Category: Comunicati stampa

  • NEREO “Danze cosmiche” è il primo album del cantautore pugliese: un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi.

    Amore e relazioni si celano dietro la scelta ponderata delle parole, in un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi

    Release album 24 marzo 2022

    La musica e il canto come strumento di connessione al cosmo, amplificatori di suoni e visioni. 

    In “Danze cosmiche” la voce del pop è preminente, ma non disdegna le contaminazioni, presenti nella veste di nebbiolina infilzata dal fascio di luce fumoso tipico dei palchi jazz o di un lirismo intimista. 

    «Sebbene la mia modernità mi stia stretta devo conviverci. Il ritornello, ormai di molti, che moderno sia uguale a bello, non trova in me nessuno sfogo, dal momento che scrivo senza dipendere dalle mode. Musicalmente, però, mi interessa che il produttore rovisti nell’oggi, sempre nell’ordine della commistione» Nereo. 

    TRACK BY TRACK

    Mai

    È il primo brano mai scritto e risale al 2006. Si tratta di un incontro tra forze centrifughe e centripete, caos, dolore, abbandono, nato come poesia, è stato musicato solo successivamente. Il brano ha ricevuto il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara nel contest “La nota d’oro”. 

    Febbraio

    Brano scritto durante il lockdown e dedicato a una persona speciale. Ripercorre le fasi dell’amore (stupore e confusione iniziale, riflessione e messa in discussione, risoluzione e speranza). 

    Parola di rosa

    Bramare relazioni amorose senza successo porta a ritenere la stessa parola “amore” come inaccessibile, maledetta, da non pronunciare. Nel testo la connessione si rivela tra le frasi “esiste già” ed “esita”. 

    L’amore c’è prima di noi

    Una frase del testo dà il titolo all’album; racconto l’importanza dei sentimenti nei momenti di confusione esistenziale, perdita di punti di riferimento.

    Fine di un’estate

    È un urlo quasi disperato, una domanda che taglia lo spazio e il tempo, cercando di indagare le ragioni dell’abbandono, della fine voluta dall’altra persona. Il video è affidato alla sapienza coreografica di una danzatrice russa che disegna nell’aria le suggestioni che la voce riferisce. 

    Gabbiano

    Una dedica al nonno materno, scritto mentre le forze lo abbandonavano, negli ultimi mesi della sua vita, quando si intravede la volontà di liberarsi dalla schiavitù della malattia, dalla difficoltà di articolare parole. 

    Silenzio 

    Il testo, scritto dall’amica Barbara Bortone, racconta il tormento di una relazione che non si concretizza e che si chiude nel silenzio polare di un discorso impossibile, senza speranza e senza futuro.

    Senza voce

    Il testo parla di un’esperienza personale, che si connette alle esperienze di tutti quelli che hanno provato dolore per una dipendenza affettiva tossica. È un brano in cui trovano spazio la decadenza dei suoni stonati, delle urla, dell’afonia, tipica di chi cerca di cavare un ragno dal buco sbagliato.

    L’arrangiamento, dal sound moderno, con cadenze glamour, cerca di dare risalto a uno degli aspetti che il testo, all’inizio del brano, cerca di raccontare: la sensualità e la sessualità, il fascino del male che un rapporto del genere evoca. Un fascino che i corpi generano e che porta, spessissimo, alla consunzione e all’umiliazione di sé.

    La stanza

    L’amore di due persone che, a causa delle convenzioni sociali, non possono esprimerlo alla luce del sole perché non rispecchia i canoni fissati dalla società.

    Autoproduzione

    Pubblicazione album: 24 marzo 2022

    Contatti e social

    Facebook: https://www.facebook.com/nereomusic24 

    Instragram: https://www.instagram.com/nereo_music/ 

    Spotify:https://open.spotify.com/artist/7cvxQsk3emYoPieBJWRW28?si=ogpCZNDbTg2xMtePD4fStQ 

    BIO

    Nereo nasce a Bari dove, giovanissimo muove i primi passi nel mondo della musica. Inizia a studiare canto moderno con gli insegnanti Alba de Vito, Daniela Desideri, Fabio Lepore e Roberto Delli Carri. Sfiora la tecnica complessa del canto lirico con Maria Luisa Dituri. Nel 2006, partecipa alla ventottesima edizione del festival canoro “La Nota D’oro”, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara, con il brano inedito “Mai”. In quell’occasione, il presidente di giuria, Marcello Balestra, allora direttore artistico Warner Music Italia, esprime il suo vivo apprezzamento per il brano e per la voce. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento, nella primavera del 2020, prende forma il progetto “Danze cosmiche”, un disco di inediti frutto dell’ispirazione e della sensibilità alla (ri)scoperta di vecchie melodie e nuovi sogni. “Danze Cosmiche” è stato anticipato dall’uscita di “Senza voce”, “Fine di un’estate”, “L’amore c’è prima di noi” e “Dimentica”. 
    fonte: www.laltoparlante.it

  • REEL TAPE: Venerdì 25 marzo esce in radio “FAKE BLOOM” il nuovo singolo

    REEL TAPE: Venerdì 25 marzo esce in radio “FAKE BLOOM” il nuovo singolo

    Dal 25 marzo 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “FAKE BLOOM”, il nuovo singolo dei Reel Tape estratto dal nuovo album “Fences”.

    Fake bloom” racconta la storia di Murray Bookchin, operaio, filosofo, anarchico, storico ambientalista, fondatore dell’ecologia sociale. La sua voce nel brano ci ricorda l’assurdo tentativo dell’uomo di dominare la natura, che inevitabilmente si scontra con la limitatezza delle risorse e con la crescente minaccia del climate change. Nel testo risuona l’eco della frustrazione e dell’angoscia per un equilibrio che appare ormai destinato a spezzarsi.

     

    Spiega la band a proposito del brano: “Volevamo provare a descrivere la sensazione di straniamento, impotenza e preoccupazione di fronte alla minaccia del cambiamento climatico, e per farlo cercavamo un luogo surreale, delle immagini potenti e inquietanti. La ricerca ci ha portati alla base NATO abbandonata del Monte Giogo: un lungo viaggio per raggiungerla e qualche rischio per effettuare le riprese sono valsi la pena, crediamo…”

    Il videoclip, per la regia di Lorenzo Guenzi, ha come location un luogo incredibile quanto poco conosciuto: la ex base NATO sul monte Giogo a 1500m di altitudine. Le sue enormi parabole venivano utilizzate dalla NATO per la trasmissione troposferica delle comunicazioni criptate, provenienti dalla Turchia, prevalentemente per spiare il blocco sovietico. Abbandonata nel 1995, fu attiva per tutto il periodo della guerra fredda. Nel video le riprese della base si alternano con immagini che richiamano disastri naturali, ed improbabili esperimenti (pseudo)scientifici, anche ai danni di piantine innocenti. Il tema del rapporto distorto tra uomo e natura viene così evocato, non senza un pizzico di amara ironia.

    Il soggetto è stato interamente curato dai Reel Tape, mentre le riprese sono di Francesco Coschino, Maurizio Scuiar e Leonardo Roina

    REEL TAPE BIOGRAFIA

  • Dal 25 marzo in radio e in digitale “DENTRO ME”, il nuovo singolo di LAYZ

    Dal 25 marzo in radio e in digitale “DENTRO ME”, il nuovo singolo di LAYZ

    “Dentro me” è il nuovo singolo del rapper Layz. Il brano, accompagnato da un visual video dalle ambientazioni notturne, è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 25 marzo 2022.

    Layz, nome d’arte di Lazzaro Zani, dopo il lancio del primo album che porta il suo nome, e del singolo “Mille sbagli” (gennaio 2022) in rotazione su Radio2indie e RTL 102.5 Bro & Sis dal primo giorno d’uscita, torna con un nuovo singolo. Il brano “Dentro me” da vita ad un nuovo percorso che culminerà in un Ep nei prossimi mesi dell’anno.

    “Dentro me” è ispirato al film d’animazione Nightmare Before Christmas di Tim Burton e più precisamente ad uno dei brani contenuti nella soundtrack, “Re del blu re del mai”. In questo scenario, il protagonista Jack Skeletron manifesta la stanchezza della routine del mondo di Halloween e vaga alla ricerca di qualcosa di nuovo fino ad approdare alla Città del Natale. 

    La frase del brano epicentro di quel sentimento è “Chi mai capirà quanto io mi sento giù? Che un regno cosi non mi basta più”. 


    «Nel mio nuovo singolo ho voluto scrivere della voglia di lasciarsi alle spalle un passato e presente fatti di una routine quotidiana che comincia a starmi stretta.» – Racconta Layz – «Una città che puzza di marcio, dove tutto inizia ad apparirmi grigio, in cui l’unico modo per realizzarsi sembra essere la fuga.»

    Tutto questo porta, inevitabilmente, l’artista a fare i conti con alcuni quesiti importanti: “Chi sono?”, “Cosa ci faccio qui?”.  Domande che ne aprono altre, e che portano Layz a chiedersi se il fatto di rimanere nella sua zona di comfort non gli abbia fatto perdere di vista dei concetti fondamentali alla sua realizzazione personale, tanto da mettere in dubbio se ciò che sta facendo sia giusto e se lo porterà mai verso un traguardo concreto. E prima che questo sentimento prenda il sopravvento è necessario mettersi alla ricerca di sensazioni ed esperienze nuove.

    LAYZ BIOGRAFIA

  • Dal 25 marzo 2022 è disponibile su tutte le piattaforme digitali “JE SO ACCUSSI’” (Isola degli Artisti), il nuovo album di SERENA BRANCALE

    Dal 25 marzo 2022 è disponibile su tutte le piattaforme digitali “JE SO ACCUSSI’” (Isola degli Artisti), il nuovo album di SERENA BRANCALE

    JE SO ACCUSSI’” è il terzo disco di Serena Brancale, un cofanetto di pietre preziose, canzoni e cover che pensate nel dettaglio per regalare un’immagine matura di se stessa senza rientrare in un genere musicale definito. Un progetto in cui convivono mille sfaccettature di un grande Sud, dal dialetto barese all’Africa, dall’omaggio a Pino Daniele, alla figura della donna. In questo album è presente il brano che sigilla la collaborazione internazionale con Richard Bona e che vede Serena entrare nella “family” di Quincy Jones.

    Racconta Serena Brancale a proposito del progetto: Sono figlia della mia terra e la musica mi fa da colonna sonora da bambina, da quando mia sorella studiava pianoforte e mia madre dirigeva un coro in chiesa.” e aggiunge“L’album raccoglie le facce della musica che amo, dal soul all’ R&B, al Jazz, canzoni “Girl Power” nella prima e nella terza traccia e svela le voci femminili, ospiti di questo nuovo progetto insieme ad altri artisti nazionali ed internazionali. Ho dedicato invece un omaggio alla mia terra e alla famiglia in dialetto barese, ricordandone le strade e i profumi. Tra un inedito e l’altro ho deciso di celebrare il mio cantautore preferito, realizzando dei vestiti su misura completamente nuovi di Je So’ Pazzo, Alleria e Vient e’ Terra di Pino Daniele. Non manca una canzone dal sapore Anni 70’ e per finire, un brano rivolto al futuro, augurando a tutti gli artisti contemporanei un nuovo rinascimento.”

     

    Track-list:

    • Like a melody (feat Roshelle)

    • Pessime Intenzioni (feat. Ghemon)

    • Donna (feat Margherita Vicario & Fabrizio Bosso)

    • Je so’ pazzo (feat. Richard Bona)

    • La dolce vita

    • Viento ‘e Terra

    • Je So Accussì

    • Sta Uagnèdd

    • Rinascimento (feat. Davide Shorty)

    • Alleria

  • DAVIDE SCIACCA IN TOUR DA DOMENICA 27 MARZO A MERCOLEDÌ 30 MARZO

    DAVIDE SCIACCA IN TOUR DA DOMENICA 27 MARZO A MERCOLEDÌ 30 MARZO

    A distanza di due anni dagli ultimi concerti a Londra, Birmingham e Manchester, il talentuoso chitarrista siciliano Davide Sciacca, nelle vesti di solista, sbarcherà nuovamente in Inghilterra per poi concludere il suo tour in Italia, a partire da domenica 27 marzo. La prima data si terrà a Hoylake (Birkenhead), a St Catherine and Martina Church, dove Sciacca – con il suo live intitolato A Guitar at the Opera – eseguirà rivisitazioni chitarristiche ispirate ad alcuni straordinari compositori classici del calibro di Bellini, Rossini e Mascagni, ma anche composizioni originali autografate da Victor Frost, con il quale ha realizzato l’album dal titolo “Music with Guitar” pubblicato dalla TRP Music. Successivamente, lunedì 28, sarà la Hope University di Liverpool ad ospitare il musicista siculo per una conferenza/concerto (A Guitar at the Opera) anche in questo caso con le musiche di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini, Pietro Mascagni e Victor Frost. Sempre nello stesso giorno, presso la Manchester Academy 2 di Manchester, si terrà il suo concerto (ovviamente con repertorio classico) di beneficenza per l’Ucraina. Poi, martedì 29, sarà la volta di A Guitar at the Opera al 422 Manchester (Formerly Longsight Youth Centre) e, sempre martedì, Underrepresented Competition a Manchester, presso il Royal Northern College of Music, dove Davide Sciacca suonerà le musiche di Emilia Giulian ispirate ai celebri temi scaturiti dalla fervida fantasia compositiva di Bellini. Per concludere, dulcis in fundo, mercoledì 30 il concerto (A Guitar at the Opera) presso la Sala Armonia Cordium di Napoli, ancora con il repertorio incentrato su Bellini, Rossini, Mascagni e Frost, ai quali si aggiungono Tosti e Denza, un concerto impreziosito dalla presenza del tenore Bruno Sebillo e del pianista Keith Goodman. Dunque, sei appuntamenti di assoluto prestigio che rappresentano una ghiotta occasione per nutrirsi culturalmente di buona e vera musica.

  • Al via il 6 aprile a Settimo Milanese (Mi) la rassegna “Parole al vento” con Artchipel Orchestra, Fausto Beccalossi, Claudio Farinone, Tino Tracanna, Kal dos Santos, Nenè Ribeiro e molti altri

    Al via il 6 aprile a Settimo Milanese (Mi) la rassegna “Parole al vento” con Artchipel Orchestra, Fausto Beccalossi, Claudio Farinone, Tino Tracanna, Kal dos Santos, Nenè Ribeiro e molti altri

    Al via a Settimo Milanese la nuova stagione di “Parole al vento”
    con
    quattro lezioni-concerto a cura di Artchipel Orchestra,

    Fausto Beccalossi, Claudio Farinone, Alessandro De Rosa,
    Tino Tracanna, Nenè Ribeiro, Kal dos Santos
    ma non solo

    Incontri, prove aperte e conversazioni di cultura musicale

    nel segno della interdisciplinarità tra suoni, arti visive e nuovi linguaggi

    MILANO – Interrotta bruscamente a causa della pandemia nel febbraio del 2020, torna la rassegna “Parole al vento”, ciclo di appuntamenti – a cavallo tra i radio-show e le lezioni-concerto – nel segno della interdisciplinarità tra musica, arti visive, nuovi linguaggi e molto altro. Quest’anno la manifestazione cambierà sede (negli anni scorsi si era svolta a Villasanta, in Brianza) e avrà luogo a Settimo Milanese (Mi) dal 6 aprile al 18 maggio, con il contributo dell’amministrazione comunale e il supporto della Scuola civica di musica Bill Evans: i quattro eventi in programma, tutti a ingresso libero, sono stati ideati dal direttore artistico Antonio Ribatti come un laboratorio informale, un’occasione d’incontro tra il pubblico e gli artisti che dialogheranno e interagiranno tra loro, trasformando il confronto in un vero e proprio racconto-spettacolo.

    Nel nome della cultura e dell’attualità, “Parole al vento” vuole favorire la socialità e l’aggregazione, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni. Afferma Antonio Ribatti, ideatore e curatore della manifestazione: «La rassegna è rivolta a tutti, dagli appassionati di musica ai semplici curiosi, dalle persone disposte a confrontarsi con proposte mai ascoltate prima a chi, invece, per mentalità è aperto alle novità e, più in generale, a culture “altre”, lontane dalla nostra. Ci interessa avventurarci in racconti sonori che portino lontano, vogliamo esplorare nuovi territori dell’immaginario, non restare in pantofole nel chiuso della realtà che già conosciamo. Il nostro invito è quello di rinunciare a tutto ciò che è rassicurante per confrontarci con quanto può arrivare di inatteso. “Parole al vento” vuole essere un lancio di semi nell’aria, con l’augurio che questi semi si posino in luoghi inesplorati per dare vita a intuizioni e creazioni impreviste».

    Il primo appuntamento della nuova stagione è in programma mercoledì 6 aprile nell’auditorium Anna Marchesini di via Grandi 12, con l’evento “Il suono disorganizzato” (ore 21, ingresso libero), con la partecipazione dell’Artchipel Orchestra diretta da Ferdinando Faraò: la formazione milanese, tra le più acclamate del panorama  jazz italiano, ha calcato i palcoscenici dei più importanti festival nazionali, ha collaborato con musicisti di primo piano della scena internazionale (tra cui Keith Tippett, Karl Berger, Mike e Kate Westbrook, Ingrid Sertso, Pete Whyman, Chris Cutler, Adam Rudolph, Cyro Baptista e Julie Tippetts) e, lo scorso anno, ha dato vita a un fortunato progetto musicale con lo scrittore inglese Jonathan Coe, autore di alcune composizioni che sono state arrangiate dall’ensemble milanese.

    L’incontro del 6 aprile consisterà in una prova aperta nel corso della quale Ferdinando Faraò racconterà come nasce un progetto musicale condiviso e come si organizza un “corpo musicale” intorno a specifici ruoli e competenze. Tutti i musicisti coinvolti eseguiranno le partiture in programma, al fine di rappresentare il tema in oggetto. Il direttore, alcuni musicisti e un esperto forniranno informazioni su come lavora l’orchestra su un repertorio specifico, a partire da ruoli e peculiarità di ogni singolo componente. Per sua natura, l’orchestra è un’entità collettiva dove, come in una qualsiasi impresa commerciale, soggetti diversi lavorano insieme per il raggiungimento del medesimo obiettivo. Il processo di guida di un ensemble allargato non può essere compreso appieno se non si fa ricorso ad alcuni concetti dell’organizzazione aziendale che si ritrovano nel processo di produzione artistica. L’orchestra, entità che esiste e che si manifesta in modo collettivo, è la metafora di una comunità capace di organizzarsi intorno a un progetto specifico per raggiungere traguardi condivisi. La proiezione di fotografie a tema guiderà il pubblico attraverso la musica e il racconto.

    Il secondo appuntamento di “Parole al vento”, in programma mercoledì 20 aprile nel salone degli eventi di Palazzo Granaio (ore 21, ingresso libero), si intitolerà “Inseguendo quel suono” e sarà dedicato alla figura del grande Ennio Morricone, scomparso due anni fa: quello che andrà in scena sarà uno spettacolo a tre voci, protagonisti il compositore e scrittore Alessandro De Rosa, il fisarmonicista di fama internazionale Fausto Beccalossi e il chitarrista-divulgatore Claudio Farinone. Attraverso la visione di filmati inediti e spezzoni di film, De Rosa (coautore, insieme a Morricone, di “Inseguendo quel suono”, autobiografia ufficiale del Maestro) racconterà i momenti più significativi della vita e dell’opera del compositore romano due volte premio Oscar, creando così un fil rouge con le interpretazioni di Fausto Beccalossi e Claudio Farinone, che rileggeranno alcuni passi, noti e meno noti, del suo percorso musicale, plasmandoli sui loro strumenti.

    Mercoledì 4 maggio, sempre a Palazzo Granaio, sarà la volta di “Batuke: storia sociale del samba”, a cura dei musicisti brasiliani Nenè Ribeiro (chitarra e voce) e Kal dos Santos (percussioni e voce), con la partecipazione del laboratorio di percussioni Toc Toc. “Batuke” sarà una lezione-concerto che ripercorrerà la genesi e l’evoluzione del più originale e radicato ritmo brasiliano. Nella loro performance, Nenè Ribeiro e Kal dos Santos partiranno dall’origine del samba per mettere in risalto la sua valenza sociale e artistica e la sua peculiare espressione corporea. Racconteranno, quindi, la diffusione del samba nella città di Rio de Janeiro, nel resto del Brasile e successivamente nel mondo intero per poi dare spazio (e voce) ai principali interpreti e ai maggiori compositori di questo irresistibile genere musicale, come Sinhô, Ismael Silva, Cartola, Clementina de Jesus, Noel Rosa, Ary Barroso, Dorival Caymmi, Wilson Batista, Zé Kéti, Baden Powell, Paulinho da Viola e Chico Buarque, solo per citarne alcuni. Anche in occasione di questo incontro, testi, spartiti, foto e illustrazioni guideranno il pubblico attraverso la musica e il racconto.

    La nuova stagione di “Parole al vento” si concluderà mercoledì 18 maggio con “Mingussiana: Seven for Mingus”, progetto ideato in occasione del centenario della nascita di Charles Mingus, uno dei più importanti jazzisti di tutti i tempi. Gli renderanno un doveroso omaggio il sassofonista Tino Tracanna, nome di spicco della scena italiana, e il suo gruppo, formato da alcuni dei più brillanti studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e ribattezzato, per l’appunto, Seven for Mingus. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta Mingus elaborò una formidabile sintesi musicale tra la grande tradizione del jazz e i nuovi linguaggi che in quel momento stavano esplodendo, recuperando l’improvvisazione collettiva e riproponendola nell’ambito formale delle sue meravigliose composizioni, fertile terreno per i suoi collaboratori e formidabili solisti che, come lui, si muovevano con disinvoltura tra tradizione e avanguardia. Il settetto diretto da Tino Tracanna al sax tenore (con Cecilia Barra, voce; Daniele Nocella, tromba; Giacomo Cazzaro, sax alto; Claudio Guarcello, pianoforte; Cristiano Nuovo, contrabbasso; Elia Ambrosioni, batteria) interpreterà alcune delle più belle composizioni del contrabbassista afroamericano, rispettandone l’impianto formale ma riproponendole secondo la propria personalità musicale e il proprio linguaggio improvvisativo, nel rispetto della vocazione fondante della musica di Mingus.

    “Parole al vento” – Dal 6 aprile al 18 maggio a Settimo Milanese (Mi)

    Il programma (ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti)

     

    Mercoledì 6 aprile, ore 21

    Auditorium Anna Marchesini, via Grandi 12, Settimo Milanese (Mi).

    “Il suono disorganizzato”

    Prova aperta a cura di Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra

    Mercoledì 20 aprile, ore 21

    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi).

    “Inseguendo quel suono – Una storia di Ennio Morricone”

    A cura di Alessandro De Rosa (voce narrante), Fausto Beccalossi (fisarmonica) e Claudio Farinone (chitarre).

    Mercoledì 4 maggio, ore 21

    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi).

    “Batuke – Storia sociale del samba”

    A cura di Nenè Ribeiro (chitarra e voce) e Kal dos Santos (percussioni e voce), con la partecipazione del laboratorio di percussioni Toc Toc.

    Mercoledì 18 maggio, ore 21

    Palazzo Granaio, largo Papa Giovanni XXIII 1, Settimo Milanese (Mi).

    “Mingussiana: Seven for Mingus”

    In occasione del centenario della nascita di Charles Mingus.

    Con Tino Tracanna e gli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano: Cecilia Barra (voce), Daniele Nocella (tromba), Giacomo Cazzaro (sax alto), Tino Tracanna (sax tenore), Claudio Guarcello (pianoforte), Cristiano Nuovo (contrabbasso), Elia Ambrosioni (batteria).

    On line: www.ahumlive.com

    Informazioni: 3454454549; email: info@ahumlive.com; ingresso libero, si consiglia la prenotazione.

  • ASTIMUSICA: presentata la 25^ edizione del festival 

    Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione presso il Comune di Asti. Annunciati i primi nomi in cartellone della manifestazione che si terrà in Piazza Cattedrale dal 7 al 17 luglio.

    Stamattina è stata presentata la nuova edizione della storica manifestazione astigiana da parte del sindaco e degli assessori del Comune di Asti.

    Ecco i primi nomi già confermati:

    7 – Gianluca Grignani

    10 – Asti God’s Talent 

    11 – Pucci e Zurawski band

    12 – Bnkr 44

    16 – Ermal Meta 

    17 – Local Heroes Night 

    Presto verrà annunciato il resto del cartellone. 

    La dichiarazione del sindaco di Asti Maurizio Rasero: «Era impensabile che in questo periodo di rinascita della città non si riaccendessero le luci su piazza Cattedrale organizzando la 25^ edizione di Astimusica. Asti sta riaprendo le porte ai cittadini e ai turisti e questa manifestazione è stata da sempre il fulcro dell’aggregazione musicale».

    Massimo Cotto in qualità di direttore artistico dichiara: «Dopo un periodo poco felice e non solo per la musica, anche quest’anno ho deciso di accettare, con orgoglio e felicità, la direzione artistica di Astimusica, una parte importante e un meraviglioso respiro della vita di tutti noi astigiani. Non un’ edizione ridotta, né a spina staccata, ma nuovamente un cartellone musicale di alto spessore».

    Infine, Angelo De Marchis, dirigente del settore cultura e manifestazioni del comune: «Se Massimo Cotto afferma che per lui sarà  l’ultima edizione, per me questa è la prima da dirigente. È una grande soddisfazione dopo aver vissuto da sempre questa manifestazione da spettatore. La sfida è ottimizzare le scarse risorse interne puntando sulla sinergia logistica e artistica di tutti i collaboratori, organizzatori e sponsor».

    Astimusica è in collaborazione con Monferrato On Stage, Associazione Abbracciamo, Associazione Futura. Gli sponsor ufficiali sono Iren, Asp, Banca di Asti e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti

    CONTATTI E SOCIAL

    Facebook: https://www.facebook.com/AstimusicaAsp 

    Instagram: https://www.instagram.com/astimusica_festival/?hl=it 

    Sito: https://www.astimusica.info/ 

    Comune di Asti: centralino 0141.399111 – https://www.comune.asti.it/ 

  • Dahel – “CL/NCL 2”, dal 17 marzo in digitale il sequel del singolo d’esordio

    Dahel – “CL/NCL 2”, dal 17 marzo in digitale il sequel del singolo d’esordio

    Dallo scorso 17 marzo 2022, è disponibile in digitale e su YouTube CL/NCL 2, il nuovo singolo di DAHEL – alias di Daniele Congiu, classe ‘96 – per Nepode Entertainment (distr. Believe). 

    CL/NCL 2, acronimo per “Ce l’hai o non ce l’hai”, è il terzo estratto dal prossimo progetto di inediti dell’artista e segue la pubblicazione dei singoli precedenti Oggi no e Love Nepo (feat. Sgribaz e Praci).

    Il video del nuovo episodio, diretto da Bronis con la produzione esecutiva di Nepodent, segue concettualmente le immagini del suo prequel, CL/NCL, brano d’esordio dell’artista pubblicato nel 2019 e divenuto ormai un cult nella città d’origine di Dahel. Nella nuova clip, fra le scene che ricalcano le parole del brano, Dahel è cresciuto e si percepisce una nuova maturità, anche se il mood di vibrazioni positive è ciò che fa da filo conduttore fra i due brani, un “mood” in cui l’ascoltatore si può sempre ritrovare. 

    Così come suggerisce anche la cover del singolo, in cui l’artista è accompagnato da un disegno di se stesso nei panni del precedente videoclip, Dahel prosegue il suo cammino portando con sé tutto ciò che ha imparato lungo la strada in questi anni. Si aggiungono, però, nuove situazioni di vita in cui il talento e le capacità rimangono sempre la chiave per riuscire nei propri obiettivi.

    Sul brano prodotto dal fedele EMDI, Dahel racconta: “Nella vita molto spesso o hai l’atteggiamento giusto nell’affrontare le cose, oppure non riuscirai a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. Il secondo capitolo va oltre, descrivendo esempi di situazioni di vita nelle quali si riesce solo se se ne ha voglia davvero: come recita il titolo, o ce l’hai, o non ce l’hai”.

    Il filone della produzione di Dahel prosegue coerente nella narrazione di storie di amicizia e fratellanza, in cui non manca mai un ringraziamento alle persone che gli sono intorno. La sua musica è un’ode ai legami autentici che sono spesso la sola benzina per affrontare le difficoltà. Il sound di CL/NCL 2 richiama volutamente le vibes del precedente, mentre Dahel con le sue rime a incastro sciorina pillole di verità fra una strofa e l’altra, su ritornelli dal carattere catchy e orecchiabile.

  • MONICA P “Appunti per restare sana” è l’Ep che segna il ritorno della cantautrice e polistrumentista torinese

    Un nuovo lavoro in cui Monica P si mette musicalmente a nudo, recuperando la centralità di voce e scrittura. Un dialogo con se stessa e con l’altro, che aiuta a stare meglio.

    Artwork Ziegler&Ziegler

    Release ep 25 marzo

    In questo progetto l’artista vuole spogliarsi dalle cose superflue, dagli arrangiamenti e dalle mode del momento: si tratta di canzoni dove si mette in gioco semplicemente mostrando la sua parte più intima senza riserve, senza voler piacere a tutti i costi. Un atto creativo spontaneo e molto personale, che mette in luce le varie parti di Monica: quella intima, profonda e sensuale (come nei brani “Senza di noi” e “Parlami d’amore”), quella ironica, folle e bizzarra (come in “Tutto a posto”), quella che osserva il mondo, anche con un po’ di pungente sarcasmo (ne “La vita è un gran casino”). 

    «Canzoni dai suoni e arrangiamenti volutamente scarni, dove protagoniste sono la mia voce e la mia chitarra, per mostrare il mio mondo nella sua essenza, tenendolo al riparo dal frastuono della società e delle mode del momento» così racconta Monica P

    Le radici affondano, sin dal primo disco della cantautrice, in un gusto musicale rock alternative anni ‘70/’80, in un atteggiamento interiore punk e anticonformista, nel bisogno di essere “vera” e talvolta “cruda” nella scelta delle parole, nella necessità di abbandonarsi alle emozioni, nel bisogno di una protesta sociale spesso descritta nei suoi brani. 

    Un suono che si rileva subito come non tipicamente italiano (da qui anche la scelta delle diverse collaborazioni internazionali dell’artista). Ma con questo lavoro va ancora oltre, un EP venuto da un “tempo fuori dal tempo”, dove tutti noi abbiamo dovuto, per forza di cose, fare i conti con noi stessi e con le cose più piccole ed essenziali: due anni di cambiamenti in periodo Covid e post Covid – l’era delle forzature, delle paure, del reinventarsi o dell’affondare – in cui abbiamo dovuto guardarci dentro e fuori. 

    L’EP “Appunti per restare sana” diventa quindi un diario di annotazioni profonde di Monica P a cui tutti possono attingere e, allo stesso tempo, un personale dialogo con se stessa.

    TRACK BY TRACK

    “Senza di noi”

    Una storia d’amore, uno spazio alieno, magico e sospeso, un’atmosfera rilassata e sensuale, dove protagonista è l’intimità, non curante di quello che c’è fuori. 

    È questa la chiave di lettura del primo singolo estratto di questo EP, dove la cantautrice ci lascia immaginare una stanza al di fuori del rumore del mondo, tenuto volutamente lontano. Voluta è anche la scelta sonora e di arrangiamento del brano, scarno ed essenziale, che mette a nudo la voce della cantautrice.

     “Parlami d’amore”

    Un brano dal portamento blues, costruito su un riff di chitarra volutamente grezza, dove emergono al tempo stesso disillusione, sogno e speranza, in un’atmosfera che rimanda vagamente a liriche del passato. Un invito a vivere il presente, ad essere meno severi con se stessi, ad apprezzare le piccole cose, a credere ancora nell’amore. 

    “La vita è un gran casino”

    Il brano descrive, con apparente leggerezza e introduttivo sarcasmo, la vita nelle sue sfaccettature e contraddizioni. Il riferimento, mai esplicitato, è al lungo periodo difficile che abbiamo tutti attraversato e che ci ha tenuti distanti. L’inciso canta l’urgenza di tornare al contatto fisico, a stare insieme, a vivere emozioni.

    “Tutto a posto” 

    La chiave di tutto il brano è la follia, quella che – se sai riconoscere – ti risveglia, ti rende vivo e spesso dà persino la soluzione ai problemi. Questo brano è la presa di coscienza di un rapporto ormai diventato routine, la rivelazione che tornare ad essere se stessi è la vera fonte di felicità. Un brano ironico, ruvido e diretto, in perfetto stile Monica P.

    Testi e musica: Monica P

    Brani arrangiati, suonati, prodotti e missati da Monica P e Momo Riva al TdE studio.

    Mastering: Momo Riva

    Autoproduzione

    Release Ep: 25 marzo 2022

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    Spotify https://open.spotify.com/artist/6AkOawXrGpV971a3ektYgv

    Sito web: www.monicap.it

    BIO

    Monica P è una cantautrice torinese versatile, che intreccia con naturalezza la scuola del pop d’essai nazionale al portamento cosmopolita maturato tra viaggi, ascolti e frequentazioni artistiche di matrice anglosassone. La sua vocazione artigianale l’ha portata a contatto diretto con molti strumenti, rendendola indipendente nella composizione dei brani e nella messa a fuoco della forma canzone.

    Ha iniziato a esprimersi pubblicamente in prima persona nel 2010 con l’album “A volte capita”. E capitò sul serio che la critica si accorgesse di lei e che il MEI la premiasse e la coinvolgesse nei suoi progetti su scala nazionale. 

    Nel 2011 “Libera”, brano estratto da “A volte capita”, viene inserito nella compilation “Female do it better”, con nomi importanti del cantautorato italiano e internazionale. Nello stesso anno ha vinto il Premio MEI Super Sound al Radio Flyweb Festival. 

    Nel 2012 il MEI ha scelto ancora una volta il brano “Libera” per “L’onda rosa indipendente”, che dà voce alle migliori figure femminili emergenti in Italia. La sua versione di “Carry me” è stata inserita nella compilation “Il rock è femmina” di Pirames International.

    Il secondo capitolo discografico è stato “Tutto brucia”, un salto di qualità certificato anche dalle collaborazioni eccellenti con colleghi di prestigio quali i Sacri Cuori, JD Foster (Cassandra Wilson, Pan del Diavolo), Giovanni Ferrario (PJ Harvey, Morgan), Vicki Brown (Calexico, Hugo Race & Fatalist) e dal duetto con l’australiano Hugo Race (Fatalists, The True Spirit, Nick Cave and the Bad Seeds), che per la prima volta ha cantato in Italiano nel suo brano “Come un cane”.

    Nel 2017 è uscito il terzo album, “Rosso che non vedi”, in rotta di collisione con i cliché dell’ambiente indipendente italiano e moltiplicazione, più che sintesi, di suoni e vena lirica messi in mostra nei due dischi precedenti. Ricerca personale e denuncia sociale, dimensione onirica e malinconia blues si avvicendano in un viaggio che dal vivo rapisce lo spettatore e lo porta nel mondo di Monica P, magnetica quanto essenziale e senza fronzoli nel rendere universali le emozioni individuali.

    Nel corso di questi anni, Monica P ha suonato con i suoi musicisti in tutta Italia, aprendo anche concerti a Hugo Race, Nada, Tricarico, Paola Turci.

    Nel 2018 ha vinto il Premio Nuovo IMAIE al Premio Bertoli 2018.

    “Indivenire Tour” è la tournée estiva che, nel corso di giugno e luglio 2019, ha visto impegnata Monica P in tutta Italia con il suo trio.

    Selezionata dal Club Tenco, si è esibita alla prima serata de Il Tenco Ascolta 2021 che ha visto la partecipazione speciale di Cristiano Godano.

    Il 7 gennaio 2022 pubblica “Senza di noi”, primo singolo estratto dal suo nuovo lavoro; il 14 febbraio “Parlami d’amore” e l’11 marzo il terzo singolo “La vita è un gran casino”: tutti estratti dall’EP in uscita il 25 marzo dal titolo “Appunti per restare sana”. 

    Monica P si prepara intanto ai live che la vedranno in una nuova formazione e che ripartiranno proprio dalla sua città di origine, prima data l’8 maggio al Jazz Club di Torino.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • EUSEBIO MARTINELLI GIPSY ORKESTAR “Iguana Crash” è il singolo del rinnovamento dopo 10 anni di concerti in Italia e Europa.

    Il racconto in musica del bisogno di arrivare a un “crash”, spegnere il cervello e godersi un po’ di pace 

    In radio dal 25 marzo

    Iguana crash è il singolo che segna, insieme all’album SBAM! da cui è estratto, una nuova direzione e un nuovo inizio per la EMGO, acronimo di Eusebio Martinelli Gipsy OrkeStar. 

    Il crash è “uno stato della mente”, un cortocircuito che nasce spontaneamente nei momenti più inaspettati: ad una festa, a pranzo con gli amici, a scuola o al lavoro. 

    È un momento di riflessione interiore, di abbandono, di contemplazione del vuoto, anche di meditazione. 

    Nel mondo dell’iperstimolazione, dell’iper-informazione, della performance, dello stare sul pezzo, il crash rappresenta la risposta della nostra mente che decide di prendersi delle pause contemplative e di godersi la comfort zone.

    Iguana crash è un concetto filosofico che ci spinge all’emancipazione dalle aspettative altrui, ci lascia liberi, anche di interpretarlo; è sospensione del giudizio, proprio e altrui, niente sensi di colpa, niente disagio mentre gli altri ridono e si divertono.

    Il punto è non lasciarsi intimorire, non sentirsi in imbarazzo, non vivere male il crash, ma abbracciarlo e lasciare che emerga.

    L’iguana è la metafora che meglio coglie il desiderio di comfort zone, contro le richieste di resistenza, prestazione e potenza che la società ci chiede. 

    Sono in crash, sono in mezzo a voi, ma in una teca, alla giusta umidità e temperatura, non chiedetemi ciò che non voglio.

    Il crash non è passività, è protesta, è libertà di espressione, di sentirsi come uno vuole in ogni ambiente, senza annullarsi per le richieste o per il giudizio degli altri.

    É un manifesto di libertà, introspezione e profondità presentato musicalmente con leggerezza e voglia di ballare: «Come parole profonde scritte con tratto leggero». 

    Etichetta: Maninalto!

    Radio date: 25 marzo 2022

    Contatti e social

    YouTube: https://www.youtube.com/c/EusebioMartinelliTrumpet

    Instagram: https://www.instagram.com/eusebio_martinelli/

    Facebook: https://www.facebook.com/eusebio.martinelli.gipsy.orkestar

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/58YykjuRTVIZmSvX1Gw53e

    Website: https://www.eusebiomartinelli.com

    BIO

    EMGO nasce dalla mente di Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi artisti (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Calexico, Demo Morselli, Mark Ribot, Kocani Orkestar e tanti altri) decide di concentrare la sua solida esperienza nel progetto che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival di tutta Italia ed Europa.

    Con i primi tre album, la band dà vita a importanti collaborazioni e tour, arrivando ad attraversare tutti i Paesi europei, da Marsiglia a San Pietroburgo.

    Durante la pandemia nascono ben due album, di cui il primo, “Trumpet Explosion”, apre gli orizzonti della band anche verso la musica colta e il mondo dei teatri, in cui Eusebio esprime il proprio virtuosismo e l’amore per la musica di autori come Chopin, Brahams e Paganini, avendo ulteriormente migliorato la propria tecnica studiando intensamente in lockdown.

    “SBAM!”, in uscita nel 2022, segna una svolta nel sound e nel mindset della band, che si rinnova e trova il suo nucleo operativo nel trio Eusebio Martinelli, Giuseppe Tortorelli (Joe Pantera) e Jacopo Tommasoni (Jack Citronella). 

    Insieme, i tre scrivono, arrangiano e producono quello che definiscono “il disco della vita”, della ripartenza post covid, dei futuri concerti e della nascita di un figlio per Eusebio.

    fonte: www.laltoparlante.it