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  • PATTI SMITH  ALLA SACERDOTESSA DEL ROCK IL PREMIO PUCCINI

    PATTI SMITH ALLA SACERDOTESSA DEL ROCK IL PREMIO PUCCINI

    Vera icona del rock vivente, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Amata, discussa, potente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre. 

    Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith nella classifica delle quaranta canzoni che, più di tutte, hanno contribuito a creare la colonna sonora della sua vita, mette al primo posto “Un Bel Dì Vedremo” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini, brano che ha ascoltato la prima volta a dieci anni e da allora non ha mai smesso di ascoltare. 

    Patti Smith ha aperto la tourrnée italiana della scorsa estate a Torre del Lago Puccini e proprio in quella occasione ha voluto testimoniare l’amore che ha per il grande compositore Giacomo Puccini, emozionandosi nel provare il pianoforte sul quale Puccini ha composto, offredo al pubblico un fuori programma, ovvero la sua interpretazione dell’aria ‘Vecchia Zimarra’.

    Una testimonianza di grande valore che la Città di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano hanno inteso ricambiare attribuendo a Patti Smith uno speciale Premio Puccini che l’artista ritirerà la prossima primavera a Torre del Lago, impossibilitata a raggiungere l’Italia nel mese di dicembre. Patti Smith ha affidato ad un video messaggio la sua gratitudine per la Città di Viareggio, che ha voluto conferirle questo riconoscimento. 

    Questo il testo del suo video messaggio: 

    Ciao a tutti, mando un saluto a Viareggio da New York City.

    Voglio ringraziare tutti, prima di tutto, per tutta la gentilezza che mi è stata concessa nella mia ultima visita e ora per il ricevimento del bellissimo onore del Premio Puccini. 

    Non so dirvi quanto questo significhi per me, visto che non ho mai ricevuto albuna formazione musicale formale, ma che ho amato Puccini per tutta la mia vita. Avevo forse dieci anni quanto ho sentito la sua musica per la prima volta, ero molto malata con la febbre e l’ho sentita alla radio, ho sentito la sua musica che era così bella e che mi sollevava così tanto lo spirito che ci ho messo tutta la mia energia per stare meglio. Così, ho sempre segretamente pensato che Puccini mi abbia aiutata a guarire. E ora, decenni dopo, quando ero di nuovo un po’ malata, questa meravigliosa notizia mi ha illuminata ancora una volta. Puccini alla riscossa! Quindi, grazie, grazie a tutti. 

    Non vedo l’ora di tornare a Viareggio, non vedo l’ora di tornare a Casa Puccini. Ricorderò per sempre tutti voi e l’onore di aver messo le mani sui tasti del pianoforte del grande Maestro. Ho tanta voglia di tornare a cantare per voi, di ringraziarvi di persona e di vedere quale sarà la nostra prossima avventura. Quindi, ancora una volta. Grazie per aver conferito il Premio Puccini a chi è sempre stato fedele al Grande Maestro, e un saluto a lui, a Puccini, con amore e gratitudine. 

    Arrivederci.

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    BIOGRAFIA PATTI SMITH

    Vera icona del rock vivente, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni

    ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte,

    attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile

    in ogni sua espressione. Amata, discussa, potente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock

    per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa

    Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Nel 1950 si trasferisce con la famiglia a Philadelphia e poi nel New Jersey. La maggiore di quattro figli, Patti Smith è sempre stata una bambina alta, allampanata, malaticcia, con un occhio sinistro pigro. Comportamenti timidi che mai avrebbero fatto pensare che Patti avrebbe potuto trasformarsi nella rockstar innovativa che sarebbe poi diventata. Tuttavia, Patti racconta di aver sempre saputo di essere destinata alla grandezza. “Quando ero una ragazzina, ho sempre saputo che avevo qualcosa di speciale dentro di me. Voglio dire, non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ero nulla di tutto ciò, e non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale, ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi mantenuto forte…ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico..” dichiara Patti Smith

    Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock.

    Patti Smith si è conquistata di diritto un posto nell’olimpo delle leggende del rock.

    Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri, al punto da presenziare alla cerimonia del Nobel per la letteratura al posto di Bob Dylan, per suo espresso desiderio.

    Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo.