Category: Comunicati stampa

  • “Mi hai rapito” è il nuovo singolo di Zeno tra pop e rap

    “Mi hai rapito” è il nuovo singolo di Zeno tra pop e rap

    Mi hai rapito” è il titolo del nuovo singolo del cantautore Paolo Dente, in arte Zeno, disponibile in tutte le piattaforme digitali da venerdì 11 novembre.

    “Mi hai rapito” è un brano che unisce le melodie del pop con gli accenti del rap, ed è il biglietto da visita ideale per conoscere Zeno che confessa di scrivere canzoni come se non dovesse mai ascoltarle nessuno, solo così è certo di «dire la verità». 

    Perché la vita di Zeno si basa sulla verità e questo brano trasuda sincerità in ogni nota, in ogni verso. E quando si dice la verità -di solito- si confessano errori: il perfezionismo di facciata lasciamolo alle bacheche social dell’ultima community di tendenza. C’è una vena malinconica in questa capacità di sviscerare il proprio vissuto: “Mi hai rapito” è un brano scritto in tempo passato con proiezione al futuro. 

    Si vive imparando, si impara sbagliando e si vive crescendo. Tradotto in flusso temporale: passato, presente e futuro. Fino a oggi Zeno ha sempre trovato nelle sue risorse la strada, il percorso, e finalmente c’è un produttore che ha creduto in lui: Antonio Marcucci, già chitarrista dei Tiromancino.

    Zeno, è un cantautore salernitano classe ’95. Sceglie il suo nome d’arte dal celebre romanzo di Italo Svevo, “La coscienza di Zeno”. Inizia la sua carriera musicale nel 2020 pubblicando il suo primo singolo, “AmorePsiche”. Fin da piccolo coltiva la passione per il cantautorato italiano e la musica in generale, per poi affondare le proprie radici nella cultura Hip-Hop, affascinato dalla musicalità e dalla comunicazione diretta che la caratterizza. Molteplici sono i riferimenti da cui trae ispirazione, ma la sua musica è comunque contaminata dall’influenza di svariati generi che si mescolano, delineando così l’identità ben chiara dell’artista.

  • BLUE MOKA DA VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022 IN DIGITALE E IN ROTAZIONE RADIOFONICA “ENJOY ENJOY” IL NUOVO SINGOLO

    BLUE MOKA DA VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022 IN DIGITALE E IN ROTAZIONE RADIOFONICA “ENJOY ENJOY” IL NUOVO SINGOLO

    Pubblicato dall’etichetta discografica RNC Music, Enjoy Enjoy è il nuovo singolo dei Blue Moka, sfavillante band formata da Emiliano Vernizzi (sax ed elettronica), Michele Bianchi (chitarra), Alberto Gurrisi (organo hammond) e Michele Morari (batteria). Brano autografato da Michele Bianchi, in digitale e in rotazione radiofonica da venerdì 11 novembre, che anticipa l’uscita del disco prevista per febbraio, Enjoy Enjoy è una composizione di grande appeal, ricca di groove, che abbraccia generi come soul, funk e R&B e che conquista fin dalle prime battute soprattutto per il calore e l’impatto del sound. Un brano in cui il segno particolare della carta d’identità del quartetto è la gioia comunicativa attraverso cui si esprimono. Enjoy Enjoy inneggia al concetto e all’idea di godere di ciò che si dispone dopo anni di difficoltà, per trasmettere positività a tutti oltrepassando confini che, per un determinato periodo, sembravano invalicabili. Ritmo, propulsione, atmosfere tendenzialmente oniriche che fanno sognare, ballare e godere della vita, rappresentano la quintessenza del mood dei Blue Moka. A proposito del singolo, il quartetto lo descrive così: «Enjoy Enjoy è il nostro leitmotiv, ripetuto due volte perché una è poco. Enjoy Enjoy è il motto che ci fa stare insieme, ballare, gioire e vivere la vita con groove».


    BLUE MOKA BIOGRAFIA

  • Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano:  Tracanna, Zanchi, Cipelli, Fioravanti e Andreoli  omaggiano Charles Mingus mercoledì 23 novembre

    Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano: Tracanna, Zanchi, Cipelli, Fioravanti e Andreoli omaggiano Charles Mingus mercoledì 23 novembre

    MILANO – Giocano con la loro fama e si fanno chiamare “I disertori”: quattro tra i più importanti musicisti italiani – il sassofonista Tino Tracanna, il pianista Roberto Cipelli, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti – si esibiranno mercoledì 23 novembre a Milano, sul palco di Mare Culturale Urbano, con il trombonista Andrea Andreoli nei panni dello special guest, per offrire un tributo a Charlie Mingus nel centesimo anniversario della nascita di una delle figure più rilevanti non solo del jazz ma del Novecento musicale, sia come compositore sia come contrabbassista. Vulcanico e geniale, Mingus fu capace di sintesi straordinarie e di propulsioni geniali, legato a doppio filo con la tradizione e costantemente proiettato in un presente che già ribolliva di futuro.
    Il concerto, organizzato da Cernusco Jazz, Mare Culturale Urbano e Ludwig-Officina di linguaggi contemporanei, inizierà alle ore 21 presso Cascina Torrette, in via G. Gabetti 15 (ingresso 12-15 euro). Biglietti on line su www.mailticket.it/manifestazione/J134/i-disertori—omaggio-a-charlie-mingus.
    Le carriere di Tracanna, Cipelli, Zanchi e Fioravanti sono ormai un tutt’uno con la storia del jazz italiano nel mondo, come solisti, come componenti del quintetto storico di Paolo Fresu, come leader di progetti di grande valore e, non da ultimo, come mentori di giovani talenti ai quali da anni trasmettono passione, tecnica e amore per la musica.
    Il sassofonista Tino Tracanna è riconosciuto come uno dei migliori interpreti del suo strumento e nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con musicisti del calibro di Dave Liebman, Steve Lacy, Thomas Stanko, Bill Drummond, Gianni Trovesi, Maria Pia De Vito, Roberto Gatto e tanti altri.
    Anche il pianista Roberto Cipelli collabora con molti tra i più rappresentativi musicisti italiani e stranieri, in Italia e all’estero. Tra i tanti progetti al suo attivo si ricordano quello dedicato a Leo Ferré (secondo posto al Premio Tenco nel 2008) con Philippe Garcia, Attilio Zanchi, Gianmaria Testa e Paolo Fresu, la partecipazione al “Mingus Project” di Attilio Zanchi e quella nel quartetto di Sheila Jordan con il batterista Billy Drummond.
    Attilio Zanchi è un contrabbassista di rara eleganza. Accompagnatore solido e inventivo, ma anche raffinato solista, è un musicista inesauribile e creativo, attivo fin dagli anni ‘70. Ha suonato con mostri sacri del calibro di Dave Holland, Lee Konitz, Don Cherry, Roy Hargrove, Chick Corea, Peter Erskine, Gary Burton e Milt Jackson.
    Il batterista Ettore Fioravanti ha preso parte a un’impressionante serie di sodalizi artistici, dalla militanza (ormai trentennale) nel quintetto di Paolo Fresu ai gruppi di Paolo Damiani e Gianluigi Trovesi. Ha, inoltre, condiviso il palco con musicisti quali Enrico Rava, David Liebman, Massimo Urbani, Mal Waldron, Kenny Wheeler, Sheila Jordan e Tim Berne.
    Infine, il trombonista Andrea Andreoli, in grande ascesa, può vantare collaborazioni di spicco tra qui quelle con la tedesca WDR Big Band, gli Incognito, Maria Schneider, Vince Mendoza, Fred Hersch, Randy Brecker, Enrico Rava ma non solo. 

  • LAYZ    L’11 NOVEMBRE    PUBBLICA IL NUOVO EP DI ISPIRAZIONE CINEMATOGRAFICA  “SLEVIN FLOW”   ACCOMPAGNATO DAL SINGOLO “SHMOO”

    LAYZ L’11 NOVEMBRE PUBBLICA IL NUOVO EP DI ISPIRAZIONE CINEMATOGRAFICA “SLEVIN FLOW” ACCOMPAGNATO DAL SINGOLO “SHMOO”

    “Slevin Flow”, il nuovo Ep del rapper Layz disponibile dall’11 novembre, arriva a seguito del disco “Lazzaro” (2021) e del rilascio di una serie di singoli nel corso del 2022, alcuni dei quali entrati in rotazione radiofonica anche su RTL Bro & Sis e Radio 2 Indie

    Il titolo dell’EP, un lavoro di 6 tracce che nasce dalla passione di Layz per il Cinema, deriva dal nome del personaggio del film “Slevin – Patto Criminale” che viene nuovamente citato nella traccia intro “Shmoo”, singolo che accompagna l’intera release. Ogni traccia è, infatti, ispirata ad un film diverso in cui le esperienze dell’artista si mescolano con alcuni fatti o personaggi del film a cui fa riferimento creando un unico disegno dalle tinte surreali e a tratti ironiche. 

    Un viaggio immaginifico attraverso incubi e città fantasma avvolte nella nebbia che porterà Layz a confrontarsi con quel disagio dilagante dato da aspettative deluse, follia, disperazione e da una vita che rischia di diventare sempre più uguale a se stessa. L’artista lascia però intravedere una speranza: é sempre possibile cambiare le cose a partire dall’interno, in una modalità apparentemente silenziosa, invece di arrendersi ad un destino segnato dalla monotonia e dalle abitudini.

    Dal punto di vista del sound, ogni canzone vive sul proprio pianeta, legato al film a cui è ispirata. L’ep spazia in una vastità di influenze rimanendo comunque fedele al suo genere: basi oniriche e rarefatte si uniscono a suoni contemporanei con batterie di chiaro stampo Trap come in “Shmoo”, per esplorare suoni più classici e crudi, fino a melodie che strizzano l’occhio al pop come in “Che finale”, la traccia che chiude il lavoro.

     

    Tracklist:

    1 – Shmoo (2:51)

    2 – Dentro me (3:25)

    3 – Disturbato (2:31)

    4 – V (2:54)

    5 – Leonardo Notte (2:12)

    6 – Che Finale (3:43)

     

    “Slevin Flow” Traccia per traccia:

    1 – “Shmoo

    E’ la traccia intro dell’EP in cui ogni barra cita un film diverso. Il titolo è ispirato al personaggio immaginario del film “Slevin – Patto criminale” che dà il nome all’Ep stesso. Lo Shmoo è un creatura in grado di assumere qualunque sapore ogni uomo desideri. Layz crea, in maniera ironica, il parallelismo tra lo Shmoo e il mercato discografico che richiede ad ogni artista di assumere il “gusto” desiderato dalle persone. La traccia è prodotta da KD-ONE.

    2 – “Dentro me

    Dentro me” è ispirata al film d’animazione Nightmare Before Christmas. L’artista descrive un disagio dilagante e crescente nella città in cui è nato, dove ogni cosa è sempre uguale a se stessa e gli stimoli vengono meno. Alla base il desiderio di cambiare aria, di vivere nuovi posti e di conoscere persone e abitudini nuove, così come “Jack”, protagonista del film sopracitato. La traccia è prodotta da AREL BEATS.

    3 – “Disturbato

    La terza traccia prende ispirazione da Silent Hill. Layz ha dichiarato poi di essersi ispirato più al gioco che al film che, secondo l’artista, non è altro che la metafora delle nostre paure più recondite, consapevolezza sulla quale gira l’intera canzone. 

    Nel brano Layz descrive nei minimi particolari un incubo che lo vede protagonista in una città deserta e nebbiosa, proprio come quella del videogioco. La traccia è prodotta da KD-ONE.

    4 – “V

    V” è la traccia “politica” dell’EP. Il testo descrive fedelmente il film “V per Vendetta” con i momenti e le frasi più significative, andando a creare un parallelismo con la società odierna che, secondo Layz, è molto vicino a quello che viene descritto nell’opera di Alan Moore. Questa traccia è prodotta da PROMO L’INVERSO.

    5 – “Leonardo Notte

    Leonardo Notte” è la traccia con i suoni più vicini a quelli che sono in voga in questo momento nel mercato del rap. Nonostante questo, il rapper non rinuncia al suo stile e al suo modo di stare sopra alla base. Il titolo del brano è il nome del protagonista della serie 1992, 1993 e 1994 un personaggio che fa le sue “mosse” restando nell’ombra e influenzando la situazione dall’interno, allo stesso modo in cui Layz si approccia al rap. 
    La traccia è ancora una volta prodotta da KD-ONE.

    6 – “Che Finale

    Che Finale” è la canzone più pop dell’intero progetto con il titolo che gioca anche sul fatto che si tratta dell’ultima traccia dell’EP. Ispirato al libro e al film “Io Non Ho Paura”, Layz descrive l’inizio e la fine delle cose, di come per paura di affrontare un’esperienza, o che un rapporto possa finire non si intraprendono alcune strade, rinunciando molto spesso a opportunità di crescita. Anche questa produzione è affidata a KD-ONE.
  • Cigno presenta “Morte e pianto rituale” dal vivo a Largo Venue

    Cigno presenta “Morte e pianto rituale” dal vivo a Largo Venue

    Cigno è il progetto del musicista romano Diego Cignitti, che sabato 19 novembre si esibirà dal vivo a Largo Venue per presentare l’ultimo album “Morte e pianto rituale” pubblicato lo scorso febbraio.

    La musica di Cigno è un rituale evocativo che mescola il blues con l’industrial, che a loro volta flirtano con l’elettronica e il rock. Il risultato è un po’ come se Tom Waits e Vinicio Capossela ubriachi, andassero a un concerto dei Nine Inch Nails. Nella consapevolezza di percorrere un terreno sperimentale, il risultato è un caleidoscopio di suoni e atmosfere da film, momenti cantautorali e strumentali imprevedibili, tutti accostate con un gusto visionario e mistico. Come spiega l’artista: “Noi ripudiamo l’arte come mercato consumistico, come chiesa del mondo capitalistico. Noi ripudiamo le canzonette d’amore, la tonalità maggiore”. Un disco permeato di ipnotici chiaroscuri, riferimenti culturali e articolate strutture armoniche, che non lascia dubbi circa l’intento artistico del progetto. Una profonda ricerca di significati e significanti che rifugge inequivocabilmente dai compromessi melodici della forma canzone.

    Durante il concerto saranno presentate tutte le nove tracce di “Morte e pianto rituale”, ma anche un brano in anteprima esclusiva estratto dal nuovo album in uscita il prossimo anno.

    Sul palco Diego Cignitti (voce, chitarra), Bernardino Ponzani (batteria), Ludovica Morleo (octapad, percussioni, voce), Tania Giommoni (theremin, chitarra, voce), Giovanni Brauss Grieco (chitarra, voce), Ettore Mirabilia (tastiere e sintetizzatori) e Roberto Sanguigni (basso, synth bass).

    Sabato 19 novembre
    Ore 21
    Largo Venue
    Via Biordo Michelotti, 2 – Roma
    Ingresso Euro 10
    Infoline 0659875966

  • LA VERITA’ è il nuovo singolo di Weid.

    LA VERITA’ è il nuovo singolo di Weid.

    LA VERITA’ è il nuovo singolo di Weid con l’etichetta discografica TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing.

    Il brano racconta il delirio del protagonista, che – in preda ai fumi dell’alcol – vaga per la città di Milano temendo che la ragazza possa averlo tradito.

    In una chiave quasi ironica,Weid porta alla luce il tema dell’abuso di alcolici e l’alterazione della realtà e comportamento, che questo comporta.

    Spesso gli alcolici, infatti, possono non farci percepire le nostre reali azioni, mentre visti da fuori agiamo da pazzi e riusciamo a compromettere situazioni, che – in stato di lucidità – potrebbero essere risolte razionalmente, senza troppi problemi.

    Simone Maritano, in arte Weidè un giovane cantautore classe ‘99 della provincia di Torino. Da sempre appassionato alla musica, in adolescenza si concentra principalmente sul genere rap, per poi arrivare al pop in età più matura, iniziando a studiare canto e pianoforte.

    La sua scelta autoriale, finemente astratta, permette al pubblico di entrare nel suo mondo e percepire le sue stesse sensazioni

    Nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta discografica TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing con cui pubblica i suoi  singoli Abisso e Tu, seguiti dall’ EP di quattro tracce InfluireVA BENE COSI’Riposo di Angeli ed il suo nuovo singolo LA VERITA’.

  • MICHELE FENATI “Dall’altra parte del mare” è il nuovo album di inediti dell’autore romagnolo che attinge alla tradizione arricchendola di contemporaneità e contenuti autobiografici

    Un lavoro introspettivo, che unisce esperienze personali ed emozioni grazie all’incontro misurato tra musica e parole

    Release album 28 ottobre 

    Dopo tanti anni dedicati soprattutto ai concerti, in Italia e non solo, Michele Fenati torna con un nuovo album di inediti. “Dall’altra parte del mare” vuole raccontare la parte “inedita” del cantautore romagnolo diventando, nei fatti, un album intimo e intimista che si apre alle più diverse sonorità.

    «Ho raccolto brani nuovissimi e brani ritrovati, scritti tanti anni fa e rinfrescati da suoni moderni e da una inesauribile passione. Quello che ne è nato è un mix di musica e parole che in parte caratterizza il mio stile, in parte è influenzato dal mio modo di osservare la vita». Michele Fenati 

    L’album si pone in bilico tra musica classica e musica moderna con arrangiamenti curati da Fabrizio Tarroni.

    Track by track 

    Il mio nome è Aurelio 

    Una toccante ballata in cui italiano e dialetto romagnolo si fondono per raccontare la vita e il successo mondiale dell’autore di «Romagna Mia». Fenati, dopo tanti anni di concerti in Italia e in centro Europa, ha pensato più volte al senso profondo di questo brano e con «Il mio nome è Aurelio» vuole rendere omaggio al suo autore. 

    Musica e parole: Michele Fenati. 

    Mille volte buonanotte 

    Una ballata pop che racconta, con serenità e realismo, una storia sentimentale. Origine di tutto è un’attrazione “fatale” che, oltre alla passione, scatena dubbi, speranze, paure e illusioni. Uno sguardo, a tratti disincantato, pensa al futuro di questo amore e già ne presagisce gli sviluppi, ponendosi una serie di interrogativi: «Domani il fuoco sarà ancora acceso oppure no?» e ancora, «Chi vincerà nel gioco d’amore e sesso che scatena i sentimenti?». 

    Musica e parole: Michele Fenati. 

    Beatrice

    Beatrice non è una donna. O meglio, non è solo una donna. Beatrice è un sogno e una passione che può essere reale così come ideale, incarna la musica e le sue sfaccettature ma, ancor più, è riferimento per ogni passione vissuta nel profondo. 

    Musica e parole: Michele Fenati. 

    Nella fantasia 

    Brano scritto insieme a Mario Balducci. Pochi strumenti per una canzone d’amore d’autore di forte intensità. Violoncello e sax che si interfacciano insieme alle parole. Una storia d’amore finita, che lascia aperta l’illusione della speranza, «ma rimani ancora mia, nella Fantasia». 

    Musica: Michele Fenati / Parole: Mario Balducci

    Qualcosa che non c’è

    «E se non c’è più il sole su nel cielo, c’è però un fuoco che rimane acceso dentro me», capire che una strada non è quella giusta, tagliare, rompere e gettare i cocci, ricominciare una nuova vita, un nuovo amore, un nuovo progetto, un nuovo sogno…

    Musica e parole: Michele Fenati

    Domani

    L’eterna rincorsa del tempo, delle lancette, delle stagioni «un mese, un anno, la nebbia e il vento», che si intrecciano con una relazione alla fine della sua corsa.

    Musica: Michele Fenati / Parole: Erika Berti

    Sensazioni Piccolissime

    Unico brano dove Michele Fenati non è né autore, né compositore. 

    Una dolcissima canzone d’amore che esplode in un sentimento di passione, voglia di intimità, dolcezza «e di colori non visibili, che si inventano per Lei».

    Musica e parole: Paolo Neri

    Apri le braccia 

    Brano sofisticato, intimo e intimista e anche psichedelico, che rompe con il resto dell’album. Rappresenta un particolare periodo musicale di Michele Fenati. Le parole raccontano di un dramma dei nostri tempi, ma con la voglia e la forza di risalire la corrente.

    Musica: Michele Fenati / Parole: Mario Balducci

    Pezzo imbavagliato 

    Che cos’è l’amore? Quante volte ci siamo fatti questa domanda? Quanto valgono le parole di due persone innamorate? Una ballata pop-rock che rilancia l’eterna domanda a cui, probabilmente, nessuno riuscirà mai a dare risposta.

    Musica e parole: Michele Fenati

    Lettera

    Da quanto tempo non scriviamo una lettera. Eppure quanti ricordi riaffiorano nell’aprire un cassetto con vecchie lettere impolverate e scritte, o ricevute tanto tempo fa e a volte aspettate, con il cuore in gola.

    Musica: Michele Fenati / Parole: Franco Mengozzi

    Dall’altra parte del mare

    «Spegni la televisione e accendi la fantasia, quando non c’era niente c’erano le idee». Un brano autobiografico di quasi 6 minuti. C’è sempre una persona da ringraziare più delle altre, per averci insegnato a vivere. «E un giorno sarò io a insegnarti a camminare, quando ci rincontreremo dall’altra parte del mare».

    Musica e parole: Michele Fenati

    Special Track:Ringraziamenti

    Michele Fenati e Fabrizio Tarroni

    Etichetta: I dischi di Beatrice

    Distribuzione: Believe

    Release album: 28 ottobre 2022

    Contatti e social

    SITO – michelefenati.it

    FB – https://www.facebook.com/michele.fenati

    FAN CLUB https://www.facebook.com/groups/140436459042

    IG https://www.instagram.com/michelefenati/

    CANALE YOUTUBEhttps://www.youtube.com/channel/UCcAJ7zBbRf97GJwllDDdsxw

    BIO

    Michele Fenati è un artista italiano, conosciuto al grande pubblico per aver tradotto in chiave classica, brani popolari di grande successo, creando una veste originale, attuale e sempre in bilico tra musica colta e musica popolare.

    La sua alta professionalità e la capacità di gestire il palco tra canzone, poesia e teatro, lo ha portato in questi anni a solcare tantissimi palchi di grandi, medie e piccole città di tutta Europa. Vienna, Linz, Augsburg, Praga, Klagenfurt, Breslavia… sono solo alcune delle città europee che hanno visto sempre il tutto esaurito. Centinaia di città e piccoli e medi comuni italiani, in piazze e teatri, hanno accolto il concerto di Michele Fenati in questi anni, sempre con formazione voce e chitarra, pianoforte e clavietta, violino e violoncello.

    Una carriera descritta in numerosi articoli su quotidiani locali e nazionali e partecipazioni importanti come la diretta su Radio24 – Il sole 24 ore, con quattro brani in diretta nazionale, prima del tour europeo,  la partecipazione a “L’Italia in diretta” su Rai 2 oppure a “Buongiorno Regione” su Rai 3.

    Nel  2014 riceve la lettera del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, prima del tour europeo.

    Il suo percorso inizia a 9 anni sul palco del Cantagiro Romagnolo presentato da Maria Giovanna Elmi, la reginetta della TV, proseguito al Conservatorio, dove ha studiato violoncello con il Maestro Lauro Malusi e chitarra e canto con l’insegnante Lina Montanari. In questi anni Fenati ha prodotto cinque album (Girotondo, Sicuro son sicuro, Acustico Live, Battisti in Classics e Live in Europe), una importante collaborazione con l’Associazione Bubulina per la raccolta fondi per i bambini malati di leucemia, fino al concerto “Michele Fenati & Friends” nel 2018, al Teatro Rossini di Lugo di Romagna (Ra).

    Ha collaborato con Andrea Mingardi nella conduzione della trasmissione “Cuore Rossoblu”, tutte le domeniche in diretta su Radio Bruno dallo stadio Dallara, fino allo spettacolo/concerto, nel 2020, a Villa Cacciaguerra Ortolani di Voltana (Ra) per la presentazione del libro di Andrea “Professione Cantante”.

    Nel 2020 Il concerto di Michele Fenati a Ladispoli (Roma) vede l’autorevole presenza di S.E l’ambasciatrice della Repubblica di Armenia Tsovinar Hambardzumyan, che ne introduce la performance, con una suggestiva presentazione. Nello stesso anno scrive il brano “E la gente si chiuse in casa” con promozione sui social per raccogliere fondi per l’ospedale Covid di Lugo di Romagna (Ra).

    Nel 2021 prende il via il tour estivo in Italia con oltre 40 concerti, mentre due brani, di vecchie produzioni discografiche entrano nelle classifiche di vendita di Itunes in Olanda e negli Stati Uniti. Contemporaneamente iniziano le registrazioni per il nuovo album in uscita nel 2022. Il 19 novembre 2021 esce il primo singolo con video del nuovo album, “Il mio nome è Aurelio”, dedicato al Maestro Secondo Casadei e al suo capolavoro “Romagna mia”.

    Il brano raggiunge la 34° posizione nella classifica di gradimento delle radio private italiane. Il 20 maggio 2022 esce il secondo singolo che anticipa l’album, “Mille Volte Buona Notte”, trasmesso da tantissime radio private e che in brevissimo tempo supera i 50.000 streaming su Spotify, seguito dopo un mese dal video.

    Anche il 2022 è un anno pieno di concerti live per Michele Fenati sempre in formazione acustica (voce, chitarra, pianoforte, violino e violoncello). A ottobre è prevista l’uscita del nuovo album, con tutti brani scritti dal cantautore. 

    fonte: https://www.laltoparlante.it/

  • BOB BALERA “Pianeti” è il nuovo album del duo veneto che mescola rock e cantautorato italiano degli anni ’70/’80.

    Voglia di ballare, il funk rock anni ‘70/’80, testi che si ispirano alla scuola Mogol – Battisti e l’amore al centro di tutto 

    Release album 28 ottobre

    “Pianeti” è un disco più coerente e omogeneo rispetto al precedente esordio del duo veneto. Se “È Difficile Trovarsi”, infatti, scontava ancora la ricerca di una dimensione che questa volta appare più netta e definita, ponendosi comunque in equilibrio. Un  equilibrio tra cantautorato italiano anni ‘70/‘80 e una pronunciata vena rock.  

    “Pianeti” contiene storie diverse fra loro accomunate da uno sguardo disincantato, a tratti malinconico, sull’amore e i rapporti umani.

    Altro denominatore comune è rintracciabile nelle melodie, che mantengono l’obiettivo di far ballare, magari con gli occhi lucidi, a piedi nudi sulla spiaggia in autunno.

    Track by track 

    Dimmi che 

    Un brano che parla di fiducia, di quanto questa sia fondamentale per la possibilità o meno di sviluppare un rapporto.

    L’astronave 

    Storia di un amore passato, mai dimenticato. 

    Poco importa chi sia stato a portarcelo via, che sia un’astronave in sogno o uno sconosciuto. Poco importa che sia un bene o un male. È successo.

    Veronica

    In un rapporto di coppia si insinua una terza persona. Dapprima la cosa sorprende e fa soffrire, poi però sorge la possibilità di un amore condiviso.

    Venezia in autostop

    L’impossibile rappresentato da una raccolta di immagini surreali che si susseguono. 

    Così apprezzare la bellezza dell’inferno diventa come girare Venezia in autostop.

    Perdersi tra gli alberi

    Ovvero rifiutare la fine di una relazione. Promesse, speranze e attese deluse. 

    Quando tutto questo ci porta a una reazione che somiglia molto alla follia.

    Ogni domenica

    Ogni domenica è un pezzo ironico. Descrive la volontà di tornare a passare un pomeriggio da single: una domenica pigra, spesa tra birre, divano e televisione.

    Solo tu

    Un invito a uscire dal proprio guscio. Poco importa se i soldi sono finiti e se tutto ciò che ha un inizio avrà inevitabilmente una fine.

    Maledetta America

    Il testo è ispirato a una storia vera. Un amore che nasce e finisce durante un viaggio in America. Una riflessione di come, in fondo, l’amore dura esattamente quanto un viaggio: nasce, cresce, muore e viene dimenticato con la medesima velocità.

    Etichetta: Dischi Soviet Studio

    Release album: 28 ottobre 2022

    CONTATTI SOCIAL

    FACEBOOK – https://www.facebook.com/bobbalera
    INSTAGRAM – https://www.instagram.com/bobbaleraband
    TWITTER – https://twitter.com/bobbalera
    YOUTUBE – https://www.youtube.com/channel/UCP5Af8EHmeEXx0j9TBF2_yg
    SOUNDCLOUD – https://soundcloud.com/bob-balera
    SPOTIFY – https://spoti.fi/3uD6avq
    APPLE MUSIC – https://music.apple.com/us/artist/bob-balera/885675736
    SONGKICK – https://www.songkick.com/artists/10000604-bob-balera
    WEBSITE –  https://www.bobbalera.it/

    BIO

    Bob Balera è nato come progetto elettro-pop da un’idea del cantante Romeo Campagnolo e del polistrumentista Matteo Marenduzzo.  Nel 2014, pubblicano il loro primo singolo Giorni da cicala e la b-side Rimbalzi con le quali ottengono buoni riscontri dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Segue un’attività live intensa che porta la band ad esibirsi in varie zone d’Italia riscuotendo sempre un buon successo. Nel 2017, entrano a far parte della scuderia Dischi Soviet Studio e sfornano il loro album d’esordio È difficile trovarsi. Successivamente, grazie all’incontro con il produttore Claudio Corradini, danno vita ad un progetto musicale pubblicando il singolo Non chiami mai per poi dedicarsi anima e corpo ad un lavoro discografico più lungo e complesso. Purtroppo, la tragica scomparsa del mentore Corradini, avvenuta nel 2021, rallenta l’evoluzione di questo percorso della band, ma il tutto trova riscontro in una nuova guida musicale grazie al produttore Sandro Franchin, che sposa un’immagine un po’ più rock della stessa mantenendo però inalterati i connotati originali. Il 29 aprile pubblicano il singolo Rimini e il 23 settembre Dimmi che. Entrambi i brani anticipano l’uscita, il 28 ottobre, del disco Pianeti.

    fonte: https://www.laltoparlante.it

  • LUCIO MATRICARDI “La manna dal cielo” è il singolo del cantautore marchigiano che porta in musica la storia della bracciante Paola Clemente

    UNA CANZONE DI DENUNCIA CHE RACCONTA LA SCHIAVITÙ DEL CAPOLARATO E DELLE SUE VITTIME

    Il singolo è estratto dal nuovo album del cantautore e compositore marchigiano, fortemente impegnato sul tema dei diritti umani

    In radio dal 28 ottobre

    La storia di Paola Clemente, bracciante che muore nel 2015 durante l’acinellatura dell’uva, mentre era sui campi a lavorare. Morta di fatica, praticamente infarto. Poteva salvarsi, ma stava lavorando sotto caporale e nessun medico poteva intervenire, a patto di far scoprire l’illegalità di tutta l’organizzazione.

    Nel brano è lei a parlare in prima persona. Il ritornello è una sorte di koinè pugliese con prevalenza di dialetto tarantino (morì a San Giorgio Ionico). La protagonista pronuncia le parole di un canto di ribellione di fine ‘800. “Il sole sta calando, sta calando, chiama il padrone che me ne vado”. Nella versione originale l’affermazione era ironica e sottolineava l’assenza del padrone al calar del sole, perché in quel momento era tenuto a pagare. Qui prende, invece, il significato di «chiama il padrone che me ne vado per sempre e voglio che veda che cosa ha creato». Il limbo di questo personaggio è proprio nel ritornello, in quei pochi secondi che sono il pensiero della protagonista prima di morire. Il limbo in cui pensa ai suoi figli e all’ingiustizia che tanti come lei patiranno.

    Il brano è estratto dal nuovo album di inediti “Non torno a casa da tre giorni” la cui uscita è prevista per il prossimo 18 novembre. Nel frattempo, però, un altro brano del disco in uscita – “Mozambico” – è stato selezionato come colonna sonora del trailer del “Festival dei diritti umani di Napoli” 2022, rimarcando l’attenzione di Lucio Matricardi per le tematiche sociali e l’attenzione ai diritti umani. La canzone, infatti, è stata selezionata proprio perché tratta temi legati al festival, il cui focus per questa edizione  è la Pace “Im-possibile”. 

    Autoproduzione

    Radio Date: 28 ottobre 2022

    Release album: 18 novembre 2022

    Contatti e social

    FACEBOOK https://www.facebook.com/luciomatricardiofficial?locale=it_IT

    INSTAGRAM lucio_matricardi

    YOU TUBE https://www.youtube.com/channel/UCnXkKSgctOJYUMAO0NvxT0A

    Lucio Matricardi Official

    LINKEDIN https://www.linkedin.com/in/lucio-matricardi-9760b1aa/

    BIO

    Artista poliedrico che unisce nella sua arte la composizione, il teatro e la letteratura.

    Lucio Matricardi è originario di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo e inizia a studiare pianoforte all’età di 4 anni. Dopo un lungo periodo di immersione nella musica classica si perfeziona tra gli altri con i maestri: Daniele Di Bonaventura (Bandoneonista di Paolo Fresu), Ramberto Ciammarughi, Greg Burk, Paolo Di Sabatino (collaboratore di Fabio Concato e Mario Biondi). Frequenta i corsi del Saint Louise College di Roma con il maestro Pierpaolo Principato (Direttore della sezione pianoforte) e musica d’insieme con il maestro Giovanni Mazzarino. Frequenta i corsi di perfezionamento in jazz ed improvvisazione con Jeff Ballard e Larry Grenadier (Brad Meldhau Trio). Frequenta i corsi di pianoforte di Phil Markovitz  a Roma. (veterano della scena jazzistica internazionale).

    Partecipa ad un corso sul cantautorato con Riccardo Sinigallia (Tiro Mancino, Niccolò Fabi, Motta, Coez).

    Dal 2005 lavora come compositore per numerose produzioni teatrali e di cortometraggi. Nel 2013 realizza uno spettacolo, “Rimusicanze” in cui riscrive le musiche dei film muti “La Palla n.13” di Buster Keaton e “Charlot Boxer” di Charlie Chaplin. Nel 2008 è co-autore insieme all’attore e regista  Mauro Macario di un Recital su Lèo Ferrè e Fabrizio De Andrè realizzato in numerosi teatri italiani.

    Nel 2014 partecipa come co-arrangiatore al disco di Antonio Felicioli “Flute Book 1” con lo storico sassofonista italiano Antonio Marangolo (Paolo Conte, Vinicio Capossela, Francesco Guccini).

    Nel 2016 esce il suo primo disco “Sogno Protetto”, un’opera cantautorale-musicale che ottiene un ottimo riscontro di critica e di vendita. Promuove il suo lavoro con più di cento concerti in tutte le maggiori piazze del centro Italia.

    Ha aperto i concerti di: George Moustaki, Jane Birkin, Juliette Greco, Susan Vega,  Paolo Belli Big Band, Alex Britti, Dente, Di Martino, Giovanni Truppi e Mattew Lee. Nel 2019 inizia la collaborazione col regista Alessandro Negrini (Vincitore Golden Movie Award 2019, Malta International film festival 2019, Milano film Festival 2019, miglior regia al Palermo Sole Luna film festival 2019) che scrive e dirige il video della canzone “La Manna Dal Cielo”.  

    Nel 2022 si esibisce in tour in varie piazze marchigiane (Fermo, Grottammare, Ortezzano, Belmonte) e al “Mugellini Festival” di Potenza Picena, prestigiosa rassegna dei più grandi musicisti classici attuali, con apertura ai compositori moderni. Il 18 novembre è prevista la pubblicazione dell’album “Non torno a casa da tre giorni”. 

    fonte: https://www.laltoparlante.it/

  • Greta Panettieri in concerto all’Elegance Cafè

    Greta Panettieri in concerto all’Elegance Cafè

    Le note di Greta Panettieri saranno protagoniste del concerto in programma giovedì 10 novembre all’Elegance Cafè di Roma accompagnata dal suo trio.

    La formazione composta da Andrea Sammartino (piano), Angelo Lazzeri (chitarra elettrica) e dalla stessa Panettieri (voce e chitarra acustica), proporrà una selezione dei suoi brani più amati. Dai successi della musica italiana rivisitati in chiave jazz, alle composizioni originali dal sound più contemporaneo. Per la prima volta dal vivo il pubblico potrà ascoltare il nuovo singolo “No More” in uscita il 30 ottobre 2022, brano che anticipa l’album “Into My Garden” (GBM) previsto per gennaio 2023. “No More” è un blues dalle sonorità ricercate e moderne, che esprime dissenso nei confronti di guerre e politiche ambientali scellerate, dimostrando come il jazz italiano continui a occuparsi di diritti civili e rispetto dell’ambiente. Con umiltà ma con convinzione, Greta Panettieri si fa portavoce di questi valori con eleganza e creatività. La formazione in trio permetterà al pubblico di sentirsi vicino all’artista e entrare dentro le canzoni per un’esperienza vibrante e indimenticabile

    Greta Panettieri, musicista apprezzata per il suo virtuosismo e la sua irresistibile personalità, è cresciuta artisticamente a New York, dove nel 2010 ha pubblicato il suo primo album per la Decca/Universal dal titolo “The Edge of Everything”. Cantante, compositrice, autrice, scrittrice (è in procinto di pubblicare un saggio sulla vocalità pop/jazz per Mimesis Editore), oltre che nel circuito dei festival e dei club, la si ascolta spesso in radio, ospite dei vari palinsesti, ma anche come conduttrice del programma “G-Pills anche le formiche pizzicano”. Greta ha collaborato con grandi artisti internazionali come Terri Lyne Carrington, Larry Williams, Robert Irving III, Gegè Telesforo, Toquinho, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere e molti altri.

    Andrea Sammartino, pianista, compositore e produttore che segue Greta sin dal primo contratto discografico con la Universal americana. Angelo Lazzeri docente di chitarra jazz al conservatorio di Perugia, vanta numerose collaborazioni nella scena jazz nazionale ed internazionale.

    Giovedì 10 novembre

    Ore 21.30

    Elegance Café jazz club

    Via Francesco Carletti, 5 – Roma

    Ingresso con consumazione obbligatoria €30 o cena/concerto

    Infoline +390657284458 / +393791360278