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  • MATTIA CUPELLI  CHANT  IL TERZO SINGOLO TRATTO DA ‘RUINS’  IL NUOVO ALBUM IN ARRIVO IL 9 LUGLIO,  UN DISCO EVOCATIVO IN CUI RIVERBERA LA MITOLOGIA DEL PASSATO

    MATTIA CUPELLI CHANT IL TERZO SINGOLO TRATTO DA ‘RUINS’ IL NUOVO ALBUM IN ARRIVO IL 9 LUGLIO, UN DISCO EVOCATIVO IN CUI RIVERBERA LA MITOLOGIA DEL PASSATO

    Dogmatismo e sacralità. Queste sono le parole chiave per decifrare CHANT, uno dei brani più importanti di RUINS. Un lungo assolo di piano elettrico pesantemente processato fa da preludio a un’esplosione di synth e cori.” – afferma Mattia Cupelli su ‘CHANT’, il terzo singolo tratto da ‘RUINS’, il nuovo album in arrivo in digitale il 9 luglio (Believe Digital Distribution).

    Anticipato dai precedenti ‘MONOLITH’ – un pezzo evocativo e vibrante il cui video riprende magnifiche statue riconducibili all’arte classica, una riflessione sull’identità umana in correlazione con il tempo, e di come l’uomo vi si interfacci attraverso l’arte – e ‘EGERIA’ – un pezzo dal forte impatto emotivo, attraversato da una grande componente spirituale e mitologica, presente in tutto il album– ‘RUINS’ è il terzo album di Mattia Cupelli.

    Affascinato da artisti di fama mondiale, tra cui Nils Frahm, Nicolas Jaar e David August, Mattia Cupelli emerge nella scena neo classica per i suoi brani carichi di pathos ed emotività, imparando l’arte di far coesistere strumenti acustici ed elettronici.

    RUINS’ rappresenta una rinnovata direzione artistica per Mattia Cupelli, dove strumenti tradizionali si fondono con synth dilatati, tra attimi più riflessivi (come in ‘Eurydice-Chant’) che si alternano ad altri rarefatti e momenti euforici (‘Egeria’) che scandiscono il ritmo del disco, legato da un unco filo conduttore: il Tempo, e di come l’essere umano si interfaccia con esso attraverso l’Arte.

  • Esce oggi “Egeria”, il nuovo singolo e video di Mattia Cupelli: un intenso viaggio che attraversa la mitologia del passato

    Esce oggi “Egeria”, il nuovo singolo e video di Mattia Cupelli: un intenso viaggio che attraversa la mitologia del passato

    La Natura e il suo Mito si fanno suono che incanta e conquista, che avvolge e travolge, alla ricerca di un equilibrio interiore.

    ‘Egeria’ è il nuovo singolo e video di Mattia Cupelli
    , compositore e produttore tra neoclassica ed elettronica con base a Roma, che anticipa ‘Ruins’, il nuovo album in uscita il 9 luglio (distribuzione Believe Digital).

    Ascolta il singolo: https://backl.ink/146081346 
    Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=Z_vJyGc-JKQ 

    Una track evocativa e vibrante di energia, dal forte impatto emotivo e che, come il precedente singolo ‘Monolith’ e tutto il disco, è attraversata da una grande componente spirituale e mitologica, in cui riecheggia un passato remoto e spesso dimenticato.

    Un richiamo a un mondo antico che avviene già dal titolo: ‘Egeria’ è il nome di una celebre ninfa della mitologia romana che, sciolta dal pianto per amore, diede origine all’omonima fonte divenuta poi un luogo sacro. Ecco dunque che nel video del singolo, diretto da Matteo Montagna di Alternative Production, un’ affascinante e bellissima donna-ninfa (l’attrice e modella Elisa Ceccarelli) si muove e danza tra boschi e ruscelli a ritmi sospesi o accelerati, immersa nella natura e nei suoi Elementi.

    Il cuore pulsante della traccia è nel sample vocale, che “combatte” per emergere dal resto del tappeto sonoro, a volte riuscendovi e altre invece soccombendo e venendo sommerso. Volevo creare un effetto soffocante ma allo stesso tempo avvolgente, racconta Cupelli. Una tensione che alla fine però si risolve in un’ armonia tra tutti gli elementi.

    Una concordanza tra suoni e immagini capace, grazie alla potenza dell’Arte, di fare viaggiare la mente lontano, in un Tempo senza tempo.

  • MATTIA CUPELLI presenta ‘MONOLITH’, il primo singolo tratto da ‘RUINS’, il disco in arrivo il 9 luglio, tra neo classica ed elettronica (Believe)

    MATTIA CUPELLI presenta ‘MONOLITH’, il primo singolo tratto da ‘RUINS’, il disco in arrivo il 9 luglio, tra neo classica ed elettronica (Believe)

    Compositore e produttore con base a Roma, Mattia Cupelli emerge nella scena neo classica per i suoi brani carichi di pathos ed emotività. In grado di combinare suoni più classici con la più moderna musica elettronica e minimale, i suoi primi lavori si basano principalmente su colonne sonore, musica orchestrale e musica per pianoforte moderno, riscuotendo sin da subito un discreto successo su YouTube, dove colleziona in poco tempo oltre 80 milioni di ascolto digitale.

    Fortemente influenzato da artisti di fama mondiale come Nils Frahm, Nicolas Jaar e David August, Mattia Cupelli impara l’arte di far coesistere strumenti acustici ed elettronici. Dopo vari ep pubblicati in digitale, nel 2018 arriva il suo primo album,  ‘After The Rain’, un omaggio al pianoforte, seguito lo stesso anno da ‘Affected’, dal suono più ambient. Nel 2019 pubblica ‘Underneath’, contenente i singoli ‘Lost’ e ‘Crown Shyness’, dal suono neo classico ma influenzato dalla musica sperimentale elettronica moderna. L’anno appena trascorso ha visto Mattia Cupelli dedicarsi principalmente ad ep secondari, come i vari rework di suoi vecchi brani e qualche nuova composizione più strumentale. Nel mentre, ha composto ‘Ruins’, il nuovo album in arrivo il 9 luglio (distribuzione Believe Digital). Interamente scritto, suonato e prodotto da Mattia Cupelli, ‘Ruins’ è stato successivamente masterizzato ad Amburgo da Hans-Philipp Graf (HP Mastering). 

    Il nuovo album rappresenta una rinnovata direzione artistica per Mattia Cupelli, dove strumenti tradizionali si fondono con synth dilatati, tra attimi più riflessivi (come in ‘Eurydice-Chant’) che si alternano ad altri rarefatti e momenti euforici (‘Egeria’) che scandiscono il ritmo del disco, legato da un unico filo conduttore: il Tempo, e di come l’essere umano si interfaccia con esso attraverso l’Arte.

    Ad anticipare ‘Ruins’ il componimento ‘Monolith’ in arrivo il 30 aprile: prima traccia con cui si apre il disco, ‘Monolith’ rappresenta il cambiamento, dove culture diverse possono comunque coesistere ed andare di pari passo, tra cori,  flauti giapponesi e sonorità moderne.