Category: Comunicati stampa

  • Domenica 2 febbraio alle ore 18:00, ad Avella (AV) presso il Convivium Garden (Via Anfiteatro, 10), verrà presentato “Libidal”, il nuovo lavoro discografico del cantautore e musicista Davide Matrisciano.

    Domenica 2 febbraio alle ore 18:00, ad Avella (AV) presso il Convivium Garden (Via Anfiteatro, 10), verrà presentato “Libidal”, il nuovo lavoro discografico del cantautore e musicista Davide Matrisciano.

    L’evento sarà moderato dalla giornalista e cantante Antonietta Sorrentino, e madrina dell’evento sarà la giornalista e conduttrice Autilia Napolitano.

    La trilogia “Libidal” – in arrivo dopo un silenzio di cinque anni dall’album “Buona Visione” e in vendita in tutti i negozi dal 29 novembre per le etichette La Cellula/MaxSound – è un viaggio introspettivo che abbraccia momenti di vita vissuta dall’artista soprattutto nell’adolescenza e post-adolescenza, ma non solo; c’è spazio per fatti di cronaca che hanno nel tempo colpito particolarmente la sua sensibilità, storie completamente inventate su sfondi a volte cruenti e a volte satirici nei confronti della politica e della società odierna, mere riflessioni sulla natura umana/disumana, ecc.

    Ad impreziore questo imponente progetto ci sono tanti ospiti illustri, tra i quali: Vince Tempera, Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, Leland Sklar, Ricky Portera, Maurizio Fabrizio, i compianti Vittorio De Scalzi dei New Trolls e il bassista e compositore Piero Montanari, Maurizio Fabrizio, Lucio Fabbri, Nello Salza (denonimato la tromba del cinema italiano e stretto collaboratore per 35 anni di Ennio Morricone), ecc.

    Le 42 tracce che compongono la trilogia sono state mixate e masterizzate da Max Carola, noto ingegnere del suono con all’attivo svariate collaborazioni illustri, come: Zucchero, Franco Battiato, Aerosmith, Roxette, Simple Minds, ecc.

    Le foto di copertina sono state realizzate dalla fotografa Angela Sodano, mentre la parte grafica è stata curata dal grafico e artista visivo Alessandro Palmigiani (da circa un ventennio collaboratore di Renato Zero).

    Il singolo apripista è stato “29 luglio”, con la featuring di Johnson Righeira, icona indiscussa degli anni ‘80. Il secondo singolo – in uscita in questi giorni e anch’esso accompagnato da un videoclip con la regia di Alfonso Alfieri per ViewProduction – è “Salotto 1928”: un brano con cui l’artista ha voluto omaggiare la compianta nonna (Carmela), ispirandosi appunto al salotto della casa di quest’ultima. Ad aver partecipato al video c’è Alessandro Perfetti (in arte Pikkolomini) – attore e cantante romano noto al grande pubblico per aver partecipato a ben sette film di Carlo Verdone – col quale Matrisciano ha già collaborato in passato e anche in questa trilogia (ospitandolo in tre brani in veste di corista); poi lo scrittore Giuseppe de Grado, anche autore di canzoni insieme a Carmen Lanzi (anch’ella presente nel videoclip) con la quale forma da diversi anni il duo Gli Autoritratti, il musicista Max Cermola (massiccia la sua partecipazione in molti brani della trilogia), Marina Fiore e Giuseppe Sellaroli.

    Per ulteriori info: http://www.davidematrisciano.net


  • Saughelli presenta il nuovo video “Tra il coraggio e la follia” , tratto dall’edizione deluxe appena uscita di Fregi dell’anima

    Saughelli presenta il nuovo video “Tra il coraggio e la follia” , tratto dall’edizione deluxe appena uscita di Fregi dell’anima

    GUARDA UN ESTRATTO DEL VIDEO IN ANTEPRIMA

    https://youtu.be/y9JEI0Kf9Co?si=1jkGYZlitrP35va6

    Il brano, dopo diversi anni, vede finalmente la produzione e la realizzazione di un

    video che uscirà ufficialmente, sui rispettivi canali Youtube, il 31 gennaio per Saughelli

    ed il 7 febbraio per Zorama.

    Il brano “Tra il coraggio e la follia” nasce dalla collaborazione tra Zorama (autore per

    Mina, co-autore con Franco Migliacci ed inoltre ha collaborato con il compianto

    Federico Salvatore e Frank Nemola, storico collaboratore di Vasco Rossi) e Saughelli

    (cantautore, polistrumentista, corista, compositore, arrangiatore, sound designer e

    docente di musica presso il Ministero della Pubblica Istruzione, che ha collaborato in

    diversi album di Zorama, Davide Matrisciano e in singoli con i Noyceback e i

    Resurrextion). Zorama ha curato il testo, mentre Saughelli la musica e

    l’arrangiamento; il brano è stato registrato a due voci alternate su strofe e ritornelli, con

    un bridge armonizzato ed un finale cantato all’unisono in modulazione, in cui i due

    mostrano la loro vocalità in simbiosi. Il brano è contenuto nell’album “Fregi dell’anima

    (Deluxe Edition)” di Saughelli, uscito nell’ottobre del 2024, per le etichette La Cellula

    Records e Maxsound e distribuito da Audioglobe in tutti i negozi fisici e da Distrokid

    su tutte le piattaforme online; è stato masterizzato da Max Carola (Aerosmith,

    Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero ecc.). L’album contiene 20 brani che

    comprendono 4 bonus tracks e un inedito (Speranze da Crocifiggere), in cui il testo è

    stato scritto dal filosofo e cantautore Davide Matrisciano (collaborazioni con Paolo

    Benvegnù, Vince Tempera, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours,

    Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale,

    Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, ecc.).

    Il brano, dopo diversi anni, vede finalmente la produzione e la realizzazione di un

    video che uscirà ufficialmente, sui rispettivi canali Youtube, il 31 gennaio per Saughelli

    ed il 7 febbraio per Zorama. Il soggetto del video è stato ideato e scritto da Zorama,

    che compare come attore protagonista insieme a Saughelli. Regia, direzione e

    montaggio sono di Alfonso Alfieri per ViewProduction, mentre fotografia e air drone

    di Nello Imperato. Le riprese addizionali sono state realizzate ad Avellino da Davide

    Matrisciano, a Helsinki da Sergio Scognamiglio e a Chivasso (TO) da Gaetano Iovino.

    Tra le comparse è presente Alessandro “Serpiko” Marino.

    La versione digitale contiene invece 26 brani, di cui 3 sono versioni demo, antecedenti

    ad alcuni già contenuti nell’album e altri 3 sono versioni più scarne rispetto a quelli già

    contenuti nel suddetto album, che fu prodotto per la prima volta nel 2008 per la “Smile

    Records”, ma conteneva solo 16 tracce ed un altro mastering. Il brano “Tra il coraggio

    e la follia” è contenuto anche in un album di Zorama del 2008, “Frequento il vento”,

    anch’esso con un diverso mastering.


  • Tarci canta la confusione del nostro tempo con ironia in “La Terra è piatta”

    Tarci, cantautore siciliano d’adozione toscana, torna con “La Terra è piatta” (Greys Production), il suo nuovo singolo che, con intelligenza e ironia, fotografa una società in bilico tra verità e menzogna, tra scienza e fake news.

    Il titolo stesso – una provocazione che richiama uno dei più celebri complotti moderni –, è solo l’inizio di un racconto musicale che integra una base allegra e orecchiabile a un testo denso di riferimenti all’attualità. Tarci evidenzia la tendenza diffusa a credere in qualunque nuova teoria o “verità”, spesso senza sviluppare un pensiero critico a riguardo.

    “La Terra è piatta” è il racconto di una contemporaneità disarmante, sempre più retta sul filo distopico del vano e dell’assurdo, un brano che prende forma da un periodo di riflessione post-pandemico, in cui la disinformazione ha trovato terreno fertile, mutando la percezione della realtà. Nel testo, scritto dallo stesso Tarci, l’artista denuncia con ironia il caos informativo che ci circonda: «La terra è piatta, la terra è tonda, ogni teoria è perfetta su tutto ciò che mi circonda e la mia testa confusa sprofonda».

    Con una scrittura chiara e pungente, la penna di Tarci affonda nel decadimento dell’istruzione – «I professori non sono più gli stessi, prima facevano didattica frontale» – e nell’abuso della tecnologia che spesso confonde più che chiarire.

    «Non è un attacco o una lezione di moralità – spiega Tarci -, ma un invito a riflettere su quanto siamo pronti a credere a qualunque cosa senza fermarci a pensare. Viviamo in un’epoca in cui avere la “verità in tasca” sembra più importante che ricercarla e comprenderla davvero.»

    “La Terra è piatta”, con la sua arguta spontaneità, riesce a parlare a tutti, senza presunzione. Grazie a una musicalità leggera e a un testo ricco di spunti, il brano invita gli ascoltatori a prendersi del tempo per osservare criticamente ciò che accade dentro e intorno a noi, sottolineando l’importanza del pensiero indipendente in un periodo storico caratterizzato da polarizzazioni e schieramenti superficiali.

    «Credo che l’ironia sia uno strumento potentissimo per affrontare argomenti complessi – aggiunge Tarci -. Con questo brano voglio offrire un momento di leggerezza, ma anche un’occasione per fermarsi e analizzare.»

    “La Terra è piatta” è il risultato della collaborazione con il produttore Massimiliano Cenatiempo, già al fianco di Tarci nel precedente singolo, “Tu”. L’arrangiamento, curato nei minimi dettagli, restituisce un equilibrio perfetto tra il tono ironico del testo e la rilevanza del messaggio.

    Per Tarci, fare musica non significa solamente intrattenere, ma sollecitare il pubblico ad interrogarsi, a porsi quesiti sulle dinamiche che plasmano il nostro modo di pensare e agire. In un mondo in cui le informazioni si accumulano senza ordine, questa release diventa un vero e proprio richiamo alla consapevolezza e al pensiero critico.

    «Abbiamo bisogno di ritrovare il gusto di farci domande, di non dare nulla per scontato. Se questa canzone riuscirà a far sorridere e pensare anche solo una persona, avrò raggiunto il mio obiettivo.» – Tarci.

  • Adriano Formoso: grande successo al Teatro San Babila di Milano per il Formoso Therapy Show

    Sabato 25 gennaio 2025 il Formoso Therapy Show ha illuminato il Teatro San Babila di Milano, regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile di arte, psicologia e musica.

    La sala era gremita di giovani studenti, famiglie con bambini e professionisti della salute, tutti catturati dalla magia di uno spettacolo che unisce emozione, riflessione e intrattenimento.

    Adriano Formoso, artista poliedrico e innovativo, ha saputo incantare con monologhi profondi, brani intensamente interpretati e momenti di interazione diretta con il pubblico, che si è lasciato coinvolgere in esperimenti simpatici e istruttivi. Un evento di straordinario valore sociale ed educativo, capace di lasciare un segno profondo.

    Ad accompagnare Adriano, una straordinaria formazione di musicisti, veri player man di fama internazionale: Luca Fraula (pianoforte), Claudio Beccaceci (chitarra), Tiziano Codoro (tromba), Fabio Costanzo (flicorno), Francesco Bianchi (saxsofono), Massimo Fusaro (percussioni), Francesca Morandi (basso) e Pier Tarantino (batterista). Insieme hanno dato vita a una colonna sonora ipnotica, arricchita dalla voce profonda e coinvolgente di Adriano Formoso, capace di trasformare ogni brano in un viaggio emotivo. Con poesia, drammaticità, romanticismo e, a tratti, una comicità intelligente, Adriano ha esplorato i grandi temi della vita, intrecciando arte e psicologia con una rara maestria.

    Tra allegria e introspezione, il Formoso Therapy Show ha saputo essere autentico teatro filodrammatico, un ritorno alle origini per Adriano quando studiava recitazione da allievo del maestro Riccardo Pradella. La sua esperienza giovanile ha incontrato ieri sera un’inedita maturità artistica, con brani che si sono distinti per poesia, drammaticità e romanticismo. Con il suo spettacolo Adriano Formoso ha trasportato il pubblico in un viaggio emotivo senza precedenti. Le sue capacità di improvvisazione e la comicità intelligente, intrecciate con aspetti tragicomici della vita, hanno strappato risate e offerto momenti di crescita.

    Uno dei momenti più toccanti della serata è stato quando Adriano è sceso dal palco in platea per abbracciare e baciare una signora e portarla per mano sul palco. La presenta come una sua cara amica da 30 anni che si chiama Ines Tebaldi. “Lei è Ines” racconta al pubblico Adriano, mentre i due restano vicini tenendosi stretti per mano, lei timida e visibilmente affettuosa è stata accolta con un caloroso applauso. Adriano, con la sensibilità che lo contraddistingue, ha offerto un sentito omaggio alle mamme, raccontando con emozione che Ines è una donna e una mamma coraggiosa, che con una vita umile ha affrontato grandi sacrifici per crescere due bambini. Quei bambini, ha rivelato, si sono innamorati della musica come lui, diventando due grandi artisti: Alessandro e Grido Liotti, conosciuti dal pubblico come J-Ax e Grido dei Gemelli DiVersi. Questo gesto di Adriano ha commosso l’intera platea, che ha risposto con un applauso sincero e toccante, unendo gratitudine e ammirazione per una storia così umana e significativa.

    Temi ben strutturati del Formoso Therapy Show e armoniosamente collegati hanno guidato il pubblico in un viaggio nella storia dell’essere umano, dall’infanzia ai diritti educativi, dalla violenza alla follia della guerra. Il Formoso Therapy Show ha dimostrato ancora una volta la capacità unica di Adriano Formoso di combinare arte, psicologia e musica, creando uno spettacolo che diverte, educa e commuove.

    Alla fine dello spettacolo, il pubblico, ancora emozionato, è rimasto per circa un’ora ad attendere Adriano e i suoi musicisti al firmacopie del libro sulla Neuropsicofonia. Un momento che ha chiuso in bellezza una serata indimenticabile, capace di unire cuore e mente in un’esperienza unica e memorabile.

    Biografia

    Adriano Formoso vive e lavora a Milano ed è il primo cantautore italiano, psicologo, omeopata, naturopata e psicoterapeuta ad aver portato la musica in un reparto ospedaliero di ostetricia e ginecologia, presso un importante ospedale milanese.

    Ricercatore nell’ambito delle neuroscienze, Adriano si dedica allo studio della relazione tra musica, cervello ed emozioni.

    Le sue competenze gli hanno permesso di essere protagonista della rubrica del TG2 “Tutto il bello che c’è”, dove propone le sue “pillole” di canzoneterapia e Neuropsicofonia, un approccio innovativo che coniuga arte, scienza e psicologia.

    Autore del libro Nascere a Tempo di Rock applaudito al Salone Internazionale del Libro di Torino, ha reso la musica uno strumento per il benessere psicologico e per la crescita personale, integrandola nel suo percorso terapeutico e artistico.

    Fondatore del Centro di Psicologia e Psicoterapia e del Centro di Ricerca in Psicoanalisi di Gruppo bioniana e di Neuropsicofonia a Garbagnate Milanese, ha iniziato la sua carriera unendo arte e terapia già in giovane età, lavorando presso il Carcere Minorile Beccaria di Milano.

    Da lì, ha proseguito la sua opera nei servizi territoriali per le tossicodipendenze, nelle comunità terapeutiche e nei centri psicosociali per pazienti con gravi patologie come la schizofrenia.

    Nel mondo dello spettacolo, Adriano ha portato la relazione di aiuto al servizio del benessere psicologico attraverso il suo innovativo Formoso Therapy Show. Questo spettacolo, che unisce musica e formazione, è stato accolto con entusiasmo nei teatri italiani, dove aiuta il pubblico a riflettere su temi come la crescita personale e la gestione dei disturbi psicologici.

    Cantautore apprezzato, opinionista radiotelevisivo, scrittore e autore di articoli scientifici, Adriano Formoso continua a ispirare con la sua capacità unica di intrecciare musica, psicologia e ricerca scientifica, rendendo l’arte un potente mezzo di trasformazione e benessere.

     

    Sito Web | Instagram | Facebook | YouTube | Linkedin

  • Camilla Bianchini: il secondo episodio di “Call Back”, “La fattoria degli animali”, disponibile dal 27 gennaio

    Dal 27 gennaio 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la seconda puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    In questo secondo episodio “La fattoria degli animali”, Nina riceve una mail dalla famosa casting director Soldonipertuttitrannecheperte, in cui le viene chiesto di fare da “spalla” per i provini del film “Il Purgatorio delle Gnocche”. Nonostante il lavoro non sia retribuito, Nina decide (suo malgrado) di accettare, sperando che l’esperienza possa rivelarsi utile. Tuttavia, una volta arrivata alla sede dei provini, scopre che il suo compito non sarà dare le battute alle ragazze provinate, bensì portare a spasso l’animale domestico della casting director, “Baby”. Nina immagina si tratti di un cane, ma invece…

    Le avventure di Nina, però, non finiscono qui: dopo una giornata turbolenta, l’aspetta la cena di doppia laurea del cugino Gianfra a Villa Amami, con le solite detestabili domande di routine di parenti e amici. Ma durante la serata, arriva anche un’inaspettata proposta di lavoro da Soldonipertuttitrannecheperte.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il secondo episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 27 gennaio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

    Instagram

  • “Ricomincio così”: Jimmy racconta la forza di lasciarsi il passato alle spalle

    Jimmy, il cantautore pavese che ha conquistato il pubblico con l’album “Schegge di 66“, torna con “Ricomincio Così“, il suo nuovo singolo che combina mito e introspezione per celebrare il coraggio di ricominciare.

    Una danza di rinascita e affermazione, ispirata al simbolo universale della spirale, emblema di evoluzione e trasformazione: come il pavone perde le sue piume in autunno per rinascere in primavera, il brano, prodotto da Simone “Gone” Bacco, ci ricorda il potere rigenerante della musica, guidandoci in un cammino libero da malinconie e rimpianti. Con una penna abile nel rendere accessibili anche le sfumature più articolate della vita, Jimmy si lascia alle spalle relazioni tossiche, aspirazioni incompiute e sogni rimasti irrealizzati.

    Partendo da un chiaro riferimento al mito di Menelao, “Ricomincio Così” riflette sulla vanità di rincorrere ciò che non può essere recuperato, scegliendo invece di voltare pagina e abbracciare una nuova strada:

    «Il passato deve rimanere nel passato – spiega Jimmy – e non vale la pena cercare di recuperare ciò che non può tornare, proprio come Menelao che inseguì invano Elena. Ho scelto di chiudere quel capitolo della mia vita con gratitudine, consapevole di aver dato tutto, anche a chi si è rivelata solo “pazzia” o, come canto nel brano, una “Stronza a Buffet”. Questo nuovo inizio è come un valzer senza sosta, una dedica a me stesso e a ciò che davvero mi appaga, come la musica. Le “scarpe vecchie che non butto,” citate in un mio precedente singolo, “Neve Alle Maldive”, ora le metto da parte: non per dimenticare, ma per fare spazio a ciò che conta davvero.»

    Il vissuto personale dell’artista, diventa così un messaggio che parla a chi, lungo il proprio cammino, ha raccolto i frammenti di sé per riedificarsi e rimettersi in marcia. «E ora vado via, pieno di euforia. Parte da qui la via per questa danza», canta, tracciando con spontaneità una nuova traiettoria. Ogni verso sprigiona leggerezza consapevole, trasformando il gesto intimo di ripartire in un movimento collettivo, un invito a riprendere in mano la propria vita.

    In un tempo che sembra mettere alla prova ogni certezza, “Ricomincio Così” si fa strada come un canto di rinascita che ci chiede di guardare oltre per ricostruirci. Jimmy, con le sue parole, suggerisce che a volte, il primo passo verso il futuro, nasce dal coraggio di lasciarsi tutto alle spalle.

    «Scrivere questa canzone è stato come disegnare una linea netta – spiega il cantautore vogherese -. Era arrivato il momento di abbandonare ciò che non mi apparteneva più e di ricominciare. Non dimentico il passato, ma oggi scelgo di guardare avanti, libero e senza rimorsi.»

    Con “Schegge di 66”, Jimmy aveva saputo raccontare l’amore nelle sue molteplici forme, dal romanticismo all’amicizia, dall’affetto per gli animali all’amor proprio. Ora, con “Ricomincio Così”, segna una svolta in cui il fulcro non sono gli altri, ma il sé: il sapersi mettersi al centro e, da lì, ricominciare a camminare.

    Gli scatti fotografici di Nicole Scilipoti e Giulia Tuamaini completano l’universo narrativo del brano, restituendo visivamente il percorso di cambiamento che lo permea. I colori e le inquadrature trasmettono la stessa energia catartica del pezzo, offrendo un’immersione completa nel processo di trasformazione.

    James William Mazza, in arte Jimmy, è riconosciuto come una delle penne più incisive della sua generazione. Con “Ricomincio Così”, riesce a parlare a chi si è trovato a ricostruire, a ricostruirsi, facendo delle difficoltà un terreno fertile per nuove possibilità.

    «La vita è un susseguirsi di cicli e tappe – conclude Jimmy -. E io sono pronto a scoprire ogni sfumatura di questa nuova fase.»

  • MEMORI Presenta il nuovo singolo MIELE

    MEMORI

    Presenta il nuovo singolo

    MIELE

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/track/0RwH0dbWN4Xw79FreTPE3Q?si=fc426a3157d4441d

    Memori è un’artista focalizzata sulsupporto emotivo per gli ascoltatori attraverso l’esplorazione di varie emozioni e la creazione di ricordi insieme.“In questo mondo di solitudine e aberrazione, se queste note possono prenderti per mano anche solo per alcuni istanti, certamente troverai nuova forza per proseguire il viaggio. Ricordati di me e ricorda che la mia voce sarà la tua compagna di viaggio in qualsiasi momento tu ne abbia bisogno”.

    Il singolo è una personale versione di j-pop / j-rock con alcune parti di testo in giapponese scritte da Memori stessa.

    MIELE mostra un suono fresco e distintivo con contaminazioni rap, una sonorità del tutto nuova per il panorama italiano. Con il testo e la melodia totalmente auto prodotti, MIELE è 100% indie e fatto in casa con grande passione. Memori: “MIELE è una canzone che dipinge un amore impuro e acerbo, un amante che non sa giocare pulito perché incapace di rispettare l’altra persona, non perché cattivo d iper sé. Si tratta solo di scegliere il modo sbagliato di esprimere i propri sentimenti unito aduna forte immaturità emotiva. ”MIELE è disponibile dal 24 Gennaio su tutte le piattaforme di streaming.

    Memori sta attualmente promuovendo il singolo online ed è disponibile per interviste e features.

    Per maggiori informazioni:

    www.instagram.com/remembermemori

    www.remembermemori.com

    Oppure contattate:memo@remembermemori.com

    Grazie per l’attenzione.

    MemoriLinks:

    https://open.spotify.com/artist/1JPY2262ssDx0EQibCjWor?si=GocP_qXvQRKH-n0du6ptj

    wwww.instagram.com/remembermemori

    https://www.youtube.com/@memori333

  • MEMORI Presenta il nuovo singolo MIELE

    MEMORI

    Presenta il nuovo singolo

    MIELE

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/track/0RwH0dbWN4Xw79FreTPE3Q?si=fc426a3157d4441d

    Memori è un’artista focalizzata sulsupporto emotivo per gli ascoltatori attraverso l’esplorazione di varie emozioni e la creazione di ricordi insieme.“In questo mondo di solitudine e aberrazione, se queste note possono prenderti per mano anche solo per alcuni istanti, certamente troverai nuova forza per proseguire il viaggio. Ricordati di me e ricorda che la mia voce sarà la tua compagna di viaggio in qualsiasi momento tu ne abbia bisogno”.

    Il singolo è una personale versione di j-pop / j-rock con alcune parti di testo in giapponese scritte da Memori stessa.

    MIELE mostra un suono fresco e distintivo con contaminazioni rap, una sonorità del tutto nuova per il panorama italiano. Con il testo e la melodia totalmente auto prodotti, MIELE è 100% indie e fatto in casa con grande passione. Memori: “MIELE è una canzone che dipinge un amore impuro e acerbo, un amante che non sa giocare pulito perché incapace di rispettare l’altra persona, non perché cattivo d iper sé. Si tratta solo di scegliere il modo sbagliato di esprimere i propri sentimenti unito aduna forte immaturità emotiva. ”MIELE è disponibile dal 24 Gennaio su tutte le piattaforme di streaming. Prima della release, trovate un link privato per l’ascolto

    qui:https://www.dropbox.com/scl/fi/2ubr99pvwjk4dw36gtij1/MIELE-new-master.mp3?rlkey=t2ygoki9vshw50hle8ya995g2&dl=0

    Memori sta attualmente promuovendo il singolo online ed è disponibile per interviste e features.

    Per maggiori informazioni:

    www.instagram.com/remembermemori

    www.remembermemori.com

    Oppure contattate:memo@remembermemori.com

    Grazie per l’attenzione.

    MemoriLinks:

    https://open.spotify.com/artist/1JPY2262ssDx0EQibCjWor?si=GocP_qXvQRKH-n0du6ptj

    wwww.instagram.com/remembermemori

    https://www.youtube.com/@memori333

  • ARPIONI, la storica band ska italiana, Sabato 25 gennaio 2025 pubblica su tutte le piattaforme la cover di Ring of Fire del grande Johnny Cash

    ARPIONI

    Da oggi in uscita su tutte le piattaforme

    la cover di Ring of Fire

    del grande Johnny Cash.

     

    https://bfan.link/ring-of-fire-1

    Mentre fervono i lavori per la produzione di Buona Mista Social Ska vol 2 e continua il crowdfunding per diventarne coproduttori (https://sostieni.link/37030 ), noi Arpioni siamo comunque attivi su più fronti.

    Il 25 gennaio 2025 in uscita su tutte le piattaforme la nostra cover di Ring of Fire del grande Johnny Cash.

    “Quando il nostro vecchio amico Marco Caldez Calderone ci chiese di partecipare con un brano al cofanetto JOHNNY CASH IS A FRIEND OF US non vi furono dubbi sulla scelta del brano.

    Quel riff di fiati usato dagli Skatalites per “Music is my business” era la chiave di volta dell’operazione. Così abbiamo fuso la ritmica giamaicana con atmosfere decisamente vicine all’originale e il risultato, che non era scontato, ha sorpreso anche noi.

    A voi che lo ascolterete il giudizio finale, of course.

    Registrato,Mixato e Masterizzato da Element presso il Cool Blue Studio – Seriate (Bg).

    Una produzione degli Arpioni presso Ccm Studio – Chiuduno (Bg) con gli arrangiamenti curati da Franco Scarpellini e Riky Anelli con la supervisione di Stefano Kino Ferri, che sì è anche questa volta distinto per la sua duttilità vocale.

    Ovviamente tutta la crew musicale della band ha eseguito il brano e portato il suo contributo determinante.

    Il cofanetto In uscita anche come CD si presenta davvero ricco di versioni dei brani del nostro Man In Black: ben 31 brani, di artisti italiani e internazionali e una copertina realizzata da un’affermato street artist.

    Davvero una bella cosa farne parte.

  • Khamilla: il coraggio di affrontare se stessi in “Barbera”

    Un bicchiere di vino rosso, una melodia nata su una tastiera giocattolo, e una delle voci femminili più emozionanti della nuova scena cantautorale italiana: Khamilla, all’anagrafe Camilla Tetti, torna con “Barbera”, il suo nuovo singolo che si snoda tra radici blues, accenti jazz e incursioni pop, raccontando il bisogno di ritrovarsi in un mondo che chiede sempre di essere qualcun altro.

    Conosciuta per la sua capacità di toccare il cuore del pubblico e della critica – come dimostrato dalla precedente release “Rocky senza braccia”, vincitrice di numerosi premi in contest nazionali –, l’artista torinese si reinventa mantenendo intatta la sua anima black, e lo fa con un brano che si inserisce perfettamente nel contesto storico attuale, in cui l’importanza di riconoscere e accogliere le proprie fragilità è sempre più centrale, soprattutto tra le giovani generazioni.

    Nella cultura della performance e dell’apparenza, “Barbera” diventa così un antidoto, un invito a rallentare e a sedersi con le proprie ombre, guardandole dritte negli occhi e affrontandole, per trasformarle in occasioni di crescita. Il richiamo al vino rosso, simbolo di convivialità e introspezione, si intreccia con il bisogno collettivo di ritrovare una connessione sincera con sé e con il prossimo, lontano dalle pressioni dei social e dalle aspettative.

    “Barbera” nasce in una calda giornata d’agosto, da una semplice melodia su una tastiera giocattolo, che ha poi preso vita in un arrangiamento ricco di sfumature. Tra tromba, pianoforte ed anima, la traccia dalle venature elettroniche plasma un’atmosfera sospesa, capace di accompagnare un racconto tanto dolce quanto amaro. “Barbera” come manifesto della forza interiore e della resilienza, “Barbera” come emblema di un linguaggio musicale iconografico che tramite un elemento semplice, diventa una canzone intensa e complessa, portavoce della volontà di creare bellezza partendo dalle difficoltà.

    Il testo descrive con precisione sentimenti che si fanno immagini e, dalle immagini, parole, imprimendosi nella mente sin dal primo ascolto: «Spremi il mio cuore, versa Barbera, affogo i ricordi di quel che era»; «Mi lasci qui in bilico, l’amaro in bocca, tutte quelle bugie che mi dai a bere», istantanee che immortalano ricordi e descrivono con lucidità il peso delle delusioni, la difficoltà di lasciarsi andare. Khamilla analizza il rapporto tra la rabbia repressa e la necessità di accettarsi, trovando nella musica una valvola di sfogo, una via per liberarsi e fare pace con se stessa.

    Se con “Rocky senza braccia” l’artista ha reso omaggio all’iconico personaggio interpretato da Sylvester Stallone, sottolineando come la volontà di andare oltre i propri limiti possa prevalere persino sull’assenza di ciò che appare indispensabile – come le braccia per un pugile –, con questo nuovo singolo firma un manifesto per chi cerca di trovare equilibrio e significato nelle proprie complessità.

    Sin dagli esordi, Khamilla è un talento poliedrico che non si limita a scrivere e cantare, ma costruisce mondi interiori, microcosmi da cui trarre energia e forza per affrontare e dipingere la propria quotidianità. Nata e cresciuta a Torino, dove ha sviluppato una devozione profonda per la musica, ispirandosi a Lucio Battisti e Ornella Vanoni, attraverso sonorità soul e R&B – apprese ascoltando artisti come Bill Withers, Aretha Franklin ed Etta James -, ha trovato il suo personalissimo linguaggio musicale, che oggi si esprime attraverso liriche che abbracciano e al contempo spezzano, per fare spazio e ricostruire.  Dopo essersi esibita su palchi prestigiosi come quello di Venaria con Aiello e il CAP10100 di Torino, Khamilla si afferma come una delle nuove promesse del cantautorato italiano. Il suo stile richiama la rivoluzione artistica degli anni ’70, ma è fortemente radicato nel presente, raccontando tematiche contemporanee con una voce inconfondibile e un’autentica passione per la condivisione come mezzo di unione, eguaglianza e inclusione.

    “Barbera” è un brindisi simbolico a ciò che rende unico ciascuno di noi, tra cadute e vittorie personali, e, proprio come un buon calice di vino, porta con sé il sapore agrodolce delle esperienze vissute. È un invito ad assaporare le sfumature, un mix di dolcezza, amarezza e intensità che non si lascia solo ascoltare, ma si fa vivere, accompagnandoci in un momento di intima connessione e consapevolezza.