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  • “Concerto d’amore in versi”: musiche e poesie del Novecento con Testi, Candeli e Maffizzoni sabato 23 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    “Concerto d’amore in versi”: musiche e poesie del Novecento con Testi, Candeli e Maffizzoni sabato 23 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    LOVERE (BG) – Il penultimo appuntamento della 97a Stagione dei Concerti dell’Accademia Tadini di Lovere è uno degli eventi più attesi della nuova edizione: sabato 23 marzo (ore 21; ingresso 15-20 euro; entrata libera fino a 18 anni previa prenotazione e disponibilità di posti) è, infatti, in programma lo spettacolo “Concerto d’amore in versi” a cura dell’attore Fabio Testi (voce recitante) e dei musicisti Stefano Maffizzoni (flauto) e Andrea Candeli (chitarra). I tre artisti si cimenteranno in un suggestivo itinerario poetico-musicale, un viaggio sentimentale e coinvolgente sull’amore, proponendo alcune delle più belle poesie del Novecento, composte da Federico Garcia Lorca, Alda Merini, Pablo Neruda, Jacques Prévert, ma non solo. La voce calda e suadente di Fabio Testi sarà intervallata da intensi brani musicali di Astor Piazzolla, Ennio Morricone, Jacques Ibert e Nicola Piovani.

    Volto celebre del cinema, del teatro e della televisione, Fabio Testi ha recitato in pellicole entrate nella storia, tra cui “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica (premio Oscar come miglior film straniero). Apprezzato in film quali “Addio fratello crudele”, “I Guappi”, “L’importante è amare”, “L’eredità Ferramonti”, “Letters to Juliet” “Road to Nowhere”, è stato diretto da importanti registi (come Giuseppe Patroni Griffi, Pasquale Squitieri e Mauro Bolognini), ha recitato accanto a grandissimi attori, tra cui Anthony Quinn, Vanessa Redgrave e Franco Nero, e ha lavorato spesso in produzioni straniere, recitando in lingua francese, spagnola e inglese. Moltissime sono state anche le sue interpretazioni in tv e in teatro, da “Dovevi essere tu”, al fianco di Paola Quattrini, a “Se devi dire una bugia dilla grossa”, per la regia di Pietro Garinei.
    Il flautista Stefano Maffizzoni è considerato uno dei migliori talenti nel panorama internazionale. Si è diplomato con il massimo dei voti a soli 16 anni, perfezionandosi con eccellenti maestri (Severino Gazzelloni, Aurele Nicolet, Wolfgang Schultz) in prestigiose Accademie (Accademia Chigiana di Siena, International Sommerakademie Mozarteum Salzburg, Hochschule di Vienna). In veste di solista ha suonato con numerose orchestre, tra cui la State of México Symphony Orchestra, Albuquerque Symphony Orchestra, Hong Kong Sinfonietta, I Solisti Veneti, Symphony Orchestra of Bulgaria National Radio, Orchestra Ferruccio Busoni, Accademia i Filarmonici, Sofia Chamber Orchestra, Vivaldi Concert, Macedonian Symphony Orchestra, Vidim Symphony Orchestra e Washington State Symphony Orchestra. Ha tenuto concerti in tutta Europa, ma anche in Messico, Russia, Cina, Canada e Stati Uniti, esibendosi in prestigiose sedi come la Royal Albert Hall (London International Spring Festival), Guangdong Xinghai Symphony Hall (Cina), Pantheon di Roma, Royal Durst Theatre (Washington), Teatro San Benito Abad (Città del Messico), Sala Verdi di Milano (Società dei Concerti), Joaquìn Rodrigo Concert Hall (Madrid), Concert Hall Bulgaria (Sofia), Auditorium della Radiotelevisione Macedone, Teatro Grande di Brescia, Sala Mozart (Accademia Filarmonica), Auditorium Gasteig (Monaco di Baviera).
    Andrea Candeli è considerato un chitarrista eclettico e virtuoso, di rara plasticità e dalla generosa musicalità. Si è diplomato presso l’Istituto Musicale Pareggiato di Modena, perfezionandosi con Alberto Ponce. È stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali ed è presente in tutti i festival più importanti e nelle rassegne più prestigiose. Svolge un’intensa attività concertistica, in Italia e all’estero, non solo come solista e in diverse formazioni cameristiche, ma anche con il Duo Sconcerto (insieme al flautista Matteo Ferrari) e con cantanti, attori e ballerini. Ha collaborato, tra gli altri, con Ugo Pagliai, David Riondino, Alessio Menconi, Vanessa Gravina, Vito e Ivano Marescotti.
    Dopo il “Concerto d’amore in versi”, la 97.a Stagione dei Concerti si concluderà sabato 6 aprile, a Lovere, con un altro evento imperdibile: “Picnic Suite”, omaggio al compositore francese Claude Bolling. Il tributo, che vuole celebrare idealmente il connubio fra la musica classica e il jazz, è proposto da due solisti di fama internazionale, vale a dire il flautista Giuseppe Nova e il chitarrista Claudio Piastra, accompagnati da tre jazzisti di vaglia quali il pianista Simone Pagani, il contrabbassista Luca Garlaschelli e il batterista Massimo Melillo.

    Accademia Tadini di Lovere – 97a Stagione dei Concerti
    Dal 10 febbraio al 6 aprile 2024

    Sabato 10 febbraio
    “88 tasti: tra bianco e nero” 
    Andreas Frölich (pianoforte)
    Musiche di Mozart, Chopin, Bach e Piazzolla.
    Sabato 24 febbraio 
    “Jazz, Poetry and So”
    Giovanni Fontana (poesie), Umberto Petrin (pianoforte)
    In collaborazione con “Le 2 Rive del Jazz”.
    Venerdì 1 marzo 
    “Il canto magico del violino”
    Davide Alogna (violino), Giuseppe Gullotta  (pianoforte)
    Musiche di Mozart, Rossini, Paganini, Brahms, Saint-Saëns.
    Venerdì 8 marzo
    “Le grandi voci”
    Alessandro Corbelli (baritono), Elisabetta Sepe (pianoforte)
    Musiche di Schubert, Schumann, Musorgskij, Fauré, Ravel, Liszt, Pizzetti, Tosti.
    Sabato 23 marzo
    “Concerto d’amore in versi”
    Fabio Testi (voce recitante), Stefano Maffizzoni (flauto), Andrea Candeli (chitarra)
    Musiche e testi di Piovani, Machado, Garcia Lorca, Piazzolla, Ibert, Morricone, Neruda, Merini, Prévert, Vicente.
    Sabato 6 aprile 
    “Picnic Suite”
    I classici incontrano il Jazz
    Giuseppe Nova (flauto), Claudio Piastra (chitarra), Simone Pagani (pianoforte), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Massimo Melillo (batteria)
    Musiche di Claude Bolling.
    Tutti i concerti inizieranno alle ore 21 nel Salone dei Concerti di Palazzo Tadini, in via Tadini 40, Lovere (Bg).
    Ingressi singoli: 20 euro (suggerita prenotazione in segreteria o all’ingresso del museo).
    Ingressi singoli ridotti: 15 euro per i giovani fino 27 anni e per gli over 65.
    Ingresso gratuito fino a 18 anni previa prenotazione e disponibilità di posti.
    I biglietti per i singoli concerti saranno in vendita secondo disponibilità anche la sera del concerto.
    Info: www.accademiatadini.it; email: associazione@accademiatadini.it – Tel: +39 340 2503902.
  • Presentazione del volume “La necropoli di età romana di Lovere – Una comunità  sulle sponde del Sebino” sabato 16 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    Presentazione del volume “La necropoli di età romana di Lovere – Una comunità sulle sponde del Sebino” sabato 16 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    LOVERE (BG) – Verrà presentato sabato 16 marzo (ore 15, ingresso libero), presso la Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini di Lovere (BG), il volume “La necropoli di età romana di Lovere (BG) – Una comunità sulle sponde del Sebino”, a cura di Maria Fortunati, già funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia. La pubblicazione, edita da SAP Società Archeologica, nasce dalla collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e del Comune di Lovere ed è stata realizzata grazie al patrocinio e al contributo del Consiglio regionale della Lombardia e al contributo del Comune di Lovere. 

    L’opera è dedicata alla memoria di don Gino Angelico Scalzi, Soprintendente a vita dell’Accademia di Belle Arti Tadini e Ispettore Onorario della Soprintendenza e di Filippo Maria Gambari, Soprintendente archeologo della Lombardia. Nella pubblicazione, la curatrice Maria Fortunati ha raccolto il contributo e le preziose competenze scientifiche di circa cinquanta studiosi in una poderosa opera corale con un intento scientifico e divulgativo allo stesso tempo: «Il nostro obiettivo è stato quello di far conoscere, ricostruire e, in un certo senso, far rivivere la storia della comunità̀ loverese di duemila anni fa attraverso la grande necropoli», spiega la curatrice.

    L’opera è organizzata in sei sezioni principali. La prima delinea le figure storiche di due grandi loveresi, il già citato don Gino Angelico Scalzi e lo storico Giovanni Silini che, con la loro dedizione e il loro impegno, si sono adoperati nella salvaguardia e nella tutela della necropoli. Nella seconda sezione è descritto il territorio di Lovere, dall’età̀ preistorica e protostorica a quella romana, con particolare interesse ai culti religiosi e alla viabilità̀. La terza sezione delinea la necropoli, con un focus sui rinvenimenti tra il XVIII e il XXI secolo, come si evidenziano grazie alle fonti storico-archivistiche e alle ricerche archeologiche. La quarta sezione è riservata allo studio delle diverse classi di materiali, rinvenuti nelle campagne di scavo 1957, 1973, 1996 e 2015, nonché al restauro di alcuni reperti. Nella quinta si ripercorrono i risultati delle analisi archeo-biologiche, i cui risultati hanno un valore fondamentale per la conoscenza dei rituali funebri romani; è suggestiva la ricostruzione dei tratti fisionomici di un volto di un abitante loverese di età̀ romana. Infine, nell’ultima parte del volume si pone l’attenzione sulla topografia cristiana di Lovere.

    Grazie agli studi presentati in questo volume, si delinea un quadro particolarmente interessante di Lovere in età romana; connotata dal substrato camuno, più evidente soprattutto nelle prime fasi, si caratterizza per un’economia vivace, forse dotata di ateliers in situ dediti alla lavorazione dei metalli, in particolare di monili in argento, con incisori che svolgevano l’attività sul posto. Gli scambi commerciali spaziano dalla Valle Camonica, di cui Lovere rappresenta il naturale sbocco sul lago, al bergamasco ma anche all’area trento-atesina, veneta, padana e, oltralpe, in particolare alla Rezia, al Norico e alla Pannonia. La posizione chiave di Lovere, città lacustre sul Sebino, alla confluenza delle strade provenienti dalla Valle Camonica, dalle Valli Seriana e di Scalve e dalla Valle Cavallina, da Bergamo nonché dai siti della pianura bresciana, da qui i collegamenti con Brescia, Bergamo, Milano e Cremona, ha determinato la crescita di un polo culturale dotato di un’economia aperta e attiva nei primi secoli dell’età imperiale per poi assumere una potenziale connotazione di presidio militare, con probabilità in epoca tardo romana.

    Commenta Alex Pennacchio, sindaco di Lovere, che ha raccolto il progetto del volume dal suo predecessore Giovanni Guizzetti e si è attivato per portarlo a compimento: «È un piacere e un onore per me condividere con il pubblico questa nuova, autorevole pubblicazione che si inserisce nella prestigiosa collana Studi del Centro Civico Culturale di Lovere e che ci conduce in un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta della civiltà̀ romana che abitò il nostro territorio fra il I e il IV secolo d.C.».

    Aggiunge l’architetto Luca Rinaldi, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia: «Il Ministero della Cultura, attraverso il lavoro capillare delle Soprintendenze, si dimostra ancora una volta attento alle realtà̀ locali, contribuendo con il coordinamento e la pubblicazione degli esiti di queste ricerche al costante sviluppo sociale delle comunità̀». 

    Il volume, che si compone di 644 pagine, sarà disponibile gratuitamente in versione digitale e sarà scaricabile presso i siti web del Comune di Lovere e dell’editore (www.saplibri.it, dal giorno della presentazione).  Nella versione digitale saranno pubblicati il catalogo completo dei reperti e delle strutture tombali rinvenute negli anni 1957, 1973, 1996 e 2015 nonché alcuni contributi quali il catalogo complessivo delle monete, il saggio integrale sulla topografia cristiana di Lovere, gli studi relativi agli ossi lavorati, agli apprestamenti tombali e alla ricostruzione dei rituali funebri di età romana che, per motivi di spazio, non sono stati inseriti nel volume.

    La presentazione del volume è uno degli eventi collaterali della mostra “Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli”, visitabile gratuitamente fino al prossimo 2 giugno all’Atelier del Tadini di Lovere. Il secondo appuntamento è in programma sabato 6 aprile sempre nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini, che ospiterà la giornata di studi intitolata “E dell’oscura morte al passo andare”, organizzata dalla Rete PAD, la Rete dei Paesaggi Archeologici Diffusi, nel corso della quale i relatori si confronteranno sulla tematica della morte e sui rituali, sui simboli e sulle credenze che attraversano lo spazio e il tempo sotto l’aspetto archeologico, storico-artistico e sociale. Al termine dei lavori si terrà una tavola rotonda in cui gli argomenti dibattuti nel corso della giornata di studi saranno affrontati dal punto di vista antropologico.

    L’appuntamento successivo si terrà sabato 20 aprile, giorno in cui Poste Italiane parteciperà alla mostra con uno speciale annullo filatelico dedicato ai Borghi più Belli d’Italia. La postazione per richiedere l’annullo sarà attiva presso l’Infopoint Alto Lago d’Iseo con sede a Lovere in Piazza Tredici Martiri 37.

  • La lirica da camera tra l’Ottocento e il Novecento con il baritono Alessandro Corbelli  e la pianista Elisabetta Sepe venerdì 8 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    La lirica da camera tra l’Ottocento e il Novecento con il baritono Alessandro Corbelli e la pianista Elisabetta Sepe venerdì 8 marzo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)

    LOVERE (BG) – I protagonisti del quarto appuntamento della 97a edizione della Stagione dei Concerti, organizzata dall’Accademia Tadini di Lovere, saranno il baritono Alessandro Corbelli e la pianista Elisabetta Sepe, che venerdì 8 marzo (ore 21; ingresso 15-20 euro) presenteranno un raffinato programma, tra Lied, Canzoni e Sonetti, dedicato alla lirica da camera composta tra l’Ottocento e il Novecento. Il programma di sala prevede l’esecuzione di opere di Schubert (An die Musik op. 88 n. 4, testo di Schober, Heidenröslein op. 3 n. 3 da Goethe, Die Forelle op. 32 da Schubart), Schumann (da Myrthen op. 25 e da Dichterliebe op. 48, versi di Heine), Fauré (Nell op. 18 n. 1 da De Lisle e Après un rêve op.7 n.1 da Bussine), Ravel (Trois Chansons de Don Quichotte à Dulcinée su testi di Paul Morand: Chanson romanesque; Chanson épique; Chanson à boire), Liszt (Tre Sonetti del Petrarca: Pace non trovo; Benedetto sia ‘l giorno; I’ vidi in terra angelici costumi), Pizzetti (La vita fugge da Petrarca e I pastori da D’Annunzio) e Tosti (Visione L’alba separa dalla luce l’ombra, due liriche di D’Annunzio).

    Torinese, classe 1952, Alessandro Corbelli ha studiato canto con Giuseppe Valdengo e Claude Thiolas e si è presto affermato come esponente di spicco nei ruoli di baritono lirico e nel repertorio comico-brillante di Mozart, Rossini e Donizetti. È molto apprezzato per la sua capacità di tenere la scena con grande personalità, divertendo il pubblico quando è impegnato nel repertorio comico-brillante e commuovendolo nei passaggi più toccanti. Conosciuto per le sue interpretazioni di Falstaff e di Gianni Schicchi, Corbelli ha trionfato nei ruoli di Sharpless nella Madama Butterfly, Michonnet nell’Adriana Lecouvreur e Marquis in Linda di Chamounix. Premiato con riconoscimenti prestigiosi come l’Abbiati (a Milano nel 1993), il Rossini d’Oro (a Pesaro nel 2003) e l’Oscar per la Lirica (nel 2017 a Verona), si è esibito nei più prestigiosi teatri e nelle più importanti istituzioni del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan Opera di New York, dal Covent Garden di Londra all’Opéra di Parigi fino alla Staatsoper di Vienna, solo per citarne alcuni.
    A dividere con lui il palco sarà l’affermata pianista fiorentina Elisabetta Sepe. Dopo aver studiato con Lucia Passaglia e Riccardo Risaliti e, a Parigi, con Jacqueline Bourgès-Mounoury, la musicista toscana si è dedicata a un’intensa attività concertistica, in Italia e all’estero, come solista, con orchestra e in gruppi cameristici. Dal 1999 al 2015 è stata Maestro Collaboratore di Sala presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino-Opera di Firenze, dove ha lavorato con importanti direttori, fra i quali ricordiamo Zubin Mehta, Seji Ozawa, Daniel Oren e Roberto Abbado, celebri cantanti (Eva Mei, Mariella Devia, Elizabeth Norberg-Schulz, Barbara Frittoli, Anna Caterina Antonacci, Daniela Barcellona, Sonia Ganassi, Laura Polverelli, Raúl Giménez, Francesco Meli, Ambrogio Maestri, Alessandro Corbelli) e registi quali Luca Ronconi, Graham Vick, Federico Tiezzi, Fabio Sparvoli, Ferzan Özpetek e Daniele Abbado.

    Dopo l’esibizione di Alessandro Corbelli ed Elisabetta Sepe, la Stagione dei Concerti proseguirà con altri due imperdibili appuntamenti: sabato 23 marzo andrà in scena lo spettacolo “Concerto d’amore in versi”, protagonisti l’attore Fabio Testi, uno dei volti più noti del cinema italiano, il flautista Stefano Maffizzoni e il chitarrista Andrea Candeli. I tre artisti si cimenteranno in un suggestivo viaggio poetico-musicale sull’Amore, proponendo alcune delle più belle poesie del Novecento e celebri composizioni di Piazzolla, Morricone, Ibert e Piovani, ma non solo.


    Infine, per l’evento di chiusura della 97a edizione, sabato 6 aprile è in programma un concerto che vuole celebrare idealmente il connubio fra la musica classica e il jazz: “Picnic Suite” è il titolo dell’omaggio al compositore francese Claude Bolling proposto da due solisti di fama internazionale, il flautista Giuseppe Nova e il chitarrista Claudio Piastra, accompagnati da tre jazzisti di vaglia quali il pianista Simone Pagani, il contrabbassista Luca Garlaschelli e il batterista Massimo Melillo.

    Accademia Tadini di Lovere – 97a Stagione dei Concerti
    Dal 10 febbraio al 6 aprile 2024

    Sabato 10 febbraio
    “88 tasti: tra bianco e nero” 
    Andreas Frölich (pianoforte)
    Musiche di Mozart, Chopin, Bach e Piazzolla.
    Sabato 24 febbraio 
    “Jazz, Poetry and So”
    Giovanni Fontana (poesie), Umberto Petrin (pianoforte)
    In collaborazione con “Le 2 Rive del Jazz”.
    Venerdì 1 marzo 
    “Il canto magico del violino”
    Davide Alogna (violino), Giuseppe Gullotta  (pianoforte)
    Musiche di Mozart, Rossini, Paganini, Brahms, Saint-Saëns.
    Venerdì 8 marzo
    “Le grandi voci”
    Alessandro Corbelli (baritono), Elisabetta Sepe (pianoforte)
    Musiche di Schubert, Schumann, Musorgskij, Fauré, Ravel, Liszt, Pizzetti, Tosti.
    Sabato 23 marzo
    “Concerto d’amore in versi”
    Fabio Testi (voce recitante), Stefano Maffizzoni (flauto), Andrea Candeli (chitarra)
    Musiche e testi di Piovani, Machado, Garcia Lorca, Piazzolla, Ibert, Morricone, Neruda, Merini, Prévert, Vicente.
    Sabato 6 aprile 
    “Picnic Suite”
    I classici incontrano il Jazz
    Giuseppe Nova (flauto), Claudio Piastra (chitarra), Simone Pagani (pianoforte), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Massimo Melillo (batteria)
    Musiche di Claude Bolling.
    Tutti i concerti inizieranno alle ore 21 nel Salone dei Concerti di Palazzo Tadini, in via Tadini 40, Lovere (Bg).
    Ingressi singoli: 20 euro (suggerita prenotazione in segreteria o all’ingresso del museo).
    Ingressi singoli ridotti: 15 euro per i giovani fino 27 anni e per gli over 65.
    Ingresso gratuito fino a 18 anni previa prenotazione e disponibilità di posti.
    I biglietti per i singoli concerti saranno in vendita secondo disponibilità anche la sera del concerto.
    Info: www.accademiatadini.it; email: associazione@accademiatadini.it – Tel: +39 340 2503902.