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  • Cumbia, tropicalismo, psichedelia e molto altro: i Meridian Brothers mercoledì 21 settembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Cumbia, tropicalismo, psichedelia e molto altro: i Meridian Brothers mercoledì 21 settembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Dalla Bolivia arriva sul palco dell’auditorium milanese il gruppo cult fondato da Eblis Álvarez, che mescola in un’insolita fusione moltissimi generi musicali, dai ritmi caraibici al rock latino, dal folk sudamericano all’elettronica. In apertura di set, il live del collettivo Addict Ameba 


    MILANO –  Il loro sound è quasi inclassificabile, un’insolita e frizzante fusione di strumenti elettronici e organici, influenzata dal rock latino, dalla psichedelia, dalla moderna musica elettronica d’avanguardia, dalle tradizioni e dai ritmi popolari sudamericani e caraibici: i Meridian Brothers, cult band colombiana guidata dal polistrumentista e cantante Eblis Álvarez, classe 1998, pioniere della scena alternativa di Bogotà, che scrive, arrangia, produce e suona quasi tutto da solo in fase di registrazione (anche se dal vivo è supportato da María Valencia alle tastiere e alle percussioni, Mauricio Ramírez alla batteria, Alejandro Forero alle tastiere e César Quevedo al basso), si esibiranno mercoledì 21 settembre allo Spazio Teatro 89 di Milano (inizio live ore 21; ingresso: 18 euro più prevendita), prima tappa italiana di un fitto tour europeo che li vede in scena anche in Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Spagna e Germania. 
    I Meridian Brothers esplorano e sperimentano in continuazione, divertendosi a contaminare e ibridare stili, tendenze e generi musicali: il loro suono è una grande tavolozza di influenze e ispirazioni che prende spunto dal rock tradizionale latino (colombiano, argentino, messicano), oltre che dalla cumbia, dal vallenato e dai ritmi caraibici e tropicali, ma non solo.
    In apertura di serata, prima del concerto della band colombiana, è in programma il live del collettivo milanese Addict Ameba, formato da dieci musicisti che provengono dal mondo afro, ethio-jazz, psych-rock e musica latina.

    Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.
    Mercoledì 21 settembre 2022 – Meridian Brothers in concerto
    Opening act: Addict Ameba.
    Tel: 0240914901. Email: info@spazioteatro89.org; on line: www.spazioteatro89.org
    Inizio live: ore 21.
    Biglietto: 18 euro più prevendita.
  • Il rocker Graziano Romani omaggia Augusto Daolio,  la storica voce dei Nomadi,  sabato 13 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Il rocker Graziano Romani omaggia Augusto Daolio, la storica voce dei Nomadi, sabato 13 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    MILANO – Fa tappa allo Spazio Teatro 89 di Milano il nuovo tour del cantautore rock Graziano Romani, che sabato 13 novembre (inizio live ore 21.30; ingresso 10-13 euro) sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 presenterà l’album “Augusto, omaggio alla voce dei Nomadi”, dedicato ad Augusto Daolio, cantante e cofondatore dello storico gruppo emiliano.  
    Insieme a Romani (voce e chitarre) si esibiranno Max Marmiroli (sax, flauto, armonica, percussioni, cori), Follon Brown (chitarra elettrica, cori), Lele Cavalli (basso, cori) e Nick Bertolani (batteria).
    Ad Augusto Daolio, scomparso nel 1992 a 45 anni per un tumore ai polmoni, Graziano Romani, originario di Casalgrande (Re), aveva già reso un toccante tributo con il brano “Augusto cantaci di noi”, composto intorno alla metà degli anni Novanta e poi incluso nel disco “Storie dalla Via Emilia”, il suo secondo album solista scritto in italiano. Ora Romani, che ha alle spalle importanti esperienze maturate in band quali Rocking Chairs e Megajam 5 e che ha registrato dischi in America con musicisti del calibro di Chris Spedding, Sonny Landreth, Robert Gordon, Elliott Murphy, Willie Nile e gli Uptown Horns (la sezione fiati dei Rolling Stones), presenta questa canzone in una nuova versione, insieme alle altre dodici composizioni scelte per “Augusto”.
    Nelle note introduttive del disco, il rocker emiliano ricorda così i Nomadi: «Da ragazzino riuscii a vederli dal vivo, sul palco di qualche festa dell’Unità o di piazza, del mio paese e della mia provincia, e non posso evitare di pensare che quella passione, quella condivisione, quelle emozioni sprigionate da quel grande palco e quella musica abbiano positivamente contribuito a far crescere in me il desiderio di diventare io stesso un musicista».
    Romani, definito dalla critica una delle voci più belle del panorama rock italiano, ha pescato nel repertorio dei Nomadi con una particolare attenzione per i primi lavori degli anni Sessanta e, in parte, degli anni Settanta, periodo in cui iniziava a crescere in lui il desiderio di fare musica: «Questo omaggio è dedicato alla figura di Augusto non solo come cantante – sottolinea – ma guarda anche al poeta, all’artista, al pittore e al narratore per immagini». Già, le immagini: Augusto Daolio amava visceralmente l’arte, inclusa quella del fumetto, una passione condivisa dallo stesso Romani, che ha da sempre un debole per personaggi quali Tex, Zagor e Diabolik, a cui ha dedicato alcuni album della sua ricca discografia.
  • Il debutto da solista di Lorenzo Semprini, tra folk e rock, sabato 16 ottobre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Il debutto da solista di Lorenzo Semprini, tra folk e rock, sabato 16 ottobre allo Spazio Teatro 89 di Milano


    Il fondatore dei Miami & The Groovers presenterà “44”, il suo primo album da solista, nell’auditorium di via Fratelli Zoia 89


    MILANO – Ballate folk di confine come “Gospel rain” e “Rimini ‘85”, canzoni d’impronta rock come “Adrenalina” “Lei aspetta” e pezzi dalle atmosfere e dalle sonorità più insolite e sorprendenti: è “44”, l’album che segna il debutto come solista di Lorenzo Semprini, musicista e cantautore riminese che ha all’attivo cinque dischi con la sua band storica, i Miami & The Groovers, e più di mille live tra Italia, Europa ed Stati Uniti.
    Prodotto insieme a Gianluca Morelli e portato a termine dopo quasi due anni di lavorazione con il contributo di ben 22 musicisti, il nuovo progetto contiene dodici tracce che danno la misura del talento e delle doti compositive di Semprini, che per la prima volta canta in italiano, “sfiorando” il pop, ma che ha sempre guardato con attenzione a un certo cantautorato a stelle e strisce, da Bob Dylan a Bruce Springsteen, a musicisti folk come Damien Rice e Glen Hansard e a band come gli Stones, Clash e i Creedence. 
    Dopo una manciata di date estive, Semprini presenterà ufficialmente il nuovo album “44” allo Spazio Teatro 89 di Milano sabato 16 ottobre (inizio live ore 21.30; ingresso 15 euro; tel: 0240914901; info@spazioteatro89.org).
    Insieme a lui, sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 si esibiranno Stefano Re (chitarra elettrica), Francesco Pesaresi (basso), Paolo Angelini (batteria), Mario Ingrassia (percussioni), Fabrizio Flisi (piano e fisarmonica) ed Elisa Semprini (violino e voce).