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  • L’alternative rap di 1989 torna con il nuovo album “Euphoria – il problema sono io”

    L’alternative rap di 1989 torna con il nuovo album “Euphoria – il problema sono io”

    Disponibile dal 18 ottobre per Time 2 RapEuphoria – il problema sono io”, il nuovo album di 1989 disponibile in tutte le piattaforme digitali, CD, vinile e musicassetta.

    A meno di un anno dal precedente “Gente che odia la gente”, il musicista torna con tredici tracce che sono il naturale proseguimento e la necessaria evoluzione del suo percorso artistico. Se il precedente faceva leva sulla critica verso “la gente” e il “progresso”, il nuovo lavoro cerca -con le rime del rap e un flow serrato– quel posto nel mondo tanto criticato. Il linguaggio è quello dell’alternative rap, ma il vestito torna ad essere un raffinato connubio di musica suonata, cantautorato urbano e conscious pop.

    Grazie alla co-produzione di The Monkey e Manuel Parisella, “Euphoria – Il problema sono io” mescola synth analogici e strumenti suonati, creando un equilibrio maturo, tra sonorità urban e arrangiamenti più classici. Suite electro e momenti più ritmati convivono con fiati e tastiere, chitarre, batteria e pianoforte. Sperimentale da un lato, melodico e fruibile dall’altro.

    La società è quel posto che mi ha portato a scrivere un biglietto d’addio che finisce con “Ciao, Luigi”. Non sarei riuscito a raggiungere il traguardo, sarei stato condannato per sempre a una vita di merda. Forse perchè non ho ascoltato abbastanza i Beach Boys, forse perchè non sono mai stato come voi, forse perchè da bambino ho giocato troppo a Sparòla, sull’MS-DOS. Tutti i successi che ho avuto sono stati solo un interludio in mezzo a una serie di fallimenti. Un giorno, però, mi sono svegliato e ho urlato a Dio: “You put a spell on me!”, ed ho iniziato a ridere, a ridere di gusto di fronte a una vita miserabile, come Joker. Ora ho cambiato nome da qualche anno, ora sono Antonio, e alla luce della mia nuova vita, della mia rinascita, ora io mi chiedo come sia possibile che davanti alle cose meravigliose che ci regala questa vita non siamo in grado di dire, semplicemente, grazie.

    “Euphoria – il problema sono io” è diviso idealmente in due spezzoni: la prima parte, musicalmente più elettronica, e che riprende i temi trattati nel disco precedente “Gente che odia la gente”, quindi il rapporto e le opinioni che ho con e nei confronti della società, del ceto medio, e soprattutto di come l’artista ha deciso di vivere all’interno di questa società (Una vita di merda e Come voi ne sono l’esempio principale), di come il suo essere artista si interfaccia con il mercato musicale (Ciao, Luigi, dove cito la storia e il personaggio di Luigi Tenco). La seconda parte, caratterizzata da suoni più acustici e dalla preponderanza del pianoforte, dove tratta temi più intimi e personali, a partire da alcune storie che riguardano la sua infanzia, fino all’ultima traccia che è un ringraziamento ai genitori. Le due parti sono divise da un interludio di chitarra acustica suonato da Simone Sambucci, che rappresenta uno stacco totale tra la prima e la seconda parte, e in generale dal sound globale del disco. Il disco ha inoltre un tema musicale che viene ripreso in diverse tracce dell’album: nella prima traccia, in “Una vita di merda” (traccia chiave dell’album), nell’interludio e nella traccia finale. I featuring scelti per il disco sono pochi, e sono tutti, per scelta, di natura musicale: Simone Sambucci, Cristiano Celli e Virgilio Volante.

    L’album è pubblicato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

  • UAILD feat. Win Smith “Sogno italiano” è il nuovo alternative rap dell’artista calabrese

    Sognare significa non dover scappare, ma restare in un Sud Italia agognato e desiderato quale luogo di vita e lavoro

    in radio dal 30 luglio

    Vivere al Sud, lavorare al Sud e crescere al Sud. È questo il sogno di ogni giovane meridionale, non scontato e spesso non concesso. Questo è anche il messaggio sotteso in “Sogno Italiano” componimento che è espressione di un rap alternativo, che ironizza sugli stereotipi esistenti sulla Calabria e i calabresi, in particolare e sul tema del lavoro nello specifico. In tono con il clima estivo, il componimento fa sorridere, cantare, e muoversi. 

    Lo stile si rifà agli anni ‘90, il preferito dall’performer che lo ha fatto proprio arricchendolo di una vena funky. Il featuring è con Win Smith, stella del rap calabro, che impreziosisce la traccia con rime pungenti ed ironiche

    Etichetta: Freedom Records

    Giallo Ocra Ed. Mus.

    Radio date: 30 luglio 2021

    Contatti e social

    Instagram: uaild.official

    Tik Tok: uaild.official

    BIO

    Alternative rapper, Uaild nasce a Isernia ma presto si trasferisce insieme alla sua famiglia in Calabria e questo connubio geografico scatena una sorta di bomba effervescente. Approccia la musica alle scuole medie dove studia basso elettrico, muove i primi passi nel rap e nella produzione musicale dal primo anno di scuole superiori, grazie alla sua prima crew “Dirty3”. Successivamente fonda il gruppo hip hop “Kalandagruv” composto di tre elementi, tra cui Melo Zamo conosciuto per aver fatto parte della storica crew calabrese degli “Stranimali”. Negli anni della crew gira i palchi e le jam di tutta la Calabria, confrontandosi in gare di freestyle e esibendosi dal vivo in apertura ai concerti di Inoki Ness, Hyst e Mezzosangue. Finite le scuole si trasferisce a Bologna dove vive due anni di intensa ricerca musicale ed esibizioni, riscoprendo le venature classiche dell’hip hop e l’anima soul della musica, che si esterna con un canto funky che lo caratterizza e che si ispira al primo Neffa. Nell’estate del 2016 è uno degli organizzatori del festival “Body ‘n Soul- Ritmi Vitali”. Successivamente si sposta a Roma, i suoi testi sono una riscoperta del rap anni ‘90 in controtendenza con il resto della scena, ed è proprio questo che non li rende mai banali e gli consente anche di adeguarsi a nuove sonorità senza mai snaturare il suo percorso di scrittura.