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  • RELATIVO, LA NUOVA LEVA DELLA SCENA ITALIANA DA MILIONI DI STREAMS, PUBBLICA “PROMESSA”, UN MANIFESTO DI SPERANZA IN CHIAVE RAP CONTRO LA DEPRESSIONE

    RELATIVO, LA NUOVA LEVA DELLA SCENA ITALIANA DA MILIONI DI STREAMS, PUBBLICA “PROMESSA”, UN MANIFESTO DI SPERANZA IN CHIAVE RAP CONTRO LA DEPRESSIONE

    Dopo lo straordinario successo ottenuto con le prime due release e con l’album d’esordio “Instabile” – che ha totalizzato oltre 1 milione di streams -, Relativo torna a far battere i cuori e le mani a tempo di musica con “Promessa”, il suo nuovo singolo.

    Ascolta su Spotify.

    Il componimento, che ha già superato i 200.000 streams a pochissimi giorni dall’uscita nei digital stores, riconferma il talento del rapper, poeta e scrittore campano, romano d’adozione, che continua a conquistare pubblico e critica grazie ad un’impronta stilistica unica, una scrittura incisiva e diretta e ad un flow travolgente che fa centro, coinvolgendo gli ascoltatori di tutte le età.

    Su un beat attualissimo, curato da Kreed, che strizza l’occhio alle produzioni d’Oltreoceano, si posano gli incastri del talentuoso e brillante artiere, incastonati ad hoc su un testo ricco di astute e sagaci provocazioni, che mettono in evidenza un’incredibile maturità autorale nonostante la giovane età, caratteristica principale delle sue release, sin dagli esordi.

    Con una metrica impeccabile, Relativo riesce a raccontare lo spettro di una generazione, la sua, spesso etichettata come superficiale e frivola, ma che si ritrova a lottare contro la solitudine e l’isolamento, moti d’animo che hanno come conseguenza ultima uno stato di smarrimento e depressione – «Ho i sogni chiusi nel cassetto, baby, non c’è più rispetto, io dico sempre cosa penso, ma per gli altri non c’ha senso»; «Vuoi sapere perché son caduto in depressione? Perché se ne sbattono di te le altre persone e rimani solo» -. Una condizione, frustrante e sconfortante, da cui, secondo l’artiere, si può uscire solo in un modo, impegnandosi in una “promessa”, quella di far leva soltanto su se stessi.

    Sebbene il tema della salute mentale sia quanto mai attuale, specialmente nell’ultimo periodo di pandemia globale, la depressione è tutt’oggi una patologia gravissima ancora molto sottovalutata, in particolar modo nei bambini e negli adolescenti. Confusa spesso come naturale connotazione di un periodo di cambiamento e transizione, la depressione si insinua, come un demone nascosto e subdolo, all’interno della mente e dell’anima; un mostro silenzioso, ma al tempo stesso assordante, che può bussare alla porta di qualsiasi individuo, a qualsiasi età, ma che, tutt’ora, viene frequentemente equivocato come un momento passeggero e temporaneo, od, ancor peggio, etichettato come uno stigma sociale.

    In questo componimento, il giovane cantautore dà libero sfogo alle proprie sensazioni, sensazioni che scorrono una dopo l’altra, in una lineare consequenzialità, come un fiume in piena che sfocia nel beat di Kreed, senza mai rompere gli argini dell’armonia sonora.

    “Promessa” è un componimento che invita l’ascoltatore a raccogliere le proprie forze, a farsi coraggio, perché spesso, nella vita, possiamo contare soltanto su noi stessi. Relativo si medica le ferite e promette a se stesso di andare avanti, di proseguire il suo cammino, continuando a combattere contro un mondo che presenta a ciascuno di noi un conto composto da delusioni e difficoltà, ma da cui si può riuscire ad emergere, tornando sulla superficie della serenità, quello status emotivo di cui necessitiamo per vivere un’esistenza piena ed appagante, affine alle nostre passioni ed inclinazioni.

    «Nonostante il tema della depressione abbia un ruolo centrale e dominante lungo l’intera durata del componimento – dichiara l’artiere –, penso a “Promessa” come ad a un vero e proprio inno alla speranza. Noi giovani ci troviamo spesso a fare i conti con un malessere ben più delicato e profondo rispetto a quanto si tenda comunemente a pensare. In questo pezzo ho voluto raccontare la dimensione oscura e disturbata della depressione, ma, al tempo stesso, fornire una chiave di volta a tutti quei giovani che, come me, l’hanno vissuta o la stanno vivendo. La soluzione per uscire da un problema è affrontarlo, con la consapevolezza che possiamo contare solo su noi stessi ed è proprio lì, dentro di noi, che dobbiamo ricercare la forza necessaria per far fronte ai problemi, sconfiggendoli e diventando più forti, maturi, consapevoli».

    RELATIVO BIOGRAFIA

  • JZone Style // “Hangover” è il primo singolo con Sorry Mom! / Be NEXT Music, racconto di un post serata!

    JZone Style // “Hangover” è il primo singolo con Sorry Mom! / Be NEXT Music, racconto di un post serata!

    Il titolo di Hangover, primo singolo di Jzone Style con Sorry Mom! / Be NEXT Music parla da solo.

    Il pezzo è la descrizione del giorno dopo la bevuta, con conseguente mal di testa e chiamata alla ragazza per tranquillizzarla, ma non solo: tema importante l’amicizia in tutte le sue sfaccettature.

    In Hangover si parla anche di sentimenti che cambiano nel tempo e a seconda delle persone, in un mondo, come quello del rap, in cui è difficile capire chi è veramente lì per te.

    Il pezzo, come ci si aspetta, è nato proprio in un post serata, scritto di getto e con in testa il ritornello in loop

    JZone Style BIOGRAFIA

  • LEEVE – il nuovo singolo e video è MALEDETTA

    LEEVE – il nuovo singolo e video è MALEDETTA

    Leeve presenta la sua nuova song, intitolata “Maledetta”

    Varese-Cosenza in 4 minuti

    Il “docuclip” musicale che percorre l’Italia da nord a sud

    «Dedicato ai viaggi di ritorno nella propria terra d’origine»

    Mani salde sul volante, con l’adrenalina nel sangue, pronti a macinare chilometri di strada per ritornare a casa. Nel nuovo corto di Leeve, che accompagna l’ultimo singolo electro-pop, intitolato “Maledetta”, è possibile percorrere l’Italia — da nord a sud — in soli 4 minuti.

    «Ho voluto dedicare questo proponimento a tutte quelle persone che per lavoro sono costrette a lasciare la propria terra d’origine — spiega l’talento artistico varesino, originario del Cosentino —-. E che ogni anno si ritrovano sulle autostrade dello Stivale per ritornare a casa ad abbracciare le proprie famiglie».

    Il media — racconta l’entourage di Leeve — è un “docuclip”, un mix tra un corto musicale e un documentario, girato dall’talento artistico stesso con la tecnica dell’hyperlapse, da Gallarate fino a Bonifati, per un totale circa 1050 km percorsi.

    «L’idea — continua Leeve — è nata chiacchierando con chi ascolta la mia musica: molti di loro sono infatti emigranti, e in un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, la distanza dagli affetti sembra ancora più grande e pesante, vista l’impossibilità di compiere lunghi viaggi a causa del Covid».

    Il pezzo, candidato a finire nelle playlist dei viaggiatori, è prodotto e arrangiato da Leeve e scritto dall’autore Fernando Di Cristofaro e distribuito da The Orchard/Sony Music per l’etichetta Platinum Label.

    LINK AL VIDEO: https://youtu.be/YyM3eapb1PE

  • Da oggi in radio “Tutto L’indie Minuto Per Minuto”, il nuovo singolo di GuidoinarteRoberto che anticipa l’album “Romantico”.

    Da oggi in radio “Tutto L’indie Minuto Per Minuto”, il nuovo singolo di GuidoinarteRoberto che anticipa l’album “Romantico”.

    Tutto L’indie Minuto Per Minuto” è il nuovo singolo di GuidoinarteRoberto in uscita oggi 9 aprile per Roba da Matti Dischi e distribuito da MEI Digital. Si tratta del terzo singolo del cantautore dopo “Romantico” e “Culi Nudi”, brani che hanno segnato l’inizio del suo nuovo percorso artistico in attesa dell’album d’esordio il prossimo 23 aprile.
    Non sempre le canzoni vanno spiegate, ognuno di noi dovrebbe essere libero di ascoltarle e sentirsi l’assoluto protagonista, anche di una sola frase, anche di una sola scena.
    In fondo nelle storie d’amore c’è sempre qualcuno che torna, c’è sempre qualcuno che aspetta e forse c’è anche chi, davanti a una finestra, fumando l’ultima sigaretta della giornata ascolta “Tutto l’indie minuto per minuto”. Nel titolo è chiara la citazione alla trasmissione della Rai degli anni ‘80/’90 “Tutto il calcio minuto per minuto”, una trasmissione che alle 18.00 della domenica ci faceva stare incollati alla TV.
    Le voci di Sandro Ciotti, Carosio, Ameri, Cucchi. Altri tempi, altra TV, altri amori.
    A proposito del nuovo singolo l’talento artistico ha dichiarato: «Con i miei collaboratori scherzavamo da settimane su quanto ormai il termine Indie sia inflazionato e quanto ormai abbia perso il suo valore di “Indipendente”. Tra battute e un paio di birre è nato il pezzo; siamo dei tifosi di calcio e la citazione a “Tutto il calcio minuto per minuto” è la cosa più romantica a cui abbiamo pensato. Abbiamo voluto che la musica Indie tornasse indietro nel tempo, agli anni ‘80/’90, dove si aspettava la domenica pomeriggio per vedere tutti i gol, dove lo “spezzatino” si mangiava e basta e non era una programmazione sportiva. È stato un “vaffa” un po’ a tutto e lo stesso vale per il clip. Una ripresa fatta con il cellulare, in centro città, ma vestito come si dovrebbe stare vestiti la domenica pomeriggio a casa».
     
    Il clip che accompagna il pezzo è infatti l’immagine di come ogni tanto vorremmo girare per strada la domenica pomeriggio per la città. Siamo bombardati di pubblicità e storie sui social rispetto alle mode e a cosa mettersi tutti i giorni e per quali occasioni, ma nessuno ci dice cosa bisogna indossare quando si soffre per amore. Magari quando impazziremo andremo in centro vestiti in base al nostro umore e potrà capitare che il nostro umore ci chieda un accappatoio e una ciabatta. Le riprese sono fatte con un semplice iPhone in giro per Milano, tra gli “stop” della polizia, dei controllori, dei passanti, di tutti, tranne che dei bambini. Per fortuna per loro è ancora tutto normale.

    GuidoinarteRoberto BIOGRAFIA

  • KYBER // Fuori oggi “Forse un Giorno” il nuovo singolo del duo romano perfetto brano d’evasione!

    KYBER // Fuori oggi “Forse un Giorno” il nuovo singolo del duo romano perfetto brano d’evasione!

    Forse un Giorno è il nuovo singolo del duo romano Kyber e fa parte della fortunata serie di singoli in italiano partita nel 2019.
    Nato durante il primo lockdown, il pezzo è frutto della fantasia, unico mezzo disponibile per staccare dalla monotonia ed esprimersi in libertà.

    Chiusi nelle nostre stanze, con la testa piena di preoccupazioni  tutto ciò che sognavamo era volare via, lontano, non importava dove.

    In pieno stile Kyber il elaborato musicale è un mix di pop, soul ed elettronica, perfetto sottofondo di un viaggio, anche solo con la mente.

    KYBER BIOGRAFIA

  • SIMONE FORNASARI ESCE OGGI IL NUOVO EP “CHE POI” accompagnato dal singolo “Con i piedi per terra”

    SIMONE FORNASARI ESCE OGGI IL NUOVO EP “CHE POI” accompagnato dal singolo “Con i piedi per terra”

    Esce oggi, venerdì 9 aprile, “Che poi” (edito da Senza Dubbi e distribuito da Believe), il nuovo EP del cantautore SIMONE FORNASARI, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un lavoro che nasce dall’esigenza di chiudere un percorso iniziato con l’uscita dell’album dal titolo “…”. Un EP che completa un viaggio, accomunato dallo stesso fil rouge valoriale, figlio del medesimo universo creativo. Un lavoro, frutto di un tempo di silenzio e ricerca, pensato, voluto e concepito a quattro mani insieme al produttore artistico e amico di sempre Giancarlo Boselli.

    «“Che poi” è la frase che non ti aspetti che arriva dopo un silenzio, la testimonianza di parole che cercano la strada per uscire, l’impossibilità di reprimere ciò che segue una rivelazione», così Simone Fornasari esprime la necessità di scavare, aggiungere e completare il percorso iniziato con l’album precedente.

    L’ep parla di scelte, della tentazione di inseguire la fretta e di rincorrere il tempo, della necessità di fermarsi a pensare, di costringersi a fare i conti con se stessi, anche se il mondo là fuori corre.
    «La capacità di saper scegliere per se stessi è una delle sfide più incredibili dell’uomo, nonché tema centrale di questo disco  sottolinea il cantautore – saper scegliere è un atto di coraggio quotidiano. Spesso scegliamo per la scelta di essere compresi, accettati, capiti, più che per la necessità di essere fedeli a noi stessi». Non a caso il componimento che apre questo albumdal titolo “Da che parte stare” è una dedica a Ignazio Cutrò, amico e testimone di giustizia. Un esempio di chi ha fatto i conti con se stesso e ha pagato il prezzo di stare dalla parte giusta.  «La conoscenza di Ignazio, le sue parole e le sue paure mi hanno letteralmente cambiato il modo di vedere le cose e mi hanno fatto sentire ancora più piccolo e fragile al cospetto della giustizia che non conosce paura».
     
    Ad accompagnare l’uscita di “Che poi” il nuovo singolo “Con i piedi per terra”, in diffusione radiofonica da oggi. Un componimento che parla della necessità incosciente di sognare, di volare alto e inseguire i desideri invincibili e invita a farlo con la consapevolezza di chi sa dove atterrare nella realtà, affondando le radici nella concretezza di un mondo fatto di responsabilità. La coscienza che abbraccia il desiderio. L’ineluttabilità che fa i conti con la fantasia. Un auto-monito a tenere sempre i piedi ben piantati a terra.
    Il corto è stato pensato e concepito dal regista Alessandro Avarucci e successivamente montato e post prodotto da Chiara Granata«Alessandro vive ad Amsterdam e, in una chiacchierata telefonica, mi ha lanciato un’idea che mi ha convinto da subito: è riuscito a coordinare e produrre il lavoro in totale smart working». Il clip racconta di un viaggio talmente strano da essere vero.

    SIMONE FORNASARI BIOGRAFIA

  • AMARE LA MUSICA È POSSIBILE, ED IO LO FACCIO COSÌ  KEVIN PECI  “MI CHIEDO PERCHÉ”     Il primo singolo da oggi su tutte le piattaforme digitali

    AMARE LA MUSICA È POSSIBILE, ED IO LO FACCIO COSÌ KEVIN PECI “MI CHIEDO PERCHÉ” Il primo singolo da oggi su tutte le piattaforme digitali

    Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Mi chiedo perché”, il primo singolo dell’artiere romano Kevin Peci.

    https://spoti.fi/3uChVja 

     

    Un viaggio dentro i sentimenti è quello che l’artiere riscopre attraversando suoni e parole che compongono la sua musica, quella stessa per cui dichiara il suo amore, fatta di alti e bassi come ogni relazione, curandola e nutrendola ogni giorno.

    Mi chiedo perché” l’artiere la racconta così: ”Questo elaborato musicale rappresenta per me il punto di partenza. Una parte importante del mio vissuto, una vera e propria dedica alla musica con tutto l’amore che ho.” – continua – “Assaporandola e vivendola in modo sereno, cercando di dar valore alle cose importanti, a ciò in cui si crede.

    Il ideazione è stato realizzato dallo stesso artiere e prodotto e mixato da Walter Babbini presso il Purple Mix Studio di Guidonia.

    KEVIN PECI BIOGRAFIA

  • VERONICA FUSARO pubblica oggi ‘FOOL’, il nuovo singolo tra rock e blues prodotto da Paul O’Duffy

    VERONICA FUSARO pubblica oggi ‘FOOL’, il nuovo singolo tra rock e blues prodotto da Paul O’Duffy

    VERONICA FUSARO 

    pubblica oggi

    ‘FOOL’

    il nuovo singolo che, dopo il precedente ‘Beach’,

    anticipa il albumdi debutto in arrivo tra la fine del 2021 ed i primi mesi del 2022

    Ad un anno dalla pubblicazione di ‘Sunkissed’, l’EP con il quale si è presentata anche all’Italia, Veronica Fusaro, giovane talento artistico svizzera di origini italiane, è pronta a tornare con un nuovo album, il primo sulla lunga distanza, in arrivo tra la fine del 2021 ed i primi mesi del 2022. La pubblicazione dell’album di debutto, su etichetta deepdive records/Artist First, verrà accompagnata da una serie di singoli. 

    Dopo la prima anticipazione con ‘Beach’ – il elaborato musicale pubblicato ad ottobre, un irresistibile soul-pop senza tempo – Veronica Fusaro presenta ‘Fool’, il nuovo singolo in arrivo il 9 aprile 2021. Scritto da Veronica Fusaro e prodotto da Paul O’ Duffy (Amy Winehouse, Dusty Springfield, John Barry, Was (Not Was), già al lavoro anche su ‘Beach’, ‘Fool’ è una storia di bugie, inganni e cuori spezzati, accompagnato da un sound tra il blues ed il rock, morbido, energico e graffiante. Se un giorno Tarantino dovesse girare un dramma romantico, ‘Fool’ sarebbe la traccia perfetta per la colonna sonora. 

    Sia che si esibisca in solo che accompagnata dalla band, Veronica Fusaro riesce a conquistare l’attenzione di chiunque la ascolti. Grazie alla sua versatilità, l’talento artistico ha già convinto, tra gli altri, anche Mark Knopfler, esibendosi insieme a lui nell’anfiteatro di Nimes. Tra i 350 concerti degli ultimi tre anni, si possono elencare aperture per Ibeyi, Eagle-Eye Cherry e le sue performance a Glastonbury Festival ed Eurosonic. 

    Con il suo talento Veronica Fusaro è riuscita ad ammaliare Paul O’Duffy, storico produttore, a cui è bastata un’e-mail per accettare di lavorare con lei. Il sound di Veronica spazia dal soul retrò al future pop, con brani carichi di emozioni e di frammenti di vita: “nelle mie canzoni mi piace avvolgere i sentimenti malinconici in carta da regalo colorata” afferma l’talento artistico. 

    Veronica Fusaro indica Adele e Lana Del Rey tra i suoi riferimenti ed è già stata paragonata a Lorde. Influenzata dal soul anni ’60, dalle sue origini italiane e da un dream-pop senza tempo, Veronica Fusaro è attualmente impegnata nella scrittura della prima prova sulla lunga distanza, un albumche vuole essere organico ed onesto, un soul-pop accompagnato dalla sua voce intima ed intrigante

    VERONICA FUSARO BIOGRAFIA

  • Dal 9 aprile è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “PRIMAVERA”, il nuovo brano di GIACOMO LURIDIANA

    Dal 9 aprile è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “PRIMAVERA”, il nuovo brano di GIACOMO LURIDIANA

    Lo stile cantautorale energico di “PRIMAVERA” descrive la resilienza di essere immuni a frustrazioni, delusioni e sconfitte quotidiane grazie alla magia di un amore che soddisfa, sia esso solo un’illusione, una realtà o un misto delle due. Con la co-produzione di Nicola Ursino, GIACOMO LURIDIANA racchiude in questo singolo un mix di emozioni e sensazioni a metà tra l’irreale e l’esperienza vissuta.
    Spiega l’performer a proposito della composizione«“Primavera” descrive un periodo della mia vita, un giorno in particolare, una certa ora del giorno, una persona, un posto, tante cose. Spero che possa descrivere altri periodi, persone e luoghi persone per tanta altra gente».

    GIACOMO LURIDIANA BIOGRAFIA

  • DALLA VITTORIA A LE “VOCI D’ORO” AL RACCONTO DELLA SUA GENERAZIONE: NINFEA TORNA CON “AD OCCHI APERTI”, IL SUO NUOVO SINGOLO

    DALLA VITTORIA A LE “VOCI D’ORO” AL RACCONTO DELLA SUA GENERAZIONE: NINFEA TORNA CON “AD OCCHI APERTI”, IL SUO NUOVO SINGOLO

    Ninfea, tra le più brillanti e raffinate vocalità del nuovo cantautorato femminile italiano, dopo aver vinto il concorso Voci d’Oro ed aver collezionato un incredibile successo con le prime due release – “A testa alta” e “Mumbai” -, torna a suscitare emozioni con “Ad occhi aperti”, il suo nuovo singolo, disponibile in playing radiofonica e su tutte le piattaforme digitali.

    Ascolta su Spotify.

    Il elaborato musicale, nato per dar voce agli adolescenti che si sono ritrovati a vivere l’età più bella, ma al tempo stesso più delicata e complessa, in piena pandemia, è un manifesto di speranza e luce, che abbraccia l’ascoltatore, guidandolo nell’universo armonico dell’talento artistico, che grazie alla sua timbrica dolce, ma incisiva e ricca di sfumature che spaziano dalla delicatezza del pop melodico all’energia dell’rock, riesce a catturare l’attenzione sin dalle prime note, focalizzandola su tematiche attuali che coinvolgono ciascuno di noi, parlando da adolescente non soltanto ai suoi coetanei, ma anche agli adulti che, spesso immemori delle complessità che caratterizzano quel particolare periodo di vita, additano i giovani etichettandoli, senza comprendere fino in fondo il loro stato d’animo e le loro richieste di aiuto – «aiutami ad affrontare questo viaggio, aiutami, mi sembra un cortometraggio» -.

    Il ritmo travolgente, fresco ed incalzante del elaborato musicale, è il perfetto tappeto sonoro di un testo denso di significato, che evidenzia e riconferma la maturità autorale di Ninfea, che, nonostante i suoi 16 anni, dimostra una sensibilità d’animo ed una consapevolezza personale ed artistica di raro riscontro.

    «”Ad occhi aperti” – dichiara l’talento artistico – è nata con il desiderio di raccontare come noi giovani adolescenti stiamo vivendo questo difficilissimo periodo di pandemia globale, fisicamente e psicologicamente. Ci siamo trovati costretti a dover modificare le nostre abitudini, a partire dalle piccole cose che davamo per scontate: gli abbracci con gli amici, gli spostamenti, la libertà a 360 gradi. Senza contare il lato ancor più drammatico di questa situazione; il dover dire addio ed abbandonare persone a noi care, che non abbiamo nemmeno potuto salutare per l’ultima volta. Con questo pezzo, voglio trasmettere tutto il mio affetto e la mia vicinanza alle anime che lo ascoltano, con l’obiettivo di lanciare un messaggio di positività, speranza e ripartenza».

    Un’età, l’adolescenza, già di per sé complessa e delicata, che, a causa della pandemia, ha subito un ulteriore e notevole colpo, portando tantissimi giovani a sentirsi smarriti, persi in se stessi ed in quel mondo, tanto vasto quanto meraviglioso, ma spesso oscuro e confuso, come se si trovassero, fisicamente ed idealmente, «a braccia conserte in una piazza, dove tutto è una minaccia». Una piazza, quella della vita, in cui si è chiamati a giocare senza conoscere le regole, senza ricevere istruzioni ed indicazioni.

    Un’età che porta con sé soddisfazioni e delusioni, vittorie e sconfitte e che lascia nel cuore quella sensazione di non sentirsi mai all’altezza delle aspettative, proprie e di chi ci circonda – «non ci sentiamo mai abbastanza, anche quando poi ci basta», con il desiderio di crescere prima del tempo, «perché sentirsi così grandi è un’emozione da giganti», senza essere preparati alle avversità, alle intemperie, alle responsabilità; senza essere preparati alla vita – «che sofferenza sti pensieri, non mi fanno andare avanti»; «nemmeno il tempo cura, piano, chiedo al mondo quanto è avaro e tutto torna un po’ più chiaro» -. Ma per giungere alla consapevolezza di se stessi, che sta alla base della crescita e della maturazione di ogni individuo, Ninfea ci ricorda che «la paura è da sfatare, non un mito da lodare», lanciando un messaggio di serenità e positività, che si fa portavoce non soltanto di una generazione, ma di una contemporaneità frenetica, che per non sfociare nel caos, ha bisogno di unione, di vicinanza e condivisione, di quella luce, quella scintilla, quella «candela accesa»; perché solo così ritroveremo la forza necessaria per affrontare la vita, guardandoci allo specchio e comprendendo che siamo gli artefici del nostro futuro, gli unici individui che accompagneranno il proprio  cammino dall’inizio alla fine – «apro gli occhi e ci sei ancora tu» -.

    Grazie alla sua voce dolce, ma al tempo stesso incisiva e ricca di colori ed alla sua abilità compositiva, Ninfea riesce a cogliere lo spettro di emozioni della sua generazione, trasponendolo in musica e facendolo giungere, chiaro, graffiante e diretto, agli ascoltatori, che l’hanno accolta, nei loro cuori e nelle loro playlist, riconoscendola come uno dei più brillanti talenti del nuovo cantautorato femminile italiano.

    NINFEA BIOGRAFIA