Tag: musica italiana

  • FEDERICA PINTO “Io te vurria vasà” è l’esordio discografico della giovane interprete romagnola

    Uno dei classici della song napoletana diventa strumento per parlare ai giovani della bellezza della tradizione musicale italiana

    Con il patrocinio del Comune di Procida – Capitale della Cultura 2022

    In radio dal 16 aprile

    Il corto di “Io te vurria vasà” verrà integralmente girato a Procida che sarà Capitale della Cultura nel 2022. L’Isola diventa cornice perfetta per ambientare questa delicata storia d’amore. Il lavoro vanta il patrocinio dei comuni di Procida e Bertinoro

    “Io te vurria vasà” nasce per cantare l’amore infelice dell’autore Vincenzo Russo, un modesto calzolaio, per Enrichetta Marchese. L’unione tra lo spiantato poeta e la ragazza, figlia di un gioielliere, era fortemente osteggiata dalla famiglia di lei, nonostante l’amore di Russo fosse corrisposto. I versi, composti sul finire del 1899 da Russo, furono musicati da Eduardo di Capua, famoso autore di “’O sole mio”. Secondo quanto riporta la tradizione, il foglio con i versi fu consegnato da Russo a Di Capua la sera del primo gennaio 1900.

    Il testo della song, di grande delicatezza, descrive un momento di intimità tra i due amanti. La scena è quella di un giardino profumato di malvarosa, poco prima dell’alba, attraversato da un refolo di vento. Il poeta veglia la propria donna addormentata, combattuto tra il desiderio di svegliarla con un bacio e la mancanza del coraggio necessario a rompere quel momento d’incanto. Con nessun’altra compagnia se non i propri pensieri, viene colto da momenti di gelosia e di dubbio su chi sia al centro dei sogni dell’amata; subito sopraffatti dall’amore e dal desiderio di baciarla e di trovare anch’egli pace nel sonno.

    Io te vurria vasà” non ebbe immediato successo, ma negli anni successivi, il singolo incontrò una grandissima diffusione e fu interpretato da numerosi artisti napoletani, italiani ed internazionali. 

    «Questo singolo è uno dei più dolci che abbia mai ascoltato e avuto la bellezza di interpretare, cantarlo mi illude di aver vissuto l’amore che Russo racconta, pur non avendolo nemmeno sfiorato, e nonostante il testo non sia del tutto positivo, la musica mi calma e mi coccola, mi si apre un po’ il cuore ad ascoltarla.

    La apprezzo tanto e penso che ad oggi (soprattutto da chi ha la mia età) sia molto sottovalutata solo perché di un secolo fa». Federica Pinto

    Il singolo nasce dalla collaborazione con il Maestro Roberto Bonaventura, compositore, autore e produttore napoletano, esperto della song napoletana classica e inedita. Sua, per esempio, la song “Neapolis”, scritta per Pavarotti  ed esemplificativa del repertorio originale composto e prodotto nel rispetto dell’autentica tradizione partenopea. 

    Collaborazioni e partnership

    Il lavoro vanta la collaborazione dell’Associazione Botteghe San Gregorio Armeno di Napoli, i cui presepi sono conosciuti in tutto il mondo. Con il corto di questo singolo la TrinitArt lancia un’inedita iniziativa denominata: Il Presepe sospeso”. Acquistando il singolo che sarà disponibile in tutti gli store digitali del mondo, al costo circa di un caffè, sarà possibile sostenere l’arte presepiale napoletana. Una parte dei proventi derivanti da questi download, infatti, verrà utilizzata per acquistare pastori e presepi di pregio con l’intenzione di donarli per sostenere l’arte dei Presepi.

    “Una nota per l’endometriosiè un omaggio musicale per le donne ed è un momento di sodalizio tra scienza e vita, nato grazie alla collaborazione con il noto professor Fiorenzo De Cicco Nardone, ostetrico ginecologo e docente della Università Cattolica di Roma, Fondazione Policlinico Gemelli, uno dei massimi esperti per la diagnosi e cura dell’endometriosi, dà al lavoro di “Io te vurria vasà” un valore aggiunto nel campo della solidarietà, del sociale e della prevenzione in particolare per le adolescenti. 

    Autoproduzione

    Radiodate: 16 aprile 2021

    Contatti e social

    Facebook: https://www.facebook.com/Federica-Pinto-Cantante-396046817898514/

    Instragram: federicapinto.official

    BIO

    Federica è nata a Cesena nell’ottobre del 2005 e vive a Bertinoro (FC), un piccolo paese dell’entroterra romagnolo chiamato “Il balcone della Romagna”. Studia canto dal 2014 e nel 2021 ha iniziato a frequentare un corso di interpretazione. Fin da subito ha partecipato a numerosi concorsi in Italia e all’estero, con ottimi piazzamenti, tra cui il Talent di Tele Romagna “Degni di Nota”, ed è stata ospite canora al Tour di Miss Italia in Emilia Romagna

    A fine 2018 inizia la collaborazione con il Maestro Roberto Bonaventura, che scrive compone e produce il suo primo inedito “Dal cuore all’immensità”, da cui è stato tratto un video, con la regia di Alessandro Porzio, che su YouTube ha raccolto oltre 60 mila visualizzazioni. Successivamente registra il video della cover di Sergio Endrigo “Io che amo solo te”, prodotto anche questo da Roberto Bonaventura. La sua predilezione al momento è per i brani italiani di autori degli anni Settanta e Ottanta come Mina, Sergio Endrigo, Antonella Ruggero, Loretta Goggi, Anna Identici, ma ama sperimentare spaziando nel jazz e nella musica internazionale.  Nel 2020 arrivano dieci brani, accompagnati al pianoforte, per il suo primo album.

    Attualmente Federica frequenta il secondo anno di liceo musicale a Forlì, con l’ambizione di portare la bella musica italiana all’estero.

  • ZOOSTAT “Cancellature” è il nuovo singolo dei due autori genovesi estratto dall’omonimo Ep

    Musica elettronica, song italiana e sperimentazione sono le parole chiave di questo lavoro

    In radio dal 26 marzo

    Zoostat è il nuovo lavoro degli autori genovesi Gabriele Serpe e Giulio Gaietto. Da una parte l’attività cantautorale, dall’altra anni di esperienza come produttore, musicista e autore. Percorsi musicali diversi che ne caratterizzano il sound, una ricerca di sintesi fra stili e codici apparentemente distanti come la musica elettronica e la forma song, la musica d’autore italiana e le atmosfere nord europee, i sintetizzatori e il calore degli strumenti acustici. I testi, scritti in italiano, sono ispirati dall’interesse per la spiritualità e la psicologia.

    Ma Zoostat non vuole presentarsi unicamente come un duo, le collaborazioni con cantanti, musicisti e creativi di diversi campi artistici conferiscono al lavoro il carattere del collettivo.

    “Cancellature” è una commistione di musica elettronica e pop italiano. Si basa su un groove techno costituito da synth modulare e drum machine. L’organo farfisa dal sapore anni 60 ne sottolinea l’armonia, mentre il tutto viene ulteriormente amalgamato da una sezione di sax baritono pesantemente rielaborata e resa irriconoscibile. Su questa base si sviluppa il cantato a due voci. Il testo gioca con le sfumature della percezione, con le apparenze e il sottinteso, in un percorso di studio e osservazione psicologica di sé e dei propri simili: “Guardo da lontano / sembra pieno di parole / guardo da vicino / sono cancellature

    «Per la produzione di Cancellature siamo partiti dalla ricerca di un suono che fosse elettronico ma allo stesso tempo organico. La scelta quindi è stata quella di utilizzare sintetizzatori e tecniche di produzione digitali affiancandole a strumenti acustici registrati in studio. L’ispirazione è certamente la musica elettronica, dalla techno nelle sue varie declinazioni alla downtempo all’IDM, sviluppata nella cornice della musica d’autore italiana, cantautorale e non» Zoostat

    Il video, da cui è tratta la copertina dell’EP, è concepito come un breve cortometraggio in computer grafica 3D dove molteplici punti di vista si incontrano e si confondono, dove non è ben chiaro chi sia l’osservatore e chi venga osservato, in cui si sfumano i contorni tra quello che è sogno e quello che è reale. Gli scenari e il character design sono ispirati ai maestri del surrealismo, ma anche al mondo degli anime di matrice cyberpunk. A tutto questo si unisce il sapore degli anni 50/60: colori sgargianti, design morbidi e motivi optical.

    “Cancellature” è anche un Ep di quattro brani, in cui synth e drum machine, groove e suoni di ispirazione nord europea affiancano gli strumenti acustici, come fagotto, flauto e sax, e danno vita ad un sound eclettico che alterna aperture melodiche di sapore pop a sviluppi più sperimentali. I testi, che trattano temi quali l’osservazione psicologica e la crescita personale, apportano al albumuna ulteriore sfumatura, quella della song d’autore italiana.

    ASCOLTA L’EP

    Autoproduzione 

    Radio date: 26 marzo 2021

    Contatti e social 

    info@zoostat.it

    www.zoostat.it

    BIO

    Gabriele Serpe

    Nel 2010 esce il primo album “Chi Cerca Trova!” (Areasonica), canzoni pop che fanno il giro d’Italia con il lavoro – tour “CD C rossing” che coinvolge migliaia di persone e oltre 200 punti di aggregazione (locali, associazioni, librerie, biblioteche) in 15 città italiane. Il secondo album “Uno” (Areasonica, 2014) è caratterizzato da un sound post punk e da una marcata impronta cantautorale. 

    Giulio Gaietto

    Musicista, autore e produttore, attivo da anni sulla scena genovese e non solo. Fra le collaborazioni più recenti quella con il musicista e autore inglese Morgan King.

    I due autori vivono distanti per lunghi periodi dell’anno, si incontrano a Genova in studio di registrazione per scrivere e produrre canzoni. Curano tutte le fasi della produzione, non solo scrittura, arrangiamento e produzione audio, ma anche artwork e produzione video. 

  • #SENZAFESTIVAL – Il 28 febbraio alle 18 un evento per sottolineare l’importanza e il valore dei festival e dei contest italiani

    A distanza di un anno dalle prime chiusure causa Covid

    Dopo il Festival Day del 30 aprile 2020 con oltre 100 festival aderenti arriva

    #SENZAFESTIVAL

    Un evento Domenica 28 Febbraio, alle ore 18 in contemporanea,

    con oltre 50 Festival e Contest che hanno già aderito da oltre metà delle  

    province in tutta Italia

    vogliono sottolineare l’importanza e il valore dei festival e dei contest di musica popolare contemporanea per la tutela, la crescita e lo sviluppo dei nuovi artisti e della nuova musica italiana. 

    Interverranno in diretta Mauro Ermanno Giovanardi e Tommaso Cerasuolo (voce dei Perturbazione).

    Durante la diretta ci sarà anche un momento dedicato al ricordo di Omar Rizzato , professionista dello spettacolo della provincia di Padova, mancato lo scorso sabato.

    Interverranno tra gli altri :

    Rossana Luttazzi,  Presidente Onoraria Rete dei Festival e l’performer Roberta Giallo  e Claudia Barcellona di Terapia Arte Intensiva con la partecipazione dei promoter Roberto Grossi, Michele Lionello e Giuseppe Marasco.

    Modera Giordano Sangiorgi 

    28 febbraio 2021 – Ad un anno dallo stop del settore dei live, iniziato il 23 febbraio 2020, i Festival e i Contest che hanno fatto la storia della nuova musica in Italia e sono state palestre fondamentali di tanti nuovi artisti e tanta innovazione della musica del nostro Paese, tornano a segnalare la loro fondamentale presenza tutti insieme nella stessa giornata, dopo il successo del Festival Day del 30 aprile dello scorso anno, che vide la partecipazione di oltre 100 festival.

    #senzafestival è un evento a cura del circuito della Rete dei Festival con It Folk, Musica Jazz, Circuito Ska e tante altre reti, che  vuole tornare a porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente queste realtà e sul loro futuro, che rischia di essere sempre più nero.

    I Festival musicali indipendenti e i Contest per emergenti, così come i Premi dedicati alla Musica, sono fondamentali per la crescita di tutti gli artisti, di un nuovo pubblico e del mondo della musica e sono elementi imprescindibili per la diffusione culturale, sostenendo processi di importantissima coesione sociale. 

    Sono eventi che giocano un ruolo di primo ordine nel settore della cultura, dell’economia, del turismo, dell’aggregazione sociale e giovanile di un territorio. Contribuiscono attivamente alla promozione dell’arte attraverso la proposta di musica originale ed inedita, suonata dal vivo e sono presenti in ogni angolo d’Italia: dalla più grande città al più piccolo borgo, contrastando con forza il disagio nei quartieri periferici, vivacizzando i centri storici e portando nuovo turismo nei centri meno frequentati. 

    Il 28 febbraio alle 18, insieme, possono ricordare il grande ruolo culturale dei festival e dei contest musicali.

    Diretta alle 18 sulla pagina Facebook della Rete dei Festival:

    https://www.facebook.com/retedeifestival

    a cura di Mattia Pace 

    Come si svolgerà l’incontro: 

    Tutti dovranno essere collegati a un link zoom domenica 28 febbraio alle ore 18 dal vivo, da un loro spazio dove sia visibile il nome del festival con organizzatore e/o un musicista.

    Alle ore 18 partirà uno zoom su pagina facebook della Rete dei festival che durerà circa 15 minuti in cui si illustreranno questi punti:

    1) rivendicare la necessità di garantire la sopravvivenza dei festival attraverso apposite forme di sostegno; 

    2) la loro fondamentale importanza, per la funzione di scouting, di aggregazione culturale, sociale e di comunità

    3) la loro funzione piattaforma e palestra per i giovani talenti, l’unica che di fatto garantisce spazi di visibilità ed espressione 

    4) appello a Mibact, alla Siae, al Nuovo Imaie e altri soggetti per piccoli finanziamenti straordinari per tenere in vita questa realtà che stanno scomparendo all’80% con una una gravissima perdita culturale

    Roberto Grossi,

    Michele Lionello,

    Giuseppe Marasco,

    Massimo Della Pelle

    Hanno già aderito:

    MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, Premio Lunezia, Suoni della Murgia, Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, Rock Targato Italia, Farci Sentire – Musplan, Festival Orienteoccidente – Toscana, Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente, Castelrock, Orzorock, Premio Bindi, Le Castella Tarantella Week, Tarantarsia, Roccalling Festival, Messapia Summer Festival, Tieni il Palco, Disco Novità, Celidonia Festival, Reno Splash, Voci d’Oro (Cinquant’anni e dintorni), Festival Popolare Italiano, GRMeets, Festival di Voce in Voce, Lennon Festival, Premio Spazio d’Autore, Livorno Unplugged Day, Assisi Suono Sacro, Biella Festival, Balla Coi Cinghiali, Faenza Rock contest, Lazio Sound, Mo’l’estate Spirit Festival, Festival della Poesia, Festival di Editrice Zona, Fondazione Lelio Luttazzi, Sicily Folk Fest, Echi nel vento, Le nuvole teatro.. Incontra, Pastorizia in festival, Premio Manente, Equilibri – Tutti siamo diversi, Festival Lib – Art and Landscape, Binario Letterario Festival, Premio Botteghe d’Autore, Festival Estivo – International Music Contest, Festival Abbabula – Parole e Musica d’Autore, Milo Folk Fest, Acqua e Vino Chianciano Terme Music Festival.

  • LA CONTEMPORANEITÀ E LA VOGLIA DI SCAPPARE DA NEL NUOVO SINGOLO DI SANTOIANNI

    LA CONTEMPORANEITÀ E LA VOGLIA DI SCAPPARE DA NEL NUOVO SINGOLO DI SANTOIANNI

    Da venerdì 12 febbraio, in radio e su tutte le piattaforme digitali, “STAZIONE DI SOSTA” il nuovo singolo di SANTOIANNI. Il singolo, distribuito da Artist First, sarà accompagnato da un movie girato da Luca Cantavenera.
    Dall’evoluzione della sua esperienza artistica nasce la nuova identità “Santoianni”. 
    << Conosco abbastanza bene il mondo della discografia in Italia, l’ho vissuto fin da adolescente: contratti importanti, grandi multinazionali, grandi “progetti” –racconta Santoianni-. Questa è stata la mia grande fortuna ma anche il mio più grande limite. Aver capito che non sempre musica e mercato si incontrano mi ha spinto per anni a rifiutare tutto quello che era “contaminato” da quello che erroneamente definivo “compromesso”. Oggi sono un ragazzo più maturo, meno impulsivo ed ho capito che per colpa di queste convinzioni mi stavo tagliando via tanto. Ho imparato ad ascoltare e ho capito che il segreto è rimanere sé stessi ma evolvendosi. Oggi a 27 anni posso dire di essere veramente pronto.>>
    Stazione di sosta” è il manifesto del nuovo percorso musicale volto alla contaminazione di cantautorato e sonorità contemporanee. Nel singolo  “Stazione di sosta”  Santoianni riesce a raccontare, una lucida descrizione del nostro tempo vista dagli occhi di chi lo sta vivendo da protagonista, con la paura provocata dal senso di precarietà di oggi, con un’ingenua e positiva visione di quello che ci proporrà il futuro.  La produzione, curata da Molla, fonde la costruzione melodica e del testo della composizione tipica del cantautore con sonorità attuali e una ritmica coinvolgente.
    <<Credo che il singolo “Stazione di sosta” risponda al suo interno – continua Santoianni – alla domanda più attuale e generazionale per il momento che tutti stiamo vivendo: cosa ne sarà del nostro futuro? Che cosa diventeremo? Forse per la prima volta nella mia vita ho percepito l’incertezza del futuro, il senso di precarietà. Mentre scrivevo questa composizione ho immaginato utopicamente di poter schiacciare un tasto e di mandare avanti tutto in timelapse come si fa con i video dell’Iphone. Ho immaginato di poter scendere da questo viaggio e di prendermi una pausa in una stazione di sosta. Basta, svegliatemi tra trent’anni quando tutto sarà finito ipotizzando che il mondo sarà un posto migliore. Perché alla fine sono convinto che prima o poi ritornerà di moda avere sogni, avere coraggio, la voglia di cambiare le cose. C’è un sottofondo di amaro, ma c’è anche un’ingenua positività che spero di non perdere mai >>.

    BIO: Classe 1993 Donato Santoianni in arte “Santoianni” alimenta fin da subito la sua passione per la musica e per le canzoni, in particolare per il cantautorato. Si avvicina molto giovane al mondo della musica firmando un contratto con una Major. Quell’esperienza negativa mette a dura prova il suo percorso artistico tanto da decidere di fermarsi e di ricominciare tutto da capo. Inizia quindi il suo percorso di crescita da autore e cantautore nel 2014 affiancato e supportato da Gianni Bella nello studio della composizione e della forma composizione. Il suo percorso d’autore lo porta a vincere per meriti di compositore e autore della parte letteraria il premio della Federazione Autore e Editori italiani come giovane emergente. Nel 2018 partecipa a Musicultura con il suo singolo “il turno infrasettimanale” posizionandosi tra i 20 finalisti del concorso per soli cantautori. Nel 2019 pubblica il suo primo album di inediti “Fossi nato prima” scritto e composto interamente da lui. Dal 2020 Santoianni comincia un percorso di sperimentazione sonora e di scrittura che lo porta a esplorare nuove realtà musicali e di produzione discografica che segnano un prima e un dopo rispetto al suo primo album. Dall’incontro con il produttore Molla nasce la sa nuova identità sonora che vede la luce con il nuovo singolo “Stazione di Sosta”. Attualmente  Santoianni è impegnato nella stesura del suo nuovo asset discografico lavorando parallelamente anche in veste di autore per interpreti e cantautori.

  • Finalmente disponibile, in radio e in tutti i digital store, “EVEREST” il nuovo singolo di ALESSIO BERNABEI.

    << Everest è nata a giugno, quando l’estate era alle porte ma dentro di me ero ancora in pieno inverno – racconta Alessio. Mi sono trovato a riflettere su tutte le volte in cui mi sono arreso e mi sono ricordato dei “sorrisi falsi a mia madre e poi morivo sul letto, sempre solo, sempre stanco ma con il sogno dentro”. Credevo di riuscire ad amare una persona senza amare me stesso, ma non credo sia possibile.  Ho sempre voluto fare da paracadute agli altri per impedirgli di farsi male ma poi stavo male io. Everest continua Alessio, è un invito a trovare la forza di affrontare i mille ostacoli della vita per raggiungere un obiettivo più grande perché “anche il fiore più bello può crescere all’inferno”. Everest è anche una promessa: “Ci sarò se avrai bisogno di me” >>. 
    Il pezzo, composto testo e musica dallo stesso Bernabei, è accompagnato da un movie la cui regia è firmata da Marcello Maw e girato all’interno della cava di zolfo di Manziana in provincia di Roma. Il video di Everest descrive il viaggio che un performer e un essere umano fa nella propria vita. Un viaggio fatto di ostacoli, di paura, di crescita personale dove l’importante è il percorso perché è grazie a quello che si arriva alla meta, sporchi di fango, con tante cicatrici ma totalmente cambiati e consapevoli. Un viaggio alla ricerca della consapevolezza e difendendo i veri valori o quello che più si ama, dentro uno zaino o dentro al proprio cuore

    Biografia

    Alessio Bernabei, classe 1992, è originario di Tarquinia (Viterbo).  Si avvicina al mondo della musica a 11 anni studiando clarinetto. In seguito da autodidatta imparerà a suonare chitarra, basso e piano.  Fonda i Dear Jack nel 2012 e l’anno successivo accede ad Amici con “Anima Gemella”, vincendo il premio della critica. Si esibisce allo Stadio Olimpico di Roma e allo Stadio San Siro di Milano e con il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con “Il mondo esplode tranne noi”, contenuto nell’album “Domani è un altro film” (3 dischi di platino). Il tour successivo nei palasport si chiude con un concerto all’Arena di Verona.  Nel 2016 intraprende la carriera solista e con “Noi siamo infinito” torna al Festival di Sanremo. Il suo album d’esordio debutta ai vertici della classifica Fimi/Gfk e contiene, oltre a “Noi Siamo Infinito”, i singoli “Io E Te = La Soluzione” e “Due giganti”. Si appassiona al doppiaggio e presta la voce al protagonista del film d’animazione “Trolls”. Nell’estate 2018 pubblica “Ti Ricordi Di Me?” che anticipa l’EP “Senza Filtri”, nel quale Alessio sperimenta nuove sonorità per poi riscoprire la dimensione intima che porta alla scrittura di “Everest”, il nuovo singolo disponibile dal 5 febbraio 2021.