Category: Salute

  • Coronaro-Tac, a Catenanuova un centro diagnostico tra i più avanzati del Sud Italia

    Coronaro-Tac, a Catenanuova un centro diagnostico tra i più avanzati del Sud Italia

    Nel cuore della Sicilia, in provincia di Enna, opera il “Centro RM e TAC Catenanuova”. Al confine con la città metropolitana di Catania, è tra i più avanzati del Sud Italia nella diagnostica per immagini. Da sempre impegnato nella costante evoluzione tecnologica, ha acquisito una Tac 128 strati che permette, oltre alle tradizionali indagini, anche lo studio del sistema cardiovascolare incluso quello delle arterie coronariche e precisamente la Coronaro-Tac.

    «Abbiamo dotato il nostro Centro di un un’apparecchiatura Tac 128 strati di ultima generazione, che rappresenta la più avanzata tecnologia oggi esistente per effettuare nuove e più performanti indagini dedicate a tutti gli organi ed apparati del corpo umano. Mediante l’utilizzo di un particolare software, l’esame ottenuto con questo macchinario dedicato viene ricostruito rendendo facilmente leggibile l’eventuale grado di restringimento di una o più arterie coronariche.» spiega il direttore sanitario Dott. Claudio Genova «La Coronaro-Tac diagnostica la malattia coronarica (ostruzione del flusso sanguigno al cuore), la vasculite coronarica (infiammazione dei vasi arteriosi del cuore), le alterazioni nell’anatomia dell’aorta e delle coronarie. È un esame che fonda la sua specificità nella prevenzione, precedendo e indirizzando la successiva coronarografia.»

    Che una struttura sanitaria possa avere a disposizione una tale macchina è di importanza vitale. Questa, unitamente alle altre apparecchiature quali risonanza magnetica ad alto campo, densiometria ossea con metodo Dexa, ecocolordoppler, ecografia, ecografia mammaria, ecografia pediatrica, M.O.C., mammografia, radiologia digitale, senologia e visita senologica, fa sì che il “Centro RM e TAC Catenanuova” sia motivo di orgoglio e vanto, non solo per il territorio ennese ma per la Sicilia intera.

    Formato da professionisti altamente qualificati e provenienti da un’esperienza pluriennale nel settore, vanta uno staff ben rodato, gentile e puntuale, offrendo un eccellente servizio improntato all’accoglienza e alla disponibilità. A cominciare dal personale della reception. Convenzionato con il Sistema sanitario nazionale, il Centro opera per appuntamento a Catenanuova da lunedì a venerdì con orario antimeridiamo 9/13 e pomeridiano 14.30/16.30. Grazie all’autostrada A19 e allo scalo ferroviario, lo si può raggiungere comodamente. È situato in via Libertà, 118, e gli operatori rispondono alle chiamate indirizzate al numero telefonico 0935 76214.

    Nel sito web di nuova realizzazione è possibile prendere visione di elementi di approfondimento a maggiore contenuto scientifico ed effettuare una prenotazione online assicurandosi una diagnosi precisa e tempestiva. “Centro RM e TAC Catenanuova”: la tua salute al centro di tutto. Accoglienza, professionalità e tecnologia avanzata.

    Per ulteriori informazioni: https://risonanzatacsicilia.it / risonanzacatenanuova@gmail.com

  • Studio italiano dimostra correlazione fra livelli alti di TSH e maggiori possibilità di aborto spontaneo

    Studio italiano dimostra correlazione fra livelli alti di TSH e maggiori possibilità di aborto spontaneo

    Tra i principali cambiamenti che riguardano l’organismo nel corso della gravidanza, ci sono quelli che riguardano la tiroide. Questa ghiandola ha un’importanza fondamentale per la salute umana, intervenendo tra le altre cose sulla regolazione della funzione ovarica. Mantenere un corretto equilibrio degli ormoni tiroidei durante la gestazione è determinante per permettere uno sviluppo del feto privo di complicazioni. In un percorso di fecondazione assistita, durante la fase di stimolazione ovarica, ci possono essere effetti diretti e indiretti sulla funzione tiroidea della paziente, implicando un maggior rischio di sviluppare un ipotiroidismo e, di conseguenza, un innalzamento del valore del TSH. A maggiori livelli di TSH (l’ormone prodotto dall’ipofisi, che stimola la produzione degli ormoni tiroidei) corrispondono maggiori casi di aborto spontaneo?

    A questa domanda ha cercato di rispondere uno studio tutto italiano presentato durante il 40° Congresso della Società europea di Riproduzione umana ed embriologia (Eshre), coordinato dal dottor Mauro Cozzolino, Ginecologo Specialista in Medicina della Riproduzione di IVI Roma, che ha sottolineato la correlazione tra la somministrazione di estradiolo valerato e i valori di TSH, confermando la possibile relazione con l’aumento del rischio di aborto spontaneo nelle donne con TSH più elevato.

    Secondo lo studio, che ha preso in esame pazienti di età compresa tra 30 e 47 anni con trasferimento di una singola blastocisti, questo valore si innalza con la somministrazione del farmaco progynova che viene utilizzato in fase di stimolazione per far crescere l’endometrio prima del transfer. “Avevamo notato che molte pazienti prendendo questo farmaco avevano un incremento dei valori del TSH – spiega il dott. Mauro Cozzolino – e molto spesso ci ritrovavamo il giorno stesso del trasfer a dover incrementare o iniziare ad assumere l’eutirox, farmaco utilizzato in caso di scompensi ormonali della tiroide, o addirittura cancellare il transfer per valori del TSH troppo elevati. L’idea di questo studio nasce proprio dall’esigenza di monitorare prima il livello di TSH, incrementando del 25% la terapia con levotiroxina (Eutirox) quando si inizia la preparazione endometriale con l’estradiolo valerato (progynova), il farmaco utilizzato per far crescere l’endometrio prima del trasferimento di embrioni. Abbiamo appurato che, dopo 12 giorni di assunzione di progynova, il TSH si innalza. Quindi, nel momento in cui la paziente rimane in gravidanza dopo il trasfer, ma il TSH rimane alto, si va incontro ad un rischio maggiore di aborto rispetto a quelle donne che hanno un TSH controllato. L’idea è, quindi, monitorizzare il TSH e mantenerlo a valori bassi in maniera che, in caso di gravidanza si possa scongiurare l’aborto dovuto all’innalzamento del TSH”

    Questo studio rappresenta un passo avanti importante per conoscere la risposta dell’organismo di fronte ad una stimolazione con progynova, in particolare evidenzia come sia opportuno monitorare fin da subito i valori del TSH e intervenire con una giusta terapia ormonale in maniera da arrivare al momento della gravidanza con un livello di TSH normale e ridurre drasticamente il rischio di aborto spontaneo.

  • Salute: studio pionieristico sull’Intelligenza Artificiale al servizio delle metodiche di fecondazione assistita

    Salute: studio pionieristico sull’Intelligenza Artificiale al servizio delle metodiche di fecondazione assistita

    Esplorare l’embrione umano con l’intelligenza artificiale. Obiettivo: valutarne al meglio le caratteristiche prima dell’impianto. Un team di esperti ha combinato insieme 5 moduli di analisi delle immagini utilizzando appunto la visione artificiale e, secondo uno studio presentato a Milano durante il 38esimo meeting annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre), ha ottenuto un’accuratezza del 90% nella previsione di embrioni cromosomicamente normali. La metodica è stata messa a punto da Ivi, realtà internazionale specializzata in riproduzione assistita. E sono 2.500 gli embrioni analizzati. Secondo i risultati illustrati nel capoluogo lombardo, la percentuale di accuratezza è “vicina a quella ottenuta dallo studio convenzionale sull’embrione”, ma la tecnica è “meno invasiva”. Lo studio, che punta a migliorare sempre di più la pratica di scelta dell’embrione da impiantare nell’iter della procreazione assistita, è stato guidato da Marcos Meseguer, embriologo e supervisore scientifico di Ivi Valencia. “Essere in grado di valutare il potenziale di impianto dell’embrione in questo modo ci consente di migliorare l’efficienza di un processo fondamentale nella riproduzione assistita, come la coltura e la selezione degli embrioni”, ha spiegato Francesco Gebbia, ginecologo, specialista in medicina della riproduzione. Il nuovo metodo consiste nella rielaborazione di dati attraverso complessi algoritmi che evitano di dover manipolare l’embrione, effettuare biopsie ed estrarre cellule, “ottenendo così un’elevata capacità di successo nell’individuazione di embrioni vitali da trasferire nell’utero della madre”. Gli esperti hanno spiegato che queste percentuali “in precedenza venivano ottenute solo con metodiche molto invasive”. La tecnica utilizzata nella ricerca invece “non è invasiva” ed è “universale, standardizzata e automatica” e migliorerebbe gli attuali metodi di valutazione degli embrioni.

    “Il focus di questo studio – ha aggiunto Daniela Galliano, direttrice della Clinica Pma di Roma, specialista in ginecologia, ostetricia e medicina della riproduzione – risponde a una realtà indiscutibile: lo sviluppo embrionale non avviene allo stesso modo negli embrioni euploidi (cromosomicamente normali) e aneuploidi (cromosomicamente anormali). A questo punto, l’Intelligenza Artificiale potrebbe prevedere la ploidia? I 5 moduli che siamo stati in grado di analizzare e combinare ci mostrano che sì, sarebbe possibile e affidabile”. Quali sono gli aspetti studiati? In primo luogo, i parametri morfocinetici, modulo che fa riferimento ai momenti in cui si verificano gli eventi più importanti dello sviluppo embrionale, cioè quando l’embrione si divide in cellule fino a raggiungere lo stadio di blastocisti. Quello che gli esperti hanno verificato è che, se un embrione arriva più tardi in un evento, rispetto a un embrione euploide preso come riferimento, “la sua probabilità di essere aneuploide aumenta considerevolmente”, ha spiegato Gebbia. Il secondo aspetto è la morfologia embrionale: lo studio automatizzato di questo parametro mostra che gli embrioni con una buona morfologia hanno maggiori probabilità di essere cromosomicamente normali. La morfologia stessa ha una capacità predittiva del 68% per l’aneuploidia. Terzo punto: l’attività cellulare: Questo modulo consiste nel misurare il diametro di una cellula e la somma di tutti i diametri delle cellule dell’embrione in un momento specifico del suo sviluppo (da 2 a 8 cellule). “Questo calcola automaticamente i valori che vengono poi analizzati per 160 immagini, risultando in embrioni cromosomicamente anormali o aneuploidi con una lunghezza di diametro maggiore”. Questo perché impiegano più tempo a dividersi, la scissione produce molti movimenti e quindi aumenta la misurazione “, ha proseguito Gebbia

    Il quarto modulo riguarda poi l’attività mitocondriale: si tratta di associare la più piccola dimensione analizzabile per quanto riguarda l’immagine, che è un pixel, con la dimensione di un mitocondrio. Gli embrioni aneuploidi hanno un numero diverso di pixel rispetto agli embrioni euploidi, quindi questo modulo aiuta a prevedere l’aneuploidia con una precisione del 77%. Ultimo modulo: deformazione/restringimento: il restringimento si verifica in circa il 20% degli embrioni. Dopo aver analizzato automaticamente questo evento, si osserva che si verifica più frequentemente negli embrioni aneuploidi. “In breve, la visione artificiale ci consente di emulare le capacità dei nostri occhi sui computer – ha concluso Gebbia – In altre parole, mira ad acquisire, elaborare, analizzare e comprendere immagini del mondo reale al fine di produrre informazioni numeriche o simboliche che possono essere elaborate da un computer. E questo alla fine ci consente di verificare che gli embrioni si comportino in modo diverso durante il loro sviluppo in base al loro contenuto cromosomico e quindi ottimizzare il processo di studio degli embrioni e la valutazione di embrioni normali e vitali per il trasferimento”. La strategia messa a punto dagli scienziati utilizza un complesso algoritmo sviluppato da Ivi Valencia in collaborazione con la società israeliana Aivf. Gli esperti ritengono che possa avere un impatto sull’aumento dei tassi di gestazione, fornire una previsione obiettiva e affidabile utilizzando una tecnica veloce ed economica. “La cornice internazionale del Congresso di Milano – ha chiosato Galliano – è stata l’occasione anche per un confronto costruttivo per un unico obiettivo: guardare al passato per tracciare nuovi percorsi per il futuro della procreazione medicalmente assistita e verso tecniche sempre più all’avanguardia, in maniera da aiutare a realizzare il desiderio di genitorialità delle tante coppie che per vari motivi sono costrette a ritardare il loro percorso”. (Adnkronos Salute) 

  • Ivi e Farmamundi siglano un’alleanza per sostenere la popolazione in Ucraina

    Ivi e Farmamundi siglano un’alleanza per sostenere la popolazione in Ucraina

    L’ONG farmaceutica Farmamundi e IVI, clinica specializzata nella procreazione assistita, hanno firmato un accordo di collaborazione per fornire assistenza umanitaria e coprire i bisogni più immediati della popolazione sfollata interna in Ucraina.

    L’accordo è stato firmato dal Dr. Nicolás Garrido, Direttore dell’Innovazione della Fondazione IVI, e dal presidente di Farmamundi, Ricard Troiano. L’intervento umanitario, che sarà effettuato nella regione di Poltava, luogo di fuga della popolazione che è fuggita dalle regioni di Sumy, Kharkiv, Kherson, Luhansk, Donetsk, Zaporizhia e Dnipropetrovsk, e che durerà 8 mesi, consisterà in 2 fasi. In una prima fase, pacchetti nutrizionali, beni di prima necessità e kit igienici saranno forniti a 1.000 sfollati interni o rifugiati che arrivano a Poltava, la maggior parte dei quali donne, minori, anziani e / o persone con qualche tipo di disabilità. E in una seconda fase, verranno inviate forniture di emergenza e attrezzature mediche.

    Al fine di coinvolgere la società in generale, è stato creato un Comitato di Emergenza all’interno di IVI, guidato da persone chiave provenienti dalle diverse aree dell’azienda per integrare l’azione all’interno dell’intera organizzazione. Inoltre, è stato creato un sito web aziendale, dove vengono raccolte informazioni aggiornate sull’intervento e dove è stata creata una piattaforma in cui viene offerta la possibilità di donare a chiunque voglia sostenere l’intervento umanitario di Farmamundi sul campo. Il sito web per sostenere il progetto è il seguente: farmaceuticosmundi.org

    Dopo la firma dell’accordo, il team della Fondazione IVI ha visitato la sede di Farmamundi a Valencia, apprendendo il lavoro che svolge nell’emergenza in Ucraina. “La collaborazione di enti come IVI è fondamentale e ci aiuta a continuare con il nostro lavoro in Ucraina, dove al momento stiamo già servendo più di 4.500 persone con una logistica estremamente difficile”, ha spiegato Joan Peris, direttore di Farmamundi.

    “La collaborazione con un’organizzazione come Farmamundi, con tanta esperienza nella salute nei paesi in via di sviluppo, è in linea con la nostra strategia di sostenibilità di creare alleanze che generino un impatto reale sulla popolazione locale. Dal minuto 1 tutto il nostro team umano si è rivolto all’emergenza umanitaria e questo progetto cristallizza l’impegno di ciascuna delle persone che compongono IVI”, aggiunge il dott. Garrido, Direttore dell’Innovazione della Fondazione IVI.

    “Rimanere indifferenti in una situazione come quella attuale non poteva essere una possibilità – aggiunge la Dottoressa Daniela Galliano Direttrice di IVI Roma – come l’organizzazione Farmamundi, anche noi come parte di IVIRMA condividiamo il rispetto per la sostenibilità e la creazione di collaborazioni che mirino a generare valori positivi nella società moderna e che siano un aiuto prezioso per le popolazioni in difficoltà. Purtroppo c’è molto da fare, ma nel nostro piccolo speriamo con questa iniziativa di poter dare un aiuto concreto a tanta gente, agli anziani, alle mamme, a quei bambini la cui unica preoccupazione era fino a ieri finire i compiti o giocare e che oggi si trovano, invece, ad affrontare una situazione più grande di loro”.

    Questa iniziativa fa parte delle azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa che IVI attua dal 2008, in linea con l’impegno per l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3, Salute e Benessere, delle Nazioni Unite.

  • MAUTO “Le mani nel vento”è il singolo dedicato a chi convive con il parkinson nella Giornata mondiale della malattia del Parkinson

    L’11 aprile, Giornata mondiale del Parkinson, permette di spostare l’attenzione su chi, ogni giorno, cerca di abbattere barriere e ottenere piccole conquiste

    In radio dall’11 aprile 

    “Le mani nel vento” è un brano contenuto nell’album “Il tempo migliore” (2020 Eea Music, ITDM02000012), e canta l’amore come forza universale, oltre le barriere fisiche della malattia di Parkinson, dove il tremore delle mani viene trasfigurato nella brezza del vento che può unire le anime, al di là di ogni difficoltà, senza tempo.

    Il videoclip, emozionante ed intenso, girato da Claudio Piccolotto (già regista dei precedenti videoclip “L’Itaglia – Aida si è persa” e dell’inedito testo di Piero Ciampi “Nero bianco e blu” musicato da Mauto e cantato insieme a Miranda Martino“) esce in concomitanza con la Giornata Mondiale della malattia di Parkinson e vuole esaltare l’amore universale, non come banale luogo comune, ma come energia ed antidoto ad ogni paura, portando a termine, con un’ulteriore nota di speranza, il discorso iniziato con il doppio progetto de “Il tempo migliore“. Il video è prodotto da Domenico D’Angelo (già produttore di Enigma e Modern Talking). 

    L’album “Il tempo migliore” è stato pubblicato in due versioni. La prima in studio, uscita nel 2020 e la seconda acustica, rilasciata nel 2021. 

    Etichetta: Eea Music

    Radiodate: 11 aprile 2022

    Contatti e social

    Sito: http://www.mauto.us

    Facebook: https://www.facebook.com/MautoMusic/

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    iTunes: https://music.apple.com/it/artist/mauto/551871570

    BIO

    Nato a Roma nel 1975, Gianfranco Mauto ha scoperto la musica all’improvviso, in una stanza della scuola media. Pianista, fisarmonicista ed autore, ha ottenuto vari premi e riconoscimenti (Poggio Bustone, Pigro, MEI, Donida, Biella Festival) e nel 2014 è stato tra i finalisti del Talent GenovaXVoi oltre ad esibirsi sul Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

    Nel 1999 è stato tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a Rino Gaetano, ed ha suonato e collabora tuttora con artisti italiani e stranieri (Il Volo, Tomy Renis, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi).

    Nel 2012 ha pubblicato il primo album “Cosa Cambia” il cui tour è durato quasi quattro anni e lo ha visto esibirsi in numerosi concerti in tutta Italia.

    Nel 2018 è uscita la sua prima raccolta di poesie “E tutto si riveste di nuovo” per l’editore Terre Sommerse (Roma).

    Il 1 maggio 2020 è uscito il brano “La tua rivoluzione”, adattamento in italiano del famoso brano “Talkin ‘bout a revolution” di Tracy Chapman. 

    Attualmente Mauto sta promuovendo il doppio lavoro discografico “Il Tempo Migliore” (versione studio e acustica). La prima parte di questo progetto è stata pubblicata il 27 Novembre 2020, anticipato dal singolo “L’Itaglia (Aida s’è persa)”. 

    fonte: www.laltoparlante.it