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  • GIOACCHINO FITTIPALDI “Il boschetto alla rovescia” è l’inizio del nuovo percorso per il cantautore e polistrumentista lucano

    Una fiaba rock contro i pregiudizi

    In radio dal 6 maggio

    Il boschetto alla rovescia è una fiaba rock che tratta un importante tema sociale, raccontandolo con leggerezza. Il bosco, luogo affascinante, misterioso, a volte pericoloso, qui viene ribaltato, nel tentativo di abbattere gli stereotipi, nella speranza che il cattivo possa non essere più tale e che pertanto la fiducia di Cappuccetto Rosso non sia mal riposta. 

    Un pezzo fuori dal comune, quasi una sfida per Gioacchino che con questo brano cerca rime, ritmo e un sound vivace. La maturità artistica raggiunta gli consente di spaziare tra i diversi generi musicali e la sua produzione risente di tutte le influenze dando vita ad uno stile tutto personale.

    Il videoclip è stato realizzato dal regista Giuseppe Marco Albano, Premio David di Donatello. 

    Etichetta: TROPICANA MUSIC LABEL 

    Radio date: 6 maggio 2022

    SOCIAL LINK

    YOUTUBE https://www.youtube.com/user/giotextura/featured

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    INSTAGRAM 

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    BIO

    Gioacchino Fittipaldi nasce a Lagonegro (PZ) il 21 Novembre 1979. Vive sin dalla nascita a San Severino Lucano, paese natio dei suoi genitori e proprio dal padre, che da giovane scriveva canzoni e suonava la chitarra, l’amore per la musica.

    La passione diventa studio con il conservatorio e si dedica completamente al cantautorato pop-rock formando così i primi gruppi rock ed iniziando a portare la sua musica nelle piazze. Tra i 27 ed i 28 anni inizia a rivisitare brani di vari cantautori italiani, in particolare Fabrizio De Andrè, ma anche Battiato, Guccini, Rino Gaetano e De Gregori, cantautori che interpreterà nelle serate di musica live con voce chitarra e armonica. Riprende a pieno la sua attività di cantautore scrivendo, a 28 anni, Un anno di regresso ed altri singoli con cui vince il “Festival Mediterraneo” e l’”Azimut live music fest”. 

    Nell’estate del 2012 sale sul palcoscenico del “Pollino Music Festival” e vince una tappa del contest “Casa Sanremo”. 

    L’estate del 2021 segna il percorso artistico che lo porta ad incidere Il boschetto alla rovescia, collaborando con i professionisti Lorenzo Sebastiani, Andrea Morelli, Alex Reeves, Marco Dirani. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • ALCUNELACUNE: “COOLAGE N.1” è il disco con cui l’artista milanese torna sulle scene musicali

    Navigando sulle “alcune lacune” della vita quei vuoti che sembravano incolmabili ora prendono forma, volume, peso, voce.

    Release album 14 gennaio

    «A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”». 

    alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore. 

    Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.

    Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane. 

    Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.

    Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.

    È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo. 

    Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili. 

    Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.

    TRACK by TRACK 

    Watch out (Andrea Ricci)

    Un brano che si è scritto da solo. Di notte. Mentre Morfeo sta già accogliendo gli assonnati fra le sue braccia i genitori si trasformano in mostri pieni di paure, carcerieri insicuri ed egoisti che costruiscono gabbie dorate per una figlia. Raccomandazioni e protezione, si trasformano in minacce che precludono la possibilità di vivere avventure, il romanticismo, emozioni e sentimenti. Una vera sciagura.

    Il suono che fa (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Spesso le idee fanno fatica a prendere forma e restano lì a infastidire da dentro.

    Per fortuna a volte capita che qualcuno faccia lo sforzo di venire a curiosare tra gli appunti e generosamente si appassiona a una melodia, a un giro armonico, un’atmosfera.

    Così nasce questo brano a quattro mani, una storia che parla della coppia stanca legata al passato, ai ricordi e a sensazioni provate “tempo fa”.

    Dimentica (Andrea Ricci – edizioni La Bionda Music srl)

    Una danza passionale che racconta di un tradimento, scritto vent’anni fa insieme ad altri brani per il disco di una ex, prodotto dai Fratelli La Bionda e colorato oggi di nuove sfumature. Una canzona “antica”, in tutti i sensi. Tra gli amici è una hit.

    Gioco di prestigio (Andrea Ricci)

    «L’amore non conviene». Non importa che la frase sia pronunciata da qualcuno o provenga da una voce interiore, una volta che il pensiero entra in testa alimenta la paura, cresce la diffidenza e l’incapacità di lasciarsi andare. Ma ci sono forze a cui non si può resistere e per quanto incerto, impreparato, pieno di dubbi, non resta che arrendersi a ciò che è più magico di qualunque trucco.

    Ride on (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Ride on è la storia dell’uomo dei forse.

    Manfredi Perrone racconta la storia di un personaggio nato dalla penna di alcunelacune, Maybe Man, che vive una vita in potenza, esiste al condizionale.

    Rosso di sera (Andrea Ricci)

    Il primo pezzo scritto quando dopo aver lasciato i Vallanzaska per tuffarsi in una nuova e personale avventura. Con alle spalle gli ascolti degli album della Mano Negra e Manu Chao come idolo il sogno era di vivere un’esperienza totalizzante come la loro, invece di passare le notti a muovere i primi passi con la chitarra in camera, da solo.

    Lucky clover (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Basta paranoie! Viva il palco, la banda, la festa.

    Le parole sono di Manfredi Perrone che ha dato corpo ad un’idea embrionale di alcunelacune. Una rincorsa lunga una vita all’Amore che sempre nasce e svanisce, con i desideri e le promesse. Una febbre che sale, una pulsazione che accompagna per tutta la vita passata stringendo in mano un quadrifoglio in cui si ripone ogni speranza di afferrare ciò che continua a sfuggire.

    Coltivare (Andrea Ricci)

    Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?

    In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.

    Nel disco hanno suonato

    Valentina Colorni – cori

    Gianluca Mancini – tastiere

    Donato Brienza – chitarra

    Stefano Fascioli – basso e contrabbasso

    Lucio Sagone – batteria 

    Marco Bergamaschi – percussioni

    Registrato da Gianluca Mancini presso il Mai Tai studio di Milano

    Autoproduzione

    Release album: 14 gennaio 2021

    Contatti e social

    Instagram https://www.instagram.com/alcunelacune/

    Facebook https://www.facebook.com/alcunelacune

    Youtube https://www.youtube.com/channel/UCf3D4hbv0qAGBmnUZOEelrA 

    Bandcamp alcunelacune.bandcamp.com

    Soundcloud https://soundcloud.com/alcunelacune

    BIO 

    Napoletano di nascita, milanese di adozione, vive l’infanzia e la prima adolescenza sentendosi sempre straniero: “un terrone” a Milano e “il milanese” per la famiglia napoletana.

    Dal 1986 al 1998 suona da autodidatta prima la batteria e poi il sax tenore in varie formazioni riuscendo comunque a diplomarsi e a iscriversi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1994/95 è a Lisbona, dove suona il sax on the road,  comincia a mettere le mani sulla chitarra e a scrivere le prime canzoni. 

    Dal 1996 al 1999 milita nel gruppo ska milanese Vallanzaska collaborando alla scrittura musicale e dei testi nel disco “Cheope”.

    A cavallo tra il XX e il XXI secolo scrive i primi brani per Susanna Colorni, in arte Suso, della quale i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda producono il primo disco presso il mitico studio Logic di Milano.

    Nel 2003 comincia a lavorare al suo progetto, i Solidamòr.

    Nel 2004 esce il primo disco “Solidamòr” (Akwaba Records – distribuzione Sony). Nel 2005 con gli amici della Saphary De Luxe (l’agenzia di booking della band) è tra i soci fondatori del Circolo Arci Magnolia.

    Nel 2006 con Saphary De Luxe pubblica il secondo album dei  Solidamòr, “One Man Show” (distribuzione Venus).

    Nel 2008 diventa padre per la prima volta. Chiude l’esperienza Solidamòr e lascia il Circolo Magnolia per dedicarsi alla famiglia e riprendere in mano gli studi. 

    Nel 2011 diventa padre la seconda volta.

    Nel 2019 entra in studio (dietro il mixer il suo vecchio socio Vallanzaska Gianluca Mancini).

    Nel 2021 escono due nuovi singoli: “Gioco di prestigio” e “Dimentica”. 

    Fonte: www.laltoparlante.it