Tag: Gibo

  • L’onomastico del dio Sole, sul dancefloor impazza la pungente ironia di Gibo

    L’onomastico del dio Sole, sul dancefloor impazza la pungente ironia di Gibo

    Disco Settanta a 120 bpm, intro di sax e sconfinata goliardia. In pista c’è Gibo con L’onomastico del dio Sole (Attic Records Torino). Brioso, scanzonato, irriverente, il nuovo singolo inneggia alla voglia di leggerezza. Puro sound made in Sicily, destinato a diventare un esilarante tormentone estivo.

    Il brano

    Al ritmo travolgente che omaggia la black music dei Trammps, il brano ci riporta alla memoria l’atmosfera spensierata e cameratesca del liceo. Un periodo vissuto dal Nostro, catanese fino al midollo, con la verve tipica di quegli anni. Anni in cui viene ripetutamente ripreso dai compagni di classe per gli scherzi sconsiderati e le dissacranti parodie musicali incentrate su di loro. E proprio quei ragazzi, oggi adulti, continuano ad essere parte integrante di ogni nuovo progetto discografico. Anche di questo. Un danzereccio susseguirsi di scherzi, lazzi e paradossi dal finale esplosivo, nel quale l’autore ringrazia la mitica terza B del ‘78, fonte continua di ispirazione.

    In pieno mood Seventies, il trascinante pezzo dance trae spunto dalla vita quotidiana: persone, fatti, storie, rielaborati in chiave ironica. Una costante dell’artista siciliano, che è diventata la sua cifra stilistica. L’onomastico del dio Sole (Attic Records Torino) è presente in tutti gli store e le piattaforme digitali. Un brano scritto e composto da Giuseppe Bonaventura; l’interpretazione, la voce e le chitarre sono di Gibo.

    Il videoclip del singolo è disponibile al seguente link: https://youtu.be/3SmDnazRt7I.

    L’artista

    Nato da padre tenore e madre violinista nel 1960, il cammino di Gibo, al secolo Giuseppe Bonaventura, non poteva che orientarsi verso l’arte musicale. Lo fa attraverso un percorso di formazione che passa per gli ascolti di Beatles, Santana, Deep Purple. Così come per i grandi cantautori italiani che lo hanno sempre ispirato. Performer, compositore e polistrumentista catanese, trova nella chitarra il suo più grande amore e un’inseparabile compagna di vita. Suona una musica, nella quale confluiscono svariate contaminazioni, dal rock al beat, pur mantenendo uno stile melodico originale e riconoscibilissimo. Un sound made in Sicily improntato alla goliardia, al nonsense, all’ironia più dissacrante.

    Si susseguono a ritmo serrato i passaggi radiofonici e le apparizioni in tivù. Partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori. Da ultimo, il 3 e 4 agosto 2023, è finalista al XIV Festival Città di Mascalucia (CT) con la hit Era il tempo delle mele. Con la mission del buonumore fa parte di diversi gruppi come i Cockroaches, gli Hiades, i Sempre Nomadi, i Beatless. Nel 2005 fonda la band Gibo & Evergreen, un sodalizio durato cinque anni, fino a quando non inizierà l’avventura solista con brani di propria composizione.

    Nel 2007 pubblica il singolo Baby che verrà inserito all’interno del programma Italia ti canto su Rai 2. Poi nel 2009 è la volta di Goccia di mare, scelto come sigla finale della trasmissione televisiva Stasera tocca a te. Escono via via Mi dispiace saperlo, L’alba è chiara, Se la mente non c’è, Quando il cuore non c’è, Rose nel cielo, L’uomo di Pisa. Tutte tracce che hanno contribuito a totalizzare oltre 300.000 ascolti su Spotify. Nel luglio 2023 torna in pista con L’onomastico del dio Sole. Brioso, scanzonato, irriverente, il nuovo singolo di Gibo inneggia alla voglia di leggerezza. Puro sound made in Sicily, destinato a diventare un esilarante tormentone estivo.

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  • Grande attesa per l’esibizione di The Beatless a Risuoni 2023

    Grande attesa per l’esibizione di The Beatless a Risuoni 2023

    Si scaldano i rullanti di Risuoni, il più importante tribute band contest d’Italia. Nella decima edizione della popolarissima kermesse canora, ideata e organizzata dal patron Giovanni Di Prima, battagliano gruppi che omaggiano tutti i generi musicali. Dal pop al punk, dalla canzone d’autore al grunge.

    Il prossimo 3 luglio, a San Giovanni La Punta (CT), c’è grande attesa per l’esibizione di The Beatless. Nato nel 2021 da un’idea di Giuseppe Bonaventura e Gianluca Mertoli, il progetto artistico si propone di diffondere la musica degli indimenticabili Fab Four.

    L’assetto attuale schiera on stage Giuseppe Bonaventura (voce, chitarra solista); Ninni Cianciolo (basso elettrico); Cesare Costantino (voce solista, armonica, percussioni); Rosario Fanciullo (pianoforte, tastiere, synth). E ancora Gianluca Mertoli (batteria, percussioni); Alfio Sgroi (voce, chitarra acustica, tastiere, ukulele, chitarra elettrica).

    Seppur di recente formazione, la band vanta già live di prestigio nel catanese: al teatro Fellini, al Piccolo Paladino, al Sipario Blu, all’auditorium Dalla Chiesa. Così come le partecipazioni a diversi contest: Premio Plachi 2021, Festa della Musica, Summer Fest, Festa della Birra, Nati in Sicily, Risuoni 2022.

    Dunque, fuoco alle chitarre, buon ascolto e… let it be.

  • Dissacrante il nonsense goliardico di GIBO con Era il tempo delle mele

    Dissacrante il nonsense goliardico di GIBO con Era il tempo delle mele

    Brioso, scanzonato, irriverente. Irrompe il nonsense goliardico di Gibo con Era il tempo delle mele. Un brano che ci riporta alla memoria l’atmosfera spensierata e cameratesca del nostro liceo. Un periodo vissuto dall’artista ancora in erba Giuseppe Bonaventura, catanese fino al midollo, con la leggerezza e la verve tipica di quegli anni. Anni in cui viene ripetutamente ripreso dai compagni di classe per gli scherzi sconsiderati e le dissacranti parodie musicali incentrate su di loro.

    E proprio quei compagni, oggi adulti, sono divenuti parte integrante del nuovo progetto artistico di Gibo. Per una sorta di beffarda e immutabile legge del contrappasso, hanno concesso amichevolmente le loro voci che compaiono all’interno di Era il tempo delle mele. In fondo in fondo “una presa per il… blues”. Presente in tutti gli store e le piattaforme digitali e disponibile al seguente link https://youtu.be/bRTZZ9OnReE, il singolo trae ispirazione dalla vita quotidiana: persone, fatti, storie. Una costante nella musica di Gibo, che, in aggiunta all’immancabile ironia, è diventata la sua cifra stilistica.

    «La musica è una ragione di vita, come bere o respirare.» dichiara l’artista «La musica è vita eterna e il musicista un privilegiato, poiché la sua opera può diventare immortale.»

    Un’opera che a Catania, e più in generale in tutta la Sicilia, fatica ancora a ricoprire il ruolo che merita e che le spetta di diritto. Manca, di fatto, la cultura del cantautore, non esistendo una Scuola siciliana come quelle di Genova, Roma, Bologna. Tuttavia, nel tentativo di ovviare a questa inaccettabile carenza, il nostro Gibo sta partecipando alla creazione della prima Scuola dei cantautori siciliani. Un ambizioso progetto dal grande respiro culturale, che vede il suo ideatore e promotore in Marino Magnabosco. Nel frattempo, sogna di suonare i suoi pezzi a San Siro insieme a 50.000 persone, imbraccia la chitarra e canta. Era il tempo delle mele, per Gibo e non solo.

    Biografia

    All’anagrafe Giuseppe Bonaventura, Gibo è un cantautore, compositore, paroliere e polistrumentista siciliano. Anche se la chitarra rimane il suo più grande amore e un’inseparabile compagna di vita. Strumento che suona con grande maestria, rispetto e passione. Nato da papà tenore e mamma violinista nel 1960, la vita di Gibo non poteva che dirigersi fin dall’adolescenza verso l’arte musicale. Lo fa attraverso un percorso di formazione che passa per gli ascolti dei Beatles, Santana, Deep Purple. Così come per i grandi cantautori italiani che lo hanno sempre ispirato. Una musica – quella del Nostro – nella quale confluiscono svariate contaminazioni, dal rock al beat, pur mantenendo uno stile melodico originale e riconoscibilissimo. Improntato alla goliardia, al nonsense, all’ironia più dissacrante.

    Nel tempo, partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori e si susseguono i passaggi radiofonici e le apparizioni in tivù. Fa parte di diversi gruppi come i Cockroaches, gli Hiades, i Sempre Nomadi, i Beatless. Fino a fondare la band Gibo & Evergreen nel 2005. Un sodalizio che durerà per cinque anni, quando inizierà l’avventura solista con brani di propria composizione. Nel 2007 pubblica il singolo Baby e nel 2009 Goccia di mare, scelto come sigla finale della trasmissione televisiva Stasera tocca a te. Escono via via Mi dispiace saperlo, L’alba è chiara, Se la mente non c’è, Quando il cuore non c’è, Rose nel cielo, L’uomo di Pisa. Tutte tracce che hanno contribuito a fargli raggiungere oltre 300.000 visualizzazioni su Spotify. Brioso, scanzonato, irriverente, Gibo torna alla ribalta con Era il tempo delle mele. In fondo in fondo “una presa per il… blues”.

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