Category: Ambiente

  • Gruppo Altea, green transition per il business

    Gruppo Altea, green transition per il business

    Possiedono l’esperienza, le conoscenze e i requisiti necessari per mettersi al servizio della transizione energetica del nostro Paese, supportando le imprese che vogliono innovarsi. Lo fanno a partire dalla Sicilia, dove hanno già mosso passi importanti, espandendosi in tutto lo Stivale. Il sogno di un’Italia più green diventa realtà grazie al lavoro di ‘Gruppo Altea’, che tende ogni giorno verso questo obiettivo.

    Stando all’ultimo ‘Rapporto GreenItaly’, si evidenzia una generale crescita delle rinnovabili con una conseguente riduzione nell’uso delle fossili. Il documento mira, infatti, ad esplorare le tendenze e le opportunità della green economy e presenta anche i dati sull’evoluzione delle fonti energetiche nella penisola.

    Garantire l’attuazione dei principi della ‘giusta transizione’ e gettare le basi per una nuova ‘economia verde’ ha una duplice valenza. Significa non solo favorire il passaggio verso una realtà produttiva a bassa emissione di carbonio, ma anche concretizzare un’occasione preziosa per attrarre nuovi investimenti. E, soprattutto, per accompagnare le lavoratrici e i lavoratori verso un mondo occupazionale socialmente e ambientalmente equo, in cui nessuno sia lasciato indietro. Lo sa bene ‘Gruppo Altea’. Impresa che, attestandosi sempre più come realtà nazionale leader nel settore, si occupa di impianti fotovoltaici e di energie rinnovabili, promuovendo la transizione energetica sostenibile.

    «Se fino ad oggi abbiamo accompagnato le aziende nel loro percorso di innovazione ambientale,» spiega il Ceo Stefano Finocchiaro «da ora in poi puntiamo a supportarle nel mantenimento di questo asset. Attraverso la proposta di soluzioni avanzate e, di fatto, una trasformazione reale che passa anche da una nuova cultura del territorio e dell’impresa.»

    Azienda Esco con sedi a Catania e Trento, ‘Gruppo Altea’ si sta espandendo su tutto il territorio italiano. Lavora, ottenendo ottimi risultati, sia con opere civili che con installazioni di grandi impianti. Uno degli ultimi casi è quello di ‘Trina Solar’.

    «Abbiamo contribuito alla realizzazione di opere civili relative a un impianto fotovoltaico da 40 MWp in provincia di Siracusa con ‘Trina Solar’.» continua l’ingegnere «L’impianto produrrà circa 52.000.000 kWh all’anno, con un risparmio approssimativo di 27.560.000 kg di CO2 annua. Un grande favore al nostro pianeta.» per poi concludere «In ‘Gruppo Altea’ siamo abituati a raccogliere sempre nuove sfide. Questa esperienza solidifica ulteriormente la nostra voglia di metterci in gioco su opere civili e grandi impianti in tutto il Paese.»

    Interventi virtuosi, questi, che contribuiscono in modo significativo al cambiamento d’identità delle aziende che si rivolgono a ‘Gruppo Altea’. Basti citare, a scopo esemplificativo, ‘Italgrafica’ e ‘Dolfin’ per la quale è stato realizzato l’impianto di accumulo tra i più grandi della Sicilia.

    L’obiettivo è quello di fornire una struttura efficiente e completa a quanti vogliono investire nelle energie rinnovabili. Grazie all’ausilio di professionisti altamente specializzati e all’esperienza maturata negli impianti. Più di mille quelli installati, cercando le soluzioni migliori e più all’avanguardia. Perché la transizione energetica non è un’opzione, è una traiettoria e una scelta responsabile per il futuro più green dell’Italia. ‘Gruppo Altea’ docet.

    Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito ufficiale dell’azienda e ai canali social ad essa collegati.

  • Stefano Finocchiaro, la sfida green di Gruppo Altea

    Stefano Finocchiaro, la sfida green di Gruppo Altea

    Oltre quindici anni di esperienza nello sviluppo e organizzazione di business, con particolare focus alla gestione di impresa nel settore delle rinnovabili. Il biglietto da visita di Stefano Finocchiaro, Ceo di Gruppo Altea, che vede la transizione energetica come scelta responsabile per il futuro più “green” dell’Italia.

    È nel 2009 quando decide di fondare una nuova realtà. L’obiettivo è quello di fornire una struttura efficiente e completa a quanti vogliono investire nelle energie rinnovabili. Grazie all’ausilio di professionisti altamente specializzati e all’esperienza maturata negli impianti. Più di mille quelli installati da Gruppo Altea, cercando le soluzioni migliori e più all’avanguardia, per un portfolio ampio che comprende privati cittadini e aziende. Dalle Pmi ai grandi player sul territorio.

    «Proprio grazie ai nostri valori e al nostro modus operandi,» sottolinea l’ing. Finocchiaro «siamo riusciti a fidelizzare una vasta clientela offrendo professionalità e prodotti all’avanguardia. Gruppo Altea ha infatti un occhio continuamente proiettato al futuro e alle innovazioni tecnologiche. Col sogno di vedere molto presto un’Italia più “green” grazie ai nostri prodotti.»

    È con questa consapevolezza che l’azienda Esco con sedi a Catania e Trento si occupa di impianti fotovoltaici, promuovendo soprattutto la transizione energetica sostenibile. Dal capoluogo etneo, rivendica altresì il ruolo di centralità e il grande potenziale ancora inespresso nel campo delle rinnovabili espandendosi su larga scala. In possesso dell’attrezzatura e del know-how necessari, Gruppo Altea sta già iniziando ad installare al di fuori della Sicilia focalizzandosi sui grandi impianti e parchi fotovoltaici. L’obiettivo è quello di attestarsi come realtà nazionale leader nel settore.

    Dalla progettazione, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici ai servizi di consulenza energetica su Gac, luce e gas, bandi e incentivi statali/europei. Dalla installazione e gestione di stazioni di ricarica intelligenti per veicoli elettrici al solare termico per il risparmio sull’acqua calda sanitaria sfruttando l’energia del sole. Dalla fornitura e posa di caldaie a condensazione, per ottimizzare il consumo di gas, ai climatizzatori e pompe di calore ad alta efficienza energetica.

    «Investire nell’efficienza energetica, installare un impianto fotovoltaico in azienda, non è solo la soluzione temporanea a problemi quotidiani. È l’anello di congiunzione con il futuro.» continuando il Ceo di Gruppo Altea «Gli incentivi e i finanziamenti per le aziende, poi, arrivano a chi sa come intercettarli facendosi trovare pronto.»

    Investire nel fotovoltaico significa scommettere sul futuro assicurando indipendenza energetica alla propria azienda ed energia gratis per almeno tre decadi. E il rientro dei costi avviene generalmente in quattro-cinque anni dall’acquisto dell’impianto. Per le imprese virtuose esistono inoltre diverse agevolazioni: credito d’imposta, reverse charge, Nuova Sabatini, Decreto Fer1 e gli incentivi a favore delle comunità energetiche. Autoproduzione è sinonimo di risparmio. Con il merito di contribuire alla salvaguardia del pianeta diminuendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ne consegue un significativo ritorno d’immagine, utile ad ampliare il proprio business raggiungendo ulteriori segmenti di mercato.

    Perché, per un’azienda energivora, risparmiare in bolletta è sicuramente il vantaggio più immediato ed evidente di un impianto fotovoltaico, ma non è il solo. Per assicurarsi benefici nel lungo termine, servono soprattutto esperti che supportino questa stessa visione, che facciano da trait d’union tra imprese e gestori energetici. Occorrono professionalità che facilitino la realizzazione degli impianti. Una filosofia che contraddistingue la proposta di Gruppo Altea, con una metodologia per step affinata nel tempo. Alla base un team di persone che sono il capitale più prezioso. L’esperienza maturata da una squadra vincente che fa la differenza anche e soprattutto nel modo di approcciarsi al cliente. Massima trasparenza, cordialità e professionalità. Sempre col sorriso sulle labbra e pronti ad accettare persino le sfide più ardue.

    Un servizio quanto più completo ed efficiente, che va dalla presentazione dell’azienda alle proposte di soluzioni su misura. Dalla progettazione degli impianti all’installazione del prodotto fino alla cura degli aspetti fiscali e finanziari. E – non da ultimo – l’assistenza clienti, a garanzia del rispetto degli elevati standard di qualità offerti.

    «Questo è lo spirito di Gruppo Altea e di chi ne entra a far parte. Trasmettere la voglia di innovarsi per migliorare sé stessi, gli altri e l’ambiente in cui si vive.» Parola di Stefano Finocchiaro.

    Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito ufficiale dell’azienda e ai canali social ad essa collegati.

  • “Tutto è partito dal cielo”, una giornata tra eco-trekking e astronomia a Monte San Giovanni in Sabina

    “Tutto è partito dal cielo”, una giornata tra eco-trekking e astronomia a Monte San Giovanni in Sabina

    Al via martedì 30 agosto “Tutto è partito dal cielo”, l’evento di promozione territoriale per sensibilizzare al rispetto della natura e al tema dell’inquinamento luminoso, organizzato da Open Sky con il patrocinio della Regione Lazio. L’intento è di far vivere un’esperienza di consapevolezza ambientale e culturale in maniera gioiosa, in un territorio suggestivo e poco conosciuto in cui sport, cibo, musica e scienza, si incontrano, nel rispetto della natura.

    Le attività avranno inizio alle ore 16.30 con l’accoglienza dei partecipanti e un momento di interiorizzazione guidato dall’insegnante di meditazione Neeraja, a seguire il primo appuntamento con l’eco-trekking a cura della guida ambientale escursionistica Mauro Cappelletti. Il percorso prevede una passeggiata alla portata di tutti di circa un’ora e mezza (compreso il ritorno), attraverso un sentiero di grande pregio naturalistico. Per chi lo preferisse, può scegliere un percorso più breve in autonomia, lungo i sentieri nelle vicinanze. Gli escursionisti sono invitati a portare con sé guanti e sacchi per raccogliere gli eventuali rifiuti incontrati nel cammino. Di ritorno dalla passeggiata ai partecipanti verrà spiegato il percorso, cos’è l’eco-trekking, l’etica dell’escursionista e come limitare l’impatto ambientale di un’escursione. 

    Dalle ore 19 gli esperti dell’associazione Astronomitaly (Rete Nazionale del Turismo Astronomico, che certifica le location ideali per l’astroturismo e i cieli più belli d’Italia, dove poter osservare le stelle e soggiornare), illustreranno la tematica dell’inquinamento luminoso.

    Dalle ore 20 la cena, dove verrà servita la degustazione (su prenotazione anticipata) delle tipiche “fregnacce alla sabinese”, pasta fatta in casa condita con sugo al pomodoro ed olive, piatto caratteristico della Sabina. Ma per chi preferisse la cena al sacco, sono a disposizione dei partecipanti gli ampi prati antistanti.

    Dalle ore 21 concerto candle light con il maestro chitarrista e compositore Fausto Ciotti. Un live show west coast country blues con le canzoni di grandi artisti tra cui James Taylor, Bob Dylan, Crosby Stills Nash & Young, Eagles.

    A seguire l’appuntamento più rappresentativo di tutta la manifestazione: “Tutto è partito dal cielo”, dove il pubblico potrà partecipare a una vera osservazione astronomica. Gli astronomi metteranno a disposizione i loro potenti telescopi, aiutando i partecipanti nella scoperta di pianeti e costellazioni. Il pubblico potrà partecipare liberamente a tutte le attività o sceglierne solo alcune.

    Durante tutto lo svolgimento dell’evento sarà presente uno stand dell’azienda agricola biologica locale l’orto lieto, nata oltre vent’anni fa in un ambiente completamente incontaminato, circondato da catene montuose, antichi borghi e corsi d’acqua. Proporrà prodotti artigianali nati dall’utilizzo di una pregiata lavanda biologica montana, coltivata a 900 mt. di altezza.

    Open Sky è un’associazione no-profit, nata per sostenere progetti che mirino a creare armonia tra l’uomo e la natura. Tutti i progetti di Open Sky vogliono creare armonia, là dove c’è più bisogno: all’esterno, ma anche, e soprattutto, interiormente.

    Martedì 30 agosto

    Dalle 16.30 alle 23.30

    Tancia Hostel House

    Località Osteria Tancia

    Monte San Giovanni in Sabina (RI)

    Ingresso libero, prenotazione cena obbligatoria entro il 26/8

    Info +393911060153 / info@openskynoprofit.org

  • Festa 420, “Cannabis for Future”: scendiamo in piazza per legalizzare la cannabis e favorire l’economia

    Festa 420, “Cannabis for Future”: scendiamo in piazza per legalizzare la cannabis e favorire l’economia

    Oggi, in Italia, la cannabis è un business da oltre 10 Miliardi di Euro all’anno (studio condotto dal Prof. Pietro David ricercatore ISPC CNR, anno 2020) ed il settore che potrebbe creare 345.000 nuovi posti di lavoro (prof. Marco Rossi, “Una valutazione economica: legalizzare conviene (con qualche accorgimento)”, anno 2018). Sono queste le motivazioni che spingeranno gli attivisti del movimento Cannabis for Future a scendere nelle piazze italiane per le Festa del 420, ricorrenza che ogni anno si celebra in tutto il mondo il 20 Aprile. 

    Gli attivisti di Cannabis for Future, che conta oltre 5mila sostenitori in tutta Italia, manifesteranno martedì 20 aprile in numero limitato e rispettando le norme anti-Covid, distribuendo simbolicamente banconote fac-simile che rappresentano il volume d’affari perso a causa della mancata legalizzazione della cannabis.

    Nei punti di ritrovo nelle città di Bari, Milano, Genova, Reggio Emilia, Bologna, CagliariTorino, Padova, Udine, Rimini, Vicenza e Palermo, i rappresentati locali saranno a disposizione dei cittadini per spiegare le loro posizioni e distribuire materiale informativo, inoltre -sempre simbolicamente- avranno con loro alcune piante di cannabis industriale.

    Quello della cannabis -spiegano- è un mercato che vale 1/3 della manovra finanziaria e che potrebbe contribuire a sanare la grave crisi occupazionale della penisola. L’effetto positivo derivante dalla legalizzazione della cannabis sarebbe oltretutto immediato, perché il mercato già c’è, già esiste la domanda e l’offerta che oggi, però, è totalmente nelle mani delle organizzazioni criminali. Legalizzare significherebbe pertanto, portare alla luce un mercato che oggi si muove in maniera decisamente proficua nell’ombra. Quindi, perché non legalizzare la cannabis, una pianta che ha sempre accompagnato l’uomo nella sua evoluzione (pensiamo alla carta, alle funi, vele, reti da pesca…) senza mai causare un solo morto? 

    Pregiudizi e retaggi storici devono ancora prevalere oppure possiamo aiutarci in maniera concreta ed immediata ad uscire da questa brutta crisi post-pandemica così come stanno facendo molti stati negli USA (e non solo) che dalla legalizzazione della cannabis ne stanno traendo solo che benefici?

    Le città coinvolte nell’iniziativa:

    Bari, ore 10, presso sede RAI, via Dalmazia 104

    Milano, ore 13.30, piazza Donegani

    Genova, ore 11.30, presso sede Il Secolo XIX, piazza Piccapietra 21

    Reggio Emilia, ore 16.20, parco Renato Fucini 

    Torino, ore 10.00, piazza Castello 

    Bologna, ore 18, piazza Maggiore 

    Padova, ore 14.30, piazza delle Erbe 

    Palermo, ore 16.00, presso TiroVino, via Dante 132 

    Cagliari, ore 16.20, Bastione Saint Remy 

    Partinico (PA), ore 16.20, Spiazzale Mercato Ortofrutticolo

    Sassari, ore 12.00, palazzo della provincia, Piazza d’Italia

    Bassano del Grappa (VI), ore 10.00, Viale delle fosse 35/37

    Udine, ore 15.30, Piazza san Giacomo

    Rimini, ore 16.20, Piazza Tre Martiri

    https://www.instagram.com/cannabisforfuture/
    https://www.facebook.com/cforfuture
    https://www.cannabisforfuture.it/
  • Chris Lavoro, in uscita il nuovo singolo “Mate Y Bombilla”

    Chris Lavoro, in uscita il nuovo singolo “Mate Y Bombilla”

    Un’avventura che parte dalla campagna toscana e che s’interseca indissolubilmente alle esperienze di vita, musicali e non, del suo protagonista. È in uscita il 12 febbraio MATE Y BOMBILLA, nuovo singolo di CHRIS LAVORO e primo tassello del suo nuovo lavoro solista. 

    Dopo un’autentica collezione di esperienze come musicista e autore con alcuni degli artisti più noti della musica italiana, come Eros Ramazzotti, Neffa, Arisa e Ghemon, oltre che apparizioni e collaborazioni in tv (MTVRai 2) e radio (Radio Deejay), Chris Lavoro torna su quei sentieri solisti che già avevano dato vita al album“Fai tu” sotto il moniker di Moka (2007).

    Per Chris la musica torna così a essere in prima persona e la proiezione di esperienze e stili che incontrano momenti acustici e rock, beat urbani e spazi più sognanti. Atmosfere figlie dei suoi ultimi vent’anni, vissuti tra momenti estemporanei (come ritrovarsi sul palco di MTV con Vinicio Capossela o Andy Summers dei Police) o più duraturi, come l’esperienza da polistrumentista, tra 2018 e 2020, in oltre novanta date nelle arene di tutto il mondo insieme a Eros Ramazzotti. 

    La prima traccia del nuovo lavoro, registrato e suonato in maniera sostenibile usando energie rinnovabili, è MATE Y BOMBILLA

    “è una composizione d’amore organica, per due persone legate insieme da una forza invisibile e potente, antica e rinnovabile, da quell’energia che ci fa dare baci alle stazioni, che unisce il frigo e il magnete, la bussola e il mare aperto, il mate e la sua bombilla.” (Chris Lavoro)

  • Vesuvio in fiamme: incendio sul simbolo della Campania

    Il Vesuvio, simbolo di un territorio e di una popolazione nel mondo, è in fiamme da una settimana. Dalla costa, da diversi kilometri di distanza il vulcano partenopeo è in fiamme e nubi di fumo si levano da giorni.

    Dai rilievi effettuati finora, sono diversi i focolai presenti sulle pendici del Vesuvio: questo fa pensare ad un atto doloso, altro che autocombustione o eccessivo caldo. E’ necessario uno o più interventi scatenanti per incendi di questa portata e le autorità ammetto che verosimilmente si tratta di dolo.

    A peggiorare la situazione e a rendere questi atti ancor più criminali è la presenza di rifiuti tossi che si sono incendiati assieme alla flora del vulcano: questo peggiora le condizioni climatiche e di salubrità dell’aria in un ampio raggio attorno al vulcano, allarmando ulteriormente autorità locali e i cittadini. Quest’ultimi, sentitisi abbandonati  disperati per la situazione, invocano l’intervento e l’attenzione del Presidente della Repubblica Mattarella.

  • ISPRA conferma esclusione dal MUD per tutti i rifiuti non pericolosi

    ISPRA conferma esclusione dal MUD per tutti i rifiuti non pericolosi

    Ci sono importanti novità per quanto riguarda l’ampio settore che coinvolge il registro carico e scarico rifiuti. L‘Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale, infatti, ha ufficialmente stabilito che tutti coloro che producono rifiuti edili non pericolosi possono essere esentati dal MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale). In altre parole, sono esclusi da tale modello tutti quei rifiuti, indipendentemente dal loro codice CER, considerati non pericolosi prodotti nei cantieri e derivanti dalle attività di costruzione e demolizione.

    I rifiuti CER 15 01 esclusi dal MUD

    In questa categoria rientrano, senza alcun dubbio, i rifiuti aventi il codice CER 15 01 che sono quelli relativi all’imballaggio. Ora in molti, probabilmente, si staranno chiedendo come il registro carico e scarico dei rifiuti sia influenzato da questa importante e tanto attesa decisione presa dall’ISPRA. Ebbene l’affermarsi di questa disposizione permetterà a tutte quelle aziende edili che producono qualsiasi tipologia di rifiuti non pericolosi di essere esclusi dall’obbligo di possedere l’iscrizione a tale registro. Bisogna, però, puntualizzare una cosa per evitare qualsiasi tipo di frainteso: i rifiuti edili non pericolosi, affinché possano essere esclusi dal registro di carico e scarico rifiuti, dovranno obbligatoriamente essere creati nei cantieri e dovranno derivare da attività di costruzione e demolizione. Teniamo a sottolineare questo punto perché qualsiasi altro rifiuto non pericoloso prodotto fuori cantiere (ad esempio in un’officina privata) non può essere attribuito ad attività di costruzione e demolizione, e di conseguenza prevede l’obbligatorietà dell’iscrizione al registro, tramite modulo MUD, per poi essere girato annualmente alla CCIAA.
    Parlando, invece, dei rifiuti pericolosi, è necessario dire che questi sono obbligati a essere iscritti al registro di carico e scarico, oltre a dover essere dichiarati mediante MUD e SISTRI, indipendentemente dal luogo in cui questi vengono prodotti.
    Chiudiamo l’articolo concentrandoci sulle scadenze che riguardano la presentazione del MUD e del SISTRI nelle varie Camere di Commercio. Per il 2016 la doppia scadenza è ormai passata, in quanto il termine ultimo per poter presentare tali documenti era il 30 aprile, ma fino alla data del 31 dicembre 2016 vi è una sorta di proroga, che permette gli adempimenti del formulario di identificazione dei rifiuti, del registro di carico e scarico e della dichiarazione del MUD che erano previsti entro il 30 aprile, di essere compiuti entro tale data senza il rischio di intercorrere nelle sanzioni di operatività del SISTRI (sono previste sanzioni, però, qualora siano violate le discipline sul medesimo formulario).  

  • La storia e la bellezza del barcone di Roma

    La stagione estiva si avvicina sempre di più, e con essa il bel tempo e le meravigliose serate che condiscono lo stupendo panorama di Roma. Una città che lascia raccontare alla storia la bellezza dei suoi monumenti come il Colosseo, il Vittoriano, la piazza e la chiesa di San Pietro, il Pantheon e tantissime altre strutture secolari. Tra queste un ruolo particolare lo gioca il Tevere, un fiume che ha visto nascere e crescere Roma, svilupparsi sino a diventare la prima potenza a livello economico, politico e militare d’Europa. Un fiume, il Tevere, ancora oggi simbolo della Capitale italiana e protagonista della paesaggistica romana.

    barcone tevere
    I romani, ma anche i tantissimi turisti che si trovano a passare dalla città eterna, rimangono sempre estasiati dallo spettacolo che offre il fiume nel suo passaggio dalla zona di Trastevere con tutti i vari ponti che lo sovrastano. E di questo panorama unico moltissimi gestori ne hanno approfittato, e ne approfittano tutt’oggi, realizzando un vero e proprio business tramite la presenza di locali che ospitano i turisti e i cittadini vogliosi di vederlo. Viene data la possibilità a questi ultimi di trascorrere una serata diversa dal quotidiano e che rimarrà sicuramente nelle memorie delle persone che avranno la fortuna di esserci stati. Tra questi locali caratteristico è il Barcone sul Tevere. In passato, questo veniva utilizzato come un mezzo di trasporto che circumnavigava il Tevere da cima a fondo all’interno dell’habitat romano, mentre adesso è diventato per lo più un locale dove giovani e non possono organizzare la celebrazione festiva di un avvenimento importante della propria vita, quale potrebbe essere un battesimo, una cresima, una comunione, un diciottesimo compleanno, una festa di laurea, un addio al celibato o altro ancora. Per cercare di capire l’esperienza che si può vivere all’interno di questo locale alternativo basti pensare che ai tempi dell’Antica Roma esso rappresentava la principale risorsa commerciale della città. Soltanto la costruzione di un ponte che univa l’isola Tiberina con la sponda opposta permise lo sviluppo e la crescita del traffico navale. Oggi può essere considerato un vero e proprio monumento storico galleggiante sull’acqua, che restituisce ai suoi clienti una location molto particolare in un clima surreale, che può fornire romanticismo alle coppie che decidono di passare una serata con il proprio partner, e nello stesso tempo un ambiente amichevole e divertente per quei gruppi di amici che si sono recati al barcone intenzionati a passare del tempo in compagnia.

  • La natura e i rifiuti

    La natura e i rifiuti

    Se nulla si crea e si distrugge ma tutto si trasforma, il concetto stesso di rifiuto è un concetto da rivedere. Il riciclo è l’anima stessa del mondo. Il suo modo di trasformarsi ed innovarsi continuamente. Ad introdurre il concetto di rifiuto è stato l’uomo, che ha inventato un processo produttivo che genera materiali di scarto di cui l’uomo stesso non può più servirsi.  E questi materiali, di cui neppure la natura può più riappropriarsi vengono immessi nell’ambiente deturpandolo in maniera irreversibile.

    Gli scarti di produzione

    Il rifiuto rappresenta uno scarto che non entra a far parte del ciclo naturale di vita di altri esseri o nella produzione di altra materia o energia. Gli scarti di produzione ad esempio possono essere determinati da diversi fattori, ad esempio spreco di prototipi nella parte di realizzazione di un nuovo prodotto. Spesso i prototipi realizzati sono decine e rappresentano non solo uno scarto della produzione, perché non possono più venire inseriti nella stessa, ma anche un inutile dispendio economico. Poi ci sono le parti non adatte: le multinazionali hanno uffici di progettazione dislocati in tutto il mondo, è possibile che un subappaltatore non riceva un file aggiornato o non legga un messaggio di posta elettronica e produca quindi parti non valide che vengono inevitabilmente scartate. „ Infine le modifiche nei materiali: quando un subappaltatore non è in grado di consegnare il grezzo richiesto, suggerisce in genere un’alternativa. Spesso le nuove informazioni si perdono tra l’ufficio acquisti e il reparto di produzione dell’azienda.

    Le agenzie specializzate

    Chi possiede un’azienda sa che la produzione di scarti è inevitabile,  anche se con delle migliorie nella comunicazione e con l’affidarsi alle aziende giuste è possibile ridurre moltissimo questi scarti di produzione e i rifiuti prodotti dalle catene di produzione. Il riciclo può essere effettuato non solo dai singoli cittadini privati ma anche dalle aziende. I titolari di aziende sono tenuti a trattare i rifiuti nel modo più consono ed adeguato, anche tenendo un registro carico scarico rifiuti per registrare tutte le attività inerenti ai rifiuti prodotti dalla propria impresa. Particolare cura bisogna avere per i rifiuti particolari che hanno bisogno di speciali metodi per lo smaltimento, esistono molte agenzie che sanno come trattare tutti questi rifiuti e a trasformarli in masse il più possibile poco dannose e nocive per l’ambiente. Lo smaltimento dei rifiuti deve essere una delle priorità dell’azienda, e la produzione deve avvenire in un modus ecosostenibile in ottica di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane.

     

     

  • I termovalorizzatori per i rifiuti

    I termovalorizzatori per i rifiuti

    Siamo ormai ad un mese dalle elezioni comunali del 5 giugno e i vari candidati stanno facendo campagna elettorale e nei vari talk show televisivi sentiamo parlare spesso di termovalizzatori, soprattutto per quel che riguarda la città di Roma e il conseguente smaltimento rifuti Roma.

    Cosa sono i termovalorizzatori

    I termovalorizzatori conosciuti anche con il nome d’ inceneritori sono delle specifiche strutture dove vengono smaltiti i rifiuti attraverso l’ utilizzo della combustione e del calore allo scopo poi di riutilizzarlio per produrre energia elettrica.

    Questi impianti, secondo un norma del 1997 prevedono che il recupero del calore ed hanno avuto un’impennata nel loro utilizzo dopo la Direttiva Europea 2008/98/CE, in cui viene specificato può essere applicato il recupero energetico attraverso i rifiuti.

    I rifiuti, derivati dal termovalorizzatore sono definiti ecoballe e con la sigla CDR( combustibile derivato da rifiuti)

    Quelli che vengono principalmente usati e poi passati nei termovalorizzatori sono:

     

    • Rifiuti solidi urbani
    • Rifiuti speciali
    • Rifiuti Medici
    • Alcuni Rifiuti derivanti dalle industrie chimiche

     

    Il processo di incenerimento dei rifiuti prevede che questi vengano prima trattati allo scopo primario di eliminare i materiali considerati non combustibili come ad esempio: il vetro e il metallo e togliere anche quei materiali umidi come i residui alimentari ed agricoli.

    Ci sono poi una serie di rifiuti, che sono considerati non buoni per il termovalorizzatore; tra questi troviamo quelli di costruzioni e demolizioni.

    Tipologie d’ inceneritore

    Esistono diverse tipologie d’inceneritore  che usano delle metodologie differenti a seconda della specifica tecnologia presente.

    Inceneritore a griglia

    Il focolare di questi inceneritori prevede la presenza di una serie di griglie metalliche sia fisse che mobili dove vengono inseriti i vari rifiuti e  si raggiungono gradualmente diverse temperature fino a raggiungere quella in cui il rifiiuto può essere incenerito.

    La combustione dei rifiuti avviene nella parte superiore della griglia, con la specifica camera che puà variare di rifiuto in rifiuto e questa può essere di tre tipologie: parallela, controcorrente e centrale.

    Inceneritore a letto fluido

    Gli inceneritori a letto fluido hanno una speciale combustione che arriva dal basso grazie ad un forte getto d’aria su uno specifico letto di sabbia dove viene introdotta la parte di rifiuto a combustibile che attraverso il processo di  fluidizzazione che permette di diminuire la densità bruciando i rifuti.

    Questo tipo d’ inceneritore viene usato per lavorare quei rifiuti che derivano dall’ ingegneria chimica e la petrolchimica.