Tag: cantautorato

  • BEKY “Giraffe e Leoni” è il nuovo singolo dal sound estivo del cantautore torinese

    Una ritrovata voglia di spensieratezza da esprimere in musica, dopo un periodo buio della vita, fra ricoveri e nuove canzoni

    In radio dal 18 giugno

    “Giraffe e Leoni” è un elaborato musicale nato nella leggerezza di un pomeriggio passato in studio di registrazione, giocando a ricordare il primo incontro con l’amore della propria vita. Una descrizione che, con un sound leggero e incalzante, tipicamente estivo, mette in musica la nascita di una relazione e scherza su debolezze e punti di forza del protagonista, che poi è lo stesso Beky.

    «È il racconto della mia storia personale, di quel primo incontro che ha inscenato una serie di pensieri e paure alimentate dall’intensità di un sentimento mai provato prima». Beky

    Il singolo segna anche la rinascita musicale e professionale di Beky, dopo un lungo periodo passato a combattere contro la malattia mentale, come lui stesso racconta: «Ho sempre lavorato molto con la musica, poi nell’agosto 2018 ho dovuto abbandonare tutto per iniziare un lungo percorso di cura causato da problemi psichiatrici importanti. Da quella clinica, da cui sono entrato e uscito, arrivano questo e altri brani, nati per tirare fuori le mie emozioni e rinascere da un momento difficile».

    Autoproduzione

    Radiodate: 18 giugno 2021

    Contatti e social

    IG: https://www.instagram.com/bekyofficial/

    FB: https://www.facebook.com/bekyperformer

    ITUNES: https://music.apple.com/it/artist/beky/1079019461

    SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/7EDRLZxwd4feklYGv16mfh?si=T3nasN5jTd6UyOognG4UBA&dl_branch=1&nd=1

    BIO

    BeKy è un cantautore e musicista di Torino.

    La sua vita non sempre é stata facile, anzi.

    Inizia ad amare la musica grazie al padre, chitarrista e concertista, per poi scegliere chitarre, batterie e tastiere.

    Inizia presto e si rende conto subito che se vuole fare da sé deve partire dal basso, da molto in basso. Si arma di passione e strumenti e incomincia a fare musica da strada.

    Certo i soldi sono davvero pochi, ma il prezzo per la felicità che gli dá passare le giornate a fare ciò che ama non esiste.

    Presto viene chiamato in varie cover band dove parte una carriera in tutta Italia con all’attivo 150 concerti l’anno in tutte le piazze dello Stivale. Decide, successivamente di aprire un proprio studio di produzione dove inizia a scrivere brani per artisti di tutto il Piemonte.

    Grazie ad una vecchia collaborazione con Andrea Pisani, inizia a fare da chitarrista ai Panpers di Colorado e subito dopo scrive per loro inediti comici e la sigla di Colorado del 2019.

    Iniziano i problemi però.

    BeKy continua con ritmi serrati a superare i 150 concerti all’anno e a luglio 2018 inizia a star male psicologicamente. Ha un crollo e si vede costretto a lasciare tutto per farsi ricoverare in una clinica psichiatrica. Ci resta per due mesi e quando esce sembra tutto apposto. Prende i suoi farmaci, segue un regime alimentare e torna a fare concerti inseguendo il suo sogno lasciato a metà l’anno prima.

    Tutto bene fino a settembre 2019 quando sembra che i problemi non siano stati debellati e, anzi, ritorna un colpo di fiamma più forte di prima.

    BeKy si vede di nuovo costretto a farsi ricoverare mentre i farmaci potenti e numerosi annebbiano le sue capacità e lo tengono lontano dalle scene musicali.

    Intanto scrive: canzoni, strofe, ritornelli e versi.

    Non sa cosa ne farà ma sa che deve buttare fuori i sentimenti che sta provando e metterli in musica. Perché é tutto ciò che sa fare.

    Inizia il 2020 e, tra pandemia e lockdown, BeKy inizia ad allenarsi, a registrare e ad arrangiare ciò che ha preso forma in clinica… Ne escono fuori molti brani intimi e intensi.

    Inizia una disintossicazione da farmaci e nel giro di un anno si libera di medicine e psicofarmaci.

    BeKy si sente finalmente libero e riprende la lucidità che gli permette di ricominciare la sua vita più forte di prima.

    Ora scrive, compone e prepara dischi a tanti artisti di Torino e provincia.

  • SERENA “Welcome to Wasteland” è l’ep d’esordio della giovane cantautrice e produttrice italiana a Londra

    Un viaggio fisico e metaforico nella terra delle opportunità “sprecate” attraverso sonorità deep dark indie.

    Serena ha deciso di intitolare questo Ep “Welcome to Wasteland” poiché sentiva che la parola  “Wasteland” rappresentasse tutte le tracce che compongono la raccolta. È anche nella prima riga della track di apertura “Welcome to Wasteland”, che suona molto come un “benvenuto nel mio mondo personale”, un viaggio che l’ascoltatore sperimenterà ascoltando l’Ep.

    «Per molto tempo sentivo di aver scritto questo gruppo di brani inevitabilmente legati tra loro, ma non sapevo come sintetizzare questo rapporto. Poi un giorno capii, quelle canzoni così diverse tra loro, avevano come filo conduttore  la sperimentazione e la ricerca, di un suono ma anche di se stessi. Sono il dolore, la gioia, l’avventura, la paura di avere vent’anni e seguire i propri sogni mentre si cerca di diventare la persona che si è sempre voluto essere». Serena

    “Waste-Land” è il pianeta inquinato in cui viviamo, con gli oceani coperti per metà dai nostri rifiuti, come l’artiere denuncia in Wild Lavender.

    “Inutile” è come Serena si sente dentro, in uno dei suoi momenti più bui di depressione, quando l’unica cosa che poteva fare era sperare di essere portata via dalla tempesta di vento, volare alto nel cielo e non tornare mai più (Ophelia).

    “Waste-land” è la terra delle “opportunità sprecate”, cose che sarebbero potute accadere ma non sono mai accadute, a parte negli scenari immaginari nella sua testa (Streetlights).

    Wasteland è anche il viaggio metaforico e fisico che Serena ha fatto appena compiuti 20 anni, trasferendosi dall’Italia agli USA, per cambiare vita, e poi ancora  dagli USA al Regno Unito per ricominciare tutto da zero pur di inseguire i suoi sogni.

    Inoltre Wasteland rappresenta i 20 anni della cantautrice, con le difficoltà e i dolori, le battaglie, le vittorie e le sconfitte, un rito di passaggio a quel territorio sconosciuto chiamato “età adulta”.

    TRACK BY TRACK

    Wild Lavender «Era l’autunno del 2016 e ero rimasta sotto shock nel leggere le notizie riguardanti la “Standing Rock Protest”, una protesta molto lunga e sofferta dai Nativi Americani, poiché il governo degli Stati Uniti voleva costruire un oliodotto su uno dei loro siti sacri, in una delle Riserve Nazionali. La protesta è stata piuttosto brutale e non ha avuto molta copertura mediatica. Parallelamente a questo Trump era all’apice della sua campagna politica e stava spaventando il mondo con affermazioni senza senso come “il cambiamento climatico non esiste”.

    Mi sentivo incredibilmente arrabbiata, sola e impotente. Così arrabbiata da non poter semplicemente “cantare una track”, così ho deciso di recitarla.

    Con questo pezzo volevo destare nel pubblico un senso di disagio e perturbazione iniziale che si traducono in una realizzazione dello stato delle cose in cui viviamo, sperando in una chiamata all’azione dal parte del singolo individuo. Non importa quanto grande ti sembra l’apporto delle tue azioni rispetto alla scala del problema, a lungo andare l’ammontare di tutte le tue piccole azioni risulterà in una grande azione e conseguente parte del tanto desiderato cambiamento».

    Ophelia «La track parla dell’eccezionale tempesta di sabbia chiamata “Ophelia” che qualche anno fa trasformò il grigio cielo di Londra  in un caldo tono arancione. Le due strofe nella track sono una sorta di flusso di coscienza dove descrivo i luoghi toccati dalla Tempesta, prima di incontrarmi. Ma non c’è tempo per fermarsi, il vento non si ferma mai, quindi i ritornelli sono il mio inaudito desiderio di essere portata via dalla Tempesta, lontano dai miei problemi, in cielo, sopra tutti e tutto. Ma è davvero lassù la soluzione? E se il cielo fosse proprio come qui, rumoroso e inquinato?

    Scritta in un momento abbastanza critico per via della mia salute mentale, Ophelia è un grido d’aiuto per via della situazione che stavo vivendo, ma anche una riprova del fatto che ci saranno sempre “uragani inaspettati” nella nostra vita che non possiamo controllarli come ci pare e piace, ma sta a noi fare del nostro meglio ad imparare a proteggerci da essi prima che sia troppo tardi.

    Vorrei trasmettere in chi ascolta il pezzo un senso di disorientamento, incapacità, disperazione, che sale in un crescendo quasi infinito. Ma quando meno te lo aspetti arriva la liberazione, il momento in cui capisci che l’uragano fuori di te e tale e quale a l’uragano dentro di te, non c’è motivo di scappare, ma di ballare nell occhio del ciclone».

    Mind the Gap «Questo pezzo è in realtà l’introduzione di Streetlights. Nata durante le performance live come momento di gioco e sperimentazione con i suoni campionati della metro di Londra, ho deciso di lasciarla come traccia a parte nell’Ep, un sorta di intervallo strumentale prima del gran finale.

    Non a caso il titolo è un gioco di parole tra l’omonimo annuncio dell’Underground londinese e lo “spazio vuoto” (=gap) tra una track l’altra». 

    Streetlights «Per un anno e mezzo sono stata follemente innamorata di qualcuno non disponibile (era in una relazione da più di 10 anni). Era nel mio gruppo di amici quindi era inevitabile vederlo ogni giorno o ogni volta che si usciva. Molte notti sono tornata a casa da una festa / serata fuori, da sola, piangendo per strada, sotto la luce dei lampioni, desiderando che fosse successo qualcosa tra di noi.

    Avevo così poco amore per me stessa che pensavo di meritare l’amore di qualcuno così annoiato della sua stessa relazione che voleva solo attenzioni da parte mia.

    Era arrivato il momento di dire basta a tutto ciò e affrontare la vera persona situazione da cui stavo scappando. E il primo passo verso quella direzione era prendere il cappotto ed andarsene da quella festa non poi così bella e tornare a casa, dove ci sarà sempre quella persona che sarà lì per te, a braccia aperte: te stessa».

    Autoproduzione

    Release album: 11 giugno 2021

    CONTATTI SOCIAL

    INSTAGRAM: https://www.instagram.com/iamserena/

    FACEBOOK: https://www.facebook.com/iamserenamusic

    TWITTER: https://twitter.com/IAMSERENAMUSIC 

    TIKTOK: https://vm.tiktok.com/ZMecbfVCw/ 

    SOUNDCLOUD: https://soundcloud.com/iamserenamusic

    YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCcrAdOGR4rDEHfsfprUXOwQ

    SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/5IIYqBa2LvJDJqdS4XUIKW?si=A89pDoYtRt2AfgVMA5p5OQ

    BIO

    Serena è un’artiere indipendente italiana che vive e lavora a Londra. Cantante, autrice e produttrice muove i primi passi nel mondo musicale prendendo lezioni di canto e chitarra, ma sin da bambina, la sua vera passione è scrivere canzoni, come il suo idolo Patti Smith. 

    Dopo le prime date in Italia si trasferisce a Londra per studiare canto e composizione creativa al British Institute of Modern Music. La vivace e cosmopolita scena londinese le rivela nuovi orizzonti musicali, spingendola a sperimentare nuove sonorità ed espressioni creative modellando quello che poi diventerà il suo caratteristico sound, Deep Dark Indie

    In questi anni Serena si avvicina al mondo della produzione musicale, scoprendo una vera e propria passione oscillando fra un’indole impetuosa e una natura sensibile.

    Nelle perfomance dal vivo, invece, continua a fare sintesi fra cantautorato, energia rock e delicati synths elettronici.

    Serena si è esibita su diversi palchi della capitale inglese, tra cui l’O2 Academy Islington, The Trobadour, il Notting Hill Arts Club, il London Coffee Festival.

    Ha co-scritto il club anthem “Leave it” con l’artiere Andrea Di Giovanni, che si trova nell’album di debutto “Rebel”.           

  • PIA TUCCITTO feat. Erene Mastrangeli “April 7th” è il nuovo brano in italiano e inglese che unisce l’energia del rock e la forza del cantautorato

    Questo singolo è un dialogo fra rock e cantautorato, tra gli amplificatori alzati e la chitarra classica, che insieme si completano e si rafforzano

    In radio dall’11 maggio

    Italiano e inglese si fondono in questo singolo che diventa un dialogo intenso fra Pia Tuccitto e Erene Mastrangeli che insieme cantano e si completano, tra voce e musica. L’energia del rock da una parte, la delicata forza del cantautorato dall’altra per una composizione che torna in una nuova versione, prodotta da Pia e da Luca Bignardi. Il singolo “April 7th” non si trova all’interno di “Romantica io”, ultimo album della rocker bolognese. . 

    Italiana di nascita e newyorkese di adozione, Erene Mastrangeli racconta com’è nato questo featuring con Pia Tuccitto: «Le collaborazioni musicali sono come un terno al Lotto, non si può prevedere come ci si troverà con qualcuno artisticamente. Collaborare con Pia Tuccitto è come vincere al Lotto. Prima di tutto mi sono ritrovata a lavorare con una grande artiere, e poi mi sono subito innamorata di 7 Aprile. L’idea per una versione in inglese mi è venuta quasi subito, dopo due giorni avevo già quasi tutto il testo. Tra l’altro questa prima fase è avvenuta tutta da lontano, io ero a New York, Pia a Bologna, e non ci eravamo mai viste prima. Ma sentendo la composizione ho capito che avevamo una sensibilità musicale simile. Mi ricordo di aver mandato a Pia l’idea iniziale per la versione in inglese e lei si è subito entusiasmata. Grazie al suo incoraggiamento, entusiasmo, ed apertura mi sono sentita libera di esplorare varie possibilità e di essere creativa. Quando ci siamo incontrate era come se ci conoscessimo da anni. C’è una tale facilità e gioia nel collaborare con Pia, la sua energia esplosiva è trascinante e contagiosa, ti trasporta con sé in un mondo di pura creatività». 

    Autoproduzione

    Radiodate: 11 giugno 2021

    Contatti e social

    IG: https://www.instagram.com/piatuccitto/

    FB: https://www.facebook.com/piatuccittoofficial/

    TW: https://twitter.com/PiaTuccitto

    YT: https://www.youtube.com/channel/UCIQv3XLXE1CSVXhYAG-4Mb

    SITO: http://www.piatuccitto.net/

    BIO

    Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi “Il Rock al femminile”, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003), entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie “E…”. Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia, video story visibile su sito realizzata in collaborazione con Livia Elena Laurentino e Massimo Persiani. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni, Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano.

    Il 5 gennaio 2015 Pia è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com’è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo lavoro nato dalla collaborazione con Federica Lisi. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai “– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del lavoro ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me” ft, Federica Lisi.

    Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il CD“Romantica io”, pubblicato il 31 gennaio 2020 e che ha raggiunto la TOP 10 di tutte le classifiche indipendenti italiane. L’album viene presentato il 2 febbraio durante la trasmissione “Sky Sunday Morning” di SKY Sport24 e il 10 febbraio al Barone Rosso di Red Ronnie e nelle radio Argentine: Sensaciones Italianas, La Tecno FM 88.3. Il 19 giugno 2020 torna in radio con il singolo “Com’è bello il mio amore”, anche nella versione spagnola “Que bonito mi amor”. Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 23 ottobre esce il terzo singolo “Stupida per te”, accompagnato dal clip che vede protagonista insieme a Pia il cantautore Franco Simone. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. Il 27 ottobre 2020 la rocker presenta il video nel programma di Red RonnieWe have a dream”. Il 17 novembre esce il servizio di Cinzia Terlizzi de La Rocker sul Tg2 Rai. Il 9 dicembre viene intervistata da Mara Miceli su Radio Vaticana e, in occasione delle Feste di Natale una delle luminarie di Rimini s’illumina con la frase della composizione “E…” “Se non mi trovi cercami in un sogno”.

    Il 29 gennaio 2021 esce il quarto singolo  in bilingua “Perché tutto muore”  “Porque todo muere” (autrice madrilena Marghina Garcia), accompagnato dal video dove vede protagonista Federica Lisi insieme a Pia. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. . Il 31 gennaio viene intervistata su Sensaciones Italianas e il 14 febbraio su Radio Extremo Fm di Buenos Aires. Il 1 marzo è stata ospite al Barone Rosso di Red Ronnie insieme alla band con un live. Il 13 marzo con  Federica Lisi presenta il video “Perché tutto muore” su Skysport nel Programma “Super weekend” condotto da Mario Giunta.

    L’11 Giugno 2021 esce il nuovo singolo April 7th Ft Erene Mastrangeli, autrice italo-americana dell’adattamento in lingua inglese, trasferitasi alla fine degli anni 90 a New York e conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’Inno di Mameli, scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, esecutore e fondatore dei Crash Test Dummies.

    BIO

    Erene Mastrangeli fa parte di una giovane generazione di chanteuse cantautrici, compone canzoni che esplorano il processo di scoperta di sé attraverso una voce bilingue.

    Il quotidiano LaVOCE di New York dice di lei: «La voce melodiosa di Erene, accompagnata dalla chitarra, mescola testi in italiano e in inglese con una sensibilità da American Songbook». 

    Conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’inno di Mameli, Erene scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, esecutore e fondatore dei Crash Test Dummies.

    Erene è dedita a portare pace nel mondo attraverso le sue canzoni. Il suo nuovo album, intitolato “Love, Shine” che uscirà ad Agosto del 2021, è stato proprio ispirato da questo desiderio di diffondere una visione più compassionevole nel mondo attraverso la musica. Il singolo che dà il titolo al CDè uscito su tutte le piattaforme digitali il 30 Aprile, distribuito da Beige Records.

  • CARLO AUDINO “L’uomo del sangue” è il nuovo singolo del chitarrista e cantautore romano dedicato a tutti i donatori

    Una storia vera ispira un pezzo dedicato a tutti i donatori

    In radio dall’11 giugno

    Il pezzo racconta il mondo dei donatori di sangue, partendo da Giacomo, un amico come altri che diventa eroe nel momento in cui scopriamo il suo gesto di quotidiana generosità: Giacomo, è un donatore.

    «Era un mio compagno di classe al liceo e mi stupì quando mi confidò, con tranquilla indifferenza, che quella settimana sarebbe andato a fare la periodica donazione di sangue. Io rimasi scioccato: ero uno di quei tanti ragazzi che appena sentono solo nominare la parola ago cominciano ad avere vuoti e svenimenti, perciò quel fatto mi restò impresso. 

    Negli anni sono migliorato: ho provato a superare il trauma facendo volontariato nella Croce Rossa e, tuttora, nella Protezione Civile oltre ad aver imparato a donare il sangue» Carlo Audino. 

    Il pezzo è quindi un omaggio dichiarato alle associazioni A.V.I.S. (Associazione Volontari Italiani del Sangue), FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di sangue) e Croce Azzurra (Associazione Donatori di Sangue e Midollo), oltre a chi lavora nel settore del volontariato e più in generale nel complesso mondo sanitario. 

    Voce, chitarre e cori sono di Carlo Audino, le tastiere di Riccardo Taddei, il basso di Simone Ceracchi e batteria di Luca Fareri. Il pezzo è stato registrato presso LR Studio di Lariano (RM).

    Etichetta: WOWMusic.it

    Radio date: 11 giugno 2021

    Contatti e social

    Sito: carloaudino.it

    Facebook: facebook.com/karlaudino

    Twitter: twitter.com/carlo_audino

    Instagram: @carlo_audino_music

    TikTok: tiktok.com/@carlo_audino_music

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCeYbsvUtk1jxa0vwBIXBDnw

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/67lsVndBoiZORqZdHSCoQl

    BIO

    Classe 1964, inizia a suonare la chitarra a 15 anni seguendo le orme del padre Antonio. Nel giro di pochi mesi comincia a scrivere i primi brani ispirato soprattutto dalla figura di Ivan Graziani. Nel 1996 e 1997 è all’Accademia della Canzone di Sanremo con un giovane e spaesato amico di allora: Tiziano Ferro. Nel frattempo crea uno studio di registrazione per poter fissare le proprie emozioni, trovandosi al centro di un gruppo di amici artisti, per i quali si presta in qualità di arrangiatore e tecnico del suono, senza abbandonare la propria carriera musicale. 

    Nel 2012 un gravissimo incidente di moto gli è quasi fatale e gli distrugge il polso ed il braccio sinistro: secondo i medici non potrà mai più suonare la chitarra. Invece dopo qualche anno di rassegnazione decide di riprovare, magari solo per quel poco che l’agilità delle dita della mano sinistra gli consentono. Così prova a suonare l’accompagnamento per gli inni ecclesiastici durante le funzioni della domenica sera presso la chiesa St John Fisher di Rochester (UK) dove si era trasferito da qualche anno. Miracolosamente nel giro di poche domeniche riprende confidenza con un nuovo modo di suonare e passa dalle celebrazioni ecclesiastiche ai locali vicino Londra. Finalmente, nel 2021, ha deciso di dare una possibilità alle sue vecchie canzoni, avendo ricominciato anche a scriverne di nuove. 

  • HELLE “Rispetto” è il nuovo brano della cantautrice e producer bolognese che racconta la dualità dell’animo umano

    Un componimento sulla personalità, duplice e variabile, spesso incontrollabile 

    In radio dall’11 giugno 

    “C’è qualcuno che non conosco in me” è l’incipit di un componimento che parla di personalità. Senza scomodare i ben noti dottor Jekyll e signor Hyde, Helle racconta la dualità dell’animo, confermando la vena elettro pop che ne caratterizza la produzione. “Rispetto” è il nuovo tassello che la producer bolognese aggiunge per avvicinarsi alla pubblicazione del suo nuovo album “Disonore”, che uscirà il prossimo 25 giugno. 

    «Rispetto parla del lato intimo e nascosto in noi stessi. A volte parliamo con una voce non nostra, eppure siamo sempre noi». Helle

    Etichetta: Volume!

    Radio date: 11 giugno 2021

    Release album: 25 giugno 2021 

    CONTATTI E SOCIAL 

    Facebook www.facebook.com/Helle.musica/

    Instagram www.instagram.com/helle.musica/?hl=it

    Canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCUyHqlN2KJZZaI13abFhQhQ

    BIO

    Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle

  • CARLO AUDINO “Canzoni d’amore” è il ritorno alla musica del chitarrista e cantautore romano

    Una tipica song da spiaggia che fa ritrovare il ricordo di pomeriggi e serate passate con gli amici a cantare

    In radio dal 28 maggio

    Ricordi di pomeriggi passati in spiaggia a suonare la chitarra con gli amici. Ricordi di sguardi, sorrisi, voci, odori… il tutto miscelato dal frastuono delle onde e dei bambini che costruivano castelli di sabbia. C’è tutto questo in “Canzoni d’amore”, il elaborato musicale con cui Carlo Audino sceglie di tornare alla musica. 

    «Ho scritto almeno una decina di brani in riva al mare: qualcuno per amore, qualcun altro immerso in riflessioni profonde suscitate dall’infinito spazio rotto soltanto dal fragore delle onde. Perciò non poteva mancare una song dedicata alla comitiva che cantava, anche se li ho persi tutti di vista, anche se ho paura di chiedere perchè so benissimo che molti di loro non ci sono più. E così quando canto questo elaborato musicale mi emoziono ancora di più, come fosse un malinconico e affettuoso saluto». Carlo Audino 

    La voglia di rimarcare lo stile da “falò sulla spiaggia” è palesata anche nella composizione del elaborato musicale, con le parti disallineate con la voce principale mentre le parole del testo si legano per similitudine alle parole del canto centrale, tipico di chi canta senza ricordare bene il testo. 

    La registrazione è stata effettuata presso “LR Studio” di Lariano (RM). Gli arrangiamenti sono curati dallo stesso autore e da Riccardo Taddei, che ha anche suonato le tastiere ed il pianoforte. La sezione ritmica è di Simone Ceracchi (basso) e Luca Fareri (batteria).

    Autoproduzione

    Radio date: 28 maggio 2021

    Contatti e social

    Sito: carloaudino.it

    Facebook: facebook.com/karlaudino

    Twitter: twitter.com/carlo_audino

    Instagram: @carlo_audino_music

    TikTok: tiktok.com/@carlo_audino_music

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCeYbsvUtk1jxa0vwBIXBDnw

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/67lsVndBoiZORqZdHSCoQl

    BIO

    Classe 1964, inizia a suonare la chitarra a 15 anni seguendo le orme del padre Antonio. Nel giro di pochi mesi comincia a scrivere i primi brani ispirato soprattutto dalla figura di Ivan Graziani. Nel 1996 e 1997 è all’Accademia della Canzone di Sanremo con un giovane e spaesato amico di allora: Tiziano Ferro. Nel frattempo crea uno studio di registrazione per poter fissare le proprie emozioni, trovandosi al centro di un gruppo di amici artisti, per i quali si presta in qualità di arrangiatore e tecnico del suono, senza abbandonare la propria carriera musicale. 

    Nel 2012 un gravissimo incidente di moto gli è quasi fatale e gli distrugge il polso ed il braccio sinistro: secondo i medici non potrà mai più suonare la chitarra. Invece dopo qualche anno di rassegnazione decide di riprovare, magari solo per quel poco che l’agilità delle dita della mano sinistra gli consentono. Così prova a suonare l’accompagnamento per gli inni ecclesiastici durante le funzioni della domenica sera presso la chiesa St John Fisher di Rochester (UK) dove si era trasferito da qualche anno. Miracolosamente nel giro di poche domeniche riprende confidenza con un nuovo modo di suonare e passa dalle celebrazioni ecclesiastiche ai locali vicino Londra. Finalmente, nel 2021, ha deciso di dare una possibilità alle sue vecchie canzoni, avendo ricominciato anche a scriverne di nuove.

  • SASHA VINCI “Non ho paura” è il nuovo singolo estratto da Mercurio, progetto cantautorale dell’artista e performer siciliano

     Il singolo è una delle nove espressioni musicali contenute nel lavoro cantautorale “Mercurio”

    In radio dal 28  maggio

    Dopo “Castelli di rabbia”, “Non ho paura” è il secondo singolo che accompagna l’uscita dell’album Mercurio, lavoro cantautorale dell’performer visivo Sasha Vinci, che ha deciso di utilizzare, per la prima volta in maniera diretta e totalizzante, il potere evocativo, metaforico e incisivo delle parole. 

    L’album nasce a quattro mani insieme al musicista Vincent Migliorisi e rappresenta un canto liberatorio ed espressivo, che prende forma nell’isolamento del lockdown, per riportare l’attenzione alla natura instabile e contraddittoria dell’essere umano che ha la capacità, indifferentemente, di toccare gli abissi e di intraprendere un volo “magnifico”. 

    I testi raccontano di storie interrotte, di eventi di cronaca, di emozioni forti e distruttive: di rabbia, collera e amore, ma anche di noia e di paura, senza veli né ipocrisie. Come in “Non ho paura” che, contrariamente a quanto esprime il titolo, parla proprio di una costante dell’essere umano: la paura. Nel testo l’autore evoca delle immagini forti e tragiche come quando parla di “carne di sale”, un riferimento ai migliaia di morti del Mediterraneo, di cui egli è geograficamente testimone o di “una cattedrale che crolla”, metafora di una fede in declino e di una spiritualità perduta.

    Da un’atmosfera inquieta iniziale emerge il delay di una chitarra che traghetta l’ascoltatore verso un approdo sicuro, dove il leitmotiv “Non ho paura” restituisce fiducia ed esorcizza lo stesso sentimento.

    Etichetta: aA29 Project Room 

    Radio date: 28 maggio 2021

    ASCOLTA MERCURIO 

    Contatti e social

    Sito Artista: http://www.sashavinci.it

    Sito galleria: https://aa29.it/en/

    Pagine social dell’performer

    FB: Sasha Vinci 

    IG: @sasha.vinci

    Pagine social della galleria

    FB aA29 Project Room 

    IG  @aa29projectroom 

    Profilo Vimeo Artista 

    https://vimeo.com/user138461245

    BIO

    Sasha Vinci (1980) vive a Scicli, in Sicilia. 

    Il fondamento della sua ricerca si basa sulla continua sperimentazione e dialogo tra differenti media artistici quali performance, scultura, disegno, pittura, scrittura e musica; linguaggi grazie ai quali l’performer s’interroga sulle complessità dell’esistente, per giungere a una visione ampia e plurale. La performance è il mezzo espressivo da cui spesso l’intero lavoro si origina: è frutto di uno sforzo collettivo e parla di trasformazione sociale, di coesione, di resistenza politica. 

    Da sempre interessato alla simbologia, studia i rapporti numerici sottesi alla natura e alla musica, attinge alle teorie platoniche e pitagoriche che trattano dell’armonia e dell’ordine dell’universo, e utilizza oggetti, strumenti e simboli tipici della tradizione siciliana, adattandoli a nuovi contesti. 

    Porta avanti inoltre la ricerca sul Multinaturalismo che esprime, attraverso diversi media, la necessità che ha l’essere umano di immaginare, attraverso nuove forme e configurazioni, delle vie alternative d’interazione e convivenza con le altre specie animali e vegetali, evitando la distruzione degli habitat. L’performer sperimenta anche con la parola e con il linguaggio: disegna parole in LIS, combina nuovi slogan e manifesti politici, inserisce nei disegni lettere sparse, da decifrare. Infine, lavora con la parola scritta e cantata, per dare voce a urgenti riflessioni sociali e politiche e per manifestare le luci e le ombre dell’età contemporanea. Dal 2013 collabora attivamente con il musicista Vincent Migliorisi per dare vita agli arrangiamenti musicali e all’apparato sonoro che accompagna le performance e i video d’performer: il suono diventa una costante nelle opere e nei progetti che realizza.  

    Il lavoro di Sasha Vinci è stato presentato ed esposto in musei, spazi no profit, biennali, rassegne artistiche, università nazionali e internazionali e teatri come: Reggia di Caserta; MACRO – Roma;  MAMbo – Bologna; Manifesta12 – Palermo; Villa D’Este – Tivoli; FuturDome – Milano; Centro Culturale La Mercè, Girona-Barcellona; Università Ca’ Foscari – Venezia; NYU School of Engineering – New York; Art Centre dell’Università di Silpakorn – Bangkok; Teatro La Fenice – Venezia.

    Dal 2016 è rappresentato dalla galleria aA29 Project Room. 

    A marzo 2020, quando il mondo si è fermato, l’performer Sasha Vinci ha scelto di rispondere al silenzio, alle distanze e all’isolamento imposto dalla pandemia, con la creazione di un nuovo lavoro fatto di parole e di canto, di note e di musica, in collaborazione con il musicista Vincent Migliorisi, co-autore dei brani, e con il sostegno di aA29 Project Room. 

    Biografia completa 

  • DALIA BUCCIANTI “Un po’ meno” è il nuovo brano della cantautrice toscana

    Un abbraccio in chiave pop a chi sta attraversando un momento difficile, con la convinzione che giorno dopo giorno il dolore sarà “un po’ meno”

    In radio dal 21 maggio

    Un viaggio alla scoperta di sé stessi, tra passi falsi, vecchi ricordi e una consapevolezza acquisita nel tempo: il dolore bisogna affrontarlo ed elaborarlo perché “Domani farà male un po’ meno” e sarà così ogni giorno, fino a quando imparerai a conviverci. 

    Questo inedito è una sorta di “abbraccio” dedicato a tutte quelle persone che ogni giorno affrontano la propria battaglia. 

    Il movie è stato girato al Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima. La location è stata gentilmente concessa dal Teatro dell’Aglio e dal Comune di Campiglia Marittima (LI). Riprese e montaggio sono di Francesco Giomi, tecnico del suono “AudioRumor”. Quello di “Un po’ meno” è un video semplice: una chitarra, un microfono e un palcoscenico che rappresentano a pieno la voglia di ripartire con tanta buona musica. 

    Etichetta: Advice Music

    Radio date: 21 maggio 2021

    Contatti e social

    Facebook https://www.facebook.com/BuonaMusika/

    Instagram @buonamusika

    YouTube http://bit.do/buonamusika

    BIO

    Dalia Buccianti, è una cantautrice toscana, classe 1996. Affascinata dalla musica fin da piccola, è durante l’adolescenza che scopre la sua grande passione per la scrittura e la composizione di brani inediti. Nel 2016 esce il suo primo singolo dal titolo “Questa primavera”, accompagnato da un video. Nel 2017 inizia a collaborare alla scrittura e alla composizione di brani inediti con Luca Pierpaoli, chitarrista del gruppo folk “Lingalad”. Il concept prende il nome di “Buonamusika”.  Nel 2018 vengono notati alcuni brani di loro produzione dalla Sony ATV Music e Dalia viene selezionata per entrare a far parte del Songwriting Camp organizzato in occasione del Medimex 2018 nella città di Taranto. Qui ha l’opportunità di vedere all’opera alcuni tra i suoi autori preferiti (Tony Maiello, Gianni Pollex, Gaia Gozzi, Gianclaudia Franchini, Piero Romitelli). Nell’agosto esce il secondo singolo: “Mille parole”, con un movie realizzato dai ragazzi del “Progetto Bridge” di Carpi (MO). A dicembre 2019 viene presentato il terzo singolo dal titolo “TU”, un componimento in versione acustica, semplice e diretto, che definisce finalmente lo stile della cantautrice.

    A settembre 2020 esce il componimento dal titolo “Plastica”. Ora è in lavorazione per Advice Music un EP anticipato dal singolo “Una volta la pioggia”, in radio e sui digital store dal 4 dicembre 2020.

  • ALESSANDRO ZAVATTI “Siamo Veramente Liberi?” è il nuovo singolo del cantautore romano

    Una domanda intimista espressa con un flusso di parole su una cadenza rock

    In radio dal 21 maggio

    «Questa song è nata in un periodo in cui tra la pressione degli esami all’università, e la rottura con il mio primo gruppo, avevo smesso di fare musica. Non sapevo se avrei continuato a scrivere canzoni. Poi una sera sono andato a sentire in un locale della periferia romana il concerto di un amico, ed è stata come una scintilla che mi ha fatto risvegliare». Alessandro Zavatti. 

    “Siamo veramente liberi?” è una sorta di domanda universale, un interrogativo scomodo a cui è difficile dare risposta. Si parla di libertà di scelta, di pressioni, di influenze esterne, espresse con voce cadenzata su un arrangiamento rock.

    Più che alla società il giovane cantautore rivolge la domanda a sè stesso, arricchendola quindi di un taglio intimista in cui la musica diventa terapia. 

    Etichetta: Autoproduzione

    Radio date: 21 maggio 2021

    CONTATTI SOCIAL

    Facebook: https://www.facebook.com/AlessandroZavattiofficial/

    Instagram: https://www.instagram.com/alessandrozavatti_/

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/3XhaoJ7dX6zZ1AVYF8hMvf?si=hg8ckzCIQYq9Y7Q-3HDfpA

    Youtube: https://youtube.com/c/AlessandroZavatti

    BIO

    Alessandro Zavatti è un cantautore romano classe ’97. Studia dapprima chitarra classica ed elettrica con il musicista Paolo Petrucci, poi si approccia allo studio del canto presso l’Accademia Romana di Musica e con Ilaria Piccin. Nell’ottobre 2014 è frontman dei “The Wave” e con loro si esibisce su vari palcoscenici romani. Ad inizio 2017 registra con la sua band il primo lavoro in studio, l’Ep “Le Ali Per Volare” e partecipano al concorso “Emergenza Festival” arrivando alla fase finale disputata al Palatlantico di Roma nella categoria Band.

    Nel 2018 decide di iniziare un nuovo proponimento solista e nel giugno 2019 pubblica in digitale il suo primo singolo “Migliore Di Così”, seguito da “Il teatro dell’assurdo”. Nel Febbraio 2020 esce “Pace”.

    Nell’ultimo anno Alessandro Zavatti è tra i semi-finalisti del contest della Regione Lazio LAZIOSOUND nella sezione “Songwriting Heroes”. 

  • ARINA feat. Tony Esposito“Nuje” è il nuovo singolo della cantautrice campana

    Un singolo tra world music e ritmo napoletano che parla della capacità di prendere il destino nelle proprie mani.

    in radio dal 14 maggio

    Scritto e composto dalla stessa Arina, il singolo nasce istintivamente, figlio del periodo vissuto dall’esecutore. Un periodo complesso, fatto di difficoltà e grandi riscoperte. “Nuje”, infatti, parla di scelte, le stesse che influenzano la nostra vita. Affronta la convinzione più’ intima che il nostro destino è fra le nostre mani.

    Le sonorità  attingono dalla world music, fuse in un sound napoletano che si arricchisce della collaborazione con il musicista partenopeo Tony Esposito, che con le sue percussioni ha dato un tocco di classe e ritmo tribale alla track, dandogli un tono internazionale.

    «Da una parte ho messo la difficoltà di ritrovarsi a vivere i giorni di oggi, in cui sembra che tutto si muova senza un senso, intrisi di brutte notizie. Dall’altra la speranza delle note. La risposta è tutta nel ritornello della track, che ripete più’ volte. Simme Nuje, Simm nuje, come a dire che siamo appunto noi, tutti insieme l’unico modo per uscire vincenti da tutto questo» Arina

    Etichetta: ADVICE MUSIC 

    Radio date: 14 maggio 2021

    CONTATTI SOCIAL

    Facebook: https://www.facebook.com/PETRILLA1983/

    Instagram: https://instagram.com/arinapetrillo?igshid=1q3s10owi7rr9

    BIO

    Arina Petrillo, in arte Arina, è una cantautrice originaria della provincia di Salerno e vive a Roma. Dopo gli studi di canto e canto  jazz a Roma, ha preso parte ai master del Cet con Giuseppe Barbera e all’età di 23 anni inizia a scrivere le sue canzoni. Nel 2014 pubblica il suo primo singolo “Uomini neri” e l’anno seguente l’Ep “Che sbaglio sei”. È stata finalista al premio Mia Martini nel 2012 e nel 2016, ha vinto il Premio della Critica Contursi Festival nel 2015 ed è finalista del concorso Area Sanremo nel 2016 e nel 2017 oltre che finalista di Musicultura nel 2019. Ha aperto i concerti di Paolo Vallesi, Gatto Panceri, Tony Esposito e Mariella Nava. Attualmente sta realizzando un nuovo proponimento discografico con brani in italiano e napoletano con la collaborazione di Tony Esposito.