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  • Location, outfit e make up: le regole d’oro

    Location, outfit e make up: le regole d’oro

    Prepararsi per una festa non vuol dire solamente avere l’outfit giusto. Vuol dire essere totalmente coscienti di quella che sarà la vostra immagine globale quella sera. Anche se non siamo l’attrazione principale della serata, la festeggiata nel caso di un compleanno, o la sposa se parliamo di un matrimonio, dobbiamo comunque essere all’altezza dell’occasione e calamitare sguardi di approvazione su di noi.

    Primo passo, posizionarsi nell’ambiente

    Fondamentale è capire dove si celebrerà la festa. Se parliamo di una piscina, sceglieremo un make up water proof, se invece parliamo di un casale opteremo per uno stile più classico. Allo stesso modo dovremo variare se ci troviamo in una grande città o ad esempio in campagna. Una festa in un agriturismo è diversa da  una villa per feste Roma.

    Secondo passo, l’outfit

    Una volta appurato dove si svolgerà la festa, dovremo scegliere l’outfit giusto. Pensate alla pavimentazione: è possibile mettere dei tacchi sottili? O meglio delle zeppe? E poi: un abito lungo sarebbe troppo o è consono all’occasione? Pensate anche agli altri invitati. Non siate mai eccessivi o troppo appariscenti, questa è la regola d’oro. Pensate alla massima di Coco Chanel secondo cui l’ultimo accessorio che indossate, è probabilmente quello di troppo che va tolto.

    Infine: quando sarà la festa? Un look mattutino o pomeridiano richiede scelte molto diverse da quello notturno. Attenzione a non sfoggiare abiti serali durante celebrazioni mattutine, la figuraccia è dietro l’angolo.

    Terzo passo, il make up

    Naturalmente è il terzo passo, dopo aver capito dove si svolge la festa, quando e come vestirvi, è il momento di pensare al make up. Il trucco, si sa, può davvero fare miracoli. Le solite massime rimangono: colori chiari per le scure, e scuri per le chiare, per non appesantire il viso e sottolineare i tratti. Attenzione al rossetto: evitate in pieno giorno tinte troppo brillanti. Un altro passo falso potrebbe essere commesso con il fard, o brush, spalmatelo omogeneamente per evitare un effetto “Heidi”. Se la festa si svolge in estate e avete una bella abbronzatura, allora date pochi tocchi di dorato e non appesantitevi, il sole vi ha già reso bella!

    Quarto passo, divertitevi!
    Infine, dopo aver fatto tutto ciò.. divertitevi! Niente come un sorriso sincero e il buon umore vi rende bellissime! Al di la trucchi, acconciature e accessori, la vostra bellezza interna esploderà rendendovi radiose. Siate sicure di voi stesse, il resto è comunque uno sfondo.

  • Crotone in Serie A, il segno diventa realtà

    Fecero molto scalpore circa un anno fa le parole intercettate al telefono del Presidente della Lazio, e consigliere federale, Claudio Lotito mentre parlava con il Ds dell’Ischia Iodice. Nel famoso dialogo, che fece molto scalpore e portò anche ad inchieste giudiziarie come la recente multa dell’Antitrust a Mediaset, Sky, Infront e Lega Calcio, il patron biancoceleste si lamentava della possibile promozione in massima serie di Carpi e Frosinone, cosa poi accaduta, lamentandosi che così la Serie A avrebbe perso appeal e si sarebbero ricavati meno soldi dai diritti tv. Furono molte e feroci le polemiche a riguardo, tralasciando la parte che potrebbe far presagire a reati, visto che emerse una sconcertante visione del calcio come mero interesse, non uno sport ma una macchina da soldi che deve pensare solo a fare soldi. Invece ora è tutta l’Italia ad essere felici e a complimentarsi con il Crotone, che in maniera assolutamente sorprendente, ma anche meritatamente, ha raggiunto il traguardo della promozione in Serie A con ben tre giornate d’anticipo, a coronamento di una fantastica cavalcata.

    crotone

     

    Prima volta

    Per la società rossoblù sarà la storica prima volta nella massima serie dopo una lunga storia passata soprattutto in terza serie e solo negli ultimi decenni anche in cadetteria. Una impresa che ha fatto impazzire di gioia una città intera, con circa tremila persone che hanno seguito la squadra rossoblù nella decisiva trasferta di Modena e quasi diecimila crotonesi invece che erano nelle strade della città. Una tifoseria calda e passionale quella del Crotone come spesso accade al sud, con i propri supporter che sognano ora sfide con le più grandi squadre italiane e storiche trasferte a Milano, Torino o Roma dove magari prima andavano solo per visitare il Colosseo o per festeggiare il capodanno a Roma ed invece ora saranno protagonisti all’Olimpico come al San Siro e allo Juventus Stadium. Principali artefici di questo miracolo sono sicuramente il Presidente Vrena, il Ds Ursino e l’allenatore Juric. Il Crotone ha un budget lordo totale di circa cinque milioni di euro, con il quale è stato capace di vincere un campionato difficile come la Serie B. Basti pensare che ha messo in fila squadre come Cagliari, Bari, Cesena, Novara e Spezia che hanno spese ben più maggiori. Bravissimo poi l’esordiente tecnico Juric, un esordiente già bandiera della squadra quando era giocatore, che ha saputo trarre il meglio da un gruppo giovanissimo e fatto per la maggior parte di ragazzi in prestito e alla loro prima esperienza in prima squadra.

  • L’ agente di cambio della Borsa

    L’ agente di cambio della Borsa

    Nel frenetico mondo dell’ economia mondiale di oggi dove l’andamento delle borse può determinare anche la sopravvivenza di un governo e la crisi di una nazione, come rappresentato dalla Grecia, la figura dell’ agente di cambio della Borsa rimane centrale, anche se con delle mansioni diverse del passato, visto anche lo sviluppo di nuove tipologie di scambio come il forex e il trading online.

    Informazioni utili su gli  agenti di borsa

    Quando si parla di agenti di cambio spesso si fa molta confusione con  la figura del dealer, ma queste due posizioni si distinguono fra loro per delle specifiche differenze.

    Il primo tema per cui vanno distinti è quello del rischio, se infatti per quel che riguarda l’ agente di cambio questo ricade sul cliente che gli va a commissionare una specifica azione, per quanta riguarda il dealer il rischio viene calcolato sul prestito specifico che viene sottoscritto.

    L’agente di cambio è una figura che si occupa della gestione del flusso di denaro che gli viene passato, mentre il lavoro del dealer è più attivo infatti quest’ ultimo si occupa di trarre beneficio delle informazioni di cui è venuto a conoscenza per comprare quei titoli a basso costo e poi rivenderli quando il prezzo si alza.

    In Italia entrambe le figure devono essere regolarizzate ed è obbligatorio per esercitare tale ruolo essere presenti in una società per azioni.

    Storia dell’ agente di cambio

    La figura dell’agente di cambio ha una storia molto antica, infatti le prime figure di rilievo risalgono alla fine del 700, quando i famosi banchieri dell’ epoca erano appartenenti ad una specifica corporazione ed avevano la possibilità di compravendere i titoli di Borsa.

    A partire dall’ 800 nacque la figura del cambiavalute, che aveva il compito specifico di effettuare tutte quelle operazioni di Borsa.

    La patria della figura dell’ agente di cambio è la Francia, dove nel 1802 Napoleone creò gli agenti di cambio, che erano i mediatori della Borsa di Parigi ed avevano l’ esclusività sulle transazioni e sulle varie imposte di scambi titoli sia locali che esteri.

    In Italia i primi agenti di Borsa risalgono al periodo di dominio Napoleonico e  la conseguente nascita della Borsa di Milano.

    Gli agenti di cambio si dovevano iscrivere alla Camera di Commercio e si occupavano dell’ intermediazione dei titoli.

    La figura dell’ agente di cambio subì delle modifiche  gli inizi del 900, quando  venne fatta un norma, derivante dalle legge 272 del 1913 che dichiarava uniforme tale figura professionale a tutte le borse del Regno, mentre nel 1925, in periodo fascista, gli agenti di cambio ottenero la qualifica di pubblici ufficiali.

    Nel 1947 le legge 402 istituì gli Ordini degli Agenti di Cambio che poterono così ottenere la qualifica di professionisti.

     

  • Audi: Storia di un mito

    Audi: Storia di un mito

    La storia dell’Audi ha origine con August Horch, ingegnere tedesco che nel 1899 fonda un’azienda automobilistica che porta il suo nome. La società ha un potente avvio, tuttavia presto insieme all’importanza economica crescono i malumori in seno ai vertici della casa: spese di Horch  nel campo “ricerca e sviluppo” sono troppo grandi. Horch non ci sta e decide di mettersi in proprio: non può più usare il suo marchio, ma decide di “tradurlo” in latino: “ascoltare” in tedesco si dice horc, in latino “audi”.

    La prim Audi prodotta è la Typ A che vanta un motore 2.6 a benzina da 22 CV. Le vetture piacciono al mercato, grazie anche ai successi in campo sportivo. La Typ C si aggiudica tre edizioni consecutive della Österreichische Alpenfahrt.  Il successo continua quando, durante la prima guerra mondiale, i vertici tedeschi sfoggiano delle Audi ultimo modello. Ma l’onda si arresta alla fine della guerra, i nuovi modelli sono un flop e il marchio fa bancarotta nel 1927.

    Horch prova la fusione con la DKW, ma il gruppo non regge al 1929. Qualche anno dopo

    L’Audi viene acquistata dalla DKW nel 1928 ma anche quest’ultima azienda va in crisi in seguito al crollo diWall Street nel 1929. Passeranno circa trent’anni prima che la Volkswagen rileva l’interno gruppo e sfoggi un nuovo modello. Nel 1969 esce l’Audi 100 e qualche anno dopo l’Audio 80: saranno queste le vetture dall’enorme successo che rilanceranno il marchio.

    L’obiettivo del marchio rimane quello di vole stupire: viene realizzata la prima automobile a trazione integrata che vince ben quattro mondiali di rally. Le quattro ruote motrici diventano l’elemento che fa scalare le classifiche all’Audi, che assume come marchio i quattro cerchi in ricordo del suo elemento di maggior successo.

    L’innovazione rimane l’elemento di punta di questa casa automobilistiche le porta a competere con le altre case top seller.

    Il successo continua sia nei mercati che sulla pista: da non sottovalutare i successi nella 24 ore di Le Mans, con dodici titoli tra 2000 e 2013.

    Provala!

    Puoi provare uno dei tantissimi modelli Audi in tutti i concessionari vicini a te.

    Prova Audi Roma, a Milano, a Napoli, in tutte le grandi città. C’è un Audi per ogni tua esigenza: i modelli sono veramente tanti e la casa si conferma una delle leader dell’innovazione.

    Ti invitiamo anche a provare i nuovi modelli ibridi nel rispetto dell’ambiente: meno inquini migliore sarà l’aria che respiri.

     

  • Comunicazione e marketing: divulga i tuoi contenuti promozionali

    L’attività di comunicazione e di divulgazione delle informazioni, rimane un anello importante nella catena di processo del web marketing. Nonostante i dubbi e le modifiche agli algoritmi di ricerca, di ranking e di spidering, un’attività SEO e di comunicazione sul web non può prescindere dalla diffusione di testi mirati.

    L’attività, che trova maggiore e migliore espressione attraverso articoli originali, ottimizzati e dall’indibbio contenuto informativo per l’utente, ha resistito ai diversi cambiamenti e al tempo. Un nuovo prodotto, un evento o un nuovo assetto societario sono solo alcuni esempi di argomenti da comunicare.

    Per questa ragione disporre di una rete di partner e di contenuti di qualità, premia il comunicatore, il seo e l’agenzia di web marketing, quando l’intento non è solo migliorare la visibilità e il posizionamento di un sito web o di una sua parte, ma quando si vuole creare valore attorno all’attività del committente. Basta cercare anche nelle attività quotidiane e si troveranno processi da descrivere, tradizioni o innovazioni, che faranno da traino a una sana campagna di promozione, diventando il soggetto dell’attività di comunciazione per il professionista chiamato a supportare le aziende.

    Per questa ragione il sito web buzzpress.it, ancora oggi, è a disposizione delle web agency e delle campagne di comunicazione, volte a creare e mantenere alto il valore del web, inviando i propri articoli promozionali purchè di indubbia qualità e originali. Un testo originale, si sa e ancor di più oggi non ci si stanca di ricordare, è premiante. Catturare la domanda attraverso uno studio delle parole chiave, della long tail e della semantica, fanno parte delle best practise del copywriting. Non solo quindi originalità e impatto, anche visivo. Ma un insieme di accorgimenti che consentiranno ai vostri clienti di essere raggiungibili anche con siti terzi, e di potenziare il loro brand.