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Atelier Musicale: dall’Africa al Delta del Mississippi con i Mud Pie sabato 18 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
MILANO – Il concerto di sabato 18 febbraio dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio come di consueto alla Camera del Lavoro (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), vedrà protagonisti i Mud Pie, un quartetto di nuove realtà del jazz italiano, che si sono formate frequentando principalmente i Civici Corsi di Jazz di Milano. La proposta di questa formazione dall’organico chiaramente legato all’universo afroamericano e all’area del Delta del Mississippi si ispira al Blues delle origini, inteso nel senso di un folclore immaginario e non come recupero filologico, costruendo intorno a quella base una serie di quadretti sonori in cui l’elettronica, il rock progressivo e la memoria dei ritmi africani definiscono un variegato mondo sonoro, decisamente contemporaneo per la molteplicità dei materiali utilizzati. Del resto, Mud significa fango, miscela, fusione e il Mud Pie è una torta al cioccolato originaria del Mississippi, un luogo dove l’unione di mondi sonori è stata la chiave della sua scena musicale per buona parte dell’Ottocento.Lo stesso strumentario evidenzia i legami e le trasformazioni operate dal gruppo: la cigarbox guitar è l’erede elettronica ed elettrica della vecchia chitarra realizzata con le scatole di sigari, la dobro è la celebre chitarra resofonica famosa negli anni Venti, l’armonica a bocca è uno strumento centrale nei territori del blues, così come le percussioni, cui però si aggiunge la moderna batteria e, naturalmente, la voce, elemento centrale del racconto sonoro. Una voce ricca di sfumature, intrisa di blues e gospel, legata al rapporto canto-parlato come all’improvvisazione jazzistica, con protagonista Marta Colombo, che tra le sue maestre ha avuto due icone del canto jazz italiano: Tiziana Ghiglioni e Maria Pia De Vito. Nicola Rizzi, sassofonista diplomato, esperto di musica elettronica, si dedica invece all’armonica dopo l’incontro con Fabio Treves, che lo ha portato a collaborare con storici armonicisti di blues dell’area milanese quali Enrico Penati e Marcus Tondo. Sebastiano Ruggeri si è formato sotto la guida di Tony Arco, quindi ha svolto un’attività didattica in cui ha compreso l’importanza di usare materiali provenienti dai più diversi ambiti musicali. Infine, Alex Stangoni, il più conosciuto tra i quattro musicisti, è chitarrista, tecnico del suono e maestro del live electronics, da lui realizzato innumerevoli volte e, da oltre un ventennio, al fianco di Enrico Intra nel progetto Sound Movie. Un concerto di grande appeal, dal fascino antico, ma dai suoni moderni.ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione.Sabato 18 febbraio 2023, ore 17.30Mud Pie – Dall’Africa al Delta: suoni, canti e ritmi di un’etnia immaginariaMarta Colombo (voce, percussioni), Alex Stangoni (cigarbox guitar, dobro, elettronica), Nicola Rizzi (armonica), Sebastiano Ruggeri (batteria).Programma: composizioni originali dei Mud Pie.Introduce Marta Colombo.Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428. -
Atelier Musicale: il pianista Carlo Morena rilegge Monteverdi, tra madrigali e improvvisazioni jazz, sabato 4 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
MILANO – Carlo Morena è un colto e raffinato pianista che è stato docente in Germania, Spagna e Portogallo e che oggi ha la cattedra di piano jazz al Conservatorio Verdi di Milano. Di formazione classica e jazzistica insieme, si muove in un ampio ambito progettuale che lo porta a rileggere il passato del jazz con occhi contemporanei, a operare nel campo della libera improvvisazione e, come nel caso del concerto in programma sabato 4 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa) nell’ambito della rassegna Atelier Musicale, ad affrontare pagine fondamentali della musica eurocolta per portarle nel suo universo poetico.In passato lo ha fatto con Ravel e oggi, insieme a un grande sassofonista come Daniele Comoglio e a tre dei migliori studenti di jazz del Conservatorio Verdi di Milano, affronta la musica di un gigante assoluto quale Claudio Monteverdi. Contrariamente a quanto si possa pensare, Monteverdi è stato oggetto di qualche ricognizione jazzistica, come dimostrano sia il pianista Richie Beirach, sia, addirittura, l’Art Ensemble of Chicago e, in Italia, Paolo Fresu e Simona Severini. Tuttavia, come ampiezza e sguardo esclusivo al grande Maestro, un autentico rivoluzionario della musica seicentesca, questo lavoro di Morena è di gran lunga il più esteso e profondo sinora realizzato e l’Atelier ne tiene a battesimo la prima esecuzione assoluta.Il percorso si snoda in ordine rigorosamente cronologico all’interno del mondo monteverdiano, affrontato tenendo conto che la melodia è il suo elemento essenziale, ma riarmonizzata in chiave contemporanea e facendo attenzione alle differenze tra i madrigali decisamente polifonici, dove Morena ha pensato al pianoforte concertante, e quelli in cui la monodia è il fulcro della musica, scegliendo sia temi che sono imprescindibili e iconici, sia altri meno conosciuti, ma non per questo meno interessanti.Da ogni pezzo Morena ha estratto cellule melodiche significative, intorno alle quali ha lasciato spazi per la propria personale rielaborazione, che coinvolge il gruppo e apre le porte all’improvvisazione, evitando però la pericolosa e ormai obsoleta idea della trasformazione dei madrigali in song jazzistici. In sostanza, si mantiene il fascino e la piena memoria degli originali, ma contemporaneamente li si trasforma in qualcosa di totalmente diverso e vicino a quella parte del nostro tempo musicale legata all’espressione, all’estetica jazzistica.ATELIER MUSICALE – XXVIII stagioneSabato 4 febbraio 2023, ore 17.30Carlo Morena quintet – Progetto MonteverdiCarlo Morena (pianoforte); Daniele Comoglio (sassofoni); Raffaele Fiengo (sassofoni); Gianmarco Straniero (contrabbasso); Marco Falcon (batteria).Programma:C. Monteverdi (1567-1643): .Se nel partir da voi (Madrigali, libro I, 1587);Piagne e sospira (Madrigali, libro IV, 1603);Lamento di Arianna (Madrigali, libro VI, 1614);Ohimè, dov’è il mio ben (Madrigali, libro VII, 1619);Sì dolce è il tormento; Ohimè, ch’io cado (Quarto Scherzo delle Ariose Vaghezze, 1624);C. Morena: Pensando a Monteverdi (piano solo);C. Monteverdi (1567-1643):Lamento della ninfa (Madrigali, libro VIII, 1638);Pur ti miro (L’incoronazione di Poppea, 1643).Arrangiamenti di Carlo Morena.Prima esecuzione assoluta.Introduce Carlo Morena. -
Atelier Musicale: pagine di Carvajal, Yamamoto, Aquilanti, Marcel e Marlow con il Trio Namaste sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
L’ensemble formato dai clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e dal pianista Vincenzo De Filpo esplora la contemporaneità musicale tra repertori inediti e nuove direzioniMILANO – Diverse prime esecuzioni, italiane o milanesi, composte da un gruppo eterogeneo di artisti viventi, sono alla base dell’esibizione del Trio Namaste, in programma sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), dodicesimo appuntamento della XXVIII stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio.È un concerto per chi vuole conoscere alcune importanti direzioni della musica d’oggi: si spazia dalla compositrice cubana Ailem Carvajal, diplomata a L’Avana e specializzatasi a Parma, vincitrice di numerosi riconoscimenti e rappresentata in molti teatri prestigiosi (tra cui La Scala), al giovane giapponese Tetsuya Yamamoto, formatosi in patria e in Francia, plurivincitore di premi internazionali e considerato uno dei nuovi volti della composizione internazionale. Da Giancarlo Aquilanti, docente a Stanford, che si ispira al retroterra musicale della sua città natale (Jesi), a Linda Marcel, statunitense, didatta di fama mondiale e artista che compone nell’ambito della multimedialità e dell’incrocio tra diverse arti performative. Tra musica eurocolta e jazz si muovono poi un’autorità quale lo statunitense Eugene Marlow, candidato a diversi Grammy e autore prolifico di musiche che occupano un vastissimo universo sonoro, e Fabrizio Festa, compositore, sound designer e direttore d’orchestra attivo in molteplici campi, compresa la musica di scena. Da segnalare, infine, il prolifico Mauro Porro, che vanta una vivace attività internazionale e una presenza costante nelle emittenti radiofoniche europee.Si tratta, nel complesso, di artisti che vivono la contemporaneità musicale con grande apertura mentale, portando idee e sonorità nuove e diverse, che richiedono interpreti sensibili e d’eccezione, come quelli del Trio Namaste (i clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e il pianista Vincenzo De Filpo), ensemble per il quale sono stati scritti e dedicati molti brani in repertorio: Natalia Benedetti ha alle spalle un’intensa carriera concertistica e la vittoria in numerosi concorsi internazionali; Guido Arbonelli si è esibito nelle sale da concerto di tutto il mondo; infine, il pianista Vincenzo De Filpo vanta una lunga e prestigiosa carriera internazionale che lo ha visto al fianco di prestigiosi interpreti della scena musicale mondiale.ATELIER MUSICALE – XXVIII stagioneSabato 11 febbraio 2023, ore 17.30Trio NamasteVerso nuovi repertoriNatalia Benedetti (clarinetti), Guido Arbonelli (clarinetti), Vincenzo De Filpo (pianoforte).Programma:Ailem Carvajal: Escaleno, prima esecuzione italiana;Mauro Porro: Virango, prima esecuzione a Milano;Tetsuya Yamamoto: Etude d’alterne, prima esecuzione italiana;Giancarlo Aquilanti: Sonata, prima esecuzione a Milano;Linda Marcel: Evocare III, prima esecuzione italiana;Eugene Marlow: Aspetta ancora qualche minuto, prima esecuzione italiana;Fabrizio Festa: Omnia mutantur.Introduce Natalia Benedetti. -
Jazz all’Atelier Musicale: il gruppo Nexus di Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi sabato 26 novembre alla Camera del Lavoro di Milano
MILANO – Si concluderà sabato 26 novembre, con il concerto del gruppo Nexus, la prima parte della XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sul palco della Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) si esibirà una delle formazioni più longeve della storia italiana del jazz, che ha ormai superato i quarant’anni di vita e che sin dalla nascita, avvenuta all’inizio degli anni Ottanta per iniziativa di Tiziano Tononi e Daniele Cavallanti, si è configurata come un ensemble dinamico, dall’organico variabile, all’interno del quale si sono avvicendate prestigiose personalità della scena italiana e internazionale del jazz.Vincitore di numerosi referendum della critica, il gruppo Nexus guarda da sempre alla grande tradizione della musica afroamericana degli anni Sessanta, all’informale jazzistico e alle composizioni di esponenti illustri di quel periodo storico quali Roland Kirk, Ornette Coleman, Don Cherry e l’ultimo John Coltrane. In occasione del concerto milanese, la formazione guidata dai leader storici Tononi e Cavallanti presenterà “The Call: For A New Life”, l’ultimo album della sua non copiosa, ma meditata e progettuale produzione nel quale si propone con un inedito sestetto. Lo stesso che si esibirà, con una sola eccezione rispetto al disco, nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro: Tiziano Tononi, batterista e percussionista che porta nella sua musica la sapienza dei ritmi afro; Daniele Cavallanti, sassofonista dalla calda e rotonda sonorità e dal fraseggio intenso ed esplosivo; Emanuele Parrini, uno dei violinisti più creativi dell’attuale panorama europeo; il trombonista di Tony Cattano, dalla voce ricca e densa di riferimenti storici; il vibrafonista Luca Gusella, artista trasversale che spazia dall’improvvisazione alla musica eurocolta del Novecento; infine, il versatile contrabbassista Roberto Frassini Moneta (nell’album c’è invece Silvia Bolognesi).Il Nexus prosegue così il suo percorso di gruppo che sta sviluppando un’idea contemporanea di jazz guardando a quella parte della storia meno battuta, ma ancora in grado di metterci in contatto con le più profonde radici della musica nera e di farlo con autenticità, intensità espressiva e assoluta chiarezza poetica. Un concerto che sta al di fuori del coro e che nella sua diversità si pone in una dimensione originale che merita la massima attenzione da parte del pubblico.ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione.Sabato 26 novembre 2022, ore 17.30Nexus – La storia continuaDaniele Cavallanti (sassofoni), Tony Cattano (trombone), Emanuele Parrini (violino), Luca Gusella (vibrafono), Roberto Frassini Moneta (contrabbasso), Tiziano Tononi (batteria).Programma:D. Cavallanti: Hornet Redux;T. Tononi: The Call;D. Cavallanti: S.O.S., J.G;T. Tononi: Cherokee Blood; The Trail Of Tears;A. Cyrille: 5432 The “Easy” Version (arrangiamento di Tiziano Tononi).Introduce Tiziano Tononi.Nel corso del concerto verrà presentato il cd “The Call: For A New Life” (Felmay Rec.) -
Jazz all’Atelier Musicale: il duo Parrinello-Di Ienno sabato 15 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano
La cantante Simona Parrinello e il pianista Gianluca Di Ienno, due protagonisti della nouvelle vague del jazz italiano contemporaneo, si esibiranno sabato 15 ottobre a Milano per il terzo concerto della nuova stagione dell’Atelier Musicale: in scaletta composizioni originali e un paio di standard americaniMILANO – Il terzo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenta una prima assoluta dedicata a due protagonisti della nouvelle vague del jazz italiano contemporaneo: il concerto della cantante Simona Parrinello e del pianista Gianluca Di Ienno, in programma sabato 15 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).I due musicisti condividono un percorso musicale che ha mosso i suoi passi nel 2006 e da allora li ha visti insieme in molteplici ambiti espressivi, portandoli infine a lavorare intensamente in duo con un progetto in grado di esaltare l’affinità artistica che li accomuna, nella quale il linguaggio del jazz si sposa anche alla sua componente europea e alla musica eurocolta, dando vita a un racconto dinamico ed evocativo che troverà per la prima volta una compiuta realizzazione in questo live e che, prossimamente, vedrà la luce anche su disco.Il dialogo intimo e introspettivo del duo, costruito principalmente su composizioni originali e un paio di standard americani, mette in luce un rapporto ampio tra voce e pianoforte, in cui l’intreccio lascia spazio a differenti combinazioni della trama sonora grazie ai diversi ruoli che voce e pianoforte (oltre all’uso cauto dell’elettronica) possono assumere: la prima può essere infatti il canto guida, ma anche il background, come avviene del resto per l’operare del secondo. La proposta si muove così in un contesto nel quale si dà voce a una narrazione ricca e articolata, quanto perfettamente intelligibile.Simona Parrinello ha studiato ai Civici Corsi di Jazz e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, avendo come guida principale Tiziana Ghiglioni e dimostrando di possedere una voce duttile, legata certamente alla grande tradizione del jazz, ma apertasi nel tempo a una più ampia ricerca vocale. Il suo cammino artistico l’ha vista al fianco di numerosi musicisti delle nuove generazioni e di alcuni grandi esponenti del jazz nostrano. Attualmente è vicepresidente di MIDJ, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz.Gianluca di Ienno è uno dei più interessanti pianisti delle ultime generazioni, con una duplice formazione (classica e jazzistica), e vanta numerose e prestigiose collaborazioni con musicisti nazionali e internazionali. Nel suo linguaggio unisce alla conoscenza profonda del jazz anche la cultura classica, soprattutto quella del Novecento impressionista. Sempre per Atelier Musicale, nel 2020 è stato protagonista di un concerto in cui ha esplorato il mondo debussiano all’interno dell’universo performativo del jazz.L’esibizione di Simona Parrinello e Gianluca Di Ienno porterà il pubblico a contatto con un linguaggio moderno del tutto contemporaneo, sia sul piano strumentale sia su quello vocale.ATELIER MUSICALE – CROSSING – XXVIII stagioneSabato 15 ottobre 2022, ore 17.30Parrinello/Di Ienno duo – Into the Wild WoodsSimona Parrinello (voce, voce, glockenspiel), Gianluca Di Ienno (pianoforte, live electronics).Programma:B. Strayhorn: Day Dream;G. Di Ienno/S. Parrinello: Into The Wild Woods;S. Parrinello/G. Di Ienno: Lieve;G. Di Ienno: One for K;S. Parrinello: Melancholia;S. Parrinello/G. Di Ienno: Luna di Luglio;G. Di Ienno/S. Parrinello: Home;C. Porter: All of You.Prima esecuzione assoluta.Introducono Simona Parrinello e Gianluca di Ienno.Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428 -
Atelier Musicale: canti e sonate per violoncello e pianoforte di Pizzetti, Debussy e Šostakóvič con il duo Gabrieli-Rigamonti sabato 8 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano
MILANO – Il secondo appuntamento della XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio che mescola il jazz alla classica contemporanea senza disdegnare incursioni nel folk e nella world music, ha come protagonista una formidabile giovane coppia di interpreti dal grande futuro, che si esibirà sabato 8 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio concerto ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro). Il primo è Emanuele Rigamonti, violoncellista di 25 anni, che proviene dal Conservatorio di Como, dove si è laureato con lode e menzione d’onore, perfezionandosi poi con maestri e gruppi di altissimo profilo. La seconda è la ventenne pianista Valentina Gabrieli, iscritta al triennio del Conservatorio di Brescia (ma ha già partecipato a numerose masterclass). Entrambi hanno vinto diversi premi in concorsi solistici e di gruppo e hanno già avviato una brillante attività concertistica.Il programma che presenteranno sabato 8 ottobre a Milano è di grande originalità e impegno e il suo titolo (“Addio bel passato”) si riferisce alle tre opere scelte, che guardano senza nostalgia al passato, inserendosi in modi differenti nel mondo novecentesco. Intelligente la scelta di Ildebrando Pizzetti, autore troppo poco eseguito, di cui i tre canti evidenziano il gioco dei dettagli, l’atmosfera evanescente di derivazione impressionista e la cantabilità melodica che lo contraddistingue, con uno sguardo al passato di tipo formale. Di Debussy viene proposta una delle tre ultime sonate, nella quale lo stile austero, da sonata pre-classica, incontra le finezze timbriche e l’uso moderno degli strumenti e degli impasti sonori tipici della musica del grande maestro francese. La pagina più ampia, e certo tra le più importanti della letteratura violoncellistica del Novecento, è quella di Šostakóvič, in cui l’adozione della forma sonata classica e il recupero di elementi polifonici e melodici di tipo settecentesco si uniscono alla scrittura originalissima del maestro russo, alle sue audacie armoniche, al suono materico e all’introspezione del suo mondo poetico.Un programma veramente unico, che richiede una maturità esecutiva e una padronanza strumentale che la dicono lunga sulle qualità dei due giovani interpreti che l’Atelier è felice di ospitare nella sua XXVIII stagione.ATELIER MUSICALE – CROSSING – XXVIII stagioneSabato 8 ottobre 2022, ore 17.30DUO GABRIELI-RIGAMONTIGIOVANI INTERPRETI ITALIANI – “ADDIO BEL PASSATO”Emanuele Rigamonti (violoncello); Valentina Gabrieli (pianoforte).Programma:I. Pizzetti (1880-1968)Tre Canti, per violoncello e pianoforte. A mia figlia Maria Teresa(I. Affettuoso II. Quasi grave e commosso III. Appassionato)(1924)C. Debussy (1862-1918)Sonata No. 1 in re minore, per violoncello e pianoforte(I. Prologo – Lento, Sostenuto e molto risoluto II. Serenata – Moderatamente animato III. Finale – Animato, Leggero e nervoso).(1915)D. Šostakóvič (1906-1975)Sonata Op. 40 in re minore, per violoncello e pianoforte.(I. Allegro non troppo II. Allegro III. Largo IV. Allegro).(1934)Introduce Emanuele Rigamonti. -
ATELIER MUSICALE – Enrico Intra e Paolo Rossi inaugurano sabato 1 ottobre la nuova edizione alla Camera del Lavoro di Milano con un omaggio a Enzo Jannacci
SABATO 1 OTTOBRE, ORE 17.30
RIPARTE L’ATELIER MUSICALE
XXVIII EDIZIONE
PRESSO L’AUDITORIUM G. DI VITTORIO
DELLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO – CORSO DI PORTA VITTORIA 43ENRICO INTRA e PAOLO ROSSI DOPPIO TRIO
“CIAO ENZO” (dedicato a Enzo Jannacci)
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA –
NUOVE COMPOSIZIONI E LIBERE IMPROVVISAZIONI
Enrico Intra (pianoforte);
Paolo Rossi (voce);
Caterina Crucitti (basso elettrico);
Tony Arco (batteria);
Emanuele Dell’Aquila (chitarra);
Alex Orciari (contrabbasso).
Introduce Maurizio Franco.
Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428; email: secondomaggio@alice.it eury@iol.it;
On line: www.secondomaggio.org
MILANO – La ripresa dell’Atelier Musicale, rassegna giunta alla sua XXVIII edizione, è contraddistinta da un concerto a suo modo eccezionale che riporta in scena una memoria di quello che fu l’Intra’s Derby Club, fondato nel 1962 dal pianista e compositore milanese Enrico Intra (che lo lasciò tre anni dopo, nel 1965) e poi diventato per tutti “il Derby”, il luogo di nascita del cabaret milanese e, in un certo senso, italiano. In quello spazio andava in scena ogni giorno un nuovo modo di fare spettacolo, con racconti, satira, canzoni e tanto jazz. Esattamente quello che succederà sabato 1 ottobre (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera ordinaria a 5 euro o di sostegno a 10 euro) sul palco dell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, con primattori Enrico Intra e Paolo Rossi: il primo presenterà nuove composizioni di stampo tematico, minimale e contemporaneo con il suo trio (composto da Caterina Crucitti al basso elettrico e Tony Arco alla batteria), dimostrando un’inesauribile inventiva e la voglia di mettersi costantemente in gioco, senza riposare sugli allori costruiti nel corso di una lunghissima carriera; il secondo narrerà a ruota libera, grazie alla ben nota capacità di trasformare semplici canovacci in articolati e brillantissimi racconti pieni di colpi di scena, e canterà anche alcuni brani con i suo affiatati musicisti (Emanuele Dell’Aquila alla chitarra e Alex Orciari al contrabbasso), formando anch’egli un trio, sebbene diverso da quello jazzistico di Intra.
Non si tratterà comunque di un semplice alternarsi in scena, perché i due protagonisti troveranno diversi momenti di incontro e di comune creatività, come del resto è già successo nel marzo scorso al Teatro Lirico, dove, con un altro programma e un’altra impostazione, Oreglio, Concato e Rossi rievocarono la Milano del jazz e del cabaret insieme alla Milano C-Jazz Band diretta proprio da Intra. Lo spettacolo proposto dall’Atelier Musicale è vicino a quelli del Derby e, non a caso, è dedicato a Enzo Jannacci, grande personalità di cantante ma anche narratore e autore di testi di assoluta poesia e profondità. Un personaggio rimasto nel cuore di tutti, che non solo frequentava lo storico locale milanese, ma che è stato amico di entrambi i protagonisti di questo concerto, collaborando più volte con Intra e lavorando per lungo tempo con Rossi, due artisti i cui percorsi sono assolutamente noti a tutti.
Nel segno della trasversalità e dell’incontro, il concerto che apre la nuova stagione dell’Atelier Musicale è anche un’occasione per riflettere sulla ricchezza artistica e sul dialogo tra musicisti, attori, ma anche pittori, letterati e intellettuali che, in tempi non troppo remoti, animavano la vita culturale milanese.
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Il recital del pianista Michele Di Toro, tra jazz e brani originali, concluderà la XXVII edizione dell’Atelier Musicale sabato 19 marzo alla Camera del Lavoro di Milano
Brani originali dal nuovo album “Elisir” e alcune pagine del grande contrabbassista Charles Mingus: il concerto del pianista e compositore abruzzese sarà l’evento conclusivo della XXVII stagione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo MaggioMILANO – Si chiuderà sabato 19 marzo la XXVII edizione dell’Atelier Musicale, quella del “risveglio”, caratterizzata da un successo artistico e di pubblico al di là delle previsioni, soprattutto se si considera che la pandemia è stata la sgradita compagna di tutto il periodo autunno-inverno. Per l’ultimo concerto della stagione, nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano tornerà un grande artista come Michele Di Toro, un musicista che appartiene a quel ristretto gruppo di pianisti jazz contemporanei che sa far convivere la tradizione con la modernità, la conoscenza della tecnica afroamericana del pianoforte con quella colta occidentale, unendo anche competenze pop e folk.Grazie a questo ampio bagaglio di conoscenze, il quarantasettenne strumentista e compositore abruzzese ha raggiunto una peculiare ricchezza nel pensiero musicale, in cui la duplice formazione, classica e jazz, la tecnica di altissimo livello e un’approfondita conoscenza del jazz e del mondo musicale americano (che spazia dal Ragtime e dal mondo dello Stride Piano a Keith Jarrett e che si unisce a una visione jazzistica europea) diventano i cardini della sua poetica. Il risultato è una musica che esce dagli schemi e che si propone con grande fantasia in molteplici articolazioni, sorretta da una limpidezza di tocco e di suono e da una sicurezza tecnica tali da fare di lui un pianista di primo piano nella scena internazionale (non dimentichiamo la sua vittoria nel concorso intitolato a Friedrich Gulda).Il concerto di sabato 19 marzo verterà sui brani, tutti di sua composizione, contenuti nel nuovo album “Elisir”, caratterizzato da atmosfere sognanti e da un tratto intimo e riflessivo che aprono un’ulteriore finestra nel suo percorso creativo. A questi pezzi saranno abbinate alcune pagine del grande compositore e contrabbassista Charles Mingus, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Una prassi non nuova nei recital di Di Toro, che nel 2019, ospite del festival Iseo Jazz, presentò brani propri e un omaggio al pianista Lennie Tristano, nato un secolo prima a Chicago.ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagioneSabato 19 marzo 2022, ore 17.30Michele Di Toro – “Elisir” e omaggio a Charles Mingus.Michele Di Toro (pianoforte).Programma: composizioni di Michele di Toro e di Charles Mingus.Conduce Maurizio Franco. Nel corso del concerto verrà presentato l’album “Elisir” (Spray Records).Dove: auditorium G. Di Vittorio, Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.Ingresso: 10 euro.Obbligo di super green pass e mascherina Ffp2.Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.Email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.itOn line: www.secondomaggio.orgDirezione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).