La precarietà economica, le incertezze sul futuro lavorativo, il desiderio di riscatto e il prezzo che si paga per ottenerlo: questi sono i temi che attraversano “Dinero“, il singolo d’esordio di LOWBLOW, un brano che ridefinisce il concetto di “successo” nella società odierna, facendo luce su un mondo che idolatra il denaro ma spesso ignora i valori che dovrebbero davvero contare. Con una scrittura che non si risparmia, LOWBLOW si afferma come una delle penne più interessanti della nuova scena italiana, offrendo al pubblico un punto di vista fresco e disilluso, in grado di cogliere e tradurre in barre una tra le più gravi fonti di malessere generazionale.
“Dinero” è uno spaccato attualissimo, un ritratto spietatamente disarmante su una realtà fatta di sacrifici, ostacoli e compromessi, in cui il conflitto tra la ricerca di ricchezza materiale e la consapevolezza che, alla fine, ciò che conta davvero non può essere comprato, diventa sempre più marcato.
Questo scenario di incertezze e insoddisfazione si rafforza ulteriormente con un dato allarmante: attualmente, il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è sopra il 30%, una cifra che rappresenta una crescente difficoltà per i giovani, impegnati nella lotta quotidiana per trovare un posto, il loro posto, nel mondo del lavoro. “Dinero” diventa così un’analisi necessaria, che si fa ancora più concreta alla luce di questi numeri. Inoltre, secondo le ultime ricerche, la percentuale di giovani che vivono sotto la soglia di povertà è in continuo aumento, una condizione che colpisce una vasta fetta della popolazione. LOWBLOW si fa ambasciatore di queste voci, sottolineando l’illusione di una vita che può essere comprata, e spingendo a una rivalutazione dei veri valori, lontano dalla superficialità consumista.
In un contesto dominato dalla cultura del “mostrare”, che esalta il denaro come misura di realizzazione, ma che, al contempo, svuota l’animo di chi, pur avendo tutto, si ritrova a fare i conti con un vuoto interiore che sembra impossibile da colmare, “Dinero” ci invita a prestare attenzione all’impatto di questo dualismo nelle scelte quotidiane, rivelando il prezzo, psicologico, emotivo e fisico, di questa corsa, come lo stesso LOWBLOW spiega:
«Attraverso “Dinero”, voglio stimolare un dialogo sui simboli di realizzazione che la nostra cultura promuove incessantemente. Questo brano è un invito a guardare oltre l’aspetto materiale, riscoprendo gli aspetti della vita che arricchiscono veramente l’anima.»
Con questa dichiarazione, l’artista sottolinea il suo impegno nel promuovere un messaggio di consapevolezza e cambiamento, e con uno sguardo impietoso sulla condizione di tanti giovani che si ritrovano a inseguire il sogno della ricchezza senza mai trovarne il vero significato, si fa portavoce di chi è stanco di vivere una vita in cui non si rispecchia.
Ma la lezione più importante del pezzo è che, nonostante tutto, la conquista materiale non basta. «Che ci faccio se ho solo il dinero, non basterà mai» è il ritornello che accompagna l’ascoltatore in questa riflessione sulla futilità di un benessere che non ha fondamenta morali o emotive.
Il concept grafico del singolo, con immagini coerenti e fortemente legate al messaggio del brano, completa il discorso, esaltando visivamente il contrasto tra il benessere apparente e il vuoto che ne deriva.
«La mia musica nasce dalla vita che ho vissuto – conclude l’artista -. “Dinero” vuole far riflettere su quanto il denaro possa influenzare le nostre scelte, ma anche su quanto sia effimero, se non abbiamo una base solida di valori. Non voglio dire che i soldi non servono, ma che non sono tutto. Ciò che conta è come affrontiamo le difficoltà e quanto riusciamo a restare fedeli a noi stessi.»
Con “Dinero”, LOWBLOW non solo si rivolge ai suoi coetanei, ma lancia una sfida al settore musicale stesso e ai media, a promuovere e dare spazio a voci che trattano temi urgenti, piuttosto che limitarsi al puro intrattenimento.