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  • Gruppo Altea, fotovoltaico agricolo come opportunità

    Gruppo Altea, fotovoltaico agricolo come opportunità

    Continuando il lavoro di efficientamento energetico per famiglie e imprese con impianti fotovoltaici realizzati in Sicilia, nel corso del 2023 ‘Gruppo Altea’ ha iniziato a focalizzarsi su installazioni di grandi impianti distribuiti su tutto il Paese. Di fatto, individuando in campo agricolo un’enorme opportunità per le imprese e per il territorio. Anche grazie al sostegno dell’Europa.

    In materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un regime italiano da 1,7 miliardi di euro messo a disposizione in parte attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf) per sostenere l’agrivoltaico. La misura rientra nella strategia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili, in linea con gli obiettivi strategici dell’Ue relativi al ‘Green deal’ europeo. Di rincalzo per la costruzione e gestione di nuovi impianti agrivoltaici per una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica di almeno 1 300 GWh/anno.

    Com’è noto, nell’ultimo periodo, l’impennata del prezzo dell’elettricità ha messo in ginocchio tante realtà imprenditoriali del comparto agricolo. Sfide impegnative dovute anche ad un processo innovativo in continua evoluzione, che ai giorni nostri si è reso indispensabile per affermarsi all’interno di un mercato sempre più concorrenziale. E così, negli anni, l’utilizzo dei mezzi a guida autonoma è diventato ossigeno per garantire una produzione al passo con i tempi. Si vedano, per esempio, l’impiantistica automatizzata e la distribuzione dei fitofarmaci. Per queste ragioni, una tecnica ormai collaudata è sicuramente la tecnologia fotovoltaica che ha permesso di accrescere la sostenibilità aziendale migliorando le performance energetiche ed evitando così il consumo di suolo.

    Ma, quando parliamo di fotovoltaico agricolo è bene fare due nette differenze di metodologie che stanno prendendo piede nello Stivale: gli impianti agrivoltaici e gli impianti agrisolari. Sebbene entrambi abbiano in comune l’obiettivo di efficientamento energetico del comparto agricolo, presentano delle sostanziali differenze, prima fra tutte l’utilizzo del suolo.

    Impianti agrivoltaici

    Gli impianti agrivoltaici sono impianti che “adottino soluzioni integrative innovative con montaggio di moduli elevati da terra, anche prevenendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione” (def. Gse).

    Si punta a creare ecosistemi in grado di innescare benefici a cascata per le colture, il territorio, la biodiversità e le comunità locali. La ricerca ha dimostrato che gli impianti agrivoltaici possono migliorare la resa agricola mitigando gli effetti climatici e proteggendo il suolo nelle ore più calde grazie ad un ombreggiamento parziale. Il terreno risulta così meno stressato e riesce a mantenere una maggiore umidità. Di conseguenza, i campi avranno bisogno di meno acqua. Ma i pannelli possono anche offrire protezione in caso di condizioni meteo avverse.

    I vantaggi del fotovoltaico agricolo integrato hanno convinto il Governo ad inserire nel Pnrr un investimento dedicato da 1,1 miliardi di euro con cui sostenere il comparto. In base al decreto ministeriale, approvato ad aprile 2023, attraverso due bandi verranno assegnati i nuovi incentivi per l’agrivoltaico avanzato. Se ne ricaverà, pertanto, un doppio beneficio: da un lato fornirà un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili e dall’altro una tariffa a valere sulla quota di elettricità prodotta e immessa in rete. Due i contingenti messi in gara a breve, uno destinato al solo comparto agricolo per impianti agri-fv fino a 1 MW di potenza; uno aperto anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo per impianti di qualsiasi potenza.

    Impianti agrisolari

    Si parla di agrisolare, invece, per indicare gli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico o agroindustriale. In questi casi, gli impianti fotovoltaici serviranno a soddisfare i consumi energetici di fattorie, stalle, allevamenti e stabilimenti di trasformazione. I benefici comprendono una maggiore resa dei terreni, consumi di acqua per irrigazione ridotti, conseguimento dell’indipendenza energetica e ripresa dell’agricoltura in aree a bassa produttività.

    Rientrano in questa categoria tutti i progetti nati o pianificati nell’ambito dei bandi Pnrr ‘Parco agrisolare’. Gli incentivi elargiti sono contributi a fondo perduto sulla spesa effettuata, la cui intensità varia a seconda del tipo di intervento e del tipo di azienda richiedente. Gli interventi ammessi sono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici su tetti e coperture, per una potenza compresa tra i 6 kWp e i 1.000 kWp. A ciò si possono aggiungere impianti d’accumulo, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto dalle coperture, realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la creazione di un sistema di aerazione.

    Ad oggi, le risorse stanziate sono 1.500 milioni di euro con agevolazioni dal 50% al 70% per il 2022 e dal 65% all’80% per il 2023. A beneficiarne imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole e loro consorzi interessati. Tra gli obiettivi prefissati, quello di conseguire l’installazione di almeno 375 MW di nuova potenza di impianti fotovoltaici che ne rispettano i requisiti di accesso entro il 2026.

    Gruppo Altea

    Per accedere agli incentivi messi a disposizione del Governo, tantissime aziende hanno deciso di affidarsi a dei partner presenti nel settore dell’energia rinnovabile. Tra i leader ‘Gruppo Altea’, che nel 2022 ha presentato tredici impianti (totale potenza 648,83 kWp e 79,6 kWh di accumulo), mentre nel 2023 gli impianti presentati sono saliti a ventisette (totale potenza 2.269,145 kWp).

    Società di servizi energetici fondata nel 2009 su intuizione dell’ingegnere Stefano Finocchiaro (attuale amministratore), ha sedi a Trento e Catania. Grazie a una serie di progetti mirati, ‘Gruppo Altea’ sfrutta al meglio l’innovazione tecnologica e il sogno di vedere un’Italia sempre più ‘green’. L’azienda è impegnata a trasformare la transizione energetica anche sul fronte ‘culturale’, dando la possibilità di conoscere i vantaggi e le opportunità del fotovoltaico agricolo in tutte le sue forme, proponendo le soluzioni più efficienti e all’avanguardia.

    Oltre a ‘Metabirrificio’, lo sa bene ‘Cantina Chitarra’ (cooperativa produttrice di vino) che, affidandosi a ‘Gruppo Altea’ è riuscita a raggiungere l’obiettivo di efficientamento energetico. Un impianto agrisolare installato sul tetto della sede di Marsala (TP), che oggi può contare 222 moduli fotovoltaici da 540 W di potenza singola e tre inverter da 36 kW, ed è in grado di produrre 168.000 kWh l’anno riuscendo ad ottimizzare di gran lunga i costi elevati delle bollette elettriche che ormai rimangono un lontano ricordo.

  • Gruppo Altea, green transition per il business

    Gruppo Altea, green transition per il business

    Possiedono l’esperienza, le conoscenze e i requisiti necessari per mettersi al servizio della transizione energetica del nostro Paese, supportando le imprese che vogliono innovarsi. Lo fanno a partire dalla Sicilia, dove hanno già mosso passi importanti, espandendosi in tutto lo Stivale. Il sogno di un’Italia più green diventa realtà grazie al lavoro di ‘Gruppo Altea’, che tende ogni giorno verso questo obiettivo.

    Stando all’ultimo ‘Rapporto GreenItaly’, si evidenzia una generale crescita delle rinnovabili con una conseguente riduzione nell’uso delle fossili. Il documento mira, infatti, ad esplorare le tendenze e le opportunità della green economy e presenta anche i dati sull’evoluzione delle fonti energetiche nella penisola.

    Garantire l’attuazione dei principi della ‘giusta transizione’ e gettare le basi per una nuova ‘economia verde’ ha una duplice valenza. Significa non solo favorire il passaggio verso una realtà produttiva a bassa emissione di carbonio, ma anche concretizzare un’occasione preziosa per attrarre nuovi investimenti. E, soprattutto, per accompagnare le lavoratrici e i lavoratori verso un mondo occupazionale socialmente e ambientalmente equo, in cui nessuno sia lasciato indietro. Lo sa bene ‘Gruppo Altea’. Impresa che, attestandosi sempre più come realtà nazionale leader nel settore, si occupa di impianti fotovoltaici e di energie rinnovabili, promuovendo la transizione energetica sostenibile.

    «Se fino ad oggi abbiamo accompagnato le aziende nel loro percorso di innovazione ambientale,» spiega il Ceo Stefano Finocchiaro «da ora in poi puntiamo a supportarle nel mantenimento di questo asset. Attraverso la proposta di soluzioni avanzate e, di fatto, una trasformazione reale che passa anche da una nuova cultura del territorio e dell’impresa.»

    Azienda Esco con sedi a Catania e Trento, ‘Gruppo Altea’ si sta espandendo su tutto il territorio italiano. Lavora, ottenendo ottimi risultati, sia con opere civili che con installazioni di grandi impianti. Uno degli ultimi casi è quello di ‘Trina Solar’.

    «Abbiamo contribuito alla realizzazione di opere civili relative a un impianto fotovoltaico da 40 MWp in provincia di Siracusa con ‘Trina Solar’.» continua l’ingegnere «L’impianto produrrà circa 52.000.000 kWh all’anno, con un risparmio approssimativo di 27.560.000 kg di CO2 annua. Un grande favore al nostro pianeta.» per poi concludere «In ‘Gruppo Altea’ siamo abituati a raccogliere sempre nuove sfide. Questa esperienza solidifica ulteriormente la nostra voglia di metterci in gioco su opere civili e grandi impianti in tutto il Paese.»

    Interventi virtuosi, questi, che contribuiscono in modo significativo al cambiamento d’identità delle aziende che si rivolgono a ‘Gruppo Altea’. Basti citare, a scopo esemplificativo, ‘Italgrafica’ e ‘Dolfin’ per la quale è stato realizzato l’impianto di accumulo tra i più grandi della Sicilia.

    L’obiettivo è quello di fornire una struttura efficiente e completa a quanti vogliono investire nelle energie rinnovabili. Grazie all’ausilio di professionisti altamente specializzati e all’esperienza maturata negli impianti. Più di mille quelli installati, cercando le soluzioni migliori e più all’avanguardia. Perché la transizione energetica non è un’opzione, è una traiettoria e una scelta responsabile per il futuro più green dell’Italia. ‘Gruppo Altea’ docet.

    Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito ufficiale dell’azienda e ai canali social ad essa collegati.

  • Stefano Finocchiaro, la sfida green di Gruppo Altea

    Stefano Finocchiaro, la sfida green di Gruppo Altea

    Oltre quindici anni di esperienza nello sviluppo e organizzazione di business, con particolare focus alla gestione di impresa nel settore delle rinnovabili. Il biglietto da visita di Stefano Finocchiaro, Ceo di Gruppo Altea, che vede la transizione energetica come scelta responsabile per il futuro più “green” dell’Italia.

    È nel 2009 quando decide di fondare una nuova realtà. L’obiettivo è quello di fornire una struttura efficiente e completa a quanti vogliono investire nelle energie rinnovabili. Grazie all’ausilio di professionisti altamente specializzati e all’esperienza maturata negli impianti. Più di mille quelli installati da Gruppo Altea, cercando le soluzioni migliori e più all’avanguardia, per un portfolio ampio che comprende privati cittadini e aziende. Dalle Pmi ai grandi player sul territorio.

    «Proprio grazie ai nostri valori e al nostro modus operandi,» sottolinea l’ing. Finocchiaro «siamo riusciti a fidelizzare una vasta clientela offrendo professionalità e prodotti all’avanguardia. Gruppo Altea ha infatti un occhio continuamente proiettato al futuro e alle innovazioni tecnologiche. Col sogno di vedere molto presto un’Italia più “green” grazie ai nostri prodotti.»

    È con questa consapevolezza che l’azienda Esco con sedi a Catania e Trento si occupa di impianti fotovoltaici, promuovendo soprattutto la transizione energetica sostenibile. Dal capoluogo etneo, rivendica altresì il ruolo di centralità e il grande potenziale ancora inespresso nel campo delle rinnovabili espandendosi su larga scala. In possesso dell’attrezzatura e del know-how necessari, Gruppo Altea sta già iniziando ad installare al di fuori della Sicilia focalizzandosi sui grandi impianti e parchi fotovoltaici. L’obiettivo è quello di attestarsi come realtà nazionale leader nel settore.

    Dalla progettazione, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici ai servizi di consulenza energetica su Gac, luce e gas, bandi e incentivi statali/europei. Dalla installazione e gestione di stazioni di ricarica intelligenti per veicoli elettrici al solare termico per il risparmio sull’acqua calda sanitaria sfruttando l’energia del sole. Dalla fornitura e posa di caldaie a condensazione, per ottimizzare il consumo di gas, ai climatizzatori e pompe di calore ad alta efficienza energetica.

    «Investire nell’efficienza energetica, installare un impianto fotovoltaico in azienda, non è solo la soluzione temporanea a problemi quotidiani. È l’anello di congiunzione con il futuro.» continuando il Ceo di Gruppo Altea «Gli incentivi e i finanziamenti per le aziende, poi, arrivano a chi sa come intercettarli facendosi trovare pronto.»

    Investire nel fotovoltaico significa scommettere sul futuro assicurando indipendenza energetica alla propria azienda ed energia gratis per almeno tre decadi. E il rientro dei costi avviene generalmente in quattro-cinque anni dall’acquisto dell’impianto. Per le imprese virtuose esistono inoltre diverse agevolazioni: credito d’imposta, reverse charge, Nuova Sabatini, Decreto Fer1 e gli incentivi a favore delle comunità energetiche. Autoproduzione è sinonimo di risparmio. Con il merito di contribuire alla salvaguardia del pianeta diminuendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ne consegue un significativo ritorno d’immagine, utile ad ampliare il proprio business raggiungendo ulteriori segmenti di mercato.

    Perché, per un’azienda energivora, risparmiare in bolletta è sicuramente il vantaggio più immediato ed evidente di un impianto fotovoltaico, ma non è il solo. Per assicurarsi benefici nel lungo termine, servono soprattutto esperti che supportino questa stessa visione, che facciano da trait d’union tra imprese e gestori energetici. Occorrono professionalità che facilitino la realizzazione degli impianti. Una filosofia che contraddistingue la proposta di Gruppo Altea, con una metodologia per step affinata nel tempo. Alla base un team di persone che sono il capitale più prezioso. L’esperienza maturata da una squadra vincente che fa la differenza anche e soprattutto nel modo di approcciarsi al cliente. Massima trasparenza, cordialità e professionalità. Sempre col sorriso sulle labbra e pronti ad accettare persino le sfide più ardue.

    Un servizio quanto più completo ed efficiente, che va dalla presentazione dell’azienda alle proposte di soluzioni su misura. Dalla progettazione degli impianti all’installazione del prodotto fino alla cura degli aspetti fiscali e finanziari. E – non da ultimo – l’assistenza clienti, a garanzia del rispetto degli elevati standard di qualità offerti.

    «Questo è lo spirito di Gruppo Altea e di chi ne entra a far parte. Trasmettere la voglia di innovarsi per migliorare sé stessi, gli altri e l’ambiente in cui si vive.» Parola di Stefano Finocchiaro.

    Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito ufficiale dell’azienda e ai canali social ad essa collegati.