Tag: Gino Morabito

  • Danda, la spumeggiante estate di Smini

    Danda, la spumeggiante estate di Smini

    Briosa, frizzante, giocosa come l’estate, Danda prende la chitarra e canta. Con oltre 25.000 ascolti su Spotify, fuori “Smini”: una carica di energia positiva che arriva dritto al cuore. Il ritmo coinvolge, il piede batte il tempo, le braccia si librano in aria. Un tono molto allegro e leggero, a dispetto di un testo che esprime sentimenti opposti. Parole semplici e universali per un brano che ha il potere di far sorridere e di unire.

    «Sono stata improvvisamente rapita dall’ispirazione.» spiega Danda «In “Smini” ha preso forma tutta l’energia positiva che mi si sprigionava dentro e voleva uscire. Una sensazione meravigliosa, di assoluto benessere, che ho cercato di trasmettere a chi mi ascolta. Soprattutto nei momenti più difficili della vita.»

    Giovanissima napoletana perfezionatasi alla “New York Film Academy” di Miami, la talentuosa attrice Alessandra Greco indossa le vesti di cantante e diventa “Danda”. Bella come labbra che sorridono, pubblica “Smini”. Una canzone che irradia good vibrations.

    Un mix di sonorità ricorrenti che, nel loro ciclico fluire, lasciano che la melodia ti entri dentro. In continuo movimento, tra gli alti e bassi di ogni umana esistenza, “I’ll be fine I’ll be alright”. Perché, in un modo o nell’altro, riusciremo ad andare avanti.

    Smini è il nuovo singolo di Danda. Fuori su Apple Music / Spotify / YouTube

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  • Euno, il canto di Alessandro D’Andrea Calandra per il diritto alla libertà

    Euno, il canto di Alessandro D’Andrea Calandra per il diritto alla libertà

    Finalista nazionale alla nona edizione del “Je so pazzo Music Festival”, Alessandro D’Andrea Calandra canta “Euno”. Il grido di libertà di un uomo per una vita senza catene. Enna, Sicilia, anno 136 a.C. Lo schiavo Euno guida la prima guerra servile in difesa del sacro diritto alla libertà di ognuno. Per cinque anni, con 200.000 compagni di sventura, mette sotto scacco l’Impero romano, che poi avrà inesorabilmente la meglio.

    Il cantautore agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra, affascinato dalla figura del “Re Guerriero” che si oppone ai suoi aguzzini, canta l’impresa eccezionale di Euno. La storia e le emozioni di chi si oppone all’inumana condizione di schiavitù, dalla ribellione fino alla cocente sconfitta.

    «Volendo raccontare con il mio folk la terra di Sicilia, non potevo certamente non riportare alla memoria le gesta dell’eroe Euno.» spiega l’artista «Un impavido sognatore che, ben settant’anni prima del più noto Spartaco, partendo dalla sua Enna, guidò la prima rivolta degli schiavi contro Roma. Un personaggio avvincente, istrionico e al tempo stesso indomito. Ritengo che, ai giorni nostri, dovremmo prendere esempio da quegli uomini che, con un atto deciso di volontà, riescono a ribellarsi al giogo delle catene. Naturalmente, con le armi della non violenza.»

    Alessandro D’Andrea Calandra firma testo e musica di un appassionato canto di libertà. Lo fa come sempre in dialetto rilanciando l’idioma della Trinacria. Una lingua potente, ricca, efficace, moderna, attuale, vivida. Nuovo estratto dal primo album intitolato “Sicilia vacanti”, presenta “Euno” alla nona edizione del contest “Je so pazzo Music Festival” e fa centro. Il brano vola dritto alle fasi finali che si disputeranno, dal 15 al 21 luglio, al Parco della Pace di Marino (RM).

    Fuori Euno, disponibile anche su Spotify e YouTube.

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  • Alessandra Celletti, pura emozione live

    Alessandra Celletti, pura emozione live

    Definita “il più bel segreto della musica italiana”, Alessandra Celletti inaugura la stagione dei live estivi esibendosi il 29 giugno a Utrecht. Riprenderà poi il 4 agosto a Spoleto, il 10 agosto a Roma, il 14 settembre a Torrita di Siena e il 15 a Bettona.

    Porta le sue note in giro per il mondo in modo stravagante e molto personale. Tour che non sono mai strutturati, quanto piuttosto una sorta di happening dove tutto può succedere. Ha preso parte a manifestazioni autorevoli come “Romaeuropa Festival”, “I concerti del Quirinale”, “Emilia Romagna Festival”, “Time Zones”. Ma si è anche esibita in situazioni underground, in un carcere, per i malati di un ospedale. Ha suonato a bordo di un camion, all’alba in riva al mare, in un bosco, su una montagna ricoperta di neve. E ancora in un vecchio e affascinante teatro in Mozambico, su una immensa nave da crociera a Mumbai.

    «Ogni concerto per me è un evento unico e speciale nel quale stabilire, attraverso la musica, una connessione profonda con tutte le persone presenti.» spiega Alessandra Celletti «Sono un’artista indipendente, tuttavia ho suonato in ogni parte del mondo: Europa, Stati Uniti, Africa, India. Ogni tanto ricevo un messaggio da qualche luogo lontano. Messaggi spesso improbabili che mi fanno dubitare che siano proposte attendibili. E invece lo sono eccome!»

    Come quando le scrisse un uomo dal Portogallo, che aveva sognato di organizzare un suo concerto e voleva rendere concreta quella visione. O quando ricevette una lettera dall’Ambasciatore italiano in Mozambico, che aveva ascoltato il disco dedicato a Gurdjieff e la invitava a suonare a Maputo. Esperienze meravigliose, proprio perché nate in maniera del tutto imprevedibile e fantasiosa. Alla stessa stregua le prossime esibizioni dal vivo di Alessandra Celletti.

    Il 29 giugno

    Volerà alla volta di Utrecht nei Paesi Bassi dove darà vita a una suggestiva performance in un’affascinante chiesa medioevale. In programma “Opening” e le cinque “Metamorphosis” di Philip Glass, ma anche alcuni brani tratti dal nuovo disco “Ultraminimal – Piano essence”. L’album ha già ottenuto in pochissimo tempo oltre 100.000 ascolti su Spotify (questo il link: https://open.spotify.com/intl-it/album/3teFkAKRhvtI9Ph2ZRCj2r?si=6ON1mj5LTuGW7z-P0_Ew2g).

    Il 4 agosto

    Sarà a Spoleto (PG) a “Casa Menotti”. Centro di documentazione del “Festival dei Due Mondi”, si pone come segno di continuità tra passato e presente, ospitando concerti da camera.

    Il 10 agosto

    Tornerà live al “Teatro di Marcello” a Roma. In questo luogo ricco di storia e di bellezza ha preso il via negli anni Novanta l’attività concertistica di Alessandra Celletti, grazie al “Tempietto”. Un’associazione musicale che dà grande spazio soprattutto ai giovani interpreti, organizzando concerti in quell’affascinante area archeologica. L’esibizione si aprirà sulle note della prima “Gnossienne” di Erik Satie, da sempre autore del cuore ed esempio di libertà artistica.

    Il 14 settembre

    Si muoverà sui tasti del nuovo “micropiano” nella galleria antiaerea di Torrita di Siena (SI). Località risalente alla Seconda guerra mondiale, ha recuperato una nuova identità diventando la prima vertical farm sotterranea d’Italia e tra le prime al mondo. Grazie ad un atto di valorizzazione che ha visto coinvolti Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Demanio e Sovrintendenza.

    Il 15 settembre

    Si svolgerà il concerto intitolato “Piano essence”, nella splendida “Villa del Boccaglione” a Bettona (PG), in occasione del “Gecko Festival”. Quest’anno la sesta edizione sarà dedicata all’acqua. Il tema verrà trattato in maniera multidisciplinare con eventi dal vivo tra spettacoli, workshop, talk, performance d’arte, musica, teatro, libri, proiezione e mostre. Risorsa vitale di trasformazione, Alessandra Celletti si è già occupata di quest’elemento nel 2020, all’interno del progetto “Experience”. Un tour in solitaria, con il suo mini piano, lungo i corsi d’acqua del Friuli Venezia Giulia. Esperienza che successivamente ha preso forma in un album e in una serie di video che documentano l’affascinante itinerario (questo il link: https://www.youtube.com/watch?v=1TFm4o5AzOM).

    lnk.bio/alessandracelletti

  • Danza saracina chista sira!, la fratellanza universale secondo Alessandro D’Andrea Calandra

    Danza saracina chista sira!, la fratellanza universale secondo Alessandro D’Andrea Calandra

    Finalista dell’edizione 2024 di Sanremo Trend e vincitore del Premio Napoli 2 Giugno come “Miglior brano inedito”, Alessandro D’Andrea Calandra pubblica “Danza saracina chista sira!”. Estratto dal primo album intitolato “Sicilia vacanti”, vede la luce il nuovo singolo del cantautore agrigentino che firma testo e musica. Lo fa, come sempre, nel dialetto della sua terra rilanciando l’idioma della Trinacria. Una lingua potente, ricca, efficace, moderna, attuale, vivida.

    Lo scenario è quello di una sontuosa Palermo, capitale dell’impero di Federico II. Nella “Sala della fontana”, a palazzo della Zisa, è in corso una trascinante jam session: musicisti arabi e normanni intonano un canto di fratellanza. Il duca di Svevia balla alla maniera degli orientali e non pensa affatto alle crociate, come invece vorrebbe il papa. Secondo lo “Stupor mundi” non ha senso partire per il Medio Oriente poiché “la vera Terrasanta è la Sicilia”, che sta vivendo un periodo d’oro.

    Palermo è la città più importante d’Europa, il luogo dov’è cresciuto. Accanto alle numerose moschee sorgono chiese e sinagoghe. Angusti castelli medievali vengono impreziositi da giardini esotici, ricchi di palme e frutti di ogni forma e colore. Qui coabitano in pace Siciliani, Saraceni, Normanni, Greci ed Ebrei.

    Immerso in questo mood, Alessandro D’Andrea Calandra trae ispirazione per comporre “Danza saracina chista sira!”. Nel brano, dalle sonorità arabe, non manca l’oud, antenato del liuto e quindi della chitarra, e nemmeno il rebab, predecessore del violino. Il canto finale, “quando parte la musica abbiamo lo stesso padre e lo stesso Dio”, è ciò che l’autore vuole rappresentare. Una società dove le differenze arricchiscono la colonna sonora dell’esistenza di ognuno. Un messaggio quanto mai attuale, visti i terribili fatti di politica internazionale che sono al centro del triste racconto del nostro tempo.

    «Una lezione di civiltà, di umanità e fratellanza ci viene offerta da Federico II e dalla Palermo del XIII secolo.» spiega l’artista «Una lezione che dobbiamo assolutamente recepire, se vogliamo affrontare in modo pacifico e costruttivo il presente. Faremo bene solo se riusciremo a ricordare che “quannu attacca ‘a musica semu tutti frati.”.»

    Fuori “Danza saracina chista sira!”, disponibile anche su Spotify e YouTube.

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  • Smini, la nuova canzone di Danda

    Smini, la nuova canzone di Danda

    Bella come labbra che sorridono. Una brezza marina che solca le onde e circonda come un abbraccio. Arriva in tutti gli store e le piattaforme digitali “Smini”, la nuova canzone di Danda.

    Giovanissima napoletana perfezionatasi alla “New York Film Academy” di Miami, la talentuosa attrice Alessandra Greco indossa le vesti di cantante e diventa “Danda”. Briosa, frizzante, giocosa come l’estate, prende la chitarra e canta. Il ritmo coinvolge, il piede batte il tempo, le braccia si librano in aria e… si balla. “Smini”, una carica di energia positiva che colpisce dritto al cuore e fa stare bene.

    «Ho iniziato a scrivere questa canzone con mia sorella.» spiega la “cantattrice” «Non era un bel momento per lei e, per farla sentire meglio, ho preso la chitarra e ho cominciato a suonare. Fingendomi una cantante pop americana, canticchiavo frasi in inglese e pian piano è nata “Smini”. Non racconta la mia storia, ma vuole essere un abbraccio per tutte quelle persone che ne hanno bisogno.»

    Un tono molto allegro e leggero, a dispetto di un testo che esprime sentimenti opposti. Parole semplici e universali per un brano che ha il potere di far sorridere e di unire. Un mix di sonorità ricorrenti che, nel loro ciclico fluire, lasciano che la melodia ti entri dentro. In continuo movimento, tra gli alti e bassi di ogni umana esistenza, “I’ll be fine I’ll be alright”. Perché, in un modo o nell’altro, riusciremo ad andare avanti.

    “Smini” è il nuovo singolo di Danda. Fuori su Apple Music / Spotify / YouTube

  • Da cake designer a sposa in affari, meravigliosamente unica Mascia Carfagna

    Da cake designer a sposa in affari, meravigliosamente unica Mascia Carfagna

    Seguitissima sulla pagina Facebook “Happy TV Web”, dove conduce in diretta streaming “Moda Modella”, la splendida Mascia Carfagna partecipa al nuovo programma “Spose in Affari”. Con Enzo Miccio e Lodovica Comello, dal 19 giugno, ogni mercoledì alle 21.20 su “Real Time”, canale 31 del digitale terrestre. Prodotta da “Blu Yazmine”, la serie è disponibile anche on demand su “Discovery+”.

    Negli armadi di tutta Italia si nascondono piccoli tesori: gli abiti da sposa. Questi capi, indossati una sola volta, avranno una seconda vita. Venduti all’asta ad un gruppo di dieci concorrenti che, nelle varie puntate del format, dovranno sfidarsi per conquistare il vestito dei loro sogni. Protagonista di un episodio, Mascia Carfagna condividerà la sua storia unica.

    Per metà russa da parte di madre, la meravigliosa romana possiede un carisma da condottiera e una creatività fuori dagli schemi. I personaggi e fiori, che ama realizzare con la pasta di zucchero, diventano presto torte spettacolari per la gioia degli occhi e del palato. Una stimolante attività produttiva che si sviluppa nella collaborazione con diversi catering e nell’organizzazione di eventi e allestimenti.

    Una natura allegra, solare, fantasiosa, quella di Mascia Carfagna, che la vede iniziare, quasi per gioco, anche il lavoro di modella e influencer. Generosa nelle forme, incarna le fattezze di una donna che si gode la vita senza doverla strizzare necessariamente in una taglia 38.

    «Penso sia importante dare spazio, anche nel mondo della moda, a un’immagine di donna che esca fuori dai soliti stereotipi.» spiega l’indossatrice «Perché ognuno di noi ha una fisicità diversa e deve potersi sentire rappresentata e riconoscersi nella pubblicità o sulle passerelle. Una cosa è certa: si può essere belle anche dopo i vent’anni e senza stringersi in una 38!»

    Romantica, sexy, fantasy, sportiva, ha posato per il compianto Arpad Kertesz e fatto shooting per “Kilame” di Pamela Quinzi e “Metamorphosis” di Cecilia Nati. Alla continua ricerca di nuove ed arricchenti esperienze in campo professionale, ha aperto un profilo Instagram che conta già centomila follower. Va fortissimo pure su Facebook, dove in diretta streaming dalla pagina “Happy TV Web”, conduce con successo “Moda Modella” da un’idea di Massimiliano Scudieri.

    Un numero sempre crescente di interazioni del pubblico, che diventa più vasta platea televisiva per seguirla su “Real Time” nel programma “Spose in Affari”. Dal 19 giugno, ogni mercoledì alle 21.20 sul canale 31 del digitale terrestre, la serie è disponibile anche on demand su “Discovery+”.

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  • Silver, il suono argenteo di Alessandra Celletti

    Silver, il suono argenteo di Alessandra Celletti

    Argenteo come una notte di luna piena sorge “Silver”, il nuovo singolo di Alessandra Celletti. Luminoso, poetico, etereo. Dal 23 febbraio è disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali.

    Gli studi classici, l’impressionismo francese, il minimalismo, il rock e l’elettronica. Non solo la musica ma anche la pittura, la poesia, l’impegno civile, un incontro, un pensiero. Tutti elementi declinati nell’universo umano e artistico di Alessandra Celletti. Pianista e compositrice romana di straordinario talento, sta vivendo un periodo di particolare fecondità creativa.

    Dopo la pubblicazione di “Lilium”, “Dew”, “Reflexes”, “Love essence”, è la volta di “Silver”. Il nuovo singolo, insieme ai precedenti, farà parte dell’album “Ultraminimal – Piano essence” di prossima uscita. “Silver”, dove l’argento simboleggia la luna e la luna il mistero. Si apre con una frase musicale che entra come un punto interrogativo, una domanda. Poi una cascata di note a illuminare la notte.

    «Quando compongo, ciò che mi interessa maggiormente è il colore che imprimo alle note del mio pianoforte.» spiega Alessandra Celletti «E riuscire ad evocare l’argento è una sfida interessante. Mi sono venuti in aiuto alcuni versi di Hermann Hesse: “Lì crescono alberi blu con mele d’oro, là sogniamo sogni d’argento, che nessun altro può sognare.”.»

    Il risultato è “Silver”, disponibile dal 23 febbraio in tutti gli store e le piattaforme digitali.

    Pianista di fama internazionale, Alessandra Celletti ha all’attivo una carriera concertistica in Italia, Europa, Africa, India e Stati Uniti. Oltre venti produzioni discografiche e milioni di ascolti su Spotify. Diplomata al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, parte da una formazione classica. L’attitudine a sperimentare, tuttavia, moltiplica le sue esperienze con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani, da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato. E non mancano neppure i featuring internazionali, tra cui quello con il mitico Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster.

    Nella primavera 2024 “il più bel segreto della musica italiana” – com’è stata definita l’artista romana – pubblicherà “Ultraminimal – Piano essence”. L’album è anticipato dai singoli “Lilium”, “Dew”, “Reflexes”, “Love essence” e il nuovo “Silver”, che hanno già ottenuto ottimi riscontri di pubblico e critica.

    lnk.bio/alessandracelletti

  • Gruppo Altea, fotovoltaico agricolo come opportunità

    Gruppo Altea, fotovoltaico agricolo come opportunità

    Continuando il lavoro di efficientamento energetico per famiglie e imprese con impianti fotovoltaici realizzati in Sicilia, nel corso del 2023 ‘Gruppo Altea’ ha iniziato a focalizzarsi su installazioni di grandi impianti distribuiti su tutto il Paese. Di fatto, individuando in campo agricolo un’enorme opportunità per le imprese e per il territorio. Anche grazie al sostegno dell’Europa.

    In materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un regime italiano da 1,7 miliardi di euro messo a disposizione in parte attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf) per sostenere l’agrivoltaico. La misura rientra nella strategia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici dell’Ue relativi al ‘Green deal’ europeo. Di rincalzo per la costruzione e gestione di nuovi impianti agrivoltaici per una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica di almeno 1 300 GWh/anno.

    Com’è noto, nell’ultimo periodo, l’impennata del prezzo dell’elettricità ha messo in ginocchio tante realtà imprenditoriali del comparto agricolo. Sfide impegnative dovute anche ad un processo innovativo in continua evoluzione, che ai giorni nostri si è reso indispensabile per affermarsi all’interno di un mercato sempre più concorrenziale. E così, negli anni, l’utilizzo dei mezzi a guida autonoma è diventato ossigeno per garantire una produzione al passo con i tempi. Si vedano, per esempio, l’impiantistica automatizzata e la distribuzione dei fitofarmaci. Per queste ragioni, una tecnica ormai collaudata è sicuramente la tecnologia fotovoltaica che ha permesso di accrescere la sostenibilità aziendale migliorando le performance energetiche ed evitando così il consumo di suolo.

    Ma, quando parliamo di fotovoltaico agricolo è bene fare due nette differenze di metodologie che stanno prendendo piede nello Stivale: gli impianti agrivoltaici e gli impianti agrisolari. Sebbene entrambi abbiano in comune l’obiettivo di efficientamento energetico del comparto agricolo, presentano delle sostanziali differenze, prima fra tutte l’utilizzo del suolo.

    Impianti agrivoltaici

    Gli impianti agrivoltaici sono impianti che “adottino soluzioni integrative innovative con montaggio di moduli elevati da terra, anche prevenendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione” (def. Gse).

    Si punta a creare ecosistemi in grado di innescare benefici a cascata per le colture, il territorio, la biodiversità e le comunità locali. La ricerca ha dimostrato che gli impianti agrivoltaici possono migliorare la resa agricola mitigando gli effetti climatici e proteggendo il suolo nelle ore più calde grazie ad un ombreggiamento parziale. Il terreno risulta così meno stressato e riesce a mantenere una maggiore umidità. Di conseguenza, i campi avranno bisogno di meno acqua. Ma i pannelli possono anche offrire protezione in caso di condizioni meteo avverse.

    I vantaggi del fotovoltaico agricolo integrato hanno convinto il Governo ad inserire nel Pnrr un investimento dedicato da 1,1 miliardi di euro con cui sostenere il comparto. In base al decreto ministeriale, approvato ad aprile 2023, attraverso due bandi verranno assegnati i nuovi incentivi per l’agrivoltaico avanzato. Se ne ricaverà, pertanto, un doppio beneficio: da un lato fornirà un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e dall’altro una tariffa a valere sulla quota di elettricità prodotta e immessa in rete. Due i contingenti messi in gara a breve, uno destinato al solo comparto agricolo per impianti agri-fv fino a 1 MW di potenza; uno aperto anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza.

    Impianti agrisolari

    Si parla di agrisolare, invece, per indicare gli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico o agroindustriale. In questi casi, gli impianti fotovoltaici serviranno a soddisfare i consumi energetici di fattorie, stalle, allevamenti e stabilimenti di trasformazione. I benefici comprendono una maggiore resa dei terreni, consumi di acqua per irrigazione ridotti, conseguimento dell’indipendenza energetica e ripresa dell’agricoltura in aree a bassa produttività.

    Rientrano in questa categoria tutti i progetti nati o pianificati nell’ambito dei bandi Pnrr ‘Parco agrisolare’. Gli incentivi elargiti sono contributi a fondo perduto sulla spesa effettuata, la cui intensità varia a seconda del tipo di intervento e del tipo di azienda richiedente. Gli interventi ammessi sono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici su tetti e coperture, per una potenza compresa tra i 6 kWp e i 1.000 kWp. A ciò si possono aggiungere impianti d’accumulo, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto dalle coperture, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la creazione di un sistema di aerazione.

    Ad oggi, le risorse stanziate sono 1.500 milioni di euro con agevolazioni dal 50% al 70% per il 2022 e dal 65% all’80% per il 2023. A beneficiarne imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole e loro consorzi interessati. Tra gli obiettivi prefissati, quello di conseguire l’installazione di almeno 375 MW di nuova potenza di impianti fotovoltaici che ne rispettano i requisiti di accesso entro il 2026.

    Gruppo Altea

    Per accedere agli incentivi messi a disposizione del Governo, tantissime aziende hanno deciso di affidarsi a dei partner presenti nel settore dell’energia rinnovabile. Tra i leader ‘Gruppo Altea’, che nel 2022 ha presentato tredici impianti (totale potenza 648,83 kWp e 79,6 kWh di accumulo), mentre nel 2023 gli impianti presentati sono saliti a ventisette (totale potenza 2.269,145 kWp).

    Società di servizi energetici fondata nel 2009 su intuizione dell’ingegnere Stefano Finocchiaro (attuale amministratore), ha sedi a Trento e Catania. Grazie a una serie di progetti mirati, ‘Gruppo Altea’ sfrutta al meglio l’innovazione tecnologica e il sogno di vedere un’Italia sempre più ‘green’. L’azienda è impegnata a trasformare la transizione energetica anche sul fronte ‘culturale’, dando la possibilità di conoscere i vantaggi e le opportunità del fotovoltaico agricolo in tutte le sue forme, proponendo le soluzioni più efficienti e all’avanguardia.

    Oltre a ‘Metabirrificio’, lo sa bene ‘Cantina Chitarra’ (cooperativa produttrice di vino) che, affidandosi a ‘Gruppo Altea’ è riuscita a raggiungere l’obiettivo di efficientamento energetico. Un impianto agrisolare installato sul tetto della sede di Marsala (TP), che oggi può contare 222 moduli fotovoltaici da 540 W di potenza singola e tre inverter da 36 kW, ed è in grado di produrre 168.000 kWh l’anno riuscendo ad ottimizzare di gran lunga i costi elevati delle bollette elettriche che ormai rimangono un lontano ricordo.

  • La poliedrica artisticità di Federico Perrotta, in uno show che inaugura l’ottocentesco teatro Neglia

    La poliedrica artisticità di Federico Perrotta, in uno show che inaugura l’ottocentesco teatro Neglia

    Recentemente intitolato al compositore, direttore d’orchestra e didatta italiano ‘Francesco Paolo Neglia’, l’ex teatro ‘Garibaldi’ alza il sipario sulla 10ª edizione di Voci di Sicilia. Rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna. Si parte sabato 9 dicembre con ‘Federico Perrotta show’, uno spettacolo con musica dal vivo prodotto da Good Mood di Roma.

    Nella splendida cornice ottocentesca, in scena la poliedrica artisticità di Federico Perrotta. Le eccellenze in campo artistico-letterario del Belpaese, viste e rilette attraverso il corpo e la voce dello straordinario performer che all’Abruzzo deve i natali. In un’ora e mezza piena di risate ed emozioni, il noto comico ripercorrerà l’arte che ha pervaso la sua amata regione. Espressione e creatività che si sono infuse direttamente, o per successione familiare, ai più famosi e apprezzati artisti del mondo.

    Da Dean Martin ha preso la voce, da Michael Bublé il ritmo, da Ennio Flaiano l’ironia, da Bruno Vespa i nei. E da Rocco Siffredi… l’amore per il cinema. E poi ancora da Madonna a D’Annunzio, da Henry Mancini con la sua pantera rosa a Rocky Marciano. Federico è convinto che ciascuna di quelle personalità viva dentro di lui. Solo la sua imponente stazza poteva contenerle tutte in un corpo solo, tanto da far loro esclamare: “io sono Abruzzo!”.

    «Il fatto è che, quando sei figlio di una terra così variegata e così complicata, particolare e unica come la nostra,» spiega Perrotta «sei portato a pensare che tutta la regione sia un grande paesello. E ti porti dietro una grande emozione.»

    L’appuntamento con ‘Federico Perrotta show’ è al teatro comunale ‘Neglia’ di Enna (ex ‘Garibaldi’), sabato 9 dicembre, all’interno della rassegna Voci di Sicilia. È già aperta la campagna abbonamenti. Tariffe ridotte per clubs service, Cral, over 70 ed universitari. Platea e palchi centrali: abbonamento € 95 (ridotto € 85); palchi laterali: abbonamento € 85 (ridotto € 75); galleria: abbonamento € 70 (ridotto € 60).Platea e palchi centrali: biglietto € 17 (ridotto € 15); palchi laterali: biglietto € 15 (ridotto € 13); galleria: biglietto € 13 (ridotto € 11). Inizio spettacoli ore 20.30, organizzazione a cura di Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia.

    Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it. Biglietti disponibili anche sul circuito online Liveticket e presso i punti vendita ad esso collegati.

  • Le Orme & Friends, live in Sicilia per un doppio appuntamento con la storia

    Le Orme & Friends, live in Sicilia per un doppio appuntamento con la storia

    Ultimo appuntamento con la storia per un addio leggendario. Uno straordinario concerto-evento, Le Orme & Friends, per salutare tutti i fan che non hanno mai smesso di supportare la band in oltre 56 anni di carriera. Due le date in Sicilia: il 6 dicembre al teatro Abc di Catania e il 7 dicembre al teatro Golden di Palermo. Uno spettacolo organizzato e promosso da Eventi Olimpo.

    Finiscono così come hanno iniziato. Suonando. A cinquant’anni da ‘Felona e Sorona’, Le Orme performano live un repertorio che ha lasciato un’impronta memorabile nella storia della nostra musica. E del progressive made in Italy in particolare. Dal vivo, successi come ‘Gioco di bimba’ e ‘Figure di cartone’, omaggi agli amici fedeli e i pezzi di un nuovo lavoro dalla veste più moderna. Detentori di un inestimabile valore artistico e di un grande patrimonio musicale, propongono un concerto durante il quale si alterneranno sul palco diversi ospiti. On stage Michi Dei Rossi (batteria); Tony Pagliuca (tastiere); Tolo Marton (chitarre); Michele Bon (tastiere e cori). E ancora Aligi Pasqualetto (piano e tastiere); Luca Sparagna (voce, basso e chitarre).

    Un evento eccezionale per celebrare quello che sarà l’ultimo tour ufficiale del gruppo, ma anche un’imperdibile occasione per ascoltare Le Orme & Friends. Progetto nato da un’idea di Enrico Vesco, collaboratore de Le Orme da metà Novanta, trova in Michi Dei Rossi e Tony Pagliuca due validi alleati. L’obiettivo è ambizioso: riunire i musicisti più importanti della storia della formazione per quella che, probabilmente, potrebbe essere l’opera definitiva.

    Il risultato di quest’incontro dà esiti sorprendenti, declinati in un doppio vinile e un triplo cd di canzoni inedite. Su etichetta Hi-Qu Music in collaborazione con Maracash Records e Orangle Music, Le Orme & Friends soddisferà di certo anche i palati più esigenti degli appassionati di prog. A livello nazionale e internazionale. Tre ore di musica che esplorano diversi mondi artistici, com’è nel Dna del gruppo fin dagli esordi. Occasione privilegiata, per ascoltare quello che si preannuncia un album destinato ad avere una posizione di rilievo nella discografia della band, la tournée. Le Orme & Friends, l’ultimo episodio live di un’esistenza epica.

    Organizzati e promossi da Eventi Olimpo, due gli appuntamenti in Sicilia. Mercoledì 6 dicembre, teatro Abc di Catania, con biglietti disponibili anche sui circuiti online TicketOne e BoxOffice Sicilia e presso i punti vendita ad essi collegati. Giovedì 7 dicembre, teatro Golden di Palermo, con biglietti disponibili anche sul circuito online TicketOne e presso i punti vendita ad esso collegati. Inizio spettacoli ore 21.00. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero +39 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it.