MASUA “Occhi chiusi” è il nuovo album del progetto solista dell’artista milanese

Otto tracce di rock, tra synth e chitarre che raccontano storie di vita, d’amore e pensieri nostalgici.

Release album 13 maggio

“Occhi chiusi” è un album rock: chitarre e synth per 8 pezzi energici e moderni. La voce di Masua ci accompagna nei suoi racconti ora riflessivi, poi nostalgici, a volte quasi urlati e disperati. In alcuni brani c’è spazio per l’arpeggio, nella maggior parte i riff sono quelli di un alternative-rock che si ispira sicuramente alle migliori band americane di oggi. 

“Occhi chiusi” è anche la title track del disco, l’unica in cui viene usato l’effetto sulla voce con l’auto-tune.

Le citazioni da John Fante a Freddie Hubbard e Gian Maria Volontè ci fanno conoscere un po’ meglio Masua, le sue influenze e i suoi gusti. 

Track by track 

  1. PLASTICO è l’unico brano del disco nato dal pianoforte. Un brano scritto con il forte desiderio di cambiare, adeguarsi alle situazioni, “le stagioni” come canta nel brano l’artista. Il mondo non si può forse cambiare, ma possiamo cambiare e migliorare noi. 
  1. FANTASMI, forse il brano più tirato del disco e tra i più lunghi. Anche qui emerge una certa voglia di cambiare, risorgere, vincere. Le batterie spingono sul pedale, le note di basso, synth e chitarra sono cupe, così come la voce, ma l’apertura del ritornello e soprattutto nello special portano l’ascoltatore a gustare di un’energia che avanza fiera e piena di speranza grazie anche ai salti di ottava che muovono la melodia.
  1. IL TUO CUORE BATTE LENTO è una rock-ballad. Si inizia con un arpeggio senza drumming che poi apre ad una cadenza un po’ doom. Un brano scritto su un treno vuoto che portava a Genova. Registrata in uno stato fisico di salute davvero pessimo dall’artista che però racconta che “era giusto così, era il momento giusto”.
  1. GIORNI UGUALI è una canzone d’amore, o meglio, il ricordo di una storia d’amore. Viene raccontata con una matrice musicale che parte da un post-grunge californiano per fondersi con melodie caratteristiche della musica italiana. La cassa dritta porta all’ingresso chitarre e synthesizer, la voce si esprime con calda nostalgia mentre il rock sostiene con groove le strofe che portano a un ritornello aperto. Partita con una semplice e un po’ malinconica chitarra acustica, si trasforma con l’elettrica in un pezzo travolgente. 
  1. OCCHI CHIUSI, la canzone che dà il titolo al disco è la prima scritta nel nuovo corso musicale dell’artista. Il brano forse a cui è più attaccato, scritto dopo aver conosciuto una persona importante che è ancora nella sua vita e a cui è dedicata. 
  1. SONO QUI rappresenta il brano un po’ più ricercato, con un ritornello che è di fatto solo alla fine nel suo loop di sensazioni.
  1. CHIEDI ALLA POLVERE. Il brano più lungo del disco, scritto in più tranche nelle notti dell’artista. Un pezzo omogeneo nelle sonorità al resto dei brani, ma forse più punk, quel punk new-wave che negli anni 80 ha trovato radici anche in Italia.
  1. CONFINI è il pezzo più vecchio: scritto nel 2019 prima dell’esplosione del covid, nasce aspettando un bus guardando l’Oceano in Portogallo. Il brano attacca chiaramente una certa politica che usa la questione  dei migranti per avere sèguito e appoggio. La ritmica di chitarra si distingue rispetto agli altri brani.

Autopoduzione

Release album: 13 maggio 2022

Contatti e social

Spotify: https://spoti.fi/3KXGtuJ

Facebook: https://www.facebook.com/masuamusic 

Instagram: https://www.instagram.com/masua_music/

Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=3V96I-nepao

BIO

Claudio Passiu, vero nome di Masua, è un artista della provincia di Milano. 

Studia la batteria fin da giovanissimo che lo porta ad apprezzare il funk e il jazz, i quali cambieranno molto il suo approccio anche nel suonare rock. Suona in maniera non costante in diverse band, finché decide di scrivere pezzi propri.  Nasce così il suo progetto personale, all’epoca chiamato Passiu Project Supertrio, dove, insieme a Davide Gangemi alla chitarra e Alberto Zucchelli al basso, registra e pubblica in modo indipendente il singolo “Dentro me” e a luglio 2018 esce anche il disco. 

Successivamente Claudio inizia a prendere lezioni di canto e scrive in poco tempo molti  brani grazie all’utilizzo della chitarra che sostituisce completamente al piano. Scopre una vera e propria nuova attitudine ed insieme alla sua nuova band lavora per quasi due anni a diversi pezzi. Cambia anche il nome del trio in MASUA (una zona del sud-ovest Sardegna) e  pubblica nuovamente il singolo “Dentro me” che farà parte di un Ep “Rumore dei sogni” registrato interamente al Frequenze Studio di Monza. 

Dopodiché la band si scioglie e MASUA non è più il nome di un gruppo, ma diventa il progetto solista di Claudio, il cui primo disco è “Occhi chiusi”, uscito a maggio 2022.

fonte: www.laltoparlante.it