Ninfea, tra le più brillanti e raffinate vocalità del nuovo cantautorato femminile italiano, dopo aver vinto il concorso Voci d’Oro ed aver collezionato un incredibile successo con le prime due release – “A testa alta” e “Mumbai” -, torna a suscitare emozioni con “Ad occhi aperti”, il suo nuovo singolo, disponibile in playing radiofonica e su tutte le piattaforme digitali.
Il elaborato musicale, nato per dar voce agli adolescenti che si sono ritrovati a vivere l’età più bella, ma al tempo stesso più delicata e complessa, in piena pandemia, è un manifesto di speranza e luce, che abbraccia l’ascoltatore, guidandolo nell’universo armonico dell’talento artistico, che grazie alla sua timbrica dolce, ma incisiva e ricca di sfumature che spaziano dalla delicatezza del pop melodico all’energia dell’rock, riesce a catturare l’attenzione sin dalle prime note, focalizzandola su tematiche attuali che coinvolgono ciascuno di noi, parlando da adolescente non soltanto ai suoi coetanei, ma anche agli adulti che, spesso immemori delle complessità che caratterizzano quel particolare periodo di vita, additano i giovani etichettandoli, senza comprendere fino in fondo il loro stato d’animo e le loro richieste di aiuto – «aiutami ad affrontare questo viaggio, aiutami, mi sembra un cortometraggio» -.
Il ritmo travolgente, fresco ed incalzante del elaborato musicale, è il perfetto tappeto sonoro di un testo denso di significato, che evidenzia e riconferma la maturità autorale di Ninfea, che, nonostante i suoi 16 anni, dimostra una sensibilità d’animo ed una consapevolezza personale ed artistica di raro riscontro.
«”Ad occhi aperti” – dichiara l’talento artistico – è nata con il desiderio di raccontare come noi giovani adolescenti stiamo vivendo questo difficilissimo periodo di pandemia globale, fisicamente e psicologicamente. Ci siamo trovati costretti a dover modificare le nostre abitudini, a partire dalle piccole cose che davamo per scontate: gli abbracci con gli amici, gli spostamenti, la libertà a 360 gradi. Senza contare il lato ancor più drammatico di questa situazione; il dover dire addio ed abbandonare persone a noi care, che non abbiamo nemmeno potuto salutare per l’ultima volta. Con questo pezzo, voglio trasmettere tutto il mio affetto e la mia vicinanza alle anime che lo ascoltano, con l’obiettivo di lanciare un messaggio di positività, speranza e ripartenza».
Un’età, l’adolescenza, già di per sé complessa e delicata, che, a causa della pandemia, ha subito un ulteriore e notevole colpo, portando tantissimi giovani a sentirsi smarriti, persi in se stessi ed in quel mondo, tanto vasto quanto meraviglioso, ma spesso oscuro e confuso, come se si trovassero, fisicamente ed idealmente, «a braccia conserte in una piazza, dove tutto è una minaccia». Una piazza, quella della vita, in cui si è chiamati a giocare senza conoscere le regole, senza ricevere istruzioni ed indicazioni.
Un’età che porta con sé soddisfazioni e delusioni, vittorie e sconfitte e che lascia nel cuore quella sensazione di non sentirsi mai all’altezza delle aspettative, proprie e di chi ci circonda – «non ci sentiamo mai abbastanza, anche quando poi ci basta», con il desiderio di crescere prima del tempo, «perché sentirsi così grandi è un’emozione da giganti», senza essere preparati alle avversità, alle intemperie, alle responsabilità; senza essere preparati alla vita – «che sofferenza sti pensieri, non mi fanno andare avanti»; «nemmeno il tempo cura, piano, chiedo al mondo quanto è avaro e tutto torna un po’ più chiaro» -. Ma per giungere alla consapevolezza di se stessi, che sta alla base della crescita e della maturazione di ogni individuo, Ninfea ci ricorda che «la paura è da sfatare, non un mito da lodare», lanciando un messaggio di serenità e positività, che si fa portavoce non soltanto di una generazione, ma di una contemporaneità frenetica, che per non sfociare nel caos, ha bisogno di unione, di vicinanza e condivisione, di quella luce, quella scintilla, quella «candela accesa»; perché solo così ritroveremo la forza necessaria per affrontare la vita, guardandoci allo specchio e comprendendo che siamo gli artefici del nostro futuro, gli unici individui che accompagneranno il proprio cammino dall’inizio alla fine – «apro gli occhi e ci sei ancora tu» -.
Grazie alla sua voce dolce, ma al tempo stesso incisiva e ricca di colori ed alla sua abilità compositiva, Ninfea riesce a cogliere lo spettro di emozioni della sua generazione, trasponendolo in musica e facendolo giungere, chiaro, graffiante e diretto, agli ascoltatori, che l’hanno accolta, nei loro cuori e nelle loro playlist, riconoscendola come uno dei più brillanti talenti del nuovo cantautorato femminile italiano.