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  • L’Aurora vince il Loop Fest, contest organizzato da RC Voce e Produzione

    L’Aurora vince il Loop Fest, contest organizzato da RC Voce e Produzione

    Lunedì 17 giugno 2024 a Rende (CS), nel suggestivo Parco Fluviale, si è svolto il LOOP FEST, evento organizzato da RC VOCE PRODUZIONE all’interno del palinsesto del Mood Summer Fest, che ha proclamato vincitrice L’Aurora.

    Il LOOP FEST è un contest dedicato agli allievi che si sono contraddistinti nel corso dell’anno accademico presso la scuola di alto perfezionamento canoro RC Voce Produzione, diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale.

    Durante la serata, condotta da Italo Palermo, si sono sfidati venti artisti su brani inediti, che sono stati giudicati da una giuria di altissima qualità. La vittoria è stata conquistata dalla giovane cantautrice Aurora Caloiero, in arte L’Aurora, che ha ottenuto la produzione e pubblicazione di un brano con l’etichetta DMB Production, distribuito da Sony Music Italy.

     

    “Serata bellissima, opportunità meravigliosa poter cantare su un palco come quello del Mood. Non mi aspettavo di poter vincere proprio perché è stata una serata piena di talento, sono contenta però di essere stata capita e apprezzata. Grazie LoopFest”, L’Aurora.

     

    Rosario Canale commenta: “È stata una serata straordinaria e per noi la soddisfazione di vedere i nostri ragazzi su un palco così importante ci fa sentire appagati nel nostro lavoro. Ringraziamo tutti per la partecipazione e siamo sicuri che l’anno prossimo faremo un’edizione ancora più bella perché il nostro obiettivo è quello di crescere sempre di più e far crescere la nostra realtà didattica e discografica”.

     

    “Abbiamo regalato ai nostri ragazzi un palco importante. Durante la serata hanno potuto dimostrare, davanti ad un pubblico interessato e ad una giuria di qualità, la loro arte. È un sacrificio notevole per noi investire sui ragazzi ma lo facciamo con passione e umiltà. Lo spettacolo è stato curato nei minimi particolari da noi e il nostro staff formato da Aldo Campanaro, Valeria Filippone e Ottavio Sirianni”, dichiara Cecilia Cesario.

     

     

    L’appuntamento con il LOOP FEST è per il 2025, con la promessa di un’altra straordinaria edizione.

     

    La RC Voce Produzione è una scuola di alto perfezionamento canoro e artistico diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale che vanta da oltre dieci anni una presenza importante su tutto il territorio nazionale e si configura sicuramente come la prima realtà didattica della voce, del talent scouting e della produzione nel panorama nazionale. A guidare la scuola ci sono due tra i più influenti artisti, cantautori e vocal coach del panorama nazionale:

     

    Rosario Canale, autore multiplatino per Mengoni, Tatangelo, Zero Assoluto e svariate edizioni del Festival di Sanremo, nonché cantautore di Amici di Maria De Filippi nel 2017 e finalista di Castrocaro.

     

    Cecilia Cesario, cantautrice, musicoterapeuta, vocal coach ad Amici di Maria De Filippi e ad Amici di Maria De Filippi Celebrities e protagonista di svariati tour internazionali.

    Sito Web RC Voce e Produzione |Instagram | Instagram Cecilia Cesario |Instagram Rosario Canale

  • “Running Out” è il nuovo singolo dei Moonshine Booze

    “Running Out” è il nuovo singolo dei Moonshine Booze

    Dal 18 giugno 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “RUNNING OUT” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei MOONSHINE BOOZE. 

    “Running Out”, primo singolo che anticipa l’uscita dell’album strumentale “Entropy”, è un brano caratterizzato da una miscellanea postmoderna di art-pop sghembo, che flirta al Funky-Swing ma con una costruzione melodica Dark stringata, correlata ad una frizzante ritmica walkin’, replicando tra un incalzante ticchettio di un vecchio orologio a cucù e un frenetico cronometro che segnala il tempo che si dilegua.

    Spiega la band a proposito del brano: «Il primo singolo accende la miccia ad una progressione di brani tratti dal nuovo e stravagante album strumentale: “Entropy”, creato dalla line-up rinnovata dei Moonshine Booze (Chitarra & Batteria) in uscita il prossimo 20 settembre».

    Il videoclip di “Running Out” è un collage sequenziale di vecchie immagini, che descrivono l’avanzare incessante del tempo, cercando di dare l’idea della convulsa vita quotidiana e tutte le pressioni che ogni giorno ci costringono ad attendere e correre eludendo il ticchettio dell’orologio.

     

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=h1pTL5wNy-w

     

    Biografia

    I Moonshine Booze nascono in Abruzzo nell’estate 2013, da un progetto di Emiliano D’Ignazio (chitarra) e Fabio Mancini (batteria).

    Dopo aver militato per più di trent’anni in varie bands in Italia e negli States raccogliendo e rielaborando esperienze diverse in svariati generi musicali.  Nel 2017 incidono il primo album di debutto (auto prodotto); “Desert Road” e nell’ estate del 2019, tornano in studio per registrare 15 tracce: “Pandemonio”, per l’etichetta “Overdub Recordings”.

    All’inizio del 2024 entrano in studio con materiale inedito per un nuovo progetto strumentale, “Entropy”. In quest’ultimo lavoro, i Moonshine si lasciano trascinare dalle loro emozioni e ispirazioni, senza vincoli, dando così libero spazio alle loro suggestioni, senza mai preoccuparsi di soddisfare le aspettative del momento e dedicandosi alla pura creazione musicale. Questo power duo accosta il sound di “Entropy” ad una colonna sonora di una vecchia pellicola e ad esperienze vissute senza tempo, nella sua natura più pura e schietta rigorosamente guidata dalla curiosità. Anche la sequenza dei 12 brani tra di loro, segue un filo attinente ai momenti vissuti.

    “Running Out” è il nuovo singolo dei Moonshine Booze disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 18 giugno 2024.

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  • Simone Alessandrini Storytellers  il nuovo album Circe  Parco della Musica Records/giugno 2024

    Simone Alessandrini Storytellers il nuovo album Circe Parco della Musica Records/giugno 2024

    Circe è il nuovo album del sassofonista Simone Alessandrini, terzo e ultimo capitolo della trilogia Storytellers. Alla guida di un ensemble di dodici elementi, Alessandrini continua a utilizzare la musica come veicolo narrativo, per raccontare conflitti, brame e sublimazioni del genere umano.

     

    Dopo l’omonimo Storytellers (2017), dove tra mito e storia, aveva rievocato alcuni personaggi comuni, ma allo stesso tempo leggendari, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, e Mania Hotel (2021) dedicato al tema della follia, in questo nuovo album, in uscita su cd e digitale venerdì 14 giugno per la Parco della Music Records, Alessandrini rappresenta in musica tematiche quanto mai attuali dello stato di natura dell’uomo, rispetto allo stato di cultura.

     

    Qui nel ruolo di Ulisse, al sax alto e flauti, Alessandrini ha riunito attorno a sé una formazione eterogena, composta da dodici musicisti, con Laura Giavon alla voce nel ruolo di Circe, Federico Pascucci, sax tenore, clarinetto turco e caval, nel ruolo del vitello; Antonello Sorrentino, tromba e flicorno, nel ruolo del cavallo; Mariasole de Pascali, flauto traverso, ottavino, nel ruolo della serpe; Federico D’Angelo, sax baritono, clarinetto basso, tuba, nel ruolo del leone; Giacomo Ancillotto, chitarre, nel ruolo della cerva; Marcella Carboni, arpa, nel ruolo della lepre; Nazareno Caputo, vibrafono, marimba, nel ruolo dell’ostrica; Simone Pappalardo, elettronica e strumenti autocostruiti, nel ruolo del cane; Riccardo Gola, contrabbasso, basso elettrico, nel ruolo della talpa; Riccardo Gambatesa, batteria, percussioni, nel ruolo del capro.

     

    L’ispirazione per il terzo capitolo di Storytellers gli viene dalla “Circe” di Giovan Battista Gelli, un libro poco noto, composto da dieci dialoghi di contenuto morale, pubblicato per la prima volta nel 1549 a Firenze. Nel testo, l’autore riprende il celebre episodio dell’Odissea e immagina che Ulisse ottenga da Circe la facoltà̀ di conversare con i suoi greci trasformati in animali, i quali inaspettatamente si pronunciano a favore della propria condizione ferina e oppongono un netto rifiuto all’offerta di recuperare le fattezze umane, sostenendo la superiorità̀ etica degli animali rispetto alle debolezze, ai vizi e alle miserie che caratterizzano l’esistenza degli uomini.

     

    Nasce, quindi, l’idea di un’operetta nella sua forma, ma con il suono del jazz contemporaneo e allo stesso tempo un andamento ciclico e tribale, che veste e denuda l’approccio colto occidentale.

    Nell’opera, ogni musicista rappresenta un animale che si racconta in maniera astratta, con le incursioni di Circe, il cui ruolo è assunto dal canto, come unico veicolo narrativo. L’ensemble muta di brano in brano, passando da momenti densi come l’overture, a sezioni minimali, parti di improvvisazione radicale contrapposte a sezioni di scrittura verticale fitta e rigorosa. L’intento è di dare più dimensioni alla sceneggiatura musicale, rappresentando gli stati d’animo dei vari animali, mentre raccontano i vari malesseri del genere umano.

     

    Simone Alessandrini rilegge un’opera concepita come un oracolo, che spiega in maniera surreale quello che può accadere agli uomini se dimenticano di alimentare la fiamma accesa dell’anima. Una metamorfosi che può essere vista sia come punizione, che come dono. Un dialogo in musica per comprendere il rapporto dell’uomo con la propria natura bestiale, e tramutare il conflitto in sublima unione ultraterrena.

     

    TRACKLIST

    1 Preludio1’57’’

    2 Circe 3’44’’

    3 Interludio I. Ostrica 2’50’’

    4 Xopeìa. Leone 6’06’’

    5 La Lepre E Lo Specchio 2’40’’

    6 Canto Della Cerva 4’57’’

    7 Interludio II. Cane 1’57’’

    8 La Frusta Del Timore. Capro 4’15’’

    9 Il Passaggio. Serpe 3’32’’

    10 Interludio III. Talpa 1’15’’

    11 Cavallo E Mal D’amore 5’46’’

    12 Marcia Del Sopruso. Vitello 2’59’’

    13 Epilogo. Ulisse 7’38’’

     

    FORMAZIONE

    Simone Alessandrini, sax alto, flauti (nel ruolo di Ulisse)

    Laura Giavon, voce (nel ruolo di Circe)

    Federico Pascucci, sax tenore, clarinetto turco, caval (nel ruolo del vitello)

    Antonello Sorrentino, tromba e flicorno (nel ruolo del cavallo)

    Mariasole de Pascali, flauto traverso, ottavino (nel ruolo della serpe)

    Federico D’Angelo, sax baritono, clarinetto basso, tuba (nel ruolo del leone)

    Giacomo Ancillotto, chitarre (nel ruolo della cerva)

    Marcella Carboni, arpa (nel ruolo della lepre)

    Nazareno Caputo, vibrafono, marimba (nel ruolo dell’ostrica)

    Simone Pappalardo, elettronica e strumenti autocostruiti (nel ruolo del cane)

    Riccardo Gola, contrabbasso, basso elettrico (nel ruolo della talpa)

    Riccardo Gambatesa, batteria, percussioni (nel ruolo del capro)

  • “Ghiaccio sulla pelle” il nuovo singolo dei Flusso93

    “Ghiaccio sulla pelle” il nuovo singolo dei Flusso93

    Dal 21 giugno 2024 sarà in rotazione radiofonica “Ghiaccio sulla pelle”, il nuovo singolo dei Flusso93 per Qanto Records disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 14 giugno.

    “Ghiaccio sulla pelle” è l’impeto della passione, il puro desiderio, un “peccato composto” che incanta chiunque lo ascolti attraverso lo stile unico dei Flusso93.

    Il sound scava profondamente nella memoria, evocando sonorità nostalgiche che ci riportano agli anni ’80 e ’90 tra pop, dance e synthwave. La loro è una combinazione che punta ad unire il rap e i ritmi frenetici dei BPM attraverso sintetizzatori potenti e magnetici. Con “Ghiaccio sulla pelle” il gruppo ci trasporta in una dimensione musicale innovativa attraverso melodie e ritornelli che rimangono impresse nella mente di chi ascolta.

    Questa capacità di creare suoni che si imprimono nella memoria, combinata con il richiamo nostalgico agli anni d’oro della dance, conferisce al loro stile una qualità unica e distintiva. La loro musica non è solo un ascolto, ma un viaggio emotivo che attraversa decenni, fondendo passato e presente in un’esperienza sonora coinvolgente.

    Commentano gli artisti a proposito della canzone: “Questo brano è nato da un momento di pura ispirazione, che abbiamo voluto catturare e condividere con il nostro pubblico. Durante la fase di produzione e le registrazioni, ci siamo immersi nei suoni nostalgici degli anni ’80 e ’90, cercando di unire quel mood con la nostra energia contemporanea. Per noi, questo brano è un viaggio emozionale, una fusione di desiderio e memoria. Con questo pezzo, vogliamo che chi ascolta senta la stessa intensità di emozioni che abbiamo provato noi in studio. Insieme ad Adriano Giotti abbiamo lavorato in maniera approfondita sul clapperboard del videoclip, che crediamo amplifichi realmente le nostre sensazioni, l’idea generale era quella di trasformare il nostro sound in un’esperienza visiva potente e coinvolgente, cercando di rubare qualche sprazzo della nostra bella Bologna, che senza dubbio è la nostra prima musa”.

    Il brano è accompagnato dal videoclip del registra Adriano Giotti che ha saputo raccontare visivamente il viaggio musicale dei Flusso93. Quella proposta è una “aggressione visiva” che si combina perfettamente a quella musicale proposta dal duo bolognese. L’immagine si presenta ruvida, quasi a voler distruggere in mille parti il pixel. Il videoclip punta a rappresentare l’essenza artistica del duo creando un continuum tra passato e presente, tra desiderio sfrenato e il trascorrere inesorabile del tempo.

    Guarda ora il videoclip: https://youtu.be/SubReF51s9U

    Biografia

    I “Flusso93” sono un duo rap bolognese composto da Francesco Pio D’Apollo (in arte Frenz Paniko) e Francesco Maria De Vincenti (in arte De Vincenti).

    Il duo nasce fra i banchi di scuola dell’ITCS Rosa Luxemburg di Bologna, al quale dedicano il loro primo brano “Diciotto”. La canzone è seguita da un videoclip ufficiale realizzato all’interno dell’istituto che li ha uniti negli anni della formazione. Proprio con questo brano parteciperanno anche alla quarta edizione del talent-show televisivo “The Coach”, arrivando fino alle semifinali del programma. Le coincidenze erano  troppe per evitare che la vita li unisse in qualcosa di più grande. Frenz era sempre con la testa fra le nuvole travolto dalla sua passione per la musica e dagli studi in conservatorio; De Vincenti invece uno scrittore solitario. Un duo esplosivo che faceva delle singole differenze il vero punto di forza del gruppo. È proprio così che terminata l’adolescenza i due hanno deciso di rivivere insieme quegli anni indimenticabili attraverso la musica: il loro anno di nascita avrebbe dovuto rappresentare una parte fondamentale della loro essenza artustica. Da questo nasce il nome “Flusso93”. Ogni verso delle loro canzoni è un catapultarsi in un’era fatta di passioni e semplicità, di sogni e musica dance. Ogni nota è l’essenza dei loro ricordi, delle prime serate passate insieme alla scoperta del mondo e di sé stessi.

    “Ghiaccio sulla pelle” (Qanto Records) è il nuovo singolo dei Flusso93 disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 14 giugno 2024 e in rotazione radiofonica dal 21 giugno.

     

     

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  • JAZZaltro: l’Atelier Latin Jazz sabato 29 giugno  al Museo MA*GA di Gallarate (Va)

    JAZZaltro: l’Atelier Latin Jazz sabato 29 giugno al Museo MA*GA di Gallarate (Va)

    GALLARATE (VA) – È all’insegna delle sonorità latin jazz il concerto in programma sabato 29 giugno al Museo MA*GA di Gallarate (Va) nell’ambito della rassegna JAZZaltro, che da sempre mescola con successo le musiche del mondo (inizio live ore 21.30; arena esterna MA*GA, via Egidio De Magri 1, ingresso con libera donazione): il gruppo Atelier Latin Jazz, formato dal pianista Nelson Betancourt Duarte e dal percussionista Alfredo Muñoz, due musicisti di spicco della scena latina, in particolare di quella cubana, e completato da Francesco Manzoni (tromba), Tarcisio Olgiati (sax tenore), Paolo Favini (sax baritono), Mario Caccia (basso) e Marco Castiglioni (batteria), proporrà un caleidoscopio di stili e generi musicali che vanno dal jazz al blues, dal soul al funk, dal latin al rock. Ospiti speciali della serata saranno il percussionista cubano Gabriel (el Chino) Delgado, la cantante Patrizia Conte e Marco Simoncelli (armonica cromatica).
    L’Atelier Latin Jazz è una sorta di laboratorio dove si alternano musicisti di estrazione varia e provenienze diverse, che danno vita a incontri e progetti eterogenei. È una formazione ad assetto variabile, caratterizzata da un sound corposo (ma al tempo elegante e raffinato) e da una trascinante sezione ritmica. Il concerto rientra nel calendario di appuntamenti della manifestazione ARCHIVIFUTURI, terza edizione del Festival degli Archivi del Contemporaneo, ed è realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito degli Interventi Emblematici Provinciali, ovvero delle iniziative che sono in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita della comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento. Lo spettacolo è inoltre parte della rassegna Estate all’HIC MA*GA MAJNO 2024, il programma di appuntamenti musicali che anima le serate estive dell’arena di via De Magri.

    ATELIER LATIN JAZZ
    Sabato 29 giugno, ore 21.30
    Arena esterna MA*GA, via E. De Magri 1, Gallarate (VA).
    In caso di maltempo, l’evento si svolgerà all’interno, presso la Sala Arazzi Ottavio Missoni.

  • “Swimmer” è il nuovo singolo degli You Beast You Act

    “Swimmer” è il nuovo singolo degli You Beast You Act

    Da venerdì 21 giugno 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “SWIMMER” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli YOU BEAST YOU ACT. 

    “Swimmer”, primo singolo estratto dall’album “Gravitations” di prossima uscita, è un brano che esplora la natura fluida e in continua evoluzione dell’esistenza umana. La liquidità dell’acqua rappresenta il nostro flusso vitale, un simbolo di armonia che riflette l’infinito. Nella sua semplicità risiede la faticosa ricerca di una forma adatta alla nostra verità interiore. Le nostre attività umane non si perdono nell’inutilità. Dobbiamo guardare oltre le speranze e i sogni della nostra vita ordinaria. 

    Spiega la band a proposito del brano:Siamo greci. Fin da piccoli nella nostra terra d’origine impariamo ad avere un buon contatto con l’acqua con la quale viviamo in simbiosi soprattutto nei mesi estivi. Questo ci ha fatto render conto dei benefici maggiori di cui godiamo, una dimensione che dà luogo a pensieri correlati, che sembrano di un altro mondo… Forse c’è un sentimento preistorico a riguardo che ci rimanda al percorso verso i luoghi oscuri e verso i luoghi luminosi, il percorso dell’uomo”. 

    Biografia

    Dalle ceneri dei “fizz4” nasce un nuovo progetto musicale: gli You Beast You Act. Fondato da Alexios Othon Theodoridis, la band trae le sue radici nel panorama melodico elettronico degli anni 2000. Le prime esibizioni dal vivo riproponevano brani del precedente progetto, per poi evolversi verso un sound più sperimentale. Sintetizzatori rumorosi, influenze shoegaze e un saxofono bebop si intrecciano, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

    Il 2018 segna l’esordio discografico con “For A Dream Flow”, un album che racchiude l’essenza del sound degli You Beast You Act. Il primo singolo estratto, “Our Secret Note”, accompagnato da un video realizzato dal fotografo Alex Coitus (Mertzanis), conquista subito il pubblico.

    Nel 2020 la collaborazione con il regista Nikos Chantzis per il video “No” segna un ulteriore passo avanti. A seguire, “Sister/Hell”, un brano nato durante il periodo pandemico, esplora le tematiche della solitudine con atmosfere darkwave. I video “Eternal Love” e “Hell” del 2022 ne amplificano l’impatto emotivo.

    Dal 2022 la band si esibisce in duo con Faye Charalambidou alle tastiere. Alexios torna alla chitarra shoegaze, sua passione fin dagli anni ’90, mentre Faye si concentra sui sintetizzatori. Il risultato è un connubio di “dream pop” e sonorità più ampie, dai colori pastello.

    L’ultimo album, “Gravitations”, composto da 9 brani sarà pubblicato per Overdub Recordings, rappresenta l’apice della maturità artistica degli You Beast You Act. Un viaggio sonoro tra shoegaze, dream pop e atmosfere più cupe, che conferma la loro capacità di creare musica emozionante e coinvolgente.

    Gli You Beast You Act non sono solo una band, ma un’esperienza sensoriale che cattura e trasporta l’ascoltatore in un mondo di suoni e immagini. Un progetto in continua evoluzione, da non perdere di vista. 

    “Swimmer” è il nuovo singolo degli You Beast You Act, che anticipa l’uscita del disco “Gravitations” pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves (Virgin Music) /Universal, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 21 giugno 2024. 

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  • Accame presenta il video del singolo pop rock “Estate Da Rich remastered summer 2024”

    Accame presenta il video del singolo pop rock “Estate Da Rich remastered summer 2024”

    Disponibile su Youtube il videoclip ufficiale di “ESTATE DA RICH remastered summer 2024”, il nuovo singolo di Accame. Un brano dove si ironizza sulle vacanze estive del turista italico tra realtà vera e finzione sui social. Un ritmo pop rock accattivante e un testo che fa sorridere sono gli ingredienti di questo nuovo brano.

    In questa canzone il cantautore ironizza in maniera bonaria, ma politicamente corretta, sul turista italiano che si appresta ad andare in vacanza. Il brano è accompagnato da un videoclip realizzato da Luca Bianchino.

    Si tratta di un Visual video in animazione che trasmette il concetto principale del brano che è “l’apparire” riferito al mondo virtuale dei social network con tutte le declinazioni che si possono immaginare dalle parole della canzone.

    Lo stile grafico è influenzato dai tratti degli anime giapponesi”.

    Il visuali video trasforma in immagini il contenuto di “Estate da Rich” facendoci sorridere ed entrando ancora di più in empatia con il cantautore.

    “Per raccontare le vicissitudini di questo ardito turista mi sono ispirato alle storie che ho sentito raccontare e che ho visto personalmente.

    E’ stato divertente scrivere ESTATE DA RICH e sono sicuro che nessuno si sentirà offeso in quanto certi atteggiamenti vacanzieri tipici dei turisti che vogliono strafare. Fanno un po’ parte della nostra cultura e a me personalmente non dispiacciono anzi, in questo caso, sono stati proprio fonte di ispirazione”, così Accame descrive il proprio brano.

  • “Mosaici” è il nuovo singolo dei catullo 9

    “Mosaici” è il nuovo singolo dei catullo 9

    E’ disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 10 maggio “Mosaici” (Maionese Project), il nuovo singolo dei catullo 9.

    “Mosaici” è un brano racconta un gioco di corpi che si cercano e, trovandosi, si scambiano frammenti dei loro caratteri come fossero tessere di mosaici. Le tessere rappresentano così le molteplici sfumature dell’essenza dei due amanti. Un successivo allontanamento non pone fine al rapporto, ci si racconta all’altro anche quando questo non può più sentirci. Le scelte confuse di lei si pongono in dialogo con le crude verità di lui.”

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Mosaici è la prima canzone che ho scritto con Giacomo, essendo coinquilini ed entrambi musicisti, spesso ci si trovava a suonare insieme. Una sera stavo provando a comporre ma non riuscivo a dare una direzione a ciò che stavo scrivendo, ho fatto sentire la prima strofa di ‘Mosaici’ a Giacomo e lui in due secondi aveva già acceso il computer ed iniziato a lavorarci; in un giorno è nata la nostra prima canzone e da lì non ci siamo più fermati. “

    Il videoclip di “Mosaici” vede al suo interno in risalto le personalità differenti, non solo dei due ipotetici protagonisti della canzone, ma anche degli artisti che l’hanno creata. Lei si mostra intensa e tenebrosa, lui maggiormente distaccato; questo dualismo viene sottolineato anche tramite la scelta degli ambienti. Essendo l’intero progetto nato in un contesto casalingo, si è voluto evidenziare anche nel video l’intimità della canzone. La velocità nel cambio delle scene e l’utilizzo dei colori permettono di mantenere il ritmo narrativo e melodico della canzone.

    Biografia

    I catullo 9 nascono per caso: due ragazzi di provincia che, da studenti, si ritrovano a condividere un appartamento di Milano, scoprendo così di utilizzare entrambi la musica come mezzo di espressione. La collaborazione non arriva subito, durante i lunghi pomeriggi e le serate tra amici passate a suonare e a tirar fuori testi improbabili ed ironici, però, ci si accorge che qualcosa di più serio e strutturato si potrebbe creare. La bellezza nella maggior parte dei casi si ritrova nella semplicità e nella spontaneità, i Catullo 9 sono tutto questo.

    “Mosaici” (Maionese Project) è il nuovo singolo dei catullo 9 disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 10 maggio.

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  • Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    COMUNICATO STAMPA

    Guida alla XV edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che animerà le sere d’estate di diversi angoli della Lombardia con un ricco cartellone in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi. Tra i gruppi e gli artisti coinvolti spiccano i nomi di Karima, Jimetta Rose, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini, l’Orchestra Canova, Giovanni Falzone e Sophia Tomelleri  

    MILANO – Si alzerà sabato 29 giugno, a Milano, il sipario sulla nuova edizione di “Suoni Mobili”, il festival itinerante organizzato dall’associazione Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, ormai da diversi anni, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e sempre più numerose incursioni in nuovi territori. Anche la XV edizione sarà ricchissima e proporrà, come di consueto, un cartellone fitto di concerti in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi: dalla classica al gospel, dal jazz al tango, dal blues al folk, dal flamenco all’afrobeat.
    L’evento di apertura della nuova stagione sarà il “Suoni Mobili Party”, in programma sabato 29 giugno nel Piazzale delle Armi del Castello Sforzesco di Milano con un doppio appuntamento intitolato “Dal Nuovo Mondo”, all’insegna della grande musica senza confini e dei giovani interpreti che la fanno vivere, per l’appunto, nel vecchio e nel nuovo mondo. Alle ore 21 andrà in scena la performance della Papayebrass, esplosiva formazione colombiana il cui suono nasce dall’incontro tra le brass band (papayeras) del Paese sudamericano e quelle nordamericane. Il repertorio, ampio e diversificato, comprende brani originali, cumbia, classici di Lucho Bermúdez (la più famosa big band colombiana degli anni Cinquanta e Sessanta) ma non solo. Prima del concerto serale, la Papayebrass sarà protagonista (alle ore 18.30) di una performance estemporanea nel cortile delle case MM di piazzale Dateo; poi i musicisti saliranno a bordo del Magic Bus che porterà gli abitanti degli alloggi popolari, gli ascoltatori di Radio Popolare e chi lo vorrà al Castello Sforzesco (prenotazioni on line: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-viaggia-verso-il-castello-con-noi-sul-magic-bus-927088866757?aff=oddtdtcreator).
    Alle 21.30 spazio alla classica con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, composta dai migliori studenti del Conservatorio di Lugano e diretta dall’inglese Leo McFall, solista il clarinettista polacco Kamil Janas. In programma musiche di Beethoven, Weber e Dvořák. I biglietti (5 euro più diritti di prevendita; 8 euro alla porta) per il “Suoni Mobili Party” sono acquistabili on line (www.mailticket.it/manifestazione/6K39).
    La Papayebrass sarà protagonista di altri due live domenica 30 giugno, rispettivamente a Cinisello Balsamo (Mi) e a Seveso (Mb), nella sede di Musicamorfosi: saranno due concerti di ringraziamento in memoria di chi ha dedicato la sua esistenza al servizio delle comunità locali, nel segno dell’inclusione, della socialità e dell’associazionismo, con un’attenzione particolare alle persone più fragili.  
    Anche quest’anno sono tantissimi gli artisti e i gruppi, spesso in arrivo dall’estero (tra cui Jimetta Rose, Ginger Brew e Ajate), che prenderanno parte a “Suoni Mobili”: in molti casi si tratta di nomi famosi (Karima, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini) e di graditi ritorni (Giovanni Falzone), ma anche di novità assolute e di progetti originali, selezionati dal direttore artistico Saul Beretta in base all’unico criterio che conta, quello della qualità. 
    Dopo l’inaugurazione milanese, la XV edizione del festival comincerà il suo viaggio regalando tanta musica ma anche interessanti momenti di approfondimento, guide all’ascolto, laboratori e appuntamenti culturali come, per esempio, la visita alla Chiesa di San Maurizio, a Monzadomenica 30 giugno (a cura della delegazione del Fai Monza), che precederà il concerto della sassofonista Sophia Tomelleri (con l’attrice Beatrice Marzorati voce recitante), e quella  al Seminario di Seveso, lunedì 1 luglio, sempre a cura del Fai Monza e in programma prima dell’esibizione di Roberto Olzer all’organo e di nuovo Sophia Tomelleri al sax.
    Anche il tango, «il pensiero triste che si balla» (e che si ascolta), caratterizzerà il cartellone della nuova edizione di “Suoni Mobili”: il bandoneon di Gino Zambelli risuonerà, infatti, martedì  9 luglio nella Chiesina di Santa Margherita a Casatenovo (Lc) e mercoledì 10 luglio a Monticello Brianza (Lc), quando Villa Greppi si trasformerà in una suggestiva e affascinante milonga dove si potrà ballare fino a mezzanotte. Quanto a Giovanni Falzone, il grande trombettista e compositore siciliano, nome di punta della scena jazz nazionale e presenza familiare del festival, sarà il leader due progetti distinti, in quartetto e in duo, la mattina di domenica 7 luglio a Cremella (Lc). I concerti di Zambelli e Falzone (e molti altri) fanno parte della sezione Spiritual Jazz del festival, allestita con il contributo del Ministero della Cultura (grazie al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo): si tratta di concerti ospitati in luoghi di culto e in complessi monumentali altamente simbolici per le comunità locali. Non solo: la Siae, con il bando “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni, e il Ministero della Cultura hanno contribuito alla realizzazione di altri appuntamenti del festival, come il concerto jazz dell’Østrik Quartet in programma il 30 luglio a Casatenovo (Lc).
    Prima, al Roseto della Villa Reale di Monza andrà in scena, venerdì 12 luglio, l’evento “Astral Astor” con musiche di Piazzolla, Di Marino e Morricone, a cura dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Saverio Pagano con la partecipazione di Simone Zanchini, fuoriclasse della fisarmonica (che il giorno dopo, il 13 luglio, si esibirà in duo con Roberto Olzer alla Cappella Reale della Reggia di Monza). Sempre sabato 13 luglio, ma a Seregno (Mb), nella Chiesa di S. Ambrogio, Lorenzo Zandonella Callegher all’organo ricorderà la figura e l’eredità spirituale di Ettore Pozzoli (noto pianista, compositore e didatta, originario della cittadina brianzola) e, subito dopo, lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso, jazzista di fama internazionale, regalerà emozioni uniche con un omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante Gospel e Spiritual. A Seregno, lunedì 15 luglio, un altro imperdibile doppio evento sarà quello che vedrà protagonisti prima Lorenzo Zandonella Callegher nelle vesti di musicista-divulgatore e, poi, “Two of Us”, ovvero la cantante Karima Alberto Marsico all’organo Hammond, che esploreranno molte delle sfaccettature e delle correnti musicali americane del ‘900: il gospel, gli spiritual, il jazz, il soul, ma anche brani tratti dal repertorio di Broadway e i grandi compositori statunitensi (Karima e Alberto Marsico, con il batterista Luca Guarino, saranno in scena anche a Lugano sabato 20 luglio).
    Nel cartellone della XV edizione sono presenti, inoltre, i Matojeni music-maniacs, gruppo blues “made in Zimbabwe”, in concerto giovedì 18 luglio al Lac di Lugano, e la formidabile cantante soul Jimetta Rose, in arrivo da Los Angeles, alla guida del suo coro The Voice of Creation il 19 luglio a Lugano, il 20 luglio a Lecco e il 21 luglio a Cesano Maderno (Mb). Da tenere d’occhio anche la formazione Ajate, che mescola in modo estremamente personale e convincente sonorità afrobeat e musica tradizionale giapponese (sabato 27 luglio a Milano e il giorno dopo Cesano Maderno).
    Nel mese di agosto, infine, la carovana di “Suoni Mobili” approderà su entrambe le sponde del lago di Como: da segnalare, in particolare, giovedì 1 agosto, nella chiesetta di Sant’Egidio, a Lecco, i set in solo di due eccezionali musicisti quali lo svizzero Jon Hansen (tuba) e la tedesca Nicole Johänntgen (sax) che poi, sul versante lariano, insieme al percussionista David Stauffacher formeranno una brass band tascabile e presenteranno a Tremezzina (Co) composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con sonorità dell’Europa orientale.
    Tutti gli appuntamenti del festival, tranne quello di apertura, sono a ingresso libero (in alcuni casi è necessaria la prenotazione) con donazione suggerita.

    Qui il calendario completo: suonimobili.it 
  • L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    La formazione statunitense, che nel 2022 ha vinto il primo premio nel prestigioso Concorso internazionale per quartetto d’archi di Banff, eseguirà musiche di Bach, Wijeratne e Mendelssohn

     

    MONZA – La vittoria nel prestigioso Concorso per quartetto d’archi di Banff nel 2022 ha rivelato l’Isidore String Quartet come una delle realtà giovani più interessanti del panorama quartettistico internazionale. Dopo Bologna, la formazione newyorkese farà tappa in Brianza: martedì 2 luglio la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà, infatti, questo ensemble cameristico in rapida ascesa, nato nel 2019 con l’obiettivo di rivisitare, riscoprire e attualizzare il repertorio per quartetto d’archi. In programma musiche di Johann Sebastian Bach (L’arte della fuga), Felix Mendelssohn (Quartetto in mi bemolle maggiore op. 44 n. 3) e il contemporaneo Dinuk Wijeratne (The Disappearance of Lisa Gherardini, ispirato al furto della Gioconda e commissionato dal Banff Centre). Afferma Wijeratne: «La composizione di questo brano nasce dalla consapevolezza che sono stati proprio il furto e la successiva scomparsa del quadro a creare intorno alla Gioconda un’aura di leggenda». L’evento è organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e inizierà alle ore 18.30 (ingresso 12 euro; biglietteria in loco). Con il biglietto si potrà accedere solo alla Sala degli Specchi per assistere al concerto, dal primo piano nobile arrivando dall’Avancorte. È consigliata la prenotazione (tel: 3355492189).

    I musicisti dell’Isidore String Quartet, i violinisti Phoenix Avalon e Adrian Steele, il violista Devin Moore e il violoncellista Joshua McClendon, hanno iniziato a suonare insieme alla Juilliard School, studiando con tutti i componenti del Julliard Quartet e con altri importanti insegnanti statunitensi ed europei. In seguito al trionfo al Concorso di Banff si sono cimentati in un lungo tour nelle maggiori sale da concerto e per le più importanti Stagioni in Nordamerica ed Europa e hanno ottenuto una residenza al Banff Centre. L’ISQ collabora con numerosi importanti solisti e, oltre all’attività concertistica, lavora al progetto “Music Heals Us”, che supporta le persone emarginate, in particolare anziani, disabili, persone in comunità di recupero, carcerati e senzatetto. Con altri artisti ed esperti la formazione newyorkese utilizza la “Tecnica Alexander”, che permette di esplorare e sviluppare consapevolezza del corpo e preparazione mentale, applicandola alla performance dal vivo. Il nome Isidore vuole rendere omaggio al legame musicale dell’ensemble con il Juilliard Quartet: uno dei primi membri di quel gruppo era infatti il leggendario violinista Isidore Cohen.