Category: Sport

  • Hip-Hop sotto la metro, a Roma debutta l’evento Breaking the5th

    Hip-Hop sotto la metro, a Roma debutta l’evento Breaking the5th

    Le quattro discipline della cultura Hip-Hop unite sotto la metro a Roma, questo lo spirito di Breaking the5th, l’evento tra arte, musica e danza in programma dal 9 al 18 dicembre a Roma.

    Nel cuore del quadrante est della Capitale andrà in scena una kermesse gratuita, che si svolgerà negli spazi pubblici prima dei tornelli presso le fermate metro Malatesta e Teano. Le performance organizzate da Baburka Production, finanziate dal Municipio V, in collaborazione con ATAC e con l’appoggio di Londinese streetwear, sono mirate a coinvolgere il pubblico di passaggio delle stazioni interessate, con lo scopo di promuovere l’aggregazione legata allo sport e la condivisione, sia giovanile che non, di esperienze live e di gruppo.

    Il programma delle quattro giornate di Breaking the 5th prevede l’esibizione della WildUp, un gruppo di break dance e street dance che nasce in una chiave al femminile nella versione “crew” e che si allarga a tutti i generi nella versione “family” come in questo caso. Bgirl Chimp, Saiko, Lilith, Queen J, Bboy Zion e Bboy Simba sono impegnati da anni in progetti di arte-educazione tramite lo sport. Il gruppo si esibirà in quattro spettacoli da dieci minuti l’uno di breakdance, con l’accompagnamento musicale di DJ Brush alla consolle e dal freestyle del rapper Diamante.

    Per tutta la durata della manifestazione, inoltre, sarà visitabile dal pubblico una mostra fotografica dedicata ai protagonisti della storia dell’Hip-Hop di Roma, in particolare a quelli provenienti dai quartieri attraversati dalla linea C della metropolitana. Negli scatti del fotografo Niccolò Verdecchia gli spazi urbani di Centocelle, Tor Pignattara, Alessandrino e i suoi protagonisti. La mostra è tratta dal making off del documentario in sviluppo Remapping Rome di Giulia Chimp Giorgi, un docufilm che vuole raccontare la Capitale dal punto di vista della scena Hip-Hop.

    Lunedì 9 e 16 dicembre fermata metro C Malatesta
    mercoledì 11 e 18 Dicembre fermata metro C Teano
    Dalle 16 alle 17
    Ingresso Libero
    Infoline 0689711987

  • CANNAVARO E FERRARA VINCONO LA PRIMA EDIZIONE DEL CHARITY CHRISTMAS PADEL BY GIVOVA

    CANNAVARO E FERRARA VINCONO LA PRIMA EDIZIONE DEL CHARITY CHRISTMAS PADEL BY GIVOVA

    Campioni di calcio, ma anche sul campo di Padel, Paolo Cannavaro e Ciro Ferrara non scherzano, vincendo così la prima edizione del “Charity Christmas Padel by Givova”.

    L’evento sportivo, che ha portato sullo stesso terreno di gioco intrattenimento e solidarietà, si è tenuto il 13 e 14 Dicembre 2021, presso l’Azul Padel Napoli, il più grande ed esclusivo centro di Padel in Campania.
    Nelle due giornate evento sono state protagoniste 4 squadre, che tra divertimento, competizione e condivisione di una nobile finalità sociale, hanno visto sfidarsi a colpi di Padel numerosi personaggi dello sport e dello spettacolo.

    I PROTAGONISTI
    A scendere in campo la Nazionale Cantanti, la Nazionale Attori, la PadelArtisti ed una rappresentanza della Fondazione Cannavaro Ferrara.
    La PadelArtisti ideata da Simone Barazzotto è il primo team ufficiale in Italia che ha riunito sotto la stessa casacca personaggi della TV, dello sport e celebrities appassionate di padel.
    La Nazionale Italiana Cantanti che quest’anno festeggia 40 anni di attività umanitaria, sotto la presidenza di Enrico Ruggeri, ha sviluppato un progetto di solidarietà unico al mondo con i suoi oltre 100 milioni di euro interamente donati.
    La Nazionale Attori festeggia quest’anno il 50° Anniversario dalla sua fondazione e scende in campo nuovamente nella città partenopea per la seconda volta di seguito in quest’anno per la solidarietà. Olivio Lozzi, fondatore del team, insieme con Giuseppe Angioletti che coordina le attività sul territorio si dicono soddisfatti per questa nuova giornata di sport e solidarietà.
    La Fondazione Cannavaro Ferrara Onlus ha messo su una squadra per sottolineare la grande azione di responsabilità sociale congiunta attraverso la quale potremo portare avanti il progetto legato alla ristrutturazione del parco Ciaravolo nel quartiere Loggetta a Napoli.
    Ad esprimersi sulle finalità dell’evento Giovanni Acanfora (Presidente) e Pina Lodovico (Amministratore unico) di Givova, che durante la conferenza di inizio lavori e gli eventi collaterali organizzati per ringraziare sportivi e celebrities coinvolti, hanno dichiarato la loro emozione ancora una volta, nel vedere coinvolta la propria terra in un evento di rilevanza sociale così importante.

    IL TORNEO E I VINCITORI
    Il torneo che ha visto sfidarsi in un girone all’italiana le quattro squadre di sei giocatori, ha visto la conclusione con la vittoria della Fondazione Cannavaro Ferrara, seguiti dalla PadelArtisti, dalla Nazionale Attori e dalla Nazionale Cantanti. Le coppie migliori in campo sono state quelle composte da Ciro Ferrara e Paolo Cannavaro e quella di Jonis Bascir e Gilles Rocca.
    Alle squadre del torneo si è aggiunto un quinto team figurativo, dal nome “Vamos”, formato dagli animatori della movida napoletana.

    LO SCOPO SOCIALE
    La finalità dell’evento oltre a regalare emozioni e divertimento, è quella di contribuire concretamente al finanziamento dei progetti sociali sposati dalla Fondazione Cannavaro Ferrara, focalizzati su diversi campi d’intervento tra cui l’aggregazione, l’educazione, la formazione al lavoro e la riqualificazione degli spazi. L’obiettivo dell’Associazione fondata dai fratelli Cannavaro e Ciro Ferrara è aiutare a contrastare le diverse forme di disagio infantile e giovanile della città e della provincia di Napoli. A rafforzare la raccolta fondi dell’evento, La Partita del Cuore – Umanità Senza Confini Onlus, ha donato un assegno dal valore di 10.000 euro alla Fondazione. Ufficio stampa dell’evento è FREVARCOM di Francesco Russo.

  • Notizie Calcio h24, Serie A, B e LegaPro

    Notizie Calcio h24, Serie A, B e LegaPro

    Il calcio appassiona tantissimi fra i più giovani e gli adulti in tutto il mondo. In Italia può facilmente considerarsi lo sport nazionale. In un crescente desiderio di rimanere aggiornati e seguire le proprie squadre del cuore, nasce il sito web notizie-calcio.it che pubblica costantemente aggiornamenti su Serie A, B e Lega Pro.

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  • Coppa Italia, la Juve nella storia

    Ancora niente triplete ma la strada è quella giusta. La Juventus infatti batte il Milan nella finale di Coppa Italia, bissando così il successo in campionato ed entrando nella storia come unica squadra italiana capace di vincere per due anni di seguito sia il tricolore che la Coppa nazionale. Un successo quello dei bianconeri che fa capire come la squadra di Massimiliano Allegri, fresco di rinnovo con stipendio notevolmente migliorato, non sia assolutamente sazia ma il Milan non ha recitato assolutamente il ruolo della vittima sacrificale. I rossoneri infatti si giocavano l’intera stagione ed in campo hanno messo quella grinta e quell’attenzione tattica che spesso è mancata in campionato. Il gol di Morata al 110′ ha lasciato così l’amato in bocca alla squadra di mister Brocchi che si era espressa bene, rinunciando al trequartista tanto caro al presidente Berlusconi, schierando in pratica Bacca unica punta e un folto centrocampo a sostegno. Non è bastato però al cospetto dei cannibali della Juve, che questa volta hanno avuto dalla loro anche quel pizzico di fortuna che serve anche alle grandi squadre.

    coppa italia

    Milan niente Europa

     

    Brinda la Juventus ma sorridono anche Sassuolo e Fiorentina. I neroverdi infatti, grazie al sesto posto conquistato in campionato proprio davanti al diavolo, conquistano l’accesso ai preliminari di Europa League mentre i viola volano così direttamente alla fase a gironi. Un’ulteriore beffa per il Milan che così archivia un’altra stagione da dimenticare. Quello che doveva essere l’anno del riscatto rossonero, con Mihajlovic chiamato in panchina ed un mercato dove sono stati spesi tanti soldi, si è rivelato invece come l’ennesima dimostrazione che a Milanello regni la confusione più totale, con la vicenda del passaggio di proprietà che rende il tutto ancor più incerto. Altra nota negativa è l’epilogo del dopo partita che ha visti protagonisti alcuni tifosi del Milan. Sabato sera a Roma lo stadio era gremito e anche nei giorni precedenti erano tanti i supporter che affollavano le strade e gli alberghi a Roma. Dopo la sconfitta però alcuni pseudo tifosi rossoneri hanno assaltato un bar dove vi erano alcuni simpatizzanti della Juve, con due persone ferite con arma da taglio ed altrettanti scalmanati provenienti da Milano che sono stati tratti in arresto mentre nel pullman che li ospitava è stato trovato un vero e proprio arsenale da guerriglia. Chiosa finale di una stagione da dimenticare.

  • La grande impresa del Cholo Simeone

    Questa stagione 2015/2016, sarà ricordata da tutti per le grandi imprese compiute da squadre ritenute inferiori. Un esempio è il Leicester City di Ranieri che riesce a vincere la Premier League, il Liverpool di Klopp in finale di Europa League, il Crotone in Serie A, il Benevento in Serie B, e l’Atletico Madrid di Simeone in finale di Champions League.

    Il Cholo è molto conosciuto ed amato qui in Italia, dai tifosi dell’Inter e soprattutto della Lazio, in quanto con i suoi gol e le sue prestazioni, ha fatto sì che molti tifosi festeggiassero a bordodelle piscine per feste Roma, la vittoria dello storico secondo scudetto dei biancocelesti.

    simeone

    Un traguardo inaspettato

    Simeone ci aveva già stupiti nel 2014, quando proprio col suo Atletico Madrid, riuscì a raggiungere la finale di Champions League, contro il Real Madrid anche quell’anno, che perse a causa di un gol di Sergio Ramos nei minuti finali dei tempi regolamentari, e di 3 gol subiti poinei tempi supplementari.

    Quest’anno, l’Atletico non sembrava dare le stesse certezze del 2014, ma a Simeone piace stupire e lo ha dimostrato. La Champions League per l’Atletico Madrid inizia benissimo, in quanto supera il Girone C al primo posto, con 13 punti, piazzandosi davanti a Benfica, Galatasaray e Astana.

    Agli Ottavi di Finale, non brilla contro il PSV Eindhoven. Sia l’andata che il ritorno, terminano 0-0 e saranno i calci di rigore a far passare i colchoneros ai Quarti, dove capiteranno contro i

    connazionali e rivali del Barcellona. All’andata, il Barça si impone per 2-1, ma al ritorno, Simeone spiazza tutti con un secco 2-0 che manda a casa gli uomini di Luis Enrique: l’Atletico è in Semifinale.

    Il sorteggio non è favorevole agli uomini di Simeone, che pescano il Bayern Monaco di Pep Guardiola. Già dall’andata però, si capisce quale sarà l’andazzo. I colchoneros si impongono per 1-0 sui bavaresi con un gran gol di Saul Niguez. Al ritorno, dopo il vantaggio bavarese con

    Xabi Alonso, Griezmann segnerà un gol pesantissimo. Inutile il gol del 2-1 del Bayern, in quanto la finale andrà all’Atletico Madrid, che può riprendersi una bella rivincita sul Real Madrid.

  • Un super Siviglia conquista la sua terza Europa League di fila

    Un super Siviglia conquista la sua terza Europa League di fila

    Non c’è due senza tre e questa volta contro ogni favori del pronostico. Il Siviglia infatti, battendo per tre reti ad una il favoritissimo Liverpool, si è aggiudicato l’edizione 2015/2016 dell’Europa League, la terza di fila e la quinta in totale, un record. Un successo che continua la tradizione del dominio spagnolo sulla competizione, ma una cosa simile sta succedendo anche il Champions League visto che in finale si ritroveranno di fronte, come due anni fa, Real Madrid e Atletico Madrid, con le formazioni iberiche capaci di vincere ben otto delle ultime tredici edizioni della competizione continentale. E si era messa anche messa male per le furie rosse, andati sotto nel primo tempo per un gol di Sterling, con gli inglesi che si sono visti negare anche due rigori netti, mentre tutt’altra partita nella ripresa, con prima bomber Gameiro che firma il pari e poi una doppietta di Coke, il capitano, che sancisce il successo della squadra del corteggiatissimo mister Emery.

    siviglia

    Trionfi in barba alla big

    E’ molto particolare la storia del Siviglia. In un periodo calcistico dominato da spese folli, dai club passati in mano a sceicchi, colossi della finanza e del forex online oltre che magnati delle risorse naturali e del mattone, i biancorossi vincono facendo cassa ogni anno. La gestione del club infatti è da sempre molto oculata, il presidente Josè Castro Carmona non è uno degli uomini più ricchi del pianeta ed ogni anno fa quadrare il bilancio anche con cessioni eccellenti, l’ultima in ordine di tempo quella di Rakitic al Barcellona. Vendere i prezzi pregiati senza però smantellare, investendo poi su giocatori funzionali alla struttura di gioco di mister Emery, probabilmente il vero fuoriclasse della squadra assieme al centravanti francese Gameiro, con il risultato che la squadra, in maniera molto simile a quello che accade all’Atletico Madrid, ormai gioca a memoria. Nella finale contro il Liverpool si sono visti di fronte due modi diversi di vivere il mercato : spendaccione con giocatori super valutati quello dei Reds, intelligente e mirato invece quello degli spagnoli. Nonostante la Premier sia il campionato più ricco in assoluto è ancora la Spagna a dominare in Europa, un esempio che dovrebbe servire da esempio anche da noi, dove sempre più le società pensano solo al fatturato vendendo e comprando giocatori di continuo, tralasciando invece l’aspetto della crescita del collettivo che è al contrario il vero tesoro che una società si può ritrovare in cassa.

  • Processo Calcioscommesse, assolto Conte

     

    Termina con una assoluzione piena per non aver commesso il fatto il processo a carico di Antonio Conto accusato di frode sportiva nell’ambito della vicenda Calcioscommesse. Il Ct della Nazionale, che aveva chiesto il rito abbreviato per arrivare a sentenza prima dell’inizio degli Europei a giugno, era già stato squalificato dalla giustizia sportiva per 6 mesi essendogli stata riconosciuta l’omessa denuncia rispetto ad alcuni match combinati, mentre nel processo penale il giudice ha riconosciuto l’inesistenza del reato. La vicenda nasce dalla vicenda dell’ex portiere della Cremonese Paoloni, che addomesticava risultati delle partite anche con metodi poco ortodossi o con papere clamorose, scoperchiando poi una rete di criminali esteri, calciatori e dirigenti che invece darsi al trading online scommettevano tranquillamente su più piattaforme online. Quello che venne fuori fu una sorta di sistema, capace di truccare decine di partite con altrettanti calciatori pronti ad assecondare le richieste dei malavitosi. Conte è stato tirato in ballo come ex mister di Bari e Siena, squadre entrambe coinvolte nello scandalo nel periodo in cui erano allenate dal Ct, ed assieme a lui ci sono anche i suoi collaboratori Stellini ed Alessio, con il primo che ha ammesso gli illeciti.

    antonio conte

    Ora testa agli Europei

    Antonio Conte ha commentato la sentenza dicendo che si tratta della fine di un incubo. Prima di tuffarsi nell’avventura inglese sulla panchina del Chelsea, fatto che ha provocato il malumore di qualche critico, ora però ci sono gli Europei in Francia da affrontare. L’Italia ha un girone duro ma non impossibile, con Belgio, Svezia e Irlanda anche se gli infortuni di Verratti e Marchisio indeboliscono notevolmente un reparto che si fondava totalmente sui due giocatori. Se la difesa assicura affidabilità con il blocco Juve, la linea mediana ora è un po’ da ricostruire, con il solo Florenzi in pratica sicuro del posto. Anche nel reparto offensivo i dubbi non mancano. Il grande problema è che mancano non solo i fuoriclasse, ma anche giocatori di sicuro rendimento. Come centravanti il prescelto dovrebbe essere Pellè, con Pavoletti suo probabile vice. Seconda punta Conte vede molto bene Eder, anche se l’oriundo da quando è passato all’Inter ha vissuto ultimi mesi opachi. Con Giovinco, in maniera discutibile, lasciato a casa ed Immobile e Destro alle prese con infortuni, El Shaarawy ed Insigne dovrebbero essere gli altri due attaccanti che completerebbero la cinquina.

  • Al Carpi non riesce il miracolo, si salva il Palermo

    Al Carpi non riesce il miracolo, si salva il Palermo

    Non sorride alle due matricole Carpi e Frosinone il loro primo storico campionato in Serie A. Dopo i ciociari, che avevano salutato la massima serie con un turno di anticipo perdendo in casa con il Sassuolo, anche per i biancorossi arriva la retrocessione ma fino all’ultimo si è sperato. La squadra di Castori aveva tutto nelle proprie mani, ma lo scivolone interno con la Lazio, dove Mbakogu ha sbagliato ben due calci di rigore, è costato il sorpasso da parte del Palermo, al quale è bastato quindi battere a domicilio il già retrocesso Verona nell’ultima giornata per ottenere la salvezza. Un vero peccato per il Carpi che ci credeva molto in questa sorta di miracolo, ma nel momento più delicato è venuta meno quel pizzico d’esperienza necessaria, tutto il contrario dei rosanero che invece, nonostante una stagione travagliata e farcita di cambi di allenatori e giocatori, alla fine sono riusciti a ricompattarsi e mantenere la categoria.

    carpi calcio

    In gioco fino alla fine

    Alla fine il Carpi ha concluso il suo primo campionato di Serie A raccogliendo 38 punti, uno in meno del Palermo che si è salvato. Non male per una matricola che ad inizio campionato, senza che uno dovesse essere un esperto di picchetti o di strategie opzioni binarie, tutti credevano assolutamente spacciato e condannato al rapido ritorno in cadetteria. Come guida tecnica i biancorossi sono partiti confermando il mister della promozione, ovvero il verace Fabrizio Castori, cambiando invece il Ds con Sean Sogliano, ex Verona, che ha sostituito Giuntoli passato al Napoli. Oltre al blocco storico, con diversi giocatori presenti anche nei campionati vinti in Serie C, arrivano diversi altri atleti, ma l’inizio non è quello sperato. Allora ecco l’esonero di Castori e l’arrivo di Sannino, allentaore che Sogliano da tempo voleva portare anche al Verona. Ma il cambio non da la scossa aspettata, il Carpi sembra condannato ad una rapida retrocessione così viene richiamato Castori, che però pone come unica condizione che venga allontanato il Ds. Così avviene e con il tecnico marchigiano di nuovo in sella il Carpi inizia a risalire la china, affidandosi al nucleo storico della squadra e tirandosi fuori per alcune giornate dalla zona calda. Il resto poi è storia, con il capitombolo casalingo contro la Lazio ed il sorpasso del Palermo. Una storia quindi senza il lieto fine, ma la società biancorossa ha già le idee chiare su come ritornare presto in Serie A.

  • Frosinone, retrocedere a testa alta

    “Est modus in rebus”recitavano i latini che tradotto vuol dire “c’è modo e modo”. Questo vale per tutte le cose e per ogni atteggiamento, ed in questo caso da lodare non c’è il modus di un singolo, ma di una città intera. Giusto un anno fa il Frosinone Calcio festeggiava la sua prima, e storica, promozione in Serie A. Una piccola favola di una società di provincia che realizza un piccolo sogno, con buona pace di chi come il presidente della Lazio Claudio Lotito non vedeva di buon occhio questo salto di categoria preoccupato per una potenziale perdita di appeal della massima serie agli occhi degli investitori pubblicitari. Un fulgido esempio di come ora per certi personaggi il calcio sia solo un business senza spazio per i sentimenti. E invece per fortuna non è così, con i tifosi gialloblù che, dopo decenni passati in polverosi campi delle serie minori, hanno così potuto assaggiare il palcoscenico principale del pallone italiano, andando all’Olimpico da protagonisti e non più da ospiti. Se magari prima ci si recava nella vicina capitale per un evento o delle feste di compleanno Roma di qualche amico o parente, adesso il tifoso frusinate poteva farlo per continuare a sognare, nella speranza che i propri beniamini calcistici potessero salvarsi rimanendo così nel gotha del calcio italiano.

    frosinone calcio

    Retrocedere senza drammi

     

    Con la sconfitta interna contro il Sassuolo invece il Frosinone ha salutato la nostra Serie A. Più che la debacle interna pesa il pareggio beffardo ottenuto dal Milan nel finale della partita precedente a San Siro ma più in generale un andamento esterno non all’altezza di quello interno. Ma a fare il giro del mondo per una volta non è stata la contestazione dei tifosi per la retrocessione matematica, ma invece il caloroso e sentito ringraziamento di tutto lo stracolmo stadio verso i giocatori, allenatore e dirigenza. Un grazie di cuore per chi ha lottato fino all’ultimo per far si che il sogno continuasse. E’ stato un campionato difficile per il Frosinone, ma nelle difficoltà si è saputo distinguere. In primis va sottolineato il calore del pubblico frusinate che ha sempre riempito il Matusa nelle partite interne e seguito la squadra in massa in trasferta. Poi per il modo di vivere da parte del presidente Maurizio Stirpe e del suo staff questa avventura nella massima serie. In panchina è stato riconfermato mister Roberto Stellone, che ha terminato la stagione senza che venisse cacciato alla prima difficoltà, alla faccia di chi invece ne cambia uno ogni due mesi. Anche nel parco giocatori la rosa è sostanzialmente quella della promozione dalla Serie B con qualche innesto. Oltre questo ci sono anche i lavori per un nuovo impianto sportivo. Insomma, sul campo è arrivata la retrocessione ma il futuro per il Frosinone sembra essere comunque roseo.

  • La rimonta della Juventus

    Nessuno avrebbe puntato un centesimo quest’anno sulla Juventus di Massimiliano Allegri, la quale ha iniziato nel peggiore dei modi il campionato 2015/2016. Infatti, dopo le prime giornate, la Juventus si trovava nei bassifondi della classifica, col primo posto conteso tra Inter, Fiorentina, Roma e Napoli.

    Quello che è avvenuto dopo l’inizio disastroso degli uomini di Allegri, ha spiazzato proprio tutti. La Juventus, ha iniziato ad ottenere una serie di successi uno dopo l’altro, che gli hanno

    permesso di guadagnare sempre più punti sulle squadre che lottavano per lo scudetto, fino a raggiungerle, superarle e trionfare. Andiamo a vedere insieme l’impresa della Juve.

    dybala

     

    La grande impresa

     

    Sembrava che questa stagione, ponesse finalmente fine al dominio della Juventus nel campionato italiano, che l’ha vista trionfare per ben 4 anni consecutivi, 3 sotto la guida di Antonio Conte e 1 sotto quella di Massimiliano Allegri. Ognuno pronosticava una vincente diversa dalla Juventus.

    I tifosi della Roma, speravano di poter finalmente festeggiare il quarto storico scudetto all’interno dei locali Roma, dato il grande inizio dei giallorossi che riuscirono a battere proprio la Juventus per 2-1 allo Stadio Olimpico, con i gol di Pjanic e Dzeko. Una serie di pareggi però ha frantumato ogni speranza e ogni sogno.

    Anche i tifosi viola, nerazzurri e partenopei, speravano di poter riuscire a portare a casa il titolo di campioni d’Italia. Invece la Juventus, ha iniziato ad ottenere vittorie su vittorie, portando a casa ben 15 vittorie consecutive, tra cui il successo contro il Napoli, che ha permesso ai bianconeri di superare il Napoli primo in classifica, conquistando un primo posto che non lasceranno più.

    In questo modo, Massimiliano Allegri continua la striscia di scudetti vincente della Juventus, aggiungendo ai 3 scudetti vinti da Conte, il suo secondo scudetto consecutivo, arrivando così a 5 scudetti vinti di seguito, dal 2012 al 2016. Questo è un record, in quanto la Juventus è la prima squadra a vincere 5 scudetti di fila per ben due volte.

    Uno dei principali artefici della grande impresa della Juventus, è stato l’acquisto Paulo Dybala, che non ha fatto mai rimpiangere la cessione di Carlos Tevez al Boca Junior, così come Sami Khedira, è riuscito a far passare in secondo piano le cessioni di Arturo Vidal e Andrea Pirlo.