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  • GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di I’ve Been Waiting For You, il nuovo album del bassista lucano Giuseppe Venezia

    GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di I’ve Been Waiting For You, il nuovo album del bassista lucano Giuseppe Venezia

                    

    GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di I’ve Been Waiting For You, il nuovo album del bassista lucano Giuseppe Venezia, disponibile in formato Vinile 180 gr. Limited edition, CD Gatefold 3 e digital download/streaming dal 18 ottobre 2024 e distribuito da IRD International e Believe Digital. L’uscita sarà preceduta dai singoli Messaggeri (4 ottobre 2024) e Song for Gerald (11 ottobre 2024).


    “This recording is a true honest performance of modern jazz with high level of sophistication and melody and shows Venezia’s composition skills as well as his control of the bass. This is one of these recordings that I can listen to over and over; it’s masterfully recorded and the compositions are sequenced in a way that makes me want to sit and just listen to the whole recording.”

    Gerald Cannon

     

    “I’ve been waiting for you” is an album that crosses the themes of modern jazz with depth of spirit and wisdom. Giuseppe Venezia outlines the directions of his music with authority, swing and with the beauty of his lines. The cohesion of these five musicians is the result of an alchemy as is not always the case in recording sessions where the sound of the band and the solo qualities of the musicians are so important. Thank you Giuseppe for your return to the scene as a leader. It would almost be said that even “we were waiting for such great music”.

    Spencer Travis

     

     

    Attivo sulla scena jazz internazionale da quasi un ventennio, Giuseppe Venezia è considerato una “first call” da molti musicisti americani che si esibiscono in Europa. Molto attivo in veste di sideman con collaborazioni di prestigio, ritorna con un album a proprio nome dopo una lunga parentesi, presentando un progetto costituito interamente di sue composizioni, pensato e collaudato dopo innumerevoli concerti con un quintetto di eccellenza formato da alcuni dei suoi compagni di viaggio più fidati. Il polistrumentista lucano Attilio Troiano al sassofono tenore e flauto, il pianista pugliese Bruno Montrone, il batterista lucano Pasquale Fiore e Fabrizio Bosso alla tromba che ha abbracciato totalmente il progetto partecipando alla realizzazione di tutte le tracce. L’album attraversa tutte le tematiche e forme del Jazz moderno, filtrate ed attualizzate attraverso la sapiente cifra autorale del leader.

    Il disco apre con Prelude to a Message che vede il bassista lucano in “solitaria” preparare il terreno per il brano successivo annunciandone il messaggio con accenni tematici. Poche note, lasciate riecheggiare libere.  Poco più di un minuto di musica che mette in evidenza fin da subito la saggezza di un musicista che pur nella sua consumata coscienza di ruolo sa conquistare la scena con autorevolezza offrendo una grande bellezza di suono. 

    Segue Messaggeri, brano dalle forti tinte hardbop. Un palese tributo al sound, ad un’ idea e a tutti i grandi musicisti che nell’arco della lunga carriera hanno contribuito a rendere immensi i Messanger di Art Blakey.  La composizione si divide tra sezioni afro/latin ed una swing e su questa struttura, che si ripete ma che ogni volta porta con sé qualcosa di nuovo, i musicisti raccontano la propria storia, mostrando una forte connessione tra loro.

    È la volta della title track, I’ve Been Waiting for you, una composizione ispirata all’autore da suo figlio e perciò a lui profondamente dedicata.   Una melodia dolce che si sviluppa su un tempo 3/4 dove il flauto e la tromba si incontrano e la ritmica tesse una trama che via via diventa più fitta. Gli interventi solistici sono qui misurati e volti a preservare l’organicità complessiva della musica e la purezza della melodia.

    Chiuda la prima parte dell’album Song for Gerald, brano dedicato al grandissimo Gerald Cannon con il quale Giuseppe ha studiato e stretto un rapporto di amicizia profonda. Cannon ha “prestato” la voce del suo contrabbasso a numerosissime star di questa musica: Elvin Jones, McCoy Tyner, Roy Hargrove, Abbey Lincoln, Wynton Marsalis, solo per citarne alcuni. Cannon è stato fonte di ispirazione per questo brano ed ha spinto Giuseppe nel corso degli anni a lavorare sulla scrittura di musica originale convinto del fatto che le sue grandi doti interpretative avrebbero potuto esprimersi ancor più profondamente nella composizione.

    Just a Line from the Past è una ballad vera, nello stile più autentico di questa musica ma che non cade mai nel manierismo sterile ed apporta anche armonicamente input di freschezza in un brano che a primo impatto potrebbe sembrare scritto negli anni ’50 e ’60. Il tema sembra porre una serie infinita di domande nella sezione “A” e altrettante risposte nella sezione”B”. Il brano è caratterizzato da un contrasto profondo tra la tromba ed il sassofono sia nell’esposizione del materiale tematico che durante le improvvisazioni. Al liricismo e alla dolcezza della tromba di Bosso si contrappone il suono di Troiano che sembra voler esplorare un territorio più “acido e spigoloso” senza mai smettere di far cantare il proprio strumento. Anche ritmicamente la differenza tra i due assoli è netta, lasciando un tappeto meno ricco ma sempre consistente a supporto del solo della tromba e passando nel two feel durante il solo del sassofono.

    Blue Bird è un concentrato di energia nello stile bebop, un omaggio ai grandi musicisti che hanno reso immortale il Jazz, come Parker, Gillespie, Powel, Jones. Come è evidente nel titolo, la sua struttura è quella del blues nella sua evoluzione armonica elaborata dal magico Charlie Parker. Il quintetto viaggia sui tipici ostacoli di questa progressione ad una velocità molto sostenuta sprigionando una grande energia.

    Chiude l’album The Shortest Story, una composizione dalla sonorità più moderna, con una struttura tipica del jazz, la classica song form “AABA” ma che in questo caso differisce per lunghezza. L’autore infatti, anziché “occupare” le canoniche sezioni da 8 battute, sceglie di dimezzarne la durata. La sfida concettuale implicita in questa scelta è quella di esporre una melodia utilizzando al meglio il “tempo a disposizione”.  Il mood generale è quello di una pulsazione bossa implicita ma mai espressa in modo idiomatico. Le aperture, le frammentazioni e le elusioni ritmiche del talentuoso batterista Pasquale Fiore in sinergia con le sinuose linee del leader aggiungono una nuova gamma di colori alla tavolozza sonora di un album che parla apertamente dell’amore per il Jazz attraverso la voce autorevole di 5 musicisti di prim’ordine. 

    Tracklist

    01.

    Prelude to a Message

    01.14

    02.

    Messaggeri

    06.33

    03.

     I’ve been Waiting for You

    05.34

    04.

    Song for Gerald

    08.03

    05.

    Just a Line from the Past

    08.34

    06.

    Blue Bird

    04.09

    07.

    The Shortest Story

    07.10

    Total Time

    41.17

    Personnel

    Giuseppe Venezia – doublebass

    Fabrizio Bosso – trumpet

    Attilio Troiano – tenor saxophone & flute

    Bruno Montrone – piano

    Pasquale Fiore – drums

    Recording Data

    Recorded on May 6, 2024 at Sorriso Studios in Bari (Italy)

    Mixed & Mastered on June 24, 2024 at Sorriso Studios in Bari (Italy)

    Sound Engineer: Tommy Cavalieri

    Artwork & Graphics: Studio Clessidra

    Produced by GleAM Records & Rosetta Jazz Club

    Printed in Italy 2024

    CD Gatefold 3:

    Catalogue Number AM7031

    EAN 8059018220322

    LP 180 gr. Limited Edition:

    Catalogue Number AM7033

    EAN 8059018220346

    Giuseppe Venezia BIOGRAFIA

  • GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di Dedicated To Bob Berg, il nuovo album del sassofonista italiano Gianfranco Menzella

    GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di Dedicated To Bob Berg, il nuovo album del sassofonista italiano Gianfranco Menzella

    GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di Dedicated To Bob Berg, il nuovo album del sassofonista italiano Gianfranco Menzella, disponibile in CD e digital download/streaming dal 24 maggio 2024 e distribuito da IRD International e Believe Digital.

    Un viaggio nella New York degli anni ’80 e ’90, un omaggio all’estetica di un grande sassofonista che, insieme a Michael Brecker, ha delineato il linguaggio post-coltraniano: Bob Berg. Le canzoni dal suono moderno con riferimenti pop e davisiani fanno parte del repertorio di Berg degli ultimi anni della sua carriera influenzato dalle collaborazioni con M.Stern, C.Corea, D.Kikoski. Tra i brani una composizione originale “Mr Berg” composta da Gianfranco Menzella. Il progetto “Dedicated to Bob Berg” vuole essere un omaggio all’arte di Bob Berg filtrato dalla storia personale dei singoli membri del quartetto sicuramente permeato dall’estetica e dalla personalità di Berg.

    L’album inizia con Angles, un brano dal mood postbop di Bob Berg inciso nel 1993 nell’album “Enter the Spirit”. La sua è una struttura regolare in cui confluiscono armonie tonali e modali complesse su una pulsazione medium up swing. L’autore lo descrive così “Angles  è un brano di Berg dal sapore modale in cui si intrecciano le linee cromatiche deliranti che mi accompagnano da sempre”.

    Segue Promise, composizione di Chick Corea anch’essa presente nel sopraindicato album del 1993 di Berg e caratterizzata nella visione del leader da “una melodia elegante che richiama alla mente atmosfere urbane…un attico di Manhattan….e le luci della città sottostante.”

    Second Sight è un tema blueseggiante di Bob Berg dal sapore irlandese con un accompagnamento second line che nella versione di Menzella ne conserva gli accenti ma con un drive ritmico più moderno che porta il quartetto ad esplodere in maniera inaspettata.


    Chiude la prima parte dell’album The Search è una splendida ballad di Mike Stern incisa da Berg insieme al chitarrista nell’album “Short Stories” del 1987. Uno spaccato della New York degli anni 80 piena di graffiti intrisi di pop art ma anche di rabbia e violenza.

    Mr. Berg è l’unico brano originale presente nel disco. Qui Menzella rivela una solida capacità nel costruire poesia attraverso piccole forme. Un tema carico di lirismo e nelle intenzioni dell’autore “una dedica carica di sentimento all’energia e all’anima di un musicista che da sempre mi emoziona”

    È la volta di Summer Night, il celebre standard di Harry Warren, spesso frequentato da Bob Berg e arrangiato dal leader a tempo fast swing. “Un tema minimal e una struttura insolita con due pedali modali che richiamano l’energia e la vitalita’ di lunghe notti d’estate.”

    The Secret Life of Plants è una canzone di Stevie Wonder che Berg suonava spesso nei suoi tour italiani negli anni ’90 insieme a Danilo Rea. Qui il quartetto dispiega tutte le sue energie espressive e dinamiche per restituire la bellezza di un brano pieno di  richiami misteriosi e cangianti ad un mondo nascosto.

    Chiude l’album Sometime Ago un tema scritto da Sergio Mihanovich e molto caro al leader. Un jazz waltz  carico di sentimento e sensualità con un climax finale in crescendo.


    Tracklist

    01.   Angles (B. Berg)

    04.10

    02.   Promise (C. Corea)

    09.23

    03.   Second Sight (B. Berg)

    05.41

    04.   The Search (M. Stern)

    06.13

    05.   Mr. Berg (G. Menzella)

    04.39

    06.   Summer Night (H. Warren)

    04.55

    07.   The Secret Life of Plants (S. Wonder)

    06.31

    08.   Sometime Ago (Sergio Mihanovich)

    09.02

    Total                                          

    50.37

     

     

    Personnel

     

    Gianfranco Menzella – sassofono tenore

    Eugenio Macchia – pianoforte

    Carlo Bavetta – contrabbasso

    Pasquale Fiore – batteria

    Recording Data

     

    Registrato, mixato e masterizzato presso Sorriso Studios di Bari (Italia)

    Ingegnere del suono: Tommy Cavalieri

    Artwork & Grafica: Studio Clessidra

    Prodotto da GleAM Records

    EAN 8059018220308

    Numero di Catalogo AM7029   

  • GleAM Records presenta Mr. Berg nuovo singolo del sassofonista italiano Gianfranco Menzella Il brano anticipa l’uscita del disco intitolato Dedicated To Bob Berg

    Esce venerdì 17 maggio, per l’etichetta GleAM Records, Mr. Berg nuovo singolo del sassofonista italiano Gianfranco Menzella. Il brano anticipa la pubblicazione dell’album, Dedicated To Bob Berg, che sarà disponibile in CD e digital download/streaming e distribuito da IRD International e Believe Digital. “Una dedica carica di sentimento all’energia e all’anima di un musicista che da sempre mi emoziona”. In questo modo Menzella descrive l’unica composizione originale presente in questo lavoro che rivela una solida capacità nel costruire poesia attraverso piccole forme. Il tema carico di lirismo rappresenta al meglio la poetica di questo artista che attraverso un viaggio nella New York degli anni ’80 e ’90, rende un omaggio all’estetica di un grande sassofonista che, insieme a Michael Brecker, ha delineato il linguaggio post-coltraniano: Bob Berg. 

    BIOGRAFIA: Nato a Matera nel 1978, si diploma in sassofono nel 2000 presso il Conservatorio di Musica “E. Duni” di Matera, sotto la guida del M° Vito Soranno con il massimo dei voti e la lode e nel 2004 consegue il diploma in musica jazz presso il Conservatorio “T.Schipa” di Lecce sotto la guida del M° Luigi Bubbico. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ottenendo nove primi premi assoluti e tre secondi premi. Ha suonato con: Steve Grossman, Ettore Fioravanti, Danilo Rea, D. Alan Gross, Marco Sannini, Diego Borotti, Eric Daniels, Marco Tamburini, Gabriele Mirabassi, Roy Paci, Ada Rovatti, Randy Brecker, Riccardo Zegna, Daniele Scannapieco, Michael Supnick, Alfonso Deidda, Giovanni Amato, Tommaso Scannapieco, Fabrizio Bosso, Michael Rosen, Kenny Werner, Eddie Henderson, Franco D’Andrea, Marcello Rosa, Susanna Stivali, The Italian Big Band. Ha suonato sotto la direzione dei Maestri: Nicola Samale, Marco Frisina, Giuseppe Garbarino e ha collaborato con le orchestre di Savona, La Spezia e con l’orchestra giovanile italo-rumena. Con il “Soranno Sax Quartet” ha svolto attività concertistica in Italia e all’estero (Vancouver, Lubjiana) Ha inciso: nel 1999 “The Concert” (Soranno productions) con il “Soranno Sax Quartet” come sassofono baritono, nel 2002 “La musica rubata” (Onix jazz club) con Ettore Fioravanti, Achille Succi, Tino Tracanna, nel 2005 “Is Jazz Ensamble” come sassofono contralto e arrangiatore,  nel 2008 “Live in studio” (St. Louis jazz collection) come 1° tenore della St. Louis Big Band. Nel 2009 ha pubblicato ‘Il colosso del tenore’ (Ed. Il Filo, Roma) saggio sulla vita e la musica di Sonny Rollins, “Tecniche per sasofono jazz” (Ed. ECO, Monza) metodo per sassofono jazz, “Il sassofono contemporaneo” (Ed. ECO, Monza) saggio sulle tecniche utilizzate nel repertorio sassofonistico contemporaneo. Attualmente suona con la “St. Louis Big Band” di Roma diretta dal M° Antonio Solimene e con la formazione “Gianfranco Menzella quartet” con la quale collabora con artisti del calibro di Alfonso Deidda, Tommaso Scannapieco, Mike Rosen, Fabrizio Bosso con il quale ha inciso “Miriam” (Philology 2009) primo album a suo nome.

     

    Personnel

     

    Gianfranco Menzella – sassofono tenore

    Eugenio Macchia – pianoforte

    Carlo Bavetta – contrabbasso

    Pasquale Fiore – batteria

    Recording Data

     

    Registrato, mixato e masterizzato presso Sorriso Studios di Bari (Italia)

    Ingegnere del suono: Tommy Cavalieri

    Artwork & Grafica: Studio Clessidra

    Prodotto da GleAM Records

    EAN 8059018220308

    Numero di Catalogo AM7029   

  • GleAM Records presenta  Angles  nuovo singolo del sassofonista italiano Gianfranco Menzella Il brano anticipa l’uscita del disco intitolato Dedicated To Bob Berg

    GleAM Records presenta Angles nuovo singolo del sassofonista italiano Gianfranco Menzella Il brano anticipa l’uscita del disco intitolato Dedicated To Bob Berg

    Angels è il nuovo singolo del sassofonista Gianfranco Menzella in uscita venerdì 10 maggio per l’etichetta GleAM Records. Il brano anticipa la pubblicazione del nuovo disco Dedicated To Bob Berg, disponibile in CD e digital download/streaming e distribuito da IRD International e Believe Digital. Un album che rappresenta un omaggio all’estetica di un grande sassofonista che, insieme a Michael Brecker, ha delineato il linguaggio post-coltraniano: Bob Berg. Angles, scritto proprio da Bob Berg si caratterizza per un mood postbop ed è stato inciso nel 1993 nell’album “Enter the Spirit”. La sua è una struttura regolare in cui confluiscono armonie tonali e modali complesse su una pulsazione medium up swing. L’autore lo descrive così “Angles  è un brano di Berg dal sapore modale in cui si intrecciano le linee cromatiche deliranti che mi accompagnano da sempre”.

    Gianfranco Menzella BIOGRAFIA

  • ALBERTO FORINO presenta il disco Tiny Toys Giovedì 9 maggio presso la Cascina Parco Gallo (Brescia)

    ALBERTO FORINO presenta il disco Tiny Toys Giovedì 9 maggio presso la Cascina Parco Gallo (Brescia)

    GIOVEDÌ 9 MAGGIO alle 20.30 il pianista e compositore bresciano Alberto Forino presenterà presso La Cascina Parco Gallo (Brescia) il suo album “Tiny Toys” uscito per GleAM Records il il 17 Febbraio 2023 e distribuito da IRD e Believe.

    Con lui sul palco due talenti del jazz italiano e presenti anche nell’album: Giulio Corini al contrabbasso e Filippo Sala alla batteria.

    “Il trio di Alberto Forino dichiara una propria visione ricca di stimoli. Alla base c’è un sentire comune dei musicisti, tutti provenienti dall’area bresciana-bergamasca. Giulio Corini e Filippo Sala sono già apprezzati per le numerose presenze in tante formazioni. Forino è un nome nuovo, seppure già attivo da anni in un ambito che si dipana tra jazz, improvvisazione, musica accademica e funzionale al teatro. (..) Caratteristica peculiare del lavoro è proprio la combinazione elastica e ben congegnata degli elementi che vanno a comporre ogni brano, ma anche la felice sequenza dei brani stessi, che nell’insieme va a costruire il carattere e la fisionomia di una narrazione condivisa.” 

    – Giuseppe Segala su AllAbout Jazz

     

    ” Alberto Forino è un giovane pianista attivo nel panorama jazzistico e della musica contemporanea. La musica che suona è ambiziosa, fondendo sensibilità ritmiche avanzate e combinazioni innovative in un trio pianistico tradizionale.”

    – Kazune Hayata su JazzLife Magazine Japan

     

    “Tiny Toys ruota evidentemente intorno alla creazione di composizioni intese non nel tradizionale senso del termine né tanto meno dei canovacci. (..)Questa opera prima del pianista bresciano è un contenitore di eventualità che racchiude in sé i semi di un modus operandi di cui sarebbe interessante conoscere gli sviluppi futuri.”

    – Gianni De Vincenzi su JazzEspresso

     

    (…)Basta un ascolto fugace di «Tiny Toys» per capire che non riflette nulla che avevamo «visto» o sentito prima nell’ambito del piano-trio-standard, non si fa ricorso a talune regole d’ingaggio o a certi «bignamini» pronti all’uso per provetti pianisti. Piuttosto Fiorini dimostra di conoscere tutte le dinamiche del jazz del Novecento, a prescindere dal kit di montaggio utile ad un progetto in piano-trio. (..) Dimenticate per qualche istante l’idea logora del piano-trio da jazz club di provincia e pensate ad un jazz cinetico nel suo inarrestabile divenire(…)

    – Francesco Cataldo Verrina su DoppioJazz Magazine

     

    Info e prenotazioni

    Cascina Parco Gallo

    Via Corfù, 100 Fermata metro BRESCIA DUE

    25124 Brescia (BS), Italia

    Start h 20.30

    INGRESSO LIBERO

  • XENYA Cosimo Boni, Daniele Germani, Alessandro Lanzoni, Francesco Ponticelli e Roberto Giaquinto presentano l’album d’esordio del collettivo Xenya, in uscita il 18 Giugno 2021 per GleAM Records

    XENYA Cosimo Boni, Daniele Germani, Alessandro Lanzoni, Francesco Ponticelli e Roberto Giaquinto presentano l’album d’esordio del collettivo Xenya, in uscita il 18 Giugno 2021 per GleAM Records

    GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di XENYA, il sorprendente debutto del collettivo formato da cinque tra i maggiori talenti del jazz italiano disponibile su CD e download / digitali di musica digitale dal 18 giugno 2021.

    In un periodo storico in cui accogliere sembra difficile e quasi vietato, la musica offre la possibilità di sovvertire questa tendenza. Accogliere non solo fisicamente ma accogliere anche le idee dell’altro, cercando di farne parte e di contribuire senza giudicare.

    Nell’antica Grecia il concetto dell’accoglienza era sacro e rappresentato dalla “Xenya” che racchiudeva una serie di norme per cui chi accoglieva e chi veniva ospitato dovevano scambiarsi dei doni.

    Cosimo Boni (tromba), Daniele Germani (sassofono contralto), Alessandro Lanzoni (pianoforte), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e Roberto Giaquinto (batteria) si sono donati e concessi l’un l’altro 10 composizioni originali. Usando queste composizioni come trampolino per un tuffo nel pensiero e nell’animo altrui. La musica scorre fra le diverse penne senza prediligerne alcuna creando l’apertura di un portale immaginario verso ogni possibilità. Accogliere diventa quindi punto d’ispirazione e d’inizio e non un fine.

    Il CDsi apre con “The World Watched and Waited” di Germani, un tema intrigante, fatto di chiaroscuri e aperture, in cui il sound del collettivo si dichiara apertamente in tutto la sua ricchezza timbrica e mostrando una capacità di condurre la pulsazione in modo imprevedibile, incontrandosi e allontanandosi, ma sempre in ascolto reciproco.

    E’ la volta della misteriosa e introspettiva “U do U”, in cui la vena compositiva e l’universo espressivo del giovanissimo Cosimo Boni si esprimono al meglio dimostrando la sua capacità di attendere e valorizzare i silenzi e la bellezza di un suono dichiarativo e pungente.

    Segue “The Good Place”, in cui il batterista Roberto Giaquinto rivela le sue doti di compositore ispirato con un tema luminoso su cui si innesta il suo drumming pieno di colori orchestrali, pieno di energia impalpabile e trovate poliritmiche di grande musicalità. Con “Unlike Anything else Ahead”, la scrittura torna a Germani, che ci offre uno dei suoi temi di grande coralità per sax, tromba e pianoforte e su cui la ritmica costruisce un secondo livello in cui al rigore della scrittura si contrappone la libertà e il dialogo tra contrabbasso e batteria.

    Siamo a metà del CDed è la volta di “Little Green” di Francesco Ponticelli, una svolta espressiva nel CDcon un tema dal clima spigoloso e dall’ossessività dei suoi intervalli e motivi melodici. In luce di sicuro le indiscusse qualità dell’ormai consacrato Alessandro Lanzoni che conduce il clima espressivo sin dall’introduzione e sviluppa con il quintetto un crescendo che fa da trampolino di lancio per il suo assolo dai toni elegiaci e lascia spazio dopo un nuovo momento tematico al dialogo acceso tra Germani e Boni.

    Siamo alla sesta traccia del disco, “Feeling Nervous” di Alessandro Lanzoni, un tema che, come rivela già il titolo mostra grande irruenza e capacità descrittive in una dimensione post bop in cui oltre alla bella introduzione del compositore spiccano i bellissimi soli di Germani e Boni, pieni di energia ritmica e freschezza di idee a conferma delle loro grandi qualità di improvvisatori oltre che compositori, a dispetto della giovane età di entrambi.

    E’ infatti nel singolo successivo che entrambi si confermano degli assoluti fuori classe con “Walk a Little Quicker”, tema di grande ispirazione melodica scritto a quattro mani, in cui oltre alla sintonia di idee si evidenzia la grande positività e bellezza del pensiero.

    Ci avviciniamo alla fine e l’atmosfera si rilassa con la breve e meditabonda “Chess Game” di Ponticelli, una vera perla in cui il ritmo di una partita a scacchi si manifesta nel contrappunto tra le voci dei solisti e nelle attese del dialogo ipnotico della ritmica sull’obbligato del pianoforte.

    La penultima traccia è quella che dà il nome al disco, “Xenya”, una meravigliosa e lirica ballata scritta da Lanzoni, dall’incedere solenne, pieno di speranza e di sotterranei rimandi bluesy, in grado di distillare le più lontane esperienze del jazz in una narrazione profonda e piena di bellezza.

    Chiude il CD“Trabucco”, up tempo even 8th scritto da Germani e incentrato su un obbligato ritmico dal vago sapore latino su cui si libera un tema di grande cantabilità e dalle armonie aperte, condotto con grande energia da tutta la formazione. Si alternano così tra i più felici ed ispirati assolo del disco, in un clima di condivisione che traduce in musica ed interplay l’idea ispiratrice di questo album.

    Tracklist

     

    1. The World Watched and Waited (D.Germani)

    5.04

    2. U do U (C.Boni)

    5.15

    3. The Good Place (R.Giaquinto)

    4.30

    4. Unlike Anything else Ahead (D.Germani)

    2.34

    5. Little Green (F.Ponticelli)

    6.30

    6. Feeling Nervous (A.Lanzoni)

    5.28

    7. Walk a Little Quicker (C.Boni/D.Germani)

    5.52

    8. Chess Game (F.Ponticelli)

    2.24

    9. Xenya (A.Lanzoni)

    2.56

    10. Trabucco (D.Germani)

    5.47

    Total

    46.20

    Line up

    Cosimo Boni – Trumpet

    Daniele Germani – Alto Saxophone Alessandro Lanzoni – Piano Francesco Ponticelli – Double-bass Roberto Giaquinto – Drums


  • Il Sassofonista e Compositore Daniele Germani pubblicherà il suo album di debutto A Congregation of Folks il 26 Marzo 2021 con GleAM Records

    Il Sassofonista e Compositore Daniele Germani pubblicherà il suo album di debutto A Congregation of Folks il 26 Marzo 2021 con GleAM Records

    “Il primo documento registrato di Daniele Germani sulla sua musica come leader è pieno di espressione personale e piena di sentimento. Sono stato catturato dal suono dolce di Daniele e dal meraviglioso spirito collettivo e dal dialogo creativo del suo quartetto. ” –

    Il sassofonista vincitore del GRAMMY Joe Lovano

    Gleam Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di A Congregation of Folks, il sorprendente debutto del promettente esordiente Daniele Germani. Congregation of Folks introduce una voce avvincente e vivace al sassofono contralto e un compositore unico e intrigante. Dieci composizioni jazz moderne, tutte scritte da Germani, prendono vita magnificamente con l’aiuto del suo affiatato quartetto composto dal pianista Justin Salisbury, dal bassista Giuseppe Cucchiara e dal batterista Jongkuk Kim. A Congregation of Folks sarà disponibile su CD e download / ascolto digitale digitale il 26 marzo 2021.
    Originario della regione italiana di Frosinone ma con sede a Brooklyn, NY, Daniele Germani è una stella in rapida ascesa sulla scena jazz contemporanea di New York. Diplomato al Conservatorio di Frosinone, Germani si è trasferito a Boston nel 2013 quando gli è stata offerta una borsa di studio per frequentare il Berklee College of Music. Mentre era lì, è stato ammesso al prestigioso Berklee Global Jazz Institute di Danilo Perez, dove ha studiato sotto la guida di Terri Lyne Carrington, Joe Lovano e del suo mentore, George Garzone.
    Le sue esperienze rivelatrici in classe furono eguagliate solo da quelle sul palco dell’orchestra, il più delle volte quella del Wally’s Jazz Cafe, il leggendario jazz club dove Germani si è fatto le ossa.
    Conosciuta come la “palestra” per musicisti locali ed emergenti, esibirsi al Wally’s divenne un evento normale per Germani; alla fine si è esibito lì 2-3 volte alla settimana come sideman e con i suoi gruppi.
    Una mutevole “congregazione di gente” da tutte le parti del mondo si sarebbe unita a Germani notte dopo notte nel luogo leggendario. Wally ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo musicale e personale di Germani e gran parte dello spirito vibrante e stimolante del club è catturato in questo debutto registrato. “Wally’s era il luogo in cui sognavamo ad occhi aperti”, descrive Germani.
    All’inizio della sua permanenza a Boston, Germani si unì al suo collega bassista italiano Giuseppe Cucchiara, al batterista sudcoreano Jongkuk Kim e al pianista originario dell’Oregon Justin Salisbury. Hanno immediatamente cliccato e hanno formato un gruppo affiatato che si è sviluppato in un’amicizia significativa e in una partnership musicale. Si sono esibiti frequentemente a Boston – da Wally’s e in ensemble assortiti al Berklee – e sono rimasti un’unità durante la loro laurea e il
    successivo trasferimento a New York City nel 2017. Da allora, hanno continuato a esibirsi insieme, oltre a costruire carriere indipendenti di successo per conto proprio, ciascuno che sale allo stato di “prima chiamata” tra i suoi pari di talento.
    Germani ha intrapreso una sfida personale nel 2019 per volere del suo buon amico e assiduo collaboratore Leo Genovese. “Leo è un compositore brillante e ciascuna delle sue canzoni è più bella dell’ultima”, dice Germani. Ispirato dal tesoro di composizioni sbalorditive di Genovese, Germani si è sfidato a scrivere una track al giorno. “Il mio obiettivo era essere presente nel momento in cui scrivevo le canzoni… Ho seguito il flusso del momento e il mio approccio alla scrittura è cambiato a seconda di quello che è successo quel giorno. Volevo essere sorpreso dalle mie creazioni. ” Ad oggi, Germani ha scritto oltre 450 canzoni. Due di loro appaiono in Leave It Blank For Now; L’uscita di Germani nel 2020 Chant Records con Genovese, il suo compagno di band di Wally Boni, il fedele bassista Francesco Marcocci e ancora una volta, Kim – altri dieci sono presenti in questo straordinario debutto.
    In A Congregation of Folks, Germani accompagna gli ascoltatori in un vasto viaggio emotivo che spazia dal gioioso e rauco al pensieroso e indagatore. I momenti salienti includono l’apertura ad alta energia “They Move In On The Action” che lascia il posto al lirico “One Moment to Moment”, una bella vetrina per Salisbury. Un altro pezzo forte è la meditativa title track che si apre con una splendida intro di assolo di sassofono “pensata per chiamare insieme gente amata”. Questa traccia è stata ispirata dalla copertina dell’album: la foto del matrimonio dei suoi genitori con Germani e la sua band è stata sovrapposta digitalmente nello scatto, riunendo tutti. “No Clouds in the Air” è un’esplorazione contemplativa che prende il via con un pesante drone, infestato e presciente, mentre Germani e la sua band duellano sui toni, creando un ricco arazzo di suoni. “You Won’t Find A Better Listener” è una conversazione gioiosa e musicale tra Germani e Salisbury, paragonata alla “migliore
    conversazione a tarda notte, piena effervescenza e profondità”.
    Daniele Germani è entusiasta di scatenare A Congregation of Folks nel mondo e spera che la sua musica possa aiutare a riunire le persone in un momento sempre pericoloso. Con l’uscita del suo debutto, Germani ti dà il benvenuto nella sua congregazione di gente.
    “Daniele Germani’s first recorded document of his music as a leader is full of soulful, personal expression. I was captured by Daniele’s sweet sound and his quartets wonderful collective spirit and creative dialog throughout.” – GRAMMY-winning saxophonist Joe Lovano