Author: admin

  • “Balla”, il nuovo singolo di Scuro

    “Balla”, il nuovo singolo di Scuro

    Fuori dal 25 ottobre “Balla”, il nuovo singolo del cantautore salentino Stefano Scuro. L’artista torna sulle scene descrivendo una nuova fase del percorso artistico. Il brano, interamente scritto e suonato da Scuro, è stato prodotto in collaborazione con il producer e cantautore Giallo.

    “Balla” è un invito ad essere se stessi, ad entrare in contatto con il nostro io e i nostri bisogni. Scuro ci invita a lasciarci andare mentre lui ci propone la sua colonna sonora.

    Le sonorità sono quelle del pop elettronico con una ritmica dal sapore afrobeat mentre il corredo sonoro dei synth e un riff di chitarra caratterizzano il mood di una canzone dall’impatto leggero ma dai contenuti importanti.

    “Balla” è un’esortazione al contatto con sé stessi e ad un ascolto del corpo primordiale.

    Nei vari scenari che potrebbero aprirsi saltando avanti in una qualsiasi ipotesi di futuro o potendo tornare indietro nel tempo, il rituale di una danza liberatoria e dalle connotazioni quasi erotiche è una soluzione semplice e che fa tornare a quell’essenziale di cui ognuno di noi ha bisogno ma che si tiene sempre troppo lontano”, così Scuro descrive il proprio brano.

    Biografia

    Scuro è cantante, chitarrista, autore e producer! Il suo viaggio nella musica inizia nel 2008 come vincitore del Jack Daniel’s Tour che gli permette di esibirsi a Nashville negli USA ed aprire live di Hard-Fi e Mick Jones dei Clash. L’anno successivo arriva finalista per il SanremoWeb.

    Nel 2010 è il leader della band Logo con cui pubblica l’album “Backstage”. Cantante e chitarrista di Moods con cui pubblica l’album “Wailing” nel 2015 (primo posto nella I-tunes Electronic Chart), vince il contest degli emergenti al RockinRoma e apre i concerti di Chemical Brothers, Prodigy e Subsonica.

    Ma nel 2019 cambia qualcosa e parte la sua carriera da solista. Il nuovo percorso prende spunto da un’esperienza musicale più che decennale che unisce la scrittura pop all’attitudine del rock e l’utilizzo dell’elettronica.

    Lancia il primo Ep nel 2019 anticipato dal singolo “Niente di così importante”. Nel 2020 pubblica il singolo “Da Un’Altra Vita” e nel 2021 il brano “Non ci credo”, con cui partecipa alle audizioni per Musicultura. Nel 2022 esce con i due singoli “Luminescente” e “La Verità sta nel mezzo”.

    Come compositore e producer firma due brani “Intro” e “Sud” nell’album “Venduti” dei Boomdabash (2023)

    Ora è pronto a presentare il suo nuovo singolo “Balla”, in uscita il 25 ottobre 2024.

    https://www.instagram.com/stefano_scuro

  • “Hermosa Y confundida” è il nuovo singolo dei Sinedades

    “Hermosa Y confundida” è il nuovo singolo dei Sinedades

    Dall’8 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “Hermosa y confundida”, il nuovo singolo dei Sinedades per Blackcandy Produzioni estratto all’album “SINEDADES” uscito il 25 ottobre.

    “Hermosa y Confundida” (Meravigliosa e confusa) è un brano esempio della fluidità e mescolanza culturale che la band ricerca nel proprio stile compositivo. Cantato in spagnolo da una cantante italiana, costituito da una parte influenzata da una clave samba e un portamento tipico della rumba spagnola e da una seconda parte che richiama un andamento tipicamente cubano.

    Esprime l’auspicio di un equilibrio armonioso tra la ricchezza della tradizione culturale e il valore dell’innovazione progressista. E condanna invece l’inibizione e il giudizio sociale in relazione all’espressione libera del proprio corpo. Un inno alla semplicità e sacralità della danza, con tutto il suo significato più profondo.

    Commentano gli artisti sul nuovo brano: “Questo brano ci rappresenta profondamente per vari motivi. Pur richiamando diverse influenze musicali, non si può definire né una rumba spagnola, né un son cubano, né tantomeno un samba brasiliano. Tuttavia, raccoglie elementi di ciascuno di questi mondi.

    In un mondo iperconnesso e in continuo mutamento, avvertiamo l’urgenza di non abbracciare dogmi definiti, ma di ascoltare con attenzione, senza assumere una posizione rigida, mentre restiamo in ricerca di ciò che davvero vogliamo.

    Aspiriamo alla capacità di assimilare il meglio da ciò che spesso viene trascurato, come l’incredibile eredità culturale mediterranea, ricca di tradizioni culinarie e profondamente legata alla terra, e al tempo stesso condannarne gli aspetti più oscuri, come la chiusura mentale, il difficile ruolo sociale della donna, i giudizi sociali e la densa morale cattolica.

    Al contempo, la società tecnologica ci trascina verso una distopia imminente, offrendo per strumenti straordinari che, se utilizzati con consapevolezza, possono trasformare le vite.

    Essere giovani e lavorare oggi, in un mondo che sembra autodistruggersi, ma che ancora conserva meraviglie per cui vale la pena combattere, significa proprio questo: utilizzare la nostra sensibilità, giorno dopo giorno, per decostruire e ricostruire una cultura che sentiamo nostra.

    Questo brano tratta questi temi, con un linguaggio più delicato e poetico, una modalità che preferiamo, quando ci troviamo ad esprimere concetti profondi. Hermosa y confundida significa ‘Meravigliosa e confusa’, e allude alla contraddizione esistenziale che vive una giovane donna nella società contemporanea, divisa tra ciò che desidera essere e ciò che la società si aspetta da lei.

    Il nuovo album uscito lo scorso 25 ottobre prende il nome dal duo musicale ed è composto da 11 tracce interamente scritte, arrangiate, prodotte e mixate dagli stessi, Erika Boschi e Agustin Cornejo.

    Un disco caratterizzato da suoni ispirati al tropicalismo brasiliano, ai ritmi latini e al gusto italiano che narra la visione di due giovani musicisti che amano un mondo che forse non esiste, ma che di sicuro sentono proprio. Un mondo fatto di incanto, poesia, danza, amori, drammi e amicizie.

    Ascolta l’album “Sinedades”

    https://open.spotify.com/intl-it/album/1PLrGbx9xPaKiX1gHRoOU5?si=27jolJ8RQsS10aUZIks5fQ

    Biografia

    Fondato da Erika Boschi e Agustin Cornejo nel 2016, il progetto Sinedades si ispira alla musica popolare brasiliana degli anni ’70, ma viaggia libero tra scrittura, lingua e tradizione, definendo uno stile che nel tempo è diventato proprio.

    Dopo un disco fuori e 700 concerti alle spalle, la band sta presentando il nuovo progetto discografico, composto da 6 singoli, 6 videoclip e un album, in uscita a tra giugno e ottobre 2024.

    Dopo l’uscita dell’album è prevista la pubblicazione del documentario che racconta la storia di Sinedades come organizzatori del Firenze World Music Festival.

    Tutto quanto in collaborazione con Blackcandy Produzioni, Unit-9, Red&Blue, Warner Chappell Music Italiana, Believe Italia.

    “Hermosa Y confundida” è il nuovo singolo dei Sinedades disponibile in rotazione radiofonica dall’8 novembre 2024 estratto dall’album “Sinedades” uscito lo scorso 25 ottobre.

     

     

    Facebook | YouTube| Instagram | Sito Web

  • “Underground foxes” è il nuovo singolo dei Venus Ship feat. Avex

    “Underground foxes” è il nuovo singolo dei Venus Ship feat. Avex

    Dall’8 novembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “UNDERGROUND FOXES”, il primo singolo dei Venus Ship feat. Avex  per Irma Records.

    “Underground Foxes” è un brano che celebra il richiamo ai movimenti di protesta degli anni ’60 e ’70, omaggiando figure fondamentali nella lotta per i diritti civili. La musica, scritta da Moroni, mescola groove funk ispirati alla scena afroamericana con arrangiamenti orchestrali che ricordano Mingus ed Ellington. A questo si aggiunge il “flow” contemporaneo di Avex, che arricchisce il pezzo con riferimenti evocativi a icone come Rosa Parks, Malcolm X e Martin Luther King, rendendolo un tributo potente e attuale.

    Commentano gli artisti a proposito del brano: “Un testo sociale che denuncia una società che non cambia oggi come allora, celando tematiche sociali di altre epoche ma mai così attuali…”

    Biografia

    Venus Ship è un collettivo di otto musicisti germogliato dall’underground bolognese. La band si ispira a movimenti di protesta anni 60 e 70 e alle storie di grandi personaggi che hanno lottato attivamente per i diritti civili ed umani. Di conseguenza, anche la musica che mette in scena, trae ispirazione da quell’Umus sociale di ribellione con sonorità molteplici che spaziano dagli spiritual della “Liberation Music Orchestra” alla musica di Charles Mingus, da influenze legate a New Orleans fino al funk tipico della cinematografia anni 70.

    Il collettivo è formato da: Ugo Moroni (chitarra, composizione, arrangiamenti), Andrea Salvato (flauto),  Marco Vecchio (alto sax), Federico Privitera (trumpet), Giuseppe La Stella (trombone), Michele Murgioni (tuba), Daniele Marrone (el. bass), Mattia Bassetti (drum).

    “Underground foxes” è il nuovo singolo dei Venus Ship feat. Avex disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dall’8 novembre 2024.

    Instagram | Facebook

  • “Frecce incrociate” è il nuovo singolo di Morea

    “Frecce incrociate” è il nuovo singolo di Morea

    Da venerdì 8 novembre 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “FRECCE INCROCIATE”, il nuovo singolo di MOREA. 

    Il brano “Frecce Incrociate” scritto da Giorgio Sprovieri dopo un racconto di Morea affronta il tema delle difficoltà emotive e psicologiche, che molte persone attraversano in determinati momenti della loro vita. L’artista racconta una storia universale in cui ci si scontra con la sofferenza interiore e la sensazione di essere bloccata in una realtà̀ che sembra impossibile da cambiare. La canzone parla di depressione, di isolamento, e di come a volte la propria mente diventa la principale fonte di ostacoli diventando una sorta di auto-sabotaggio che sembra impossibile da evitare. Morea esplora il bisogno di ritrovare quella parte di sé che in passato era forte e determinata, capace di affrontare la vita con coraggio e resistenza. Il pezzo dal sound pop rock, si distingue per una lirica incisiva e una melodia avvincente. Gli arrangiamenti, curati da Roberto Cannizzaro e Salvatore Longobucco per Roka Music, sono avvolgenti e diretti, mentre l’apertura quasi atavica e profonda prepara ad un ritornello potente. I suoni di matrice rock, miscelati con archi e sintetizzatori moderni rendono il brano unico nel suo stile.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Durante la scrittura di “Frecce Incrociate” ci sono stati momenti di grande intensità emotiva, sia per me che per team di Roka Music. Ricordo il momento in cui stavamo cercando di rendere perfetta l’idea di quella “desolata libertà” di cui si parla nel testo. Eravamo tutti seduti in cerchio nello studio, e c’era questo silenzio carico di pensieri. Ognuno di noi stava ripensando a un momento della propria vita in cui si era sentito bloccato, intrappolato. Fu un momento quasi terapeutico, così tanto da scrivere subito dopo “sono ghiaccio che dà se non si scioglie mai” proprio per far capire il gelo e l’immobilità che si prova nel sentirsi soli, senza sapere cosa fare”. 

    Il brano “Frecce Incrociate”, spiega Roberto Cannizzaro, direttore artistico e CEO di Roka Music, simboleggia la lotta contro la sofferenza interiore e l’auto-sabotaggio, esprimendo la necessità di ritrovare la propria forza e resilienza in un ambiente rock tipico dell’artista.

    Il videoclip di “Frecce Incrociate”, diretto da Massimo De Masi, invita a riflettere su come la sofferenza possa diventare un catalizzatore di cambiamento e rinascita, e su come la forza necessaria per superare le difficoltà risieda sempre dentro di noi, pronta a emergere nel momento più buio.

    Morea interpreta tre diverse versioni di sé stessa: la ‘narratrice’, la figura triste e quella felice, che insieme raccontano un viaggio emotivo attraverso le sfide interiori della protagonista. La narratrice, la Morea di oggi, osserva il suo passato con la saggezza acquisita dalle esperienze vissute. La figura triste esplora la vulnerabilità, il senso di solitudine e la sensazione di essere intrappolati in un gelo interiore, alla ricerca di una se stessa più forte. Questa rappresentazione riflette la fatica emotiva, la paura e la lotta contro i propri demoni. Dall’altra parte, la figura felice, spensierata, incarna la speranza e la forza ritrovata, quel barlume di felicità che emerge solo dopo aver attraversato il buio. Queste tre personalità coesistono e si intrecciano, offrendo uno sguardo completo sulla resilienza dell’animo umano.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=tPO6fzVc36E

    Biografia

    Anna Morelli, conosciuta nel mondo della musica con il nome d’arte Morea, è una talentuosa cantante italiana nata il 5 agosto 2004 a Cosenza. Il suo nome d’arte è un acronimo del suo nome e cognome, rappresentando un’identità musicale unica e riconoscibile.

    Primi Anni e Inizio della Carriera: fin da bambina, Anna ha mostrato una passione innata per la musica. La sua carriera ha avuto un inizio promettente quando ha partecipato al concorso “Vocine Nuove di Castrocaro”, un’importante vetrina per giovani talenti. Durante questo periodo, ha avuto l’opportunità di prendere parte alla realizzazione di un videoclip con il noto cantautore Povia, un’esperienza che ha consolidato la sua determinazione a perseguire una carriera nella musica.

    Successi e Riconoscimenti: il 2017 è stato un anno significativo per Morea. Ha vinto la categoria junior del “Cantagiro”, un concorso musicale di grande prestigio, e ha avuto l’onore di aprire lo spettacolo del Gran Gala di Natale di Albano, una leggenda della musica italiana.

    Nel 2018, la sua carriera ha continuato a crescere. Ha aperto il concerto del famoso artista calabrese Mimmo Cavallaro e ha ottenuto il premio speciale al “Premio Katia Ricciarelli”, un riconoscimento che celebra i giovani talenti emergenti.

    Collaborazioni e Sviluppo Discografico: nel 2021, Morea ha iniziato la sua attività discografica con l’etichetta Roka Music. Questo periodo ha segnato un’importante svolta nella sua carriera, permettendole di creare sia brani inediti che cover riarrangiate. Alcuni dei suoi titoli più noti includono “Cubo di Rubik”, “Amerò Me Stessa” e cover riarrangiate come ‘’E la luna bussò”.

    Competizioni e Ulteriori Riconoscimenti: Morea ha continuato a partecipare a varie competizioni musicali, raggiungendo risultati notevoli. Nel 2022, è stata finalista del Tour Music Fest, un concorso che promuove i nuovi talenti musicali in Europa. L’anno successivo, nel 2023, ha ottenuto il secondo posto al Roma Music Festival, un riconoscimento importante che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione. Sempre nel 2023, è stata semifinalista a Castrocaro, una delle competizioni musicali più prestigiose in Italia.

    Stile Musicale e Influenze: Morea è conosciuta per la sua voce potente e versatile, capace di esprimere una vasta gamma di emozioni. Le sue canzoni spaziano tra vari generi, con un particolare focus sul pop e la musica leggera italiana. Le sue influenze musicali includono i grandi artisti pop nazionali ed internazionali, dai quali trae ispirazione per il suo stile interpretativo e per la scrittura dei suoi testi. 

    Dopo “Crudele”, “Frecce incrociate” è il nuovo singolo di Morea disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 8 novembre 2024. 

    Facebook | Instagram

  • “Dimmi” l’album d’esordio dei Polo Territoriale

    “Dimmi” l’album d’esordio dei Polo Territoriale

    Dall’8 novembre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in formato fisico “Dimmi”, l’album d’esordio dei Polo Territoriale realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

    “Dimmi” è un album che ripercorre i primi anni di attività della band bresciana, esplorando le influenze musicali che hanno caratterizzato il loro percorso, dal pop punk energico e spensierato fino a un alternative rock più grezzo e introspettivo.

    L’LP si apre con “BREBEMI”, un brano pop punk che descrive in modo leggero e diretto i cambiamenti e le contraddizioni della città natale dei musicisti, Brescia, e del quartiere che ha accompagnato le loro serate. Proseguendo, il disco entra subito nel vivo con i singoli “Serena” e “Pamela”, per poi richiamare le influenze pop punk con “Chiara Se Ne Va”. La title track “Dimmi” segna un punto di svolta, portando la narrazione su un registro più serio e riflessivo; da qui, brani come “Sognando Oslo” e “Grigio Cemento” affrontano un’analisi più intima. Nella seconda metà dell’album si sperimentano nuove sonorità, con pezzi come “Fiori di Tunisi” e “Tavor”, dai toni più angosciati e intensi, che si concentrano sul tema dell’abuso di sostanze. “Berlino” chiude l’album con un suono ruvido e carico di tensione simile a quello di “Tavor”, raccontando di una notte nella città tedesca. Il lungo finale strumentale, in pieno stile Polo Territoriale, sembra indicare che l’oscurità della seconda metà dell’album si dissolverà, lasciando spazio ad una nuova alba.

    Nel complesso “Dimmi” esplora i temi dell’amore giovanile e dell’abuso di sostanze, sensibilizzando l’ascoltatore su argomenti come i disturbi mentali, le difficoltà e gli inciampi che rendono l’adolescenza un cammino intenso e a volte accidentato.

    Commenta la band a proposito dell’album: “Difficile descrivere 5 anni insieme, abbiamo iniziato al liceo che avevamo 14/15 anni…  Il disco è un riassunto del nostro primo periodo, ogni canzone è un ricordo diverso, una storia diversa. Ci piace pensare che dentro ci sia un po’ di tutto, è la genuina esemplificazione dei nostri primi passi di maturazione artistica. Alcuni di quei brani hanno 5 altri, altri forse 1, ci abbiamo lavorato molto e come esordio speriamo di essere riusciti a presentarci in maniera chiara. Noi non cerchiamo grandi verità, vorremmo essere solo quattro cantastorie un po’ scanzonati e giramondo, che nella maniera più genuina possibile ricordano qualche piccolo scorcio di vita vissuta e cercano un dialogo; con gli altri, con noi stessi? Non ha molta importanza, importa più quello che sente la gente quando ascolta la nostra musica”.

      TRACK LIST:

     

    • BreBeMi
    • Serena
    • Pamela
    • Chiara Se Ne Va
    • Dimmi
    • Sognando Oslo
    • Tavor
    • Fiori di Tunisi
    • Grigio Cemento
    • Berlino 

    Pre-salva l’album: https://bfan.link/dimmi-1

    Line up:

    Filippo Farolfi (Talea) – cantante e chitarrista

    Pablo Lorenzo Almansi (Pablo) – basso

    Luca Manzella (Manza) – chitarra solista

    Lorenzo Apollonio (Lore) – batteria

    Biografia

    Il gruppo Polo Territoriale nasce all’inizio del 2019 a Brescia, per un contatto casuale fra aspiranti musicisti, tra le mura del Liceo Classico Arnaldo di Brescia. Sin da subito la band ha trovato grande sintonia e il proprio stile, iniziando così un percorso di composizione musicale e scrittura di testi. Le influenze della scena alternative rock e punk si sono presto fuse con il sound del Polo Territoriale, caratterizzato da una voce graffiata, linee di basso portanti, batteria aggressiva e chitarre distorte. Il giovane gruppo diventa presto popolare nel contesto underground giovanile bresciano grazie alle numerose comparse a feste ed eventi scolastici, e ai testi in italiano che, con linguaggio crudo e attuale descrivono situazioni suburbane e discutono acutamente problematiche psicologiche, sociali ed individuali dei giovani di oggi.

    Dopo la pubblicazione su soundcloud delle prime demo autoprodotte, il gruppo intraprende la sua prima esperienza professionale negli studi di Faustini Produzioni affiancati dal direttore artistico e produttore internazionale Roberto Vernetti.

    Anticipato dai brani “Pamela” e “Serena”, “Dimmi” è l’album d’esordio dei Polo Territoriale disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dall’8 novembre 2024  con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

     

    Instagram | TikTok | YouTube | Sito Web

  • “Temporali estivi” il nuovo romanzo della scrittrice Adriana Angoletta

    “Temporali estivi” il nuovo romanzo della scrittrice Adriana Angoletta

    Dal 6 novembre 2024 è disponibile in libreria e negli store digitali “Temporali estivi” (Morellini), il nuovo romanzo della scrittrice Adriana Angoletta.

    Spiega l’autrice a proposito del libro: “Il romanzo traduce i pensieri nati dalle mie esperienze, dall’ osservare la vita, dall’eredità di quello che mi hanno lasciato i “grandi libri”. È nata una storia che non può non colpire per la sua verità poiché scava nei luoghi più oscuri dell’animo umano. È la vicenda di un cuore, quello del protagonista, che si è ammorbidito leggendo i racconti che si susseguono e ha fatto entrare la vita che non conosceva”. 

    Mercoledì 6 novembre 2024, alle ore 18:00, presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, Piano Nobile, si terrà la presentazione del nuovo romanzo “Temporali Estivi”, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Durante l’evento, l’autrice condividerà con il pubblico le ispirazioni e il processo creativo dietro il suo nuovo lavoro. L’ingresso è libero.

    Sinossi

    Riccardo, direttore di un’importante testata giornalistica, ha una vita complicata: la moglie ricoverata in clinica per demenza precoce, una figlia problematica e un’amante sempre più esigente. Un giorno riceve via mail una serie di racconti da uno sconosciuto che si firma nevefresca@… Sono storie nelle quali ritrova incredibili analogie con episodi accaduti nella sua vita passata. Dopo averli letti e riletti subisce un lento cambiamento: l’uomo duro e realista quale è sempre stato scopre l’esistenza di un mondo interiore, emotività e sensibilità che non pensava di possedere. I racconti sono arrivati per salvargli la vita? Vuole crederlo e cerca di fare sue le riflessioni, la profondità dei pensieri e gli insegnamenti che riceve. Il finale sarà la sua catarsi.

    All’interno del romanzo troviamo quindi non solo la storia di Riccardo e degli altri personaggi ma undici racconti che toccano le corde dell’anima: rabbia, abbandono, passione, amore, redenzione e felicità, che gestiti in maniera equilibrata e armoniosa rendono la lettura veloce e avvincente. 

    Biografia

    Adriana Angoletta vive tra Padova e Cortina d’Ampezzo, da dove proviene la sua famiglia. Per quasi trent’anni ha coniugato la formazione umanistica – liceo classico, laurea in Lettere e Filosofia – con l’attività di imprenditrice realizzando oltre cento mostre d’arte per importanti Committenti sia pubblici che privati. Nel 2007 ha intrapreso l’attività di scrittrice. Ha pubblicato: “Come la neve” e “Il mattino che non sa” con Giraldi Editore,“Non smettere mai di ballare” con Albatros, “Il Mondo Nascosto” ancora con Giraldi e “Lunghi silenzi” con CTL Editore. Collabora con diverse riviste.

    Se ci sta aggiungere alla fine. (La carriera di Adriana Angoletta, che abbraccia sia il mondo dell’arte che quello della letteratura, testimonia un impegno costante nel campo della cultura).

    Segui Adriana Angoletta

    Sito WebFacebookInstagram

  • “Siamo tutti centurioni” è il nuovo singolo dei Torre della Muda

    “Siamo tutti centurioni” è il nuovo singolo dei Torre della Muda

    Da venerdì 8 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “SIAMO TUTTI CENTURIONI” (Karma Conspiracy/Overdub Recordings), il nuovo singolo dei TORRE DELLA MUDA già disponibile sulle piattaforme digitali dal 5 novembre.

    “Siamo tutti centurioni”, che anticipa l’album in uscita nel 2025, è un brano che nasce dall’idea che esiste una connessione profonda tra tutti gli esseri umani, uniti da una storia comune, come quella dell’Impero Romano. Il pezzo vuole trasmettere un senso di appartenenza ad una narrazione più grande, quella dell’umanità, utilizzando il simbolismo di Roma come esempio di grandezza e di eredità condivisa (come le strade romane univano territori lontani, così oggi le connessioni umane superano le distanze fisiche ed emotive). Siamo tutti parte di una “famiglia”, discendenti da popoli che si sono fusi attraverso la storia. Il nostro DNA ha tratti comuni, e questo ci ricorda che odiarci, farci la guerra o vederci come diversi è sbagliato.

    Spiega la band a proposito del brano: «Il messaggio del brano è un invito alla connessione e alla fratellanza globale, e un richiamo alla responsabilità collettiva: “Non laviamocene le mani”, non possiamo ignorare queste connessioni e i problemi comuni».

    Biografia

    I Torre della Muda nascono nel 2021 da un’idea di 4 amici, Marco, Dario, Fabrizio e Alessio, legati da sempre dalla loro passione per la musica. Il gruppo nasce dalle influenze di importanti gruppi del passato, sperimentando un percorso compositivo unico nel contesto del prog rock italiano.

    Riescono a plasmare un sound distintivo, dando vita al loro primo album “Momento Eterno”, dove le radici rock si intrecciano con varie sfumature e colori del prog.

    L’album si concentra sull’esplorazione della complessità e della varietà dell’esperienza umana, invitando l’ascoltatore a riflettere sulla propria esistenza e connessione con il mondo che ci circonda. Nel 2024 firmano il loro primo contratto discografico con l’etichetta Karma Cospiracy.

     

    Dopo “9Mesi”, “Siamo tutti centurioni” è il nuovo singolo dei Torre della Muda, co-prodotto da Karma Conspiracy e Overdub Recordings, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 5 novembre e in rotazione radiofonica da venerdì 8 novembre.

     

    Instagram | Facebook

  • “La mela del serpente” è l’EP d’esordio de La classe media

    “La mela del serpente” è l’EP d’esordio de La classe media

    Da venerdì 8 novembre 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “LA MELA DEL SERPENTE” (Overdub Recordings), il primo EP de LA CLASSE MEDIA.

    “La mela del serpente” è il primo EP de La classe media, composto da quattro brani concepiti da Stefano Ronchi (basso e voce della band) al suo rientro in Italia dopo un’esperienza all’estero. Musicalmente, le canzoni si collocano nel filone dell’alternative rock, in salsa indie e con un pizzico di postpunk. Concettualmente, narrano una storia di rotture, tradimenti e sconfitte, ma anche piccole rivalse e conquiste quotidiane. È la storia, narrata fra le righe, di un giovane expat che lascia l’Italia negli anni dell’eurocrisi, sullo sfondo di tagli al welfare e cassonetti in fiamme in Piazza del Popolo a Roma, e ritorna dopo qualche anno nei suoi nuovi panni di classe media. Sono panni che forse gli stanno troppo larghi addosso, ma che di fatto quelli sono. La musica viene usata come strumento per ricucire assieme le contraddizioni di una generazione che si sente fuori luogo ovunque, anche una volta rientrata a casa.

    Spiega la band a proposito dell’EP: “La mela del serpente è il nostro primo e.p., che concentra in quattro brani l’essenza del sound che abbiamo iniziato a tessere per esorcizzare le contraddizioni di un paio di generazioni perdute usando l’arma più potente—la musica.”

    “LA MELA DEL SERPENTE” TRACKLIST:

    • La mela del serpente
    • La rivincita
    • Klarastrasse
    • Inopportuno

    Biografia

    La classe media è un power trio alternative rock che nasce a Pavia dall’incontro fra Stefano Ronchi (basso, voce) e Rocco Marchesano (chitarra) nel 2022. Dopo aver macinato vari live e collaborato con alcuni batteristi, dal 2024 siede stabilmente sul seggiolino della batteria Michele Pappalardo.

    La scelta del nome della band non è casuale: racchiude l’essenza della loro esistenza, fatta di compromessi e sfide quotidiane. Gli economisti definiscono la classe media come la fascia di popolazione con reddito compreso tra il 75 e il 125% del reddito mediano nazionale. I sociologi la definiscono in base alla combinazione di caratteristiche socio-demografiche quali il livello di istruzione e la posizione occupazionale. Ma la classe media è qualcosa di diverso.

    Per la band, la “classe media” rappresenta quella trafila di contratti precari che, contro ogni aspettativa, riesce a tenerli a galla. È ciò che permette di pagare l’addebito automatico di Netflix, il latte vegano nello sportello del frigo in basso a destra, e la libreria dell’Ikea tutta storta, che ci si porta dietro da due traslochi.

    Per loro, la classe media è chiunque si ritrovi a vivere in questo equilibrio precario. E anche quando ci si sente smarriti in un labirinto di lotte perdute e velleità, la band offre un antidoto: la loro musica. Un indie rock ruffiano, creato per ricordare che, in fondo, nessuno è solo in questa lotta.

    Dopo il singolo “La rivincita”, “La mela del serpente” è l’EP d’esordio de La classe media, pubblicato da Overdub Recordings, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico da venerdì 8 novembre 2024.

    Instagram | Facebook

  • “Statuto Football Club”, quando il calcio si gioca a ritmo di ska

    “Statuto Football Club”, quando il calcio si gioca a ritmo di ska

    Statuto Football Club” è il titolo del nuovo album della storica band mod torinese Statuto prodotto da Pietro Foresti, in uscita venerdì 4 ottobre per Egea Music.

    “Statuto Football Club” è una raccolta di otto tra canzoni e sigle radio-tv a tema calcistico, riarrangiate con il tipico stile ska-soul-pop che da sempre è il marchio di fabbrica della band. Attraverso leggendarie melodie condivise da più d’una generazione di tifosi, questo progetto ripercorre la storia del calcio italiano e non solo. 

    Tra le tracce la sigla di “Tutto il calcio minuto per minuto” e quella di “Novantesimo Minuto”, fino alla “Domenica Sprint” passando per la “Domenica Sportiva”. Nel disco anche l’iconica “La leva calcistica della classe ’68” di Francesco De Gregori e “Una vita da mediano” di Ligabue. La divertente “La partita di pallone” di Rita Pavone e la hit internazionale “Un’estate italiana” del duo Nannini-Bennato. 

    Il rapporto tra Gli Statuto e il calcio è un amore che dura da anni. Sfegatati tifosi del Torino, per primi nel 1988 hanno firmato una canzone (“Ragazzo ultrà”) che descrive la tematica delle tifoserie organizzate. Correva l’anno 1998, quando nel videoclip del loro brano “Un Posto al Sole”, partecipava tutta la rosa del Torino Calcio al gran completo. Nelle immagini la squadra era impegnata in una partita con la band. Nel 2005 hanno pubblicato il brano “Facci un goal”, al cui videoclip partecipa anche lo storico attaccante del Torino Paolo Pulici. Con il collega Enrico Ruggeri hanno scritto nel 2010 il brano “Controcalcio”, che è un omaggio al calcio d’altri tempi. Inoltre il frontman della band oSKAr, è membro della Nazionale Italiana Cantanti dal 2017 con il ruolo di difensore.

    Una passione che da sempre abbiamo voluto trasmettere al nostro pubblico –commenta oSKAr-. Un connubio quello tra calcio e musica che passa dalle gradinate degli stadi ai palchi dei concerti, tra goal e chitarre, note e rigori passa un filo sottile che in questo nuovo disco trova la sua massima rappresentazione”.

    I brani sono stati presentati dal vivo in anteprima nella tournée estiva appena conclusa, anticipando quella autunno/inverno dove unitamente alle nuove tracce, proporranno i brani più famosi del loro repertorio come “Abbiamo vinto il Festival di Sanremo”, “Qui non c’è il mare”, “Piera”, “Ragazzo ultrà” e molti altri. Lo “Statuto Football Tour” nei club promette di far cantare e ballare tutti tra i ritmi ska e la melodia del soul.

    Grandi classici e motivi storici del calcio che hanno canticchiato un po’ tutti, che amino il calcio oppure no.

    La band è composta da Oscar “oSKAr” Giammarinaro (voce), Giulio “Arfy” Arfinengo (batteria), Francesco Tringali (chitarra), Alessandro “Bruce” Loi (basso), Lorenzo Bonaudo (tromba) e Gigi Rivetti (tastiere).

    L’album è disponibile anche in formato vinile.

  • Le visioni rap metal di Raanko Moneti nel nuovo album “47”v

    Le visioni rap metal di Raanko Moneti nel nuovo album “47”v

    “47” è il titolo del primo album di Raanko Moneti, da venerdì 25 ottobre in tutte le piattaforme digitali.

    Raanko Moneti è un progetto misterioso dietro al quale si cela un’entità, un artista che si definisce uno dei tanti “Nessuno”. Quelli che (r)esistono per strada e non esistono per l’ufficio delle imposte o per l’anagrafe bancaria. Un progetto artistico che unisce il rap e il metal. Se il tappeto sonoro del disco si sviluppa tra sonorità nu-metal e crossover, le liriche in italiano, inglese, spagnolo e francese, spaziano dalle barre rappate al recitato teatrale, passando per il cantato unito a melodiosi cori di voci femminili. Distorsioni trash hardcore abbracciano ritmiche serrate, dove chitarre sature si alternano ad arpeggi e chitarre acustiche. Un’atmosfera melodica si evolve poi in ruvide suite dalle sonorità potenti, che lasciano spazio anche alle ballate e a qualche intermezzo electro.

    Con “47” ha dato voce al suo quaderno, interpretando e romanzando la sua vita e le sue rime, in prima persona, con un genere crudo, sincero e di trasversale, come lui. Con il supporto del produttore paraguayano Madatracker, Raanko Moneti ha unito riff, sequenze armoniche e pattern ritmici, in un elaborato disegno di ascolto immediato, ma complesso da descrivere. Raanko Moneti è un genio prestato al crimine, di quelli che si guadagnano da vivere con attività illecite, ma nei ritagli di tempo leggono Jo Nesbo, Ludovico Ariosto, Arthur Rimbaud, Il Milione. È solo, un cane sciolto, di quelli senza padroni o capi clan a cui sottostare, senza famiglia o legami di amicizia e amore veri. È in fuga, da chi lo minaccia con aut-aut di vita di clan o di morte, e da sé stesso, incapace di dare una svolta positiva alla propria vita. È in bilico, tra bene e male, tra continuare ad andare o provare a tornare, tra smettere o ricominciare. Raanko perché Ancora, quella che continuamente è costretto a riprendere in mano, con la doppia A e la K in omaggio a Helsinki dove non avrebbe mai pensato di arrivare. Moneti perché Timone, quello che talvolta non riesce a manovrare e che ha imparato ad usare da solo. Raanko Moneti, en verlain.

    La pubblicazione è accompagnata dal videoclip della traccia “Come il clima” firmato dal regista e visual artist Jordi. Un piccolo film dalle atmosfere gothic, con la sceneggiatura che verte sul testo della stessa canzone. Un bianco e nero onirico accompagna i muri di chitarre distorte e le ritmiche serrate, dove le rime del rap si contrappuntano ai vocalizzi di Angela De Nardis.