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  • Partirò per Bologna, all’Estragon la sesta edizione del festival punk, ska e reggae 

    Partirò per Bologna, all’Estragon la sesta edizione del festival punk, ska e reggae 

    Dopo il successo delle precedenti edizioni dove hanno partecipato decine di artisti da tutta Europa, migliaia di persone da tutta Italia, Francia e Germania torna la sesta edizione festival Partirò per Bologna, che deve il suo nome alla celebre canzone della Banda Bassotti. L’appuntamento è per sabato 20 aprile all’Estragon di via Stalingrado con i migliori artisti italiani e internazionali tra punk, ska e reggae.


    L’apertura della serata è affidata alla band Montelupo. Un progetto volto al recupero del canto anarchico italiano che nasce nel 2012 da un’idea di Daniele Coccia (Il Muro del Canto), Eric Caldironi e Alessandro Marinelli. un repertorio anarchico con arrangiamenti moderni assieme a Nicoló Pagani e Lavinia Mancusi.

    A seguire la formazione street punk bolognese Zona Popolare che si esibirà accompagnata da Rude. La band formata nel 2009 dopo vari cambi di formazione ha trovato il suo equilibrio con Rude, ex membro dei Ghetto 84 e figura di riferimento della scena italiana e internazionale.

    Si prosegue con Bunna, componente della storica formazione reggae Africa Unite, che salirà sul palco accompagnato dalla band ska rocksteady soul The Magnetics. Insieme daranno vita a uno show speciale proponendo i grandi classici dal repertorio giamaicano a base di ritmi in levare.

    Sarà poi la volta dei Gang, band storica del rock italiano nata all’inizio degli Anni ’80. Con decine di album all’attivo, eredi italiani delle sonorità del periodo punk londinese, sono nati dal progetto dei fratelli Severini, Marino e Sandro, nativi di Filottrano in provincia di Ancona.

    Segue la formazione romana Dalton, attiva dal 2015 mescola punk, pub rock rock’n’roll, beat e cantautorato 70s, con richiami agli Sham 69, Slade, Battisti e Ivan Graziani. Nei loro testi esperienze personali e spaccati di vita. 

    In scaletta poi il power trio The Uppertones, band che grazie alla combo trombone, voce, piano e batteria, portano in scena il suono della Giamaica degli Anni ’50. Una ricerca dove il genere mento si fonde con lo swing, il boogie e il calypso creando un mix poi definito bluebeat o jamaican boogie.

    Sul palco poi The Bluebeaters, storico collettivo ska composto di sette elementi. La loro musica si muove tra blue beat, ska, reggae e rock steady senza tralasciare aperture al pop. Tra vari cambi di formazione ha pubblicato anche numerose hit come “Wonderful Life”, “Che cosa c’è” con Gino Paoli o “Messico e nuvole”.

    Ospiti internazionali dalla Francia la Brigada Flores Magon. Nati nel 1998 a seguito dell’incontro di differenti persone della scena alternativa degli anni ’80 e del movimento anarco-punk parigino degli anni ’90. Il quintetto Oi! street punk si dichiara fortemente antifascista e anticapitalista.

    In chiusura poi i rappresentanti più longevi del combat ska punk Oi!, ovvero la storica Banda Bassotti. Dal 1987 marchio di fabbrica per le loro canzoni generalmente antifasciste e politicamente impegnate. Nove elementi con fiati, sezione ritmica e chitarre porteranno sul palco dell’Estragon il meglio della loro produzione musicale.

    Sabato 20 aprile 
    Dalle 16.15 fino all’01.00
    Estragon Club
    Via Stalingrado, 83 – Bologna
    Ingresso Euro 23
    Infoline 051323490

  • Partirò per Bologna, all’Estragon la quinta edizione del festival punk ska

    Partirò per Bologna, all’Estragon la quinta edizione del festival punk ska

    Dopo il successo delle precedenti edizioni dove hanno partecipato decine di artisti da tutta Europa, migliaia di persone da tutta Italia, Francia e Germania torna il festival Partirò per Bologna, che deve il suo nome alla celebre canzone della Banda Bassotti. L’appuntamento è per sabato 29 aprile all’Estragon di via Stalingrado con dieci dei migliori artisti ska, punk, reggae e folk. L’apertura della serata è affidata alla band romana Pulkra. Power trio al femminile composto dalla cantante Francesca Legge, dalla percussionista Elisa Dori e dalla chitarrista Vanessa Simei. Il set prevede una selezione del loro repertorio che spazia dal folk alla musica popolare, dal blues al reggae. Segue il punk Oi! dei Lumpen, formazione cosentina composta da Silverio Tucci (voce/chitarra), Mattia Tucci (basso) e Mario Lo Polito (batteria) è attivo dal 1999 con all’attivo numerosi live in tutta Europa. Sul palco una selezione della loro discografia e il recente singolo “We Will Stand Together”. Ancora Gli Arpioni, collettivo ska composto di più di dieci elementi e nato nel 1990 a Bergamo. Nel corso della loro carriera hanno reinterpretato alcuni classici italiani degli Anni ’60 tra cui spicca “Operazione Sole”, il primo brano ska italiano lanciato nel 1966 da Peppino di Capri. Il programma prosegue con Shots in the Dark, ensemble ska romana composto da nove elementi. Dal 1999 propongono una miscela di foundation ska e rocksteady, rivisti anche in chiave moderna. Per l’occasione presenteranno il loro ultimo album “Chicken Blues” pubblicato lo scorso anno. L’unico ospite straniero di questa edizione è il Dr. Ring Ding. Nome d’arte del tedesco Richard Alexander Jung, è un veterano della scena reggae, 2 tone, dancehall e ska europea. Attivo dal 1987, il cantante vanta una discografica comprendente 8 album e quasi 40 tra singoli ed EP. Sarà poi la volta dei romani Klaxon. Pietre miliari dello street punk Made in Ita, attivi dal 1979, i quattro musicisti sono considerati una delle realtà più espressive e di maggior risalto del settore. Il loro ultimo album intitolato “Tutti contro tutti” pubblicato lo scorso anno. Tornano anche gli Atarassia Gröp di Filippo Andreani. Band combat rock punk folk da Como, attiva dal 1993. Testi impegnati e sonorità crude, non disdegnano il mondo ultras. Proprio quest’anno festeggiano trent’anni di attività, e presenteranno dal vivo il loro nuovo EP dal titolo “Brace sotto cenere”. Giancane, pseudonimo di Giancarlo Barbati, è un cantautore e chitarrista ex membro del Il Muro del Canto. Si esibirà in un set acustico tra folk e punk rock, proponendo estratti dai suoi ultimi lavori tra cui la colonna sonora della serie “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare. La scaletta avrà poi in programma il set de Gli Ultimi, quartetto punk romano attivo dal 2008. Il loro ultimo album “Sine metu” è stato pubblicato nel 2021 con influenze di band internazionali come Rancid, Dropkick Murphy’s, Social Distortion e Street Dogs. In chiusura poi i paladini del combat ska punk Oi!, ovvero la storica Banda Bassotti. Dal 1987 marchio di fabbrica per le loro canzoni generalmente antifasciste e politicamente impegnate. Nove elementi con fiati, sezione ritmica e chitarre porteranno sul palco dell’Estragon il meglio della loro produzione musicale.

    Sabato 29 aprile  
    Dalle 16.30 fino all’01.00
    Estragon Club

    Via Stalingrado, 83 – Bologna
    Ingresso Euro 20
    Infoline 051323490

  • Puritano e Brusco ripartono dal “Rock ‘n roll”

    Puritano e Brusco ripartono dal “Rock ‘n roll”

    Con il nuovo singolo “ROCK ‘N ROLL” Puritano continua il suo percorso di avvicinamento all’imminente album, e come sempre lo fa sopra le righe. Questa volta sale a bordo il noto cantante romano Brusco, che con Puritano non solo condivide la label Mitraglia Rec., ma anche una sana e prolifica voglia di ribaltare
    sonorità e generi consolidati. Una comunione d’intenti per offrire sempre una proposta artistica originale.
    Se “STRADAMA’” ha lasciato un segno tra chitarre distorte e ritmiche serrate, “NETFLIX” ci ha conquistato con le sue sonorità reggae dub, per “ROCK ‘N ROLL” The Eve ha confezionato un tappeto pop punk in stile Blink 182. Melodici power chord e arpeggi string skipping, fanno da cornice a un duetto, dove Brusco si presenta in un’insolita versione. Ne esce una combinazione folle e un ritmo coinvolgente, in cui si racconta un viaggio ribelle in macchina, dove con la compagnia del proprio amore si possono compiere follie. La batteria di questo brano è stata suonata da Milo Silvestro, da poco divenuto il nuovo cantante della band metal statunitense Fear Factory.
    Il singolo, disponibile da martedì 4 aprile in tutte le piattaforme digitali, è pubblicato da Aldebaran e Mitraglia Rec. con distribuzione ADA Music Italy, e anticipa l’album di debutto dal titolo “CHI DIAVOLO È PURITANO?!” in uscita venerdì 21 aprile.

  • ALÈM “200 all’ora” è il singolo del giovane artista che si pone come il manifesto futurista della generazione z attraverso sonorità punk, rap e trance music

    Un brano che nasce come uno sfogo personale, un’invettiva contro la scuola italiana, ma che sfocia in una denuncia sulla condizione precaria e paralizzante dei giovanissimi di oggi. 

    Voglia di rivalsa e di libertà attraverso sonorità punk, rap e trance music.

    Cover artwork: Alessandro Minichino (Alèm), Elena Zecchino (ElenaZ), Giulio De Leonardis (Giuk), Jacopo Gesuete (Jackjay).

    Tutti giovani tatuatori da diverse regioni d’Italia.

    In radio dal 22 ottobre

    «“200 all’ora”  nasce in un periodo in cui pensavo di smettere sia con la musica che con gli studi a causa di alcuni attriti con un professore.

    Il brano nasce per esprimere non solo la rabbia e la voglia di ribellione della mia generazione, ma anche come denuncia verso il sistema scolastico italiano, che in qualsiasi età della vita di uno studente non cura l’individuo, puntando solo alla “targetizzazione” di quest’ultimo, cercando di uniformare tutti senza curarsi delle sfaccettature che ognuno di noi dovrebbe mantenere per avere il proprio posto nel mondo.» Alèm

    Il giovane cantautore è completamente calato nella realtà che vive ogni giorno in cui si sente bloccato: i  giovani in Italia sono costretti a rimanere fermi, incatenati in un ricambio generazionale che non arriverà in tempo. Perciò, continua Alèm «Questo progetto nasce con l’intento di dare voce alla mia generazione, tanti devono inserirsi nel lavoro tra i disastri economici lasciati dal Covid, altri guardano i loro sogni sgretolarsi. Voglio sfogarmi, ma voglio farlo in compagnia di tutti quelli che hanno una vita imperfetta.»

    Questa canzone per l’autore rappresenta la voglia di togliersi queste catene in cui la società stringe i giovani, è voglia di libertà, di vivere ad un ritmo non scandito dalla burocrazia e dall’organizzazione italiana deprimente. È la voce che punta anche a colmare un gap fra classi sociali.

    Per Alèm con Gianluca Zanin di Artigian Studio, c’è stata subito la massima intesa verso la ricerca di originalità e la volontà di non ancorarsi a un genere musicale, sperimentando e unendo influenze fra le più varie come il punk o la trance music. 

    Questo brano per l’artista  è «voglia di cambiamento e fiducia nel poter ancora cambiare le cose. La mia generazione è paralizzata in una normalità asfissiante, ma respira e ha voglia di rivalsa.Voglio che questa musica sia il manifesto futurista della mia generazione, ma senza l’occhiolino ai movimenti politici.

    La musica unisce e mai come in questo momento storico ne abbiamo un forte bisogno».

    Autoproduzione

    Radio date singolo: 22 ottobre 2021

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    BIO

    Além, nome d’arte di Alessandro Minichino, è nato a Maratea (PZ) il 03 maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata. È cresciuto e si è formato in Veneto, nella provincia di Belluno. 

    Frequenta il liceo artistico a Cortina d’Ampezzo e poi il MITA a Udine. 

    A 16 anni col nome d’arte di Ale ice scrive e pubblica un ep, “è solo l’inizio”  (2015) un lavoro prettamente rap. In questo, come in tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi seguono due mixtape “Equilibrio” (2017), rime dirette e molte riflessioni su un mondo ingiusto nella quale bisogna trovare posto, e “Nirvana” (2018) che include il primo street video, del singolo “Tieni duro” con la regia di Samuele Dalò e successivamente recensito dagli “Arcade Boyz” noti youtuber. L’anno dopo esce “Alessandro” (2019), il suo secondo e ultimo ep col nome d’arte Ale ice: acustico, chitarra e voce, si distacca molto dai lavori precedenti ispirandosi al cantautorato italiano che ascoltava fin da piccolo, in “Nato fuori tempo” il featuring con Simone Da Prà (Oxi).

    Nel 2021 sceglie di cambiare nome in “Alèm”, si stacca completamente dai vecchi lavori e lancia il singolo “200 all’ora” unendo al rap influenze rock, punk passando per la trance Music. 

    Prodotta da Artigian Studio, “200 all’ora” è una canzone dove si punta all’originalità del genere, contro le catene della società moderna e delle istituzioni scolastiche che reprimono sogni e uniformano i ragazzi.