Con la produzione di Tricky, Lonely Guest raccoglie artisti noti nel panorama underground, dallo stesso Tricky a Joe Talbot (frontman di IDLES), Lee ‘Scratch’ Perry, Marta (nota per le precedenti collaborazioni con Tricky), Kway, Paul Smith (Maximo Park), Oh Land, Breanna Barbara e molti altri. Il disco, ‘Lonely Guest’, è in arrivo il 22 ottobre su etichetta False Idols (l’etichetta di Tricky) ed è anticipato dal pezzo pubblicato oggi, ‘On A Move’, con il feat. di Kway e Tricky. Il singolo arriva a qualche settimana dal precedente ‘Pre War Tension‘, con le collaborazioni di Joe Talbot (IDLES), Marta e Tricky.
Il lavoro Lonely Guest nasce dalla mente di Tricky 18 mesi fa, ma non si tratta di un albumdi Tricky, ed in questo l’artiere vuole essere chiaro: ‘Lonely Guest‘ è un incontro elettrizzante di anticonformisti musicali, dove ognuno apporta il proprio approccio unico dietro la produzione ultraterrena di Tricky. Da un’inquietante storia di isolamento di Paul Smith (Maximo Park), allo stile grunge di Marta, passando per la narrazione del rapper londinese Kway, Lonely Guest è una dichiarazione artistica audace. Mentre il tour di Tricky, a supporto dell’acclamato album solista ‘Fall To Pieces’, è stato bloccato dalla pandemia che ha investito il mondo, l’artiere ha trascorso l’ultimo abbondante anno collaborando con numerosi artisti e dando vita a nuovi progetti.
‘Lonely Guest‘ si apre con una delle due tracce in cui compare Marta, collaboratrice di lunga data di Tricky: ‘Pipe Dreamz‘ nasce dopo che Tricky ha cliccato per errore un link di Youtube, il pezzo gli è piaciuto, ha rintracciato le tracce vocali e le ha rielaborate in chiave minore, il tutto senza mai incontrare la performer Rina Mushonga.
A volte sono stati gli stessi artisti a spingere di più: quando Joe Talbot degli IDLES ha restituito la sua voce per il primo singolo, ‘Pre War Tension‘, il risultato è stato un ‘collage sinouso di una linea di basso, violoncello dolorante, voce tesa ed un ritornello arioso’ (Consequence of Sound), così che Tricky si è trovato costretto a scrivere un intero nuovo fondale musicale che fosse all’altezza.
‘Atmosphere‘ vede la voce sciamanica del defunto visionario e leggenda Lee ‘Scratch’ Perry: nel pezzo il violino, a cura del fidato violoncellista di Tricky, contiene degli errori che si accompagnano però perfettametne al pezzo. Della recente scomparsa di Perry, Tricky afferma: “words that comes to mind when you think of Lee ‘Scratch’ Perry: legend, unique, shaman, magical. Lee was all thos things and more. I just called him ‘king’. King Lee Perry always and forever. Rest In Peace”.
I fan di lunga data di Tricky possono notare i paralleli tra ‘Lonely Guest‘ e ‘Nearly God‘ del 1996, che conteneva le collaborazioni di Terry Hall, Bjork e Siouxsie Sioux, per liberarsi dall’etichetta trip-hop con cui i critici cercavano di classificarlo. In ‘Lonely Guest‘ si ritrova un simile senso di libertà dalle aspettative.
Lonely Guest offre una tregua mentale, ma senza cali di qualità. Lo si può considerare un ringiovanimento creativo che riporta questo pioniere musicale alle miriadi di influenze che ha felicemente stipato nei suoi primi dischi. Anche lo stesso Tricky vede I paralleli con il suo rivoluzionario debutto, ‘Maxinquaye’, dove punk rock, hip-hop, reggae e soul coesistono. “I realized with this album that it was like having space. It’s a kind of freedom. I realized I could do whatever the fuck I wanted” – Tricky.