TODAYS festival presenta il secondo video racconto di TOurDAYS, il tour ideato per dare spazio a chi crea spazio.
Dopo la diffusione del primo video teaser che ha collezionato ad oggi oltre 120.000 visualizzazioni, siamo lieti di presentare a distanza di pochi mesi il secondo video dove i protagonisti raccontano cosa stanno facendo e come.
Il concept della Città di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in partnership con Iren e in collaborazione con Hangar Piemonte, rappresenta un percorso originale iniziato nell’autunno scorso e che ci accompagnerà fino a TODAYS festival 2021, per connettere idee e persone del mondo della cultura e della musica, e ripartire dal concreto durante questi tempi incerti. Un concept capillare fatto di appuntamenti, residenze, laboratori, workshop, seminari, produzioni, mentorship, ma soprattutto un impegno a sostenere una rete di opportunità per agevolare la filiera e favorire il consolidamento di nuovi modi di pensare e agire, e attivare nuove alleanze in tutta la città, tra chi è rimasto senza spazi e senza voce a seguito della situazione emergenziale.
In questi mesi complessi l’obiettivo di TOurDAYS è stato quello di non restare immobili, perché ogni movimento è creatore, attivando un processo di realizzazione che partisse dal concept e plasmando su di esso il modus operandi. Attraverso la creazione e il consolidamento di un network per facilitare lo scambio di esperienze, la condivisione di competenze e risorse, e lo sviluppo di connessioni, hanno preso vita proposte inedite e originali e sono state coprodotte azioni con l’obiettivo di sostenere la ripartenza delle attività insieme a protagonisti: artisti, associazioni, live club, aziende e fornitori locali.
Oltre 100 sono le connessioni e più di 500 le persone coinvolte nei 10 progetti in rete che hanno beneficiato di un sostegno alla produzione e di un percorso di accompagnamento costituito dalla progettazione condivisa e partecipata nel network costituitosi a seguito della call for proposal lanciata alla fine della scorsa estate e che ci sta aiutando a scoprire quell’ “altro” un po’ più sotterraneo, traghettandoci verso qualcosa di inaspettato e allo stesso tempo atteso.
TOurDAYS si è messo a disposizione di molti attori culturali della nostra città, per immaginare insieme il futuro, riducendo le nostre distanze, e facendo sì che ognuno, con le proprie caratteristiche, offrisse la possibilità agli altri di trovare la migliore forma di collaborazione.
“TODAYS non smentisce la sua attitudine innovativa e in questo contesto di difficoltà, propone un modello di azione che mantiene in tensione la spinta alla ricerca, con l’obiettivo prioritario di sollecitare e sostenere l’impegno creativo di musicisti, operatori,
organizzatori e tecnici del panorama musicale torinese. Queste le parole con le quali annunciavamo l’impegno di TODAYS a sostegno del tessuto musicale della città. Dunque, TOurDAYS è il risultato che ci aspettavamo e TODAYS diventa il festival che si incarica di portare alla luce della ribalta i pensieri e i suoni dello spazio musicale della città. TOurDAYS è un motore che ha lavorato silenziosamente e che, giunto all’apice del percorso avviato, oggi arriva a suggerirci connessioni, a scoprire spazi di creazione musicale che mettono in luce il notevole patrimonio di creatività emergente perché possa farsi vedere e sentire, Il lavoro del direttore artistico Gianluca Gozzi e dello staff che con lui si dedica alla costruzione del Festival, è stato, come sempre, coinvolgente ed ha generato notevole interesse tra gli operatori, i creativi, i produttori e i musicisti del panorama locale, producendo nuove collaborazioni e generando innovazione. TODAYS sostiene lo sforzo di questo mondo, per rilanciare la produzione musicale indipendente torinese, colpita, come tutto il mondo dello spettacolo, dalle conseguenze della pandemia. Ci aspettavamo una partecipazione ampia: la risposta alla chiamata è stata alta e di qualità eccezionale. TOurDAYS restituisce energia e voce alla produzione musicale, immettendo nuove idee che partono dal nostro tessuto culturale. Ringraziamo la Fondazione per la Cultura e i nostri partner, che hanno accolto e sostenuto con entusiasmo la sfida per continuare a rendere vivo e attuale tutto quello che gira intorno alla musica” dichiara l’Assessora Francesca Leon.
“In questo momento cruciale, TOurDAYS si conferma un’importante scommessa sulle energie di questo territorio e sulla voglia di ripartenza di un’intera comunità che, invece di rimpiangere quello che non c’è o che non si può fare, è stata capace di mettere in rete le proprie esperienze e competenze comuni, sfidandosi nel presente per progredire verso il futuro” dichiara Gianluca Gozzi, direttore artistico di TODAYS festival.
Dopo i primi mesi, queste sono le prime tappe raggiunte da ogni concept in rete:
TRAPEZI ha recentemente pubblicato la propria call to action tra giovanissimi autori che producono musica Trap nelle loro camerette e che difficilmente ritrovano spazi di rappresentanza nel loro quotidiano. Un tentativo di creare un ponte tra la generazione Z e quella invitta dei boomer, attraverso il quale interpretare il paesaggio complesso delle criticità giovanili contemporanee come l’isolamento e le nuove forme di dipendenza, il difficile scambio intergenerazionale e l’impegno civile.
In collaborazione con l’Istituto Albe Steiner di Torino, gli adolescenti hanno dedicato alcune ore di alternanza scuola lavoro alla realizzazione dei propri video amatoriali, poi, con l’intervento dei tutor, Trapezi diventa un percorso formativo, una perlustrazione della città, l’incontro con la scena musicale più adulta, portando i giovani trapper in luoghi fuori dal loro percorso: una vecchia bocciofila, un circolo di musica vicino alla stazione di Madonna di Campagna, un archivio e un teatro nel cuore delle Vallette.
Molte le collaborazioni attivate grazie alla rete TOurDAYS: da Gabriele Ottino del Superbudda, performer poliedrico, musicista, produttore, regista, a Luca Ragagnin, scrittore e paroliere italiano, Gianluigi Ricuperati, scrittore, saggista e curatore italiano, Stefano Bosco, creative producer di Officine Caos, Maurizio Bonino scrittore e regista, il circolo Arci Cafè Neruda, Ezra di NoMad Studio. I finalisti selezionati saranno affiancati da altrettanti collaboratori come Tiziano Lamberti di Off The Corner, e i mentor di Zona Trigger, per intraprendere un percorso di formazione scandito da workshop sulle poetiche di scrittura e composizione, fino a produrre un pezzo completo con il quale parteciperanno alla selezione finale per vincere un premio in denaro per la produzione di una demo professionale.
L’Associazione culturale OZ sta lavorando in remoto alla elaborazione del loro concept SENZA|TEMPO: 72 ore nel Castello Costa Canalis di Cumiana per registrare, condividere e documentare la produzione artistica internazionale con John Wozencroft della nota label londinese Touch e l’performer austriaco Christian Fennesz, nella quale è proprio il tempo a fare da fil rouge al documentario e da contrappunto all’opera discografica. Il duo di curatori Ozmotic sta scrivendo musiche e storyboard della produzione alla quale parteciperanno anche alcuni studenti della Scuola di Alto perfezionamento musicale di Saluzzo affiancati dai tecnici fonici.
Grazie alla rete TOurDAYS la performance di Ozmotic e Fennesz, ampliata da un percorso didattico in collaborazione con Ableton, verrà inserita nella rassegna live “Torino Città Industriale” programmata nel prossimo mese di giugno dall’Associazione Variante Bunker, e contemporaneamente è programmata una masterclass all’istituto musicale Sinigaglia dal titolo “Dalla genesi alla finalizzazione di un concept discografico, importanza del set-up strumentale” che verrà diffusa pubblicamente in digitali di musica live.
Il 23 febbraio scorso è invece già stata realizzata la masterclass online di Senza Tempo rivolta ai vincitori del bando Frequencies dal titolo “Percussive and cinematic sounds”, ed infine, grazie alla collaborazione in rete con il concept Museo Sonoro, ìl silent concert Ozmotic+Fennesz è confermato oltre al Castello Costa Canalis di Cumiana, anche nel mese di maggio al Castello di Rivoli.
MUSEO SONORO è il concept ideato dall’Associazione Club Silencio, in cui il patrimonio artistico e museale della città, dalla GAM a Palazzo Reale, dal Castello di Rivoli al Teatro Regio, viene sonorizzato, arricchito e rinnovato da artisti del panorama piemontese, risuonando al di fuori di sé in una inedita esperienza di fruizione della performance artistica. In attesa dell’evolversi della situazione pandemica, il concept sta attivando nuove collaborazioni in rete, rimodulando la propria proposta in Club Silencio Talk. In coerenza con la proposta presentata, il processo di rimodulazione delle nuove azioni progettuali beneficierà del supporto, delle risorse e delle relazioni artistiche condivise e messe a disposizione dal network.
Dopo aver intrapreso nei primi mesi dell’anno tutte le fasi preparatorie della call che vede coinvolti OFF THE CORNER, Sounzone e Paratissima, è stato diffuso il 10 marzo il bando “Video loves the Radio Stars”, grazie al quale verranno realizzate nelle prossime settimane le live session in webcasting e panel didattici in tema di publishing e sincronizzazio
Grazie alla rete, in collaborazione con il concept Zona Trigger verranno realizzate altre due session in versione “no mike”, interamente unplugged, in diretta digitali di musica dal Galoppatoio dell’Artiglieria di Paratissim
Nel mese di febbraio l’associazione
Sono giunte 45 candidature ed attivate numerose collaborazioni tra le quali il Museo del Cinema, l’Archivio del Cinema d’Impresa e la Scuola APM, i musicisti Giorgio Li Calzi, Giomi, Julia Kent, e le realtà Solitunes, Sounzone, Off The Corner.
I 4 finalisti hanno potuto partecipare il 23 e 24 febbraio ai moduli formativi professionali organizzati in collaborazione con la rete TOurDAYS ed il 25 febbraio si sono esibiti al cineteatro Baretti sonorizzand
MENTORSHIP PROGRAM è il percorso elaborato dall’Associazione Superbudda, volto a sostenere la produzione artistica e la formazione di giovani talenti per la realizzazione di spettacoli multimediali da circuitare, immaginando la città di Torino come un hub di collaborazione e scambio creativo fra artisti nazionali e internazionali. Il 22 marzo scorsosi è svolta la residenza in presenza presso il Superbudda del giovane performer mutimediale Lorem, condivisa anche sui canali social, e in occasione della quale sono state effettuate anche le riprese di un videodoc. La produzione video di Lorem sarà ospitata all’interno di Museo Sonoro. E’ programmata dal 3 al 7 maggio la residenza artistica del collettivo Tatters, ospitata anche all’interno del circuito di Frequencies e successivamente inserita nella rassegna di TOurDAYS organizzata dal Bunker a fine giugno. Sempre a giugno si svolgerà la residenza dell’performer Lubomyr Melnyk, per la quale si sta procedendo con la produzione musicale e con la raccolta di dati ed informazioni. Infine si terrà sabato 29 maggio il workshop aperto alla rete TOurDAYS sulle arti visive, prendendo come “case history” il concept Spime.Im, il cui scopo sarà analizzare le tecniche utilizzate per i visual durante i live e le installazioni a/v e condividere con i partecipanti le best practices utilizzate, condividendo con gli altri soggetti di TOurDAYS il know how maturato sul campo dal collettivo torinese.
DISCOPODCAST è l’originale concept crossmediale targato reDISCOvery e curato da Federico Sacchi dedicato alla produzione e distribuzione di live podcast (audio-documentari) di storie di musica dove le memorie musicali del pubblico sono il punto di partenza per raccontare un performer, un disco, una song. In questi mesi di raccolta dati, sono pervenute ben 94 segnalazioni di storie, dalle quali sono stati estratti i protagonisti dei 4 episodi podcast online dal 7 al 27 maggio e dedicati a Denovo, Vic Chesnutt, Etta Scollo e Gianluca Grignani. Sono state selezionate le 4 band del territorio per le reinterpretazioni dei brani: ZYP per Denovo, Il Terzo Istante per Vic Chesnutt, Estel Luz per Etta Scollo, e Riccardo Salvini degli Indianizer per
TORINO CITTÀ INDUSTRIALE è la rassegna live che rende omaggio all’era industriale della nostra citta attraverso la celebrazione del “rumore” che da elemento disturbante diventa esperienza affascinante e trascendentale tra arti visive, nuovi media, danza e architetture. Il cartellone della rassegna è frutto della condivisione in rete e molte delle esperienze svolte, da Zona Trigger a Senza Tempo, da SB Mentorship a Discopodcast, confluiranno nella articolata programmazione che vedrà la partecipazione di numerosi artisti fautori del sound “industrial”, oltre a workshop curati da Audio Hacklab, Nomad, Off Studio, Martin Pas. Grazie a Museo Sonoro, lo stesso Bunker sarà vissuto come un museo open air e gli avventori saranno accompagnati nel loro percorso alla scoperta delle opere murarie del Bunker ed interventi musicali site specific.
ZONA TRIGGER è il concept ideato per far (ri)suonare luoghi che non hanno mai suonato in contesti non convenzionali, dove la musica migra dal club tradizionale per generare contaminazioni e campionamenti capaci di raccontare il contemporaneo. Nel mese di febbraio sono stati realizzati tre laboratori didattici in collaborazione con Casa Giglio Onlus, l’Associazione Amalgama, AMMI, Fondazione F.A.R.O. e FORMA Onlus, dedicati a fasce d’età dai 6 ai 14 anni tenuti da tre formatori (Guglielmo Diana, Giulia Impache, Giovanni Corgiat), per favorire l’inclusione di bambini e ragazzi affetti da fragilità di vario genere (economica, sociale, psicologica). I laboratori hanno avuto l’obiettivo di realizzare insieme ai bambini un sample pack che i producer coinvolti successivamente nei live potranno utilizzare: sono stati impegnati strumenti derivanti dalla musicoterapia quali la circle song, e creati originali pattern ritmici e vocali sfruttando il principio di imitazione. Il tema dei laboratori è stato il “passaggio”, inteso come percorso, come momento temporaneo e in continuo cambiamento, come testimonianza: una riflessione sul periodo storico che stiamo attraversando, lasciando aperte più sfumature possibili di interpretazione.
Dalla trascrizione fonetica dall’inglese di “Musica” nasce MYOOZIK, un radar informativo, una app mobile tecnologica capace di connettere eventi, organizzazioni, locali e tessere le maglie della rete TOurDAYS, condividendo esperienze e contenuti globali. In questi mesi l’Associazione di promozione sociale RadioOhm ha potuto elaborare l’adeguato livello di implementazione della app che ha ora raggiunto l’80% della sua finalizzazione e rilascio. Sono stati coinvolti vari collaboratori dalla rete per elaborare insieme la parte grafica, il digital marketing e una squadra di videomaker per la realizzazione dei video. L’App potrà garantire il mapping degli eventi di TOurDAYS per tutti i 10 progetti coinvolti.
Grazie alla partnership attivata con HANGAR PIEMONTE tutti i referenti dei progetti hanno potuto seguire gratuitamente in rete un percorso dedicato di più ore, strutturato nella modalità webinar, su temi centrali per la produzione culturale come: fundraising digitale, strategie sul crowdfunding, la comunicazione strategica e i nuovi canali per la divulgazione di contenuti, le piattaforme e i nuovi palcoscenici digitali, la sostenibilità economica, la distribuzione del prodotto culturale e la capitalizzazione delle risorse normative per le trasmissioni digitali.