Category: Comunicati stampa

  • “Warflower” è il nuovo singolo dei The Mayan Factor

    “Warflower” è il nuovo singolo dei The Mayan Factor

    Da venerdì 1° marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica “Warflower” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei The Mayan Factor, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 27 febbraio.

    “Warflower” è un brano che affronta il tema di come molte persone si aggrappino a ciò che è comodo, anche se dannoso per loro. Il significato di “Warflower” è quello di abbandonare le comodità preconcette e di essere liberi di cercare la massima espressione di sé stessi. La canzone è un inno alla libertà di sognare in grande e alla determinazione di raggiungere le vette più alte della nostra esistenza.

    Spiega la band a proposito del brano: “Ray arrivò alle prove con il riff di chitarra di apertura di quella che sarebbe poi diventata la canzone ‘Warflower’. Ha colpito tutti duramente e abbiamo iniziato a provarla. Nessuno ha detto una parola, ma sapevamo tutti che tutti gli altri piani per quel giorno e per quella notte sarebbero stati cancellati, quindi abbiamo chiuso a chiave la porta e siamo rimasti in quella stanza finché ‘Warflower’ non è stata completamente scritta.”

    Biografia

    The Mayan Factor: è il trasferimento di energia. La musica determina il cambiamento e attinge alle emozioni. L’energia si connette con l’ascoltatore in un modo speciale e l’ascoltatore rimanda la sua energia ai The Mayan Factor. Ecco come funziona il circolo. Una volta che senti la musica e ti si rizzano i peli del braccio e della nuca, ti vengono i brividi, ora sei parte del Mayan Factor: siamo tutti una sola entità. Qualcosa di oscuro, qualcosa di spaventoso ma pieno di luce e speranza, lascia l’ascoltatore senza fiato e per sempre connesso.

    I The Mayan Factor si sono formati nel 2003. Un mix dei migliori talenti di Baltimora con un cantante allora sconosciuto, Ray Ray. La musica veniva incanalata dall’interno e traboccava di emozioni. La loro musica affonda le radici nel rock progressive, influenzato da band come Tool, Radiohead, ma anche da brani che raccontano storie, come quelli dei Pink Floyd.

    Tre album e un decennio di lavoro, con molte ricerche e ritrovamenti nel mezzo, i The Mayan Factor sono pronti per l’Europa e per il loro prossimo capitolo.

    La band ha attraversato molti cambiamenti, ma l’impegno verso la musica è rimasto immutato e i membri principali continuano a suonare, scrivere nuova musica e mantenere il flusso di energia.

    La band è attualmente composta da Dan Angermaier (drums), Brian Scott (guitar), Kevin Baker (bass), Charles Jacobs (percussion), Ray Schular (vocal / acoustic).

    I The Mayan Factor ritornano sulla scena con un primo singolo “Warflower” pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves/Universal, disponibile sulle piattaforme digitali dal 27 febbraio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 1° marzo, che anticipa il loro prossimo album.

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  • “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    Si intitola “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle.

    Sei brani di cui cinque inediti scritti e composti dal cantautore, più un omaggio a Lucio Dalla interpretando una delle sue più celebri canzoni: “Anna e Marco”.

    Come racconta l’artista stesso, spesso nella vita bisogna tirare le somme: “Questo Album racconta di persone che, pur essendoci non ci sono mai state; di quelle che all’ultimo bivio ho dovuto salutare e di quelle che invece hanno scelto di restare!”

    Se tutto quello che non dipende da te d’improvviso sparisse cosa stringeresti ancora tra le mani? QUELLO CHE RESTA.

    Carmine Granato si avvicina alla musica in tenera età grazie alla passione ereditata da suo nonno, dedicandosi agli studi di canto, pianoforte e recitazione.

    Dal 2009 viene scritturato in varie produzioni musicali e teatrali, tra le quali l’esperienza con il Teatro di Napoli, che lo ha visto parte del cast del musical

    “C’era una volta…Scugnizzi” guidato dal maestro Claudio Mattone.

    Nel 2015 inizia il suo percorso di studi presso il “San Pietro A Majella” di Napoli, poi terminato presso il conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno con il biennio specialistico, laureandosi in canto jazz col massimo dei voti sotto la guida del maestro Sandro Deidda, con il quale ha in seguito realizzato il brano “Un’illusione”, incluso nell’Ep “Occhi neri” pubblicato nel 2021.

    Da oltre dieci anni si esibisce con due band campane – i “SoulSix” ed i “Casanova Swing Band” – con le quali ha avuto modo di calcare palchi di vari Festival e rassegne e contemporaneamente porta avanti il suo progetto solista.

    Nel 2019 entra a far parte dei 50 finalisti della XXXI edizione di “Musicultura” con il brano “Potessi Appartenerti” e nel 2023 firma con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle con cui pubblica il suo nuovo EP QUELLO CHE RESTA.

  • Dae pubblica il nuovo singolo Respirare

    Dae pubblica il nuovo singolo Respirare

    Respirare è il titolo del nuovo singolo di Dae, scelto per la copertina della playlist editoriale di Spotify di Scuola indie. Il cantautore sceglie di mettere da parte il suo sound punk per imbracciare la chitarra e trasportarci in un’atmosfera più intima. L’unico strumento ulteriore è la voce che accompagna dolcemente il racconto in due episodi di una coppia che accetta con il tempo di dividersi. Nel ritornello i consigli di chi ha amato davvero e vuole lasciare in consegna le speranze di un futuro roseo anche se distanti. 
     Una crescita personale che entrambi i protagonisti hanno compiuto e che si sono raccontati a vicenda incontrandosi per caso dopo un po’ di tempo, con il sorriso di chi ha voltato pagina e ha trovato la serenità mettendo in primo piano il proprio benessere rispetto a quello del partner, tornando, appunto, a respirare dopo la fine di un rapporto che era diventato soffocante. Un brano che invita a essere se stessi e non cambiare per piacere a qualcun altro, a prendere consapevolezza dei punti di forza per valorizzarli e delle debolezze per custodirle, senza abbattersi se non riusciamo a tenerle a bada, a essere più grande dei ricordi, sinonimo di maturità perché il passato non deve essere un rifugio dove cristallizzare il quotidiano ma il punto di partenza su cui costruire un cambiamento, traendo insegnamento dagli errori. Respirare è il lato B malinconico di Persi per sempre, brano uscito il 26 gennaio, dal vestito musicale più energico ma sempre incentrato sulla riflessione di un addio da digerire dopo diversi tentativi di ricomporre una coesione e che si infrangevano sempre sui soliti problemi, mai risolti, per poi arrivare alla conclusione che dimenticarsi sia la soluzione migliore per non sentirsi in difetto ma completi, un domani, insieme ad un’altra persona. Ascolta Dae su SpotifySegui Dae su Instagram Dae è il nome d’arte di Davide Napoli, cantautore siciliano e trapiantato a Milano per inseguire il sogno di vivere di musica. Con il suo progetto artistico, dai suoni punk, vuole farsi portavoce di tutti coloro che si sentono inadeguati in un mondo mondo dominato dall’ansia sociale e dalle aspettative esterne. La sua missione è quella di manifestare la libertà di espressione in tutte le sue forme e di aiutare gli altri attraverso i suoi testi. La gentilezza diventa così la vera forma di trasgressione in un’epoca in cui la verità e l’accettazione di sé stessi sono fondamentali per crescere. Respirare è il sesto singolo rilasciato nel giro di un anno, con un’ottima risposta da parte delle playlist editoriali di Spotify e con diversi live all’attivo.

  • La storia e il fascino di “Lovere romana, dal tesoro alla necropoli”  in mostra dal 2 marzo al 2 giugno all’Atelier del Tadini di Lovere (Bg)

    La storia e il fascino di “Lovere romana, dal tesoro alla necropoli” in mostra dal 2 marzo al 2 giugno all’Atelier del Tadini di Lovere (Bg)

    LOVERE (BG) – Si inaugura sabato 2 marzo a Lovere, presso l’Atelier del Tadini, la mostra “Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli”, che sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 2 giugno. Nata da un’idea di Giovanni Guizzetti, è curata da Stefania De Francesco e Serena Solano, funzionarie archeologhe della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, ed è promossa e allestita dal Comune di Lovere in collaborazione con la Soprintendenza e la Fondazione Accademia di belle arti Tadini di Lovere ed il contributo del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano dell’Oglio. La mostra vuole raccontare l’importante ruolo di Lovere in età romana, attraverso l’esposizione di alcuni fra i più significativi reperti provenienti dalla necropoli rinvenuta in località Valvendra, lungo le attuali vie Martinoli e Gobetti. 

    In età romana, nel luogo oggi occupato dalla cittadina di Lovere, sorgeva un centro vivace e importante, certo favorito dalla felice posizione sul lago. Di questo centro, però, non è stata ancora rinvenuta alcuna traccia, ad eccezione di due iscrizioni trovate nei pressi del monastero di San Maurizio. È per questo che la vasta necropoli riveste un’eccezionale importanza per capire la ricchezza della Lovere romana e come vi vivessero i suoi abitanti: gli oggetti portati alla luce nel corso degli scavi ci raccontano di un emporium florido e importante, propaggine e avamposto meridionale della Civitas Camunnorum (l’odierna Cividate Camuno), alla confluenza di importanti vie di comunicazione tra il territorio bergamasco, il Sebino e la valle Camonica.

    Il percorso espositivo offre uno spaccato della Lovere romana attraverso i reperti archeologici venuti alla luce, dai primi ritrovamenti casuali all’inizio dell’Ottocento alla scoperta, nel 1907, del cosiddetto “tesoro”: preziosi oggetti in oro e argento, vasi e ornamenti vari conservati al Museo Archeologico di Milano e che tornano in riva al Sebino per questa speciale occasione, fino agli scavi archeologici più recenti. Lo scavo sistematico del 2015 è quello che ha riportato alla luce la maggior parte delle tombe, permettendo una comprensione completa della necropoli grazie anche alle analisi stratigrafiche, antropologiche e archeobotaniche svolte. Tra i reperti che si potranno ammirare spiccano collane, anelli in oro e argento con castone e altri ornamenti, vasi e oggetti della vita quotidiana, lucerne e dadi da gioco. A fare da quinta scenografica alla mostra ci sarà un disegno con ricostruzione della necropoli sullo sfondo del lago e dell’area circostante.

    Sottolineano Stefania De Francesco e Serena Solano, curatrici della mostra: «Una selezione dei preziosi reperti facenti parte del cosiddetto tesoro di Lovere dialoga in mostra con alcuni dei più significativi corredi delle tombe scavate presso il campo sportivo tra il 2013 e il 2015. I reperti conducono in un viaggio nel tempo alla scoperta di Lovere romana, un abitato di cui non rimane alcuna traccia ma che rivive grazie ai ritrovamenti della sua vastissima e ricca necropoli, utilizzata come luogo di sepoltura per oltre quattro secoli tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del V d.C. Il taglio della mostra è duplice: da un lato c’è stata la volontà di far comprendere quanto i materiali archeologici possano restituire e raccontare, se correttamente recuperati e contestualizzati. Dall’altro lato, è stata prestata particolare attenzione ai visitatori più giovani, con un’introduzione didattica sulle necropoli e sul rituale funerario e un invito a osservare e a giocare. Nelle vetrine, gli oggetti scelti per accompagnare i defunti nel viaggio nell’aldilà offrono l’occasione per conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana e della vivacità culturale e commerciale dell’antica Lovere romana, grazie alla sua strategica posizione lungo importanti vie di comunicazione. La necropoli, lungo la strada, ci invita a percorrere un viaggio nel passato e a muoverci nel territorio, per scoprire i siti della Rete Pad, la Rete dei Paesaggi Archeologici Diffusi, e la vicina Valle Camonica romana su cui Lovere in antico gravitava».

    Afferma il sindaco di Lovere Alex Pennacchio: «La mostra è senza alcun dubbio uno degli eventi culturali più significativi degli ultimi decenni. Frutto di un lungo e appassionato lavoro di ricerca e di valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, ci offre la possibilità di ammirare alcuni dei reperti più belli e significativi rinvenuti nella necropoli di via Martinoli, una delle testimonianze più importanti della presenza romana nel nostro territorio. Si tratta di oggetti che ci raccontano la vita, la cultura, la religione e l’arte di una civiltà che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia. Vi invito a visitare l’esposizione con curiosità e interesse, e a lasciarvi coinvolgere dal fascino della Lovere romana».

    Dopo l’inaugurazione della mostra, altri importanti appuntamenti sono in agenda nelle prossime settimane: sabato 16 marzo, nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini (alle ore 15), verrà presentato il volume “La necropoli di età romana di Lovere (BG): una comunità sulle sponde del Sebino”, a cura di Maria Fortunati, già funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia; infine, sabato 6 aprile, nella stessa sede, si svolgerà la giornata di studi intitolata “E dell’oscura morte al passo andare”, organizzata dalla Rete PAD, nel corso della quale i relatori si confronteranno sulla tematica della morte e sui rituali, sui simboli e sulle credenze che attraversano lo spazio e il tempo sotto l’aspetto archeologico, storico-artistico e sociale. Al termine dei lavori si terrà una tavola rotonda in cui gli argomenti dibattuti nel corso della giornata di studi saranno affrontati dal punto di vista antropologico.

    “Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli”
    Atelier del Tadini, via Giorgio Oprandi, Lovere (Bg).
    Periodo: dal 2 marzo al 2 giugno 2024.
    Orari: venerdì e sabato dalle 15 alle 19; domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
    Per le scuole e per prenotare visite guidate: 349 4118779; mail: didattica@accademiatadini.it
    Ingresso libero.
    Per informazioni: www.accademiatadini.itwww.pad-bg.it 

  • “Calano i colli” il nuovo singolo di Daniele Faraotti

    “Calano i colli” il nuovo singolo di Daniele Faraotti

    Da venerdì 1° marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica “Calano i colli”, il nuovo singolo di Daniele Faraotti già disponibile sulle piattaforme digitali dal 21 dicembre 2023. 

     

    “Calano i colli” è un brano ispirato dalla risposta di Wells a Peter Biskind riguardo al collo che si rilassa con l’età, una metafora che si intreccia con la società moderna, la quale offre soluzioni preconfezionate a ogni problema, pur richiedendo un costo. La musica della canzone ha un ritmo fluido, con un bridge e un ritornello che evocano le atmosfere di un classico alla Modugno. 

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Calano i Colli è il primo dei due singoli che precedono l’uscita dell’album attualmente in lavorazione. Una canzone più mainstream del solito (almeno mi pare), supportata da un video/ divertissement dove le idee si associano in campo libero”.

    Il videoclip di “Calano i colli”, diretto da Elena Itto di Rafa, descrive lo sfiorire della bellezza e il naturale trascorrere del tempo. L’immagine del collo che si accorcia e si allunga è stata la spinta creativa per la realizzazione del video, nato da un’idea improvvisata con l’obiettivo di divertirsi.

     

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=VbgpFf1R9SA

     

    Biografia

    Se l’oroscopo del 2022 dava al capricorno grandi soddisfazioni, il 2024 dovrebbe rilanciare lasciandosi alle spalle un 2023 un pò gnif. In effetti, per Daniele Faraotti, capricorno classe 1961, tutto comincia nel 2008 con la pubblicazione di “Ciò che non sei più” (Alka Record 2008). Non che prima non ci fosse stato niente, le attività svolte precedentemente potevano tranquillamente rientrare nell’ambito della formazione. Formazione lunga quella del Faraotti; tante le canzoni scritte, prima della prima canzone riconoscibile come tale – un percorso piuttosto accidentato. Si è trattato di recuperare quella scintilla che sembrava persa, tra esami in conservatorio, titoli di studio e domande di ammissione. Tra le cose mediamente grosse di questi anni di formazione, sicuramente va ricordata la collaborazione con Patty Pravo (Roxy Bar, MTV 1994) e la partecipazione come chitarrista ad un paio di canzoni nell’album di Claudio Lolli “La scoperta dell’America”.

    Anche la direzione artistica della rassegna U. S. W. (Und so Writer) a San Lazzaro di Savena (Bo) è tra le cose da ricordare. Le edizioni del 2008 e del 2009 (le uniche) hanno visto molta musica indipendente esibirsi sul palco dell’ITC.  Nel 2009 esce “Ciò che non sai più” (Alka Record 2009), Ep con quattro canzoni e un video. Le canzoni erano state registrate nelle session dell’album precedente, album che con questo gioca molto con il titolo. Come esordio non è male, ottimamente accolto dalla critica e poi tanti i concerti in giro per l’Italia, il più importante a Scisciano (Na) di spalla ai Massimo Volume. Poi è la volta “Canzoni in Salita” (Bombanella Records 2012). Le recensioni fioccano copiose e i concerti diminuiscono un po’, le mail scritte ai locali cominciano a non avere risposta e il pubblico è già stanco di cimentarsi con proposte non supportate da agenzie, etichette di grido e pubblicità. Circa due anni di lavoro per completare “In Cage’s shoes”, una composizione strumentale di 21 minuti omaggio a John Cage. Viene pubblicata in “Exit from the Cage” del 2014.  Quattro anni di silenzio portano ad “English Aphasia”. Pubblicato in digitale nell’aprile del 2019, vede l’edizione in vinile del 2020 rilanciare l’Inglese Afasico che, tra buone recensioni e complimenti, ripagherà il Faraotti di un periodo non proprio roseo sotto molti punti di vista. Nell’estate del 2019 inizia la stesura delle canzoni che andranno a far parte di “Phara Pop vol. 1”.  Durante il lockdown del 2020 la stesura dei testi, la messa a punto degli arrangiamenti e tante nuove canzoni. Su “Phara Pop” finiscono 20 canzoni scritte tra il luglio 2019 e Giugno 2020. Il singolo “RadioMagia”, viene pubblicato a Gennaio 2022 insieme al video eponimo.  In coda al 2023, e per la precisione in dicembre, arriva la pubblicazione di due nuovi singoli.

    La stesura dei testi del nuovo album è a buon punto e non si esclude l’uscita entro maggio 2024. E i concerti? Chissà, forse….

    “Calano i colli” è il nuovo singolo di Daniele Faraotti, disponibile sulle piattaforme digitali dal 21 dicembre 2023 e in rotazione radiofonica da venerdì 1° marzo 2024.

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  • Keyprog: il ritorno di Gianluca Grasso

    Keyprog: il ritorno di Gianluca Grasso

    Dal progressive all’elettronica, dal nu-jazz all’hip hop, il secondo album solista del poliedrico tastierista beneventano a quindici anni dal disco d’esordio
    Keyprog: il ritorno di Gianluca Grasso
    GIANLUCA GRASSO
    Keyprog – Collection 1
    10 brani – 46 minuti
    «Nel mio nuovo album Keyprog l’approccio è più aperto a nuove contaminazioni, dal nu-jazz al progressive-rock, dal concerto per pianoforte e orchestra di musica classica a elementi hip-hop, d’n’b, chill-out. Nuove influenze dovute soprattutto alle collaborazioni con diversi artisti in questi dieci anni, intese molto prolifiche che hanno contribuito alla realizzazione anche di altri album. Inoltre in KeyProg utilizzo nuovi banchi sonori, keyboard più sofisticate e software di ultima generazione con i quali ho ricercato nuove sonorità, realizzando un mixaggio più meticoloso rispetto al passato. Come nel disco precedente resta una improvvisazione legata sia alle regole armoniche che al mio mood».
    A quindici anni di distanza dal debutto da solista VortexGianluca Grasso torna con il secondo album Keyprog – Collection 1, che lui stesso presenta come un lavoro al crocevia tra stili, influenze, ispirazioni e atmosfere. Dall’antico amore per la musica classica e il prog-rock alla fusion e all’elettronica, senza dimenticare sonorità urbane e metropolitane contemporanee. Il tutto condito da ampie dosi di improvvisazione e ricerca tra nuovi strumenti. 
    Il tastierista beneventano, attivissimo in studio e dal vivo, come docente e come session man, negli anni ha suonato con nomi del calibro di Chuck Findley, Claudio Fasoli, Pietro Condorelli, Rick Margitza, Francesco Bearzatti, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Luca Aquino, Fabrizio Bosso, Silvia Mezzanotte, Marco Zurzolo e molti altri. Queste collaborazioni ed esperienze lo hanno portato al debutto Vortex (Videoradio 2009) all’insegna di un progressive elettronico e visionario, quindici anni dopo è la volta di Keyprog, in merito al quale precisa: «Il titolo intende sottolineare non tanto il genere prog-rock, che comunque è presente sotto forma di piccole sfumature, quanto il mio “progresso”, ovvero la mia evoluzione personale legata alle mie più recenti esperienze e al mio desiderio di continua ricerca musicale. Non a caso il titolo KeyProg è seguito dalla dicitura “Collection 1”, sottolineando la scelta di pubblicare solo alcuni dei nuovi brani realizzati, con l’idea di pubblicarne altri prossimamente seguendo questa linea di pensiero».
    Le dieci tracce di Keyprog racchiudono l’universo sonoro di Gianluca Grasso, che è musicista aggiornato e curioso, ma anche un attento ascoltatore: «Credo che un musicista debba dedicare il suo tempo allo studio dello strumento in generale, dalla tecnica allo studio di brani di vario genere. La conoscenza dell’informatica musicale poi gioca un ruolo indispensabile nella possibilità di poter produrre musica, ma il musicista non deve mai dimenticare di ascoltare musica, di vario genere. La spinta a realizzare Keyprog mi è venuta ascoltando gli album di Virgil Donati (oltre ad ascoltarlo dal vivo all’Iridium a New York), di Jordan Rudess con i Dream Theater oltre ai suoi interessanti album da solista, il beat di Mark Guiliana con Brad Mehldau (che ultimamente ho ascoltato in piano solo dal vivo a Napoli), le tastiere di Jason Lindner ed il suo famoso trio Now by Now, Derek Sherinian con i Planet XJulian Oliver con Dave Weckl, Chick Corea e il mitico Keith Emerson che non muore mai».
  • “Lettera” è il nuovo singolo di Ilaria

    “Lettera” è il nuovo singolo di Ilaria

    Dal 1° marzo 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Lettera” (LaPOP), il nuovo singolo di Ilaria.

    “Lettera” è un brano che racconta come la percezione delle cose possa cambiare in base al nostro stato d’animo e alla nostra consapevolezza. L’artista ha scelto di mantenere un’atmosfera autentica, inserendo sonorità dell’R&B, stile che riflette il suo gusto musicale. La canzone rappresenta un messaggio che l’artista ha scritto a se stessa in un momento particolare della sua vita, durante il quale affrontava momenti di inquietudine e malessere che l’hanno spinta a intraprendere un percorso terapeutico.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Con “Lettera” voglio invitare tutti a non avere paura di guardarsi dentro e di non vergognarsi nel chiedere aiuto».

     

     

    Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/lettera

    Biografia

    Le influenze R&B e latine contraddistinguono il suono di Ilaria.

    Ilaria nasce a Bologna e si approccia allo studio del canto e del musical all’età di nove anni a cui si lega la necessità di studio dello strumento, comprendendo chitarra e piano all’età di 12 anni.

    Sin da bambina personalità istrionica ben espressa attraverso musical e arti, presente da dieci anni sul territorio live bolognese, questo ha contribuito nella ricerca di generi e suoni che oggi caratterizzano i nuovi brani in uscita.

    Voce sabbiosa e profonda condisce il binomio di testi e musica dal sapore deciso. Inizia a scrivere per esigenza creativa ed emotiva in pieno lockdown coinvolgendo Tekla per l’aspetto della scrittura. Da questa collaborazione inizialmente rivolta ai brani individuali nasce un duo femminile di canzoni inedite che coinvolge entrambe le artiste, tra cui nel 2022 l’esordio insieme “Isola”.

    Ad oggi possiamo ascoltare il suo primo brano inedito nell’anno 2021, Maya, seguito prontamente da “Brividi”. Nell’anno 2022 pubblica “Bambina Cattiva”. Per concludere questo giugno con Bandita.

    “Lettera” è il nuovo singolo di Ilaria disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 1° marzo 2024.

     

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  • “Baci a metà” è il nuovo singolo di Kekko Giugno

    “Baci a metà” è il nuovo singolo di Kekko Giugno

    Da venerdì 1° marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica“Baci a metà”, il nuovo singolo di Kekko Giugno disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 23 febbraio.

    “Baci a metà”, scritto con Tommaso Cesana, è un brano racconta la storia di un amore genuino ed intenso che una coppia di ragazzini sta vivendo, spiegando il forte sentimento che li lega.

    Il testo vuole coinvolgere ascoltatori di qualsiasi età per aiutarli nei momenti di difficoltà grazie alla sfera affettiva che si crea in una vera coppia.

    Ascolta il brano: http://ada.lnk.to/baciameta

    L’artista commenta così la nuova release: “Baci a metà per non lasciare che finiscano qua.”

     

     

    Biografia

    Francesco Giugno in arte Kekko Giugno è un giovane cantautore barese classe 2003 con le idee chiare per il suo futuro. Durante questi mesi è stato affiancato da un team di professionisti con la quale ha lavorato duramente ad un progetto quasi pronto del tutto. Nell’ultimo periodo l’artista ha pubblicato quotidianamente cover sui propri social in modo tale da catturare l’attenzione del pubblico giovanile, ottenendo ottimi riscontri.

    Kekko ama tantissimo la sua musica, adora scrivere i suoi testi chiudendosi in studio, raccontando emozioni ed esperienze generali vissute sulla propria pelle. Non vede l’ora di svelarvi il progetto che ha in mente con il suo team per quest’estate.

    In questi mesi ha presentato i suoi vecchi inediti su palchi molto importanti, un inizio carriera da sogno..

    “Baci a metà” è il nuovo singolo di Kekko Giugno disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 febbraio 2024 e in rotazione radiofonica dal 1° marzo.

     

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  • Morgan e Panella: esce il nuovo EP Si, certo l’amore

    Morgan e Panella: esce il nuovo EP Si, certo l’amore

    Disponibile su tutte le piattaforme streaming e download il nuovo EP frutto della collaborazione tra MORGAN e PANELLA dal titolo SI, CERTO L’AMORE pubblicato su INCIPIT RECORDS e distribuito da EGEA MUSIC. Il disco composto da 8 tracce include il singolo Si, Certo l’Amore in attuale rotazione radiofonica, il nuovo bellissimo inedito Non + Tu ed una serie di componimenti, variazioni ed interludi a cavallo tra musica elettronica ed orchestrale sul tema portante di Si, Certo l’Amore. Più precisamente: Radiophobic, Album version, Orchestra, Elastic Brass, New wave, Post atomic.

    Video Teaser:

    https://youtu.be/AqMgu3rWFfY?si=OxbTaKwiH6EiBo8n

    Questo EP anticipa l’uscita del nuovo disco …E QUINDI INSOMMA OSSIA (Incipit Records / Egea Music)

    Queste le parole di Morgan sull’uscita:

    Il progetto Morgan/Panella è molto uniforme, è un continuo generarsi di canzoni come le piante spuntano dal terreno, in maniera quotidiana spontanea e naturale e con estrema facilità. Questo è senza dubbio dovuto alla grande musicalità della scrittura di Panella e anche alla mia irrefrenabile dedizione all’esperimento, pratica che conduce in territori imprevedibili e inesplorati, e che alimenta in modo estremamente nutriente la creatività, entusiasmando, gratificando, tenendo acceso il fuoco della vita artistica. Questo stato d’animo è chiamato da molti “ispirazione”, io preferisco dargli invece un ruolo ridimensionato alla normalità perché si tratta di una condizione regolare e non intermittente. Concepire in questo modo il lavoro della creazione progettuale di musica (nel mio caso, ma vale per tutte le discipline dell’ingegno) mi porta a realizzare ciò che davvero desidero e non per forza si tratta di qualcosa di ufficiale o di commissionato o di obbligatorio contrattualmente, anzi è l’esatto contrario, ossia quel che faccio nessuno mi ha chiesto di farlo e nessuno oltre a me ha previsto che esistesse, e quindi nessuno si aspetta nulla da ciò di cui nemmeno sa l’esistenza. La controindicazione di questo è che il pubblico, non sapendo, crede che io non componga più musica originale e che addirittura abbia “perso la vena”, quando invece non ha idea della fecondità che mi investe da cui sgorga una copiosità di oggetti davvero incontenibilmente accumulati in oltre quindici anni di artigianato musicale svolto tutti i giorni con regolarità anzi abnegazione stacanovista che mi ha fatto dedicare più di dieci ore alla certosina produzione di musica originale che non ho pubblicato. Ma che non sia pubblicata per me non significa che non esista invece per la gente sì, ma è una falsa credenza anche pesantemente avallata dalla selvaggia narrazione pubblica del mio discredito, cosa notoria e sistematica terribilmente antipatica che non ho nessuna intenzione di tirare in ballo adesso. Il lavoro con Panella quindi è una cosa che ho voluto pubblicare o forse “sono riuscito”’ a pubblicare, perché dopo tutti questi anni di distanza dal mercato (e non dalla musica, sia beninteso) il mio rapporto con il settore dell’industria musicale si è totalmente annientato e quindi ora lo sto ricostruendo da zero. Questa mia presentazione che lo introduce è qualcosa che non ero più abituato a fare ma che vent’anni fa era una delle mie principali attività, ero sempre alle prese con domande sui miei dischi e sulle canzoni, sui testi e sugli arrangiamenti, sulle produzioni, e stavo sempre a raccontare e fare esempi e connessioni ed è proprio per quello che ad un certo punto sono stato contattato dalla televisione, per il mio modo di affrontare il senso della musica, ma non avrei mai potuto immaginare che proprio di quello io negli anni a venire sarei stato privato. La televisione mi ha strappato alla mia natura, alla mia vera professione, frutto della mia preparazione, coltivata dalla passione. Nulla io conosco meglio di quella materia che si chiama “produrre dischi”, e nonostante tutti questi anni siano passati dal mio ultimo lavoro di inediti ufficialmente pubblicato (DaAadA, 2006), anni in cui sono avvenuti radicali importanti cambiamenti tecnologici proprio nel campo della realizzazione della musica pop, e la realtà mercantile sia stata dominata da persone altre da me, molto sinceramente, non sento di essere rimasto indietro e posso competere con chi ha vent’anni in meno di me ma non solo non ha la mia esperienza, non ha la mia libertà di esplorazione e la mia autenticità ma soprattutto non ha il mio coraggio ma è imbrigliato in un qualunque conformismo retorico del suo universo fatto di limitati stereotipi e poggiato su debolissime basi, schiacciato dalla cattività in cui è nato e di cui non percepisce i confini e comandato da un sistema che ha come solo motore un’economia schizofrenica e in amnesia costante, in stato di coscienza incoerente.

  • I Megara vincono Una Voce per San Marino

    I Megara vincono Una Voce per San Marino

    I Megara con il brano “11:11” vincono la 3^ edizione di “Una Voce per San Marino”, il festival che premia con la partecipazione al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia.

    La serata, trasmessa in diretta dalle ore 21.00 su San Marino RTV (visibile sui canali 520 di SKY e 93 di tivùsat, sul canale 831 del DDT, in streaming su www.sanmarinortv.sm), ha decretato i Megara come vincitori che rappresenteranno la Repubblica di San Marino al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a MALMÖ in Svezia dal 7 all’11 maggio 2024.

    Secondo classificato: Loredana Bertè

     

    Terzo classificato: La Rua

    Premio “MIGLIOR LOOK” assegnato dal San Marino Outlet Experience: JALISSE

    Premio “OGAE ITALY” assegnato dal fan club eurovisivo italiano: LOREDANA BERTÈ

    Premio “Felbal” per il brano più radiofonico assegnato da Radio San Marino: LA RUA

    Premio della critica assegnato dalla stampa accreditata sammarinese e internazionale: LOREDANA BERTÈ

    Premio “Ludovico Di Meo” assegnato da San Marino RTV al miglior artista emergente: I MEGARA

    Si ringraziano:

     

    San Marino Outlet Experience

     

    Casperaki

     

    Marlù

     

    VW Reggini

     

    Isobox

     

    Febal Casa

     

    Banca di San Marino

     

    Promopharma

    Grazie alla firma di un accordo di sinergia pubblico-privato tra San Marino RTV, la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino e Media Evolution srl, riparte il contest-festival che porterà il vincitore all’Eurovision Song Contest dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia, in rappresentanza della Repubblica di San Marino.