Tag: reggae

  • Rototom Sunsplash 2024, nel tempio del reggae europeo anche Guè, Nina Zilli e Clementino tra gli ospiti di Alborosie & Friends

    Rototom Sunsplash 2024, nel tempio del reggae europeo anche Guè, Nina Zilli e Clementino tra gli ospiti di Alborosie & Friends

    Torna dal 16 al 21 agosto a Benicàssim (Spagna) la 29ma edizione del Rototom Sunsplash, dal 1994 il Festival europeo più importante nel suo genere. Con oltre 200mila presenze da tutto il mondo lo scorso anno, Rototom si conferma come punto di riferimento internazionale della musica. Un hub culturale e artistico rivolto a tutti, con particolare attenzione alle famiglie. Valori, sostenibilità e intrattenimento, passano anche dalle offerte di servizi integrati che hanno sempre contraddistinto la manifestazione. 6 giorni ricchi di contenuti con centinaia di artisti da oltre 30 paesi e 5 continenti, più di 150 tra concerti, show e sound system, 20 aree dedicate su una superficie complessiva di oltre 130mila MQ.

    I concerti del Main Stage

    Tra gli spettacoli speciali spicca l’omaggio per l’80mo compleanno di Peter Tosh, co-fondatore dei leggendari The Wailers insieme a Bob Marley e Bunny Wailer. Benicàssim sarà l’unica data in Europa per godersi questo live, che unirà il figlio di Tosh, Andrew Tosh, con la leggendaria band giamaicana degli anni ’70 e ’80 Soul Syndicate. Proprio un altro degli spettacoli unici del festival, quello dei The Wailers, sarà incentrato sullo storico album “Legend” che compie 40 anni. Alborosie & Friends promette di schierare tanti ospiti, che si alterneranno sul palco con lui per offrire uno show esplosivo e dinamico. Artisti tutti italiani come Guè, Nina Zilli, Clementino e Danti, ma anche internazionali come il DJ e produttore francese Manudigital. L’icona del reggae africano Alpha Blondy terrà al Rototom Sunsplash il suo unico concerto in Spagna e uno dei pochi in Europa. L’evento dedica sempre molta attenzione ai pionieri del reggae roots giamaicano, e quest’anno ha invitato i Black Uhuru, vincitori di un Grammy per l’album “Anthem”. Ancora Johnny Clarke, che si esibirà con la Dub Asante Band ft Matic Horns, The Congos insieme a The Gladiators e Twinkle Brothers. La rappresentazione del roots reggae continua con la band californiana Groundation e Marcus Gad & Tribe dalla Nuova Caledonia. On stage due campioni mondiali: il giamaicano Beenie Man, considerato il re di questo stile, e Busy Signal già collaboratore di artisti mainstream come Major Lazer. Il maggior referente in Spagna di questo stile Fyahbwoy, insieme a GranKhan e alla Forward Ever Band. Sempre dalla Giamaica saranno presenti Romain Virgo, esponente di punta dello stile lovers rock, l’eclettica cantante Etana, due volte nominata ai Grammy Award come miglior album reggae. Talenti emergenti come Skip Marley, nipote di Bob, che affronta il suo primo tour europeo e approderà a Benicàssim come ambasciatore della nuova generazione dei Marley. Lo ska prende piede con gli inglesi Bad Manners, mentre i travolgenti ritmi dell’afrobeat andranno in scena grazie a Flavour dalla Nigeria. A rappresentare la Spagna il reggae melodico dei Green Valley che celebrano 20 anni di carriera, il reggae-dub di Iseo & Dodosound accompagnati da una potente sezioni di fiati, mentre sul fronte Hip-Hop sono schierati Fernandocosta e SFDK, quando aggiungere un tocco di “flamenco chill” sarà compito degli andalusi Chambao.

    Lion Stage

    Senza lasciare la Giamaica, la line up del festival include l’esponente del reggae revival Jesse Royal, e per la prima volta l’energia positiva della band Rootz Underground, ma anche la cantante e attrice Naomi Cowan (Marcia Griffiths nel recente biopic su Bob Marley) e i talenti emergenti Khalia e Jah Lil. Giamaicano anche l’artista dancehall Skarra Mucci. Lo ska prende piede con il tedesco Dr Ring Ding in uno spettacolo insieme a The Magnetics dall’Italia. Tutta italiana anche l’esibizione speciale della North East SkaJazz Orchestra insieme a Wicked Dub Division da Pordenone. Alla musica di Don Drummond, il leggendario trombonista degli Skatalites, è dedicato il tributo del quintetto jazz capitanato dallo svizzero Samuel Blaser, e la partecipazione del pianista Alex Wilson e del violinista cubano Omar Puente. Il viaggio musicale prosegue con la cantante francese originaria di Capo Verde Mo’Kalamity, la giovane artista Sika Rlion (Isole della Riunione), l’australiana Nattali Rize, Manudigital insieme a Dapatch. Dai Caraibi e più precisamente da Santa Croce nelle isole Vergini, torna l’intensa spiritualità apertamente rastafari di Midnite con un omaggio a Vaughn Benjamin. Dal Brasile arriva il soul R’N’B di Bia Ferreira, il Venezuela con Gotopo, autrice di “Sacúdete”, l’inno della Major League Soccer degli Stati Uniti. Atteso, e con data unica in Spagna, sarà anche, per gli amanti del dub, lo spettacolo di OBF x Iration Steppas in un formato di palco diverso da quello del sound system. Dalla Spagna, reggae con Pure Negga e Rudymentari, Hip-Hop con Los Chikos Del Maiz, Santa Salut, Anier e Sr. Wilson & Griffi, e cumbia con Lxs Nadie.

    DanceHall, Dub Accademy e Jamkunda Stage

    Protagonisti della notte, i sound system che andranno avanti fino alle prime luci dell’alba. Da segnalare nella DanceHall le performance di Stylo G, del junglist inglese General Levy, Walshy Fire (membro di Major Lazer), il DJ dei Marley Rassarella.Tra gli italiani, il salentino residente in Olanda Kybba, sensazione del momento in Europa, Northern Lights da Udine, Heavy Hammer dal Salento e Lampa Dread dai One Love di Roma. Da non perdere i corsi quotidiani di ballo con insegnanti professionisti. Nella Dub Academy nomi come gli inglesi Jah Tubby’s e Word Sound & Power, dal Brasile Digitaldubs, dalla Francia Sinai, insieme a molti altri da Colombia, Senegal, Spagna, Caraibi, Argentina e i rispettivi cantanti, faranno vibrare gli appassionati con i potenti bassi di un avvincente sound system. Ad animare le notti del Jamkunda Stage ci saranno collettivi che in Spagna (ma anche a Roma) promuovono feste a base di afrobeat, amapiano e degli stili musicali africani più moderni. Tra gli ospiti da segnalare: Adesope Shopsydoo e DJ SoGood dall’Inghilterra. Per gli appassionati di ska, l’appuntamento è al Jumping ogni sera tra mezzanotte e le 2. Dopo le 2 si continua con reggae, dancehall, jungle e anche un po’ di musica latina. Vito War sarà ospite il 17 agosto. Menzione a parte per la Sunbeach, la spiaggia dove Rototom apre ogni estate un bar-ristorante reggae, e dove si balla coi sound system ogni pomeriggio durante la settimana del festival.

    Rototom Sunsplash non è solo musica

    Il festival offre un’esperienza di vacanza a 360 gradi con un ricco programma di attività per tutti i tipi di pubblico. Nelle venti aree in cui è suddiviso, ci sarà ampio spazio al food & beverage con decine di stand enogastronomici provenienti da tutto il mondo. Dal kebab turco alla gastronomia africana, dalle proposte per vegetariani, vegani, celiaci e menù kids, da gustare con birra, cocktail o drink analcolici. Tutto servito con materiali plastic-free, cannucce, piatti, bicchieri e posate biocompostabili. Nella costa della Comunitá Valenciana, a un passo dal mare, tutto è pensato per soddisfare le necessità del pubblico. Come la Sunbeach, la spiaggia Gurugú del Rototom, uno spazio che propone un cocktail di musica, cultura e il bar ufficiale dell’evento. Un’estensione del festival dove si può godere di buona musica e della migliore compagnia in un angolo privilegiato del Mediterraneo. Spazio a cultura e confronto. Nel Social Forum, nella House of Rastafari e nella Reggae University. Dibattiti, conferenze e workshop, ma anche sport, laboratori, arte e intrattenimento negli spazi Pachamama, Social Art Gallery, Rototom Circus, Magico Mundo e Teen Yard. Un mercatino e la zona dedicata alle ONG con più di 90 stand e le aree dedicate ai più piccoli. Come nella Teen Yard e nel Magico Mundo, più di 20 eventi dedicati esclusivamente alle famiglie, più di 30 performance dal circo al parkour. 12 talk tra cui quello dove saranno ospiti Stella Assange, avvocato specialista in diritto umanitario e partner di Julian Assange, l’attivista Alessandro Di Battista, il professore in neurologia presso la Facoltà di Medicina di Harvard in IA Andrés Pedreño e molti altri. Per la prima volta quest’anno, Rototom Sunsplash sigla un accordo con il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ovvero il CERN di Ginevra. Questa collaborazione porterà al festival Discovery Lab, un progetto basato su workshop, conferenze e spettacoli dove l’arte e la musica si mescolano con la scienza e la ricerca. Oltre 30 workshop dedicati alla sostenibilità, allo yoga, al DIY, all’artigianato e molto altro. Ma è il campeggio il fiore all’occhiello di tutta la manifestazione. Una gamma di servizi completi dedicati alla ricettività turistica danno vita a una piccola città adatta a tutte le esigenze. Assistenza sanitaria H24, ingresso agevolato disabili, cucina, servizi igienici, parcheggi e info point, saranno a disposizione del pubblico per un’esperienza confortevole per tutti.

    L’impegno per l’ambiente

    Rototom poi è da sempre impegnato con l’ambiente. Riciclare rifiuti, ridurre il consumo di materiali, utilizzare fonti di energia rinnovabili e promuovere buone pratiche, lo hanno consacrato uno dei festival più verdi d’Europa. Dalla raccolta differenziata al riciclo delle acque, dalla riduzione dell’uso della carta all’illuminazione LED alimentata da pannelli solari. Grazie al suo impegno, il Festival ha ricevuto la certificazione carbon footprint (impronta di carbonio) Aenor in conformità agli standard internazionali ISO 14064-1:2018 per il ridotto impatto ambientale, grazie alle limitate emissioni di CO2.

  • Mare, sole, reggae e Rototom Sunsplash 2023: il festival che vibra giorno e notte e si vive in famiglia

    Mare, sole, reggae e Rototom Sunsplash 2023: il festival che vibra giorno e notte e si vive in famiglia

    L’iconico leone, segno di identità del Festival Reggae Internazionale Rototom Sunsplash, emette il suo inconfondibile ruggito per dare ritmo a una nuova esperienza di vacanza, culturale e sostenibile a 360°, della durata di sette giorni nella ‘città del reggae’, che rinasce ogni estate a Benicàssim, 6 chilometri di spiaggie, percorsi verdi ciclabili, panorami e trekking mozzafiato dalle montagne circostanti. Una città nella quale il sole non tramonta e che offre al pubblico – più di 200.000 persone dai cinque continenti unite dalla musica giamaicana come filosofia di vita – fino a 18 ore di attività quotidiane per tutte le età e nella quale spicca una line up di alto livello che propone artisti internazionali come la band britannica UB40, il premio Grammy Kabaka Pyramid e Protoje, artista di punta in Giamaica.

    La 28ª edizione dell’esperienza Rototom Sunsplash si prepara ad atterrare di nuovo, dal 16 al 22 agosto 2023, a Benicàssim e a tessere ancora una volta quel mosaico di sensazioni che la trasforma in un appuntamento atteso e unico. Mattine in spiaggia con Solé Rototom Beach protagonista e pomeriggi di danza africana e laboratori artistici, sessioni di yoga e proiezioni di film, tramonti al ritmo di batucada davanti al Main Stage, arte, convivenza, impegno, attivismo sociale e ambientale, gastronomia planetaria, notti di concerti e luna piena e albe di dancehall e dub delineano i confini di questo progetto inclusivo e indipendente con la vocazione a cambiare il mondo. Un incontro multiculturale, famigliare e impegnato, come mettono in evidenza il suo motto di quest’anno, ‘United for peace’, e la sua politica ambientale plastic free rivolta a neutralizzare l’impronta di carbonio scommettendo sulle energie rinnovabili, il riciclo e l’uso efficiente dell’acqua.

    Questo doppio impegno sociale e ambientale sarà presente in tutte le aree extra musicali del Rototom. Sono tutti questi spazi, ricchissimi di attività e offerte culturali, che costituiscono il segno distintivo che fa del festival, nato nel nord Italia e con base in Spagna dal 2010, un raduno che va oltre la musica. Diverso. Unico. Aperto.

    Un’esperienza accessibile sotto tanti punti di vista – con entrata gratuita per i minori di 13 anni e i maggiori di 65 – da trascorrere in famiglia grazie ad aree per i più piccoli come Magicomundo, dedicata al gioco, al circo e all’apprendimento, o la popolare Teen Yard, rivolta a un pubblico adolescente, con zona skate, parkour e laboratori dedicati. Grazie anche alla peculiarità dell’area concerti nella quale si erige la città del reggae lo spazio è agibile, sicuro, senza affollamento, pensato per tutti i tipi di pubblico, e dispone di una vasta zona camping verde e con piazzole riservate alle famiglie e ai gruppi di amici.

    Rototom Sunsplash è anche un festival per riflettere e cambiare il mondo nello spazio di dibatti del Social Forum o del Jamkunda, che ha come fulcro la danza e la cultura africana. Senza dimenticare la gastronomia offerta dai tantissimi ristoranti i cui diversi sapori stimolano il palato prima e dopo i concerti.

    E il tutto con la musica giamaicana epicentro di altri luoghi irrinunciabili come la House of Rastafari o la Reggae University, pilastri della cultura reggae e rastafariana, a dare il ritmo a un’edizione che già delinea, a quattro mesi dal decollo definitivo, un progetto artistica di alto livello con più di 60 nomi in line up.

    Main Stage

    Le prime conferme portano sul Main Stage la mitica reggae band di Birmingham UB40, che irromperà al festival guidata da Ali Campbell per condividere con il pubblico oltre 45 anni di carriera; e dalla Giamaica arriveranno Kabaka Pyramid, recentemente premiato con un Grammy, e Protoje & The Indignation.

    Dall’isola caraibica arrivano anche Barrington Levy, Capleton, Junior Marvin, chitarrista dei Wailers di Bob Marley, Don Carlos, Anthony B., Lila Ike, Mutabaruka, Johnny Osbourne e il collettivo Inna de Yard. Il viaggio continua attraverso la scena musicale africana (Yemi Alade dalla Nigeria e l’ivoriano Tiken Jah Fakoly) ed europea, con Steel Pulse (UK) L’Entourloop e Biga Ranx (Francia); Gentleman dalla Germania e il fenomeno spagnolo Zoo.

    L’internazionalità della line up è caratterizata anche dall’ingresso del rapper argentino Trueno e da Queen Omega & The Royals Souls di Trinidad e Tobago; oltre che dai giamaicani Willi Williams e Linval Thompson insieme a Lone Ark.

    Lion Stage

    La line up cresce con un altro cardine del festival, il Lion Stage, nel quale debutterà l’australiano Dub FX e dove sfileranno la reggae band tunisina Gultrah Sound System, il britannico Vandal e Geo & The Upright Ones, dalla Giamaica.

    A rappresentare il resto del mondo gli italiani Train to Roots, la cantautrice Pongo dall’Angola, la band argentina Nonpalidece, Som Rompe Pera dal Messico, il trio residente a Londra Gaudí + Don Letts ft Earl16. E poi Katchafire dalla Nueva Zelanda, la giamaicana Jaz Elise, gli statunitensi Indubious. Fra gli spagnoli suoneranno sul Lion Stage Lia Kali, Boom Boom Fighters & Cookah P e Juantxo Skalary & La Rude Band.

    Dancehall e Dub Academy

    L’area Dancehall presenta i giamaicani Chi Ching Ching, Code Red Sound e Freddie Krueger; la britannica Lady Lykez; il sud sudanese Dynamq; Tasha Rozez (Gunz’n Rozez) dal Canada; il gruppo femminile Pretty Gang Collective e Phonatics dalla Germania; gli italiani Heavy Hammer e Huntin Sound e infine lo spagnolo Dj Lion.

    Per la Dub Academy quest’estate passeranno Scientist Sound & Friends ft Joseph Lalibela, Reuben Gondar, Messenger Douglas, Prince Jamo, Ras Nicholas; Channel One; Classic Wonder Veterans ft Solo Banton; Jah Version e Raggattack che celebra i suoi 20 anni di carriera con Supah Bassie e molti altri ancora che saranno annunciate nelle prossime settimane.

  • Rototom Sunsplash Festival 2022, il ritorno

    Rototom Sunsplash Festival 2022, il ritorno

    Al via dal 16 al 22 agosto a Benicàssim (Spagna) la 27ma edizione del Rototom Sunsplash, il Festival europeo più importante nel suo genere, già premiato dall’UNESCO nel 2010 con un riconoscimento come evento che promuove la cultura della pace.

    Dopo due anni di silenzio imposti dall’emergenza Covid, il festival torna con un ricco programma di eventi musicali, contenuti culturali, arte, food e la tipica accoglienza che ha sempre contraddistinto l’evento. Nei 7 giorni della manifestazione oltre 100 artisti da 20 paesi di tutto il mondo, più di 50 concerti, 25 sound system, 20 aree su una superficie complessiva di oltre 130mila MQ.

    Completa la manifestazione un ricco programma di attività per tutti i tipi di pubblico. Nelle venti aree in cui è suddiviso il Festival, ci sarà ampio spazio al food & beverage con 15 stand enogastronomici provenienti da 15 paesi del mondo. Dal kebab turco alla gastronomia africana, dalle proposte per vegetariani, vegani, celiaci e menù kids, da gustare con birra, cocktail o drink analcolici, tutto servito con materiali plastic-free, cannucce, piatti, bicchieri e posate biocompostabili.

    Spazio a cultura e confronto con dibattiti, conferenze e workshop, ma anche sport e laboratori, un mercatino con 100 stand e le aree dedicate alle famiglie e ai bambini.

    Una gamma di servizi completi come il camping attrezzato, assistenza sanitaria H24, ingresso agevolato disabili, cucina, servizi igienici, parcheggi e info point, saranno a disposizione del pubblico per un’esperienza confortevole per tutti. 

    Rototom poi è da sempre impegnato con l’ambiente. Riciclare rifiuti, ridurre il consumo di materiali, utilizzare fonti di energia rinnovabili e promuovere buone pratiche, lo hanno consacrato uno dei festival più verdi d’Europa. Dalla raccolta differenziata al riciclo delle acque, dalla riduzione dell’uso della carta all’illuminazione LED alimentata da pannelli solari.

    Se l’ultima edizione del 2019 ha registrato la presenza di 202mila persone da 76 diversi paesi, per quest’anno l’attesa è di oltre 230mila.

  • “Biliardino” il nuovo EP di Bonifax tra reggae e raggamuffin

    “Biliardino” il nuovo EP di Bonifax tra reggae e raggamuffin

    Biliardino” è il titolo del nuovo EP di Bonifax, nome d’arte del musicista romano Marco Bonifaci, in tutti gli store digitali da venerdì 13 maggio pubblicato da Redgoldgreen. Cinque tracce inedite con sonorità reggae, ska e raggamuffin, che raccontano come tra passato e futuro, troppo spesso accantoniamo il presente. Tra i tipici ritmi caraibici colorati da una melodia pop, l’EP è completamente prodotto da Federico Gidaro alias Virtus tranne la traccia due firmata dai Playa Desnuda. Il concept che lega tutte le tracce sta nella consapevolezza e ricerca della qualità nel tempo che viviamo, l’importanza delle relazioni e dei piccoli gesti, con i colori e i pensieri di oggi, ma col rispetto per ieri.

    Mi nonni” è l’incontro tra la romanità e pillole di saggezza millenaria che rappresentano i nonni del protagonista. Una storia agrodolce piena di saggezza popolare su un ritmo incalzante e allegro.

    Anestesia” assieme al collega musicista Rufino, unico ospite dell’intero EP, si muove su una melodia coinvolgente con la linea vocale effettata, dove il testo parla della riscoperta della gentilezza.

    Biliardino” è la metafora per raccontare una felice storia d’amore, una partita di sguardi e complicità che accomuna la coppia tra una tastiera incalzante e un beat electro.

    Il gruppo” è una divertente critica all’utilizzo di WhatsApp e ai suoi ossessivi gruppi. Tra cori e un gioco di rimbalzi su una base pop dancehall, Bonifax si scusa per tutte le volte che non risponde ai messaggi.

    Paura” è una riflessione sul timore di quello che non conosciamo, ma anche di quella paura che diventa una forza inaspettata. Strofa e ritornello scorrono tra tastiere, chitarre e ritmici dal respiro melodico.

  • LUCI BLU feat. SIR OLIVER SKARDY “Anyway” è il nuovo singolo del duo in collaborazione con l’icona del reggae veneziano, già frontman dei Pitura Freska

    Un connubio particolare che riesce ad avvicinare due mondi, quello urban pop e quello reggae,  creando un linguaggio espressivo nuovo e coinvolgente, supportato da una grande forza ritmica.

    In radio dal 13 maggio 2022

    Il testo di ANYWAY è divertente e ironico, con un chiaro riferimento alla società odierna in cui sesso e soldi sembrano essere una delle poche chiavi di lettura del vivere quotidiano. L’uso del dialetto veneziano e dello slang inglese crea un contrasto perfetto per mettere in luce in chiave satirica la società attuale e tutte le sue contraddizioni.

    Etichetta: Qube3/Giallo Ocra srl

    Radio date: 13 maggio 2022

    CONTATTI E SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/Luci-Blu-Official-107557591579977

    INSTAGRAM ​​https://www.instagram.com/luciblu.official/?hl=it 

    SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/48F1zcJ6UouWwtjqwAlCo7 

    TIK TOK https://www.tiktok.com/@luciblu.official?lang=it-IT 

    BIO

    LUCI BLU è un duo musicale di urban/pop italiano nato nel 2019 a Vicenza e composto da Giulia Menta e Marco Ballardin.

    Giulia Menta è una artista, cantante, performer nata a Padova il 16 aprile del 1999.

    All’età di 4 anni Giulia inizia lo studio della danza classica, proseguendo poi con la danza hip hop e la recitazione, abbinando per più di 10 anni lo studio della batteria, della musica d’insieme e del canto, nel quale dopo una prima impostazione lirica emerge la sua vena moderna e personale. L’esplorazione delle sue potenzialità vocali e artistiche la porta a partecipare a diversi progetti musicali e a collaborare con varie band giovanili esibendosi dal vivo in numerosi concerti.

    Dall’incontro con il musicista Marco Ballardin nel 2019 nasce il progetto LUCI BLU nel quale partecipa anche come autrice dei testi e compositrice delle melodie.

    Parallelamente prosegue gli studi classici conseguendo la maturità liceale artistica e iscrivendosi poi all’Accademia di belle arti di Venezia. 

    Marco Ballardin è un musicista e compositore italiano nato a Vicenza il 10 giugno 1994.

    Marco si affaccia al mondo della musica a 14 anni iniziando lo studio della chitarra e, di seguito, muove i primi passi all’ interno della scena underground della sua città, militando in alcuni gruppi dapprima nel ruolo di chitarrista e, successivamente, come cantante e bassista. Presto la curiosità e la voglia di sperimentare lo spingono a prendere familiarità con i suoni di sintesi e musica elettronica, e successivamente ad avventurarsi nel mondo dell’hip hop, dando vita ad alcuni progetti indipendenti con artisti locali.

    Dall’incontro con Giulia Menta nel 2019 nasce il progetto LUCI BLU una nuova realtà nell’ universo Urban, che raccoglie al suo interno le molteplici influenze derivanti dal passato musicale dei due componenti e che vede Marco nel ruolo di compositore e beatmaker.

    Skardy, al secolo Gaetano Scardicchio, è legato alla storia della più popolare reggae band italiana, i Pitura Freska: è stato l’anima del gruppo; con la sua trascinante forza comunicativa ha fatto dei Pitura Freska la band più importante della scena musicale veneta con una popolarità che è andata al di là dell’estrazione sociale, dei gusti musicali e della generazione d’appartenenza. Poiché è inimmaginabile che sia stato il reggae ad abbattere queste barriere, il vero motivo va ricercato nella capacità compositiva dei testi di Skardy che sa comunicare attraverso i suoi testi, in dialetto veneziano ed in italiano, la sua personalità, parlando in modo schietto del suo modo di vedere la politica, l’amore, i fatti di cronaca e l’attualità, il tutto condito da espressioni di sincera “rabbia popolare” e una notevole dose di autoironia e gusto musicale. 

    La straordinaria vena compositiva di Skardy ha prodotto alcuni tra i brani che fanno ormai parte della storia della musica italiana, come lo straordinario affresco sui Pink Floyd a Venezia Pin Floi, o l’inno di un’intera città prima, e del movimento antiproibizionista poi, Marghera; un altro hit Picinin, il fumetto in musica di La pianta e Le sorti de un pianeta che diventerà, molti anni dopo testimonial di una campagna di Emergency. Per tornare alla battaglia per la legalizzazione con Olanda ed arrivare al ritornello che è stato sulla bocca di “grandi e piccini” Papa nero. 

    Nel 2002 viene deciso lo scioglimento del gruppo. Passano dalla cronaca alla storia della musica, e Skardy ne raccoglie con diritto l’eredità tornando a vestire i panni di Sir Oliver Skardy (“nome d’arte” con cui Skardy teneva una sua personalissima cronaca della Mostra del Cinema di Venezia sulle colonne de Il Gazzettino) iniziando un nuovo percorso. 

    Dopo le prime anticipazioni live, che lo vedono partecipare alle più importanti kermesse musicali nazionali come Arezzo Wave nel 2003, il “controfestival” Mantova Musica Festival e il Rototom Sunsplash nel 2004, Sir Oliver Skardy si dedica alla preparazione di un nuovo disco destinato a proporre una nuova svolta musicale per il “poeta di Marghera”. 

    Nel 2006 nasce con Fahrenheit 451 meets Skardy la collaborazione tra Sir Oliver Skardy e i Fahrenheit 451. Lo show era suddiviso in due parti in cui il gruppo ska veneziano presentava il proprio repertorio prima di offrirsi come backing band per il live del principe del reggae. Il sodalizio si è rafforzato nel tempo attraverso una fortunata serie di concerti ed è sfociato nella realizzazione del progetto DESTRA SINISTRA (2008 alma music), singolo accompagnato da un videoclip, basato sull’attualizzazione musicale e contenutistica del brano di Giorgio Gaber. Si è trattato in realtà di un doppio tributo/rivisitazione: il video infatti riprende e personalizza un altro “classico”, antesignano degli attuali videoclip, ovvero Subterranean Homesick Blues di Bob Dylan.

    Discografia con i Pitura Freska

    1990 – Ossigeno

    1991 – ‘Na bruta banda

    1993 – Duri i banchi

    1995 – Yeah

    1997 – Gran calma

    Discografia solista

    2004 – Grande Bidello

    2010 – Piragna (con i Fahrenheit 451)

    2011 – Piragna in Dub (con i Fahrenheit 451)

    2013 – Ridi paiasso!

    2021 – Figa e Sfiga

    fonte: www.laltoparlante.it 

  • Raina, il nuovo album è “1000 Cose”

    Raina, il nuovo album è “1000 Cose”

    1000 Cose” è il titolo del nuovo album di Raina, da giovedì 14 aprile in tutte le piattaforme digitali.
    Dieci tracce, due featuring e sonorità che partono dal suo classico sound reggae, roots dancehall, fino ad abbracciare rub-a-dub, afro beat, soca e Hip-Hop, questa la sintesi del disco.

    Raina figura di riferimento per il mondo reggae, già membro fondatore di Villa Ada Posse, torna a sei anni dal precedente lavoro di studio “Geneticamente Microfonato”. Il disco raccoglie brani che fanno parte di riddim con vari artisti internazionali e produzioni esclusive, tra cui quelle di Catchy Greezly, MadHouse Band, Ulisse Minati, Bizzarri, Morelove, Ggd, Jugglerz e dello stesso Raina.
    Razzismo, liberalizzazione, amore e la speranza di un mondo migliore sono tra gli argomenti trattati nei testi, ma, anche la condanna della violenza contro le donne, trattata in particolare nella traccia “Per lei”, brano che fa parte del disco “Make her happy” in cui compaiono anche BIG internazionali come Sizzla, Treble e Kerry Starr.
    Tra i ritmi caraibici e gli accenti tipici del reggae, una vasta serie di musicisti italiani compaiono nei riddim utilizzati tra cui Entics, Lion D, KG Man e molti altri.  
    I featuring ufficiali sono l’MC Danno dei Colle der Fomento nella titletrack e Manlio in “Happy”, brano che celebra le good vibrations della vita.
    L’album è accompagnato dal videoclip della traccia “Festival” dedicato all’appuntamento culto Rototom Sunsplash. Nelle immagini realizzate da Redgoldgreen, il playback di Raina si mescola con le riprese di repertorio della manifestazione, che hanno immortalato le tappe fondamentali che l’evento ha attraversato negli ultimi anni. Un’atmosfera festosa e rilassata celebra il mood della manifestazione.
    1000 Cose” è poi il primo disco della storia del reggae italiano disponibile in NFT. Il Non-Fungible Token è un certificato virtuale di autenticità rispetto alla compravendita di qualsivoglia file digitale, quindi il disco sarà acquistabile in sole 5 copie attraverso questa modalità. Gli acquirenti potranno quindi sostenere in modo unico questo progetto, diventando in parte proprietari dell’opera e guadagnando attraverso questo micro-investimento. I possessori potranno scaricare il disco in formato Mp3 320Kbs e Wav 44.100 24bit, e per ognuno sarà a disposizione un jingle video dell’artista con una canzone inedita e dedicata.
    Al disco seguirà un imminente tour che porterà l’artista romano nei più importanti party e festival italiani e internazionali.

  • Skatalites, sei date per il tour italiano della band ska giamaicana  

    Skatalites, sei date per il tour italiano della band ska giamaicana  

    Al via il tour italiano degli Skatalites, una delle formazioni reggae internazionali più longeve della storia. Sei date nei club di tutta Italia per la formazione giamaicana che dal 1963 fa ballare mezzo mondo con le sue note tra ska, rocksteady e roots reggae.

    Otto elementi tra cui tre dei componenti storici come il trombonista Vin Gordon che insieme ai compianti Don Drummond e Rico Rodriguez è sicuramente il maggior esponente vivente della lunga tradizione di musicisti diplomati alla famosa Alpha Boys School di South Camp Road a Kingston. Il bassista Val Douglas che ha attraversato le varie evoluzioni del genere condividendo palchi e studio con mostri sacri come Peter Tosh, Bob Andy e The Congos. Il quasi ottantenne percussionista Larry McDonald, che nella sua carriera ha lavorato tra gli altri con Toots and the Maytals, Gil Scott Heron e Lee Scratch Perry.

    Tra ritmiche caraibiche, tempi in levare e una frizzante sezione di fiati, la band porterà sul palco i grandi successi estratti dalla loro estesa discografia, come i nuovi singoli pubblicati negli ultimi anni.

    Sul palco Larry Mc Donald (percussioni), Val Douglas (basso), Vin Gordon (trombone), Ken Stewart (tastiere), Natty Frenchy (chitarra), Trevor Thompson (batteria), James K Smith (tromba) e Anant Pradhan (sax).

    Le date del tour organizzato da Django Concerti:

    martedì 12 aprile Magazzini Generali, Milano

    mercoledì 13 aprile Hiroshima Mon Amour, Torino

    giovedì 14 aprile Vibra Club, Modena

    venerdì 15 aprile Acrobax, Roma

    sabato 16 aprile Casa delle Arti, Conversano (BA)

    domenica 17 aprile Dum Dum Republic, Paestum (SA)

  • “Cannabis For Future”, il nuovo inno è firmato Lion D

    “Cannabis For Future”, il nuovo inno è firmato Lion D

    Cannabis For Future” è il titolo del nuovo singolo del musicista reggae dancehall Lion D, scritto appositamente come inno dell’omonimo movimento che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici che può portare la legalizzazione di questa pianta.

    Il pezzo pubblicato da Bizzarri Records è disponibile in tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 7 maggio, mentre il video da mercoledì 26 maggio su YouTube. 

    La track prodotta da Leo Bizzarri richiama il tipico stile R’N’B/soul, dove Lion D sfoggia tutte le sue qualità di autore e performer capace di interpretare e rendere propri diversi stili, che vanno oltre gli stereotipi dei ritmi in levare. La raffinatezza delle armonie e i diversi registri vocali utilizzati nel pezzo, sono caratteristiche tipiche dello stile che David Andrew Ferri, questo il vero nome dell’artiere, mescola assieme al suo tipico stile reggae. In particolare, nella strofa, dove il testo è composto in patwa giamaicano, queste qualità vengono particolarmente messe in evidenza.

    Il pezzo è stato pensato come inno e quindi con una struttura particolare, diversa da quella di una track in cui strofa e ritornello si susseguono: in “Cannabis For Future” è presene una strofa unica centrale, anticipata e seguita dal chorus, che racchiude tutto il pathos del pezzo. Nella parte finale, invece, si ripete in un crescendo rafforzato dalle note delle coriste Empress Elisa e Blacky Grace, per chiudersi poi con la voce di Lion D in primo piano, accompagnato soltanto dal pianoforte, che canta la frase di apertura, la più importante: ‘Now it’s time to make a change / And I know it’s for the better’. 

    Nel testo viene celebrato il lavoro svolto dagli attivisti di Cannabis For Future, evidenziando vantaggi e peculiarità nell’utilizzo della cannabis su vasta scala. L’artiere si sofferma sull’aspetto naturale della pianta e dei suoi benefici, sottolineando come questo costituisca un genuino e spontaneo rapporto con “Madre Natura”.

    Il singolo “Cannabis For Future” è accompagnato dall’omonimo video realizzato da Lorenzo Confetta di Lova Lova Productions, dove il playback del protagonista si svolge all’interno di una serra di cannabis. Alle immagini si alternano spezzoni di video tratti dalle decine di manifestazioni organizzate dal movimento Cannabis For Future in tutta Italia. Oltre cinquemila sostenitori sono stati ripresi nelle piazze italiane da Udine a Palermo in occasione dell’ultima festa del 420, ma, anche per l’evento di disobbedienza civile #Iocoltivo dello scorso anno.