una Marigiò ormai matura comprende come le ferite inferte e subite si possono riparare, proprio come si fa con l’arte del Kintsugi per un vaso andato in pezzi. Rivivere il passato vuol dire accettarlo e trasformarlo, ma non dimenticarlo. È una metafora della vulnerabilità umana dove la memoria diventa il collante per riassemblare i pezzi, mentre il perdono sarà la lacca d’oro per rendere visibili le ferite. Kintsugi è un romanzo complesso che fa riflettere; è una celebrazione dell’umanità che dona speranza sull’infinità capacità di ricominciare”. 

    Sinossi

    Il tradimento è un gorgo che afferra e travolge, offuscando la vita in un istante e rendendo impossibile tornare a com’era prima. Marzo 2014: nella masseria la Jacaranda, in Salento, si riuniscono amici e parenti da tutto il mondo per festeggiare il 95° compleanno di Thomas “Tom” Vannucci, carismatico patriarca e mecenate delle arti. La frizzante energia di una nipotina e la sorpresa di un amore senile donano nuova speranza a Marigiò, figlia di Tom, spingendola a fare i conti con ricordi dolorosi. Nei preparativi della festa, Marigiò cerca di ricomporre la sua esistenza: come nell’antica arte giapponese del kintsugi, in cui l’oro usato per saldare i frammenti rende preziosa una tazza rotta, la revisione del proprio vissuto può far risplendere la vita di nuova luce. 

    Biografia

    Medico, ha firmato numerose opere teatrali regolarmente rappresentate. Il romanzo Arazzo familiare (Castelvecchi, 2021), primo della saga, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico e critica. Il sole tramonta a mezzogiorno (Castelvecchi, 2022), secondo capitolo, si è aggiudicato il primo premio ai concorsi Milano International 2021 e Iplac – Voci di Roma 2023. Ha inoltre pubblicato il libro di ricette antiche Come cibo per l’anima (Redaction, 2023), collegato ai due romanzi precedenti e vincitore del secondo premio al concorso Mario Soldati 2023, sezione gastronomia. Kintsugi (Castelvecchi), terzo volume della saga, è stato finalista inedito al concorso Giorgione 2023. 

    Segui Anna Cantagallo

    Facebook

  • “In attesa” è il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti

    Dal 4 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “IN ATTESA”, il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti per Matilde Dischi.

    “In attesa” è un brano in cui l’uomo desidera ardentemente trasformarsi in macchina, mescolando e confondendo presente e futuro. A un certo punto, l’individuo non riesce più a comunicare con il proprio cervello e perde il senso di stimoli umani, come l’apparente banalità di un gesto quotidiano come andare in bagno. Rimane immobile, in attesa di una voce che gli indichi quando alzarsi e cosa fare, come un navigatore satellitare che guida l’uomo a liberarsi da qualsiasi pensiero e a denaturalizzarsi. 

    Il pop elettronico del brano accentua questa sensazione di robotizzazione. Tuttavia, la delicatezza del violino emerge, come un segno che siamo ancora vivi e che c’è ancora tempo per sfuggire da questa condizione. 

    Viviamo ogni giorno tentativi, tutt’altro che fallimentari, di fusione tra uomo e tecnologia, l’uomo ne uscirà vincitore o sconfitto? 

    Spiega l’artista a proposito del brano: Ho iniziato a canticchiare il ritornello di questo brano un giorno mentre, in macchina, il navigatore mi suggeriva una strada che in realtà conoscevo già. Ho pensato ‘ma a cosa mi serve ora questa voce assillante? La mia mente ha cominciato a viaggiare e ho immaginato questa dimensione, nemmeno troppo distante, dove l’uomo non ha più poteri e stimoli. Si fida più di ‘OK GOOGLE’ e ‘ALEXA STOP’ che del suo istinto e della sua memoria. Ho appuntato al volo il ritornello ed appena tornato a casa è nata la canzone. Le mie canzoni nella maggior parte dei casi nascono da ritornelli che senza motivo mi girano in testa! Non so se “in attesa” è un brano che mi rappresenta come cantautore ma sinceramente questo mi interessa poco. Ciò che mi interessa davvero è far riflettere gli ascoltatori ed immergerli all’interno di atmosfere dando anche la possibilità di immedesimarsi nel protagonista. Sempre con la giusta ironia! Il sound è una cosa che viene di conseguenza. Il mio genere? Cercate di capirlo voi perché io davvero non lo so!”

    Biografia

    Edoardo Fabbretti è un batterista e cantautore italiano, la cui carriera musicale è iniziata a soli 13 anni, quando si è innamorato della batteria. Affascinato dalla potenza ritmica dello strumento, ha intrapreso un percorso di studi rigoroso, perfezionando la sua tecnica sotto la guida di maestri esperti e ispirandosi a batteristi di fama mondiale. Già durante l’adolescenza ha cominciato a esibirsi in piccoli eventi locali, mostrando una forte energia musicale.

    Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerose band e artisti di generi diversi, tra cui i Brahaman, Santiri e Matteo Sacco. È noto per essere il batterista degli Hotel Supramonte, una band tributo a Fabrizio De André, con cui ha condiviso il palco con importanti artisti come Ellade Bandini e Michele Ascolese, esibendosi anche in teatri di rilievo nazionale. Suona anche in progetti come Lenny Arancio & Border Lime e Le Pulci, oltre a lavorare come insegnante di batteria in vari centri musicali del centro Italia.

    Nonostante il suo ruolo consolidato come batterista, Edoardo ha sempre nutrito una profonda curiosità verso altri ambiti musicali, dedicandosi alla composizione e agli arrangiamenti. La sua voglia di esprimersi in modo completo lo ha portato, negli ultimi anni, a intraprendere un nuovo capitolo artistico come cantautore.

    Le sue canzoni uniscono testi ed emozioni attraverso una produzione curata, con minimi dettagli sonori, grazie anche alla collaborazione con Alfio Scoparo. Ogni brano è il risultato di un processo creativo in cui Edoardo interpreta la sua musica in modo poliedrico, cantando e suonando con passione e autenticità. La sua abilità nel creare groove unico e nell’integrare il ritmo in modo creativo nelle sue canzoni lo distingue come un artista completo.

    Con una carriera solida e una nuova direzione artistica, Edoardo Fabbreti si presenta come un talento versatile, capace di emozionare e sorprendere attraverso la sua musica. La sua storia è quella di un artista in continua evoluzione, che unisce tecnica, passione e una visione artistica personale e innovativa.

    “In attesa” è il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 febbraio 2025.

    Instagram

  • “Dinero”: il singolo d’esordio di LOWBLOW che dà voce a chi si sente perso nel mondo del lavoro

    La precarietà economica, le incertezze sul futuro lavorativo, il desiderio di riscatto e il prezzo che si paga per ottenerlo: questi sono i temi che attraversano “Dinero“, il singolo d’esordio di LOWBLOW, un brano che ridefinisce il concetto di “successo” nella società odierna, facendo luce su un mondo che idolatra il denaro ma spesso ignora i valori che dovrebbero davvero contare. Con una scrittura che non si risparmia, LOWBLOW si afferma come una delle penne più interessanti della nuova scena italiana, offrendo al pubblico un punto di vista fresco e disilluso, in grado di cogliere e tradurre in barre una tra le più gravi fonti di malessere generazionale.

    “Dinero” è uno spaccato attualissimo, un ritratto spietatamente disarmante su una realtà fatta di sacrifici, ostacoli e compromessi, in cui il conflitto tra la ricerca di ricchezza materiale e la consapevolezza che, alla fine, ciò che conta davvero non può essere comprato, diventa sempre più marcato.

    Questo scenario di incertezze e insoddisfazione si rafforza ulteriormente con un dato allarmante: attualmente, il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è sopra il 30%, una cifra che rappresenta una crescente difficoltà per i giovani, impegnati nella lotta quotidiana per trovare un posto, il loro posto, nel mondo del lavoro. “Dinero” diventa così un’analisi necessaria, che si fa ancora più concreta alla luce di questi numeri. Inoltre, secondo le ultime ricerche, la percentuale di giovani che vivono sotto la soglia di povertà è in continuo aumento, una condizione che colpisce una vasta fetta della popolazione. LOWBLOW si fa ambasciatore di queste voci, sottolineando l’illusione di una vita che può essere comprata, e spingendo a una rivalutazione dei veri valori, lontano dalla superficialità consumista.

    In un contesto dominato dalla cultura del “mostrare”, che esalta il denaro come misura di realizzazione, ma che, al contempo, svuota l’animo di chi, pur avendo tutto, si ritrova a fare i conti con un vuoto interiore che sembra impossibile da colmare, “Dinero” ci invita a prestare attenzione all’impatto di questo dualismo nelle scelte quotidiane, rivelando il prezzo, psicologico, emotivo e fisico, di questa corsa, come lo stesso LOWBLOW spiega:

    «Attraverso “Dinero”, voglio stimolare un dialogo sui simboli di realizzazione che la nostra cultura promuove incessantemente. Questo brano è un invito a guardare oltre l’aspetto materiale, riscoprendo gli aspetti della vita che arricchiscono veramente l’anima.»

    Con questa dichiarazione, l’artista sottolinea il suo impegno nel promuovere un messaggio di consapevolezza e cambiamento, e con uno sguardo impietoso sulla condizione di tanti giovani che si ritrovano a inseguire il sogno della ricchezza senza mai trovarne il vero significato, si fa portavoce di chi è stanco di vivere una vita in cui non si rispecchia.

    Ma la lezione più importante del pezzo è che, nonostante tutto, la conquista materiale non basta. «Che ci faccio se ho solo il dinero, non basterà mai» è il ritornello che accompagna l’ascoltatore in questa riflessione sulla futilità di un benessere che non ha fondamenta morali o emotive.

    Il concept grafico del singolo, con immagini coerenti e fortemente legate al messaggio del brano, completa il discorso, esaltando visivamente il contrasto tra il benessere apparente e il vuoto che ne deriva.

    «La mia musica nasce dalla vita che ho vissuto – conclude l’artista -. “Dinero” vuole far riflettere su quanto il denaro possa influenzare le nostre scelte, ma anche su quanto sia effimero, se non abbiamo una base solida di valori. Non voglio dire che i soldi non servono, ma che non sono tutto. Ciò che conta è come affrontiamo le difficoltà e quanto riusciamo a restare fedeli a noi stessi.»

    Con “Dinero”, LOWBLOW non solo si rivolge ai suoi coetanei, ma lancia una sfida al settore musicale stesso e ai media, a promuovere e dare spazio a voci che trattano temi urgenti, piuttosto che limitarsi al puro intrattenimento.

  • Selva Oscura in concerto a Milano. Biglietti disponibili da oggi

    Dal 3 febbraio 2025 alle ore 15:00 sono disponibili i biglietti per il concerto dei SELVA OSCURA al Legend Club di MILANO, in programma per martedì 8 aprile.

    Durante la serata al Legend Club di Milano (Viale Enrico Fermi, 98), la band composta da Umberto Maria Giardini (voce e chitarra), Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria) presenterà l’EP d’esordio “Selva Oscura” (Overdub Recordings), già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e vinile dal 6 dicembre 2024.

    I biglietti per la data di martedì 8 aprile 2025 al LEGEND CLUB sono disponibili su DICE

    L’intero EP attraversa un classico, ma sempre in via di rinnovamento, tentativo di miscelare l’hard rock alla psichedelia. Immagini che richiamano alla natura, alla psiche e alle derive della mente sono i temi ricorrenti del progetto; l’amore indiscusso per il rock duro apre in SELVA OSCURA un immaginario del tutto autentico, a tratti inaspettato se non addirittura ipnotico e per la discografia nazionale, nuovo. Nessuno si è mai spinto in certe latitudini in maniera così naturale e diretta. SELVA OSCURA rappresenta più che mai un vecchio limite, oggi totalmente superato.

    Spiega la band a proposito dell’EP: “In una confusione discografica conclamata e figlia dei nostri anni, nasce Selva Oscura, un luogo non luogo dove non sono concessi ne compromessi ne dubbi, dove tutta la materia visibile o immaginabile possiede diverse e incalcolabili forme. Che tutti possano comprendere i significati profondi del suo suono nero, nascosto in un fondo piatto senza luce; Selva Oscura è questo”.

     

    “SELVA OSCURA” TRACKLIST:

    1 – Mercurio

    2 – Oceano di nessuno

    3 – Ipernotte

    4 – Tu che domini

    5 – Thai

    ASCOLTA SU SPOTIFY L’EP “SELVA OSCURA”

    https://open.spotify.com/intl-it/album/6Alw2PlvX6pKYPMDnCuPC9

     

    Biografia

    SELVA OSCURA sono Umberto Maria Giardini (voce e chitarra), Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria). Nato dal semplice incontro ad un live estivo di musica rock, il progetto, si sviluppa nel più classico dei modi; unendo forze e idee in sala prova a porte rigorosamente chiuse. L’idea comune è quella di suonare musica dal vago sapore hard, proprio per la sua non collocazione con i tempi e le mode degli ultimi anni, allo scopo quindi, di ritrovare la magia persa negli ultimi due decenni, ritrovandola negli alti volumi e nei riff apparentemente ostili dell’hard rock di chiaro stampo Sabbathiano.

    Con un sound potente, granitico ed estremamente affine all’energia degli anni ’90, nasce SELVA OSCURA. Forte di un’identità volutamente diversa ma allo stesso tempo concreta, si immerge nei liquidi del misticismo sonoro rilanciando un risultato che di certo invaghirà tutti coloro che amano le atmosfere hard, psichedeliche e prive di luce.

    Quartetto classico con due chitarre, basso e batteria, non apre nessuna porta lasciata socchiusa della storia del nostro rock nazionale, tuttavia crea nuove immagini che legano l’esperienza psichedelica al rock statunitense anni 90a, con testi visionari e di prima scelta. Colori e suggestioni che stordiscono trasportando l’ascoltatore in un non luogo, senza via di ritorno. Selva Oscura è tutto questo.

     

    Instagram | Facebook | Bandcamp | YouTube

     

  • Da oggi disponibile “Nonchiamatemipernome”, il terzo episodio del podcast “Call Back” di Camilla Bianchini

    Dal 3 febbraio 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la terza puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    In questo terzo episodio, intitolato “Nonchiamatemipernome”, Soldonipertuttitrannecheperte rivela a Nina la sua proposta lavorativa lontana dalle sue aspettative. La protagonista sperava in un ruolo nella fiction “Il Purgatorio delle gnocche”, ma invece le viene offerto un incarico come pig-sitter del suo Baby. Indecisa se accettare o meno e molto sconfortata, decide nel frattempo di partecipare ai provini del famoso regista, osannato da tutto il mondo del teatro, Nonchiamatemipernome. Tuttavia, l’incontro con lui si trasforma nell’ennesima occasione di disagio. Nonostante ciò, Nina non si arrende e continua la sua ricerca di “stabilità”, trovando lavoro come hostess per la mostra di un’artista contemporaneo, un certo Ramenov. Il suo compito è fissare per ore dei sacchi della spazzatura vuoti. Durante la serata di inaugurazione, però, incontra Marlon, un affascinante regista.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il terzo episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 3 febbraio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

    Instagram

  • PANKHURST DISPONIBILE IN DIGITALE IL SINGOLO “THE RUNNER”

    È disponibile sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “The Runner”, il nuovo singolo dei Pankhurst, terzo estratto dall’album “AND THE WAR CAME”, la cui uscita è prevista per il 18 aprile 2025.

    I PANKHURST sembrano una meteora che tiene la rotta attorno al pianeta conquistando nuovi strati di atmosfera mentre dalla superficie aspettiamo lo schianto che avverrà però il 18 aprile 2025 con l’uscita dell’album AND THE WAR CAME.  Così dopo Recognizm e Gene Oxyde, il primo dedicato alla repressione dell’orientamento sessuale e il secondo ai fatti di Palestina, il 31 gennaio arriverà anche The RUNNER. A dirla tutta, il pezzo sembra eruttare da un basement di Brooklyn di una band HC, forte di cori spianati e dritti, piantonati da strofe impastate con due chitarre tirate a bestia e un basso mosso dalla smania di non farsi chiudere in gabbia.

    abbiamo scritto un testo che riflette su chi fugge – Dichiara la band – Non intendiamo fuga mentale, ci riferiamo ai migranti, ai dissidenti politici, alle persone discriminate”. Insomma i PANKHURST anche questa volta rimangono dentro un perimetro maledettamente punk, serio e ragionato come ci hanno insegnato i Bad Religion.