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  • Cloude, disponibile da oggi “LOTTO”, brano estratto dall’album “Resta con me”

    Cloude, disponibile da oggi “LOTTO”, brano estratto dall’album “Resta con me”

    Dal 4 dicembre sarà disponibile in emissione radiofonica e su tutte le piattaforme di musica online “LOTTO”, componimento estratto dal nuovo album di CLOUDE dal titolo “RESTA CON ME” (Fuzz Records/Believe) disponibile in digitale dallo stesso giorno.
    LOTTO”: già dal titolo e da quel verbo usato in prima persona singolare, questo nuovo componimento del rapper CLOUDE pone l’accento su una predisposizione naturale alla sfida, ma anche su un intimo squarcio di vita vissuta dello stesso autore che parte dall’infanzia e approda alla vita adulta, quella fatta di sacrifici grandi e traguardi piccoli, ma preziosi.
    Spiega Cloude a proposito del nuovo componimento«“Lotto” è una sfida a superarsi e migliorarsi, a distruggere i limiti che ci ancorano senza poterci elevare. Scappare dalla realtà è una sconfitta da dove non si può né maturare né crescere. Il percorso che mi ha portato alla realizzazione del mio nuovo asset è stato carico di forza e volontà nel voler restare a tutti i costi davanti al mio obbiettivo senza pormi limiti».
    “Lotto” è uno degli otto brani contenuti in “RESTA CON ME”, nuovo album di Cloude,asset discografico di stampo profondamente intimo ed autobiograficoin cui l’performer ha potutosperimentare e tracciare nuove commistioni sonore ed espressive.
    «Con questo asset non voglio parlare solo ai miei coetanei, ma a chiunque vive situazioni difficili che non ha la vera forza di affrontarle – racconta Cloude a proposito del suo nuovo album – Da quando ho deciso di liberarmi da ciò che mi ancorava al passato, la stesura dei testi di questo album è stata una combinazione tra forte ispirazione e determinazione, cosa che da molto tempo non riuscivo a sbloccare. Ogni parola usata traccia dopo traccia ha una precisa collocazione emotiva e sentimentale dentro di me. Questo albumaffronta e mostra in modo autentico le mie insicurezze, le mie paure e angosce, a volte fatte di mancanza di fiducia e stima. “Resta Con Me” in qualche modo è la parte che di me non conoscevo ancora bene, ma la musica porterà a galla sempre di più».
     
    Di seguito la tracklist di “Resta Con Me”: “Resta Con Me”, “Dal Tramonto All’Alba”, “Fuori”, “Lotto”, “Magliette”, “Restare Uguali”, “Ti Avrei Voluta” feat. Blue Virus, “I Fischi Le Urla Le Grida”.
     
    Biografia
    Cloude, pseudonimo di Claudio Calcagno, è un rapper italiano e nasce a Genova il 12 settembre 1983. Frequenta l’istituto d’arte e durante l’adolescenza conosce la musica rap senza mai più staccarcisi. I suoi primi lavori con lo pseudonimo di Sito risalgono agli anni2000; il primo con il collettivo Lato Oscuro, ma il gruppo dura poco. Qualche anno dopo forma i Saniasi, insieme a Matiz e Shinakaua, durato qualche anno. Incide in studio tre lavori sotto il nome Sito: nel 2013 “Yes Bula”, nel 2016 “Pioggia Sporca”, nel 2018 “Ogni maledetto Weekend”, tutti registrati nello studio del suo amico e produttore Gaetano Pellino, fratello maggiore di Giovanni Pellino, in arte Neffa. Nel componimento “Pioggia Sporca” vede la fortunata collaborazione col produttore D-Ross nel componimento che dà il nome al disco, mentre nel album“Ogni Maledetto Weekend” il featuring riuscito con Nandu Popu dei Sud Sound System nel componimento “Liberu la capu” (di cui viene girato anche un movie) gli offre visibilità in tutta la penisola. All’inizio del 2019, Claudio comincia a lavorare al nuovo asset negli studi Next3 insieme a Roberto Vernetti e Michele Clivati, ed è lì che danno vita ad un nuovo sound. È proprio in questo momento che Claudio decide di cambiare e di ripartire con nuova musica e un nuovo nome d’arte: Cloude. Anticipato dai singoli “Resta Con Me”, “Ti avrei voluta” (feat. Blue Virus) e “Fuori”, il nuovo album di Cloude dal titolo “Resta Con Me” è disponibile in digitale dal 4 dicembre.
     
     
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  • Attilio Fontana, da oggi in digitale “Sessioni Segrete” nuovo album acustico, con cover di Triangolo di Renato Zero

    Attilio Fontana, da oggi in digitale “Sessioni Segrete” nuovo album acustico, con cover di Triangolo di Renato Zero

    ATTILIO FONTANA

    ESCE OGGI IN DIGITALE

    “SESSIONI SEGRETE”

    IL NUOVO ALBUM ACUSTICO ACCOMPAGNATO DAL SINGOLO “TRIANGOLO”,

    cover di Renato Zero in una versione “club”

    Un lavoro dedicato al rituale delle piccole cose

    “Lui chi è? Come mai l’hai portato con te?”, in quanti vorremmo fare questa domanda al pipistrello di Wuhan? “Lui chi è?”, è una frase che ci ha storditi latentemente se pensiamo a questo periodo della vita, soprattutto se rivolta al grande intruso, questo virus indesiderato che è entrato nella nostra intimità costringendoci a travestirci, a mascherarci, a cambiare abitudini e consuetudini rendendoci schiavi di una perversione “sadico cosmica” mai conosciuta fino ad ora.

    Per questo Attilio Fontana, cercando di ritrovare la giusta leggerezza, ha deciso di pubblicare come singolo “locomotiva” di “Sessioni Segrete”, il suo nuovo album acustico, il “Triangolo” di Renato Zero in una versione “club” che ci riporta languidamente in un’atmosfera fumosa, come a sentire nostalgia della musica “vera”, quella dal vivo, ricordandoci di quando davanti a un bicchiere potevamo mostrare labbra, discorsi e sorrisi. In un’atmosfera da film anni ottanta con un sound minimale, Attilio cerca in questa distonia di farci ancora sognare, di poter tornare trasgressivi e trasgressori con la zattera dell’ironia pronta a salvarci mentre cerchiamo di approdare di nuovo su quell’isola “umana” ed empatica che chiamavamo Amore.

    «”Lui chi è? Come mai l’hai portato con te…”, ho deciso di esorcizzare questo periodo cercando una song amuleto per proteggerci dall’intruso più fastidioso che ci sia capitato da un secolo a questa parte – racconta l’performer a proposito di “Triangolo” – la parte del coro nel ritornello la affido a voi che in macchina, in ufficio o sotto la doccia potete cantare il vostro “lui chi è”, in attesa che riparta la vita “reale” per tutti».

    Il singolo, insieme al nuovo disco, è disponibile in tutti gli store digitali a partire da oggi, venerdì 4 dicembre

    “Triangolo” apre infatti le porte a “Sessioni Segrete”, un albumregistrato all’Ellington Club, uno dei più importanti locali live di Roma, costretto come gli altri a restare chiuso durante il lockdown. Attilio Fontana e il suo trio, che per l’ennesimo Dpcm hanno dovuto rinunciare a una data già pattuita, decidono di suonare comunque, senza pubblico ma con l’accordo dei proprietari Alessandro Casella e Vera Dragone. E così il locale diventa uno studio e il Live un Disco. In pochissimi giorni riescono a trovare la troupe video e audio e comincia a prendere forma “Sessioni Segrete”: “C’è un pianoforte?” chiede Attilio ad Alessandro, “Sì ma non so se è accordato” – “Pazienza, domani veniamo a suonare lo stesso e si registra ci stai?” – “Sì”, rispondono i direttori artistici e per due giorni in una maratona registrano numerosi take come se fosse un live segreto, intrappolando canzoni dentro un’atmosfera magica e facendo rivivere un luogo che stiamo perdendo di vista ogni giorno di più, il palcoscenico.

    L’performer, con Franco Ventura chitarrista e coautore insieme a Roberto Rocchetti al pianoforte, decide così di radunarsi e registrare delle sessioni di alcune canzoni dei suoi album “A” (2007, Paltinum Universal) e  “Formaggio” (2014, Senza Dubbi- Nic-Believe).

    Da queste sessioni nascono un albumlive e dodici movie che saranno pubblicati con una cadenza settimanale fino a febbraio/marzo 2021. Un lavoro molto analogico che somiglia a una pregiata bottiglia di Rum, da gustare fuori dalla frenesia per conoscere meglio alcune canzoni che nude hanno ancora più “sapore” e riconoscere meglio il mondo musicale di Attilio Fontana che ormai da quindici anni scrive e suona le proprie canzoni con Franco Ventura, padre “musicale” e chitarrista “mitologico” della discografia italiana dagli anni settanta ai duemila.

    In alcuni brani a fare da special guest c’è Vera Dragone che ogni sera si esibisce nel suo locale proponendo un repertorio musicale raffinato, accompagnata dai grandi musicisti della capitale all’interno di tutto il mondo retrò e burlesque di cui questo luogo ne è diventato il tempio più apprezzato e appunto più “segreto” di Roma e non solo.

    Sessioni Segrete” sarà inoltre disponibile in una tiratura limitata di sole 100 copie. Cento CD-arte con allegata una barchetta di carta dipinta ad acquerello e piegata sul testo scritto a mano di una delle canzoni contenute nell’album, a cui si aggiungeranno una foglia a forma di cuore e una frase “amuleto”. Questa confezione sarà in esclusiva per i primi cento che acquisteranno l’album, un lavoro dedicato al rituale delle piccole cose. Qui il link per la “secret box”: https://cosedia.company.site

    Di seguito la tracklist: “Tangolento”, “Dove Sta”, “Triangolo”, “Il Mare”, “Wanda”, “Marisa”, “Peluches”, “Dove Osano Le Rose”, “La Canzone Bella” “Sangue e Tequila”, “Boero”.

    Spotify: https://open.spotify.com/album/6EwvsaW9raG146NWGxd3Rk?si=3aas1z2vT1irf-Fq9qdwhA

    ATTILIO FONTANA: cantautore, attore, esecutore e performer, inizia la carriera giovanissimo. Frequenta l’accademia di belle arti in Scultura e milita in varie rock band romane fino ad approdare in un coro gospel della capitale, da lì ad appena diciassette anni viene ingaggiato come corista in una trasmissione di Pippo BaudoPapaveri e Papere. In seguito inizia a studiare recitazione e debutta in teatro con vari spettacoli ma raggiunge il grande successo con I Ragazzi Italiani di cui sarà voce leader dal ‘95 al 2000 per poi distaccarsi e riprendere i suoi progetti solisti e fondare uno studio di registrazione con cui produce musiche per film, musical e teatro. Nel 2004 viene scelto nel cast di Tosca amore disperato dove incontra Lucio Dalla con cui collaborerà per circa tre anni componendo con lui dei brani, di cui due per il film tv Madame. Pubblica inoltre due l’album: nel 2007 “A”, prodotto da Diego Calvetti per Universal e nel 2013 “Formaggio”. Rilascia poi diversi singoli con vari feat.: con MOMO il singolo “5 Alibi”, con Ilaria Porceddu “In Equilibrio”, singolo che porta a Sanremo come autore e produttore nel 2012, con Clizia Fornasier “Terra 2” e “La Bellezza” e nel 2019 con Ivan Granatino “Gesù L’ultimo Comunista”. È protagonista di numerosi musical come Hair, con la direzione musicale di ElisaIl Pianeta Proibito a fianco di Lorella Cuccarini, per la regia di Luca Tomassini, e Vacanze Romane nella fortunata tournée con Serena Autieri. Vince due edizioni di Tale e Quale Show 2013-14 (edizione e torneo) e prende parte a numerose fiction di successo come Caterina e le sue FiglieL’Onore e il RispettoAngelo il CustodeTurbo e molte altre. Ha composto opere musicali come ActorDei. 68’ Italianrockmusical e Il Verso della Vita di cui è stato anche regista. Tuttora alterna, viste le qualità di poliedrico performer, tournée teatrali di successo e serie televisive, senza mai tralasciare la ricerca sulle sue canzoni che hanno negli anni avuto importanti riconoscimenti di critica e pubblico come prezioso cantautore italiano.

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  • 11 DICEMBRE 2020 – ESCE SULLE PIATTAFORME DIGITALI “DANCING WITH THE BIG BANG” IL NUOVO SINGOLO DI ILLOGIC TRIO

    Seconda anticipazione per il nuovo album di Illogic Trio

    11 DICEMBRE 2020 – ESCE SULLE PIATTAFORME DIGITALI

    “DANCING WITH THE BIG BANG” IL NUOVO SINGOLO DI ILLOGIC TRIO

    Dal laboratorio di sperimentazione permanente di Illogic trio, è in arrivo sui canali digitali Dancing With the Big Bang, secondo singolo che anticipa l’album Illogic3, che uscirà all’inizio del 2021.

    Questo nuovo lavoro della band salernitana – composta da Lucio D’Amato (pianoforte), Gabriele Pagliano (contrabbasso) e Ugo Rodolico (batteria) – porta alla luce il percorso artistico del gruppo, iniziato nel 2014, con l’album Start.

    Il nuovo lavoro racconta in musica il loro viaggio di esplorazione all’interno di strutture ritmiche articolate che si contrappongono a temi scarni e semplici: il risultato è un jazz progressivo carico di  una energia esplosiva che vuole rappresentare il caos mutevole in cui ognuno di noi vive.

    Caos ed energia che sono rappresentati chiaramente nel titolo del singolo in uscita: Dancing with the Big Bang.

    “L’idea di questo singolo è venuta da Ugo, il filosofo del trio”, racconta Lucio D’Amato.

    Dancing with the Big Bang rappresenta la condizione in cui ognuno di noi si trova, specialmente in questo particolare momento storico: oggi che il sistema della nostra vita quotidiana è stato completamente sovvertito, oggi che tutti siamo all’interno in uno schema che è letteralmente esploso, siamo costretti a inventarci un movimento organizzato, una danza appunto, qualcosa che possa dare un senso a un mondo che in un lampo è diventato tutta un’altra cosa.”

    Con Dancing with the Big Bang,  la sperimentazione costante di Illogic Trio ci porta in un mondo “illogico”, in cui improvvisazione e contaminazione generano un sound sorprendente e destabilizzante che affonda le sue radici nell’esperienza quotidiana e nella nostra contemporaneità.

    Biografia

    Illogic trio è una band salernitana nata nel 2011 e costituita da Lucio D’Amato al pianoforte, Gabriele Pagliano al contrabbasso e Ugo Rodolico alla batteria.

    In questi anni, Illogic trio ha saputo farsi notare  per la sua originalità nell’approccio al classico piano trio e ha raccolto molteplici riconiscimenti, tra cui Primo premio “Miletti Great Album Tribute Awards”; Primo premio “Barga Jazz Contest”. Primo premio “Fara Jazz Contest”.

    Da ricordare il loro open act del Robert Glasper Experiment nel 2014.

  • Cristallo pubblica in digitale “Piano B” il nuovo EP dall’8 dicembre

    Cristallo pubblica in digitale “Piano B” il nuovo EP dall’8 dicembre

    CRISTALLO
    DA MARTEDÌ 8 DICEMBRE
    ESCE IN DIGITALE

    “PIANO B”
    IL NUOVO EP

    Dall’8 dicembre sarà disponibile su tutte le piattaforme di musica digitale “PIANO B” (Blackcandy Produzioni), il nuovo EP di CRISTALLO.
    Quante volte nel corso degli ultimi mesi ci siam trovati a dover pensare ad un “PIANO B”? Il nuovo EP di CRISTALLO nasce così, frutto di tutte le difficoltà che quest’anno ci siamo trovati ad affrontare. Il filo conduttore che intercorre tra le cinque tracce dell’EP è legato al confronto con l’altro, alle relazioni e al concetto di prossimità e fa perno sul binomio presenza/assenza. Guardarsi nella proiezione che l’altro ha di noi tentando di farla nostra; la possibilità di prendersi il giusto tempo per domandarsi cosa si desidera davvero: queste sono le tematiche sentite, scelte e, infine, cantate da Cristallo nel suo nuovo lavoro discografico. Il sound dell’EP è una commistione di acustico e digitale con rimandi che vanno dagli anni ‘60 agli ‘80 per intingersi di contemporaneità negli intrecci di bassi funky, synth e fiati.
    «Piano B è la mia risposta al 2020 – spiega Cristallo – La sospensione dall’attività del live mi ha portato a dovere scegliere in che modo proseguire il percorso artistico iniziato pochi mesi fa. Ho così deciso di condividere col pubblico parte dei brani destinati al albumla cui uscita era prevista per la scorsa primavera ma che, come accaduto a molti altri colleghi, al momento è sospesa. Ho scelto di non fermare la musica e al contempo di adattarmi al momento che tutti stiamo vivendo».
     
    Di seguito la tracklist di “Piano B”: “Dei due”, “Casa di vetro”, “Cosa c’è”, “Falena”, “Cuore nero”.
     
    Biografia
    Cristallo è Francesca Pizzo. Dopo l’esperienza nel duo Melampus, inaugura il asset solista in lingua italiana a nome Cristallo. A fine 2019 pubblica i singoli “Cosa C’è” e “Falena”, mentre a maggio del 2020 pubblica “Casa di Vetro”.
    Anticipato nel corso dell’ultimo anno da quattro dei cinque brani che lo compongono, il nuovo EP di Cristallo si intitola “Piano B” (Blackcandy Produzioni) ed è disponibile in digitale dall’8 dicembre.
     
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  • Roccuzzo pubblica “Promettimi” il brano cover prodotto da ELISA e Danilo Amerio (Bit Records)

    Roccuzzo pubblica “Promettimi” il brano cover prodotto da ELISA e Danilo Amerio (Bit Records)

    È ora disponibile su tutte le piattaforme di ascolto digitale e in trasmissione radiofonica “PROMETTIMI”, singolo di ELISA prodotto e riarrangiato da DANILO AMERIO (Bit Records) in una nuova, emozionante versione interpretata da ROCCUZZO.
    La song da cui tutto è iniziato, per ROCCUZZO: “PROMETTIMI” è il singolo che Elisa ha dedicato al figlio ed è la cover con cui il giovane performer siciliano ha inaugurato il suo percorso a XFACTOR 2020, portando davanti ai giudici una piccola, preziosa parte di sé e del suo delicato universo artistico e facendo emozionare non soltanto Emma Marrone, ma tantissimi spettatori da casa.
    Il video dell’esecuzione live del singolo da parte di Roccuzzo ha totalizzato su Facebook oltre 9 milioni di visualizzazioni e più di 43 mila condivisioni.
    Roccuzzo, con questa nuova versione di “Promettimi”, vuole rendere omaggio al calore e al sostegno manifestato online dai numerosissimi fan che, avendolo notato da quella prima esibizione a XFACTOR, si sono istantaneamente affezionati a lui e al suo percorso musicale.
    Il singolo è disponibile su tutti i digital stores al seguente link:https://backl.ink/143484152
    Spiega Roccuzzo a proposito di “Promettimi”:«Questo è un singolo a cui sono particolarmente legato. Non sono ancora padre, ma i messaggi di questa song sono universali: amare sé stessi e gli altri, non mentire, non accontentarsi. Durante le audizioni ho pensato a mia madre e l’ho dedicato a lei, ora dopo tutti i messaggi che ho ricevuto lo dedico al pubblico che mi ha capito e mi sta incoraggiando».
    Il singolo è accompagnato da un emozionante lyric video disponibile su YouTube al seguente link: https://bit.ly/379J2aT
     
    Biografia
    Giuseppe Roccuzzo, in arte Roccuzzo, è un performer classe ’96, siciliano doc trasferitosi per motivi lavorativi a Luino al confine con la Svizzera. Musicalmente inizia facendo cover su Youtube e Instagram che in breve tempo gli procurano un seguito di numerosi followers. Realizza alcuni singoli dance che vengono trasmessi anche su molti network come Radio Deejay, 105 e m2o. Ciò che colpisce di più della voce di Roccuzzo è la particolarità del suo timbro. Quello stesso timbro – causato da un solco naturale sulle corde vocali – anni prima aveva allarmato alcuni insegnanti di canto che gli avevano consigliato di smettere di cantare. Fortunatamente Roccuzzo, dopo un primo momento di sconforto, non ha seguito il consiglio e, grazie a diverse visite specialistiche, ha scoperto che la sua è una “malformazione naturale”. Dopo la parentesi in inglese per i progetti dance, grazie all’ingresso nella produzione di Danilo AmerioRoccuzzo si concentra sul pop italiano e decide di inseguire i suoi sogni musicali nella speranza di poter un giorno calcare palchi importanti.
    Nel 2020 approda al palco di XFactor, generando stupore e consenso generale eseguendo live il singolo di Elisa“Promettimi”: il video di quella esibizione è ad oggi il più visto di questa edizione di XFactor Italia sulla piattaforma Facebook (oltre nove milioni di views). Passa ancora il turno ai Bootcamp e approda nella squadra di Emma, fino ad uscire dalla trasmissione durante la puntata dei Last Call.
    Dopo l’esperienza di XFACTOR 2020, Roccuzzo pubblicail suo primo inedito in italiano dal titolo “Ricominciamo da qui” su etichetta Bit Records. Il singolo, disponibile in digitale e in trasmissione radiofonica dallo scorso 23 ottobre, è entrato nella classifica Viral 50 di Spotify piazzandosi al 3° posto. Il video clip ufficiale di “Ricominciamo da qui”, con la regia di Alfia Bevilacqua e Michael Giuca, è già disponibile su YouTube.
    La versione del singolo di Elisa “Promettimi”, arrangiata e prodotta da Danilo Amerio (Bit Records) e interpretata da Roccuzzo, è disponibile in trasmissione radiofonica e su tutte le piattaforme di ascolto digitale. Il video ufficiale del singolo è disponibile su YouTube.
     
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  • LOVESICK DUO: FUORI CON “ALL OVER AGAIN” IL  SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM DEL 2021

    LOVESICK DUO: FUORI CON “ALL OVER AGAIN” IL SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM DEL 2021

    LOVESICK DUO:
    FUORI CON “ALL OVER AGAIN”
    IL  SINGOLO CHE ANTICIPA
    IL NUOVO ALBUM DEL 2021


    Da venerdì 04 dicembre sarà disponibile in playing radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “All Over Again” il nuovo singolo dei Lovesick Duo, che segna il ritorno del duo rock’n’roll e western swing, formato da Paolo Roberto Pianezza e Francesca Alinovi.
     
    Il duo nasce nel 2015 e ad oggi conta tre album autoprodotti: “Lovesick Duo” (2015), “The New Orleans Session” (2017), “La valigia di cartone” (2018) e diversi singoli pubblicati tra il 2019 e il 2020; all’inizio del 2021 uscirà il quarto album dal titolo “All Over Again”.



     
    I due musicisti bolognesi, entrambi polistrumentisti, le cui radici attingono dall’atmosfera e dalla musica americana country, rock’n’roll e western swing anni ’40 e ’50, hanno allargato il loro parco strumenti con i quali si accompagnano abitualmente: Paolo, oltre alla chitarra elettrica, acustica e semiacustica, suona anche la lap steel a manico singolo e doppio, chitarra resofonica e dobro. Francesca, oltre ad aver perfezionato la tecnica slap al contrabbasso, ha introdotto l’uso di una percussione incorporata al contrabbasso chiamata brush pad che le permette di segnare il tempo con una spazzola per batteria.
     
    In cinque anni di attività sono stati invitati a suonare in tutta Italia, Europa, Usa (New Orleans, Nashville, New York City) in contesti di Festival, Club, feste pubbliche e private, superando la media di oltre 120 concerti l’anno

  • Vincent Riotta, una vera star del cinema internazionale

    Vincent Riotta, una vera star del cinema internazionale

    E’ una carriera internazionale costellata di successi quella dell’attore inglese, di origini italiane, Vincent Riotta. Nei suoi 35 anni di onorata attività, l’uomo ha potuto infoltire il suo curriculum con diverse partecipazioni in film che hanno fatto la storia del cinema internazionale, collaborando tra l’altro con i registi più grandi degli ultimi decenni. Da Daniel Stone, che l’ha diretto ne Il Sesto Giorno – La Vendetta, fino ad arrivare a Sotto il Sole della Toscana e Il Cavaliere Oscuro, che l’hanno visto lavorare a stretto contatto, rispettivamente, con Audrey Wells e Cristopher Nolan. Tra questi c’è pure Inferno, lavoro svolto in compagnia di Tom Hanks e del regista Ron Howard.

    Dopo gli studi alla Royal Academy di Londra, Vincent ha sempre cercato la possibilità di costruirsi una posizione lavorativa solida anche negli States e, nel 2004, è stato sul punto di essere diretto da Robert De Niro nel film The good shepherd – L’ombra del potere, che aveva come protagonista assoluto Matt Damon. Riotta era stato infatti preso in considerazione per sostituire John Turturro, che rischiava di non poter prendere parte alle riprese a causa della sopraggiunta malattia della madre, che è scomparsa poco dopo.

    Da un lato Turturro è poi riuscito ad interpretare, così come era stato deciso in precedenza, il ruolo Ray Brocco, dall’altro Vincent si è trattenuto in America per alcuni mesi al fine di vagliare nuove proposte lavorative. Non è quindi un caso se tra i sogni principali dell’esecutore ci sia quello di vincere, un giorno, il tanto ambito Premio Oscar, magari con un personaggio che metta in risalto anche la sua italianità, che non l’ha mai abbandonato per via del forte attaccamento che i suoi genitori, entrambi siciliani, nutrivano per loro terra d’origine. Il Premio Oscar, qualora venisse raggiunto, darebbe dunque a Riotta un ulteriore riconoscimento nella sua carriera, che l’ha portato a farsi conoscere in diverse parti del mondo.

    Dopo il ruolo ottenuto in 55 Passi, che l’ha visto recitare insieme a Helena Bonham Carter ed Hilary Swank, nel 2019 Vincent Riotta ha lavorato con Jonathan Price e Anthony Hopkins ne I Due Papi, mentre di recente è ritornato di recente al cinema con il film Divorzio a Las Vegas, diretto da Umberto Carteni. Ultimi impegni per un percorso artistico che è destinato a fiorire nei prossimi anni e che consacrerà sempre di più Riotta tra i volti del cinema internazionale.

    Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione

  • Giuseppe Longo, cuore in musica

    Giuseppe Longo, cuore in musica

    Fin da quando aveva quindici anni, la musica è sempre stata la più grande passione del cantautore siciliano Giuseppe Longo. Un amore incominciato con la scrittura di romanzi e brani che ha raggiunto il suo massimo apice quando il padre gli ha regalato una chitarra, che poi gli è stata utile per farsi conoscere dal grande pubblico ed esibirsi nei luoghi simbolo della nostra nazione, dove hanno suonato anche artisti del calibro di Ron e di Francesco De Gregori.

    Per creare uno stile tutto suo, Longo si è nutrito di grandi cantautori: da Paolo Conte a  Ivano Fossati, passando per il già citato De Gregori. Tuttavia, l’performer che l’ha forgiato maggiormente Giuseppe è stato Lucio Battisti. I suoi testi ricercati, con significati nascosti da trovare,  danno molta importanza all’alchimia di musica e parole, non ricadendo mai nei cliché ad affrontando, in maniera sempre diversa, argomenti e concetti. Brani, ascoltati con affetto dal suo pubblico, dove ci sono sempre delle sfumature di jazz.

    Longo è infatti cosciente di una cosa: la composizione, come tutta l’arte in generale, è sia di chi l’ha scritta, perché sa che cosa vuol dire, ma è adattabile al vissuto di chiunque l’ascolta, che può interpretarla come vuole. Una magia che effettua l’performer, che scrive sì le sue canzoni ma le lascia libere in base all’interpretazione di chi le ascolta. Una realtà che colpisce anche le canzoni di maggior successo di Giuseppe: da Il Volo di Icaro, incentrata sulla vita degli artisti in giro per il mondo e lontani dai loro affetti, a L’Angelo, che parla degli errori commessi da ciascuna persona quando non ascolta la parte buona di se stessa.

    La carriera di Giuseppe Longo, probabilmente, in futuro passerà anche dal Festival di Sanremo, manifestazione canora dove il siciliano sogna, un giorno, di partecipare. “Sanremo è pieno di corrodi, di porte chiuse e aperte; è una giungla intricata. E’ una meta che sogno perché ti dà una grandissima visibilità. Anche se non vuol dire nulla perché alcuni artisti sono andati a Sanremo e non se li ricorda nessuno. Però il Festival rimane la manifestazione più importante per confermarti e consacrarti come performer. Bisogna sapersela giocare”, ha infatti dichiarato il celebre cantautore in un recente intervista.

    Intanto, l’uomo si sta dedicando a nuovi ed appassionanti progetti con un unico e grande obiettivo: continuare a stupire il suo pubblico.

    Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione

  • Chiammame Ancora Ammore, ecco il nuovo singolo di Raffaello

    Chiammame Ancora Ammore, ecco il nuovo singolo di Raffaello

    E’ disponibile da qualche giorno, in tutti i migliori negozi di dischi e su tutti i Digital Store, Chiammame Ancora Ammore, il nuovo singolo del trentatreenne Raffaello, che dà anche il titolo al suo ultimo album uscito lo scorso 30 settembre. Scritto da Vincenzo D’Agostino e Raffaele Migliaccio, con gli arrangiamenti di Davide Russo, il pezzo è prodotto dalla Zeus Record, mentre l’performer, per poter girare il suo clip in Campania, si è avvalso della bravura del regista Ferdinando Esposito.

    Ma di che cosa parla esattamente Chiammame Ancora Amore? Al centro del racconto, c’è la descrizione di un amore complicato che ha per protagonista una donna che ama il suo amante, anche se non può fare a meno di provare dei sensi di colpa nei confronti del marito. Ispirato da una storia vera in parte vissuta dal performer, poiché l’amante descritto è un carissimo amico di Raffaello, il singolo ha quindi l’intenzione di portare alla luce gli amori che non hanno confini perché, alla fine, è il cuore che spesso comanda sulla testa, impedendo alla testa di prevalere sul cuore. Un messaggio che Raffaello ha cercato di spiegare ai suoi ascoltatori con la musicalità e l’arte che lo contraddistinguono.

    Chiammame Ancora Ammore, ovviamente, è il primo di tanti progetti futuri che, nell’immediato, coinvolgeranno Raffaello in un percorso artistico e professionale oltre confine. A guidarlo, ci sarà l’imprenditore e manager Sasà Martusciello, il fondatore di UNIQUE M&C.Agency, l’azienda leader nel settore dello show businnes.

  • Domenico Auriemma e il successo degli occhiali DStyle nel mondo

    Domenico Auriemma e il successo degli occhiali DStyle nel mondo

    Intervista a Domenico Auriemma, fondatore del marchio di occhiali per vip D-Style e ottico di professione.


    Salve, signor Auriemma. Lei è il fondatore del marchio D-Style. Com’è nata questa sua professione?

    “Principalmente sono un ottico che, circa sei anni fa, ha deciso di immergersi nel mondo della produzione degli occhiali sartoriali. Nella prima fase, il brand non si chiamava D-Style, ma SIDA Style che utilizzavo come sigla di Stile Italiano Domenico Auriemma. La stessa sigla, quando ho iniziato a vendere all’estero, veniva utilizzata però per indicare l’Aids, in primis negli States, ed ho quindi dovuto modificarle tempestivamente con la lettera D di Domenico, motivo per cui è il nome nato D-Style”.

    Bene. Mi ha detto che è un ottico. Quindi ha studiato per quello. Come mai questa scelta lavorativa? C’era già qualcuno in famiglia che apparteneva al settore?

    “Sì, sono un ottico diplomato e abilitato dal 1996, ma esercito la professione dal 1991. Non c’era nessuno nella mia famiglia, ho fatto tutto da solo. Tutto è nato quando avevo 12 anni e dovevo fare la preiscrizione all’istituto superiore. Decisi quindi di studiare qualcosa che mi portasse il prima possibile all’inserimento nel mondo del lavoro. All’epoca ero indeciso tra l’ottico e l’odontotecnico. Alla fine, ho scelto la prima professione. Nel frattempo, per anticiparmi un po’, quando tornavo da scuola, durante le superiori, preferivo andare in un negozio di ottica vicino a casa mia per fare pratica, invece di intrattenermi con i miei coetanei. Insomma, la mattina studiavo e la sera mi dedicavo a questa passione, facendo il garzone dell’ottica. In modo tale da applicare quello che studiavo a scuola soltanto teoricamente”.

    L’idea di fare degli occhiali personalizzati quando le è venuta in mente? E’ una cosa che è sorta col tempo e le sono state rivolte varie richieste?

    “Nel settore, circa sei anni fa, ci fu una sorta di stallo, principalmente perché la gente era stufa di avere sempre lo stesso modello di occhiali. Ho quindi cercato di diversificare, all’inizio per i miei clienti, tipologie e personalizzazione di occhiali. Le aziende, bene o male, hanno tra loro più o meno sempre le stesse modellistiche e finiscono per copiarsi. Sulla base di questo, ci hanno iniziato a chiedere se fosse possibile realizzare qualcosa per loro. MI sono quindi impegnato e ho investito sull’attiva del fare occhiali artigianali, a mano, con l’intento di creare qualcosa di esclusivo e di unico in base ai gusti di ogni cliente”.

    Immagino che creare degli occhiali personalizzati sia più lento e difficile rispetto a quelli in serie.

    “Certamente. Non ho una fabbrica dove produco quantità di occhiali in serie. Li realizzo completamente: faccio tutti i pezzi a mano, senza l’ausilio di nessun altro strumento. Non ho la stampa degli occhiali, né il macchinario che realizza tanti pezzi fatti in serie. Sono tutti realizzati uno ad uno. Ci vuole tempo e soprattutto più giorni per realizzare un singolo occhiale. Al mondo, non esiste nessun doppione dei miei occhiali proprio per tale motivo. E’ giusto che qualsiasi cliente, dopo avermi fatto richiesta, abbia un suo occhiale esclusivo. In tal senso, mi sento decisamente un artigiano”.

    Le sue creazioni vengono indossate da tantissime celebrità e, dunque, sono esportate in tutto il mondo. Pensa sia importante promuovere il made in Italy sia da noi, sia all’estero?

    “Ovviamente. In Italia questo tipo di lavoro non è apprezzato come lo è all’estero, dove ci sono tanti premi blasonati e ricercano in continuazione il prodotto esclusivo. E’ per me motivo di prestigio che gli occhiali sartoriali D-Style siano diventati un prodotto di massa, anche se ogni pezzo è prodotto in maniera esclusiva per ciascun cliente. Sono anche ottico e se c’è una richiesta di elementi da vista, oltre alle determinate montature che creo in prima persona, intervengo pure lì”.

    Com’è nato il mercato dei suoi occhiali tra i vip?

    “Grazie a tante agenzie di comunicazione che, per alcuni film o video, hanno apprezzato il prodotto e l’hanno acquistato per uso personale. C’è stato un passaparola che ha fatto da congiunzione. Un ufficio stampa con tanti vip ha proposto il prodotto D-Style, che poi è stato utilizzato per varie occasioni. E così via”.

    C’è qualcosa di importante per il futuro di D-Style? Qualche sogno o asset che vorrebbe realizzare?

    “Un asset importante è stato quello di realizzare, insieme alla scrittrice italiana Debora Scalzo, una collezione che si chiama Desca Luxury. Chi fa il mio lavoro, chiaramente, ha continui progetti e innovazioni in cantiere perché ogni giorno deve attivare la propria iniziativa per realizzare un prodotto diverso dall’altro”.

    E’ difficile trovare l’ispirazione per creare dei nuovi occhiali?

    “La prima cosa da fare è un’indagine di mercato per capire se un modello esiste già. Andare ad esclusione per vedere se un prodotto simile è già stato realizzato. Un aspetto che, nei miei confronti, è successo sicuramente all’inverso, con alcuni hanno preso ispirazione da me. Al contrario, io scarto un modello se un’azienda lo ha simile e con gli stessi accessori. Inoltre, il confronto con l’ordinatore dell’occhiale è il secondo punto cardine, visto che realizzo le richieste anche in base alla conformazione del suo viso. Al di là della bellezza, un occhiale deve calzare comodo, deve avere la prerogativa di essere giusto per il volto giusto. L’occhiale sartoriale deve calzare a pennello, rispetto a quello di largo consumo, che è creato per adattarsi. Non dev’essere accomodante, ma perfetto per il volto”.

    Si aspettava questo successo quando ha cominciato?

    “Direi di no, ma quando tu ami ciò che fai e ci metti  tutta la passione del mondo, trattando ogni occhiale come se lo stessi realizzando per tuo figlio o tua mamma, utilizzi il mille percento delle tue potenzialità e ci credi fino in fondo. Ogni occhiale per me è come un figlio, nonostante sia un uomo e non faccia la gestazione. Ma, in fondo, realizzo gli occhiali con le mie stesse mani”.

    Roberto Mallò per Massmedia Comunicazione