Category: Comunicati stampa
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Dalla Svizzera con improvvisazione: i gruppi di Jonas Ruther e Florian Weiss al Cuccagna Jazz Club di Milano dal 7 al 28 marzo
MILANO – Sono alcuni dei più interessanti musicisti svizzeri i protagonisti dei quattro appuntamenti di marzo del Cuccagna Jazz Club di Milano, una delle nuova realtà dove ascoltare musica dal vivo nel capoluogo lombardo. Come di consueto, la rassegna “Il Rito del Jazz”, ospitata presso il ristorante un posto a Milano, in Cascina Cuccagna, organizzata da Musicamorfosi e sostenuta per l’occasione da ProHelvetia in collaborazione con I-Jazz, prevede ogni martedì un doppio set alle ore 19.30 e alle 21.30 (ingresso libero; prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785).Zurigo, come sanno gli appassionati, è un punto di riferimento obbligato per il jazz internazionale e il Moods è uno dei locali più noti della città elvetica per apprezzarne i vari stili, così come per ascoltare funk, soul e blues. Inoltre, la scena artistica locale è capace di fondere in modo davvero convincente tradizione e innovazione.Il primo live di marzo è in programma martedì 7 con The Jazz Trio, travolgente formazione guidata dal batterista Jonas Ruther e completata da Florian Egli al sax e Raphael Walser al contrabbasso: standard jazz, nu jazz e i classici del Great American Songbook saranno proposti dai tre musicisti con una nuova, emozionante veste.Martedì 14 marzo, Ruther, Egli e Walser saliranno ancora sul palco del Cuccagna Jazz Club e presenteranno “The Jazz Trio Goes Black”, progetto nel quale rileggono alcuni tra i più celebri Black Spiritual della tradizione di New Orleans.Cambio di formazione per la terza data del mese: martedì 21 marzo sarà di scena il Woodoism Chamber Trio, guidato dal trombonista Florian Weiss con Linus Amstad al sax alto e Valentin von Fischer al contrabbasso. Dotato di un talento traboccante, Weiss sfrutta con sicurezza l’intera gamma del suo strumento, sottolineandone abilmente il lato lirico. Nel corso degli anni il trombonista elvetico ha sviluppato uno stile dinamico, vivido e sensibile e la dimensione del trio esalta il suo ruolo di compositore e band leader.Infine, martedì 28 marzo Weiss, Amstad e von Fischer, ai quali si aggiungerà il batterista Philipp Leibundgut, porteranno in scena “Woodoism”, progetto dal grande impatto emotivo, che unisce Africa e Wodoo, punti di partenza di una proposta musicale fresca e originale, magica e audace, che da Zurigo attraversa i cuori dell’Africa nera e recupera, in chiave new jazz, la lezione dei classici Spirituals di New Orleans.CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZUn posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.Ingresso libero; prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785.Martedì 7 marzo, ore 19.30 e 21.30STANDARD NON STANDARDThe Jazz TrioFlorian Egli (sax), Raphael Walser (contrabbasso), Jonas Ruther (batteria)Martedì 14 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30THE JAZZ TRIO GOES BLACKThe Jazz TrioFlorian Egli (sax), Raphael Walser (contrabbasso), Jonas Ruther (batteria)Martedì 21 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30WOODOISM CHAMBER TRIOFlorian Weiss (trombone), Linus Amstad (sax alto), Valentin von Fischer (contrabbasso)Martedì 28 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30WOODOISMFlorian Weiss (trombone), Linus Amstad (flauto e sax alto), Valentin von Fischer (contrabbasso), Philipp Leibundgut (batteria). -
RO’HARA: venerdì 24 febbraio esce in radio e in digitale “FILO D’ORO” il nuovo singolo
Dal 24 febbraio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Filo d’oro” (LaPOP), il nuovo singolo di Ro’Hara.
“Filo d’oro” è un brano pop soul energico, poetico e positivo, contaminato da suoni elettronici e momenti gospel. Il pezzo parla di libertà, della voglia di lasciarsi andare senza pregiudizi e della fiducia che bisogna avere negli altri ma soprattutto in se stessi.
La canzone è interamente scritta dall’artista, prodotta e mixata da Cristiano Norbedo presso “La Casetta Gialla Studio” di Trieste, con le chitarre di Nicolas Morassutto, le programmazioni ritmiche di Giona Rossetto ed il master di Ricky Carioti.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Filo d’oro rappresenta la rinascita. Quando viviamo un momento difficile, buio e tormentato, il nostro filo è nero, sfilacciato come le nostre emozioni, ma soprattutto scollegato da tutto. Per fortuna non è la fine: qualcosa o qualcuno riconosce il tuo dolore, stringe il proprio filo d’oro al tuo ed illumina la strada che avevi perso, facendoti ritrovare la salvezza. Ognuno di noi ha il proprio filo d’oro, che ha scoperto o devo ancora scoprire, il tuo qual è?”. -
“Il jazz a mare” a Milano: Andrea Marchetti quartet in concerto martedì 7 marzo a Mare Culturale Urbano
MILANO – Il primo dei quattro appuntamenti di marzo della rassegna “il jazz a mare”, organizzata da Mare Culturale Urbano e Rest-Art/Novara Jazz, è in programma martedì 7 quando, sul palco di Cascina Torrette, a Milano, si esibirà il quartetto del cantante novarese Andrea Marchetti. Con la sua band Marchetti renderà omaggio ad alcuni dei più grandi esecutori e dei più importanti jazzisti della storia, in un percorso che toccherà molti stili di questo affascinante linguaggio. In particolare, una parte del repertorio sarà dedicata alle composizioni di John Coltrane, al quale in passato il vocalist piemontese ha reso un bellissimo tributo, proponendo grandi classici come “Giant Steps”, “Impressions” e “Naima” fino ad arrivare a “Psalm”, il brano che chiude l’album capolavoro “A Love Supreme”. Il quartetto di Andrea Marchetti, che ha nell’improvvisazione e nell’interplay i suoi punti di forza, è completato dal pianista Giuseppe Zangaro, dal contrabbassista Federico Rubert e dal batterista Nicola Tentorio. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 21.30 e il biglietto di entrata ha il costo simbolico di un euro.La rassegna “il jazz a mare” proseguirà per tutto il mese di marzo con altri tre appuntamenti in agenda: martedì 14 sarà di scena un altro quartetto, Tendha, il cui sound è ispirato dalle esperienze musicali (progressive rock, musica elettronica, jazz e hip-hop) dei singoli componenti del gruppo; la settimana successiva spazio al collettivo Rione Terra e, infine, martedì 28 sarà la la volta del gruppo Monteceneri. -
VIPRA: Esce il 24 febbraio il nuovo singolo “MUSICA DAL MORTO – MARTINI”, una dedica a Mia Martini e una riflessione sul rapporto degli artisti con il pubblico e l’industria discografica
“Siamo preoccupati”, “Non posti da un anno”, “Sei morto?”, sono alcuni dei messaggi che Vipra ha ricevuto nell’ultimo periodo: un’assenza così lunga da far preoccupare i suoi fan. Ma i social non sono l’unica realtà.“MUSICA DAL MORTO – MARTINI” (Asian Fake/Sony Music) è il nuovo singolo di VIPRA, autore, membro del collettivo Sxrrxwland, e artista capace di oscillare tra atmosfere malinconiche e brani urlati e potenti, sulle orme della nuova scena post-punk internazionale, dagli Idles ai Turnstile.
«La morte è un evento che fa sempre rumore, e nel silenzio che ne segue, ai vivi resta il tempo di considerare cosa sia successo prima della fine. Questo è specialmente vero quando a morire è una figura pubblica. Che rapporto abbiamo con la sua scomparsa? L’abbiamo sostenuta o giudicata allo stesso modo, al sicuro tra la folla. L’abbiamo accompagnata fino all’ultimo giorno» – racconta Vipra – «Il pubblico è spesso troppo fragile per sopportare il peso di questo confronto e i “premi alla memoria” a volte assomigliano più a facili scappatoie, a riti di lavaggio della coscienza collettiva, che a sinceri ricordi. Ci si nasconde dietro alla presunta “fragilità” di qualcuno su cui il sipario è calato per sempre, ci si dimentica che su di un piedistallo si è idoli ma anche bersagli. Questo brano parla del peso delle parole degli altri, e di chi invece le ha usate finché ha avuto fiato per cantare, o forza per scrivere».
Dopo il debutto con “Simpatico, Solare, In Cerca di Amicizie” che aveva visto un gran numero di collaborazioni con artisti e produttori, dagli Psicologi, Fulminacci a Margherita Vicario e Frenetik e Orang3, con “Musica dal Morto”, Vipra ha scelto una nuova strada. Sentendo la necessità di una visione artistica più a fuoco su di sé ha accantonato produttori e featuring, spostandosi su sonorità tutt’altro che rassicuranti e commerciali, solo per veicolare un concetto: fuori da proteste e provocazioni più simili a spot, la musica in Italia è sempre più innocua e lontana dal suscitare dibattito.
Giovanni Vipra scrive canzoni da quando ha memoria e infatti a oggi risulta disoccupato. Membro fondatore del collettivo Sxrrxwland ha realizzato gli EP “Buone maniere per giovani predatori” e “OSSO”, considerati classici della scena underground, quindi non remunerativi. Ha lavorato come autore per artisti di livello nazionale e pubblicato un album solista nel 2021 per Asian Fake e Sony Music, “Simpatico, Solare, In cerca di amicizie”. Tutto il suo percorso l’ha naturalmente portato a odiare il mercato musicale e i suoi addetti ai lavori, e per estensione la struttura capitalista e il genere umano, stupidamente in marcia verso l’auto-annientamento.
Nel corso degli anni, Vipra è stato headliner dell’edizione 2021 del Mi Ami Festival e dello Spring Attitude Genera Festival. Ha suonato al Pinewood Festival e in tutti i maggiori festival e club italiani sia con Vipra che con i Sxrrxwland -
PAOLA DI LEO: venerdì 24 febbraio esce in radio e in digitale “MOMENTO DISTRATTO” il nuovo singolo
Dal 24 febbraio 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “MOMENTO DISTRATTO”, il nuovo singolo di Paola Di Leo.
“Momento Distratto” è un brano che ha un mood molto chill e sognante. Intima e malinconica, la canzone parla di nostalgia di un amore finito e un cuore spezzato. Ho scritto questo brano quando vivevo da sola in un monolocale a Wall Street. Svegliandomi nel bel mezzo della notte, ho avuto l’ispirazione suonando la chitarra. Ho poi sviluppato l’arrangiamento con il mio produttore Pietro Falco, inserendo dei suoni ricercati e molto particolari che avevo in mente e una chitarra sognante che fa quasi da seconda voce.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Una canzone nostalgica dalle sonorità chill e un mood sognante” -
LA TELEFONATA, il nuovo singolo di Daniele Ciavarro
LA TELEFONATA è il nuovo singolo del cantautore Daniele Ciavarro con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle.
Il brano dal sapore retrò, ma con una scrittura indie dei giorni nostri, racconta una storia interrotta, lasciata andare nella ricerca spasmodica di una felicità forse idealizzata.
Solo dopo la perdita, ci si rende però conto che la felicità risiede sempre nelle piccole cose del quotidiano, soprattutto in quelle imperfezioni dell’altra persona, che un tempo ci facevano arrabbiare, ma che la rendevano unica.
Il telefono diventa così il simbolo della speranza del ritorno e si aspetta quella telefonata con il cuore in gola, pronti ad alzare la cornetta e riaccendere la storia da dove l’avevamo interrotta. -
LUCIA FILACI QUARTET FEAT. VITTORIO CUCULO – “A TU PER TU”
A Roma, il quartetto della cantante Lucia Filaci arricchito dall’ospite Vittorio Cuculo al sax, presenterà il suo primo album da leader intitolato “A Tu per Tu”
Il teatro Artificio-La Fabbrica delle Arti (Via Monte Ruggero, 44 – Roma), sabato 18 febbraio alle 20:30, sarà la splendida cornice del concerto (ingresso 10 EURO, 8 EURO per i soci dell’Artificio) di Lucia Filaci Quartet Feat. Vittorio Cuculo, spumeggiante formazione costituita da Lucia Filaci (voce), Andrea Beneventano (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Gegè Munari (batteria), impreziosita dalla presenza di Vittorio Cuculo al sax alto, ospite del live. La giovane cantante jazz e compositrice romana, di origine partenopea, presenterà il suo disco (primo da leader) uscito martedì 29 settembre 2022 per l’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti contenente brani originali figli della sua fecondità compositiva congiuntamente ad alcuni standard facenti parte dell’inesauribile tradizione jazzistica. Fra questi spicca Serenade to Sweden, giottesco capolavoro dall’immenso Duke Ellington, (ri)letto in una versione particolarmente creativa anche per l’uso della vocalità lirica. Ad arricchire ancor di più questo progetto discografico, spicca la presenza di ben sette ospiti di grande prestigio del calibro di: Stefano Di Battista (sax alto in Che M’Importa del Mondo), Fabrizio Aiello (percussioni e arrangiamento in Estate sei Mia), Emanuele Urso (clarinetto in Friariello Swing), Vittorio Cuculo (sax alto in My Swing Mood, Noi Siamo il Jazz e Donna Lee), Juan Carlos Albelo (voce e violino in Estate sei Mia), Monica Tenev (flauto in Estate sei Mia) e Tommaso Romeo (voce in Friariello Swing). Gli arrangiamenti dei brani sono opera di Lucia Filaci, Andrea Beneventano, Dario Rosciglione e Gegè Munari, ad esclusione di Estate sei Mia (arrangiamento di Fabrizio Aiello) e Friariello Swing (arrangiamento delle voci di Antonello Paliotti). A Tu per Tu è un disco dal quale si denota un profondo rispetto verso la tradizione del jazz, soprattutto dal punto di vista del linguaggio, con dei marcati richiami anche alla cosiddetta “Swing Era”, ma c’è spazio inoltre per nuance appartenenti al latin jazz brasiliano e all’afro-cuban jazz, che rendono questo album policromatico sotto l’aspetto stilistico. Altro valore aggiunto presente nel CD, le note di copertina di tre figure assai autorevoli del canto jazz come Nicky Nicolai, Susanna Stivali e Joy Garrison. Per ciò che concerne il mood di A Tu per Tu, l’autrice dell’album Lucia Filaci lo presenta così: «A Tu per Tu è il titolo del mio primo lavoro discografico. Ho scelto di intitolarlo così perché ritengo, a partire dalla mia esperienza, che solo guardandosi dentro e accettandosi per ciò che si è come artisti e come individui, ci si possa dare la possibilità di essere quello che si desidera. Questo lavoro, difatti, rappresenta per me un passaggio di vita fondamentale, ossia la scelta di trasformare il mio percorso e la mia vocalità da cantante lirica a cantante jazz. Ma soprattutto accettare che queste componenti possano convivere perfettamente e in equilibrio dentro di me, il tutto coeso con uno stile e un linguaggio musicale come il jazz, un “luogo” dove la creatività è libera di esprimersi. Infatti, in questo progetto discografico ho espresso proprio questo concetto attraverso tutti i mezzi che avevo a disposizione: la melodia, il ritmo e lo stile di ogni brano. Tutti diversi, ma che riconducono a un unico linguaggio, chiaro ed efficace, affinchè si potessero creare delle immagini per le storie che ho voluto raccontare. Tassello fondamentale, i musicisti eccezionali con in quali ho condiviso questo disco, che hanno saputo dare forma alle mie idee valorizzandole. Oltre ai miei brani originali, è importante la presenza di uno standard di Duke Ellington (Serenade To Sweden, n.d.r.), un compositore che attraverso la voce della famosa cantante Alice Babs ha saputo offrirmi una risposta alla domanda che mi ponevo da anni: «Può convivere la vocalità lirica in uno standard jazz?» Se siete curiosi, troverete la risposta nel disco». Il concerto di Lucia Filaci Quartet Feat. Vittorio Cuculo rappresenta un’imperdibile occasione per tutti i jazzofili della prima ora di immergersi in un fascinoso viaggio nel jazz mainstream, in cui lo swing regna sempre sovrano.
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Arpanet, il singolo dei Romanderground anticipa il nuovo album
“Arpanet” è il titolo del nuovo singolo del trio rap Romanderground, disponibile da venerdì 17 febbraio in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Music Against The Walls.
A cinque anni dal loro ultimo album “Amor&Odio”, la formazione composta da Prisma, Mister T e DJ Snifta riparte con una produzione firmata da Squarta e Gabbo (Cor Veleno). Beat futuristici e tecnologici, mischiati a suoni tribali e animaleschi, dove il risultato è un caleidoscopio di rap, misto a Trip-Hop, jungle e anche drum’n’bass.
Le barre dei due MC raccontano uno scenario distopico, in cui la crescente digitalizzazione della società prende il controllo sulla vita delle persone. Il titolo, “Arpanet”, si riferisce ai primissimi computer collegati in rete fra loro negli Anni ’60: l’inizio di internet e della progressiva tecnologizzazione dell’uomo. Le metriche sempre incalzanti del brano accentuano il racconto, trasmettendo il senso di freneticità e angoscia a cui il mondo è ormai assuefatto. In questo scenario la comunicazione sparisce, creando un senso di vuoto ben evidenziato dal ritornello interpretato dalla cantante Beatrice Gatto: “I don’t know why nobody is listening, something is missing“.
“Arpanet” è il primo estratto dell’imminente nuovo album dei Romanderground in uscita il prossimo aprile.
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Rayan Seventeen17 torna con il suo nuovo singolo MC DRIVE dopo il successo di “Quando parlo di te”.
Artista di Bologna classe 1996 dopo aver superato le 10 milioni di visualizzazioni su YouTube chiude un accordo con ADA Music Italy by Warner Music.
Insieme alla Beat Sound e al suo manager Beppe Stanco è pronto a farci scoprire tutta la sua nuova musica.
Grazie alla profondità dei suoi testi che raccontano di lui e delle sue storie d’amore, negli anni si è costruito una solida fanbase riuscendo a farsi apprezzare dal pubblico e col suo primo album auto prodotto nel 2021 dal titolo “Rayan Seventeen17” supera i 7 milioni di streaming su Spotify.
Ciò che lo differenzia da tutti è il suo stile unico nel mixare la freschezza del rap/hip hop alla poesia del pop da cantautore, usando spesso giochi di parole e citazioni riguardanti la cultura pop e gli slang in inglese uniti alla lingua italiana, creando immagini sempre nuove nell’ascoltatore e i suoi ritornelli esplosivi con melodie originali che restano impresse.
Il brano è accompagnato da un videoclip di grosso impatto visivo. Lo stile e la freschezza di Rayan danno una grande energia al montaggio con i suoi movimenti molto coinvolgenti in svariate location con immagini notturne e diurne che raccontano la quotidianità di un artista che non è mai fermo e che vive la sua città.
Il perché una parte di video è girato davanti ad un McDonald’s, ce lo spiega l’artista nella sua dichiarazione.
Dichiarazione dell’artista :
Mc Drive è il secondo brano del mio nuovo progetto discografico.
Si chiama MC DRIVE perchè sia io che la ragazza per cui l’ho scritta amiamo il McDonald’s e quasi tutte le volte che l’ho vista alla fine andavamo li. Nella canzone parlo di come ora non la sento più, e di come faccio “Bungee Jumping” nei dejavuu “finchè siamo lontani”.
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BRACCO DI GRACI: venerdì 17 febbraio esce in radio e in digitale “L’UOMO CHE VEDI” il nuovo singolo
Dal 17 febbraio 2023 è disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “L’UOMO CHE VEDI”, nuovo singolo di Bracco di Graci.
“L’Uomo che vedi”è un brano che racconta la storia di un uomo che ha preso coscienza, che cerca la radice delle cose e non si sofferma all’apparenza. Quest’uomo guarda in faccia la realtà senza ipocrisie, la sua fede è un punto fermo, non influenzabile, ed è alla continua ricerca della verità, vorrebbe un mondo migliore. lo cerca, ci spera, non vuole arrendersi all’idea “che siamo solo ciccia da contare e che la vita non cambi più” come cantava Lucio Dalla in una canzone del 1983.
Commenta l’artista a proposito del nuovo singolo e del suo significato: ”l’uomo che vedi è un uomo uscito dal disincanto che ha capito che nella vita spesso nulla accade per caso ”.
Il videoclip de “L’Uomo che vedi” è stato girato dal regista Daniele Balboni in un Lido Romagnolo e a San Giovanni in Persiceto. L’idea ha in sé la volontà di far trasparire la semplicità e l’autenticità.
Il video inizia con il canto del mare che concilia la riflessione. Il protagonista passeggia scrutando l’orizzonte, mostra le spalle alla telecamera per dare il senso dell’incognita dentro alla quale tutti siamo immersi, il suono dell’armonica è una voce interiore spirituale compassionevole e piena di speranza.