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  • I “Notturni” al Festival della Biodiversità: suoni, performance e danze aeree   venerdì 14 e sabato 15 giugno all’Hangar Balossa del Parco Nord Milano

    I “Notturni” al Festival della Biodiversità: suoni, performance e danze aeree venerdì 14 e sabato 15 giugno all’Hangar Balossa del Parco Nord Milano

    MILANO – Per due sere consecutive, venerdì 14 e sabato 15 giugno, i Notturni, il suggestivo format di performance con installazioni di luci e suoni ideato dall’associazione Musicamorfosi, animeranno la XVIII edizione del Festival della Biodiversità. La manifestazione, in programma fino al 16 giugno al Parco Nord Milano, si pone l’obiettivo di sottolineare il valore della biodiversità, inteso come fattore culturale che obbliga a ripensare il nostro stile di vita quotidiano e le nostre scelte politiche e sociali.

    Notturni andranno in scena, con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano, nell’Hangar Balossa, suggestiva cattedrale industriale e spazio di recente acquisizione del Parco Nord: in programma performance musicali, spettacoli di danza aerea ed esibizioni acrobatiche. Si parte venerdì 14 giugno, alle ore 20.30, con il duo di musica elettronica Frank Sinutre, che ha la peculiarità di utilizzare insoliti strumenti elettronici autocostruiti oltre a quelli tradizionali. Nei loro show, Isi Pavanelli e Michele K. Menghinez si avvalgono, inoltre, di un particolare visual show algoritmico (anch’esso home-made), che consiste in un flusso di immagini processate e rielaborate attraverso il segnale audio. In contemporanea, alla stessa ora, spazio alla danza aerea, perfetta fusione tra varie discipline artistiche e sportive che combinano la ginnastica con le arti circensi, a cura dell’associazione La Clé de l’Art, fondata nel 2013 da Clelia Fumanelli, coreografa, ballerina e acrobata. La serata si concluderà con il live del sitarista elvetico Roger Odermatt (dalle ore 21.30), che presenterà il progetto solista Monoh, fusione tra musica per sitar ed elettronica contemporanea. Odermatt ha studiato per più di dieci anni il sitar con Shalil Shankar, discepolo del leggendario Ravi Shankar. Gli spettatori assisteranno così a un’affascinante immersione visiva e sonora, catturati dal movimento dei corpi volanti dei danzatori-acrobati e dal sound davvero originale del musicista svizzero.

    Sabato 15 giugno i Notturni danno appuntamento sempre alle 20.30 con un sound design curato da Saul Beretta con la voce di Sarra Douik, che celebrerà il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, di cui quest’anno si celebrano gli 800 anni dalla composizione. Eclettica cantante tunisina e suonatrice di oud, Sarra Douik lo interpreterà nell’originale e in traduzione araba, esaltando le caratteristiche sonorità della sua lingua madre. La voce sarà immersa in un particolare flusso musicale su cui i danzatori de La Clé de l’Art si libreranno nello spazio dell’Hangar.

    L’evento finale è il concerto, alle ore 21.30, dei Satoyama, quartetto jazz composto da Luca Benedetto (tromba e tastiera), Christian Russano (chitarre ed elettronica), Marco Bellafiore (contrabbasso ed elettronica) e Gabriele Luttino (batteria, glockenspiel ed elettronica), che si è aggiudicato l’edizione 2022 di Nuova Generazione Jazz. I Satoyama sono tra i giovani selezionati nell’ambito del progetto PRODJGI, che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Siae (grazie al bando “Per Chi Crea”). Nati nel 2013, i Satoyama hanno dato vita fin da subito a una musica di confine, profondamente immaginifica ed onirica, con larghe influenze jazz e progressive rock, passando anche dalla world music e dall’elettronica, alla ricerca di un sound contemporaneo. Il quartetto si occupa di confini non solo in senso figurato: “Sinking Islands”, il suo ultimo album, accolto con entusiasmo dalla critica, tratta infatti di desertificazione, migrazioni e guerre per l’acqua, surriscaldamento globale, monocolture in agricoltura con impoverimento della terra, inquinamento. L’album ha però una connotazione positiva – si sente nel finale del brano “Magic forest” – e profuma di terra, di una passeggiata in un bosco dopo un acquazzone e di scelte etiche: l’unico modo in cui è possibile invertire questa tendenza è quella di cambiare in primis noi stessi.

    L’ingresso ai Notturni (da via Balossa 55, Cormano, Mi) è libero con libera donazione on line o in loco.

    Info e prenotazioni: www.musicamorfosi.it/hangarbalossa2024
     Donazioni on line: www.retedeldono.it/notturni-balossa

  • “NOTTURNI”  EMANUELE SARTORIS & DANIELE DI BONAVENTURA  RELEASE 25 GIUGNO 2021

    “NOTTURNI” EMANUELE SARTORIS & DANIELE DI BONAVENTURA RELEASE 25 GIUGNO 2021

    Prodotto e distribuito in Italia e all’estero dalla storica etichetta veneta Caligola Records, e in formato digitale, sui maggiori store, da o2digitale.com, il albumè interamente dedicato ai notturni e alle sue atmosfere rarefatte, brani originali firmati da Sartoris e di Bonaventura e l’omaggio, con una lettura assolutamente personale e moderna del celebre notturno Op. 9 n° 1 e 2, al grande compositore polacco Frèdéric Chopin.

    Un pregevole lavoro a cavallo fra la musica classica e l’improvvisazione che nasce dall’incontro del suono colto ed elegante del pianoforte di Emanuele Sartoris, esponente di spicco del cosiddetto “Third Stream”, unito al lirismo raffinato e sapiente del bandoneon di Daniele di Bonaventura, uno dei maggiori interpreti europei dello strumento.

    Il violoncellista di fama internazionale Mario Brunello scrive nelle note di copertina: “Notturni, come non andare immediatamente a Chopin e a un Pianoforte che canta malinconicamente accettando la sua natura di un suono che ad ogni nota è destinato a spegnersi come un lume di candela. La magia di questo canto sta proprio nell’attesa, nel tempo impiegato dalle vibrazioni di ogni nota per arrivare al silenzio. Note che in questo senso palpitano, si riaccendono, a ogni percussione del tasto risvegliando il desiderio di tema musicale, di canto appunto.

    E poi un andamento sospeso, che galleggia su armonie che amano perdersi e ritrovarsi ripetutamente, senza fretta di risolvere domande sorte inavvertitamente a chi si lascia andare nell’ascolto di questa musica.

    Il respiro del suono del Bandoneon insieme a quello del Pianoforte porta questa musica in una dimensione più umana, reale, vissuta, lasciando il mondo del sogno romantico ottocentesco a qualche momento introduttivo. Le melodie sono sostenute dal fiato, dalla tensione del mantice, dal suono prolungato del tasto, che arriva all’anima.

    Un viaggio slow, un cammino nel vissuto della musica, a cui si aggiungono le improvvisazioni e l’ispirazione di due formidabili e coraggiosi musicisti che hanno il talento sincero per avvicinarsi ed addentrarsi nella magica atmosfera dei Notturni.”

    EMANUELE SARTORIS & DANIELE DI BONAVENTURA BIOGRAFIA