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  • “Nerodenso”, Kayla Trillgore ci porta nel suo rituale electro-doom

    “Nerodenso”, Kayla Trillgore ci porta nel suo rituale electro-doom

    Nerodenso” è il titolo del nuovo singolo di Kayla Trillgore, da venerdì 20 maggio in tutte le piattaforme digitali. La musicista attiva con questo progetto dal 2018 ha all’attivo sette singoli e un EP, ma oggi con questa nuova pubblicazione oltre testo e musica, firma anche la produzione, completando così il suo percorso artistico

    “Nerodenso” cristallizza una marcata componente estetica che si integra con la sua singolare visione musicale. Un immaginario etereo e doom si mescola con sonorità estreme, che uniscono moderni beat electro a sensuali linee vocali che richiamano le vibrazioni del dark gothic più struggente.

    Dopo aver sperimentato diverse sonorità e collaborazioni, Kayla si misura ora con una produzione totalmente autonoma, dando forma al suo mondo con synth, scream e la presenza ossessiva del riverbero.

    Il mondo di Kayla Trillgore è un rituale esoterico, etereo e violento, uno spazio tutto suo dove convivono elettronica cupa, retaggi del metal e il mondo urban più contemporaneo.

    Questo singolo descrive in modo sinestetico una malinconia lentacommenta l’artista-, densa e inesorabile, eppure quasi rassicurante perché familiare, ciclica, come la fase lunare alla quale è legata, quella della Luna Nuova”.

    Kayla accoglie questa sensazione invadente e ne riconosce la sacralità, nel nero denso ci si immerge e lì danza con i suoi patemi che chiama Angeli.

    La pubblicazione è accompagnata dall’omonimo videoclip realizzato da MED Production, dove Kayla protagonista assoluta delle scene gioca con maschere e spade. Avvolta da una nuvola di fumo, conduce la sua cerimonia neopagana tra loop ossessivi e inquietanti atmosfere.

  • “Nudi in spiaggia”, il singolo di debutto per era505

    “Nudi in spiaggia”, il singolo di debutto per era505

    Nudi in spiaggia” è il singolo d’esordio della formazione romana era505, pubblicato martedì 17 maggio in tutte le piattaforme digitali.

    Il duo composto da Flavio Guarasci e Pietro Cencioni debutta con un brano che unisce rime urban rap a una produzione indie pop, che mescolandosi insieme cristallizzano in un colpo solo tutte le sonorità e le sensazioni di una generazione. Il beat di st.Omar scorre tra le parole di Flavio e Pietro che giocano coi sentimenti, con le emozioni e le esperienze di due ragazzi come tanti. Il ritornello poi alza i BPM e sfodera una cassa dritta quasi dance, che conferisce al pezzo un ritmo coinvolgente tutto da ballare. In una tensione crescente tra castelli di sabbia, baci e sogni, la band racconta la voglia di allontanarsi dalla solita routine per sentirsi liberi.

    La nudità rappresenta il nostro simbolo di libertà -commenta la band-. La spiaggia, il mare e la natura in generale, vogliono sottolineare quel senso di evasione che raccontiamo nel testo e che anche attraverso il beat ben descrive questa sensazione di movimento e fuga”.

     “Nudi in spiaggia” è accompagnato dall’omonimo videoclip realizzato da Ferdinando Montone per Himalaya Studio, dove i due cantanti interpretano il loro playback nelle soleggiate spiagge di Fregene. Tra una nevicata estiva e cinque anonimi manichini co-protagonisti, il duo si ritrova -appunto- nudo sulla spiaggia. 

  • RODOLFO MARIA GORDINI ”Non vivrei” è l’inno d’amore scritto da Mauro Lo Sole e interpretato dal tenore e cantautore italiano

    L’omaggio in musica alla persona che più amiamo al mondo

    In radio dal 3 maggio

    Una canzone con una dedica molto chiara. L’autore del brano, Mauro Lo Sole, ha voluto scrivere queste parole per la moglie. 

    Lui stesso racconta: «Il destino ci aveva diviso e le dissi che avrei sfidato il mondo per averla, non avrei vissuto senza di lei». Da Roma a Milano i due si reincontrano e si sposano e Non vivrei, interpretata da Rodolfo Maria Gordini, diventa la canzone per suggellare questa romantica storia d’amore. 

    Etichetta: ADVICE MUSIC

    Radio date: 3 maggio 2022

    Contatti e social

    Facebook: https://www.facebook.com/Rodolfo.Maria.Gordini.Official 

    Instagram: rodolfo_maria_gordini

    BIO

    Rodolfo Maria Gordini è un tenore e cantautore italiano. Nasce a Milano il 26 ottobre 1958, sale alla ribalta, a livello televisivo, prendendo parte alla trasmissione di Rai 2 The Voice nel 2020, ma il mondo della musica ha fatto parte della vita di Rodolfo Maria Gordini sin dall’età di 8 anni, quando debutta con il celebre brano operistico ”La donna è mobile” presso il velodromo Vigorelli di Milano. Il maestro è esponente riconosciuto del liric-pop, avendo inciso negli ultimi 25 anni diversi album in cui grandi classici e musica pop hanno trovato contatti e sovrapposizioni sublimi. Ha all’attivo anche una scuola di canto che forma giovani interpreti. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • MASUA “Occhi chiusi” è il nuovo album del progetto solista dell’artista milanese

    Otto tracce di rock, tra synth e chitarre che raccontano storie di vita, d’amore e pensieri nostalgici.

    Release album 13 maggio

    “Occhi chiusi” è un album rock: chitarre e synth per 8 pezzi energici e moderni. La voce di Masua ci accompagna nei suoi racconti ora riflessivi, poi nostalgici, a volte quasi urlati e disperati. In alcuni brani c’è spazio per l’arpeggio, nella maggior parte i riff sono quelli di un alternative-rock che si ispira sicuramente alle migliori band americane di oggi. 

    “Occhi chiusi” è anche la title track del disco, l’unica in cui viene usato l’effetto sulla voce con l’auto-tune.

    Le citazioni da John Fante a Freddie Hubbard e Gian Maria Volontè ci fanno conoscere un po’ meglio Masua, le sue influenze e i suoi gusti. 

    Track by track 

    1. PLASTICO è l’unico brano del disco nato dal pianoforte. Un brano scritto con il forte desiderio di cambiare, adeguarsi alle situazioni, “le stagioni” come canta nel brano l’artista. Il mondo non si può forse cambiare, ma possiamo cambiare e migliorare noi. 
    1. FANTASMI, forse il brano più tirato del disco e tra i più lunghi. Anche qui emerge una certa voglia di cambiare, risorgere, vincere. Le batterie spingono sul pedale, le note di basso, synth e chitarra sono cupe, così come la voce, ma l’apertura del ritornello e soprattutto nello special portano l’ascoltatore a gustare di un’energia che avanza fiera e piena di speranza grazie anche ai salti di ottava che muovono la melodia.
    1. IL TUO CUORE BATTE LENTO è una rock-ballad. Si inizia con un arpeggio senza drumming che poi apre ad una cadenza un po’ doom. Un brano scritto su un treno vuoto che portava a Genova. Registrata in uno stato fisico di salute davvero pessimo dall’artista che però racconta che “era giusto così, era il momento giusto”.
    1. GIORNI UGUALI è una canzone d’amore, o meglio, il ricordo di una storia d’amore. Viene raccontata con una matrice musicale che parte da un post-grunge californiano per fondersi con melodie caratteristiche della musica italiana. La cassa dritta porta all’ingresso chitarre e synthesizer, la voce si esprime con calda nostalgia mentre il rock sostiene con groove le strofe che portano a un ritornello aperto. Partita con una semplice e un po’ malinconica chitarra acustica, si trasforma con l’elettrica in un pezzo travolgente. 
    1. OCCHI CHIUSI, la canzone che dà il titolo al disco è la prima scritta nel nuovo corso musicale dell’artista. Il brano forse a cui è più attaccato, scritto dopo aver conosciuto una persona importante che è ancora nella sua vita e a cui è dedicata. 
    1. SONO QUI rappresenta il brano un po’ più ricercato, con un ritornello che è di fatto solo alla fine nel suo loop di sensazioni.
    1. CHIEDI ALLA POLVERE. Il brano più lungo del disco, scritto in più tranche nelle notti dell’artista. Un pezzo omogeneo nelle sonorità al resto dei brani, ma forse più punk, quel punk new-wave che negli anni 80 ha trovato radici anche in Italia.
    1. CONFINI è il pezzo più vecchio: scritto nel 2019 prima dell’esplosione del covid, nasce aspettando un bus guardando l’Oceano in Portogallo. Il brano attacca chiaramente una certa politica che usa la questione  dei migranti per avere sèguito e appoggio. La ritmica di chitarra si distingue rispetto agli altri brani.

    Autopoduzione

    Release album: 13 maggio 2022

    Contatti e social

    Spotify: https://spoti.fi/3KXGtuJ

    Facebook: https://www.facebook.com/masuamusic 

    Instagram: https://www.instagram.com/masua_music/

    Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=3V96I-nepao

    BIO

    Claudio Passiu, vero nome di Masua, è un artista della provincia di Milano. 

    Studia la batteria fin da giovanissimo che lo porta ad apprezzare il funk e il jazz, i quali cambieranno molto il suo approccio anche nel suonare rock. Suona in maniera non costante in diverse band, finché decide di scrivere pezzi propri.  Nasce così il suo progetto personale, all’epoca chiamato Passiu Project Supertrio, dove, insieme a Davide Gangemi alla chitarra e Alberto Zucchelli al basso, registra e pubblica in modo indipendente il singolo “Dentro me” e a luglio 2018 esce anche il disco. 

    Successivamente Claudio inizia a prendere lezioni di canto e scrive in poco tempo molti  brani grazie all’utilizzo della chitarra che sostituisce completamente al piano. Scopre una vera e propria nuova attitudine ed insieme alla sua nuova band lavora per quasi due anni a diversi pezzi. Cambia anche il nome del trio in MASUA (una zona del sud-ovest Sardegna) e  pubblica nuovamente il singolo “Dentro me” che farà parte di un Ep “Rumore dei sogni” registrato interamente al Frequenze Studio di Monza. 

    Dopodiché la band si scioglie e MASUA non è più il nome di un gruppo, ma diventa il progetto solista di Claudio, il cui primo disco è “Occhi chiusi”, uscito a maggio 2022.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • “1988 (La cosa giusta)” il nuovo singolo di Cliò tra pop e nostalgia ’80

    “1988 (La cosa giusta)” il nuovo singolo di Cliò tra pop e nostalgia ’80

    1988 (La cosa giusta)” è il titolo del nuovo singolo e videoclip di Cliò, disponibile da giovedì 28 aprile in tutte le piattaforme digitali.

    La cantautrice inaugura ufficialmente la sua carriera nel 1991, ma è nel 1988 citato nel titolo che firma il suo primo contratto discografico, che significò per lei “la cosa giusta” da fare. Tra discografia e musica dal vivo ha all’attivo una vittoria al Festival di Castrocaro e al Cantagiro nella sezione Nuove Proposte, una partecipazione al Festival di Sanremo e la presenza al progetto “Amiche per L’Abruzzo” di Laura Pausini.

    A due anni dall’ultimo singolo “Oltre nuovi orizzonti” torna oggi con un brano e un videoclip dal sapore Anni ’80, dove ai ricordi di una vita accosta il suo personale omaggio verso un periodo storico e i suoi retaggi culturali.

    Pop e rock dal classico retrogusto eighties, sono stati elaborati da David Giacomini che ha firmato produzione e arrangiamento, mentre Gabriele Cannarozzo al basso e Matteo Di Francesco alla batteria hanno dato il loro contributo ritmico. Il tutto con il mix di Carlo Di Francesco e il master di Pietro Caramelli di Energy Mastering.

    «Il testo è come un dialogo immaginario con la me adolescentespiega l’artista-. Ora che sono grande ho voluto dire a me stessa:La cosa giusta, ammesso che sia giusta, è dimenticare per poi perdonare di nuovo incontrarsi e continuare“».

    Una linea melodica che attraversa strofe e ritornelli, è scandita da una chitarra liquida con un arrangiamento solare che conferisce a tutto il brano un respiro di allegra positività, con la voce di Cliò che spicca protagonista su tutte le note. La prima strofa del brano, poi, racchiude in sé tutto il suo conflitto interiore, un misto di amore, delusione, smarrimento e desiderio di ricominciare.

    Ma è nel videoclip che questo omaggio agli ’80 prende ancora più corpo. Le immagini firmate da Lorenzo Catapano, vedono la protagonista Cliò all’interno di una palestra che canta e balla assieme a un gruppo di ragazze sulla coreografia di Lino Lancione. Tra body colorati e scaldamuscoli, il playback scorre tra frame volutamente disturbati dai tipici difetti delle mitiche VHS dell’epoca. Dissolvenze, pixel, glitch e le tipiche strisce orizzontali diventano elemento di narrazione, per riportare lo spettatore a quell’atmosfera che l’artista vuole raccontare in questo brano.

  • CARPETS & CANDLES “Sangue corrotto” è l’album di esordio della rock band dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale

    Dieci tracce permeate di storie di vita, dall’adolescenza alla morte, dal disagio sociale all’amore, dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale. 

    Release album 29 aprile

    Sangue corrotto è il primo album dei Carpets & Candles, gruppo che da sempre lavora a brani propri, nati dalle visioni di Andrea Bruno e messe in musica da Marta Costacurta, Daniel Donadeo e Francesco Vocaturo. 

    È stato registrato presso i Bios Music Studios tutto in presa diretta per dare quell’impulso vitale e reale all’interpretazione.

    Si tratta di una selezione dei brani del gruppo, quelli catartici legati al mondo rock e alle impressioni giovanili dei 4 componenti, denominati “le quattro rose”.

    Il tema del trapasso e della distruzione della morale attraversa tutto l’album. Nasce dalla voglia di rivincita, dalle ceneri di un periodo molto scuro nella storia dei suoi autori, condizionato da una serie di traumi psicologici e sociali.

    I disagi che portano alla scrittura di questi brani sono il confronto con la morte e la perdita di persone stimate, il confronto con figure castranti e iperprotettive che hanno soffocato l’adolescenza, il rapporto asettico e privo di compassioni.

    Il cantante e chitarrista del gruppo Andrea Bruno si è ispirato per gran parte dei testi alle proprie esperienze personali. Le musiche da parte di Marta, Francesco e Daniel, forse più celatamente, accolgono queste esperienze e le fanno loro.

    TRACK BY TRACK 

    1.Immoralità – Questo è il brano più hard rock dei Carpets. L’arrangiamento è in linea col carattere istintivo che ha ispirato tutto il pezzo. Non manca qualche accenno di tributo agli artisti preferiti dei quattro ragazzi. Il testo usa una semantica ambigua, carnale, pur non fermandosi al semplice significato sessuale dei termini, richiamando anche un’interrogazione alle consuetudini imposte dalla morale contemporanea. 

    2.Luna – Questo è un inno alla pazzia. L’amore lascia traccia. Anche le tracce più oscure e istintive. Quelle profonde legate all’essere animale che abita dentro. La parte più imprevedibile, folle. Luna parla di queste tracce. Scritta al chiaro di Luna in una delle tante notti insonni. L’amore brucia. Brucia l’involucro del corpo, rimane solo la cenere e l’anima, la parte folle, dove ogni cosa è possibile.

    3.Km – Il primo singolo estratto parla di ciò che avviene dopo la fine di una relazione: si aprono nuove possibilità, quello che era solido diventa scorrevole e mutevole.

    Il contatto con la natura ricorda che la vita continua nonostante le delusioni e il tempo perduto. Continuano a ricordarti che la vita c’è e va avanti. Va avanti senza che te ne renda conto. È a quel punto che bisogna dare una svolta. Voltare pagina. Riconoscere il passato e trasformare il futuro.

    4.Distanze – Distanze parla di un ricordo. Il ricordo di un viaggio realmente avvenuto. Il viaggio con nostalgia viene sempre in mente quando il monotono quotidiano e la vita di tutti i giorni stanno stretti. Distanze è la speranza che l’esistenza si estenda oltre i loculi anonimi in cui viviamo e cresciamo. 

    5.Stabile – Stabile racconta della fragilità dell’essere umano. La delicatezza e la fragilità sono tutto. L’amore permette di riparare le crepe. Un attimo prima sei intero, un attimo dopo in mille pezzi come vetro. Non siamo di ferro, di marmo, non siamo così stabili come a volte ci sembra di essere. Basta pochissimo per distruggerci.

    6.Oltremisura – Questo pezzo parla della dipendenza dal non saper essere felici. Della malattia di perfezionismo e idealismo. Quasi come una mitologica aquila per Prometeo, si nutre delle forze. Oltremisura è un urlo che cerca di colmare quel vuoto di comprensione che sembra separare coloro a cui la vita sembra riuscire senza sforzo e quelli che invece lottano ogni giorno. In Oltremisura si canta il fallimento, la volontà di ridimensionare la propria finitezza e di spingersi oltre i confini.

    7.Pensieri gravitazionali – Questo brano racconta della voglia di speranza; è la riflessione sull’essere incastrati nella  monotonia e la volontà di romperla. 

    8.Il cuore ti cerca – Qui si parla dell’inerzia di vivere. Trascinati da quello che accade. Senza essere veri attori del proprio presente. La vita è un film che viene girato senza che te ne renda conto. Comparsa, cameraman, attore di basso profilo. Le scene si susseguono inconsciamente. Decide qualcun altro. 

    9.Nebbia – Questo brano parla del velo fatto di tradizioni e conformismo che copre ognuno di noi. Questa nebbia è talmente spessa che, a volte, a stento si riconosce l’altro. Non c’è più verità, tutto è appiattito dalla convenzione. Non esistono singolarità, eccezioni. Nebbia parla della fuga da un tradimento d’amore. Della falsità che si cela dietro i rapporti di facciata, mantenuti solo per la pigrizia e per la piacevole sensazione di sicurezza.

    10.Tra le nuvole – Questo brano parla dell’estasi che il nuovo amore porta nella nostra vita. Tutto assume un nuovo colore, tutto sembra unito e in armonia. Con la stessa leggerezza si cambiano direzioni e destini. Spinte dal nuovo amore, ogni cosa è naturale. Rimane un filo di nostalgia e di consapevolezza, quel tanto per convincersi a cogliere l’attimo di energia vitale. 

    Autoproduzione

    Release album: 29 aprile 2022

    SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/CarpetsCandles

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/carpetsmusic/

    YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UC-fmSnmt-wA0Wx95Mf_Hwsg/featured

    BIO

    I Carpets & Candles nascono dall’incontro di quattro storie nel 2012. Sono Marta, pulsione e battito ritmico, Francesco avvolgente basso vitale, Daniel Jack potenza e istinto e Andrea, attento manipolatore di parole. 

    Nato come progetto alternativo per ognuno dei componenti, cresciuto nel tempo fino a oggi, grazie alla passione e all’amicizia fra i quattro. 

    Daniel e Andrea si incontrano suonando le chitarre di una formazione hard rock: insieme iniziano a comporre pezzi inediti. Anche l’incontro tra Marta e Andrea avviene grazie alla musica, in una delle tante serate tra band. Insieme fanno diverse date tra il 2009 e il 2010 per lo più in locali milanesi e della provincia. Infine incontrano Francesco in una delle tante serate di musica. Destino vuole che il loro bassista si assenta e viene sostituito proprio da Francesco. È da quella serata che nascono i Carpets & Candles.

    Il mondo di Marta è fatto di jazz, blues, rockabilly, pause e battiti a cui manca solo la parola.

    Il mondo di Francesco è fatto di profonda passione, colori di delay, riverberi, nu metal e post rock, morbidamente appoggiati tra loro.

    Daniel è l’hard rock, puro istinto primordiale capace di delicatezze inaspettate.

    Il mondo di Andrea è dei colori di un blues senza fine, di continua e perenne lotta perché emerga solo una delle voci che gli gridano in testa. A volte nella confusione rimane solo il silenzio e parla la musica, quella che Daniel, Francesco e Marta sanno prendere, comprendere e ricolorare dando, alle orecchie di chi ascolta, la possibilità di unirsi al loro flusso.

    Nel 2018 decidono di entrare in studio di registrazione presso il Bios Music di Solaro. Luca Liviero di Bios Production crede nelle idee dei quattro: selezionano insieme i brani, li studiano, li rifiniscono per arrivare a chiudere, dopo due anni di lavoro, il loro primo disco. L’uscita prevista per il loro album d’esordio “Sangue corrotto” è il 29 aprile 2022.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • EUSEBIO MARTINELLI GIPSY ORKESTAR “Sbam!” è il nuovo album che segna la rinascita del gruppo del cantautore emiliano

    Un manifesto di rinnovamento in quanto a sonorità e temi trattati. Rappresenta la volontà di esplorare orizzonti e generi nuovi restando fedeli unicamente all’identità Gipsy.

    Release album 22 aprile 2022

    “SBAM!” è l’album che segna una svolta nel sound e nel mindset della band, che si rinnova e trova il suo nucleo operativo nel trio Eusebio Martinelli, Giuseppe Tortorelli (Joe Pantera) e Jacopo Tommasoni (Jack Citronella).

    Insieme, i tre scrivono, arrangiano e producono quello che definiscono “il disco della vita”, della ripartenza post covid, dei futuri concerti e della nascita di un figlio per Eusebio.

    «Siamo Gipsy dentro e non fuori, non siamo balkan, non siamo folk, non siamo rock, siamo ciò che la nostra curiosità musicale ci spinge a ricercare, senza limiti o preconcetti.

    In questo disco abbiamo utilizzato molti suoni assurdi e particolari, ma non abbiamo rinunciato alla nostra natura di musicisti. Infatti è molto “suonato”, con gli strumenti che usiamo sempre e che porteremo anche dal vivo.

    Semplicemente abbiamo ricercato nuove possibilità esplorando tutte quelle fornite dai nostri strumenti abituali, come la tromba, che assume mille timbri e ruoli, senza rinunciare all imprescindibile stile di Eusebio». 

    Anche le chitarre di Jacopo Tommasoni vengono usate in svariati modi per ottenere il maggior numero di timbri differenziati per ogni pezzo, e si trasformano in un un contrabbasso slap gitano in “Tratto leggero”, in un oud arabo in “Alter-ego”, arrivando a snaturarsi completamente per produrre i suoni sintetici di “Calma apparente”.

    Tutta la ritmica invece è frutto del lavoro certosino di Giuseppe Tortorelli, che ha architettato lo scheletro e la struttura con il sapiente mix di batterie, percussioni e drum machine. Tortorelli e Tommasoni hanno inoltre curato l’arrangiamento e il sound design.

    Per la band, essere Gipsy prescinde dal genere musicale, significa tenere fede ad uno spirito di movimento, avventura ed emozione in ogni circostanza, anche durante i periodi bui, anche se i temi che affrontiamo sono introspettivi e profondi.

    Possiamo sperimentare qualunque genere, suonare ogni tipo di strumento e parlare dei temi più disparati, senza perdere la nostra natura primordiale, senza rinunciare all’energia, al movimento e alla danza.

    Il centro gravitazionale della band sono i concerti, l’energia del live, il contatto con le persone e l’annullamento di ogni barriera fra palcoscenico e pubblico. 

    TRACK BY TRACK 

    1. Calma apparente – La frase con cui si apre il disco – “Finalmente si balla!” – è un inno di liberazione dopo l’incredibile periodo della pandemia, in cui tutto è cambiato. Calma apparente è un concetto sempre utilizzato nel nostro dizionario e sta ad indicare quello stato in cui sai che sta per succedere qualcosa e devi tenerti pronto ad ogni evenienza. Ma è anche la condizione della vita, dei viaggi, dei dolori e dell’amore, che ti fa stare bene e male, ti salva e ti uccide, ti lascia ad aspettare.

    2. Iguana crash – Il crash “è uno stato della mente”, è un cortocircuito che nasce spontaneamente nei momenti più inaspettati, ad una festa, a pranzo con gli amici, a scuola o al lavoro. È un momento di riflessione interiore, di abbandono, di contemplazione del vuoto, anche di meditazione (perché no?). ​​L’iguana è la metafora che meglio coglie il desiderio di comfort zone, contro le richieste di resistenza, prestazione e potenza che la società ci chiede. 

    3. Tratto leggero (feat. Cisco e Tonino Carotone) – È il brano di chi passa attraverso la storia senza lasciare traccia, di chi resta invisibile pur essendo concreto e pur vivendo grandi tragedie o avventure, che è un po’ la storia di tutti noi, che per quanto possiamo sentirci importanti alla fine non lasceremo alcuna traccia con le nostre impronte.

    Due grandi artisti sono ospiti in questo brano: Stefano Cisco Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers, che con il suo enorme carisma e la sua musica ha passato la vita a dare voce agli invisibili con canzoni che hanno fatto la storia.

    Tonino Carotone è l’altro artista che in questo brano apporta il suo contenuto filosofico e ci spiega che la vita sarà anche una scatola vuota o senza forma, ma una cosa è sicura: “La vida es una consecuencia del amor”.

    4. Round the fire – Un grido di gioia per la nascita di Leone, il figlio di Eusebio.

    È il primordiale desiderio di portare il proprio figlio con sé, intorno al fuoco, ai concerti, con la banda che festeggia la sua nascita, lasciandosi dietro tutto quanto.

    Il tuo pensiero diventa emozione, e ogni considerazione sul mondo te la insegna tuo figlio semplicemente regalandoti il sole e lasciandoti senza la necessità di dare spiegazioni. 

    Il brano vede la collaborazione con la giovanissima Emma Forni, talento emergente dalla voce incredibile che canta insieme alla Gipsy OrkeStar intorno al fuoco!

    5. Babadochia – È il ritorno all’età della pietra, è il momento in cui ritroviamo la nostra natura più remota tornando ad abbracciare le nostre origini e l’atmosfera dell’est Europa. Ruvido come la chitarra, carnale e alienante, mescola istinti primordiali e desiderio di irrazionalità.

    Ispirato al mito rumeno di Baba Dochia, la donna che pur di sfuggire al suo destino decide di trasformarsi in dura roccia.

    6. Baila – È il brano che ci fa sognare, quello in cui ci lasciamo andare e ci tuffiamo dentro ad un miraggio. È il brano da serata giusta, quando l’atmosfera è brillante e la notte è stellata.

    7. Alter ego – È il cuore gitano e fuori di testa che corre, grida e impazzisce ridendo come un pagliaccio dal cuore infranto.

    Non c’è tempo per pensare, bisogna dare una forma al caos e si può fare solo in movimento.

    Questo brano contiene tutta l’energia e la follia della EMGO, dei loro concerti, senza fiato, un treno impazzito che avanza e trascina con sé tutti quelli che lo osservano.

    8. Ja Kuzzi remix – Anche in SBAM!, come in tutti i precedenti album di Eusebio, l’ultimo brano è stato realizzato da un DJ della scena musicale internazionale, il quale ha realizzato la versione “remix” di un brano tratto dal disco precedente della Eusebio Martinelli Gipsy OrkeStar. Il brano scelto a tale scopo è stato lo spumeggiante “Ja Kuzzy” e il DJ che ne ha fatto il remix è il mitico Robert Passera, pioniere della musica cocktail-lounge all’italiana dagli anni ’80 ad oggi. 

    Come da tradizione il brano remix dell’album farà da accompagnamento musicale al momento dei saluti finali al pubblico in tutti gli spettacoli live della EMGO per lo SBAM! tour 2022.

    Etichetta: Maninalto!

    Release album: 22 aprile 2022

    Contatti e social

    YouTube: https://www.youtube.com/c/EusebioMartinelliTrumpet

    Instagram: https://www.instagram.com/eusebio_martinelli/

    Facebook: https://www.facebook.com/eusebio.martinelli.gipsy.orkestar

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/58YykjuRTVIZmSvX1Gw53e

    Website: https://www.eusebiomartinelli.com

    BIO

    EMGO (acronimo per Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar) nasce dalla mente di Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi artisti (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Calexico, Demo Morselli, Mark Ribot, Kocani Orkestar e tanti altri) decide di concentrare la sua solida esperienza nel progetto che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival di tutta Italia ed Europa.

    Con i primi tre album, la band dà vita a importanti collaborazioni e tour, arrivando ad attraversare tutti i Paesi europei, da Marsiglia a San Pietroburgo.

    Durante la pandemia nascono ben due album, di cui il primo, “Trumpet Explosion”, apre gli orizzonti della band anche verso la musica colta e il mondo dei teatri, in cui Eusebio esprime il proprio virtuosismo e l’amore per la musica di autori come Chopin, Brahms e Paganini, avendo ulteriormente migliorato la propria tecnica studiando intensamente in lockdown.

    “SBAM!”, in uscita nel 2022, segna una svolta nel sound e nel mindset della band, che si rinnova e trova il suo nucleo operativo nel trio Eusebio Martinelli, Giuseppe Tortorelli (Joe Pantera) e Jacopo Tommasoni (Jack Citronella). 

    Insieme, i tre scrivono, arrangiano e producono quello che definiscono “il disco della vita”, della ripartenza post covid, dei futuri concerti e della nascita di un figlio per Eusebio.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • “Amanti Distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli

    “Amanti Distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli

    Venerdì 8 aprile sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali “Amanti distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli. I due cantanti interpretano con maestria la storia vera di due amanti segreti. Il brano è stato arrangiato da Fabrizio D’Angelo.

    “Amanti Distanti” è una ballad pop accompagnata da suoni ambient che richiamano una serata in un locale jazz di periferia. Ario De Pompeis ha scelto di farsi affiancare da Lorena per rendere il brano ancora più reale, ancora più un vero e proprio dialogo tra i due amanti.

    Frizzante, poliedrica, coinvolgente. Lorena Bartoli è questo e tanto altro. E’ cantante, attrice. E ancora, performer e personalità radiofonica. Tutto insieme. Tutto a regola d’arte.

    Tanti sono gli artisti con i quali ha collaborato. Da Antonio Casagrande a Sal Da Vinci, passando per Angela Melillo ai Neri per Caso. Sedotta dal teatro, innamorata della musica.

    Il talento di Lorena incontra quello di Ario e il risultato è un singolo avvolgente, coinvolgente ed emozionante. Altrettanto toccante è la storia che ha dato vita alla realizzazione di questo brano

    “Questa è la storia vera di due persone innamorate da più di 10 anni. Abitavano nel mio quartiere, lui cinquantenne sposato con due figli, lei una bellissima ragazza di 25 anni. La loro storia la conoscevano tutti, qualcuno fingeva di non sapere , parenti, figli, moglie. Purtroppo a distanza di quasi 10 anni, li ho rivisti in ospedale, un luogo inconsueto per due amanti. Mi trovavo lì per accudire durante le notti il papà della mia compagna.

    Ricordo lei, nascosta tra i corridoi, durante gli orari di visita, mentre aspettava l’uscita dei suoi parenti, gironzolando con un’ aria indifferente. Cercava di rubare “attimi” passeggiando dinanzi alla stanza dove era ricoverato. Scene che mi hanno lasciato un segno nell’ anima, la parola “Amore” incontra l’essenza di questo significato”.

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    Biografia

    Rosario De Pompeis, in arte Ario, è un cantautore dall’animo rock blues, ma sempre attento ai temi sociali e alle immagini crude e realiste che la vita ci propone.

    Il suo viaggio nella musica è iniziato nel 1990 e il suo percorso è ricco di incontri con personaggi di calibro con cui ha collaborato attivamente anche come autore. Rosario ha partecipato al festival di Castrocaro e anche a Sanremo Giovani, nel corso degli anni ha fondato anche diverse band tra cui “Vico vitolo”, ma la vera e propria svolta arriva nel 2003.

    In quest’anno incontra R.Casini e A.Clemente di “Match Music” e nasce ufficialmente il suo progetto da cantautore. Nasce ufficialmente Ario De Pompeis e il suo primo album “Ho fatto bingo”.

    Ma la vita di Ario è anche un crossover tra arti. Nel 2008 ha scritto la colonna sonora del film “Case chiuse” del regista F. Soldi.

    Le abilità di Ario nel corso degli anni si sono fatte riconoscere e apprezzare. Recentemente ha ripreso in mano il suo percorso da cantautore e nel 2020 ha pubblicato “Io da grande”. Uscirà l’8 aprile “Amanti distanti”, un duetto con la cantante Lorena Bartoli.

  • “Fare Domani”, il ritorno de L’Iperuranio

    “Fare Domani”, il ritorno de L’Iperuranio

    Fuori dal 31 marzo “Fare Domani”, il nuovo singolo de L’Iperuranio. E’ passato più di un anno dalla pubblicazione del suo disco d’esordio “Postimpressionismo” e ora il cantautore è tornato con un assaggio di quello che sarà il suo secondo album. Il brano, in un mix di suggestioni elettroniche ed elementi rock, è la confessione divertita di chi fa le cose quando si sente di farle.

    Faccio domani quel che devo fare oggi (…) eppure prima o poi… probabilmente lo farò”

    L’Iperuranio si racconta con questo suo nuovo e ironico brano. “Fare Domani” è la canzone di tutti i procrastinatori di professione e il nostro cantautore ne è un esempio perfetto. Le regole di marketing del mercato non sono di suo interesse. Il primo disco è stato scritto in più di dieci anni e il secondo quasi tutto durante il lockdown, ma questo non vuol dire che uscirà presto. Nessuna fretta e il tempo di godersi ogni piccola anteprima del suo secondo album.

    “Fare Domani” è il primo assaggio. In questo brano ritroviamo un sound pop rock che richiama il precedente lavoro, ma che si spinge contemporaneamente verso nuovi orizzonti. Gioca con suoni elettronici e strizza l’occhio ai Subsonica. Non c’è morale, non ci sono lezioni da dare. Solo una dichiarazione scanzonata di chi accetta di essere se stesso anche quando sembra sbagliato.

    Ho cominciato a ‘fare dischi’ a quarant’anni, in sostanza perché non sono capace di fare le cose quando si dovrebbero fare, ma quando mi sento pronto per farle. La gran parte del nuovo disco è già scritta e pre-prodotta. Al momento di scegliere il primo singolo non ho avuto dubbi: adoro prendermi per il culo.”

    Il brano è accompagnato da un simpatico videoclip dove vediamo L’Iperuranio intento a fantasticare su qualunque cosa piuttosto che lavorare. Semplice diretto e in grado di strappare un sorriso all’ascoltatore.

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    Biografia

    L’Iperuranio è il progetto cantautorale di Nicola Bertocchi, triestino classe ‘80. Un’adolescenza fatta di racconti, poemi e poesie fino a quando non arrivata la prima chitarra. Amore a prima vista. Si è fatto prestare un manuale d’accordi e nel giro di poco tempo sono nate le sue prime canzoni.

    Nicola ha una storia come tanti altri e allo stesso tempo completamente diversa. La sua avventura inizia con una chitarra e con tante cover band. A metà anni duemila diventa L’Iperuranio ispirato da Platone e dall’idea che ormai non s’inventa niente. Al massimo si possono solo “ricordare” e rielaborare cose che già esistono.

    Nel suo percorso incontra una figura molto importante Nicola Ardessi, tastierista e produttore. I due iniziano la realizzazione di demo caserecci. I due dopo diversi anni di collaborazione individuano diversi pezzi da inserire in un album “che prima o poi si sarebbe dovuto fare”.

    La fretta non è proprio nelle sue corde. L’Iperuranio si prende tutto il tempo del mondo e incomincia la rielaborazione di quei brani. A fine 2019 finalmente il lavoro è completato e vede la luce “Postimpressionismo”, il debut album de L’Iperuranio sotto l’etichetta LaPop. Nel 2022 torna con un nuovo singolo “Fare Domani”, in uscita il 31 marzo.

  • ARIA “The Next Life”: in occasione della giornata della terra esce il singolo del nuovo progetto del produttore e compositore Mariano Schiavolini

    Una ballata rock dedicata all’ambiente e agli animali. Un brano che fa parte del doppio singolo patrocinato dall’organizzazione mondiale dell’Earth Day.

    In radio dal 22 aprile

    L’acclamato produttore e compositore italiano Aria (il cui vero nome è Mariano Schiavolini) pubblica il suo doppio lavoro The Next Life – contenente due singoli The Next Life e Lady in White – per celebrare l’Earth Day 2022.

    Con questo lavoro, Aria spera di portare alla luce le crudeli condizioni a cui sono soggetti gli animali. The Next Life è dedicato all’ambiente e agli animali in via di estinzione. I testi sono scritti dall’autore di Los Angeles, B. Warner, mentre alla voce troviamo il rapper di Houston Ray Reed. Il singolo combina una ballata rock ricca di texture con uno stile hip hop dinamico con un enorme potenziale di crossover.

    Con The Next Life e The Lady in White continua l’opera umanitaria di Aria. Appassionato ambientalista e sostenitore di varie associazioni animaliste, tra cui Animals Asia Foundation, l’artista si impegna a porre fine all’allevamento di orsi e a migliorare le condizioni di vita degli animali in Asia.

    Il brano The Next Life è accompagnato da un video animato anch’esso dedicato interamente alla natura e agli animali.

    Nel 2013 Aria ha realizzato il sito www.ilvolodellaquila.it: un progetto multimediale che unisce musica e protezione dell’ambiente, in cui propone spezzoni di video sul regno animale accompagnati dalla musica di Aria. Usandola come punto di partenza, Aria ha creato una prospettiva toccante, e a volte stimolante, sugli animali  e vede il pubblico assistere ai momenti più belli della natura e ai pericoli creati dall’uomo che la minacciano. Con oltre 1,5 milioni di visualizzazioni, il progetto ha riscosso un enorme successo nell’educare il pubblico sulle questioni ambientali con il potere della musica.

    Aria è forse meglio conosciuto come membro fondatore della band prog-rock italiana originale Celeste (soprannominata “i King Crimson italiani”) ed ha una  lunga e ricca storia in varie culture musicali. Un punto fermo del festival musicale di Sanremo, dove vive, l’artista è stato un ponte tra il mondo della musica italiana e quella britannica. Con lo scopo di riunire il mondo attraverso la musica, Aria ha continuato a orchestrare progetti a Los Angeles, Praga, Johannesburg e altro ancora.

    Il suo personale percorso musicale abbraccia la creazione della principale etichetta discografica rock italiana Dischi Noi (RCA Distribution), arrivando a collaborare con artisti del calibro di Kit Woolven (David Bowie, Thin Lizzy) e Nick Griffits (Pink Floyd, Roger Waters) e Daniel Boone (The Who, Kraftwerk), fino alla produzione di concerti su Rock at Midnight per Italia1 Tv.

    Etichetta: Quite Great!

    Radio date: 22 aprile 2022

    CONTATTI E SOCIAL 

    Instagram: www.instagram.com/ariathecomposer/ 

    Sito: www.ariamusicworld.com

    BIO

    Aria è il nome d’arte di Mariano Schiavolini. 

    Il concept e lo pseudonimo sono nati come omaggio agli elementi della natura che ci ispirano a vivere e creare in armonia con ciò che ci circonda. Una volta che uno ha perso il contatto con la natura non è più se stesso. Questa connessione, questo legame, è ciò che spinge Aria a creare capolavori che spesso traggono una profonda ispirazione dal mondo naturale. Naturalmente, questa vocazione è il risultato di un lungo viaggio musicale; gli inizi di Aria sono stati molto più con i piedi per terra. Figura chiave della scena rock progressiva italiana e membro fondatore dei celebri Celeste (alias The King Crimson of Italy), Aria ha affinato la sua arte nei generi più sperimentali, collaborando anche con innumerevoli artisti e produttori del suo tempo: Kit Woolven, Nick Griffiths, Pete Hinton, Guy Bidmead, Daniel Boone, Simon Fraser, Dennis Herman e Will Reid Dick, solo per citarne alcuni. Negli ultimi anni Aria è tornata all’ovile, ribaltando l’industria musicale con la musica “contaminata”. Con profondi temi lirici come la difficile situazione dei rifugiati in tempo di guerra, la devastazione dell’ambiente e la tragica scomparsa della fauna selvatica del nostro pianeta, fonde temi importanti con un melange di elementi musicali, come il rock progressivo, il soul e persino il pieno, orchestre dal vivo. Collaborazioni più recenti sono il risultato di un recente viaggio in Sud Africa, dove Aria ha avuto il piacere di registrare con i membri della band del compianto Makeba, Thuthukani Cele (di Lucky Dube fama), e il famoso Soweto Gospel Choir.

    fonte: www.laltoparlante.it