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    Ujigami: finalmente in vinile il nuovo album degli Ujig!

    uminol pubblica il 33 giri del formidabile quartetto, a cavallo tra jazz contemporaneo, prog e ricerca. Special guest Fabrizio Bosso e la Bow Tie Orchestra in un lavoro ispirato agli spiriti-guardiani dello shintoismo 
    Ujigami: finalmente in vinile il nuovo album degli Ujig! 

    UJIG
    Ujigami 
    (Luminol Records | 8 tracce | 46.37 min)

    “Durante la pandemia la vita quotidiana è cambiata e si è concentrata all’interno della famiglia, nel
    bene e nel male. Il concetto di ‘protezione’ si è radicalmente trasformato, ed essendo la musica parte
    integrante della nostra vita il nuovo album rappresenta anche un appello alla salvaguardia della
    musica stessa e della creatività“. Sono le parole con cui Marco Leo, chitarrista degli Ujig, presenta Ujigami, il terzo album della formidabile prog-jazz band milanese, finalmente anche in vinile: un lavoro pubblicato da Luminol Records, dedicato agli spiriti-guardiani posti a protezione di un’area geografica, numi tutelari di una comunità secondo la religione shintoista.

    Nate dopo due anni di intenso lavoro, registrate ai Bluescore Studio e masterizzate a Abbey Road, le composizioni di Ujigami si snodano tra tempi dispari (Mea e PauYugenPokemon Shock), orchestrazioni sinfoniche con la moscovita Bow Tie Orchestra (PojhoinenOdota), sintesi sonore tra atmosfere nordafricane che rimandano ai Weather Report e al Syndicate di Zawinul (Gnawa), ibridi tra tradizione e sperimentazione (EhikuTano). In quest’ultimo brano compare Fabrizio Bosso, una partecipazione che impreziosisce l’album e crea un’ulteriore connessione con il mondo e la cultura jazz italiani. 

    Dichiara il quartetto, artefice di un’idea forte di musica pensata e suonata, con un profondo senso di umanità: “Crediamo profondamente che la musica debba essere creata da uomini per gli uomini, e non semplicemente generata dai computer. In questo modo, il rischio è quello di far diventare il ritmo

    una questione meccanica opposta al ritmo umano, cioè al battito cardiaco. La natura della musica è
    opposta al semplice concetto di intrattenimento e pensiamo sia fondamentale per la salute
    intellettuale e spirituale dell’uomo, è uno strumento nelle sue mani per riunirsi alla bellezza
    universale”. Pubblicato da Luminol, eclettica label italiana che fa della sperimentazione tra generi
    musicali e forme d’arte un modo originale per interpretare la realtà, Ujigami è un viaggio
    che unisce tecnica musicale e melodia compositiva, con l’auspicio che “la musica possa
    essere considerata una sola entità a prescindere dalle deviazioni estetiche prese nello svolgersi del
    tempo”. Anche alcuni titoli, mutuati da lingue di culture lontane, sono carichi di
    significato: da Mea e Pau (‘le cose devono finire’ in hawaiano) al giapponese Yugen (una parola che
    esprime lo stupore quando si coglie la meraviglia del Creato), fino alle parole finlandesi Pohjoinen
    (‘nord’) e Odota (‘attesa’). 

    Attivi dal 2014, dopo aver frequentato i corsi del Berklee College of Music presso Umbria Jazz Clinics a
    Perugia, gli Ujig debuttano nel 2014 con 8 Out Of 8, al quale segue The Necessity of Falling (2018), che seduce per le suggestioni prog accanto alla dimensione jazz più ricercata. Dal vivo si esibiscono in Italia, Austria e Germania, dal JazzAlguer di Paolo Fresu al Millemiglia Musica al Castello Sforzesco di Milano e Sunny Valley di Santa Caterina di Valfurva, fino al Lindau Jazz Club e Feldkirch Pool Bar Festival. Ujigami è il loro terzo album. 


    UJIG: UJIGAMI

    1 – EHIKU
    2 – MEA E PAU
    3 – ODOTA (Feat. Bow Tie Orchestra
    4 – POKEMON SHOCK
    5 – POHJOINEN (Feat. Bow Tie Orchestra)
    6 – TANO (feat. Fabrizio Bosso
    7 – YUGEN
    8 – GNAWA

    Edoardo Maggioni (piano, tastiere, moog) 
    Marco Leo (chitarra) 
    Konstantin Kräutler (batteria) 
    Cesare Pizzetti (basso, contrabbasso)