Tag: pop

  • LA COMMARE “Carta da zucchero” è il nuovo singolo della cantautrice ispirato da Lucio Dalla

    La quotidianità di un amore sfiorito tra influenze alternative indie e pop 

    In radio dal 25 marzo

    “Carta da zucchero” racconta l’epilogo di quella che sembrava essere una nascente storia d’amore, interrotta dall’incapacità di incastrarsi e di conciliare obiettivi diversi: da una parte c’è un “cuore da clochard”, un cuore girovago che non ha intenzione di trovare riparo in un sola persona; dall’altra c’è chi spera, ogni giorno di più, di poter condividere con l’altro la quotidianità delle piccole cose.

    «L’ispirazione per questo pezzo nasce dall’ascolto di “Tu non mi basti mai”, la mia canzone preferita di Lucio Dalla.

    In quel periodo della mia vita non ero al massimo della mia creatività, non avevo niente da dire e sentivo soltanto il bisogno di rispecchiarmi nelle parole degli altri, ma quel pezzo è stato uno spunto per pensare a quanto sia meraviglioso, quando si è innamorati, voler condividere una piccola parte della quotidianità della persona che ami. 

    I ricorrenti “vorrei essere” presenti nel testo di Dalla, sono diventati i miei “volevo essere”, seguiti da un forte senso di malinconia e nostalgia nei confronti di una relazione sfiorita. “Carta da zucchero” è una dedica, il destinatario la sa a memoria da mesi e ne sono felice» La Commare. 

    Il testo è un susseguirsi di immagini di vita quotidiana, misto a giochi di parole ricorrenti nella scrittura de La Commare.

    La musica si muove tra influenze alternative indie e pop.

    Radiodate: 25 marzo 2022

    Etichetta: Orangle Records/ Musicantiere

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    BIO

    La Commare, classe ‘02, è una giovane cantautrice siciliana. Comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica già da piccolissima: nel 2012 partecipa al programma “Ti Lascio Una Canzone” in onda in prima serata su Rai 1 condotto da Antonella Clerici. Si accosta allo studio del pianoforte, ma ben presto manifesta una forte attrazione nei confronti del basso elettrico. Nel 2019 partecipa al talent “The Voice Of Italy” in onda su RAI2, dove, nonostante un’interessante battle al basso con Morgan, decide di entrare nel Team di Elettra Lamborghini.

  • ANTONY “Ricorderai” è il nuovo singolo pop del cantautore torinese

    Un pop orecchiabile per cantare il ricordo di un amore

    In radio dal 25 marzo

    Ricordare i momenti trascorsi insieme, l’amore, la bellezza di un tempo passato che resta solo nella memoria di chi lo ha vissuto. È questo il senso del nuovo singolo del cantautore torinese che sceglie le melodie pop per raccontare una vicenda personale. 

    Le influenze sonore si ritrovano nelle dinamiche fra batteria e chitarra elettrica che generano il mood volutamente brioso e spensierato nato dalla collaborazione con Max Mungari e il paroliere Gaetano Capitano. 

    Etichetta: Mas network—Massivo

    Radio date: 25 marzo 2022

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    BIO

    Artista torinese con spiccate origini siciliane. 

    Il suo percorso artistico nasce nel 1996 come cantante sull’emittente televisiva Teletime partecipando al programma “Torino in festival”.

    Nel 2011 studia canto presso Opera World con la vocal coach e soprano Anna Maria Pirozzi. Nel 2015 partecipa alle audizioni di xFactor con un singolo originale. Nel 2017 partecipa ad Area Sanremo tour arrivando fino alle finali interregionali al Pirellone a Milano. Nel 2019 partecipa a Casa Sanremo tour esibendosi sul palco delle Gru village. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • HELLE  “Chimere” è il nuovo singolo in uscita per la cantante e producer bolognese: una ballata pop dalle sfumature elettroniche.

    La parte peggiore di noi è anch’essa umana. 

    Una ballata pop dalle sfumature elettroniche.

    In radio dal 25 marzo 2022

    Il singolo è parte di “Disonore”, disco electro pop che caratterizza il nuovo corso artistico e professionale di Helle, cantautrice e producer bolognese, 

    «Chimere è il racconto di un pensiero che ho avuto una sera, mentre uscivo da un ristorante per tornare a casa. Ho guardato l’ombra oltre le luci dei lampioni e mi sono posta delle domande estremamente intime» Helle

    Dicono di “Disonore” 

    «Elettronica e sapori vintage dentro strutture tutt’altro che ferme alla forma pop da cassetta. L’indie italiano trova qui l’ennesima rottura di stile contro modelli che cercano la propria personalità sempre rivolgendosi a stilemi passati». Ophelia

    «“Disonore” fa parte di quella schiera di dischi “pericolosi” perché fanno riflettere, pensare e rimettere in discussione le certezze della vita. E così ci accorgiamo che tutto quello che diamo per scontato in realtà è solo il frutto di nostre convinzioni arbitrarie. Ecco, queste dieci canzoni sono spunti interessanti da cui partire o lidi incerti a cui approdare preparandosi alla prossima tappa» Low Music  

    «un lavoro ampiamente rivolto alla società, personale e di contorno… dai social media alle paure più nascoste dentro di noi che magari evitiamo di mostrare o di confessare anche a noi stessi» Just Kids Magazine

    «Helle ha una sonorità caratteristica, quindi non è un’artista facile da descrivere. Per semplificare potremmo dire che ha un timbro riconducibile ad Annalisa e una scrittura che potrebbe ricordare la prima Margherita Vicario, ma è più oscura. I paragoni non bastano a comprendere: solo l’ascolto rende l’idea» Ondamusicale

    A poche settimane dall’uscita l’album “Disonore” vince: 

    PREMIO SPECIALE assegnato dal MEI «Per aver affrontato con sonorità spiccatamente elettro-indie e liriche dal forte peso sociale, il tema della Libertà attraverso l’analisi delle sfumature dell’animo umano, soprattutto quello femminile».

    PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE NEW MOOD «Per aver offerto nel brano 2,107 una visione delicata e cruda con tappeti sonori moderni e sperimentali sulla morale delle donne». 

    Etichetta: Volume!

    Radio date: 25 marzo 2022

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    BIO

    Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle. Seguono questa uscita i brani “Carovane” e “Rispetto”, mentre il 25 giugno la cantautrice e producer pubblica l’album “Disonore”. 

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  • BRENDA NOVELLA “Occhi di Uranio” è il nuovo singolo della cantautrice fiorentina

    La capacità di guardare le persone, capendone le intenzioni prima di esserne ferite

    in radio dall’11 marzo 

    “Occhi di Uranio” racconta di tutte quelle volte che in amore ci si ritrova davanti una persona che non corrisponde all’idea che ci eravamo fatti.

    Parla di inganni e di rabbia, ma anche della successiva presa di coscienza e della volontà di girare pagina.

    Radio date: 11 marzo 2022

    Etichetta: Orangle Records

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    BIO

    Brenda Novella è una cantautrice e pianista nata a Firenze. Si avvicina alla musica all’età di 5 anni, quando inizia, da autodidatta, a suonare il  pianoforte. Negli anni successivi decide di iniziare lo studio del pianoforte privatamente, per  poi proseguire presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Si laurea al Dams di Firenze e si diploma presso l’accademia di Musical a Roma. In adolescenza inizia a scrivere le prime canzoni influenzata dal sound pop rock degli anni  2000, componendo in un primo momento solo in lingua inglese e successivamente anche in italiano. Oltre ad essere musicista, Brenda Novella è anche pittrice e attrice. 

  • TIBERIO FERRACANE “Magaria” è il nuovo progetto discografico dell’artista torinese dalle radici tunisine e siciliane

    Il cantautore e interprete folk pop torna con un disco di 16 tracce dove si incontrano diverse culture del Mediterraneo con le relative lingue: l’italiano, il francese e il siciliano. Dedicato al musicista marsigliese Philippe Troisi che ha collaborato all’album, venuto poi a mancare durante la produzione dello stesso.

    Release 11 marzo 2022 

    Magaria, il nuovo album di Tiberio Ferracane, il cui sottotitolo recita “Un viaggio nel Mediterraneo. Ogni porto è casa mia”,  vuole essere la sintesi di questi ultimi 10 anni della vita artistica del cantautore o della sua  vita stessa.

    «Sono figlio d’Africa, da genitori  Siciliani nati a Tunisi e io nato a Torino. La mia cultura si divide equamente fra una mamma che mi parlava in francese, un padre che rispondeva in siciliano e una lingua parlata in casa, mix di francese, italiano e siciliano.  Il piatto della domenica era il Cous Cous e per l’aperitivo (rigorosamente in piedi) non poteva mancare Il Pastis e il polpo bollito con l’Harissa. 

    Ed è per questo che nelle mie canzoni mi è venuto naturale inserire frasi in francese e siciliano oltre che che in italiano. La mia casa è il Mediterraneo e poco importa se sono a Palermo, Genova o Marsiglia!» Tiberio Ferracane

    Si tratta di un “doppio” disco: metà di canzoni inedite e metà di brani di autori conosciuti, di autori che hanno accompagnato la vita di Tiberio, iniziando da bambino quando ascoltava le canzoni dal giradischi dei suoi genitori o dei loro amici di Tunisi. Ecco perché Magaria, che vuol dire fra le molte cose “incanto”, in siciliano, lo sente come l’album della vita. 

    Il disco è dedicato a Philippe Troisi, musicista francese, legato al nostro che lo ricorda così:

    «Philippe Troisi è stato il motore di questo progetto, avrebbe dovuto farmi le chitarre e curare gli arrangiamenti. Io e Philippe ci siamo conosciuti durante la pandemia grazie ad un mio cugino, Lorenzo Ferrigno, di origini siciliane, ma nato e vissuto a Marsiglia.

    Philippe nasce a Marsiglia appunto, è un musicista di valore, con una storia importante alle spalle sia artistica (ha accompagnato Pavarotti, per dirne una) che di vita: madre di Barletta e papà di origine napoletana, viene però cresciuto dal secondo marito della mamma che è un gitano. Da qui il suo amore per la chitarra gitana, per il flamenco, senza però dimenticare le sue origini e quindi l’amore per le canzoni napoletane e il blues.

    Avevamo un progetto insieme. Era quello di raccontare la storia della folta comunità italiana a Marsiglia attraverso le canzoni, gli artisti e la cultura che si era venuta a sviluppare in Francia. D’altronde lui era figlio di immigrati e io di profughi italiani, un connubio perfetto.

    In più mi aveva spinto a ricominciare a scrivere e aveva dichiarato di voler contribuire al mio disco. Purtroppo però, a pochi giorni dall’inizio delle riprese in studio, Philippe è mancato.

    Ma non ho avuto dubbi, con la tristezza nel cuore ho deciso di andare avanti. 

    A novembre sono stato invitato a Marsiglia ad una serata dedicata alla sua memoria e ho cantato sulla base e le immagini della ripresa audio che facemmo a suo tempo.

    C’era tanto amore quella sera ed io ho solo un tarlo, di non aver conosciuto di persona questo grande artista, ma comunque sono onorato di aver cantato sopra le sue note, sopra la sua amata chitarra.»

    TRACK BY TRACK spiegate da Tiberio Ferracane

    1. Valse à Rocco (intro) Questo brano l’ho trovato in una sottocartella che mi aveva inviato Philippe, casualmente. È un brano semplice: due chitarre ed una melodia che si ripete. Mi è sembrato un dono postumo di Philippe. Nessuno sapeva l’esistenza di questo brano. Ho chiesto autorizzazione alla figlia Cecile ed eccolo qua, apre e chiude questo disco a lui dedicato. 

    2. La casa sognataLa casa, qualunque essa sia, è l’obiettivo ultimo di una vita; che tu sia stanziale o viaggiatore di terra o di mare, che tu sia in compagnia o da solo. 

    Il luogo ove la memoria rimane attaccata alle pareti e alle cose, insomma, “La casa sognata”.

    3. Il mio amore di rosso vestitaL’amore è un sentimento che non riconosce le differenze etniche, culturali, religiose…o professionali che siano. Caso mai le arricchisce di nuovi colori, sapori e odori … 

    4. MagariaÈ il singolo che dà anche il nome all’intero album e non poteva essere diversamente. Era molto tempo che questa parola siciliana camminava nella mia mente, ma proprio per il suo stesso suono e significato: incanto, incantesimo, ma anche magia, fattura.

    5. Vento di sciroccoChi non vorrebbe essere un Capitano di fregata  e veleggiare in mari lontani, in attesa di gridare Terra Terra anche solo nella propria mente. A me basterebbe essere Capitano della mia vita e veleggiare tra le mie emozioni, i miei amori, paure ed incertezze e magari farne canzoni. 

    6. Dall’altra parte della notteQuesta è la storia di mia mamma e mio papà nati a Tunisi da genitori siciliani che partono per l’Africa come immigrati e ritornano in patria come profughi, abbandonando quella che ritenevano la loro terra, con usi e costumi, culinari e linguistici così radicati da diventare un modo di parlare, di vivere.  La loro storia d’Amore che sa di Africa. 

    7. Sciavuru di mari Se è vero che gli odori portano alla mente antichi ricordi, io grazie ad una spiaggia con la brezza forte della mia terra sul viso, posso lasciare andare la mente fino a non sapere se quello che ho pensato sia vero o immaginario. Ma poi è così importante sapere se la mia storia sia vera o pura fantasia?

    8. CarloCarlo è reale, Carlo è un amico d’infanzia. Questa è una storia vera. Carlo è scomparso qualche anno fa. Carlo avrei voluto portarlo al mare ancora una volta. 

    9. Ci Vorrebbe ancora un po’ di neveIn una notte furiosa mi trovai a camminare per ore in una Torino imbiancata fino al mio studio di allora, mi misi al pianoforte e nacque questa canzone. Una canzone di Padre, una canzone che ha aperto un varco temporale, ora mio figlio vive all’estero per studiare danza in un conservatorio tedesco. Il potere della musica. 

    10. U’ pisci spadaL’antico amore di mio padre per Domenico Modugno, la forza senza tempo di questa storia d’Amore, il mio omaggio a, forse, il primo cantautore italiano.

    11. Era de MaggioPhilippe Troisi era innamorato come me delle canzoni napoletane e con la sua magistrale chitarra, è stato un onore cantare questa canzone. 

    12. L’italienAnche questa canzone, accompagnata dalle chitarre di Philippe Troisi e presentata a Marsiglia in una sera a lui dedicata, è una canzone che in Francia è un vero e proprio inno per tutti gli immigrati e non solo per gli italiani. Portata al successo da Serge Reggiani, nato in Italia e naturalizzato francese e molto amato dai francesi (anche per il suo accento che manteneva ancora il profumo della terra d’origine), non poteva mancare in un disco dove l’immigrazione rimane argomento fondamentale.

    13. CapodannoNella mia formazione artistica Franco Califano è stato sempre presente, anche quando preso dalla musica Punk e poi new Wave la canzone italiana mi stava stretta. In particolare, questo brano è un potente omaggio doveroso.

    14. Un’ora sola ti vorreiQuesta canzone è datata 1938, ed è incredibilmente giovane anche oggi, mi ricorda le nonne che la cantavano e tutte le epoche che ha attraversato. Una canzone della memoria che attraversa i decenni e di cui si arricchisce di volta in volta.

    15. Storia d’AmoreAdriano Celentano è molto amato in Francia e neanche a dirlo soprattutto dagli italiani immigrati. Questa canzone l’ho sentita innumerevoli volte nel mangiadischi dei miei parenti in Francia con mia nonna Germain che appoggiava la testa alla mano e si lasciava andare a chissà quale ricordo. Io l’adoro da sempre. 

    16. Valse à Rocco – Torna la prima traccia, a chiudere il disco.

    Etichetta MoovOn

    Release album: 11 marzo 2022

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    BIO

    Nasce a Torino nel gennaio del 1964, vive la giovinezza a Collegno (TO).

    Figlio di profughi dalla Tunisia, siciliani che, agli inizi del ‘900, erano emigrati dividendosi tra agricoltori e operai per costruire la ferrovia. Cresciuto tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.

    Innata passione per la musica, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare e poi si diploma in organo elettronico. Di lì a poco i primi corsi di perfezionamento e specializzazione in organo liturgico sotto la sapiente guida del maestro Berto Fornasero.

    Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.

    Nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando, e arrivando finalista alle più importanti rassegne musicali nazionali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.

    Una sperimentazione continua: recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.

    L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, e lo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani.

    Sempre nel 1997 Vittorio Sgarbi lo proclama vincitore del “Festival degli sconosciuti” a San Severino Marche.

    Coautore e regista insieme a Guido Ruffa mette in scena la “Commedia Musicale d’Amore, Sogno e Trasformismo: “Marisa tra le nuvole”.

    Coltiva la sua passione per la canzone d’autore e per il teatro partecipando nel 1999, in qualità di cantautore alla Manifestazione “Euridice”, al Sistina di Roma, e in qualità di Performer & Narratore al Musical “Orkestra” di Robi Bonardi e Andrea Salvini al Teatro Regio di Parma.

    Lo stesso anno è presente al SIB di Rimini coinvolto in un importante progetto sociale promosso dall’associazione Coram presieduta dal Dott. Mario Minasi.

    Continua a presentare, nei tre anni successivi, le sue performance in teatro: all’Auditorium Toscanini di Parma, al Cafè Procope di Torino, Teatro Cardinal Massaia di Torino, al Teatro Dalmazio di Torino e al Teatro Zeta Uno di Roma.

    Omaggia in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico grandi autori ed interpreti della musica italiana come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.

    Continua a lavorare senza sosta portando nei locali di tutta Italia uno spettacolo che ha come titolo: “Le scarpe, il cappello, e la regina” da cui nasce l’omonima produzione di un cd di brani inediti di cui è autore ed interprete.

    Nell’ottobre 2005 è stato applaudito ospite della rassegna “Tributo a Mia Martini” presso la Maison Musique di Torino che ha visto interventi del calibro di Mariella Nava e Enzo Gragnaniello.

    È ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW nel 2011 (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”, ideato al fine di cercare di istituire una rete di collegamento fra gli artisti interessati ad esibirsi anche in altre città, oltre quella di residenza: mettendo a disposizione un posto letto per poter ospitare i propri colleghi.

    Dal 2013 a oggi è presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA); inoltre, tra l’altro, fornire supporto alle persone coinvolte in dette problematiche. È inoltre ideatore del Convegno “Una giornata in 3D”.

    Da ottobre 2017 a giugno 2019 è stato Direttore artistico della scuola di musica e canto “Violeta Parra” (Beinasco-TO) e referente DSA/BES.

    Da ottobre 2019 a oggi è referente DSA/BES ed insegnante di canto presso l’Associazione Culturale e Musicale di Beinasco.

    Autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.

    E di CONTEST quali: “Duel, Cantautori a confronto”: http://www.duelcantautori.it/

    Partecipazione alla Narrazione scenica: “Ti racconto un libro” dello storico Giorgio Olmoti, di cui Tiberio Ferracane cura la parte musicale. Da diversi anni Olmoti & Ferracane portano in scena canzoni e racconti proponendo la rilettura di pagine importanti della letteratura e della storia della canzone.

    Attore coprotagonista nel film indipendente di Pupi Oggiano del 2020 : “Ancora pochi passi”.

    Partecipazione alla serata omaggio a Philippe Troisi il 9 novembre 2021 presso Espace Culturel Jean Ferrat – Septèmes-les-Vallons – Marsiglia – Francia

    Dal marzo 2021, collaborazione con la rivista Revriters Magazine di Eugenia Romanelli con il vlog “Ritratti d’autore dal vivo”.

    Discografia

    Album, “Tiberio Ferracane” (2006) – Cantautore

    Singolo, “L’uomo senza memoria” (2007) – Cantautore

    Album, “Tiberio Ferracane” (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Singolo, Cosa Rimarrà Di Me (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Che cosa rimarrà di noi” (2009) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Metti una sera al cinema” (2016) – Interprete

    Album, “Magaria” (2022) anticipato dai singoli “Magaria” e “La casa sognata”.

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  • MATTEO PAOLILLO – ICARO feat LOLLOFLOW: “Musica e Rumore” dopo “’O mar for” un nuovo brano nato dalla collaborazione fra i due artisti

    Un’atmosfera pseudo pop con tratti trap racconta la nostalgia

    Nonostante il mood allegro “Musica e Rumore” mette a nudo la nostalgia che si prova di fronte alla perdita e alla mancanza di affetti o amori sfumati. È una sensazione nota a entrambi i suoi autori, insieme alla consapevolezza che la musica riempirà il vuoto della mancanza, mentre il tempo farà il resto.

    Radio date: 25 febbraio2022

    Etichetta: Orangle Records

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    BIO

    Matteo Paolillo nasce a Salerno nel 1995, si trasferisce a Roma a diciotto anni per proseguire gli studi di recitazione e si diploma al centro sperimentale di cinematografia.

    Dopo piccoli ruoli in fiction debutta al cinema con il film “Famosa” e raggiunge la notorietà nel ruolo di Edoardo in “Mare Fuori” (serie televisiva di Rai 2).

    Matteo è autore di “‘O Mar For”, sigla della serie televisiva, che collezione milioni di views sulle piattaforme e nel dicembre 2021 pubblica il suo primo EP di sette brani, intitolato “Edo”.

    Lolloflow nasce da una forte esigenza di un ragazzo di esprimere il suo profondo mondo interiore attraverso la musica e le vibrazioni. Sviluppa la passione per la musica a dodici anni grazie al pianoforte, consegue diversi diplomi formativi nel proprio strumento e si avvicina al rap (e all’hip hop) all’età di diciotto anni.

    A vent’anni forma il suo primo collettivo rap, Suba Crew, che si rivela determinante per la propria formazione professionale e artistica.

    Riesce ad avere maggior visibilità grazie al brano “‘O Mar For”, sigla della serie “Mare Fuori”, realizzato con l’amico Matteo Paolillo, in arte Icaro, che all’interno della serie è il protagonista Edoardo.

  • ‘Niente di speciale’, il nuovo video di Sammarco che anticipa l’EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’

    ‘Niente di speciale’, il nuovo video di Sammarco che anticipa l’EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’

    Niente di speciale’ è l’ultimo videoclip del cantautore Marco Sambinello, meglio conosciuto come Sammarco, che anticipa il nuovo EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’ dal 14 gennaio negli store.

    A tre anni dal disco d’esordio ‘La parte migliore’, il cantautore milanese torna con sei tracce semplici e dirette, che racchiudono tutta l’essenza della sua poetica e dei suoi riferimenti artistici.

    Pubblicato da Musica Distesa su produzione dell’ex Amor Fou Giuliano Dottori, Sammarco firma musiche e testi che rimandano al più classico immaginario indie pop italiano con momenti di delicata poesia, immediate melodie e una semplicità di arrangiamenti che ha il preciso intento di rendere questo lavoro estremamente diretto.

    La grottesca leggerezza di Calcutta abbraccia la compostezza di Brunori Sas, dove chitarra, pianoforte, basso e batteria sostengono le liriche in un chiaroscuro di sonorità che toccano anche il più intimista folk statunitense cristallizzato da Bon Iver. 

    Esperienze personali messe a nudo, fragilità emotive che emergono dalla vita quotidiana inseguono il sentimento amoroso più profondo, una passione che vibra attraversando le strofe e i ritornelli di tutto l’EP.

    Il disco è accompagnato dal videoclip del singoloNiente di speciale’ realizzato da Lea Palazzetti su una spiaggia di Civitanova Marche. Tutto nasce da un’idea molto semplice: quella di non voler fare un video convenzionale, o meglio, realizzare un non-video, un prodotto puramente estetico, una fotografia in movimento che riprenda e racconti una banale scena di intima vita quotidiana. Gli oggetti personali e di uso quotidiano portati in spiaggia partecipano a un rituale riservato come quello della colazione, e assumono qui la valenza del nostro lato più fragile.

  • Oscar Anton dal vivo a Milano, mercoledì 12 gennaio il concerto al Magnolia

    Oscar Anton dal vivo a Milano, mercoledì 12 gennaio il concerto al Magnolia

    Dopo il successo di “bye bye” e della successiva “ophelie” che è stata la colonna sonora del film “Ancora Più Bello”, il musicista francese di origine italiana Oscar Anton sarà in concerto con la band al Circolo Magnolia di Milano. Un’ora di emozioni live con picchi di energia esplosiva e momenti più intimi; il tutto condito con un pizzico di improvvisazione jazz fusa nel pop dell’artista.

    Internazionale per natura e self made artist (compositore, autore, songwriter, polistrumentista, producer, videomaker, imprenditore di sé stesso), Oscar Anton porterà dal vivo una scaletta che includerà alcuni brani dell’ultimo album “Home Of Sanity” e i prossimi singoli del 2022 come “cheerios” feat. VV e “grapejuice” feat. Fil Bo Riva.

    «Il mio intero scopo quando facevo musica, fin da quando ero un ragazzino, era salire sul palco e suonare dal vivo -commenta l’artista-. Ecco perché scrivo musica. Dopo aver passato ore e ore a lavorare nella mia camera da letto, ballare e cantare finalmente con la gente è il regalo più grande per me. Non considero i miei spettacoli come veri e propri concerti, ma più come grandi feste in cui invito amici da tutto il mondo a togliersi la maglietta e a celebrare la musica con me!». 

    Durante il concerto accompagnato dai musicisti Lou al basso, da Alex alla chitarra, Julian alla batteria e da Clementine, presenterà in anteprima il nuovo singolo “cheerios”. Il singolo è apripista del concept “postcard” che prevede l’uscita di una canzone per ogni mese dell’anno, con un focus su un paese diverso e una collaborazione locale ogni volta. “Cheerios”, canzone leggiadra, solare e incisiva è stata registrata a Milano con il featuring dell’artista VV e prodotta da Federico Nardelli (già al lavoro con Gazzelle, Tancredi, Colapesce, Di Martino), già produttore di una versione di “ophelie”.

    Mercoledì 12 gennaio

    Ore 20

    Circolo Magnolia

    Via Circonvallazione Idroscalo, 41 – Novegro-Tregarezzo (MI)

    Ingresso Euro 20 con green pass e tessera ARCI

    Infoline 3665005306 

  • BARDOMAGNO “Hanno ucciso Carlo Magno” è il nuovo singolo che omaggia un classico pop degli anni ‘90 e una delle figure storiche più importanti d’Europa

    Storia e cultura popolare si fondono ancora una volta con il linguaggio tipico della community di Feudalesimo e Libertà

    In radio dal 10 dicembre

    Nonostante siano passati 1200 anni dalla scomparsa di Carlo Magno, l’Imperatore e i suoi insegnamenti permangono nei cuori e nelle orecchie. “Hanno Ucciso Carlo Magno” vuole infatti, rimembrare le gesta degli ultimi giorni del primo sovrano che unì l’Europa sotto un’unica egida, quella del Sacro Romano Impero. Per rendere giustizia al nome di Carlo, i BardoMagno hanno scoperto un antico tomo impolverato su cui un quasi ormai dimenticato musico dal nome di Massimus Spezza Ali, compose una canzone per onorare il vecchio sovrano. 

    Reinterpretando così quella melodia in chiave folk rock/pop, i BardoMagno vogliono far danzare e brindare le genti all’Imperatore oggi così come allora.

    Hanno Ucciso Carlo Magno è stata scritta e composta dalla gorgogliante voce di Valerio Storch (NANOWAR OF Steel), noto Abdul il Bardo e dal ferreo pugno di Feudalesimo e Libertà. Vanta inoltre l’ormai fissa collaborazione del Gran Calippo d’Oriente alias Maurizio Cardullo, al basso/cittern/cornamuse, e di Fra’ Casso da Montalcino ovvero Edoardo Sala, entrambi ex folkstone, alle funamboliche percussioni e ritmiche. Il tutto musicato appositamente per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana.

    Feudalesimo e Libertà è la community nata su Facebook quasi dieci anni fa e giunta a contare più di 700 mila followers. Nei fatti la più grande community sul Medioevo d’Italia. 

    Con un taglio sempre ironico la pagina rilegge accadimenti della vita quotidiana in chiave medievale e da questo progetto nel 2019 è nato BardoMagno, la band della community, ma sarebbe il caso di dire «gli istrionici menestrelli de lo Imperatore». 

    «Che fine ha fatto Carlo Magno? Nessuno tra lo volgo lo sa. V’è chi narra che a farlo fuori sian stati i Sassoni. V’è invece, chi narra sia stato qualche venditore di vin brulè vendocatosi per qualche sgarro». 

    Etichetta: Feudalesimo e libertà Records

    Radio date: 10 dicembre 2021

    Apparizioni televisive e collaborazioni:

    ITALIA’S GOT TALENT

    CERVEZA E LATIFONDO con MINIMAD e DON ALEMANNO

    LINK SOCIAL 

    SPOTIFY http://bit.ly/BardoMagnoSpotyBio 

    YOUTUBE http://bit.ly/BardoMagnoYouTubeBio 

    FACEBOOK https://www.facebook.com/BardoMagnoBand/ 

    Chi è BardoMagno

    BardoMagno è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà, una community nata su Facebook nel dicembre 2012 che conta ad oggi più di 700 mila followers, raccogliendo gran parte degli appassionati di storia, videogames e fumetto, può essere considerata la più grande community sul medioevo d’Italia.

    “Servendo et seguitando” gli ideali del sistema feudale, BardoMagno è la diretta espressione della voce de “Lo Imperatore” fatta in musica, cosicché “financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale”.

    Ad aprile del 2019 è uscito il loro album di debutto “VOL. I”, in collaborazione con la Black Dingo production che trasla in chiave satirica i più noti brani della tradizione musicale italiana oltre a proprie composizioni. La loro opera prima è un concentrato di musica folk rock dai testi in neo-medievale.

    Chi è Feudalesimo e Libertà

    La community di Feudalesimo e Libertà nata su Facebook in occasione delle elezioni politiche del 2012. Feudalesimo e Libertà ha fin da subito avuto grande successo per aver introdotto un nuovo modo di fare satira e umorismo sul web: fingersi un finto partito politico che proponeva soluzioni feudali – spesso contradditorie e volutamente enfatizzate – a problematiche odierne. Un grande gioco di ruolo nel quale i “sodali” di FEL vengono quotidianamente coinvolti grazie all’utilizzo dell’ormai tipico linguaggio “neo-volgare”, e all’universo dove i cliché tipici del “Medioevo” vengono valorizzati per evidenziare gli eccessi e le incongruenze politiche o di costume dei nostri tempi.

    Feudalesimo e Libertà può vantare un pubblico particolarmente affiatato e affezionato al brand, tanto da consentire di vincere per due anni consecutivi (2016 e 2017) il premio per la Miglior Community e come Miglior Pagina Facebook (2013) ai Macchianera Awards, gli “Oscar della Rete” italiani. Feudalesimo e Libertà è presente anche su Instagram e Twitter, raccogliendo altre decine di migliaia di seguaci.

    Fuori dai social, FEL raccoglie una larga platea di affezionati che partecipa alle attività lungo tutto il territorio italiano: dal raduno di FEL a Milano, all’Etna Comics di Catania, passando per Padova, Bologna, Lucca, Napoli e diverse città in cui vengono proposte festival del gioco e del fumetto.

    FACEBOOK https://www.facebook.com/feudalesimoeliberta/

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/feudalesimoeliberta/

    WEBSITE https://www.feudalesimoeliberta.com/

  • “Se tu non ci sei”, il nuovo videoclip di Andrea Amarù tra pop e rock

    “Se tu non ci sei”, il nuovo videoclip di Andrea Amarù tra pop e rock

    Napoli è un faro. Indica la direzione da sempre a chi veleggia tra onde di note e venti di passione. Il punto di riferimento assoluto della canzone d’Italia non è esclusivista, e segna la via anche a chi non è nato sulle sue sponde. Epicentro da sempre del Grande Sud, Capitale del Mezzogiorno oggi come ieri, Capitale del Regno delle due Sicilie, per il nativo di Caltanissetta Andrea Amarù,Napoli è la Capitale morale. 

    Dopo averci fatto ballare questa estate con “Baila (è un sogno)”, puntando lo sguardo verso il Sud America a suon di ritmi latini, Amarù torna al primo amore: la canzone neomelodica. E non sono solo le note del nuovo singolo “Se tu non ci sei” pubblicato da Flash Music a testimoniarlo: la lingua italiana si alterna alla lingua napoletana, un bi-linguismo unito dal collante indissolubile chiamato amore (che trova consonanza nel nome di Andrea Amarù).   

    L’amore come senso di lontananza, vuoto da riempire, metà che non possono rimanere divise. Perché Se tu non ci sei” è come se non ci fossi neanche io. 

    Il singolo

    Nel corso di una vita, qual è il grande amore? Lo sappiamo riconoscere nel momento in cui lo stiamo consumando? E ce ne spetta solo uno quasi fosse un biglietto della lotteria, o la ruota della vita con alcuni è più generosa? Basta poco per innamorarsi, è gratis e spesso chi la sua vita l’ha vissuta tende a minimizzare gli amori di gioventù perché si sviluppano anche con maggior semplicità. 

    Ma forse i “grandi” hanno dimenticato quanto invece quegli amori siano puri, disinteressati e genuini, diventando poi col tempo quelli che ci lasciano un tatuaggio nell’anima. Spesso i giovani si illudono che il loro acerbo amore durerà per sempre. E chi dice che abbiano torto? 

    Andrea Amarù si schiera dalla loro parte, narrando in musica di un amore travagliato e appassionato di una giovane coppia. E quando le parole esplodono di passione, ecco che la lingua napoletana sale in cattedra. 

    Tra italiano e napoletano, “il bagno a Marechiaro” con il ritrovato amore per il genere neomelodico, Andrea Amarù lo fa passando per acque che sanno di Anni ’80. Il sound è vintage, ma con spirito attuale: synth pop che non rinuncia a soli di chitarra da ballad rock. Lo spirito neomelodico è nell’inconfondibile timbro del cantante, nel disegno della linea melodica. Infatti, ci si può sbilanciare dicendo che l’artista nato a Caltanissetta reinventa il genere.   

    Il videoclip

    Andrea Amarù passeggia e sembra quasi vigilare come un Cupido neomelodico sull’amore travagliato di due adolescenti. 

    Il videoclip di “Se tu non ci sei” è prodotto dal Golden Studio di Torino e porta la firma alla regia di Giuse Joseph. Si tratta di una fotografia di un rapporto complicato tra un lui e una lei, giunti oramai al tramonto della loro storia, ricco di sfumature molto spesso presenti nei legami amorosi tra i giovanissimi, atto a raccontare attraverso un linguaggio moderno ma sotto alcuni aspetti anche romantico, questa grande complessità. 

    Lo slow motion è il tempo narrativo dominante di questo racconto per immagini, sia per le inquadrature del Cupido, che per i protagonisti della storia. Una liaison amorosa complessa, per due metà che si respingono mentre si attraggono: la conosciamo tutti, l’abbiamo vissuta tutti. 

    Ma come andrà a finire? O forse non ci sarà mai fine, come l’happy endingche richiama all’eternità? Probabilmente non c’è una risposta univoca. Perché è racchiusa nella mente di chi osserva, decidendo per loro (e un po’ anche per noi) il finale che vorremmo vedere.