Il singolo registrato all’Head Studios di Torino racconta in chiave pop moderna l’amore in tutte le sue mille sfumature.
In radio da venerdì 11 dicembre
“Ogni sera” è un singolo realizzato nella scrittura e nella composizione da G-Fra, e registrato all’Head Studios di Torino, con il contributo canoro di interpreti dello studio stesso.
Dopo il singolo d’esordio “Andiamo avanti”, lo scrittore e compositore presenta un pezzo che parla del sentimento più naturale, ma anche più complicato che l’uomo possa provare: l’amore. Il sentimento viene musicato in chiave popmoderna e raccontato in tutte le sue variabili, da quelle più piacevoli riferite alla nascita di un’emozione, a quelle più scure legate all’abbandono.
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BIO
Gregoire Fratacci, in arte G-FRA, vive a Lussemburgo, ma nasce a Monaco ed ha origini familiari italiane. Eclettico ed effervescente scrittore autodidatta, è affamato di scoperte e conoscenza. L’autore intraprende studi classici e commerciali che gli valgono una brillante carriera nel settore della finanza. Ma è il mondo delle arti (in particolare la song e la scrittura) ad attirarlo da sempre. Epicureo convinto, lo scrittore si diverte a giocare con la musicalità delle parole; l’amore, l’eros e lo humour sono i suoi temi preferiti. G-FRA si dedica a degli esperimenti letterari che condivide con il musicista e compositore Fabrizio Peco. L’autore prende nel tempo sempre più coscienza del gusto che prova a scrivere. Fabrizio Peco lo invita allora a realizzare uno dei suoi più grandi sogni: comporre dei testi di sua propria mano, sviluppare la sua creatività diventando autore.
Nel 2017 Fratacci scrive Sensual’Été, una raccolta di racconti erotici in versi che trasportano il lettore nell’universo personale dello scrittore, fatto d’amore per la vita, viaggi sorprendenti e incontri inaspettati.
Il singolo che sancisce l’esordio musicale da autore e compositore è “Andiamo avanti”. Pubblicato a giugno 2020, il pezzo raggiunge in pochi giorni la 18esima posizione nella classifica Pop Italia e la 47esima nella Top Singoli Italia di iTunes.
A dicembre 2020 viene pubblicato il secondo singolo da autore e compositore “Ogni sera”.
Il albumd’esordio autobiografico è un viaggio nelle emozioni vissute da Blu in seguito all’interruzione di un amore, attraverso sonorità pop-moderne, in uscita l’11 dicembre 2020.
“Io sognavo noi”, primo albumdi Blu, fotografa in musica la delusione e il rammarico dell’autore in seguito a un sentimento troncato sul nascere per i pregiudizi di un genitore. Il racconto, che trae ispirazione dal passato di Blu, vuole lanciare un messaggio di speranza e solidarietà nei confronti di chi ha vissuto o sta vivendo la stessa situazione.
Il concept-album contiene sei inediti (cinque in italiano e uno in lingua inglese). I testi sono di Blu (Mario Giarola), le musiche sono composte da Veronica Marchi (cantautrice veronese, insegnante storica di Blu e sua attuale vocal coach), in collaborazione con lo stesso autore.
Gli arrangiamenti sono di Davide De Blasio (CrazyBrains) e le voci sono registrate nello studio “Sotto il Mare” di Luca Tacconi (noto per aver registrato Elisa, Lewis Capaldi, Biagio Antonacci e molti altri).
TRACK BY TRACK
Ti avevo trovato
È il pezzo di apertura del albumnonché il primissimo testo in italiano scritto da Blu, si contraddistingue prevalentemente da un parlato, a tratti intimo.
Coro composto da: Jessica Bertolani, Erica Marvulli, Giorgia Bonafini, Luca Montanari, Daniela Gibellini. Voce fuori dal coro: Jessica Bertolani
E sogno è rimasto
È il primissimo inedito di Blu, questo pezzo vuole essere una sorta di specchio del disco; esso infatti racconta e rappresenta il fulcro delle emozioni vissute da Blu, parla e sottolinea in maniera delicata e struggente il sentimento fra due ragazzi, stroncato sul nascere da un profondo pregiudizio.
Tell me why
Il pezzo racconta un viaggio nelle emozioni attraverso un sogno di Blu. Caratterizzato da un’atmosfera sognante dall’arrangiamento minimal ed esaltata dai cori di Veronica Marchi. Unico pezzo in inglese del disco.
6250 ore fa
Il testo racconta di un lasso di tempo che separa il cantautore dall’ultima volta che ha potuto vivere il proprio sentimento insieme a un’altra persona. Si tratta di un pezzo sperimentale che richiama sonorità della musica moderna e rap.
Vivere a metà
Il cantautore con questo pezzo si sfoga per la mancanza di un amore. L’arrangiamento è pop-moderno contaminato da suoni elettronici ed è esaltato dal caratteristico timbro delicato e androgino che contraddistingue la voce di Blu. Con questo pezzo Blu è arrivato tra i finalisti di Area Sanremo TIM 2020.
Seconde voci: Jessica Bertolani
Senza più un senso
Ballad delicata e romantica, contraddistinta da un mood che mette in contrasto l’arrangiamento vivace con il sapore malinconico del testo. Nel pezzo si percepisce il mutamento della consapevolezza di Blu rispetto ai brani iniziali.
Radio date: 4 dicembre 2020
Pubblicazione album: 11 dicembre 2020
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BIO
Mario Francesco Giarola (in arte Blu) nasce a Verona nel 1998.
Cresce in un ambiente artistico grazie ai lavori del padre regista Antonio Giarola, e canta sin da quando era piccolo. Inizia a studiare canto in concomitanza con le scuole superiori, iscrivendosi all’Accademia di Alta Formazione Musicale di Verona, che frequenterà per cinque anni. Si avvicina successivamente allo studio della recitazione presso la scuola Punto in Movimento, continuando però ad affinare il canto da privatista con la vocal-coachVeronica Marchi. Dal 2013 al 2017 è stato inviato di Verona e speaker di Radio Immaginaria. A 14 anni fonda Radio Animando, la radio online gestita da soli adolescenti, dedicata alla difesa degli animali entrata poi in collaborazione con il WWF. È il primo ragazzo in Italia ad aver svolto il suo esame orale di maturità in diretta radio. Nonostante i suoi 22 anni, la sua voce continua ad avere un timbro particolare, da molti definito androgino. Dopo il diploma superiore in Grafica e Comunicazione decide di scappare a Londra per sei mesi e conseguire un master in Media & Art. Una volta tornato, inizia a lavorare come grafico presso una casa cinematografica di Verona. Nel 2019 inizia a scrivere testi inediti, musicandoli con l’aiuto della sua vocal-coach. Continua gli studi di pianoforte come accompagnamento al canto, iniziando anche l’apprendimento della danza hip hop e recitazione cinematografica.
Fra le esperienze più importanti da segnalare ci sono la vittoria al talent show “Dai che ci credo!” (2018), l’esibizione a cappella dell’Inno di Mameli durante il Gala D’Oro Celebration alla Fieracavalli 2011, la partecipazione come esecutore solista e attore alla rappresentazione teatrale “Novecento, la leggenda del pianista sull’oceano” per la regia di Roberto Totola e Marina Furlani (2019), la partecipazione ad Area Sanremo 2019, quellaai casting di Amici di Maria De Filippi (2020), e l’esperienza come doppiatore per alcuni spot pubblicitari. Il 9 ottobre esce in radio il singolo d’esordio “E sogno è rimasto”. Nell’autunno 2020 Blu arriva fra i 61 finalisti di Area Sanremo TIM con il pezzo “Vivere a metà”, dal 4 dicembre in radio e su tutte le piattaforme digitali. L’11 dicembre 2020 viene pubblicato il albumd’esordio “Io sognavo noi”.
Esce venerdì 4 dicembre Ombrello Giallo, il nuovo singolo di Brunacci.
Ombrello Giallo non è altro che la coscienza di Brunacci che si consola. È stato cambiato, migliorato e perfezionato, pur sempre mantenendo il senso che, fin dal primo secondo, gli ha dato vita. Questa composizione racconta una visione personale dell’amore, anche se cerca indirettamente di essere di conforto a chi, in questo testo, potrebbe ritrovare se stesso e le sue paure. La linea accattivante viene utilizzata come mezzo per trasmettere un messaggio, che rimane disponibile all’interpretazione personale di chi ascolta.
“Ombrello Giallo è il desiderio di esprimere un sentimento che mi ossessiona.
Rappresenta la paura di rimanere soli, di non trovare quell’anima gemella che finisce per condizionare ogni azione e scelta di vita quotidiana nonostante il suo ‘non esistere’”.
BRUNACCI è il personaggio che racchiude in tutto e per tutto l’anima di Paolo Brunacci: ragazzo di 19 anni aretino, l’amico con cui fumare una sigaretta, con cui dividere una bottiglia di vino; Brunacci è semplicemente l’immagine di sé stesso raccontata tra le corde di una chitarra.
L’anima cangiante di Paolo si riflette nel suo percorso di studi dove dapprima frequenta il liceo classico di Arezzo per poi proseguire gli studi con la facoltà di Economia Aziendale a Firenze. “Spesso mi chiedono come faccio a scrivere una composizione. La verità è che non ci vuole molto a tirar fuori qualcosa che ti ossessiona, è sufficiente scrivere quello che pensi senza pensare a cosa scrivere”. Brunacci, che fin da piccolo si poneva domande cui non riusciva darsi delle risposte, ha trovato nella musica l’opportunità di esprimersi in modo chiaro e diretto. Quella che prima era una valvola di sfogo è diventata, crescendo, una passione. Brunacci ha sempre cantato ciò che per lui era più importante: la Vita al di là delle apparenze.
ULTRÀ è il singolo che dà il titolo all’EP di Quanto, la terza release in quattro mesi.
La novità è che questo singolo non viaggia da solo. È accompagnato da altri due brani, TDK e MEGA, due b-sides che completano una sorta di micro-concept sullo stadio.
Cantautorato pop e indie-rock s’incontrano allo stadio: luogo di incontri, emozioni intense, grida liberatorie, gioie, dolori, amori iniziati e finiti, di partite e concerti, un luogo in cui la folla diventa un’unica grande voce.
Quand’ero bambino ero costretto ad andare in chiesa. Durante la messa, i canti liturgici mi facevano provare un’emozione particolarmente intensa. I canti degli ultrà alla partita sortivano su di me lo stesso effetto, ma amplificato.
Ecco, forse lo stadio per me è stato una seconda chiesa. Lo stadio è un brivido.
Matteo, in arte Quanto
QUANTO c’è di sé, da dire in una song. QUANTO parte da qui per capirsi meglio, e raccontarsi bene attraverso la sua musica e le sue parole.
Non è mai facile descrivere i perché e le sensazioni che danno l’ascolto di brani che contengono le derive degli anni. Quelli passati a scrivere musica e canzoni, e a suonarle e cantarle in giro per quell’Italia sommersa di piccoli locali che ancora ci credono. Il lavoro di QUANTO è la somma di ciò che gli è passato dentro e addosso al tempo delle band che si è inventato strada facendo, fino all’urgenza di sentirsi solo e farsi sentire così.
La vocazione autoriale ha sempre la meglio, pur inseguendo l’amore per l’indie-pop inglese e i suoi derivati. In QUANTO le chitarre sono sempre le prime a suonare, ma miscelano suoni e riff letterari che girano in testa volentieri. Perché QUANTO ha cose da dire e cose da suonare, per raccontare e raccontarsi. È “una voce fuori campo che rivela cosa pensa” proprio quando guardi la schiena della vita che se ne va e ti lascia indietro, e invece c’è solo da andare avanti. Questo è QUANTO.
Il brano dal taglio sarcastico che richiama sonorità surf rock unite ad un pop tipicamente anni ‘80, anticipa l’ep “Canzoni indigeste” in uscita ad ottobre 2020.
“Caos contemporaneo” è il primo singolo da solista di GiusiPre, tratto dall’EP di prossima uscita “Canzoni indigeste” (prima di questo progetto era stata voce, autrice e chitarra per la band “Loiola”).
Il brano dall’ironia agrodolce, racconta un bisogno di leggerezza, nonostante i mille rimpianti e rimorsi: «il pezzo è nato nel 2018 di getto e ha attraversato vari momenti di revisione e scrittura, compreso il ritornello che è stato aggiunto solo recentemente: l’intento è quello di sdrammatizzare i pensieri ridondanti, prendendo atto delle scelte fatte e di quelle non pienamente considerate» – spiega la cantautrice.
Le sonorità del brano richiamano un surf rock mescolato ad elementi pop con riferimenti tipicamente anni ’80 (chitarre ipnotiche, tastiere e clap).
Il brano autoprodotto ha visto la collaborazione per la composizione e gli arrangiamenti, del polistrumentista Daniele Giuili e del produttore e fonico Nicola D’Amati, con registrazione e post-produzione presso il Merlo Studio di Roma (2020). La masterizzazione è di Eugenio Vatta.
Giuseppina Prejanò, in arte GiusiPre, classe 1985, calabrese d’origine ma romana d’adozione, dopo un periodo dedicato alla formazione filosofica, decide di dedicarsi alla musica, tra un lavoro precario e un altro. Gli studi di canto e l’esperienza come voce, autrice e chitarra per i “Loiola”, la portano ad intraprendere un percorso solista, inaugurato con la pubblicazione del primo singolo “Caos contemporaneo”, che anticipa l’ep di prossima uscita “Canzoni indigeste”.
Dopo una lontananza dalla musica durata 9 anni (nei primi 2000 apre i tour di Irene Grandi e degli Stadio con la sua ex band Mivanez), l’artista torna ora con una ballad pop sull’amore non vissuto.
“Ancora” parla di un amore non vissuto. Un sentimento intenso, profondo, resistente ma mai esplorato nel reale: «il non vivere le situazioni ci porta inevitabilmente a “pensarci di più”, proprio perché le domande che ci poniamo, i “se e ma”, ci fanno pensare e ripensare in maniera ancora più intensa a “quello che sarebbe stato se…”» –spiega l’artista. Il messaggio del brano invita a trovare dentro di sé la forza e il coraggio di cambiare, lasciando andare quello che non funziona più.
“Ancora” è una ballad dal sapore fresco ed estivo che farà parte del disco “Punto”, in uscita il prossimo autunno – «Perché punto? Perché il punto rappresenta la fine di ogni frase, ma anche l’inizio di “ogni dopo”, il punto è rappresentato da un cerchio, la forma geometrica per eccellenza. Il punto ha un significato estremamente semplice quanto intenso». Fulvio Effe
Alle registrazioni del brano hanno collaborato Matteo Cerboncini, Matteo Foresto e Paolo Bruno. Il mixaggio è stato effettuato da Francesco Salvadeo, e tutta la produzione è stata seguita dall’etichetta discografica di cui Fulvio è titolare: EFFE MUSIC. Il video è stato realizzato da GASTON STUDIO e la regia è stata curata dallo stesso Fulvio Effe. Nel clip compaiono i musicisti della band: Gianluca Vaccarino – chitarra, Matteo Foresto – batteria e Daniele Focante – basso.
Radio date: 24 luglio 2020
Pubblicazione album: settembre 2020
Etichetta: EFFE MUSIC
BIO
Fulvio Zangirolami, in arte Fulvio Effe, nasce ad Acqui Terme (AL) il 5 aprile del 1984. Muove i suoi primi passi nel mondo della musica dall’età di 16 anni quando, affascinato da una vecchia chitarra del padre, inizia ad avvicinarsi allo strumento. Nello stesso anno fonda la band Mivanez, gruppo con il quale in pochi anni, riuscirà a raggiungere importanti traguardi come le due vittorie all’Accademia di Sanremo (2005 e 2006), la vittoria al Festival di Saint Vincent nel 2006 e le aperture dei tour di Irene Grandi e degli Stadio (rispettivamente nel 2006 e 2007). Nel 2007 pubblica coi Mivanez, il primo singolo dal titolo “Andata e ritorno” mentre nel 2011 esce il suo primo EP da solista dal titolo “Io non ho paura di amarti”. Dal 2013 al 2017 Fulvio porta in giro per tutto il nord Italia uno spettacolo anni ‘90 con la cover band EFFETTO 90. Parallelamente diventa performer di Radio Number One portando live nelle piazze un format da lui presentato. Fonda una scuola di musica, l’Alexandria Music School, sede certificata TRINITY e ABRSM, scuola che vanta collaborazioni con musicisti ed insegnanti di assoluto livello del panorama musicale italiano. Produce dischi per altri artisti, realizza spot pubblicitari per grosse aziende (ENPA, GLASSDRIVE etc), fonda Gaston Studio, una società che si occupa di produzione video e gestione immagine curando, in prima persona, produzioni video di decine di artisti. Nel 2020 pubblica, dopo 9 anni di assenza nel mercato discografico, “L’istante di un brivido”, brano dedicato al padre scomparso nel 2018. Alla registrazione del brano partecipano musicisti di spicco nazionale come Luca Colombo, storico chitarrista dell’orchestra del Festival di Sanremo. Il 24 Luglio dello stesso anno esce “Ancora”, il secondo singolo tratto dall’album “Punto”, in uscita a settembre 2020.
Il pezzo pop caratterizzato da uno special rap, racconta il periodo di lockdown attraverso gli occhi di un’adolescente che guarda con disincanto la realtà, non smettendo però di sognare un futuro migliore.
In radio dal 28 agosto
«Durante la quarantena a Dublino avevo un sacco di tempo libero ed era da parecchio che non scrivevo una canzone nuova. Allora un giorno mi sono seduta alla scrivania con il mio libretto contenente tutti gli altri pezzi (non pubblicati) e mi sono messa a scrivere. Quando scrivo canzoni di solito il mio processo comincia con il creare la melodia e gli accordi, ma questa volta ho deciso di cominciare scrivendo le parole. La mia intenzione in quel caso non era tanto quello di creare una canzone nuova, quanto piuttosto quello di immergermi in un’attività creativa». Sofia Zaros
“Un domani” di Sofia Zaros, giovanissima cantautrice nata a Treviso, cresciuta a Singapore e residente attualmente a Dublino, racconta l’esperienzadel lockdown, vissuta da lei e dai suoi coetanei residenti in Italia e in varie parti del mondo. Il brano dall’apparente mood malinconico, in realtà invita a sperare in un futuro migliore e positivo.
Una volta ideata e composta, la canzone è stata supervisionata dalla vocal coach Loretta Martinez e da Andrea Leprotti, arrangiata da Vincenzo Giacalone e successivamente registrata presso l’AP Recording Studio di Dublino, in collegamento con Loretta a Milano e sotto la supervisione tecnica di Antimo Kelly. Il mixing e il mastering sono stati effettuati in Italia da Marco Zangirolami.
Il singolo scritto in italiano è stato realizzato anche nella versione inglese intitolata “My tomorrow”:
«Prima di questa canzone ho provato a scrivere pezzi più melodici ma essendo un’avida ascoltatrice di musica contemporanea ho pensato che inserire una parte rap potesse essere una buona idea. La canzone in italiano mi è piaciuta molto, il che mi ha spinto a scrivere il testo anche in inglese, per dare all’intero progetto un taglio ancora più internazionale». Sofia Zaros
Radio date: 28 agosto 2020
Etichetta: Rusty Records
Management: Cristian Gallana Artist Manager
BIO
Sofia Zaros è nata a Treviso da genitori italianinel novembre 2004 e ha vissuto a Singapore dal 2005 al 2019. Oggi vive e studia in Irlanda, a Dublino. Ha viaggiato molto e ha una formazione internazionale. È salita per la prima volta sul palco a soli 18 mesi quando ha preso un microfono e ha vocalizzato My Heart Will Go On di Celine Dion. Ha iniziato a cantare in pubblico all’età di 8 anni e attualmente studia canto, piano, songwritinge balletto. È stata allieva del soprano giapponese Satsuki Nagatome, di Cheryl Porter e, negli ultimi anni, di Loretta Martinez. Sofia ha un timbro inconfondibile e un vibrato naturale che la porta a passare tranquillamente dal pop al musical(conosce a memoria tutto il testo del musical Hamilton, di oltre 20.000 parole, e tutte le canzoni dei musical più famosi come The Phantom of the Opera, Mamma Mia, Wicked, ecc…). Fino ad ora ha composto otto canzoni in inglese e due in italiano accompagnandosi al piano. Tutti i brani sono ancora inediti. Scrive principalmente in inglese, che è la sua prima lingua, ma ha anche iniziato a scrivere in italiano. Ha registrato le sue canzoni professionalmente in studi di registrazione in Italia, a Singapore e in Irlanda.
Nel 2016 si è esibita live al Carnegie Hall di New York. Nel 2018 ha cantato l’inno nazionale italiano al gala della Festa della Repubblica Italiana a Singapore (Fullerton by the Bay). Nel 2019 è stata selezionata per esibirsi all’evento “New York Canta” trasmesso da Rai Italia con la sua canzone “Mi perderò”. Nel 2020, durante il lockdown, ha partecipato al concorso internazionale online indetto dalla “International Dance Teachers Association” (IDTA), che ha sede nel Regno Unito, intitolato “Musical Theatre Singing Competition” per cantare l’inno dell’IDTA, ed è stata tra le 10 cantanti scelte tra oltre 100 partecipanti.
Il 28 agosto viene pubblicato per Rusty Records il singolo d’esordio “Un domani”, proposto contemporaneamente nella versione inglese “My tomorrow”.
Il brano elettro pop registrato all’Head Studio di Torino, raggiunge in pochi giorni la 18esima posizione nella classifica Pop Italia e la 47esima nella Top Singoli Italia di iTunes.
“Andiamo Avanti” è il primo singolo scritto e composto da G-FRA.
Il brano racchiude spunti riflessivi sui valori della vita, trattando tematiche diffuse fra i giovani. Si parte dalle comuni difficoltà quotidiane, fino ad arrivare a questioni più profonde e delicate come il bullismo, con l’intento di spronare chi ascolta a credere in se stessi e nei propri sogni. “Andare avanti” sempre, anche contro il parere di chi cerca di porre degli ostacoli.
Il singolo registrato presso l’Head Studio di Torino, ha raggiunto in pochi giorni dall’arrivo sulle piattaforme digitali, la 18esima posizione nella classifica Pop Italia di iTunes e la 47esima posizione nella Top Singoli Italia, sempre di iTunes.
Gregoire Fratacci, in arte G-FRA, nasce a Monaco ma ha origini italiane. Eclettico ed effervescente scrittore autodidatta, è affamato di scoperte e conoscenza. L’autore intraprende studi classici e commerciali che gli valgono una brillante carriera nel settore della finanza. Ma è il mondo delle arti (in particolare la canzone e la scrittura) ad attirarlo da sempre. Epicureo convinto, lo scrittore si diverte a giocare con la musicalità delle parole; l’amore, l’eros e lo humour sono i suoi temi preferiti. G-FRA si dedica a degli esperimenti letterari che condivide con il musicista e compositore Fabrizio Peco. L’autore prende nel tempo sempre più coscienza del gusto che prova a scrivere. Fabrizio Peco lo invita allora a realizzare uno dei suoi più grandi sogni: comporre dei testi di sua propria mano, sviluppare la sua creatività diventando autore.
Nel 2017 Fratacci scrive Sensual’Été, una raccolta di racconti erotici in versi che trasportano il lettore nell’universo personale dello scrittore, fatto d’amore per la vita, viaggi sorprendenti e incontri inaspettati.
Il singolo che sancisce l’esordio musicale da autore e compositore è “Andiamo avanti”, pubblicato a giugno 2020.