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  • Grande jazz con la big band di Gabriele Comeglio, Franco Ambrosetti, Sarah Jane Morris,  Emilio Soana, Marko Djordjevic ma non solo domenica 22 settembre a Vigevano (Pv)

    Grande jazz con la big band di Gabriele Comeglio, Franco Ambrosetti, Sarah Jane Morris, Emilio Soana, Marko Djordjevic ma non solo domenica 22 settembre a Vigevano (Pv)

    MILANO – Negli anni ’40 e ’50 ebbe un notevole successo, negli Stati Uniti, un format inventato dal manager e promoter Norman Granz, che gestiva artisti del calibro di Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Oscar Peterson e molti altri. La formula prese il nome di “Jazz at the Philarmonic” ed era la seguente: Granz affittava il più importante teatro della città (ad esempio la famosa Carnegie Hall di New York o il Philarmonic Auditorium di Los Angeles) e metteva in piedi un cartellone eclettico, adatto a tutti i gusti ma di grande valore artistico. C’era un gruppo più tradizionale, orientato allo swing, uno che faceva musica bop, una big band e un paio di grandi vocalist. Lo show si concludeva con l’immancabile jam session. Granz raggiunse i tre obiettivi che si era dato: portare il jazz nelle grandi sale da concerto, far esibire musicisti senza barriere razziali e dimostrare che il pubblico, quando c’era da ascoltare musica di qualità, era pronto ad affollare i teatri. “Jazz at the Philarmonic” rivivrà, ameno per una sera, al Teatro Cagnoni di Vigevano (Pv) domenica 22 settembre (inizio live ore 21).
    Sul palco la Big Band Jazz Company, una delle più longeve formazioni italiane, diretta da Gabriele Comeglio, con all’attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e collaborazioni prestigiose con artisti di livello internazionale (Bob Mintzer, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e molti altri). All’inizio l’orchestra proporrà, in prima esecuzione assoluta, due composizioni di Gianni Ferrio, del quale ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Ferrio è stato il più grande arrangiatore e orchestratore che l’Italia abbia mai avuto, uno dei pochissimi allo stesso livello dei grandi direttori americani (Nelson Riddle, Billy May e così via). Ferrio ha legato il suo nome a centinaia di show televisivi, è stato autore di canzoni di successo (Piccolissima serenataParole parole, Non gioco più) ed è noto al grande pubblico per la sua collaborazione pluriennale con Mina. La Jazz Company eseguirà alcuni brani tratti dal film “Frenesia dell’estate” di Luigi Zampa (1964), gentilmente messi a disposizione da Massimilano Pani, che cura l’eredità musicale di Ferrio con amore e passione autentici.
    Di volta in volta la big band accompagnerà poi i vari solisti, a cominciare dal bassista Riccardo Fioravanti e dal pianista Claudio Angeleri, i quali riproporranno il repertorio del grande bassista italiano Giorgio Azzolini, scomparso lo scorso aprile all’età di 96 anni.
    Poi sarà la volta di Marko Djordjevic, tromba solista della RTS, la big band della Radio di Stato della Serbia con sede a Belgrado, che eseguirà un paio di composizioni scritte da due eccellenti musicisti serbi: Stjepko Gut e Dusko Gojkovich.
    Subito dopo, il trombettista Franco Ambrosetti, uno dei più noti jazzisti europei (con collaborazioni che vanno da Michael a Randy Brecker, da Phil Woods a Dexter Gordon, da Cannonball Adderley a Joe Henderson, solo per citarne alcuni) proporrà due brani del suo repertorio arrangiati appositamente per l’orchestra da Gabriele Comeglio. Ambrosetti sarà affiancato sul palco dal giovane sassofonista luganese Filippo Valli.
    Per finire, spazio al jazz vocale. Dapprima salirà sul palco Maggie Charlton, seguita da Caterina Comeglio, impegnate in un repertorio che sarà un tributo a due tra i più importanti compositori americani: George Gershwin e Duke Ellington, di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario dalla morte.
    Per il gran finale di “Jazz at the Philarmonic” riflettori puntati sulla cantante inglese Sarah Jane Morris, molto amata dal pubblico italiano e vincitrice del Festival di Sanremo 1990 con il brano “Se stiamo insieme”, cantato in coppia con Riccardo Cocciante. Tra i suoi maggiori successi figurano il remake di “Don’t leave me this way” con i Communards (al primo posto nella classifica dei singoli del 1986 nel Regno Unito, Belgio, Olanda e Spagna e al terzo in Italia con oltre un milione di copie vendute complessivamente in Europa) e di “Me and Mrs Jones”.

    “Jazz at the Philarmonic”  – Domenica 22 settembre 2024, ore 21
    Teatro Cagnoni, corso Vittorio Emanuele II 45, Vigevano (Pv).
    Biglietti: (comprensivi dei diritti di prevendita): intero 20 euro, ridotto 15 euro (under 25 e over 60). Abbonati: 15 euro posto unico, loggione 10 euro.
    Prevendita presso il Teatro Cagnoni dal 14 settembre.
  • Dal 6 al 27 aprile la nuova edizione di “Garbagnate in Jazz” a Garbagnate Milanese con Scott Hamilton, Emilio Soana, Sergio Orlandi, Claudio Angeleri e molti altri

    Dal 6 al 27 aprile la nuova edizione di “Garbagnate in Jazz” a Garbagnate Milanese con Scott Hamilton, Emilio Soana, Sergio Orlandi, Claudio Angeleri e molti altri

    MILANO – Si svolgerà da giovedì 6 a giovedì 27 aprile la settima edizione di “Garbagnate in Jazz”, la rassegna organizzata dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Garbagnate Milanese, dalla Garbagnate Music Academy e dall’associazione culturale Jazz Company. Come sempre, la direzione artistica è a cura del sassofonista Gabriele Comeglio, direttore della Big Band Jazz Company, che anche quest’anno ha invitato a esibirsi a Garbagnate Milanese nomi di spicco della scena italiana – da Emilio Soana a Claudio Angeleri fino a Sergio Orlandi – e un musicista di fama internazionale come Scott Hamilton, uno dei titani del jazz mainstream e del sax tenore “tradizionale”. I tre concerti della rassegna si svolgeranno presso la biblioteca civica Corte Valenti e saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti.

    Il primo appuntamento della nuova edizione è in programma giovedì 6 aprile con l’evento intitolato “West Coast Jazz”: si tratta di un tributo, da parte del trombettista Sergio Orlandi, del sassofonista Gabriele Comeglio e dell’ensemble della Garbagnate Music Academy, al celeberrimo quartetto di Gerry Mulligan e Chet Baker, che si sciolse nel gennaio del 1953, settant’anni fa. Mulligan e Baker avevano iniziato a collaborare due anni prima, su invito di Richard Bock, proprietario dell’Haig Club, un piccolo locale di di Los Angeles. Il successo fu istantaneo e il loro gruppo fece registrare il tutto esaurito per ben undici mesi. Bock, che era anche il proprietario dell’etichetta Pacific, specializzata in cool jazz, spinse la band in sala di registrazione nel luglio successivo: nacquero subito due capolavori come “Bernie’s Tune” e “Lullaby of the Leaves”. Il successo fu istantaneo e il gruppo si convinse a tornare in sala per incidere altri 15 brani. Gran parte di questo repertorio, con trascrizioni originali tratte dai dischi dell’epoca, verrà proposto da Sergio Orlandi (tromba), da Gabriele Comeglio (sax baritono) e da alcuni docenti della Garbagnate Music Academy per una serata all’insegna del West Coast Jazz degli anni Cinquanta.

    Sergio Orlandi è uno dei trombettisti italiani più apprezzati e richiesti: nel corso della sua brillante carriera ha suonato nell’Orchestra del Festival di Sanremo (con Ray Charles e Dee Dee Bridgewater), con la Jazz Class Orchestra, con l’Orchestra di musica leggera della Rai di Milano, con la JW Big Band di Marco Gotti e con la Nightfly Orchestra (la formazione residente del Blue Note di Milano). Vanta, inoltre, collaborazioni con musicisti del calibro di Patti Austin, Sarah Jane Morris, Yellowjackets, George Garzone, Bob Mintzer, Kenny Wheeler, Dewey Redman, Clark Terry (con il quale ha inciso un cd), Charlie Mariano, Martial Solal, Franco Ambrosetti, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Giorgio Gaslini, Gianluigi Trovesi, Stefano Di Battista, Enrico Intra e Roberto Gatto.

    Il secondo appuntamento di “Garbagnate in Jazz”, giovedì 20 aprile, sarà un’imperdibile “Standards Night”, protagonisti Scott Hamilton, Emilio Soana e la Garbagnate Music Academy Big Band. Il grande sassofonista americano, per la prima volta a Garbagnate, e la formazione diretta da Gabriele Comeglio proporranno un jazz classico ed elegante, pescando tra alcuni degli standards più famosi del Great American Songbook. Inoltre, la cantante Caterina Comeglio presenterà una manciata di pezzi tratti dai repertori di Etta James, Ella Fitzgerald e Lelio luttazzi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

    Musicista dal suono pieno e coinvolgente, Scott Hamilton ha tratto ispirazione dai più noti maestri dello strumento, riuscendo a creare uno stile personale e affascinante. Dotato di un impeccabile fraseggio e di un sound che lo ha imposto all’attenzione generale per la dolcezza del suo sassofono e per la sua creatività, Hamilton ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz (tra cui Benny Goodman, Gerry Mulligan, Charlie Byrd, Ray Brown e Woody Herman) e ha avuto due nomination per i Grammy Awards.

    Infine, giovedì 27 aprile, per l’evento conclusivo della rassegna, andrà in scena “Musiche dalle città invisibili”, un progetto del pianista e compositore Claudio Angeleri ispirato al capolavoro di Italo Calvino, scritto nel 1972. L’ensemble di Claudio Angeleri e la voce recitante dell’attore Oreste Castagna condurranno gli spettatori, attraverso un viaggio fantastico, in luoghi immaginari al di fuori del tempo, che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Alcune di queste città sono sospese su lunghi trampoli, altre sono al confine tra due deserti, di sabbia e di mare, altre ancora sono perfettamente identiche tra loro, seppure a migliaia di chilometri di distanza. Per tradurre in spettacolo questo caleidoscopio di immagini e sensazioni si è lavorato sia sulle specificità dei diversi linguaggi (musica e parola) sia sulle nuove possibilità offerte dai rapporti interdisciplinari. È la musica a narrare il racconto, assumendo la funzione descrittiva specifica del testo, mentre la parola, recitata o cantata (e spesso anche filtrata elettronicamente), viene utilizzata più per la potenziale qualità musicale che per la coerenza lessicale.

    Lo spettacolo offre al pubblico una sequenza di quadri, diversi tra loro, ognuno con una propria storia e con i suoi protagonisti. I suoni tracciano una molteplicità di impronte uditive attraverso la parola letta e cantata e attraverso i diversi strumenti, come scie luminose che indicano percorsi individuali all’ascoltatore, il quale, a sua volta, le può vivere nella loro piena potenzialità, rendendole in ogni istante “individuali” nell’interpretazione, in quanto, come ha scritto lo stesso Calvino, “non sempre i segni, così come li cogliamo, ci dicono ciò che noi crediamo ci vogliano dire”.

    Pianista, compositore e didatta, Claudio Angeleri si è diplomato in pianoforte Jazz alla University of West London. Nome di primo piano della scena italiana, ha partecipato ai più importanti festival jazz nazionali e internazionali, ha inciso diversi album come leader, ha collaborato con musicisti del calibro di Charlie Mariano, Jerry Bergonzi, Bobby Watson, Franco Ambrosetti, Bob Mintzer, George Garzone, Tony Scott, Franco Cerri, Massimo Urbani e Gianni Basso e ha ideato spettacoli che incrociano il jazz e la letteratura, facendo dialogare il suo strumento con grandi musicisti quali Steve Lacy, Kenny Wheeler e Gianluigi Trovesi, solo per citarne alcuni. Dal 1987 dirige il CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo, dove svolge un’intensa attività didattica.

    “GARBAGNATE IN JAZZ”, dal 6 aprile al 27 aprile 2023 – Settima edizione

    Biblioteca civica Corte Valenti, via Monza 12, Garbagnate Milanese (Mi).

    Inizio concerti ore 21; ingresso libero fino a esaurimento posti.

    On line: garbagnateinjazz.webs.com

    Giovedì 6 aprile 2023

    West Coast Jazz (settant’anni dopo)

    Tributo a Gerry Mulligan e Chet Baker

    Sergio Orlandi (tromba), Gabriele Comeglio (sax baritono), Roberto Gelli (basso), Andrea Centonze (batteria), Elia Grassi (pianoforte), Dario Spezia (chitarra), Federica Vanacore (voce).

     

    Giovedì 20 aprile 2023

    Standards Night

    Scott Hamilton, Emilio Soana, Caterina Comeglio e la GMA Big Band

    Scott Hamilton (sax tenore), Emilio Soana (tromba), Caterina Comeglio (voce), Alberto Bonacasa (pianoforte), Roberto Gelli (basso), Alessandro Casè (batteria), Sara Collodel (chitarra), Gabriele Comeglio (sax), Valerio Beffa (sax), Emanuele Dell’Osa (sax), Ubaldo Busco (sax), Alessandro Bottacchiari (tromba), Camilla Rolando (tromba), Angelo Rolando (trombone).

     

    Giovedì 27 aprile 2023

    Musiche dalle città invisibili

    Claudio Angeleri ensemble e Oreste Castagna (attore)

    Claudio Angeleri (pianoforte), Giulio Visibelli (sax), Gabriele Comeglio (sax), Paola Milzani (voce), Marco Esposito (basso), Matteo Milesi (batteria), Oreste Castagna (voce recitante).

  • “A Vigevano Jazz”: in programma dal 29 giugno all’11 luglio la sesta edizione con Scott Hamilton, la Big Band Jazz Company, Gianluigi Trovesi, Emilio Soana, Sandro Gibellini e molti altri

    “A Vigevano Jazz”: in programma dal 29 giugno all’11 luglio la sesta edizione con Scott Hamilton, la Big Band Jazz Company, Gianluigi Trovesi, Emilio Soana, Sandro Gibellini e molti altri

    VIGEVANO (PV) – La presenza di musicisti di fama internazionale, la proposta di progetti originali presentati in anteprima assoluta, l’attenzione costante alla qualità dell’offerta musicale e la valorizzazione dei giovani talenti sono, da sempre, i tratti distintivi della rassegna “A Vigevano Jazz”, manifestazione organizzata dal Comune di Vigevano e dall’associazione culturale Jazz Company con il patrocinio della Regione Lombardia e il sostegno di Banca Generali. Anche la sesta edizione del festival (curata dal direttore artistico Gabriele Comeglio, sassofonista di vaglia e direttore della Big Band Jazz Company), che si svolgerà nella città dei Duchi dal 29 giugno all’11 luglio, è coerente con queste linee-guida: tre gli appuntamenti in programma – tutti a ingresso libero con prenotazione sul sito vigevanoestate.it – ospitati nel Cortile del Castello. In caso di maltempo, i concerti saranno spostati nei bellissimi spazi coperti della Cavallerizza del Castello.

    La nuova edizione, inserita all’interno del cartellone di eventi denominato “Vigevano Estate”, verrà inaugurata mercoledì 29 giugno (inizio live ore 21.15) con il progetto – in esclusiva per Vigevano – intitolato “Basie Night”, protagonisti il sassofonista Scott Hamilton, uno dei titani del jazz mainstream e del sax tenore “tradizionale”, e la Big Big Band Jazz Company, che proporranno i grandi classici del repertorio di Count Basie, pianista, compositore e direttore d’orchestra americano, tra i massimi rappresentanti dello Swing, scomparso nel 1984. Con loro ci sarà anche la vocalist Caterina Comeglio, che interpreterà alcuni brani di Count Basie.

    Afferma il sassofonista statunitense Scott Hamilton: «Suonare con una big band, di questi tempi, capita molto di rado, quindi considero questa opportunità un raro privilegio. Inoltre, la musica di Count Basie è davvero la mia preferita. Perciò non vedo l’ora di esibirmi a Vigevano con la Jazz Company e invito il pubblico a venirci a sentire. Sarà una grande serata!».

    Musicista dal suono pieno e coinvolgente, Scott Hamilton ha tratto ispirazione dai più noti maestri dello strumento, riuscendo a creare uno stile personale e affascinante. Interprete di una musica elegante, basata su un impeccabile fraseggio e un sound che lo ha imposto all’attenzione generale per la dolcezza del suo sassofono e per la sua creatività, Hamilton ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz (tra cui Benny Goodman e Gerry Mulligan) e ha avuto due nomination per i Grammy Awards.

    Attiva dal 1990, la Big Band Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio annovera alcuni dei solisti della disciolta orchestra di musica leggera della Rai di Milano ed è una delle più prestigiose formazioni europee: ha al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e si è esibita con i maggiori solisti di livello internazionale, inclusi Bob Mintzer, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e Franco Ambrosetti. Attualmente è in tour con lo spettacolo “Massimo Lopez & Tullio Solenghi show”.

    Il secondo concerto della nuova edizione di “A Vigevano Jazz” è in programma domenica 3 luglio (inizio live ore 21.15) con un’autentica chicca per tutti gli appassionati di questa musica: il debutto di una nuova formazione, ovvero l’Italian Jazz All Stars, che annovera tra le sue fila musicisti di alto livello come il pianista Claudio Angeleri, i sassofonisti Giulio Visibelli e Gabriele Comeglio, il trombettista Emilio Soana e il pluripremiato polistrumentista Gianluigi Trovesi. Il repertorio è quello californiano degli anni ’50 e ’60, ovvero gli anni più importanti del cosiddetto “Cool Jazz”: l’Italian Jazz All Stars presenterà un programma raffinato, con arrangiamenti originali dell’epoca, firmati dalla penna di grandi musicisti quali Gerry Mulligan, Marty Paich, Shorty Rogers e Lennie Niehaus.

    Infine, per l’evento di chiusura della rassegna, lunedì 11 luglio (doppio set alle 21.15 e alle 22.30) si esibirà l’Insubria Big Band, formazione che raccoglie i migliori talenti della regione insubrica (Piemonte Orientale, Lombardia Occidentale e Canton Ticino). Diretti da Gabriele Comeglio, questi giovani musicisti si cimenteranno con un repertorio incentrato, per lo più, sulla collaborazione tra la cantante Ella Fitzgerald e il chitarrista di origine italiana Joe Pass, che fruttò ai due artisti il Grammy Award nel 1976 con il disco “Fitzgerald and Pass… Again” (best jazz vocal album). Sul palco, a far rivivere la magia di quell’incisione, ci saranno anche la vocalist Caterina Comeglio e Sandro Gibellini, uno dei migliori chitarristi italiani, solista di livello internazionale (tra le sue innumerevoli collaborazioni spiccano quelle con Gianni Basso, Massimo Urbani, Martial Solal, John Taylor, Lee Konitz, Kenny Barron ma anche Danilo Rea, Mina, Fabio Concato e Tullio De Piscopo) e membro fisso per quindici anni dell’orchestra di musica leggera della Rai di Milano. Aspetto da sottolineare: per volontà degli organizzatori del festival, i giovani dell’Insubria Big Band (alcuni dei quali hanno già ottenuto importanti riconoscimenti individuali, come il sassofonista Alessio Dal Checco, premiato lo scorso anno, proprio a Vigevano, da Rick Margitza, jazzista di fama internazionale) si esibiranno in una manifestazione consolidata, davanti a un pubblico competente, a fronte di una regolare retribuzione.

     

    A VIGEVANO JAZZ – Dal 29 giugno all’11 luglio 2022 (sesta edizione)

    Dove: Cortile del Castello, piazza Ducale 20, Vigevano (PV).

    Ingresso libero con prenotazione sul sito vigevanoestate.it

    In caso di maltempo, i concerti verranno spostati alla Cavallerizza del Castello.

    On line: www.avigevanojazz.webs.com

    Mercoledì 29 giugno 2022, ore 21.15

    Big Band Jazz Company meets Scott Hamilton – “Basie Night”

    Direzione e arrangiamenti: Gabriele Comeglio.

    Direzione e arrangiamenti: Gabriele Comeglio.

    Solisti: Scott Hamilton (sax tenore) e Caterina Comeglio (voce).

    Ubaldo Busco, Emanuele Dell’Osa, Vittorio Cazzaniga, Gabriele Comeglio (sax),

    Emilio Soana, Sergio Orlandi, Claudio De Bernardi (trombe), Andrea Andreoli: (trombone), Sara Collodel (chitarra), Marco Serra (batteria), Alberto Bonacasa: (pianoforte), Andrea Cassaro (contrabbasso).

    Domenica 3 luglio 2022, ore 21.15

    Italian Jazz All Stars feat. Gianluigi Trovesi ed Emilio Soana – “Cool Jazz”

    Claudio Angeleri (pianoforte), Giulio Visibelli (sax), Gabriele Comeglio (sax), Emilio Soana (tromba), Gianluigi Trovesi (sax, clarinetto), Andrea Andreoli (trombone), Alessandro Casè (batteria), Marco Esposito (basso), Nicholas Lecchi (sax baritono).

    Lunedì 11 luglio 2022, ore 21.15 e 22.30

    Insubria Big Band – Tribute to Ella Fitzgerald & Joe Pass.

    Direzione: Gabriele Comeglio.

    Solisti: Sandro Gibellini (chitarra) e Caterina Comeglio (voce).

    Emilio Soana, David Adu Gyamfi, Camilla Rolando Silvio Pontiggia (trombe), Filippo Valli, Sofia Viglietti, Nicholas Lecchi, Alessio Dal Checco (sax), Angelo Rolando (trombone), Federico La Mura (chitarra), Luigi Urtis (pianoforte), Alessandro Casè (batteria), Marco Olivieri (basso).