Tag: Battiato

  • La voce del SERVO, concept album sulla condizione umana e urlo di ribellione contro la distribuzione digitale della music

    La voce del SERVO, concept album sulla condizione umana e urlo di ribellione contro la distribuzione digitale della music

    Igor Nogarotto… nuovo disco tributo a Battiato…e un atto di ribellione contro lo strapotere dei digital stores

    La voce del SERVO, concept album sulla condizione umana e urlo di ribellione contro la distribuzione digitale della music

    IGOR NOGAROTTO non ci sta al gioco perverso degli stream e delle piattaforme digitali.

    Zero profitti per gli artisti… Tutto alle case discografiche e ai digital stores.. Igor Nogarotto non ci sta e vende il suo disco direttamente ai sui ascoltatori

    IGOR NOGAROTTO non ci sta al gioco perverso degli stream e delle piattaforme digitali.

    Il suo nuovo disco, La voce del servo, un omaggio al Maestro FRANCO BATTIATO, lo puoi avere soltanto con il contatto diretto dell’artista.

    Attraverso il crowdfunding

    https://www.gofundme.com/f/la-voce-del-servo-nuovo-album-di-igor-nogarotto

    I digital store sono un tritacarne da cui ho salvato le mie nuove canzoni” ci spiega il cantautore Igor Nogarotto che, in controtendenza, non ha voluto caricare il suo album La voce del Servo sui distributori digitali: “I musicisti si sentono costretti a fare numeri con visualizzazioni, streaming, download, perché ci fanno credere che quello sia l’unico modo per arrivare al successo, ma di fatto loro stessi diventano numeri introvabili tra milioni di profili. Non sono un complottista, è un dato di fatto che i digital store sono un sistema controllato dalle Major. Si pagano cifre alte per ottenere più streaming dei brani, ma oltre a essere ingiusto e non meritocratico dover spendere soldi per la visibilità, è tutto inutile perché le playlist che fanno davvero numeri sono blindate e a uso esclusivo dei soliti nomi delle lobby discografiche”.

    In aggiunta, conclude Igor Nogarotto: “Lo denunciò Battiato il 21 settembre 1981 in Bandiera bianca ‘E sommersi soprattutto da immondizie musicali’: sono trascorsi 43 anni e la situazione non è migliorata, anzi. La voce del Servo è il mio modo per ringraziare il Maestro per avere ispirato il mio percorso sonoro motivazionale e rappresenta anche il mio voler ribadire il concetto: siamo saturi di spazzatura sonora venduta per musica”.

    IL PRIMO VIDEO E SINGOLO

    Il primo singolo e video tratto dal nuovo album, “Nel limite dell’impossibile”, ha raggiunto più di 100mila visualizzazioni in poche settimane

    https://youtu.be/_SrQtK_hDzA

     

    IL DISCO

    Igor Nogarotto, che si definisce Aratore di emozioni, nel suo concept album La voce del Servo abbina a ogni brano una parola chiave che costituisce lo step di crescita del Servo (metaforicamente le persone comuni): canzone dopo canzone, nonostante si parta da una situazione svantaggiosa, il Servo viene motivato ad acquisire consapevolezza di sé e dei suoi obiettivi e attraversando “depressione, utopia, rivoluzione, estasi, ipocondria, frustrazione, preghiera, speranza…” trova il suo riscatto sociale.

    “La voce del SERVO” è il 6° album di Igor Nogarotto dopo Babele, Pensieri nevrotici, Ho bisogno di Superman, Alter Igor, D Di Donne; 4 i libri pubblicati: Volevo uccidere Gianni Morandi, Rosa stacca la spina, Manuale per cuori spezzati e Bloccare o non bloccare? Questo è il problema (in uscita a ottobre).

    IGOR NOGAROTTO – ALCUNE INFO

    Il suo blog su TikTok @manualexcuorispezzati genera milioni di visualizzazioni.

     

    Creativo a 360 gradi (lui afferma “a 720 perchè essendo maniacalmente scrupoloso ho fatto 2 volte il giro”): cantautore, scrittore, autore di testi per comici di Zelig, autore di format tv e radio, Vocal Coach; nonché produttore discografico ed organizzatore di eventi con la sua agenzia di spettacolo SAMIGO che fonda nel 1995.

    Nel 2013 pubblica con Eclissi Editrice il libro “Volevo uccidere Gianni Morandi”, romanzo di formazione dedicato all’icona storica della Musica Italiana. Iter pressoché utopistico che deve percorrere un Artista emergente per emergere. Vende in breve 5.000 copie e viene premiato al Festival di Sanremo come “Miglior esordio letterario”, libro per cui riceve minacce di morte per circa 1 anno da parte di un fan fanatico del fans club di Morandi, Morandimania.

    Ha dato vita al progetto “POPE IS POP”, canzone-flashmob dedicate a Papa Francesco per l’anno del Giubileo.“Non sono credente, ma credo in Papa Francesco”.

    Sono già più di 400 i Poppers,  che partecipano attivamente ai flashmob.

    Flashmob definito “Il Movimento che rappresenta la voce del Papa tra i giovani”.

    Il primo importante evento (cui seguiranno molti altri per tutta la durata del Giubileo) si è svolto al Carcere di Rebibbia, dove detenute di diversa estrazione geografica e di diverso credo religioso hanno danzato insieme, unite per Francesco: è stato il primo flash mob della storia in un carcere italiano. Ne parlano più di 50 Stati nel mondo.

  • “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    Disponibile dal 12 Gennaio in digitale e accompagnato in radio dal nuovo singolo e videoclip “I Ghiacciai”, “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, prodotto da Alessandro Giovannini (White Rock Studio) per Gallia Music, è il primo disco del cantautore romano Mattia Rame, una collezione di brani che fonde poetiche introspezioni dalle audaci sonorità sperimentali.

    L’intero album, con la sua diversità di toni e atmosfere, offre un’immersione profonda nell’anima dell’artista. Attraverso inni d’amore e tributi a figure iconiche come Marilyn Monroe e Frida Kahlo, Mattia Rame racconta storie di amore e di cambiamento intessute in suggestioni letterarie che trasportano l’ascoltatore in un percorso concettuale. “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” si distingue per la sua eccentricità, incorporando elementi elettronici, sonorità rock, citazioni poetiche e musicali in un’opera che riflette l’essenza stessa dell’artista con riflessioni sulla lettura, l’amore, la solitudine, e la ricerca della propria identità tra sfaceli cosmici ed interiori.

    Il disco, anticipato nel corso del 2023 dai brani “Muoviti” e “Mare Mare” è accompagnato in radio dal 12 Gennaio dal singolo e videoclip “I Ghiacciai” per la regia di Alessandro Siccardi. Una canzone sull’urgenza di cambiare che esplica il concetto di fondo di tutta la musica e della ricerca di Mattia Rame. Un disco d’esordio è, infatti, come una nascita perché tutti siamo chiamati a Nascere. Nascere a noi stessi, a rinascere, per la prima volta; a trovarci, identificarci, oltre i condizionamenti familiari e sociali, le ferite aperte, le brutture, oltre le nostre infinite morti quotidiane alle quali siamo e saremo sempre condannati. “Apritevi, apriamoci” è l’imperativo categorico, gioioso e amorevole, che ci dà la Vita quando ci intima, in fondo, di seguirla. “Seguiamola, dolcemente, senza riserve!”.

    Pre-salva il disco

    Guarda il videoclip

     

     

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Tracklist

     

    1. I Ghiacciai
    2. Con le Doctor Martens blu
    3. Muoviti
    4. Marilyn Monroe
    5. Scendi
    6. Leggere
    7. Come un cane
    8. Mare Mare
    9. Frida Kahlo
    10. Alle anime

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Traccia per traccia

    1. I Ghiacciai

    È il singolo e videoclip che accompagna l’uscita del disco, una canzone sull’urgenza di cambiare, sul Mondo che cade e sulla rivoluzione. Sull’Amore che abbiamo nel Cuore e nelle vene, a volte disperato, a volte limpido come una bella canzone o come il Sole. Per un’ecologia dell’Anima. Tra gli sfaceli cosmici e quelli interiori, verso la rivoluzione o la resurrezione.

    1. Con le Doctor Martens blu

    Una canzone d’amore sulla fine di un’illusione e di tutte le illusioni. Sui trent’anni e le cose fatte e quelle ancora da fare. Il ritornello si apre con il trittico “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” che dà poi il nome all’intero disco. Il brano è idealmente cantato alla madre di una delle ragazze che l’artista ha amato di più nella Vita. Le celebratissime Doctor Martens, in questo caso blu, erano le scarpe con cui vide quella ragazza per la prima volta.

    1. Muoviti

    Acclarato che, anche un piccolo movimento del nostro corpo, innalza i livelli di serotonina nel sangue e sprigiona le endorfine che donano luce significativa alle cose gettate nell’ombra, restare fermi pare non essere mai una buona soluzione. “Muoviti”,  nato dall’esperienza stessa dell’artista, è un brano autobiografico che ruota intorno alla citazione nascosta di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica: “È impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”.

    1. Marylin Monroe

    Un pezzo sulla storia dell’Amore. La Storia delle storie. Il racconto dei racconti. Dedicata a Marylin Monroe, la Musa, il simbolo degli amori e dell’Amore tormentato, idealizzato, irraggiungibile e lancinante, l’archetipo dell’angelo caduto sulla Terra e spezzato per sempre nell’arco della sua tensione estrema verso qualcosa di irraggiungibile. Ed è quasi tutta, come molto spesso e come tante canzoni del disco, costruita su un intreccio di citazioni, questa volta, tutte tendenzialmente ispirate e dedicate alla lettura di un bellissimo libro di interviste di Paola Maugeri, storico volto e voce di Mtv e nota giornalista musicale che l’artista ha ricevuto in regalo da sua sorella.

    1. Scendi

    Il pezzo più vecchio del disco, una delle prime cose che Mattia Rame ha scritto, una vera e propria canzone d’amore, pensata come una serenata, cantata alla finestra per la donna che fu il suo primo vero incredibile Amore, indimenticabile e consegnato all’Eternità. È una canzone completamente di “cuore”, meno mentale e meno intellettuale.

    1. Leggere

    Una canzone intorno al concetto di lettura. Il leggere nel senso più ampio del temine: i libri, le persone, il mondo, sé stessi. La prima strofa è composta, principalmente, da titoli di libri uniti apparentemente a caso, messi semplicemente gli uni accanto agli altri misti a riflessioni dell’artista. Come il fatto che spesso ci sentiamo soli, pur non essendolo. O che non ci rendiamo conto che per alcune persone rappresentiamo il Sole. “E ho pensato che in fondo è da bastardi saperlo. In fondo, per restare un minimo innocenti, per non farci mangiare dal narcisismo e non restare solo Egomostri, l’unico modo per preservare un piccolo spazio di innocenza, è mantenere un minimo di incoscienza, di estraneità alla e dalla propria Bellezza.”

     

    1. Come un cane

    Un pezzo scritto dentro i perimetri di una piccola solitudine. Non è un inno alla solitudine, anzi, è vero il contrario. Scritta nel giro di due minuti dall’inizio alla fine con una nota vocale in una notte d’ospedale e la voce sottotono e monotono. Insieme al produttore, Alessandro Giovannini e gli altri amici e colleghi con cui è stata arrangiata e prodotta, l’artista ha poi deciso di lasciare questo tono monocorde nella voce, estatico come un vapore non definito, colorandola, appena, nella musica, con atmosfere ispirate a “Drive”, il celebre film di Refn con Ryan Gosling e un ritornello nel quale l’artista vive un vero e proprio momento di sublimazione.

    1. Mare Mare

    Nato come omaggio all’indimenticabile Franco Battiato che ha influenzato in maniera potente anche le liriche dell’artista romano, il brano offre un’esperienza musicale intrisa di citazioni letterarie e riflessioni profonde sul nostro tempo. Il ritornello del brano è, infatti, un omaggio esplicito al celebre ritornello di “Summer on a solitary beach” che va a fondersi con le parole di Mattia, creando un’atmosfera unica. La melodia che vuole trarne ispirazione, insieme ai versi che mescolano le parole del Maestro con i sentimenti dell’artista romano sulla precarietà dei nostri tempi, creano un connubio di emozioni e riflessioni.

    1. Frida Kahlo

    È la canzone più pazza del disco. L’idea di Mattia Rame era quella di fare un pezzo kitsch, un kraut rock dell’Anima. Unire veramente elettronica e brit-rock volgare alla Thin Lizzy, anche se loro sono propriamente irish e di irish quì non c’è nulla. “Quella roba coi chitarroni aperti, la batteria pestata sul rullante. Insomma, una cosa fuori dalle righe.”

     

    1.  Alle Anime

    Una piccola poesia stralunata cantata alla Luna e all’Anima. “La misura della mia vera cifra, la cosa piu vicina  a me Stesso e alla mia anima, che io abbia mai scritto.”. Il ritornello è una citazione di Montale, piena di immagini surreali miste alle personalissime storpiature di Mattia Rame con la chiusa epica: “La Vita è la Via con la T: senza uscita. Quindi apritevi, apritevi, apritevi, apritevi!”.

    Questo è il concetto di fondo che riassume tutta la musica di Mattia e la sua ricerca, e che chiude il percorso raccontato in questo disco. È, infatti, come una nascita, anche il disco d’esordio arrivato cosi tardi, perché tutti siamo chiamati a nascere: da quando nasciamo fino alla nostra morte, che è presumibilmente una nuova nascita.

    MATTIA RAME ONLINE:

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  • Da Gershwin a Dalla, da Kramer a Battiato:  “Canzoni per la Repubblica” con il sestetto della Jazz Company  mercoledì 2 giugno a Limbiate (Mb)

    Da Gershwin a Dalla, da Kramer a Battiato: “Canzoni per la Repubblica” con il sestetto della Jazz Company mercoledì 2 giugno a Limbiate (Mb)

    LIMBIATE (MB) – In occasione della Festa della Repubblica, mercoledì 2 giugno nel Parco di Villa Mella di Limbiate (Mb) è in programma l’evento intitolato “Canzoni per la Repubblica”, un concerto (inizio live ore 20.30; ingresso libero) che vedrà protagonista il sestetto della Jazz Company, diretto dal sassofonista Gabriele Comeglio e impreziosito dalla voce della talentuosa Caterina Comeglio.

    Com’è noto, il lungo Dopoguerra ha rappresentato per l’Italia un momento di forte rinnovamento anche per quanto riguarda l’universo della track: in seguito alla ventata nuova, portata dallo swing e dalla musica americana, si è assistito nel nostro Paese a un ritorno alla musica “melodica”. Quello della Jazz Company sarà un viaggio attraverso le canzoni che, dall’avvento della Repubblica in poi, hanno costituito la colonna sonora dell’Italia che si rilanciava grazie al boom economico e dell’Italia che cambiava, dagli anni Settanta in poi.


    Canzoni per la Repubblica “tradizionali” come quelle di Gorni Kramer (Non so dir ti voglio bene”, “Domenica è sempre domenica”, “Ho il cuore in Paradiso”) e Giovanni D’Anzi (Ma l’amore no”, “Nostalgia de Milan”), famosi standards americani (ad esempio, la celeberrima “Theme from New York, New York”, resa immortale dalle interpretazioni di Liza Minnelli, Frank Sinatra e Tony Bennett), composizioni di George Gershwin (“Oh, Lady Be Good!”), grandi classici di Lelio Luttazzi (come Il giovanotto matto” e “Chiedimi tutto”), ma anche alcuni successi dei nostri più noti cantautori, da Franco Battiato (Prospettiva Nevski”) a Lucio Dalla (“Milano”) fino a Fabio Concato (“Domenica bestiale”): il concerto di mercoledì 2 giugno, a Limbiate, sarà l’occasione per riscoprire la musica di qualità che ha raccontato la rinascita del nostro Paese. Afferma Gabriele Comeglio: «Si tratta di un concept inedito, che presenteremo in prima esecuzione assoluta». «Dopo un lungo e difficile periodo è un vero piacere far rivivere la città e riportare un po’ di serenità tra i cittadini – dichiara Antonio Romeo, il sindaco di Limbiate – Abbiamo pensato di farlo in modo coinvolgente organizzando, in occasione della Festa della Repubblica, un concerto jazz di qualità in uno dei luoghi simbolo di Limbiate, il parco di Villa Mella. Un appuntamento di grande valore e alla portata di tutti».

    La Big Band Jazz Company è una delle più importanti formazioni stabili in Italia. Fondata da Gabriele Comeglio nel 1990, ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e ha accompagnato solisti jazz internazionali di grande valore quali Bob Mintzer, Lee Konitz, Phil Woods, Randy Brecker, Patti Austin, Dee Dee Bridgewater, Nnenna Freelon, Bob Malach, Franco Ambrosetti e molti altri. In Italia, la Jazz Company si esibisce abitualmente, da oltre 10 anni, con Massimo Lopez e i suoi musicisti accompagnano anche Nick the Nightfly negli abituali appuntamenti del Blue Note di Milano, il più importante jazz club del capoluogo lombardo.

  • ROCCUZZO, venerdì 26 esce in radio e in digitale “LA CURA”, la cover di Battiato reinterpretata dalla voce più emozionante di X Factor 2020

    ROCCUZZO, venerdì 26 esce in radio e in digitale “LA CURA”, la cover di Battiato reinterpretata dalla voce più emozionante di X Factor 2020

    Dal 26 febbraio sarà disponibile su tutte le piattaforme di ascolto digitale e in emissione radiofonica “LA CURA”, singolo di FRANCO BATTIATO prodotto e riarrangiato da DANILO AMERIO (BIT Records) in una nuova, emozionante versione interpretata da ROCCUZZO.

    Mentre è ancora al lavoro per completare il suo primo album, ROCCUZZO pubblica una cover che assume un significato diverso dal solito, pensando alla difficile situazione in cui stiamo vivendo: “LA CURA” di Battiato come quel sentimento di protezione che serva a placare le paure. Una dedica d’amore e di speranza con le parole  intramontabili di un grande della musica italiana.
    Spiega Roccuzzo a proposito del singolo«Ci sono delle canzoni eterne e “La Cura” è una di queste. Volevo lasciare il mio “colore” in questa versione. Vorrei trasportare il suo significato intenso nella difficile situazione in cui stiamo vivendo. La distanza ci sta facendo capire quali sono i valori importanti, e in un momento così particolare volevo dedicare a tutti questa bellissima opera di Battiato: un messaggio d’amore che invita a prenderci cura delle persone che ci stanno a cuore e del nostro futuro».
    Il singolo sarà accompagnato da un emozionante lyric video.
     
    Pre-salva ora la versione di Roccuzzo di “La cura”.
     
    Biografia

    Giuseppe Roccuzzo, in arte Roccuzzo, è un esecutore classe ’96, siciliano doc trasferitosi per motivi lavorativi a Luino al confine con la Svizzera. Musicalmente inizia facendo cover su Youtube e Instagram che in breve tempo gli procurano un seguito di numerosi followers. Realizza alcuni singoli dance che vengono trasmessi anche su molti network come Radio Deejay, 105 e m2o. Ciò che colpisce di più della voce di Roccuzzo è la particolarità del suo timbro. Quello stesso timbro – causato da un solco naturale sulle corde vocali – anni prima aveva allarmato alcuni insegnanti di canto che gli avevano consigliato di smettere di cantare. Fortunatamente Roccuzzo, dopo un primo momento di sconforto, non ha seguito il consiglio e, grazie a diverse visite specialistiche, ha scoperto che la sua è una “malformazione naturale”. Dopo la parentesi in inglese per i progetti dance, grazie all’ingresso nella produzione di Danilo Amerio, Roccuzzo si concentra sul pop italiano e decide di inseguire i suoi sogni musicali nella speranza di poter un giorno calcare palchi importanti.
    Nel 2020 approda al palco di XFactor, generando stupore e consenso generale eseguendo live il singolo di Elisa “Promettimi”: il video di quella esibizione è ad oggi il più visto di questa edizione di XFactor Italia sulla piattaforma Facebook (oltre undici milioni di views). Passa ancora il turno ai Bootcamp e approda nella squadra di Emma, fino ad uscire dalla trasmissione durante la puntata dei Last Call.
    L’inedito di Roccuzzo dal titolo “Ricominciamo da qui” su etichetta Bit Records è disponibile in digitale e in emissione radiofonica dallo scorso 23 ottobre. Venerdì 6 novembre viene pubblicato il video clip ufficiale con la regia di Alfia Bevilacqua e Michael Giuca.
    La versione del singolo di Elisa “Promettimi”, arrangiata e prodotta da Danilo Amerio (Bit Records) e interpretata da Roccuzzo, è disponibile in emissione radiofonica e su tutte le piattaforme di ascolto digitale dal 4 dicembre. Il singolo, quarto trend sulla piattaforma TikTok, è stato premiato dalla stessa promuovendolo come nuova rail in HP nel mese di febbraio 2021.
    Dal 26 febbraio è disponibile in radio e in digitale la nuova versione di “La Cura” di Battiato reinterpretata da Roccuzzo e arrangiata e prodotta dall’etichetta BIT Records.