Category: Comunicati stampa

  • “Kintsugi” è il nuovo romanzo di Anna Cantagallo

    Disponibile in libreria e negli store digitali, “Kintsugi”, il nuovo romanzo di Anna Cantagallo edito da Castelvecchi. Una storia intensa di rinascita e riscoperta, che esplora il tradimento e le ferite che la vita ci lascia.

    Spiega Anna Cantagallo a proposito del libro: “La saga familiare iniziata con Arazzo familiare, proseguita con Il sole tramonta a mezzogiorno, si conclude con Kintsugi, riparare la vita. Una protagonista, Marigiò, è sempre presente nei tre romanzi: come figlia nel primo, madre nel secondo e, addirittura, nonna nel terzo. Il suo vissuto, intriso dei grandi mutamenti sociali avvenuti dalla metà del Novecento fino all’inizio del nuovo millennio, esprime tutte le complessità del lungo percorso femminile verso l’autonomia. In Kintsugi una Marigiò ormai matura comprende come le ferite inferte e subite si possono riparare, proprio come si fa con l’arte del Kintsugi per un vaso andato in pezzi. Rivivere il passato vuol dire accettarlo e trasformarlo, ma non dimenticarlo. È una metafora della vulnerabilità umana dove la memoria diventa il collante per riassemblare i pezzi, mentre il perdono sarà la lacca d’oro per rendere visibili le ferite. Kintsugi è un romanzo complesso che fa riflettere; è una celebrazione dell’umanità che dona speranza sull’infinità capacità di ricominciare”. 

    Sinossi

    Il tradimento è un gorgo che afferra e travolge, offuscando la vita in un istante e rendendo impossibile tornare a com’era prima. Marzo 2014: nella masseria la Jacaranda, in Salento, si riuniscono amici e parenti da tutto il mondo per festeggiare il 95° compleanno di Thomas “Tom” Vannucci, carismatico patriarca e mecenate delle arti. La frizzante energia di una nipotina e la sorpresa di un amore senile donano nuova speranza a Marigiò, figlia di Tom, spingendola a fare i conti con ricordi dolorosi. Nei preparativi della festa, Marigiò cerca di ricomporre la sua esistenza: come nell’antica arte giapponese del kintsugi, in cui l’oro usato per saldare i frammenti rende preziosa una tazza rotta, la revisione del proprio vissuto può far risplendere la vita di nuova luce. 

    Biografia

    Medico, ha firmato numerose opere teatrali regolarmente rappresentate. Il romanzo Arazzo familiare (Castelvecchi, 2021), primo della saga, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico e critica. Il sole tramonta a mezzogiorno (Castelvecchi, 2022), secondo capitolo, si è aggiudicato il primo premio ai concorsi Milano International 2021 e Iplac – Voci di Roma 2023. Ha inoltre pubblicato il libro di ricette antiche Come cibo per l’anima (Redaction, 2023), collegato ai due romanzi precedenti e vincitore del secondo premio al concorso Mario Soldati 2023, sezione gastronomia. Kintsugi (Castelvecchi), terzo volume della saga, è stato finalista inedito al concorso Giorgione 2023. 

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  • “In attesa” è il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti

    Dal 4 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “IN ATTESA”, il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti per Matilde Dischi.

    “In attesa” è un brano in cui l’uomo desidera ardentemente trasformarsi in macchina, mescolando e confondendo presente e futuro. A un certo punto, l’individuo non riesce più a comunicare con il proprio cervello e perde il senso di stimoli umani, come l’apparente banalità di un gesto quotidiano come andare in bagno. Rimane immobile, in attesa di una voce che gli indichi quando alzarsi e cosa fare, come un navigatore satellitare che guida l’uomo a liberarsi da qualsiasi pensiero e a denaturalizzarsi. 

    Il pop elettronico del brano accentua questa sensazione di robotizzazione. Tuttavia, la delicatezza del violino emerge, come un segno che siamo ancora vivi e che c’è ancora tempo per sfuggire da questa condizione. 

    Viviamo ogni giorno tentativi, tutt’altro che fallimentari, di fusione tra uomo e tecnologia, l’uomo ne uscirà vincitore o sconfitto? 

    Spiega l’artista a proposito del brano: Ho iniziato a canticchiare il ritornello di questo brano un giorno mentre, in macchina, il navigatore mi suggeriva una strada che in realtà conoscevo già. Ho pensato ‘ma a cosa mi serve ora questa voce assillante? La mia mente ha cominciato a viaggiare e ho immaginato questa dimensione, nemmeno troppo distante, dove l’uomo non ha più poteri e stimoli. Si fida più di ‘OK GOOGLE’ e ‘ALEXA STOP’ che del suo istinto e della sua memoria. Ho appuntato al volo il ritornello ed appena tornato a casa è nata la canzone. Le mie canzoni nella maggior parte dei casi nascono da ritornelli che senza motivo mi girano in testa! Non so se “in attesa” è un brano che mi rappresenta come cantautore ma sinceramente questo mi interessa poco. Ciò che mi interessa davvero è far riflettere gli ascoltatori ed immergerli all’interno di atmosfere dando anche la possibilità di immedesimarsi nel protagonista. Sempre con la giusta ironia! Il sound è una cosa che viene di conseguenza. Il mio genere? Cercate di capirlo voi perché io davvero non lo so!”

    Biografia

    Edoardo Fabbretti è un batterista e cantautore italiano, la cui carriera musicale è iniziata a soli 13 anni, quando si è innamorato della batteria. Affascinato dalla potenza ritmica dello strumento, ha intrapreso un percorso di studi rigoroso, perfezionando la sua tecnica sotto la guida di maestri esperti e ispirandosi a batteristi di fama mondiale. Già durante l’adolescenza ha cominciato a esibirsi in piccoli eventi locali, mostrando una forte energia musicale.

    Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerose band e artisti di generi diversi, tra cui i Brahaman, Santiri e Matteo Sacco. È noto per essere il batterista degli Hotel Supramonte, una band tributo a Fabrizio De André, con cui ha condiviso il palco con importanti artisti come Ellade Bandini e Michele Ascolese, esibendosi anche in teatri di rilievo nazionale. Suona anche in progetti come Lenny Arancio & Border Lime e Le Pulci, oltre a lavorare come insegnante di batteria in vari centri musicali del centro Italia.

    Nonostante il suo ruolo consolidato come batterista, Edoardo ha sempre nutrito una profonda curiosità verso altri ambiti musicali, dedicandosi alla composizione e agli arrangiamenti. La sua voglia di esprimersi in modo completo lo ha portato, negli ultimi anni, a intraprendere un nuovo capitolo artistico come cantautore.

    Le sue canzoni uniscono testi ed emozioni attraverso una produzione curata, con minimi dettagli sonori, grazie anche alla collaborazione con Alfio Scoparo. Ogni brano è il risultato di un processo creativo in cui Edoardo interpreta la sua musica in modo poliedrico, cantando e suonando con passione e autenticità. La sua abilità nel creare groove unico e nell’integrare il ritmo in modo creativo nelle sue canzoni lo distingue come un artista completo.

    Con una carriera solida e una nuova direzione artistica, Edoardo Fabbreti si presenta come un talento versatile, capace di emozionare e sorprendere attraverso la sua musica. La sua storia è quella di un artista in continua evoluzione, che unisce tecnica, passione e una visione artistica personale e innovativa.

    “In attesa” è il nuovo singolo di Edoardo Fabbretti disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 febbraio 2025.

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  • Selva Oscura in concerto a Milano. Biglietti disponibili da oggi

    Dal 3 febbraio 2025 alle ore 15:00 sono disponibili i biglietti per il concerto dei SELVA OSCURA al Legend Club di MILANO, in programma per martedì 8 aprile.

    Durante la serata al Legend Club di Milano (Viale Enrico Fermi, 98), la band composta da Umberto Maria Giardini (voce e chitarra), Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria) presenterà l’EP d’esordio “Selva Oscura” (Overdub Recordings), già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e vinile dal 6 dicembre 2024.

    I biglietti per la data di martedì 8 aprile 2025 al LEGEND CLUB sono disponibili su DICE

    L’intero EP attraversa un classico, ma sempre in via di rinnovamento, tentativo di miscelare l’hard rock alla psichedelia. Immagini che richiamano alla natura, alla psiche e alle derive della mente sono i temi ricorrenti del progetto; l’amore indiscusso per il rock duro apre in SELVA OSCURA un immaginario del tutto autentico, a tratti inaspettato se non addirittura ipnotico e per la discografia nazionale, nuovo. Nessuno si è mai spinto in certe latitudini in maniera così naturale e diretta. SELVA OSCURA rappresenta più che mai un vecchio limite, oggi totalmente superato.

    Spiega la band a proposito dell’EP: “In una confusione discografica conclamata e figlia dei nostri anni, nasce Selva Oscura, un luogo non luogo dove non sono concessi ne compromessi ne dubbi, dove tutta la materia visibile o immaginabile possiede diverse e incalcolabili forme. Che tutti possano comprendere i significati profondi del suo suono nero, nascosto in un fondo piatto senza luce; Selva Oscura è questo”.

     

    “SELVA OSCURA” TRACKLIST:

    1 – Mercurio

    2 – Oceano di nessuno

    3 – Ipernotte

    4 – Tu che domini

    5 – Thai

    ASCOLTA SU SPOTIFY L’EP “SELVA OSCURA”

    https://open.spotify.com/intl-it/album/6Alw2PlvX6pKYPMDnCuPC9

     

    Biografia

    SELVA OSCURA sono Umberto Maria Giardini (voce e chitarra), Enrico Blanzieri (chitarra), Michele Dallamagnana (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria). Nato dal semplice incontro ad un live estivo di musica rock, il progetto, si sviluppa nel più classico dei modi; unendo forze e idee in sala prova a porte rigorosamente chiuse. L’idea comune è quella di suonare musica dal vago sapore hard, proprio per la sua non collocazione con i tempi e le mode degli ultimi anni, allo scopo quindi, di ritrovare la magia persa negli ultimi due decenni, ritrovandola negli alti volumi e nei riff apparentemente ostili dell’hard rock di chiaro stampo Sabbathiano.

    Con un sound potente, granitico ed estremamente affine all’energia degli anni ’90, nasce SELVA OSCURA. Forte di un’identità volutamente diversa ma allo stesso tempo concreta, si immerge nei liquidi del misticismo sonoro rilanciando un risultato che di certo invaghirà tutti coloro che amano le atmosfere hard, psichedeliche e prive di luce.

    Quartetto classico con due chitarre, basso e batteria, non apre nessuna porta lasciata socchiusa della storia del nostro rock nazionale, tuttavia crea nuove immagini che legano l’esperienza psichedelica al rock statunitense anni 90a, con testi visionari e di prima scelta. Colori e suggestioni che stordiscono trasportando l’ascoltatore in un non luogo, senza via di ritorno. Selva Oscura è tutto questo.

     

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  • Da oggi disponibile “Nonchiamatemipernome”, il terzo episodio del podcast “Call Back” di Camilla Bianchini

    Dal 3 febbraio 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la terza puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    In questo terzo episodio, intitolato “Nonchiamatemipernome”, Soldonipertuttitrannecheperte rivela a Nina la sua proposta lavorativa lontana dalle sue aspettative. La protagonista sperava in un ruolo nella fiction “Il Purgatorio delle gnocche”, ma invece le viene offerto un incarico come pig-sitter del suo Baby. Indecisa se accettare o meno e molto sconfortata, decide nel frattempo di partecipare ai provini del famoso regista, osannato da tutto il mondo del teatro, Nonchiamatemipernome. Tuttavia, l’incontro con lui si trasforma nell’ennesima occasione di disagio. Nonostante ciò, Nina non si arrende e continua la sua ricerca di “stabilità”, trovando lavoro come hostess per la mostra di un’artista contemporaneo, un certo Ramenov. Il suo compito è fissare per ore dei sacchi della spazzatura vuoti. Durante la serata di inaugurazione, però, incontra Marlon, un affascinante regista.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il terzo episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 3 febbraio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

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  • PANKHURST DISPONIBILE IN DIGITALE IL SINGOLO “THE RUNNER”

    È disponibile sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “The Runner”, il nuovo singolo dei Pankhurst, terzo estratto dall’album “AND THE WAR CAME”, la cui uscita è prevista per il 18 aprile 2025.

    I PANKHURST sembrano una meteora che tiene la rotta attorno al pianeta conquistando nuovi strati di atmosfera mentre dalla superficie aspettiamo lo schianto che avverrà però il 18 aprile 2025 con l’uscita dell’album AND THE WAR CAME.  Così dopo Recognizm e Gene Oxyde, il primo dedicato alla repressione dell’orientamento sessuale e il secondo ai fatti di Palestina, il 31 gennaio arriverà anche The RUNNER. A dirla tutta, il pezzo sembra eruttare da un basement di Brooklyn di una band HC, forte di cori spianati e dritti, piantonati da strofe impastate con due chitarre tirate a bestia e un basso mosso dalla smania di non farsi chiudere in gabbia.

    abbiamo scritto un testo che riflette su chi fugge – Dichiara la band – Non intendiamo fuga mentale, ci riferiamo ai migranti, ai dissidenti politici, alle persone discriminate”. Insomma i PANKHURST anche questa volta rimangono dentro un perimetro maledettamente punk, serio e ragionato come ci hanno insegnato i Bad Religion.

  • Yume Ascolta Yume

    Yume ascolta Yume

    A tre anni dalla sua prima uscita Yume ci porta dentro il suo mondo musicale.

    Metto le cue. Premo play.

    Parte Notte Stellata e mi ritrovo subito dentro quell’atmosfera rarefatta. Mi sembra di ascoltare una voce che parla piano, che quasi sussurra. È come stare sotto un cielo enorme, di quelli che ti fanno sentire piccolo ma in un modo bello, rassicurante. Riascoltandola, mi accorgo di quanto sia nostalgica senza essere triste, come un ricordo che, a ripensarci, ti fa stare sempre bene e che ancora lascia qualcosa dentro. I pensieri lasciano spazio alla calma. C’è quasi un senso di sospensione, come se il tempo rallentasse per farmi respirare dentro le mie stesse parole.Poi arriva Corno Blu e cambia tutto. È più intima, più vicina. C’è qualcosa di estremamente dolce e malinconico nel modo in cui le melodie si intrecciano, come se parlassero di immagini ferme nella mente, che non vogliono andarsene. Le parole sanno di amarezza, ma anche di accettazione. Mi fanno pensare a quelle cose che non puoi spiegare fino in fondo, ma che senti comunque forti. Ascoltandola, mi rendo conto che ogni nota porta con sé un pezzo di me, ma allo stesso tempo appartiene a chiunque abbia mai provato queste stesse emozioni.E poi Tutto Qua. Sorrido, perché è come se chiudesse un cerchio. Mi dà la sensazione di un respiro profondo, di quando capisci che, alla fine, le cose sono esattamente come devono essere. Non c’è bisogno di complicarle, e forse il bello sta proprio lì. Come se il viaggio, per quanto tortuoso, avesse sempre avuto una destinazione chiara.Ascoltarmi da fuori è strano. È come riscoprirmi un pezzo alla volta, come se ogni canzone mi facesse vedere una parte di me che, a volte, mi sfugge. Ma è anche bello, perché alla fine mi rendo conto che queste canzoni non sono solo mie. Appena le ascolto, diventano di chiunque ci trovi dentro un pezzo della sua storia al loro interno.La musica, alla fine, è questo: un modo per guardarsi dentro attraverso le parole di qualcun altro.

  • CARLO CONTI OSPITE DI “STASERA C’E’ CATTELAN – SUPERNOVA”, IL PODCAST DI ALESSANDRO CATTELAN

    Milano, 3 febbraio 2025 – È il direttore artistico e conduttore del 75° Festival di Sanremo Carlo Conti il nuovo ospite di “Stasera c’è Cattelan – Supernova”, il podcast di Alessandro Cattelan – o come ama lui stesso definirlo, l’ennesimo podcast – che, con le sue interviste fuori dagli schemi, racconta i personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura in maniera inedita e imprevedibile. 

    In questa puntata esclusiva, Carlo e Alessandro accendono i riflettori sulle tante curiosità legate alla prossima edizione del Festival di Sanremo. Dal cast ai brani in gara, dal grande ritorno del Dopofestival, all’impatto di social e new media, fino alla sfida di creare uno show sempre ricco di colpi di scena e imprevisti, la chiacchierata tra i due conduttori è un vero e proprio viaggio sul dietro le quinte del Festival più amato d’Italia. 

    Dalla generosità di Carlo Conti che tutti da sempre gli riconoscono, Alessandro per primo: “È una cosa che tutti ti riconoscono, io per primo, posso confermare. Se c’è una cosa che in questo ambiente non è scontata è trovare qualcuno che dia spazio agli altri. Tu questo tratto di carattere ce l’hai.” E il direttore artistico conferma: “Se posso dare un piccolo contributo di esperienza ad altri lo faccio più che volentieri. È quasi un dovere.”

    Non manca il ricordo all’amico Fabrizio Frizzi che Carlo conti avrebbe voluto al suo fianco tra gli amici co-conduttori di questo festival. 

    Si parla della selezione brani: “Al primo ascolto capisci subito se una canzone merita. Poi devi sentire e risentire i brani. A differenza degli altri, a me piace sentire i brani a volume basso, anche con il telefonino. I primi ascolti li faccio sempre così e quando qualcosa mi piace molto, alzo il volume e mi godo le parole e il suono”. 

    E ancora, i due conduttori riflettono sull’evoluzione del Festival di Sanremo, evidenziando come, nell’era dei social media, l’evento si sia trasformato in un autentico rito collettivo. L’interazione del pubblico sulle piattaforme digitali ha reso il Festival un fenomeno sempre più partecipativo e dinamico, ampliandone la risonanza e rafforzandone l’impatto culturale.

    Quest’anno farà il suo ritorno anche il DopoFestival, affidato proprio alla conduzione di Alessandro Cattelan. Come ha ricordato Carlo Conti, il programma nacque da una brillante intuizione di Pippo Baudo, che negli anni ’80 decise di creare uno spazio dedicato ai commenti a caldo degli eventi della serata. Conti ha inoltre rassicurato Cattelan, sottolineando che nel corso delle serate non mancheranno imprevisti e momenti vivaci a rendere ancora più dinamico il DopoFestival.

    Non mancano anche i momenti surreali e di leggerezza, come nello spirito di Supernova, Alessandro si spinge infatti a chiedere: “Ti stanca questa cosa del sole? Quando la gente fa battute sull’abbronzatura?” e Carlo ridendo ribatte: “Ci ho costruito metà della carriera su questa cosa. Panariello non avrebbe fatto metà delle batture di Mario il bagnino!”

  • CRISTINA D’AVENA E IL M° ENRICO MELOZZI LANCIANO “OCCHI DI FANTASANREMO”

    A meno di due settimane dall’inizio del Festival di Sanremo arriva una notizia bomba dal Team del FantaSanremo: a cantare la sigla dell’edizione 2025 del fantasy game sarà Cristina D’Avena.

    Per inaugurare il nuovo ciclo del popolare gioco gli ideatori volevano un sigla iconica e, parlando di sigle televisive, il pensiero non poteva che andare verso una vera e propria queen del panorama musicale italiano, amata da grandi e piccini, che con la sua voce ha percorso l’infanzia di intere generazioni plasmando un immaginario fatto di favole, cartoni e sogni.

    Nello sterminato repertorio di sigle di cartoni animati cantate da Cristina D’Avena la scelta è ricaduta su una fra le più amate dai suoi fan, “Occhi di gatto”, ribattezzata per l’occasione “Occhi di FantaSanremo”.

    Ma le sorprese non finiscono qui perché la versione fantasanremese di questo grande classico è stata prodotta e riarrangiata in un mood decisamente più contemporaneo e travolgente da un altro personaggio ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo quando si parla del Festival di Sanremo: il  Enrico Melozzi, uno dei direttori d’orchestra più eclettici del Festival e amico di vecchia data del FantaSanremo, a tal punto da essere presente in pianta stabile nel Regolamento del gioco insieme al M° Beppe Vessicchio. Infatti, come ben sapranno i fantallenatori, l’artista che si esibisce con l’orchestra diretta dal M° Melozzi ottiene un bonus di 5 punti. In questa edizione si aggiunge anche un altro bonus speciale: se uno degli artisti in gara al Festival canterà la sigla “Occhi di FantaSanremo” di Cristina D’Avena o parte di essa, guadagnerà 10 punti.

    Nel testo della canzone, modificato dal Team FantaSanremo rispetto all’originale, vengono cantate le nuove meccaniche di gioco del fantasy game (“Sette artisti da scegliere, 100 baudi da spendere”) ed emerge più volte lo spirito giocoso e gioioso del FantaSanremo (“Con ingegno e destrezza e scegliendo il capitano con saggezza. Siamo pronti a rischiare per poter esultare”). Il brano poi esplode nel ritornello con un coro da cantare a squarciagola.

    Queste le parole di Cristina D’Avena:

    Cantare la sigla del FantaSanremo 2025 è stato davvero divertente! Ringrazio i ragazzi del format che con tantissimo entusiasmo ed emozione mi hanno proposto di interpretarla. Già lo conoscevo poiché negli anni passati mi sono divertita tantissimo a creare squadre, controllare i punteggi e seguire tutti i bonus. Quest’anno, quindi, per me sarà ancora più speciale!

    Abbiamo scelto la sigla di Occhi di gatto, che tutti conoscono, e ora spero che questa nuova versione possa accompagnare il pubblico di tutte le età, rendendo il FantaSanremo ancora più coinvolgente.

    Un ringraziamento speciale va al Maestro Enrico Melozzi, che ha realizzato la base musicale con grande gioia e professionalità. Sono davvero felice del risultato. Buon Sanremo a tutti!

    Enrico Melozzi racconta:
    “Per la mia generazione, crescere con le canzoni di Cristina D’Avena e le meravigliose parole di Alessandra Valeri Manera, autrice scomparsa di recente, è stato un primo, indimenticabile approccio alla musica. Quelle melodie e quei testi hanno plasmato il nostro immaginario, lasciando dentro di noi archetipi sonori che ancora oggi influenzano profondamente il mio lavoro. Collaborare con Cristina per ‘Occhi di FantaSanremo’ è stato come ritrovare quelle emozioni dell’infanzia e trasformarle in una celebrazione moderna e travolgente. Questo brano è un omaggio alla gioia della musica e del gioco, capace di unire le generazioni proprio come quelle storie e canzoni che ci hanno fatto sognare.”

    “Occhi di FantaSanremo” va così ad aggiungersi come terza gemma nella preziosa bacheca degli inni ufficiali del fantasy game. Una tradizione iniziata nel 2023 dagli Eugenio in Via Di Gioia con “C’è un tam – tam” e proseguita lo scorso anno con NASKA e la sua “FantaSanremo (Official Anthem 2024)”.

  • THE ROCK: l’album di esordio dell’artista americano Jared McNeill, dal 31 gennaio sugli store principali

    In uscita, venerdì 31 gennaio sulle principali piattaforme digitali, l’album musicale THE ROCK ispirato al celebre poema di Thomas Stearns Eliot, Choruses From The Rock. Il progetto, ideato dall’artista statunitense JARED MCNEILL in collaborazione con il compositore Claudio Scarabottini, edito Ars Spoletium e realizzato grazie al contributo di Nuovo Imaie, rappresenta un connubio tra poesia, musica e performance teatrale.

    Le musiche, che spaziano tra elettronica pop, gospel, blues e world music, sono un omaggio alla forza poetica di Eliot e si fondano sulle potenti voci degli interpreti che daranno nuova vita al testo originale inglese del poeta.

     

    Un progetto ambizioso – Jared McNeill, talentuoso artista americano residente in Italia da molti anni, ha ideato questa opera come un viaggio musicale capace di catturare l’essenza poetica di Eliot e di trasmettere emozioni profonde attraverso un intreccio di generi e sonorità. L’album rappresenta il primo passo di un progetto più ampio: le musiche diventeranno, infatti, un vero e proprio spettacolo teatrale musicale che debutterà nella seconda metà del 2025.

    Il poema The Rock – Thomas Stearns Eliot è uno dei più grandi poeti del XX secolo, noto per la sua capacità di esplorare i temi spirituali, morali e sociali della condizione umana. The Rock è un poema drammatico pubblicato nel 1934, concepito come una riflessione sulla crisi spirituale e sul valore della comunità. Attraverso i suoi cori, Eliot celebra la forza creativa della fede e della collaborazione umana, temi che trovano una risonanza universale ancora oggi.

    Evento di presentazione – Per celebrare l’uscita dell’album, Ars Spoletium organizza uno Showcase ufficiale il 3 febbraio 2025, alle ore 21.00, presso la Biblioteca Comunale di Castel Ritaldi. Durante l’evento, sarà possibile brindare e ascoltare l’opera in anteprima, con la presenza di Jared McNeill, Claudio Scarabottini e gli artisti che hanno contribuito alla realizzazione del disco. L’ingresso è libero.

    Contatti per informazioni – Per ulteriori dettagli sull’album e sull’evento di presentazione, è possibile contattare la società editrice Ars Spoletium all’indirizzo e-mail info@arspoletium.com oppure al numero +39 334 8681080.

    THE ROCK OPENING  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    JOURNEYED TO LONDON  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    CORIFEO  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    ENTER THE ROCK  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    WORKERS’ SONG  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    SHROUDING SHEET  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    THUS YOUR FATHERS WERE MADE  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    I HAVE GIVEN YOU  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    PRAYER SONG  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    10 WHY  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    11 IN THE BEGINNING  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    12 IN THIS LAND  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s

    13 THE ROCK (REPRISE)  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    14 PRAYER (REPRISE)  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

    15 THE VISIBLE REMINDER OF THE INVISIBLE LIGHT  (Musica di Claudio Scarabottini & Jared McNeill – Testo di T.S. Eliot’s)

  • AaLE presenta DON’T CRY , ballata in odoro di Oasis

    AaLE presenta DON’T CRY – (autoproduzione)

    AaLE presenta DON’T CRY, una ballata in odore Oasis ma con melodie in italiano che danno un sapore diverso al sound del duo Gallagher… Noel che ha ascoltato per vie traverse il brano ha detto “Nice”

    Ascolta

    https://open.spotify.com/track/0DdsqbQdQZmtkZTYiGkic7?si=ad8FfziBTtCsoFcz4CGlPg&context=spotify%3Aalbum%3A4vHXkIPbGmZTIDLu45uTuB  

    INTRO AL BRANO

    Lunghissima gestazione per questa ballad

    La canzone è del 2006, sarebbe dovuta essere un singolo già in 5 occasioni ma per varie vicissitudini siamo arrivati nel 2024. 

    Peraltro nel periodo post scioglimento Oasis, con un giro che coinvolge Del Piero, un colosso dell’abbigliamento sportivo e una major, in qualche modo è stata fatta ascoltare a Noel Gallagher che ha detto: Nice!

    Nel frattempo ha avuto un’offerta di 1.000.000 €, nel 2015 registrata nuovamente negli Studi di Abbey Road.

    Dopo un po’ di tentativi di renderla meno 90s, alla fine si è deciso di tornare alla cara e vecchia ballad con le schitarrate brit pop e col testo modificato per la figlia di AaLe… Allegra. 

    Breve biografia

    Il progetto Aale nasce da un lungo percorso. La gavetta è stata fatta con gli “Scotch Ale”, raccogliendo soddisfazioni anche a livello internazionale e sfiorando il “mainstream” e con “It Rocks”.

    Don’t Cry è il 5° singolo solista di AaLE, dopo Luminol, Non hai saputo dire no, So Confused e All Black, che ha raggiunto la top 10 dei singoli indipendenti lo scorso dicembre.