Tag: Fabrizio Bosso
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La Monday Orchestra, Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani giovedì 9 maggio al Blue Note di Milano nel concerto-tributo a Bud Powell
La big band diretta da Luca Missiti presenterà, insieme ai solisti Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani, il nuovo album “Un Poco Loco”, omaggio al pianista e compositore Bud PowellMILANO – Una tra le big band più acclamate della scena italiana, un album nuovo da presentare in anteprima assoluta e due solisti di fama internazionale: sono questi gli ingredienti alla base del concerto-evento di giovedì 9 maggio al Blue Note di Milano, protagonisti la Monday Orchestra diretta da Luca Missiti, il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista Rosario Giuliani. Due i set in programma, il primo alle ore 20.30 (ingresso 32-37 euro; prevendita on line su www.bluenotemilano.com/evento/concerto-monday-orchestra- feat-fabrizio-bosso-e-rosario- giuliani-9-maggio-2024-milano/ ) e il secondo alle ore 22.30 (special price 22-27 euro; prevendita on line su www.bluenotemilano.com/evento/ concerto-monday-orchestra- ).feat-fabrizio-bosso-e-rosario- giuliani-9-maggio-2024-milano- 2-set/ Al Blue Note, insieme agli special guest Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani, la formazione milanese presenterà “Un Poco Loco”, il suo quinto disco, in uscita a maggio per Ultra Sound Records, dedicato alla musica del grande pianista e compositore statunitense Bud Powell, di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della nascita. In scaletta le più celebri composizioni di Powell, tra i maggiori esponenti del bebop: da “Tempus Fugit” a “Parisian Thoroughfare”, da “Bouncin’ With Bud” a “Un Poco Loco”, riarrangiate da Luca Missiti.Sul palco, con Bosso e Giuliani, si esibiranno i trombettisti Daniele Moretto, Alessandro Bottacchiari, Giancarlo Mariani e Pietro Squecco, i trombonisti Andrea Andreoli, Carlo Napolitano, Davide Albrici e Federico Cumar, i sassofonisti Giulio Visibelli, Andrea Ciceri, Tullio Ricci, Rudi Manzoli, Ubaldo Busco e Giancarlo Porro, il pianista Antonio Vivenzio, il contrabbassista Marco Vaggi e il batterista Francesco Meles, oltre ovviamente allo stesso Missiti. Che afferma: «Bud Powell è famoso per le sue doti pianistiche, ma è stato anche uno degli autori più significativi nella storia del jazz, anche se in questo ruolo non è abbastanza considerato, eccezion fatta per una ristretta cerchia di addetti ai lavori. Con questo nuovo disco abbiamo compiuto un’operazione simile a quella che avevamo condotto in occasione del nostro album precedente, dedicato a Michael Brecker. Anch’egli era noto per essere stato un incredibile sassofonista, meno come compositore, nonostante avesse notevoli abilità anche nel campo della scrittura musicale. Se i nostri album possono essere utili a far riscoprire, anche solo a qualcuno, la grandezza di questi compositori, possiamo ritenerci felici per il lavoro svolto».La scelta di avere accanto due musicisti del calibro di Bosso e Giuliani (che hanno collaborato anche alla registrazione di “Un Poco Loco”) non è certo causale: i due, infatti, hanno già condiviso in passato esperienze e progetti con la Monday Orchestra, ma sarà la prima volta che entrambi condivideranno, contemporaneamente, il palco con la big band milanese: «Abbiamo scelto due solisti di primo piano come Fabrizio e Rosario per esaltare l’essenza orchestrale del disco – continua Missiti – e per sottolineare il più possibile il ruolo del Powell compositore».Dal 2006, anno della sua fondazione, la Monday Orchestra si è esibita nei principali festival italiani insieme a musicisti di fama nazionale e internazionale, da Randy Brecker a Bob Mintzer, da Mike Mainieri a Sarah McKenzie, da Gianluigi Trovesi a Franco Ambrosetti, solo per citarne alcuni. Tra le altre collaborazioni maturate fino a oggi spiccano quelle con Tullio De Piscopo, Emanuele Cisi, Daniele Scannapieco, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Paolo Tomelleri, Gabriele Comeglio, Mario Rusca, Emilio Soana, Mauro Negri, Dario Faiella, oltre naturalmente a quelle con Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. -
Al Bellini di Catania l’inconfondibile jazz di Fabrizio Bosso
Dotato di una tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo capace di far risuonare le corde più profonde dell’anima, Fabrizio Bosso incontra Battisti. L’inconfondibile jazz di uno dei trombettisti italiani più famosi nel mondo si fonde sul palco con le anime di altri cinque strepitosi performer. Ne viene fuori l’inedita ed eccezionale reinterpretazione dell’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori.
In scena venerdì 23 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Uno spettacolo di indiscusso pregio culturale organizzato da Eventi Olimpo.
Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, ritroviamo la tromba di Fabrizio Bosso e il sax di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli, la batteria di Mattia Barbieri. Costeggiati dalla voce da crooner filosofico di Peppe Servillo, ci offrono una serata di passione per quella musica italiana che ha fatto la storia. Una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in ritmi suadenti e sapori latini, in racconti delicati ed emozioni palpitanti.
Non è stato semplice per i nostri sei compagni di viaggio raggiungere un simile risultato. Quello di Battisti è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di “cover”.
Invece, “Pensieri e parole” si caratterizza come un omaggio a Battisti compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui lui è il solo ispiratore. Un territorio magico dove Il mio canto libero, E penso a te e tanti altri suoi indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la vena creativa ispiratissima di Lucio Battisti e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione.
Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce senz’ombra di dubbio in una serata di grande teatro. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Interpretazione che diventa per la platea la lente attraverso cui scoprire ulteriori, inattesi, suggestivi aspetti di questo amato cantautore e sottile interprete del nostro tempo.
Il 23 dicembre al Teatro Massimo Bellini di Catania risuona vivido il jazz di “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Organizzazione a cura di Eventi Olimpo, inizio ore 20.30. I biglietti sono disponibili online sul circuito BoxOffice Sicilia (al seguente link: https://bit.ly/3D6vbm0) e presso i punti vendita ad esso collegati.
Per info e prenotazioni
Eventi Olimpohttps://eventiolimpo.it/ / info@eventiolimpo.it
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Al Bellini di Catania, Pensieri e parole di Battisti nell’espressione artistica di Peppe Servillo
La voce da crooner filosofico di Peppe Servillo e cinque strepitosi talenti del jazz affrontano l’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori. In scena venerdì 23 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Uno spettacolo di indiscusso pregio culturale organizzato da Eventi Olimpo.
Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, ritroviamo la tromba di Fabrizio Bosso e il sax di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli, la batteria di Mattia Barbieri. Riuniti insieme sul palco con Peppe Servillo per una serata di passione per quella musica italiana che ha fatto la storia. Una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in ritmi suadenti e sapori latini, in racconti delicati ed emozioni palpitanti.
Non è stato semplice per Servillo e i suoi cinque compagni di viaggio raggiungere un simile risultato. Quello di Battisti è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di “cover”.
Invece, “Pensieri e parole” si caratterizza come un omaggio a Battisti compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui lui è il solo ispiratore. Un territorio magico dove Il mio canto libero, E penso a te e tanti altri suoi indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la vena creativa ispiratissima di Lucio Battisti e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione.
Spiega Peppe Servillo: «Abbiamo deciso con “Pensieri e parole” di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove.»
Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce senz’ombra di dubbio in una serata di grande teatro. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Interpretazione che diventa per la platea la lente attraverso cui scoprire ulteriori, inattesi, suggestivi aspetti di questo amato cantautore e sottile interprete del nostro tempo.
Il 23 dicembre, al Teatro Massimo Bellini di Catania, la cultura si fa spettacolo: “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Organizzazione a cura di Eventi Olimpo, inizio ore 20.30. I biglietti sono disponibili online sul circuito BoxOffice Sicilia (al seguente link: https://bit.ly/3D6vbm0) e presso i punti vendita ad esso collegati.
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Fabrizio Bosso rende omaggio a Stevie Wonder nel nuovo album “We Wonder”
Il trombettista Fabrizio Bosso rende omaggio con il suo quartetto al genio musicale di Stevie Wonder nel nuovo album “We Wonder”, pubblicato dalla Warner Music e disponibile in cd, vinile e digitale. “We Wonder” verrà presentato per la prima volta dal vivo, sabato 7 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
L’energia e la vitalità che caratterizzano lo stile inconfondibile di Stevie Wonder, la forza espressiva delle sue più celebri ballad, insieme alla tecnica e al lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di ciascun musicista del quartetto, sono tutti elementi che rendono unico e prezioso questo progetto discografico.
Non è stato facile per Bosso selezionare i brani da una discografia così ampia e che ha influenzato gran parte della musica del secolo scorso, contribuendo alla nascita di nuovi generi musicali.
La tracklist dell’album contiene 9 canzoni tra le più significative di Stevie Wonder, scelte da un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni sessanta fino all’ultima pubblicazione discografica del 2004: Another star, Isn’t she Lovely, My Cherie Amour, ma anche Sir Duke, Moon Blue e altre.
Non manca anche Overjoyed, già pubblicato il 13 maggio come singolo su tutte le piattaforme digitali, in occasione del compleanno di Stevie Wonder. Non è stata questa una scelta a caso, perché Overjoyed parla anche di sogni che si realizzano. È, infatti, un Fabrizio Bosso “felicissimo”, quello che non solo qui interpreta uno dei brani più famosi di Stevie Wonder, suo idolo sin da quando ha cominciato a suonare le prime note alla tromba, ma che rinnova con questo nuovo progetto anche la scelta fatta quando era poco più che adolescente, ovvero, diventare musicista.
La tromba di Fabrizio Bosso, il pianoforte e le tastiere di Julian Oliver Mazzariello, il basso e il contrabbasso di Jacopo Ferrazza, la batteria di Nicola Angelucci, insieme al clarinetto di Nico Gori qui in veste di special guest, sono i protagonisti assoluti di un omaggio alla musica di uno degli artisti più iconici della musica internazionale.
Formazione:
Fabrizio Bosso, tromba
Julian Oliver Mazzariello, piano
Jacopo Ferrazza, contrabbasso e basso elettrico
Nicola Angelucci, batteria
guest
Nico Gori, clarinetto e sax tenore
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Ujigami: finalmente in vinile il nuovo album degli Ujig!
uminol pubblica il 33 giri del formidabile quartetto, a cavallo tra jazz contemporaneo, prog e ricerca. Special guest Fabrizio Bosso e la Bow Tie Orchestra in un lavoro ispirato agli spiriti-guardiani dello shintoismoUjigami: finalmente in vinile il nuovo album degli Ujig!UJIGUjigami(Luminol Records | 8 tracce | 46.37 min)“Durante la pandemia la vita quotidiana è cambiata e si è concentrata all’interno della famiglia, nelbene e nel male. Il concetto di ‘protezione’ si è radicalmente trasformato, ed essendo la musica parteintegrante della nostra vita il nuovo album rappresenta anche un appello alla salvaguardia dellamusica stessa e della creatività“. Sono le parole con cui Marco Leo, chitarrista degli Ujig, presenta Ujigami, il terzo album della formidabile prog-jazz band milanese, finalmente anche in vinile: un lavoro pubblicato da Luminol Records, dedicato agli spiriti-guardiani posti a protezione di un’area geografica, numi tutelari di una comunità secondo la religione shintoista.Nate dopo due anni di intenso lavoro, registrate ai Bluescore Studio e masterizzate a Abbey Road, le composizioni di Ujigami si snodano tra tempi dispari (Mea e Pau, Yugen, Pokemon Shock), orchestrazioni sinfoniche con la moscovita Bow Tie Orchestra (Pojhoinen, Odota), sintesi sonore tra atmosfere nordafricane che rimandano ai Weather Report e al Syndicate di Zawinul (Gnawa), ibridi tra tradizione e sperimentazione (Ehiku, Tano). In quest’ultimo brano compare Fabrizio Bosso, una partecipazione che impreziosisce l’album e crea un’ulteriore connessione con il mondo e la cultura jazz italiani.Dichiara il quartetto, artefice di un’idea forte di musica pensata e suonata, con un profondo senso di umanità: “Crediamo profondamente che la musica debba essere creata da uomini per gli uomini, e non semplicemente generata dai computer. In questo modo, il rischio è quello di far diventare il ritmouna questione meccanica opposta al ritmo umano, cioè al battito cardiaco. La natura della musica èopposta al semplice concetto di intrattenimento e pensiamo sia fondamentale per la saluteintellettuale e spirituale dell’uomo, è uno strumento nelle sue mani per riunirsi alla bellezzauniversale”. Pubblicato da Luminol, eclettica label italiana che fa della sperimentazione tra generimusicali e forme d’arte un modo originale per interpretare la realtà, Ujigami è un viaggioche unisce tecnica musicale e melodia compositiva, con l’auspicio che “la musica possaessere considerata una sola entità a prescindere dalle deviazioni estetiche prese nello svolgersi deltempo”. Anche alcuni titoli, mutuati da lingue di culture lontane, sono carichi disignificato: da Mea e Pau (‘le cose devono finire’ in hawaiano) al giapponese Yugen (una parola cheesprime lo stupore quando si coglie la meraviglia del Creato), fino alle parole finlandesi Pohjoinen(‘nord’) e Odota (‘attesa’).Attivi dal 2014, dopo aver frequentato i corsi del Berklee College of Music presso Umbria Jazz Clinics aPerugia, gli Ujig debuttano nel 2014 con 8 Out Of 8, al quale segue The Necessity of Falling (2018), che seduce per le suggestioni prog accanto alla dimensione jazz più ricercata. Dal vivo si esibiscono in Italia, Austria e Germania, dal JazzAlguer di Paolo Fresu al Millemiglia Musica al Castello Sforzesco di Milano e Sunny Valley di Santa Caterina di Valfurva, fino al Lindau Jazz Club e Feldkirch Pool Bar Festival. Ujigami è il loro terzo album.UJIG: UJIGAMI1 – EHIKU2 – MEA E PAU3 – ODOTA (Feat. Bow Tie Orchestra)4 – POKEMON SHOCK5 – POHJOINEN (Feat. Bow Tie Orchestra)6 – TANO (feat. Fabrizio Bosso)7 – YUGEN8 – GNAWAEdoardo Maggioni (piano, tastiere, moog)Marco Leo (chitarra)Konstantin Kräutler (batteria)Cesare Pizzetti (basso, contrabbasso) -
CAROVANA TABU’ & FABRIZIO BOSSO: le date del Miles To Go Tour
Maggio 2022
11 maggio
Ferrara – Teatro Nuovo
12 maggio
Casale Monferrato – Teatro Municipale
13 maggio
Alba – Teatro Sociale G.Busca
Sala Marianna Torta Morolin
14 Maggio
Teatro san Domenico – Crema (Cremona)
15 maggio
Mestre – Teatro Momo
Miles to go è un progetto del gruppo italiano Carovana Tabù insieme a Fabrizio Bosso.
L’obiettivo è quello di portare al pubblico la musica di Miles Davis in nuova veste, attraverso una suite composta da sette arrangiamenti originali di celebri brani di Davis e tre brani inediti, ispirati ad omonimi quadri dell’artista.
Le sonorità di ogni brano traggono spunto dallo studio e dalla riscoperta dei vari periodi della musica di Miles Davis, a cui si aggiungono elementi stilistici, formali, armonici e ritmici caratteristici della musica classica e contemporanea, con particolari riferimenti a Bach, Hindemith, Stravinskij, Ravel, Debussy, Morten Lauridsen e Astor Piazzolla.
Il progetto incrocia la tromba solista di Fabrizio Bosso, col sound jazz/funk/pop dei Carovana Tabù e il live electronics.
«Talento, coraggio e fantasia. Queste sono le emozioni che mi hanno trasmesso i ragazzi di Carovana Tabù, la prima volta che li ho sentiti suonare. Infatti, quando poi mi hanno contattato, ho accettato subito di partecipare come ospite in questo loro progetto su Miles Davis. Sono felice di poter suonare con loro e contribuire a far conoscere la musica di un genio della musica del ‘900, mai troppo celebrato» Fabrizio Bosso.
«La musica di Miles Davis è stata per noi lo strumento di connessione nella lontananza del lockdown, ognuno nella sua stanza, ognuno in una città diversa d’Italia. La collaborazione con Fabrizio Bosso, perfetta per l’intento del progetto, ovvero la sfida di sperimentare con modernità e stile una musica ricca di immagini ed emozioni, senza renderlo un esercizio di stile, ma un messaggio semplice di gioia, vicinanza emotiva e apertura» Carovana tabù.
Grazie,
Stefano Proietti – pianoforte, tastiere e arrangiamenti
Andrea Albini – chitarra acustica ed elettrica
Nicole Brandini – basso elettrico
Davide Di Giuseppe – batteria
Giacomo Cazzaro – sax alto
Federico Limardo – sax tenore e soprano
Tony Santoruvo – tromba e flicorno
Giulio Tullio – trombone
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BIO
Carovana Tabù è una band formata da otto giovani musicisti provenienti da tutta Italia. La loro peculiarità è il sound che nasce dalla commistione di diversi generi funk, jazz e il soul, con riferimenti stilistici alla musica classica e l’aggiunta di live electronics.
I componenti della band, come musicisti individuali, hanno collaborato e partecipato a/con : Sanremo Young, Festival Show, Ballata per Genova, Amici di Maria De Filippi, Umbria Jazz, Fabrizio Bosso, Davide Pezzin, Eric Marienthal, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Arisa, Marco Masini, Rita Pavone, Noemi, Enrico Ruggeri, Ron, Sergio Cammariere, Gigi D’Alessio, Mahmood, Riccardo Cocciante, Andrea Tofanelli, Simon Le Bon, Europe, Ted Neeley, John Travolta e molti altri.
Point of View è il titolo del loro ultimo album ed è anche l’essenza della loro musica: dare nuove chiavi di lettura ai successi della musica italiana e internazionale attraverso arrangiamenti inediti.
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“Male male”, vino e musica nel nuovo singolo di Kelly Joyce che anticipa il progetto DeCanto
“Male male” è il titolo del nuovo singolo e videoclip di Kelly Joyce featuring Fabrizio Bosso e Gilles Coffi Degboe, disponibile da martedì 16 novembre in tutte le piattaforme digitali distribuito da Universal. Vino e musica sono le due grandi passioni di Kelly Joyce Bale Simões De Fonseca, musicista francese ma italiana d’adozione, conosciuta al grande pubblico semplicemente come Kelly Joyce. Con questo nuovo lavoro che mescola jazz manouche e il suo stile vocale tra pop-soul e R&B contemporaneo, Kelly ha deciso di percorrere una strada eno-musicale che vuole legare questi due mondi.
Ispirandosi al celebre scambio che fu di Mina e Alberto Lupo, Kelly ha voluto replicare l’accoppiata con il sommelier internazionale Gilles Coffi Degboe, ricreando quell’atmosfera di ironica leggerezza che ha reso celebre il duetto. La voce di Kelly ruota intorno a Gilles, tentando di sedurlo quando lui risponde con commenti freddi e analitici, richiamando la terminologia tecnica usata proprio nel mondo dei vini.
Se la cantante lo ammalia con i suoi eleganti vocalizzi, lui risponde distaccato: “Sei di un bel colore ambrato…ma poco equilibrata”. Al siparietto si unisce la tromba di Fabrizio Bosso, che s’inserisce tra i due come mediatore musicale tentando di calmare gli animi e alleggerire le tensioni.
Per il videoclip Gabriele Camicioli ha disegnato e animato i tre protagonisti inserendoli in un affollato ristorante, dove in un’atmosfera che ricorda il “mondo folle”, Kelly, Fabrizio e Gilles si trasformano in colorati cartoon. La piccola orchestra prigioniera in una bottiglia di spumante, si esibisce sulle note di “Male male”, mentre la coppia battibecca seduta al tavolo, naturalmente sorseggiando un buon vino, Bosso e la sua tromba fluttuano tra le bolle e le tavole animate.
“Male male” è il primo capitolo del nuovo progetto DeCanto. Un termine che riassume l’anima stessa del concept: il “decanter”, strumento indispensabile utilizzato per ossigenare i vini più pregiati, accostato alla parola “canto”. DeCanto sarà quindi un album: una raccolta di canzoni dove Kelly svilupperà ulteriormente questo connubio tra musica e vino, coinvolgendo altri musicisti e personalità del mondo vinicolo. DeCanto sarà poi uno spettacolo dal vivo, dove Kelly (che ha conseguito il secondo livello come sommelier AIS), porterà in tour un format che prevede musica dal vivo e vere e proprie degustazioni che coinvolgeranno il pubblico. Un “sorso di musica” dove il “lasciar respirare” è la nota comune per apprezzare sia le sfumature del vino che quelle del repertorio musicale tra pop/jazz, lo swing e il cantautorato italofrancese.
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“VICÈ” feat. Fabrizio Bosso il nuovo singolo di MANUELA CIUNNA FUORI IL VIDEO
Da oggi fuori il video di “Vicè” feat. Fabrizio Bosso, il nuovo singolo di Manuela Ciunna (Maqueta Records), già in radio e in digitale, il brano accompagna l’uscita dell’album “’Nzuccarata”, che è un omaggio alla Sicilia, terra di origine della musicista augustana.
Dopo aver approfondito il linguaggio jazz e la pubblicazione di due dischi dedicati alla cultura brasiliana, adesso Manuela indaga sui suoni e la lingua della sua terra e reinterpreta alcuni dei brani più noti nella tradizione della canzone popolare siciliana. Nasce così l’esigenza di un “ritorno alle origini”.
“Vicè” è l’unico brano inedito del disco, a cui ha collaborato anche Fabrizio Bosso. Si tratta di una ballad scritta quasi di getto qualche anno fa e dedicata ad una persona molto importante per l’artista. È la canzone da cui è nata l’idea di fare un disco tutto in siciliano.
< “Vicè” è dedicata a mio zio Vincenzo – dichiara la stessa artista – Il titolo del brano infatti è l’abbreviazione del suo nome e come usavano chiamarlo in famiglia e i cari amici. Lui mi ha insegnato l’importanza della famiglia, l’amore per la propria terra, l’importanza delle proprie origini, l’amor proprio quindi, il dover fare sempre del proprio meglio e non soltanto per sé stessi, ma soprattutto per gli altri a cui si vuol bene. Mi ha insegnato l’importanza della parola e dell’amore che è più bello se dimostrato, se viene cantato, gridato! Anche se poi sapeva dimostrarlo con un semplice sguardo.>
Il video ufficiale, girato da Luca Distefano, che ha curato regia, fotografia e editing, è una live session, registrata a Roma presso l’auditorium dell’iMusic School in presa diretta: “Mi piaceva l’idea di suonarlo insieme dal vivo per condividerne le vibrazioni e mostrarle anche a chi lo ascolterà con la versione live del brano – prosegue Manuela – nel video con me hanno suonato i musicisti del disco: Seby Burgio al piano, Edoardo Petracci al contrabbasso, Alessandro Marzi alla batteria, Dahl Ah Lee al violino ed Emilia Slugocka al violoncello, senza dimenticare il grande Fabrizio Bosso”.
Ecco la tracklist del disco:
· Vitti na crozza (Franco Li Causi)
· Malarazza (Domenico Modugno, Emma Muzzi Loffredo)
· Vicè (Manuela Ciunna)
· Cu ti lu dissi (Franco Li Causi, Esposito, Rosa Balistreri)
· Canto dei Salinari di Nubìa (Anonymous)
· I pirati a Palermu (Rosa Balistreri, Ignazio Buttitta)
· Stranizza d’amuri (Franco Battiato)
· E vui durmiti ancora (Gaetano Emanuel Calì, Giovanni Formisano)
Manuela Ciunna cura gli arrangiamenti di questo nuovo lavoro discografico con sonorità dal sapore arcaico, ma allo stesso tempo contemporaneo con l’intento di ricordare la tradizione ma anche di riproporla, renderla ancora viva.
Vincitrice del concorso Chicco Bettinardi Nuovi Talenti del Jazz Italiano 2018, Manuela Ciunna è cantante e cantautrice. Dicono di lei “Un timbro carismatico e forte qualità introspettiva”.
Studia chitarra classica ancor prima del canto, è amante delle percussioni, in particolare il pandeiro. Dal 2010 inizia una personale ricerca sulla tradizione musicale brasiliana, per questo raggiunge più volte Rio de Janeiro. Nel 2015 realizza il primo lavoro discografico in duo con Seby Burgio e la sassofonista carioca Daniela Spielmann.
Manuela ha avuto il piacere di suonare e collaborare con vari artisti di caratura nazionale ed internazionale, nomi noti al panorama jazz e brasiliano, come Alfredo Paixão, Eddy Palermo, Shlomi Goldenberg, Ori Wallace, Neney Santos, StjepKo Gut e vanta concerti a Tel Aviv e Gerusalemme con l’assodato progetto in duo con il pianista Seby Burgio e a Rio de Janeiro con il recente progetto in trio “Pra Gente Saborear” con la cantante di samba Ana Costa.
“O Meu Lugar” è il secondo album dedicato alla musica brasiliana uscito nell’aprile 2020. Dopo gli studi, il viaggio a New York per approfondire il linguaggio jazz, e la passione per la musica brasiliana, oggi l’artista siciliana indaga sui suoni e la lingua della sua terra d’origine. Tanta ricerca e bagaglio di esperienze che arricchiscono le sonorità del prossimo lavoro discografico ‘NZUCCARATA interamente dedicato alla Sicilia e registrato insieme a Seby Burgio, Paride Pignotti, Edoardo Petracci e Alessandro Marzi; guest Nicola Stilo, Fabrizio Bosso, Michael Rosen.