Category: Comunicati stampa

  • DIMORE, DAL 24 GIUGNO DISPONIBILE IL NUOVO ATTESO EP ‘FRAGILE ACCANTO’

    DIMORE, DAL 24 GIUGNO DISPONIBILE IL NUOVO ATTESO EP ‘FRAGILE ACCANTO’

    A partire da Venerdì 24 Giugno sarà disponibile all’ascolto e distribuito su tutte le piattaforme digitali l’atteso primo EP dei Dimore, dal titolo ‘Fragile Accanto’. La nuova uscita discografica è il primo EP della band, che racconta la storia, divisa in quattro capitoli, dei protagonisti dei primi due singoli presentati, ‘Monet’ e ‘Sergio’. Per operare questo cambiamento, il protagonista parte da un pensiero statico della sua infanzia in cui i personaggi che l’hanno abitata, ormai scomparsi e rimpianti, cominciano dal luogo in cui erano stati collocati mentalmente, verso una posizione più libera, che li rende ripensabili sotto forme diverse e più concrete. «I quattro capitoli con protagonista un ragazzo di provincia – rivelano i Dimore – sono collegati tra di loro attraverso la sinossi di temi come la libertà, l’amicizia, l’amore e la fragilità».

  • JOELB: il 24 giugno esce in radio e in digitale “CARDI” il nuovo singolo

    JOELB: il 24 giugno esce in radio e in digitale “CARDI” il nuovo singolo

    Dal 24 giugno 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Cardi” (Grey Light), il nuovo singolo di JoelB.
     
    Il brano nasce una sera di novembre del 2020 quasi per gioco. In effetti più che un gioco era una sfida che l’artista e la persona che frequentava a quel tempo avevano stabilito; lei voleva vedere se JoelB sarebbe riuscito a scrivere un pezzo sulla loro relazione.
     
    Spiega l’artista a proposito del brano: “La paura di perdere chi ami insieme ad un clima di festa crea una sensazione che non posso spiegare se non con la parola CARDI”.

  • THE DEAD MAN IN L.A. “Notte al Neon” è l’ultimo estratto dall’Ep della rock band romana che affronta un delicato tema sociale

    Una tematica sociale affrontata in un brano essenzialmente rock, la cui linea di basso ne costituisce l’ossatura. 

    In radio dal 24 giugno

    “Notte al Neon” è la quinta traccia dell’EP “Allineamento Caotico”, uscito ad ottobre 2021, ed è forse il brano più immediato del disco. Le parti strumentali della strofa e del ritornello erano “in cantiere” già da prima che il progetto The Dead Man in L.A. nascesse.

    «La spina dorsale del pezzo è sicuramente la linea di basso la quale è stata anche il punto di partenza e che, a differenza degli altri brani dell’EP che hanno visto il basso evolversi e cambiare un bel po’, non ha subito particolari variazioni. L’idea di base era comunque (anche all’inizio) di avere delle chitarre molto rumorose, dissonanti e spesso sovrastanti, ma al contempo che lasciassero respiro al basso. Insieme a queste chitarre, di matrice noise-rock, ci sarebbero dovute essere delle linee di chitarra “gonfie” di riverbero mischiato alla distorsione, cosa che infatti è poi stata mantenuta. Si è poi arrivati alla struttura definitiva con l’aggiunta delle altre parti (il finale) e del testo in italiano.» Francesco Favre Ippoliti fondatore della band.

    L’argomento principale del testo di questo brano è il gioco d’azzardo: ne vengono decantati i momenti in cui viene praticato con estrema ed a volte “paradossale” sufficienza, il prima e il dopo, per finire ad esaltare gli aspetti talvolta irreali e surreali che spesso accompagnano le “notti al neon”. Nel ritornello si allude al “non aver più nulla da perdere”, intendendo ciò come una mera presa di posizione interiore ed enfatizzando come questa condizione talvolta possa trasformarsi in una sorta di punto di forza.

    «The Dead Man In L.A. – nome ispirato al racconto “El Muerto” dell’autore argentino Jorge Luis Borges – è un progetto “artistico-musicale” in quanto non è stato concepito per scendere troppo a compromessi con il mainstream ma per dirigersi, dal punto di vista compositivo, verso un genere di musica alternativo che sia il più possibile svincolato dalle tendenze contemporanee. Questo non vuol dire che non ci siano punti di riferimento o influenze musicali ben precise, riferimenti a band o artisti noti, ma che, fondamentalmente, queste siano viste come un punto di partenza e non un punto di arrivo. Alla base di questo approccio c’è sicuramente l’intento di evitare di direzionare la musica ed in particolare i testi verso gli aspetti a volte scontati della realtà (scelta che oggi sembra spesso obbligata) bensì esaltarne gli aspetti più irreali con metodi anche visionari per creare una sorta di distacco dalla realtà stessa, cercando, in quest’ottica, di attrarre l’ascoltatore. A tal scopo il progetto intende dar peso anche a tutte le altre forme d’arte, a partire dalla letteratura che, come abbiamo visto, è stata il punto di partenza nella scelta del nome.» Francesco Favre Ippoliti

    Autoproduzione

    Radiodate: 24 giugno 2022

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    BIO

    Il nome del progetto si ispira al racconto “El Muerto” dell’autore argentino Jorge Luis Borges, pensando di trasportare il racconto originale (ambientato in Sud America intorno al 1891, tra Argentina e Uruguay) ai giorni nostri, scegliendo come nuova ambientazione la città di Los Angeles. Questa storia “alternativa” tenta di spingere la morale del racconto ad uno “step successivo” che ben si adatta ai giorni nostri. Fondatore di questo progetto è Francesco Favre Ippoliti compositore per la band romana Marylebone che dal 2003 ha prodotto 4 album passando dalle sonorità più analogiche dei primi lavori a sonorità più elettroniche di stampo industrial-rock. Nel 2020, Francesco Favre Ippoliti ottiene un Master in Ingegneria del Suono e dello Spettacolo, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Successivamente, decide di produrre il nuovo materiale che aveva “in cantiere”, fondando il nuovo progetto The Dead Man in L.A., con lo scopo di tornare alle sonorità analogiche dei primi tempi soprattutto per evitare la centralizzazione dell’utilizzo dei laptop sul palco durante i live, tipico delle ultime performance con i Marylebone. Daniele Carbonelli (Trio dei Benestanti) e Alberto Croce (Black Rainbows), rispettivamente bassista e batterista, entrano nel progetto, mentre Francesco Favre Ippoliti realizza le linee di chitarra e di voce. Il 10 Marzo 2021 pubblicano il primo singolo. Il brano, autoprodotto, si intitola “Il Giorno di Polvere” che fonde sonorità tipiche del rock e del metal, in soluzioni che si muovono dal noise-rock allo stoner-rock psichedelico, tipico della west-coast americana. Viene accolto con recensioni positive da parte di critici musicali. I nuovi brani prodotti dalla band fanno parte di un EP di 5 pezzi che si intitola “Allineamento Caotico” registrato in Italia (presso i Forward Studios, Undercurrent Recording Studio, Polo Sound Recording Studio e Nologo Studio) mentre il missaggio e il master viene eseguito negli Stati Uniti ad opera di Jack Shirley (Atomic Garden East Studio, Oakland, CA), con la collaborazione di Fabio Sforza (FSHB Studios – Holy Barbarian, Bolzano). Esce il 22 ottobre mentre alla band si aggiungono Renato Volpe (chitarra) e Daniele Sequi (chitarra). Il 24 giugno esce l’ultimo dei singoli estratti dall’EP, “Notte al Neon”. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • ALESSANDRO ROMANO “Senza te” è il nuovo singolo del giovane cantautore pugliese ispirato ad una storia vera

    Un brano ispirato ad una storia vera, quella di un ragazzo che dopo una triste infanzia trova il suo riscatto nel vero amore.

    Questo nuovo singolo è una storia che ha del vero: narra il percorso di vita di un ragazzo che ha vissuto la sua infanzia all’interno di tribunali. Sua madre infatti è una prostituta e non conosce l’identità del padre biologico. Poi arriva il giorno in cui si innamora della sua ragazza, che diventa un’ancora di salvezza, una figura che va a colmare il vuoto lasciato da sua madre.

    Il brano fa parte dell’album che Alessandro sta terminando, che ad oggi contiene 10 brani: ognuno di esso rappresenta e descrive una parte di vita quotidiana. I temi affrontati vanno dalla prostituzione, la violenza sulle donne, il dolore della perdita di un cane, amico fedele dell’uomo, fino ai sacrifici per realizzare un sogno. La sua musica è un pop elettronico mixato ad un genere tipico cantautorale con influenze indie. 

    Autoproduzione

    Radio date: 24 giugno 2022

    Contatti e social

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    BIO

    Alessandro Romano nella quotidianità lavora in una società di officina meccanica,  ma fin da un ragazzo coltiva la passione per il canto, che affina studiando con la vocal coach Gabriella Scalise. La sua forte ambizione è alimentata dai concorsi e festival canori a cui partecipa e dal buon riscontro ottenuto dalla sua rivisitazione di “Tu non mi basti mai” di Lucio Dalla. Sviluppa così una sensibilità cantautorale che lo porterà all’inedito “Nel cielo un amor perduto” scritto nel 2018 con Enzo De Vito, che realizza anche il videoclip. “La fotografia” è il suo secondo singolo autoprodotto seguito da “Il tuo cuore di plastica” nel luglio 2019.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • L’incontro tra The Old Skull e Suarez è una “Mina vagante”

    L’incontro tra The Old Skull e Suarez è una “Mina vagante”

    Mina vagante” è il nuovo singolo del collettivo metal rapcore The Old Skull con l’MC Suarez, disponibile da giovedì 16 giugno in tutte le piattaforme digitali pubblicato da TAK Production.

    A due anni dal primo album “Fantasmi, Ruggine e Rumore” torna la formazione che coinvolge abitualmente esponenti della scena rap nazionale. Per questo singolo Luca Martino (batteria), Francesco Persia (chitarra), Emanuele Calvelli (basso) e Alex Merola (chitarra) hanno lanciato un assist a Suarez, rappresentante di spicco della scena Hip-Hop capitolina, che ha messo in campo le sue barre tra ritmiche serrate e chitarre distorte, accompagnate dagli scratch di DJ Snifta.

    Le atmosfere oscure e incazzate del metal si mescolano alle rime e agli accenti grintosi di Suarez, che in un turbine di sonorità crossover si cristallizzano in un sound monolitico

    La pubblicazione è accompagnata da un lyric video in animazione, realizzato dallo stesso Suarez.

  • ORCHESTRALUNATA “A lume di candela” è il nuovo singolo per il progetto dell’ensemble ispirato alla magica Notte delle Candele che si tiene nella Tuscia

    Un ritmo in levare per un brano sognante ed evocativo ispirato alla magica Notte delle Candele che si tiene nella Tuscia, luogo d’origine dell’Orchestralunata.

    In radio dal 24 giugno 2022

    Ritmo in levare, fiati, calde voci che si sovrappongono, cori di sottofondo per un brano che evoca leggerezza e sogno. “A lume di candela”, scritta e pensata per omaggiare la magica Notte delle Candele di Vallerano, un appuntamento unico nel suo genere per la cittadina della Tuscia, in provincia di Viterbo, una manifestazione ricca di fascino durante la quale al tramonto vengono spente tutte le illuminazioni e accese migliaia di candele disseminate per tutto il centro storico.

    Una canzone ispirata dunque proprio da quella notte, dalle storie nate e finite al bagliore delle candele, da tutto ciò che resta nei ricordi di migliaia di persone strette nelle vie di un piccolo centro storico, nei giochi di luce e ombre che solo una fiamma viva sa creare; e nel buio la mente e il corpo possono volare, in posti lontani di “fantasmi che dan vita alle muse”, di “onde che cantano e pirati che danzano”, alla ricerca di quella sana follia e quotidiana magia che l’Orchestralunata sa regalare. Torna a collaborare per questa occasione in studio Sandokan già presente nel primo disco Orchestralunata.

    Etichetta: Autoproduzione

    Radio date: 24 giugno 2022

    Contatti e social

    Sito:https://www.orchestralunata.it/

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    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCNgEpVBT8zQZNuQxF8vzSEA

    BIO

    L’orchestralunata nata nel 2007 dopo le prime performance live nella Tuscia ha iniziato a girare l’Italia ospite in varie manifestazioni culturali e musicali: dal Gran Teatro di Roma, al  Teatro Masini di Faenza, a Piazza di Spagna Roma. Sempre sensibile alle tematiche sociali nel 2009 ha portato un po’ di leggerezza nei campi tenda dell’Aquila, con un concerto di solidarietà. Oltre ai concerti è stata ospite in varie trasmissioni televisive in rai e tv nazionali,  culminata con la partecipazione in prima serata a Ti lascio una canzone. 

    Simone Cristicchi, Sud Sound System, Teresa De Sio, Cisco e Sandokan sono alcuni degli artisti che negli anni hanno fatto parte del progetto Orchestralunata

    Negli anni l’Orchestralunata è cresciuta sia in età che in numero e da qui l’idea di creare nuove e diverse versioni di spettacolo in base alla richiesta di organico che varia tra i 6 e i 35 musicisti. Dal 2021 nonostante le difficoltà legate all’emergenza covid-19 e le relative limitazioni, una nuova energia ha fatto sì che l’Orchestralunata ripartisse con una serie di concerti per le piazze e teatri italiani ed oltre i confini nazionali con un concerto ad Atene. Sempre nel 2021 l’Orchestralunata con il Maestro Stecco (Maurizio Gregori) diventa un film di animazione dal titolo “Le avventure del Maestro Stecco” che ripercorre la storia e i successi dell’orchestralunata dagli esordi ad oggi. I personaggi del film d’animazone “Le Avventure del Maestro Stecco” sono anche protagonisti di un metodo denominato “Didattica Stralunata” attraverso cui, in maniera ludica e divertente, gli stralunati insegnano la musica ai bambini dai 5 ai 10 anni. 

    A marzo 2022 è uscito un nuovo brano dell’ensemble, “Bella giornata”, accompagnato da un videoclip dall’originale format Orchestralunata.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • FOLKATOMIK “Polaris” è l’album d’esordio di un nuovo progetto che affonda le radici nella musica tradizionale del sud Italia e attraverso i suoni del mondo e dell’elettronica

    Il titolo del disco, Polaris, prende il nome dal brano inedito: la stella polare, guida per i naviganti, una luce che fissa la rotta, ma che muta durante il viaggio portando con sé un bagaglio di suoni ed esperienze .

    Release album 24 giugno

    Formatasi lo scorso 2019, la band torinese parte dall’esperienza maturata nel mondo della riproposta delle musiche tradizionali da parte di Franco Montanaro, Oreste Forestieri e Valeria Quarta, e dall’incontro con il chitarrista e producer di musica elettronica Li Bassi

    Nella sintesi delle esperienze e delle storie che ognuno portava con sé, nasce subito un sound unico e riconoscibile, riconducibile alla commistione fra la musica tradizionale del sud e avantgarde elettronica. 

    I suoni evocativi e arcaici degli strumenti tradizionali, le cadenze ossessive e catartiche delle ritmiche coreutiche, unite ai colori e alla profondità dei suoni elettronici, creano un linguaggio fresco e contemporaneo, ma con forti e robuste radici. Gli strumenti acustici usati nei brani e che interagiscono con l’elettronica, sono strumenti tradizionali del Sud Italia e del mondo: tamburi a cornice, tamburelli, percussioni arabe, latine e africane. Chitarre portoghesi, très cubano, charango, bouzouki greco e mandolino. Flauti arabi, turchi, irlandesi e andini, friscaletti siciliani e flauti armonici, marranzani e percussioni minori.

    Le sonorità partono dal Sud Italia per arrivare ad abbracciare un Mediterraneo più grande e al quale il Sud culturalmente appartiene. Folkatomik gioca con diversi linguaggi musicali ispirandosi a luoghi, popoli, vicende e persone di tutto il mondo per creare un meticciato musicale figlio del meticciato culturale di Torino, città natale della band.

    L’intento è quello di dialogare attraverso il linguaggio universale della musica popolare, far conoscere a un più ampio pubblico la bellezza dei dialetti e delle sonorità del sud e promuovere le diversità facendole convivere sotto il tetto della musica da festa e da ballo, musiche che da sempre uniscono popoli e generazioni.

    Polaris, il titolo del primo album dei Folkatomik,  è la Stella Polare, la stella più luminosa e più vicina al Polo Nord celeste, la stella che indica uno dei due punti di rotazione terrestre. 

    Per i Folkatomik, Polaris è dunque una guida, una luce che fissa la rotta della partenza e che sarà in continuo mutamento.

    TRACK BY TRACK 

    Polaris, prima traccia e inedito del disco, è un’invocazione che parte da una barca alla deriva in mare aperto. La preghiera di un naufrago alla stella perché gli indichi la rotta per tornare a casa o potersi perdere in un infinito ancora sconosciuto.

    La chiave ritmica usata per la costruzione del brano è quella della Pizzica Pizzica, ritmo terzinato e ossessivo, mentre il dialetto usato per il testo è un calabrese arcaico. 

    Oltre a Polaris che dà il nome al disco, il lavoro discografico si compone di altri sette brani presi in prestito dall’immenso patrimonio immateriale del meridione d’Italia.

    Sono presenti tre Pizziche a rappresentare la Puglia: Quant’ave, pizzica della terra d’Otranto rivisitata in chiave electro-latin; Pizzica di Torchiarolo, proveniente dal Salento, ma questa volta appunto da Torchiarolo, paese situato tra Lecce e Brindisi; Pizzica di San Vito, il personale omaggio alla Pizzica rappresentativa  di San Vito dei Normanni (paese dalla forte vocazione mandolinistica) da parte dei musicisti, legando le due versioni più conosciute, quella in minore e quella in maggiore. 

    Continua con la tarantella calabrese, una delle più emblematiche e conosciute: Lu Tirullalleru, cantata e diffusa prevalentemente sul territorio Cosentino, dove è stato usato un testo molto particolare che racconta le vicende di due sventurati amici. I due si chiedono aiuto a vicenda con una serie di divertenti battute, ma per ovvie vicissitudini non potranno aiutarsi; di conseguenza ognuno sarà abbandonato al proprio destino da parte dell’altro. La parte strumentale è caratterizzata dal bouzouki greco e riporta a sonorità rebetiche che ricordano i disperati  della catastrofe dell’Asia Minore.

    L’altro brano calabrese è una ballata musicata in chiave tango nuevo, si tratta di Tira la Pinna, alle parole di questo brano viene attribuita la paternità di Domenico Strafaci. Il capobrigante Strafaci, detto “Palma”, nacque a Longobucco provincia di Cosenza nel 1831, non era analfabeta e si dilettava a comporre brevi poesie popolari che firmava con l’appellativo di “Re di la Montagna”. Sfidava possidenti e ‘galantuomini’ con questo canto: “Tira, nimicu miu, tira la pinna…”   

    La Tammurriata e Lu traìnu sono due canti dei carrettieri, il primo campano e il secondo siciliano. La prima è caratterizzata da un canto a fronna iniziale (cantato un tempo dai carrettieri) che poi evolve in una tammurriata elettronica. Lu traìnu invece, canto dei carrettieri siciliani, strizza l’occhio al mondo balkan. Al sud Italia carrettieri e allevatori di cavalli erano spesso di origine rom, minoranza ancora oggi presente, e con questo arrangiamento i Folkatomik hanno voluto omaggiare quelle culture che sono ormai integrate da secoli al Sud Italia, ma ciò nonostante riescono a mantenere salde le proprie radici e la propria identità regalando diversità e bellezza.

    Il disco d’esordio dei Folkatomik è sostenuto nell’ambito del progetto “Programmazione Puglia Sounds Record 2022”. L’etichetta italysona continua con questo progetto la sua opera di valorizzazione della world music identitaria italiana con uno sguardo al futuro e alle contaminazioni.

    Etichetta: italysona

    Release album: 24 giugno 2022

    SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/FolkatomikPage

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/folkatomika/?hl=it

    Contatti etichetta www.italysona.com – info@italysona.com 

    BIO

    Valeria Quarta – Voice, percussion & little percussion

    Inizia giovanissima il suo percorso di studi passando, dal canto lirico presso l’Istituto d’Arte e studio di Chieri (To) al canto jazz presso il centro di formazione musicale di Torino fino ad arrivare al canto moderno con la vocal-coach americana Cheryl Porter. Si dedica all’approfondimento della musica popolare, in particolare delle musiche tradizionali del Sud Italia. Si specializza altresì nello studio di svariati strumenti a percussione come Cajon, Djembe  e percussioni a cornice e minori della tradizione del Sud Italia. Si sperimenta e matura professionalità e competenze in ambiti molto diversi: dal rock al blues, al reggae, ai generi del Sud America. Al momento lavora da anni come cantante autrice del progetto “Valeria Quarta” ed è cantante percussionista del trio “Le tre sorelle”, progetto musicale che ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare le vocalità femminili del Sud Italia.

    Li Bassi – Guitars & Mechanics

    Chitarrista e producer, si è esibito dividendo il palco con moltissimi artisti come Steve Winwood, Whitney Houston, Eugenio Finardi, Max Gazzè, Bandabardò e tanti altri. Come autore musicista ha firmato per Emi, Warner Chappell, Universal, Diy, RaiTrade e molte altre etichette. Ha pubblicato il suo disco d’autore “Il lato giusto” nel 2015, vincendo il premio Carisch “Stefano Rosso”. Lavora stabilmente con la compagnia “Assemblea Teatro” dove ha portato in scena testi di e con Renzo Sicco e Luis Sepùlveda. 

    È autore per la casa di produzione Banijay per Rai, Mediaset, La7, Sky.

    Franco MontanaroVoice & South Italy tambourine & Ancestral rattles

    Tamburellista e cantante di musica folk del Sud Italia. Suona tamburi a calice e a cornice del Mediterraneo.

    Si è esibito in due edizioni della Notte della Taranta con i “Cantori di Villa Castelli”. 

    A Torino ha fondato il gruppo “Collettivo Musicale In.con.tra.da” con cui ha fatto diversi tour in Sardegna, Marocco, Francia, Svizzera e Italia.

    È stato per otto anni co-organizzatore del Festival delle Province con il Teatro delle Forme di Torino esibendosi in svariate regioni d’Italia, Francia e Marocco.

    Ha suonato con l’Ensemble di Percussioni del maestro Tarek Hawad Alla, esibendosi in molteplici festival di Danza Orientale in tutta la penisola.

    Oreste ForestieriPlectrum & Mediterranean wind instrument 

    Polistrumentista, suona flauti e strumenti ad ancia, tamburi a cornice e strumenti a plettro del Mediterraneo.

    Con diversi ensemble e orchestre ha accompagnato artisti come Otello Profazio, Tonino Carotone, Raiz, Mariano Caiano, Fabio Curto ed altri.

    Ha suonato con diverse formazioni in importanti rassegne e Festival di World Music in Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Belgio, Turchia, Grecia, Romania, Marocco, Argentina e Brasile.

    Ha pubblicato come autore il suo primo disco nel 2006 “Taranta Muffin – U passatu è turnatu” e ha registrato i suoi strumenti per un consistente numero di produzioni.

    Ha lavorato con diverse compagnie teatrali come musicista in scena e musicista attore per spettacoli di Commedia dell’arte, Teatro di narrazione e Varietà.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • PUPI DI SURFARO “Animal Farm” è il nuovo disco della band siciliana ispirato all’opera di George Orwell e dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita

    Per la neonata etichetta It-Folk, esce questo album concettuale, sulla rivoluzione, le false libertà e le nuove schiavitù, sempre nel tipico stile dirompente del trio siciliano.

    “Animal Farm” arriva dopo cinque anni dal fortunato “Nemo Profeta”, il disco che ha aperto la strada al Nu Kombat Folk. È un album concettuale, ispirato alla letteratura distopica del ‘900 europeo ed è dedicato al genio di Pier Paolo Pasolini, nell’anno del 100° anniversario della sua nascita. Come nel romanzo omonimo di George Orwell, nel disco la figura del maiale, l’animale geneticamente più vicino all’uomo, attraverso una lunga serie di ribellioni e rivoluzioni, conquiste politiche, sociali ed evolutive, piccole e grandi, riesce ad emanciparsi dalla sua condizione di bestia sottomessa, soggiogata e schiava del potere. Ispirato da principi di uguaglianza e solidarietà, finisce poi per tradire i suoi fedeli compagni e la sua stessa causa. È un album concettuale che racconta la nostra società, in un periodo storico in cui il sistema capitalista e imperialista si rivela in tutta la sua mostruosità e spietata aberrazione. L’illusione borghese tradita dai suoi stessi assurdi presupposti. Le grandi verità monolitiche si rivelano gigantesche menzogne.

    Ogni rivoluzione, lotta sociale e conquista ci ha fatto approdare ad una sempre più

    assurda e sofisticata condizione di finta libertà e nuova schiavitù. Un deserto, una gabbia senza sbarre da poter infrangere e tanto sconfinata da non poter sfuggire.

    I Pupi di Surfaro è un progetto vivo, in continua evoluzione, una sperimentazione continua e sempre aperta, un laboratorio di idee e suoni. Un progetto con una identità forte, ma non fissa. Nasce dalla necessità di scoprire il folk, le radici. Si evolve nella consapevolezza, l’esigenza di trovare uno stile comunicativo contemporaneo, originale, innovativo. È un progetto radicato nel passato, che vive nel presente, proiettato nel futuro. Fugge dagli stereotipi del folk, legato all’utilizzo di suoni e strumenti musicali anacronistici, museali. Ma della musica popolare vuole mantenere vivo lo spirito, l’intenzione, l’ironia, la rabbia, i temi sociali e politici, lo sguardo sui fenomeni storici, attuali e del passato, visti da vicino, dal basso, dal “sud”. Una parola prorompente, poetica e diretta. Concreta e dissacrante. Un suono forte, potente, trascinante.

    TRACK BY TRACK

    POVERA PATRIA – Cover del brano del grande Franco Battiato. Siciliano, visionario e sperimentatore per eccellenza.

    TOTALITARISM – È un canone psichedelico. Non c’è via di scampo. Siamo schiavi della nostra cultura dominante. Il nostro modello di libertà fa parte del pacchetto completo in dotazione al momento della consegna della nostra gabbia.

    PARRU CU TIA – Un testo del grande poeta siciliano Ignazio Buttitta, che recita “to è la curpa!”. Se vivi miseramente, chino e schiavo del potere, è solo colpa tua. Purtroppo, ancora attualissimo.

    HOBESUS – È ispirato a L’obeso di Giorgio Gaber. Descrive la società capitalista che mangia e divora tutto e tutti. Non è mai sazia e diventa sempre più grande, enorme, fino ad esplodere.

    PIG THE ENEMY! – È un inno, un insulto e un’imprecazione. Riprende direttamente il romanzo Animal farm di Orwell. È un incitamento alla ribellione, alla rivoluzione… And fuck the capitalism!

    AMAMI IN SOGNO – Una ballata. Una storia di un amore malato e perverso. Un maiale ama follemente una creatura piccola e delicata. Attratto fisicamente è spinto dal suo istinto bestiale. Ha paura di avvicinarsi a lei. Ha paura di amarla. Vuole fermarsi un attimo prima di toccarla, per paura di farle del male.

    MALAMERIKA – È ispirato a Sicilia armata, il libro-inchiesta di Antonio Mazzeo. È dedicato alla lotta contro la militarizzazione della Sicilia. Contro il MUOS e le basi militari americane e filo-americane nell’isola.

    CARA LIBERTÀ – Introdotta da un estratto del discorso sulla Costituzione del 1955 di Piero Calamandrei. È un inno alla Costituzione italiana. Dedicata a tutte le vittime e le vite sacrificate nella lotta contro la follia della guerra e alla conquista della libertà.

    QUANNU LU PORCU… – Chiude il disco e percorre le tappe evolutive che “l’animale” ha percorso, dall’alba dei tempi, per giungere alla condizione di “libero e pensante”. Da uno stato di totale immersione ed armonia con la natura, ad una presunta capacità di potere e di controllo. L’animale selvaggio conquista, tappa dopo tappa, la sua posizione di schiavo, seduto comodamente nella sua lussuosa gabbia super-tecnologica.

    It – Folk è un coordinamento folk di artisti, operatori e festival che da oggi diventa anche l’etichetta che vuole raccogliere il grande folk italiano, storico e giovane insieme. Nasce dopo il successo di una serie di eventi ed iniziative tra cui il festival Folkstock svoltosi l’anno scorso con grandissima partecipazione, grazie al lavoro di Enrico Capuano, Giuseppe Marasco, Claudia Barcellona e Giordano Sangiorgi, di artisti, dopo varie manifestazioni folk e in vista del prossimo Premio Folk & World a cura di Antonio Melegari che vede insieme diversi festival e tanto altro, per un movimento che valorizzi il folk & world italiano in ambito nazionale e internazionale. Dopo questa prima uscita, sostenuta da Materiali Musicali, Italy Sona, Musica Lavica Records, Comar 23, Caligola Edizioni, Terapia Artistica Intensiva con la collaborazione di Anagrumba, Materiali Sonori, Blonde Records e Sud Ethnic, si lavorerà ad altre pubblicazioni. 

    Etichetta: It – Folk

    Release album: 1 maggio 2022

    CONTATTI E SOCIAL

    Sito www.pupidisurfaro.com 

    Facebook https://www.facebook.com/pupidisurfaroofficial/?fref=ts

    Instagram https://www.instagram.com/pupidisurfaro/

    It-folk https://www.facebook.com/groups/1070764059746698

    Tamurriata Rock Radio https://www.facebook.com/groups/tammurriatarockradio

    BIO

    I Pupi di Surfaro nascono circa un decennio fa. Il progetto originario è quello di riscoprire la musica popolare siciliana e del sud Italia, ma, da subito, con un’impronta spiccatamente innovativa. L’impegno sociale e politico è sempre stato imprescindibile nel percorso artistico della band. La sperimentazione, la chiave del progetto.

    Esordiscono nel 2010 all’XI Festival della Nuova Canzone Siciliana. Vengono subito apprezzati dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Aprono molti concerti dei Modena City Ramblers in tutta Italia. Suonano sui palchi del Taranta SicilyFest, Forum Antimafia a Cinisi, Maggio Sermonetano, BasulaFest, Carovana Antimafia, MedFest, Festival dello Scorpione a Taranto, Milano Expo, Milano Ex Polis, Folkest, Mare e miniere, European Jazz Expò, Negro Festival, All you need is pop di Radio Popolare, Auditorium del Parco della Musica di Roma. Viaggiando per l’Italia, riscuotono un crescente consenso. Nel 2013 e nel 2017 sono semifinalisti a “Musicultura”. Con “Cantu d’amuri” vincono Il premio “Musica contro le Mafie”. Nel giugno 2016 producono, con Aldo Giordano, il nuovo singolo “Li me’ paroli”, col quale hanno vinto l’importantissimo premio internazionale “Andrea Parodi”. Sono stati finalisti al “Premio Fabrizio De Andrè”. Nel 2017, col disco “Nemo Profeta” sono finalisti alle Targhe Tenco. Nel 2018 vincono il “Premio Voci per la libertà” di Amnesty.

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • VIENI VIA CON ME, il nuovo singolo di Giovanni Salerno

    VIENI VIA CON ME, il nuovo singolo di Giovanni Salerno

    VIENI VIA CON ME è il nuovo singolo edm del produttore Giovanni Salerno con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle. Il sogno di ogni adolescente è quello di trovare l’amore nella stagione estiva, per poterla rendere indimenticabile. Le cotte estive sono, però, spesso destinate ad una fine e pervade, allora, una sensazione di malinconia, come alla fine di ogni estate. VIENI VIA CON ME, ci racconta la passione delle bollenti storie estive con ritmi incalzanti, tipici di una hit tutta da ballare in riva al mare.


  • Covergreen 2022: i primi tre appuntamenti a Castagneto Carducci!

    Covergreen 2022: i primi tre appuntamenti a Castagneto Carducci!

    23, 24 e 25 giugno torna la popolare rassegna di coverart, ospiti Michele Cortese, Daniele Stella e Donato Zoppo, incontri, vinili e racconti tra le copertine storiche dell’epoca d’oro, i sessant’anni dei Beatles e la canzone d’autore italiana 
    Covergreen 2022: i primi tre appuntamenti a Castagneto Carducci! 

    Comune di Castagneto Carducci
    Associazione Culturale Covergreen 
    presentano:

    COVERGREEN 2022
    MUSICA DA GUARDARE
    VII Edizione

    Giovedì 23 giugno 2022
    Piazza della Stazione
    Donoratico (LI)

    ore 19.00 
    inaugurazione mostra 
    Black & White 
    [a cura di Paolo Mazzucchelli] 

    ore 21.30
    Dalla Stazione alle Stelle
    [racconti e video con Daniele Stella e Donato Zoppo]


    Venerdì 24 giugno 2022
    Piazza della Gogna
    Castagneto Carducci (LI)

    ore 19.00 
    inaugurazione mostra 
    Black & White 
    [a cura di Paolo Mazzucchelli] 

    ore 21.30
    A Hard Day’s Night – 60 anni di Beatles 
    [racconti e video con Daniele Stella e Donato Zoppo]


    Sabato 25 giugno 2022
    Piazza della Gogna
    Castagneto Carducci (LI)

    ore 19.00 
    inaugurazione mostra 
    Black & White 
    [a cura di Paolo Mazzucchelli] 

    ore 21.30
    La sera dei Miracoli – attraverso la canzone italiana 
    con Michele Cortese 
    Donato Zoppo


    Sarà un’estate speciale quella di Covergreen, la popolare rassegna di cover art e cultura classic rock che si tiene ogni anno a Piombino e in Val di Cornia. Un’estate all’insegna degli eventi legati al rapporto tra musica e immagine, agli album storici che hanno cambiato il volto del rock, alle conversazioni con grandi artisti dell’epoca d’oro, all’esposizione di copertine celebri, da sempre il marchio di fabbrica della rassegna. Il primo grande appuntamento per l’estate di Covergreen 2022 parte a Castagneto Carducci nei giorni 23, 24 e 25 giugno. C’è grande attesa per questo tris di incontri accomunati dalle copertine degli anni ’60 e ’70, dalla conduzione di Donato Zoppo, dall’incrocio tra arte grafica, rock classico, aneddoti e racconti, piccole e grandi storie in musica. 

    Si comincia a Donoratico giovedì 23 con l’inaugurazione della mostra di copertine Black & White a cura di Paolo Mazzucchelli, collezionista e operatore culturale lombardo, uno dei principali esperti del settore. La mostra di copertine, fiore all’occhiello di Covergreen durante gli anni, sarà incentrata sui lavori in bianco e nero più importanti: David Bowie, Patti Smith, Lou Reed, U2, Ramones, ma anche Bob Dylan, Beatles, Rolling Stones, Peter Gabriel e tanti altri artisti, ritratti da giganti dell’arte e della fotografia. Il primo evento sarà proprio legato alle copertine della mostra: si chiama Dalla Stazione alle Stelle ed è un viaggio nell’immaginario evocato da queste cover. Donato Zoppo – conduttore radiofonico, scrittore, storyteller rock – racconterà i segreti dei dischi esposti con il contributo video di Daniele Stella, travolgente veejay di VideoDanz. 

    Venerdì 24 si passa a Castagneto, con una serata speciale tutta dedicata ai Beatles e ai loro sessant’anni di storia. Si chiama A Hard Day’s Night e sarà un itinerario tra musica e video dedicato agli album dei Beatles, in occasione dell’imminente celebrazione del loro sessantesimo anno di attività discografica, inaugurata il 5 ottobre 1962 con lo storico 45 giri Love Me Do/PS I Love You. Ancora una volta Donato Zoppo e Daniele Stella condurranno il pubblico in un percorso legato all’immaginario beatlesiano, dal debutto a 33 giri Please Please Me (1963) al canto del cigno Let It Be (1970).

    Dall’estero all’Italia, alla migliore canzone italiana, con il ritorno di Michele Cortese, popolare cantautore vincitore con gli Aram Quartet della prima Edizione di X Factor e autore di una ricca discografia solista. Insieme alla narrazione di Zoppo, Cortese sarà il protagonista di La sera dei Miracoli – attraverso la canzone italiana: uno storytelling acustico dedicato a cinque figure amatissime della nostra canzone come Lucio Dalla, Franco Battiato, Fabrizio De André, Ivan Graziani e Lucio Battisti. Una serata unplugged voce e chitarra, quella di sabato 25 a Castagneto, con la quale si chiudono i tre giorni di Covergreen, in attesa di nuovi appuntamenti sul territorio che saranno presto comunicati.