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  • L’onomastico del dio Sole, sul dancefloor impazza la pungente ironia di Gibo

    L’onomastico del dio Sole, sul dancefloor impazza la pungente ironia di Gibo

    Disco Settanta a 120 bpm, intro di sax e sconfinata goliardia. In pista c’è Gibo con L’onomastico del dio Sole (Attic Records Torino). Brioso, scanzonato, irriverente, il nuovo singolo inneggia alla voglia di leggerezza. Puro sound made in Sicily, destinato a diventare un esilarante tormentone estivo.

    Il brano

    Al ritmo travolgente che omaggia la black music dei Trammps, il brano ci riporta alla memoria l’atmosfera spensierata e cameratesca del liceo. Un periodo vissuto dal Nostro, catanese fino al midollo, con la verve tipica di quegli anni. Anni in cui viene ripetutamente ripreso dai compagni di classe per gli scherzi sconsiderati e le dissacranti parodie musicali incentrate su di loro. E proprio quei ragazzi, oggi adulti, continuano ad essere parte integrante di ogni nuovo progetto discografico. Anche di questo. Un danzereccio susseguirsi di scherzi, lazzi e paradossi dal finale esplosivo, nel quale l’autore ringrazia la mitica terza B del ‘78, fonte continua di ispirazione.

    In pieno mood Seventies, il trascinante pezzo dance trae spunto dalla vita quotidiana: persone, fatti, storie, rielaborati in chiave ironica. Una costante dell’artista siciliano, che è diventata la sua cifra stilistica. L’onomastico del dio Sole (Attic Records Torino) è presente in tutti gli store e le piattaforme digitali. Un brano scritto e composto da Giuseppe Bonaventura; l’interpretazione, la voce e le chitarre sono di Gibo.

    Il videoclip del singolo è disponibile al seguente link: https://youtu.be/3SmDnazRt7I.

    L’artista

    Nato da padre tenore e madre violinista nel 1960, il cammino di Gibo, al secolo Giuseppe Bonaventura, non poteva che orientarsi verso l’arte musicale. Lo fa attraverso un percorso di formazione che passa per gli ascolti di Beatles, Santana, Deep Purple. Così come per i grandi cantautori italiani che lo hanno sempre ispirato. Performer, compositore e polistrumentista catanese, trova nella chitarra il suo più grande amore e un’inseparabile compagna di vita. Suona una musica, nella quale confluiscono svariate contaminazioni, dal rock al beat, pur mantenendo uno stile melodico originale e riconoscibilissimo. Un sound made in Sicily improntato alla goliardia, al nonsense, all’ironia più dissacrante.

    Si susseguono a ritmo serrato i passaggi radiofonici e le apparizioni in tivù. Partecipa anche trionfalmente a prestigiosi concorsi canori. Da ultimo, il 3 e 4 agosto 2023, è finalista al XIV Festival Città di Mascalucia (CT) con la hit Era il tempo delle mele. Con la mission del buonumore fa parte di diversi gruppi come i Cockroaches, gli Hiades, i Sempre Nomadi, i Beatless. Nel 2005 fonda la band Gibo & Evergreen, un sodalizio durato cinque anni, fino a quando non inizierà l’avventura solista con brani di propria composizione.

    Nel 2007 pubblica il singolo Baby che verrà inserito all’interno del programma Italia ti canto su Rai 2. Poi nel 2009 è la volta di Goccia di mare, scelto come sigla finale della trasmissione televisiva Stasera tocca a te. Escono via via Mi dispiace saperlo, L’alba è chiara, Se la mente non c’è, Quando il cuore non c’è, Rose nel cielo, L’uomo di Pisa. Tutte tracce che hanno contribuito a totalizzare oltre 300.000 ascolti su Spotify. Nel luglio 2023 torna in pista con L’onomastico del dio Sole. Brioso, scanzonato, irriverente, il nuovo singolo di Gibo inneggia alla voglia di leggerezza. Puro sound made in Sicily, destinato a diventare un esilarante tormentone estivo.

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  • Susan Sarandon, ospite d’onore del Premio Ragusani nel Mondo

    Susan Sarandon, ospite d’onore del Premio Ragusani nel Mondo

    Il ritorno di Susan Sarandon a Ragusa

    Star di Hollywood, un Oscar per la sua interpretazione in Dead man walking, Susan Sarandon sarà l’indiscussa antidiva del Premio Ragusani nel Mondo. Sabato 29 luglio 2023 alle ore 20.00, il palco di piazza Libertà a Ragusa si trasformerà nel prestigioso red carpet della XXVIII edizione. Un evento dal respiro internazionale, che diventa spettacolo.

    A distanza di diciassette anni, Susan Sarandon torna a sorpresa nel capoluogo ibleo. L’attrice statunitense era stata già premiata nel 2006, dopo aver riscoperto le radici e la terra del nonno Giuseppe. Di cognome Criscione, era nato infatti a Ragusa ed emigrato negli States agli inizi del Novecento. Una storia, come quella di molti altri suoi conterranei, rinchiusa in una valigia di cartone, stivata nella nave per raggiungere l’America sognando una nuova vita.

    “Un piroscafo, come quelli che hanno trasportato tanti nostri avi verso altri mondi e altre speranze. Ma rivisitato, al passo coi tempi” ha dichiarato il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì.

    Sta nell’immagine grafica scelta per presentare la XXVIII edizione di Ragusani nel Mondo la chiave per raccontare come questo Premio abbia saputo rinnovarsi. Sono cambiati i luoghi dove vivono e lavorano i premiati, sono cambiate le professioni ed è cambiata anche la città. Un territorio, quello del ragusano, capace oggi di richiamare professionisti impegnati altrove, offrendo loro possibilità di fare impresa – sul posto – ad altissimi livelli.

    Sabato 29 luglio in piazza Libertà sarà l’occasione, non solo per ascoltare storie che diventano fonte di ispirazione ma anche per riabbracciare Susan Sarandon. La tangibile testimonianza di una donna che, con caparbietà, intelligenza e grande talento, ha saputo proiettare la propria carriera artistica nel firmamento planetario delle stelle.

    I premiati della XXVIII edizione

    Accanto alla protagonista di decine di film rimasti indelebili nella nostra memoria, i riflettori saranno puntati sugli otto premiati della serata. Si parte da Veronica Diquattro. Bolognese di origini ragusane, ha conseguito un master in International management alla Bocconi di Milano, affermandosi in Italia e all’estero con riconoscimenti plurimi. In precedenza al vertice di Spotify, oggi guida la crescita di Dazn in Italia. È acclamata come una delle cinquanta migliori espressioni di managerialità al femminile nel nostro Paese.

    Il background di Giovanni Criscione comprende invece le Relazioni internazionali, gli Affari pubblici, la comunicazione, il protocollo, il cerimoniale e la diplomazia. Il manager, nato a Ragusa, ha costruito un brillante percorso professionale sulla sua consolidata abilità di cerimoniere. Annovera responsabilità al massimo livello all’interno degli ultimi Expo (Milano e Dubai) e un incarico di prestigio al servizio della casa reale degli Emirati Arabi.

    Sempre a Dubai esprime la sua forte capacità manageriale anche un altro ragusano, Claudio Sgarlata. Attualmente ricopre la posizione di Managing director del Medio Oriente e dell’Africa, presso la sede araba della Giesecke+Devrient, multinazionale tedesca con oltre centosettant’anni di storia. L’azienda sviluppa innovazioni nel settore della sicurezza dei pagamenti fisici e digitali, della connettività (Internet delle cose), dell’identità fisica e digitale e delle infrastrutture digitali.

    Alla prestigiosa ribalta della XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo anche la Ricca.it, l’eccellenza fondata sulla centralità della persona. Leader nel suo campo, è un system integrator atto a fornire soluzioni per la realizzazione, il miglioramento e l’implementazione di data center e cybersicurezza. Una realtà aziendale – quella rappresentata da Stefano Ricca – in fase di continua crescita, con maestranze professionali quasi totalmente provenienti dall’area iblea.

    Ancora l’innovazione tecnologica vede in primo piano la Reiwa di Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti. La start up, nata da una scommessa dei due ingegneri comisani, ha realizzato un robot in grado di ottimizzare la pulizia di grandi impianti fotovoltaici. Un piccolo capolavoro di ingegneria informatica e meccanica che, grazie ai principi dell’intelligenza artificiale, riesce a superare tutti i limiti dei suoi competitors. Il frutto della “collateral technology”, così definita dai suoi ideatori, è ormai avviato ad una fase di crescita su larga scala internazionale.

    È il tema del momento, quello dell’intelligenza artificiale, che sarà affrontato anche con l’intervento di un altro premiato, il vittoriese Gianni Morana. Medico radiologo, è direttore della Unità operativa complessa di radiologia diagnostica presso il presidio ospedaliero di Treviso. Fra i primi ad applicare alla radiologia l’intelligenza artificiale, ha favorito l’apertura di scenari di grande interesse nell’attività diagnostica di forme tumorali altrimenti difficilmente individuabili.

    Un ulteriore tributo alla tecnologia ci viene poi dal ragusano Renato Scuzzarello. Da generale dei Carabinieri, ha ricoperto in passato importanti incarichi di coordinamento delle Forze speciali di pace in Bosnia al tempo della guerra nei Balcani. Appassionato di archiviazione del patrimonio culturale e archeologico dell’area iblea, con una società di esperti americani ha creato un ingente archivio digitale a costo zero. Si tratta di ben cinquecento reperti del museo archeologico di Kamarina e del museo civico di Ragusa, diventati immediatamente fruibili nel giro di un clic.

    Ancora in via di sperimentazione, infine, il progetto che fa capo a Carlo Trigona, di origine chiaramontana. Docente presso la facoltà di Ingegneria di Catania, sta studiando come ricavare energia elettrica dalle piante, con azzeramento della produzione di agenti inquinanti. Se implementata con le risorse necessarie, la ricerca darà un contributo epocale alla sostenibilità dell’ambiente, diventando fondamentale nella fase di transizione ecologica in corso.

    Focus sul Premio

    Dopo oltre un quarto di secolo di ininterrotta crescita, l’obiettivo è e rimane ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio che si rinnova nella continuità. Ridare lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle attese dei ragusani e non solo. Una manifestazione che, inserita nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove importanti e significativi flussi turistici. Soprattutto nel segmento del “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.

    Un evento al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta rilevanza in campo nazionale e internazionale. Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, scandaglio di percorsi per prospettive di sviluppo economico. Appuntamento dunque il 29 luglio alle ore 20.00 in piazza Libertà con la XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo. La conduzione è affidata a Salvo Falcone e Caterina Gurrieri, che ci faranno vivere un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione che si fanno spettacolo.

  • Con Roberto Lipari, Giovanni Cultrera e Ignazio Ingrao torna il Premio Aci e Galatea

    Con Roberto Lipari, Giovanni Cultrera e Ignazio Ingrao torna il Premio Aci e Galatea

    Torna in piazza Duomo ad Acireale (CT) il gran galà del Premio Aci e Galatea giunto alla sua 58ª edizione. Sabato 15 luglio alle ore 20.30, nello splendido scenario barocco del centro storico, Giovanni Cultrera, Ignazio Ingrao e Roberto Lipari saranno tra i prestigiosi ospiti.

    Un evento organizzato dalla NoèComTraining e patrocinato dal Comune di Acireale e dalla Fondazione Carnevale di Acireale.Come nella migliore tradizione, padrone di casa Ruggero Sardo, il gentleman della conduzione siciliana.

    Il Premio

    Il Premio Aci e Galatea si distingue, tra i tanti che affollano i palcoscenici estivi dell’Isola, per le idee che diventano patrimonio comune. Sta proprio qui la chiave del successo della manifestazione organizzata per la prima volta nel 1965 dal presidente del Cine foto club “Galatea” Salvatore Consoli. In seguito la gestione è passata al Dott. Salvo Noè. Il noto psicologo si è posto come obiettivo quello di incentivare i giovani a credere maggiormente nelle proprie capacità, focalizzandosi sull’aspetto educativo della nuova generazione. A tal proposito, è stato istituito un riconoscimento ad hoc proprio per i ragazzi più promettenti. A sottolineare come l’evento acese possa diventare anche una formidabile occasione per coltivare al meglio le loro passioni e il loro talento.

    Molte le sue peculiarità, come il rifuggire dalle banalità e il non avere padrini o secondi fini, se non quelli di enfatizzare le eccellenze siciliane. E non solo. In quasi sei decenni, sono transitati sul palco del Premio innumerevoli personaggi di spicco. Eminenti personalità della letteratura, del giornalismo, del cinema, del teatro, della musica, dello sport, che figurano e impreziosiscono l’Albo d’oro. Un significativo elenco di oltre duecentocinquanta nominativi, che ricorda come la Sicilia sia anche e soprattutto una terra di spiriti eccelsi che la promuovono. Figure carismatiche, alle quali Acireale esprime il suo più sincero tributo di riconoscenza.

    I premiati

    Anche nella 58ª edizione del Premio Aci e Galatea lo spettacolo che farà da contorno ai premiati sarà in linea con il prestigio della kermesse. Con la direzione artistica di Giulio Vasta, nel teatro urbano di piazza Duomo in scena Roberto Lipari. Attore e comico palermitano, è alla guida della trasmissione satirica Striscia la notizia in coppia con Sergio Friscia. Giovanni Cultrera di Montesano, musicista di fama internazionale, è il sovrintendente del teatro Bellini di Catania; Ignazio Ingrao, autore televisivo, è giornalista vaticanista del Tg1. E ancora lo scultore Salvatore Chiarenza, maestro del carretto siciliano, è iscritto nel Registro patrimoniale dell’Unesco e Orazio Bella della premiata pasticceria omonima. Premiata anche Digital Atom, una start-up che sviluppa applicazioni per la realtà virtuale, con sede a Siracusa nei locali della Struttura didattica speciale di Architettura. Si conclude con i Bellamorèa, duo di musica pop world composto dai fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, e Catania Philharmonic Orchestra.

    L’appuntamento con la 58ª edizione del Premio Aci e Galatea è per sabato 15 luglio alle ore 20.30 in piazza Duomo ad Acireale. La serata sarà ripresa televisivamente nella sua interezza e trasmessa in differita su Etna Channel e sui social network ad essa collegati.

  • XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo, al passo con i tempi

    XXVIII edizione del Premio Ragusani nel Mondo, al passo con i tempi

    Torna il Premio Ragusani nel Mondo giunto alla sua XXVIII edizione. Come nella migliore tradizione, lo spettacolo che farà da contorno ai premiati sarà in linea con il prestigio della manifestazione, annoverando artisti di caratura internazionale. Sabato 29 luglio 2023 in piazza Libertà a Ragusa andrà in scena la celebrazione dell’eccellenza.

    È una ragusanità bella, positiva, vincente, quella che emerge dalle oltre duecento personalità di spicco che dal 1995 sono transitate sul palco del Premio. Testimonianze di straordinaria laboriosità, fantasia, intraprendenza, vivacità, inventiva, che si propongono come un modello virtuoso per le giovani generazioni, stimolo ed esempio per tutti. Ma diventano anche formidabile occasione per consolidare l’orgoglio della comune identità iblea in quanti coltivano l’amore e la passione per le tradizioni e il territorio. Con uno sguardo vigile rivolto al futuro. Protagonisti del mondo delle imprese, della tecnologia, della cultura, dello sport, che hanno preferito scommettere sulla loro permanenza nella terra di origine. Storie umane e professionali di successo declinate in un Premio che si rinnova nella continuità.

    «Vogliamo rendere un pubblico omaggio, in modo semplice e spontaneo, a tutti quegli iblei che, al di là del concetto tecnico e classico di emigrazione, si sono affermati in Italia e all’estero.» spiega Sebastiano D’Angelo, organizzatore del Premio Ragusani nel Mondo e direttore dell’Associazione omonima «Una straordinaria affermazione nel campo delle proprie attività imprenditoriali, professionali ed artistiche, dando lustro alla provincia di origine e contribuendo ad esaltare nel mondo le doti tipiche della nostra popolazione.»

    Dopo oltre un quarto di secolo di ininterrotta crescita, l’obiettivo primario è e rimane ricreare nuovi spunti di interesse nel Premio. Ridare lustro e ulteriore vitalità a un evento oramai entrato nel cuore e nelle attese dei ragusani e non solo. Una manifestazione che, inserita nella più vasta attività istituzionale dell’Associazione Ragusani nel Mondo, promuove importanti e significativi flussi turistici. Soprattutto nel segmento del “turismo di ritorno”, nel quale il gruppo da anni è attivamente impegnato.

    Un evento al passo con i tempi, uno spazio di riconosciuta rilevanza in campo nazionale e internazionale. Una festa collettiva che è anche veicolo di promozione del patrimonio ragusano e della Sicilia tutta, scandaglio di percorsi per prospettive di sviluppo economico. Un ponte virtuoso con il mondo.

    Anche la XXVIII edizione del Premio proporrà personaggi che si inseriscono in questo filone di grande idealità. Uomini di notevole spessore culturale e sociale, con significativi meriti accademici, fieri del loro lavoro ma non travolti dal successo ottenuto. Il loro esempio di vita arricchirà ulteriormente la galleria di straordinarie personalità che onorano la manifestazione e l’intera provincia. Fiera e orgogliosa di avere dato i natali ai suoi illustri figli. Appuntamento dunque al 29 luglio in piazza Libertà a Ragusa, per un’entusiasmante serata di cultura, promozione e innovazione che si fanno spettacolo.

    Premio Ragusani nel Mondo

    FB: https://www.facebook.com/premioragusaninelmondo

    Web: https://www.ragusaninelmondo.it/

    Cell: +39 338 2776379

    Email: sebadangelo@virgilio.it

  • Semplicemente Airam

    Semplicemente Airam

    Come abbiamo fatto a venire fin qui? Ancora vivi, ancora insieme, ancora amandoci. Perché solo noi possiamo volere umanità. Solo noi aneliamo a una terra che sia paradiso per tutti. Solo noi possiamo chiudere gli occhi e reinventare un’altra vita. Tra stupore e resilienza, la voce sinuosa di Airam invoca Semplicemente una speranza… meravigliosa: noi. In un deserto fatto di guerra, indifferenza, alienazione, decidiamo comunque di restare. Nonostante tutto e tutti. “A inseguire la luna sul mare disegnandoci i nostri sorrisi”. Quando guardiamo con gli occhi del prossimo, quando impariamo la capacità di diventare altro e altri, prestiamo realmente ascolto, creiamo empatia. E questo atteggiamento fa la differenza.

    «Il cambiamento non avviene mai per caso o per fortuna, ma attraverso esatte e specifiche strategie.»spiega l’artista «Bisogna mettere buone condizioni e buoni semi, se si vuole coltivare umanità. Se si vuole dare davvero un senso alle vite di tutti. In realtà, stupisce anche l’amore, la possibilità di “guarire ferite”, la capacità di incontrarci ed emozionarci ancora. La nostra condizione di esseri umani stupisce sempre.»

    In zone marginali è possibile ancora la felicità, perché ognuno porta la speranza nella bellezza che ha dentro. Una consapevolezza che ha accompagnato il regista durante tutta la lavorazione del filmato Semplicemente una speranza, disponibile al link https://youtu.be/Q9FRSuF2JPI. Girate da Andrea Tomaselli nel territorio del catanese, le riprese partono dalla sommità dell’Etna.

    L’idea trae origine dalla volontà di mettere in scena lo sfondo sociale sul quale nasce la canzone. Uno sfondo di desolazione, un deserto dove la vita sembra essere vietata. Eppure anche lì trova la sua strada per resistere. La speranza del titolo rimanda a quella leopardiana, che il poeta esprime ne La ginestra, poesia ambientata anch’essa su un vulcano (il Vesuvio). Una lirica che individua nell’amore tra le persone l’unica speranza possibile. E proprio le persone sono le protagoniste del video. In una narrazione tra privato e pubblico, nel segno totalizzante di quel sentimento. Così, le tre generazioni della famiglia di Airam, diventano, durante la canzone, le tante generazioni che hanno dato vita a Einstein come al Calvero chapliniano. A David Bowie come al Budda. Alle antiche culture indigene come a quelle giovanili del ‘68. Personaggi straordinari che hanno saputo trovare luce invisibile agli occhi, che hanno saputo tenere vivi i nostri sorrisi, le nostre speranze.

    Musicalmente concepito in un mood acustico, Semplicemente una speranza è stato realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso TRP Music a Tremestieri Etneo (CT). Il singolo vanta la produzione artistica di Edoardo Musumeci. Coautore della musica con Maria Tomaselli, suona anche le chitarre acustiche ed elettriche e cura gli arrangiamenti assieme a Mario Pappalardo al piano. La batteria è di Angelo Spataro; il basso di Domenico Cacciatore; il violoncello di Alessandro Longo; la viola di Gaetano Adorno. La voce è quella inconfondibile di Airam.

    Biografia

    Innamorata dell’arte, appassionata di libri, patita di cinema. Soprattutto quando alle immagini dei film si uniscono quelle melodie senza tempo. Si spengono le luci in sala, vanno via i pensieri pesi e si accende l’immaginazione, l’incanto, lo stupore. Per Maria Tomaselli, una laurea in Lingue e letterature straniere e quattro anni al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, si è trattato di una scoperta. Nuovi mondi, nuove emozioni, un altro modo di comunicare attraverso un diverso linguaggio. Il pianoforte di zia Amalia è il primo passo verso la musica. Quando capitava che i genitori la portavano a farle visita, restava seduta davanti a quei tasti bianchi e neri. Ne era completamente attratta, rapita. E, in quel mondo, si sente a proprio agio, sta bene, è solo e soltanto sé stessa.

    Oggi la siciliana Airam non ha paura di mettersi a nudo. Esce allo scoperto con un progetto di ampio respiro e il 4 dicembre 2022 pubblica Zone marginali, il primo singolo estratto dall’album omonimo. A quello, il 1° febbraio 2023, segue L’illusione e il 20 aprile Semplicemente una speranza. I tre brani anticipano un disco d’autore prodotto artisticamente da Edoardo Musumeci e realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso TRP Music. “In zone marginali sopravvive il sogno di un’umanità non corrotta, in attesa che le persone arrivino a reclamarla”.

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  • Nicola Campitelli, alla X edizione dell’Imola master flute and chamber music di Fulvio Fiorio

    Nicola Campitelli, alla X edizione dell’Imola master flute and chamber music di Fulvio Fiorio

    Domenica 7 maggio, il M° Nicola Campitelli è l’illustre docente ospite chiamato ad approfondire i molteplici aspetti del flauto. Torna, nell’ambito della X edizione dell’Imola master flute and chamber music a cura del M° Fulvio Furio, con una lezione che si preannuncia imperdibile.

    «Felicissimo di tornare a collaborare con i bravissimi ragazzi della classe di Fulvio Fiorio che ringrazio di cuore per l’invito. Non vedo l’ora». Ha dichiarato Campitelli che, già docente preparatore della sezione legni dell’Orchestra Giovanile di Roma, svolge un’intensa attività didattica all’interno di prestigiose accademie e istituzioni musicali.

    Il master di flauto e musica da camera, che si concluderà il prossimo 25 giugno, è rivolto agli studenti diplomandi e diplomati, laureandi e laureati. L’obiettivo è quello di approfondire il percorso formativo degli iscritti, attraverso un lavoro minuzioso che verterà prevalentemente sullo studio individuale. Non mancheranno tuttavia momenti di musica assieme per flauti ed esibizioni pubbliche con i migliori talenti selezionati.Straordinariamente formativi e arricchenti, inoltre, gli spazi di confronto tra il M° Fiorio e i partecipanti al master. Formidabili opportunità di crescita, umana e professionale, rese ancora più interessanti quest’anno grazie alla presenza di studenti stranieri.

    Spiega Fiorio: «In questo decennio ho potuto incontrare giovani allieve ed allievi provenienti da ogni parte d’Italia. Ragazze e ragazzi pieni di volontà e pronti a fare sacrifici, pur di potersi preparare al meglio per il meraviglioso ma difficile mondo della musica.»

    L’Imola master flute and chamber music è un corso di perfezionamento teso alla preparazione di esami di conservatorio, audizioni, concorsi musicali e orchestrali. Gli allievi verranno altresì messi in condizione di preparare gli esami e le audizioni, sia per le orchestre giovanili, sia per gli enti lirico-sinfonici. Docente ospite della decima edizione è il M° Nicola Campitelli. Musicista di chiara fama, già primo flauto nelle più importanti orchestre italiane, terrà due incontri. Le lezioni avranno cadenza quindicinale, con o senza pianista, per concludersi con un concerto finale e la consegna degli attestati a ciascun partecipante.

    L’Imola master flute and chamber music si tiene presso lo studio musicale del M° Fulvio Fiorio, sito a Imola in viale Paolo Galeati, 17. Per info ed iscrizioni si può inviare un’e-mail a fioriof@yahoo.it oppure contattare il +39 342 5090378. La prossima lezione sarà domenica 7 maggio.

  • Al Teatro Garibaldi di Enna, la geniale poliedricità di Sandro Vergato

    Al Teatro Garibaldi di Enna, la geniale poliedricità di Sandro Vergato

    Performer dai mille volti e dalle molteplici risorse, sarà Sandro Vergato ad animare il pubblico dello splendido Teatro Garibaldi con il “I vizi da mula”. Sabato 22 aprile si alzerà il sipario su un caleidoscopio di battute che ci faranno molto ridere ma anche riflettere. Prodotto da La Fenice, lo spettacolo impreziosisce la 9ª edizione di Voci di Sicilia. Una rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

    Noto al grande pubblico per le gustosissime sit com televisive, l’artista catanese passa al setaccio i più popolari proverbi, detti e modi di dire siciliani. Ne rivela ironicamente le origini, il significato e l’evoluzione che hanno assunto nel corso del tempo e nella società contemporanea. Attraverso il suo umorismo elegante e graffiante, Sandro Vergato condurrà gli spettatori in un viaggio culturale e al tempo stesso divertente. Un’esilarante incursione nei più bizzarri modi di dire appartenenti alle antiche tradizioni popolari. Con l’obiettivo di scoprire, riscoprire e tramandare quel patrimonio, pura essenza delle radici del popolo siciliano e del valore unico e inestimabile della sua cultura.

    Un imperdibile show ulteriormente arricchito da immagini proiettate sul maxi schermo, poesie e canzoni legate al significato dei detti siciliani. Carico da undici, sul palco si alterneranno – immancabili – gli storici personaggi dell’autore, tra cui Zza’ Mara, Pippo Colera e l’Amico Fritz. Così come nella cifra stilistica di Sandro Vergato, anche “I vizi da mula” viaggia su un duplice binario parallelo. In una direzione si mettono in evidenza i lati tragicomici della vita e nell’altra si riflette sui veri valori umani attraverso l’esplorazione interiore di sé. Dall’unione di queste caratteristiche scaturisce la definizione di “teatro filosoficomico”, genere del tutto originale che trova nel Nostro il suo più credibile interprete.

    L’appuntamento con “I vizi da mula” è sabato 22 aprile al Teatro Garibaldi di Enna, all’interno della rassegna Voci di Sicilia. Tariffe ridotte per clubs service, Cral, over 70 ed universitari. Inizio spettacoli ore 20.30, organizzazione a cura di Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia.

    Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it. Biglietti disponibili anche sul circuito online Liveticket (https://www.liveticket.it/) e presso i punti vendita ad esso collegati.

  • Carmelo Caccamo show, che la festa abbia inizio!

    Carmelo Caccamo show, che la festa abbia inizio!

    Domenica 19 marzo si alzerà il sipario sull’esilarante comicità di Carmelo Caccamo. Sarà la dissacrante ironia dell’artista catanese ad animare il pubblico dello splendido Teatro Garibaldi con il “Carmelo Caccamo show”. Prodotto da Media Manager, lo spettacolo impreziosisce la 9ª edizione di Voci di Sicilia. Una rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.

    Amato dal pubblico per il personaggio della Signora Santina, volto noto della tivù regionale, l’istrionico Carmelo Caccamo porta in scena il suo one man show. Canzoni, stand up, momenti di spettacolo, battute e interazione con gli spettatori in sala, per una festa dove tutto diventa possibile. Tante sorprese e ospiti con una band dal vivo. Un’occasione davvero speciale, si direbbe unica, nella quale la platea diventerà elemento insostituibile per la riuscita della serata. Sarà così partecipe delle follie, delle ipocrisie e delle piccole manie che contraddistinguono le nostre vite ordinarie. Rilanciate godibilmente dal nostro protagonista sul palco. Ironico, divertente, dissacrante, Carmelo Caccamo ci racconterà il suo sguardo sul mondo e su ciò che nella vita di ognuno di noi ci fa dire… Beh, venite al teatro per saperlo.

    L’appuntamento con il “Carmelo Caccamo show” è domenica 19 marzo al Teatro Garibaldi di Enna, all’interno della rassegna Voci di Sicilia. Tariffe ridotte per clubs service, Cral, over 70 ed universitari. Inizio spettacoli ore 20.30, organizzazione a cura di Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it.

  • Esplode Bomb on us, il grido di pace di Marisol Luz

    Esplode Bomb on us, il grido di pace di Marisol Luz

    Sound cadenzato, riff di chitarra e Bomb on us. Il nuovo singolo di Marisol Luz è un inno alla speranza e alla resiliente capacità di condividere il nostro più profondo desiderio di pace. Gli occhi puntati su quella parte di mondo dimenticata da tutti. Assuefatti, come mai prima d’ora, alla barbarie della guerra, alla miseria, alla disperazione degli altri. Ingranaggi di una logica egoistica, che continua a mettere il nostro io in primo piano. E se fossimo noi al loro posto? Non chiederemmo aiuto? Non vorremmo che altre persone si potessero avvicinare per offrirci anche solo il più piccolo sostegno?

    «Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, ho subito sentito il bisogno di andare là. Era come se fossi stata calamitata.» spiega Marisol Luz «E allora mi sono messa alla ricerca di una fondazione, un ente, un’associazione, che mi avrebbe dato l’opportunità di fare qualcosa per gli altri.»

    Parte con la sua macchina per raggiungere il convoglio umanitario. Sta via solo quattro giorni, ma bastano a piangere lacrime sommesse. Un pianto sconsolato che sgorga dagli occhi e dal cuore. Tornata a casa, la cantautrice di origine sudamericane si porta dietro un bagaglio di sofferenza e di speranza. La speranza di quelle persone che amano il proprio paese al punto da essere disposte a sopportare la fame, il freddo, la paura.

    Poi le parole escono da sole. Così come la melodia sullo strumentale di Daniele Torassa, il suo producer. Omar Villa mette mano alla chitarra, si ritrovano in sala di registrazione ed esplode Bomb on us (https://www.youtube.com/watch?v=WXI5PNBj3N0). Marisol Luz pubblica una canzone contro l’indifferenza, l’egocentrismo, il nonsense dei potenti. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, è un brano da condividere e far arrivare soprattutto a chi, alla pace, non vuole dare una possibilità.

    Biografia

    Essere una P.A.S. (persona altamente sensibile) è una fatica. Si vivono al massimo le proprie emozioni e quelle degli altri. Lo sa benissimo la marnatese Marisol Dora Serafini. Nata a Guatemala City, la realtà più popolosa dell’America centrale, non ha mai conosciuto i genitori biologici. Viene fortunatamente adottata da una coppia di medici italiani, che la strappa a un destino già segnato. Grazie alla sua famiglia ha la possibilità di studiare e migliorarsi. Si diploma come perito aziendale corrispondente in lingue estere in un collegio di suore, dove fa l’incontro che le avrebbe cambiato la vita. Conosce don Stefano Varnavà, uno dei massimi compositori di arie polifoniche, che la incoraggia a nutrire lo straordinario talento di quella sua voce cristallina.

    Marisol inizia un percorso di studi con Eleonora Mosca, docente di canto che la segue tutt’ora. Si paga le prime lezioni di tecnica vocale dando ripetizioni ai ragazzi del liceo. Collabora con gli Undersun di Somma Lombardo (VA), i Good Vibe e i Rockin’1000, passando dai canti polifonici all’hard rock e al metal. Frequenta inoltre l’r&b, la dance, il funk e ama il pop. Nel suo curriculum artistico non mancano le prestigiose kermesse musicali come il Festival di Castrocaro, Una voce per San Marino, il Festival di Napoli. Tra il fragore scrosciante degli applausi, riceve lodevoli apprezzamenti per le grandi capacità canore ed interpretative.

    La dolorosa perdita dei genitori adottivi, purtroppo, la mette nuovamente a dura prova. Quando, provvidenziale, la musica arriva in suo soccorso palesandole l’innata capacità di scrivere canzoni. Lo fa con la preziosa collaborazione del produttore Daniele Torassa e del chitarrista Omar Villa. Insieme nel 2022 pubblicano Fearless try/fly, una splendida ballad a cui fa seguito Bomb on us. Il nuovo singolo di Marisol Luz è un inno alla speranza e alla resiliente capacità di condividere il nostro più profondo desiderio di pace. Scritto dopo il suo viaggio in Ucraina con un convoglio umanitario, il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Una canzone contro l’indifferenza, l’egocentrismo, il nonsense dei potenti, da condividere e far arrivare soprattutto a chi, alla pace, non vuole dare una possibilità.

    Scopri il mondo di Marisol Luz su:

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    https://amazon.it/music/player/artists/B0BRHK275R/marisol-luz?marketplaceId=APJ6JRA9NG5V4&musicTerritory=IT&ref=dm_sh_Y1q3KmE2qgWCECz5higyBq7aI

    Spotify

    YouTube

    https://www.youtube.com/channel/UCLYF9Ki8_HV0UJOQkZGEmYg/featured
  • Tra disinganno e rinascita, Airam canta la verità dell’illusione

    Tra disinganno e rinascita, Airam canta la verità dell’illusione

    Trasformare la realtà, trasformare sé stessi, nell’illusione di pensare che è diverso. Costretti a chiederci chi siamo: se quello che gli altri ci dicono di essere o piuttosto ciò che sentiamo dal profondo. La voce sinuosa di Airam s’insinua nelle pieghe più intime dei pensieri e canta la verità salvifica de L’illusione. Il brano viaggia su due piani di lettura e di significato differenti. Il primo è autobiografico e racconta di una relazione intensa, ma irrimediabilmente complessa.

    «Quando ho scritto L’illusione – spiega l’artista – stavo attraversando un momento buio. Avevo finalmente trovato qualcosa che non credevo più potesse esistere in questa realtà. E per me, così disillusa, era qualcosa di veramente straordinario. Ma, dopo aver scoperto tanta luce, aver spostato tende e aperto finestre, mi sono ritrovata completamente sola in una stanza. Con in mano niente.»

    E poi pensare come sia doloroso resistere a un dolore, all’ennesimo inganno. Talmente amaro da ingoiare, che fa troppo male. E, in quel forte disagio, tentare di aggrapparsi con tutte le forze a qualcosa in cui credere, per non sprofondare nel baratro. Ancora la verità di un’illusione che ci potrebbe salvare, forse l’ultima.

    Il secondo piano di lettura, invece, è venuto fuori allo scoperto dopo averlo scritto. Come spesso capita nella vita di comprendere certe cose importanti soltanto dopo mesi o addirittura anni. Protagonista è la canzone, un momento intimo, nel quale un’anima parla a sé stessa. Una sé stessa che ha faticato tanto per ritrovarsi, riconoscersi e per farsi riconoscere.

    Ecco perché nel brano Airam ripete l’invito a non dimenticarsi, a non rimanere nel buio, a rimettere insieme tutti i pezzi di sé. Anche le parti più compromesse, dalla società, dalla famiglia, dalla politica, dai retaggi culturali. Perché ciò che si è davvero, non può sparire come in un semplice gioco d’illusione né sbriciolarsi dietro maschere. Ma piuttosto venire alla luce come il primo giorno. Quella meravigliosa capacità di ogni essere umano di ricominciare tutto da capo e di rinascere. A nuova vita.

    Questa stessa consapevolezza ha accompagnato il regista durante tutta la lavorazione del filmato L’illusione, disponibile al link https://youtu.be/8r3aQASq5J4. Girate da Andrea Tomaselli nel territorio del catanese, le riprese sono state ospitate presso i Viagrande Studios. Splendida struttura dedita alla formazione di danzatori, musicisti, scrittori, è stata la location ideale per la realizzazione del videoclip.

    Le immagini ritraggono Airam in un ambiente luminoso, con molte finestre e molti specchi. Ancora una volta la duplice valenza. Le finestre perché ci permettono di attraversare le pareti, andare oltre e, allo stesso tempo, ci consentono di vedere meglio dentro, offrendoci la luce della scoperta. Gli specchi perché interrogarsi significa indagarsi, per cercare di vedersi. Uno degli aspetti fondanti, poi, dell’interrogarsi ha a che fare con le radici. Non a caso L’illusione comincia con l’Etna, maestoso al di là di una finestra. Origine unica per chiunque, come Airam, sia nato in quella terra. Infine, nella composizione della messa in scena, non poteva mancare una risorsa che fa parte dell’eredità familiare dell’artista, ovvero l’opera pittorica di Amalia Tomaselli. Sorella del padre della cantautrice, ha dedicato la propria vita a dipingere. Nei suoi quadri l’illusione delle forme, l’avventura dell’identità.

    Musicalmente concepito in un mood acustico, il brano L’illusione è stato realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso TRP Music a Tremestieri Etneo (CT). Il singolo vanta la produzione artistica di Edoardo Musumeci. Coautore della musica con Maria Tomaselli, suona anche le chitarre acustiche ed elettriche e cura gli arrangiamenti assieme a Mario Pappalardo al piano. La batteria è di Angelo Spataro; il basso di Domenico Cacciatore; il violoncello di Alessandro Longo; la viola di Gaetano Adorno. La voce è quella inconfondibile di Airam.

    Biografia

    Innamorata dell’arte, appassionata di libri, patita di cinema. Soprattutto quando alle immagini dei film si uniscono quelle melodie senza tempo. Si spengono le luci in sala, vanno via i pensieri pesi e si accende l’immaginazione, l’incanto, lo stupore. Per Maria Tomaselli, una laurea in Lingue e letterature straniere e quattro anni al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, si è trattato di una scoperta. Nuovi mondi, nuove emozioni, un altro modo di comunicare attraverso un diverso linguaggio. Il pianoforte di zia Amalia è il primo passo verso la musica. Quando capitava che i genitori la portavano a farle visita, restava seduta davanti a quei tasti bianchi e neri. Ne era completamente attratta, rapita. E, in quel mondo, si sente a proprio agio, sta bene, è solo e soltanto sé stessa.

    Oggi la siciliana Airam non ha paura di mettersi a nudo. Esce allo scoperto con un progetto di ampio respiro e il 4 dicembre 2022 pubblica Zone marginali, il primo singolo estratto dall’album omonimo. A quello, il 1° febbraio 2023, segue L’illusione. Entrambi i brani anticipano un disco d’autore prodotto artisticamente da Edoardo Musumeci e realizzato, mixato e masterizzato da Riccardo Samperi presso TRP Music. “In zone marginali sopravvive il sogno di un’umanità non corrotta, in attesa che le persone arrivino a reclamarla”.

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