Category: Comunicati stampa

  • Atelier Musicale: Giulia Malaspina, tra jazz e canzone d’autore, sabato 9 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Giulia Malaspina, tra jazz e canzone d’autore, sabato 9 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Pianista, cantante, compositrice e arrangiatrice, la musicista lombarda presenterà “La mia isola”, il suo nuovo album di brani originali: 
    un lavoro che dimostra la sua maturità e la sua capacità di riunire melodie classiche, armonie jazz e groove sudamericani con feeling italiano  
     
    MILANO – Nella confluenza tra il jazz e il song d’autore si colloca il penultimo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sabato 9 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano sarà di scena la pianista e cantante Giulia Malaspina, uno dei talenti più interessanti e di respiro internazionale emerso negli ultimi anni in quella terra di confine che porta i jazzisti ad affrontare il mondo della canzone (originale o storica) e, di converso, cantanti e cantautori a cercare colori sonori e ritmici provenienti dal jazz. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro).
    In questa occasione Giulia Malaspina presenterà, in anteprima assoluta, “La mia isola”, il suo nuovo album che include brani originali cantati in italiano e in inglese. Nel disco, prodotto da Jim Beard (già accanto a Wayne Shorter, John Scofield e Mike Stern), si può sentire un’artista giovane, ma decisamente matura, e capace di riunire melodie classiche, armonie jazz e groove sudamericani con feeling italiano. A condividere il palco con Giulia, che proporrà anche alcuni pezzi tratti dai suoi due lavori precedenti e grandi classici della canzone italiana, ci sarà un gruppo formato da musicisti di talento, legati da tempo al suo universo espressivo: Alessandro Usai (chitarra), Marilena Montarone (basso elettrico) e Pasquale Fiore (batteria).
    Con alle spalle il diploma conseguito ai Civici Corsi di Jazz di Milano e poi al Berklee College di Boston, Giulia Malaspina vanta una carriera prestigiosa, in cui possiamo annoverare la partecipazione, alla Boston Symphony Hall, all’evento “Rhythm of the Universe”, diretto dal pluripremiato compositore di colonne sonore Alan Silvestri; poi, il ruolo di tastierista nel Berklee Commencement Concert all’Agganis Arena di Boston, con ospiti illustri quali Jimmy Page, Valerie Simpson, Gery Allen e Thara Memory e, nel 2015, la vittoria nel concorso “Made in New York – Jazz Competition”, in cui si è piazzata prima per il miglior arrangiamento e terza nella classifica generale per la rivisitazione di “Estate” di Bruno Martino (con giudici Joe Lovano, Lenny White e Randy Brecker). Da segnalare, infine, che nel 2018 Giulia è stata l’unica musicista italiana invitata all’Havana International Jazz Festival. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 9 marzo 2024, ore 17.30
    Giulia Malaspina quartet – La mia isola
    Giulia Malaspina (pianoforte e voce), Alessandro Usai (chitarra), Marilena Montarone (basso elettrico), Pasquale Fiore (batteria).
    Programma
    Giulia Malaspina:
    Travelling;    
    You Are My Moon;
    La mia isola.
    Paolo Conte (arr. G. Malaspina):
    Onda su onda.
    Giulia Malaspina:
    Like the Wind.
    Bruno De Filippi/Franco Migliacci (arr. G. Malaspina):
    Tintarella di luna.
    Giulia Malaspina;
    When I Think of You.
    Sergio Endrigo (arr. G. Malaspina):
    Io che amo solo te.
    Giulia Malaspina:
    Ettore;
    On This Bus.
    Prima assoluta della presentazione dell’album “La mia isola”. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro. 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • “Prodjgi”, alla Cascina Cuccagna di Milano i giovani talenti del jazz italiano: dal 5 al 26 marzo con il Bramante Quartet, Marco Detto e Francesco Sensi

    “Prodjgi”, alla Cascina Cuccagna di Milano i giovani talenti del jazz italiano: dal 5 al 26 marzo con il Bramante Quartet, Marco Detto e Francesco Sensi

    Tre appuntamenti al Cuccagna Jazz Club di Milano con la formazione composta da Matteo Fanni (chitarre), Filippo Oggionni (sax), Vittorio Romano (contrabbasso) e Mattia Venturella (batteria), che presenterà un repertorio a base di standard e classici rivisitati con arrangiamenti originali, 
    contaminati da altri generi musicali tra cui pop e samba. Il pianista Marco Detto per due volte ospite d’eccezione
    MILANO – “Prodjgi”, acronimo di Promozione del jazz giovane italiano, è un ciclo di concerti ed eventi organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi, che si è aggiudicata il bando Siae “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni. A Milano, il luogo dove i talenti emergenti della scena italiana possono esibirsi con regolarità è il Cuccagna Jazz Club, all’interno del ristorante un posto a Milano, in Cascina Cuccagna, nell’ambito della rassegna “Il rito del jazz”.
    Il primo appuntamento del mese di marzo con “Prodjgi” è in programma martedì 5 con il live del Bramante Quartet, formazione composta da Matteo Fanni (chitarre), Filippo Oggionni (sax), Vittorio Romano (contrabbasso) e Mattia Venturella (batteria). I quattro musicisti presenteranno un repertorio a base di standard e di classici rivisitati con arrangiamenti originali, contaminati da altri generi musicali (tra cui pop e samba, ma non solo). Come sempre, sono in programma due set (alle ore 19.30 e 21.30) e l’ingresso è libero. 
    Il Bramante Quartet sarà di scena altre due volte – martedì  12 e 19 marzo – con un ospite d’eccezione: si tratta del pianista Marco Detto, nome di spicco della scena nazionale, con 35 anni di attività e moltissimi album alle spalle. Dotato di un’apprezzata vena melodica e di una notevole capacità compositiva, Detto vanta innumerevoli collaborazioni con alcuni dei migliori jazzisti a livello internazionale, da Peter Erskine a Eddie Gomez, da Palle Danielssona Michel Portal fino a Lenny White, solo per citarne alcuni. Tante anche le esperienze maturate, in Italia, con musicisti quali Franco Cerri, Bruno De Filippi, Gianni Basso e molti altri.
    Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 26 marzo riflettori puntati sul quartetto del chitarrista e compositore Francesco Sensi (con Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria). Questa formazione proporrà brani originali con l’idea di ricercare una propria identità musicale e compositiva. Il repertorio del gruppo è influenzato, in gran parte, dalla scena jazz newyorkese di fine anni ‘90 e i principali punti di riferimento per i quattro giovani musicisti sono artisti come Aaron Parks e Kurt Rosenwinkel: l’idea del gruppo è quella di trovare un punto d’incontro tra il jazz moderno e altri generi musicali, mantenendo sempre un legame con la tradizione. Classe 1998, Francesco Sensi si è formato prima presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e poi ha completato i suoi studi trasferendosi a Milano, dove ha frequentato il Conservatorio G. Verdi. A fine gennaio ha pubblicato, per l’etichetta WoW Records, “In Abstracto”, il suo album d’esordio.
    “Prodjgi” si configura come una sorta di “rassegna nelle rassegne”, un circuito virtuoso in cui, accanto alle esibizioni e alle performance dal vivo, gli organizzatori svilupperanno una serie di residenze artistiche volte a consolidare e implementare i progetti dei giovani jazzisti italiani, che saranno supportati nel loro percorso di crescita artistica e che potranno maturare esperienze, sviluppare competenze e condividere progetti, idee e scambi creativi con musicisti professionisti e affermati. Più nello specifico, “Prodjgi” intende dare visibilità a dieci gruppi jazz e due formazioni crossover all’interno di cinque manifestazioni nazionali (“Il rito del jazz” a Milano; Monza Visionaria nel capoluogo brianteo; Suoni Mobili, il festival della Brianza lecchese e monzese che ogni anno conquista nuovi territori; il festival Alte Marche-Altra Musica che si svolgerà a Pesaro Capitale della Cultura 2024 e nelle aree interne delle Marche; il Tremezzina Music Festival, sulla sponda lariana del lago di Como) e nell’ambito di due kermesse internazionali (LAC in festa, a Lugano, e Jazz in Bess, organizzata dall’omonimo music club ticinese).
    “Prodjgi-Per Chi Crea” – Il rito del jazz – Cuccagna Jazz Club 
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero.
    Informazioni e prenotazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it
    Martedì 5 marzo h 19.30 e h. 21.30 
    Bramante Quartet
    Matteo Fanni, chitarre;
    Filippo Oggionni, sax;
    Vittorio Romano, contrabbasso; 
    Mattia Venturella, batteria.
    Martedì 12 e 19 febbraio h 19.30 e 21.30. 
    Bramante Quartet feat. Marco Detto
    Matteo Fanni, chitarre;
    Filippo Oggionni, sax;
    Vittorio Romano, contrabbasso; 
    Mattia Venturella, batteria;
    Marco Detto, pianoforte.
    Martedì 26 marzo h 19.30 e 21.30
    Francesco Sensi Quartet – In Abstracto
    Francesco Sensi, chitarra e composizioni;
    Davide Cabiddu, pianoforte;
    Enrico Palmieri, contrabbasso;
    Marcello Repola, batteria.
  • Canto Proibito  il nuovo album di Ada Montellanico

    Canto Proibito il nuovo album di Ada Montellanico

    Esce venerdì 23 febbraio “Canto Proibito” per Giotto/Egea Music, il nuovo album di Ada Montellanico.

    In questo nuovo progetto discografico, il dodicesimo come leader, la cantante romana rivisita un repertorio secentesco, cantandone l’irriverenza, l’ironia e la sensualità, e riportandone alla luce la modernità e la vivacità culturale.

     

    Dopo aver interpretato i testi inediti di Tenco (Danza di una ninfa, 2005) e i diritti civili di Abbey Lincoln (Abbeys Road, 2017), Ada Montellanico torna con un nuovo progetto di ricerca, non solo musicale, indagando un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni, grandi rivoluzioni e mutamenti, a cui si contrappongono forze conservatrici; nel quale alle idee innovative e alle proposte artistiche accolte da una Venezia liberale, si contrappongono le proibizioni di una Roma clericale, e il divieto alle donne di calcare i palcoscenici consente l’ascesa e l’affermazione dei castrati. Un’epoca tumultuosa, ma estremamente florida e significativa, in cui la musica diventa per la prima volta espressione di affetti, di passione, e che vede la nascita della monodia, l’apertura del primo teatro pubblico e l’affacciarsi delle donne sulla scena culturale.

     

    Da qui nasce il nome Canto Proibito, che vuole narrare questo secolo attraverso le composizioni degli autori più rappresentativi dell’epoca: Handel, Scarlatti, Caldara, Cesti, Carissimi, Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, entrambe meravigliose e rare compositrici di quei tempi.

     

    Ada Montellanico sceglie un organico pianoless, in cui la voce, oltre ad essere protagonista per la narrazione, assume un ruolo primario a livello strumentale, insieme alla tromba di Giovanni Falzone (che ha curato anche tutti gli arrangiamenti e firmato insieme alla Montellanico l’unico brano originale in scaletta che dà titolo all’album), al trombone di Filippo Vignato, al contrabbasso di Jacopo Ferrazza e alla batteria di Ermanno Baron.

     

    Registrato a maggio 2023 negli studi della Casa del Jazz di Roma, questo album rappresenta per la cantante romana anche un legame con l’inizio del suo percorso musicale: è su queste composizioni, infatti, che ha intrapreso i primi studi canori per poi arrivare al canto jazz (che solo recentemente è stato introdotto come disciplina a livello accademico). Questi brani rappresentano, quindi, non solo un insolito repertorio per il jazz, ma anche un laboratorio musicale in cui sperimentare linguaggi e nuove sonorità con un approccio vocale e strumentale totalmente diverso.

    Infine, in Canto Proibito c’è un riferimento a “Opera Proibita”, album del 2005 di Cecilia Bartoli, cantante molto amata dalla Montellanico, non solo per la sua statura artistica ma per essere una illuminata ricercatrice dalle molteplici sfaccettature. Un omaggio a lei, come in una condivisione di sentimento e di identità seppur con linguaggi differenti.

     

     

    Formazione:

    Ada Montellanico, voce

    Giovanni Falzone, tromba e arrangiamenti

    Filippo Vignato, trombone

    Jacopo Ferrazza, contrabbasso

    Ermanno Baron, batteria

     

    Tracklist

    1) O cessate di piagarmi/Luci ingrate (A. Scarlatti/ G. Falzone)

    2) Canto proibito (G. Falzone- A. Montellanico)

    3) Che si può fare? (Barbara Strozzi)

    4) Delizie contente/ Delizie (P.F. Cavalli/ G. Falzone)

    5) Piangerò la sorte mia (G. F. Handel)

    6) Vittoria, Vittoria! / Vittoria (G. Carissimi/ G. Falzone)

    7) Intorno all’idol mio / Idol mio (A. Cesti/ G. Falzone)

    8) Sebben, crudele/ Desir (A. Caldara/ G. Falzone)

    9) Già il sole dal Gange/ Gange (A. Scarlatti/ G. Falzone)

  • “Loophole” il nuovo singolo della band Fik y las Flores Molestas

    “Loophole” il nuovo singolo della band Fik y las Flores Molestas

    Da venerdì 23 febbraio 2024 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Loophole”, il nuovo singolo della band Fik y las Flores Molestas.

    “Loophole” è un brano scritto da Fik durante la pandemia del Covid-19 e parla di giustizia sociale, di un carnevale che ritorna e permane come simbolo dell’autodeterminazione dei propri corpi, di ecologia, di odio e di pregiudizio, ed altri temi sociali, con accenni al dadaismo.

    La canzone nasce come brano strumentale senza voce, proprio come è stato per “Stranger”. Il giro armonico della strofa suona un po’ jazzy, poiché contiene la progressione base della musica jazz. Suona jazzy perché gli accordi sono ricchi di estensioni. Questa progressione è nata utilizzando una loopstation RC-20 nel periodo in cui Fik lavorava anche come artista di strada a Berlino. La base musicale è infatti dedicata all’omonimo locale in Boddinerstraße a Kreuzberg-Neukölln.

     

    Spiega Federico Ficarra in arte Fik a proposito del brano: “Sono molto emozionato all’idea che stia per uscire Loophole, in generale c’è una certa effervescenza crescente all’avvicinarsi del release dell’album. La canzone esplora diverse tematiche sociali come la giustizia sociale, e nuove sonorità rap funk ma anche disco e minimal. Già il teaser del videoclip è piaciuto molto ai nostri followers su Instagram e sono fiducioso che andrà anche meglio di Stranger di cui sono comunque molto soddisfatto e che continua a correre! Oh Yeah!”.

    Il videoclip di “Loophole” è stato realizzato da Kalu (Gianluca Battilani), e i protagonisti coinvolti, oltre a Fik, sono il ballerino-atleta Bruno Carlini, la ballerina Laura Baldon e la fata Valentina. Il video si svolge in un’unica location pregnante di simboli culturali: il Grindhouse Club di Padova. La danza è un elemento centrale, con una coreografia realizzata da Isabella Pettenuzzo e una storyline di Federica Esposti, e a tratti il concerto di Fik sembra dedicato a Laura, Valentina e Bruno. Nelle scene c’è anche molta teatralità, utilizzo di simboli e sensualità. La libertà espressa nel video potrebbe suscitare qualche perplessità, ma alla fine fa sorridere e coinvolge tutti. Il finale è significativo e invita a riflettere.

     

    Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/F_1aBVJbAxI

     

     

    Biografia

    Fik y las Flores Molestas è il nome con cui Federico ha scelto di raggruppare le varie collaborazioni in studio e dal vivo, per le strade e nei club, che l’hanno accompagnato nella rappresentazione delle sue musiche.

    Oggi Fik si esibisce in formazione trio con Emanuele Pecciarini (drums) e Fabio Barbaro (bass), ma i featuring con suonatori di strumenti a fiato non mancano di certo: Federico ha organizzato numerose parate in formazione marching band a Berlino, a Padova e Venezia, avendo così la possibilità di raccogliere i contatti di tantissimi musicisti.

     

    Fik

    Federico Ficarra, noto come Fik, è un performer, cantante, chitarrista e compositore. Insegna musica ed è il manager e factotum della band Fik y las Flores Molestas.

    Fik ha vissuto 4 anni a Berlino, esibendosi in diversi club e jazz club, ottenendo visibilità anche attraverso un articolo con foto in prima pagina e pagine interne del quotidiano Berliner Morgenpost. In Italia, si è esibito in locali e festival noti come lo Sherwood Festival, il CSO Pedro, Al Vapore Bar & Music, Vinile, e molti altri. Da novembre Fik ha iniziato a studiare danza hip hop e funk con la ballerina coreografa Isabella Pettenuzzo. Ha frequentato un corso di perfezionamento con la cantante jazz Alessia Obino ed ha conseguito la Licenza di Teoria e Solfeggio e 2 diplomi triennali, uno in Tecnico di Sala di Registrazione e l’altro in Chitarra jazz (2021) presso il Conservatorio di Padova. Ha inoltre studiato recitazione teatrale e ha lavorato con registi e attori noti del Teatro Verdi di Padova e del Teatro Piccolo di Milano. Studia sempre chitarra e musica, facendo le dovute pause, dall’età di 8 anni in gran parte come autodidatta.

    Emanuele

    Emanuele Pecciarini inizia a studiare la batteria all’età di otto anni presso la scuola di musica “F. Landini” (FI) dove si contraddistingue fin da subito per le proprie capacità vincendo una borsa di studi.

    Prosegue i propri studi diplomandosi all’accademia “Lizard” e dopo di essa inizierà un percorso didattico presso il conservatorio “F. Venezze” di Rovigo che si concluderà col diploma in batteria nel 2021.

    Nel percorso in conservatorio avrà la possibilità di studiare con grandi maestri come Stefano Paolini, Ricky Roma, Pier Mingotti e parteciperà a masterclass con batteristi del calibro di Dave Weckl e Mark Guiliana.

    Negli ultimi anni ha svolto un’importante attività concertistica e di incisione in studio con gruppi e artisti del calibro di: Edo (XFactor), Lamponi Di Piombo, Folk Solution Band, Fik y las Flores Molestas, In Diretta Nel Vento (tribute band ufficiale dei Pooh) e DeEsperanza.

    Fabio

    Fabio Barbaro è un bassista elettrico nato sotto il segno del Rock ma fulminato sulla via di Damasco dal Jazz. Fabio ha studiato alla Scuola di Musica Gershwin di Padova, alla Scuola di Musica Thelonious Monk di Mira e al Conservatorio di Padova con Maestri come Alessandro Fedrigo, Franco Testa, Giorgio Panagin e Marco Privato, oltre che a ricevere lezioni private da diversi professionisti.

    Amante di tutti i generi musicali, ha suonato nel corso degli anni con diverse formazioni musicali in gruppi Jazz, Fusion, Rock, Metal, Bossa nova, Pop Italiano ed Estero, Cantautorato, Musica Etnica e Musica Partenopea, suonando in diversi locali, hotel, eventi, ristoranti, festival e feste private.

    Dopo “Stranger”, “Loophole” è il nuovo singolo della band Fik y las Flores Molestas disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 23 febbraio 2024.

     

     

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  • Angelina Mango supera Mahmood: “La noia” è il brano più ascoltato in radio

    Angelina Mango supera Mahmood: “La noia” è il brano più ascoltato in radio

    Effetto Sanremo nella classifica EarOne airplay radio: i primi sette posti sono occupati da brani in gara all’ultima edizione del Festival. La novità più significativa riguarda il primo posto dove “La noia” di Angelina Mango (+1) ha superato “Tuta gold” di Mahmood (-1), diventando così il brano più ascoltato in radio questa settimana.

    Nessuna novità per gli altri tre brani in top 5 che si confermano nelle posizioni della scorsa settimana: “Sinceramente” di Annalisa (terzo posto), “Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors (quarto posto) e “I p’ me, tu p’ te” di Geolier (quinto posto). Nelle prime dieci posizioni troviamo “Casa mia” di Ghali (sesto posto, +1), “Apnea” di Emma (settimo posto, +1), “Yes, and?” di Ariana Grande (ottavo posto, +1), “Lil Boo Thang” di Paul Russell (nono posto, -3) e “All Night Long” di Kungs X David Guetta X Izzy Bizu (decimo posto, +3).

    La più alta nuova entrata della settimana è “Training Season” di Dua Lipa (posizione 12) che precede, in questa speciale classifica, “Lovers In A Past Life” di Calvin Harris & Rag’N’Bone Man (posizione 23) e “Texas Hold ‘Em” di Beyoncé (posizione 27).

    La classifica EarOne airplay italiana vede nelle prime tre posizioni “La noia” di Angelina Mango (+1), “Tuta gold” di Mahmood (-1) e “Sinceramente” di Annalisa.

    Cambiano le prime due posizioni della classifica EarOne airplay dance: “All Night Long” di Kungs X David Guetta X Izzy Bizu guadagna una posizione e si porta al comando. Entra direttamente al secondo posto “Lovers In A Past Life” di Calvin Harris & Rag’N’Bone Man. Terzo posto confermato per “Mwaki” di Zerb & Sofiya Nzau.

    La classifica EarOne airplay urban è guidata anche questa settimana da “I p’ me, tu p’ te” di Geolier. Nessuna novità negli altri due posti del podio: “Soli a Milano” dei Club Dogo feat. Elodie si conferma in seconda posizione, seguita da “Lovin On Me” di Jack Harlow.

    “Fell In Love” dei Blink-182 (primo posto, +1) supera “Avalanche” dei Thirty Seconds To Mars (secondo posto, -1) nella classifica EarOne airplay rock. Guadagna due posizioni e sale al terzo posto “Oh No :: He Said What?” della band britannica Nothing But Thieves.

    Con un balzo in avanti di quattro posizioni “Contigo” di Karol G & Tiësto conquista il primo posto della classifica EarOne airplay latin. Secondo posto confermato per “Bubalu” di Feid e Rema mentre scivola al terzo posto “La Falda” di Myke Towers (-2).

    I primi tre posti della classifica EarOne airplay tv sono occupati da “La noia” di Angelina Mango (+3), “Tuta gold” di Mahmood (-1) e “Sinceramente” di Annalisa (-1).

    “Vai!” di Alfa guida la classifica EarOne airplay radio indipendenti. I Negramaro con “Ricominciamo tutto” si confermano al secondo posto, seguiti da Diodato con “Ti muovi” (+1).

    La classifica EarOne airplay tv indipendenti vede nelle prime tre posizioni “Vai!” di Alfa (+2),“Ricominciamo tutto” dei Negramaro (-1) e “Ti muovi” di Diodato (-1).

    Settimana #8 (dal 16-02-2024 al 22-02-2024)

  • “Un’altra vita” il nuovo singolo dei Muno

    “Un’altra vita” il nuovo singolo dei Muno

    Dal 23 febbraio 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Un’altra vita”, il nuovo singolo dei Muno. 

    Dopo l’esordio scanzonato e ritmico di “Mezze stagioni”, i Muno tornano con una ballata dai toni malinconici che indaga il rapporto tra l’amore e la musica. Il protagonista, infatti, si chiede si chiede come sarebbe stato se la sua storia d’amore non fosse finita male e il trauma non lo avesse portato a scrivere canzoni. La risposta sta nell’ultimo ritornello in cui si risponde che dopo aver scoperto la gioia di cantare le proprie emozioni su un palco nessun amore darebbe le stesse emozioni.

    La struttura è quella di una ballata in cui gli strumenti entrano uno dopo l’altro ma la protagonista rimane sempre la melodia della voce. La sonorità è quella classica del pop d’autore italiano e l’arrangiamento è studiato per mettere in risalto le qualità vocali di Simone. Riconoscibile distintamente anche il tocco di Cristopher Bacco alla produzione nel cui studio la canzone ha preso forma tra una sessione e l’altra.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Questa canzone è più di tutte frutto di un processo di scrittura collettivo, realizzato perseguendo l’obiettivo anche con un po’ di testardaggine ma soprattutto con grande fiducia in un risultato positivo. E’ per questo che pur non essendo una canzone autobiografica come lo sono le altre, rimane uno dei brani a cui siamo più legati”

    Il videoclip di “Un’altra vita” vede in primo piano la band, con Simone che canta e gli altri che costruiscono il palco: un’immagine allegorica che ricorda i primi anni di gavetta quando suonare live voleva dire anche preparare fisicamente il set. Verso la fine le diverse velocità si sincronizzano ed è proprio il momento in cui la band trova una quadra, le canzoni iniziano a girare e si è finalmente tutti a tempo, nel vero senso della parola.

    Guarda qui il video su YouTube: https://youtu.be/l0cFnT4ImOQ

    Biografia

    Muno è un progetto che viene alla luce nel 2020 ma ha radici che vanno indietro di almeno dieci anni quando Stefano Gallinaro, Enrico Sinato e Davide Garbo si conoscono sui banchi di un liceo padovano e decidono di fondare una band, i The Courtesy: nessuno di loro in quel momento sa suonare ma si ripromettono tutti di imparare.

    Alle prime cover si accompagno i primi pezzi originali che li portano a vincere il contest “Musica nel sangue” nel 2011 e alla finale di “Emergenza” nel 2012. Poi gli anni dell’Università vedono i tre seguire diversi progetti fino a quando durante la pandemia Stefano riprende a scrivere canzoni, richiamare i compagni di un tempo e aggiungere al gruppo Michele Gobbi alla batteria, Edoardo Bertin al piano e Simone Visentin alla voce.

    Il progetto diventa Muno e dopo il riscontro positivo dei primi live nel padovano nel 2023 il gruppo decide di incidere un primo EP allo Studio 2.

    Dopo “Mezze stagioni”, “Un’altra vita” è il nuovo singolo dei Muno disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 23 febbraio 2024 che anticipa l’uscita dell’omonimo ep.

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  • Silver, il suono argenteo di Alessandra Celletti

    Silver, il suono argenteo di Alessandra Celletti

    Argenteo come una notte di luna piena sorge “Silver”, il nuovo singolo di Alessandra Celletti. Luminoso, poetico, etereo. Dal 23 febbraio è disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali.

    Gli studi classici, l’impressionismo francese, il minimalismo, il rock e l’elettronica. Non solo la musica ma anche la pittura, la poesia, l’impegno civile, un incontro, un pensiero. Tutti elementi declinati nell’universo umano e artistico di Alessandra Celletti. Pianista e compositrice romana di straordinario talento, sta vivendo un periodo di particolare fecondità creativa.

    Dopo la pubblicazione di “Lilium”, “Dew”, “Reflexes”, “Love essence”, è la volta di “Silver”. Il nuovo singolo, insieme ai precedenti, farà parte dell’album “Ultraminimal – Piano essence” di prossima uscita. “Silver”, dove l’argento simboleggia la luna e la luna il mistero. Si apre con una frase musicale che entra come un punto interrogativo, una domanda. Poi una cascata di note a illuminare la notte.

    «Quando compongo, ciò che mi interessa maggiormente è il colore che imprimo alle note del mio pianoforte.» spiega Alessandra Celletti «E riuscire ad evocare l’argento è una sfida interessante. Mi sono venuti in aiuto alcuni versi di Hermann Hesse: “Lì crescono alberi blu con mele d’oro, là sogniamo sogni d’argento, che nessun altro può sognare.”.»

    Il risultato è “Silver”, disponibile dal 23 febbraio in tutti gli store e le piattaforme digitali.

    Pianista di fama internazionale, Alessandra Celletti ha all’attivo una carriera concertistica in Italia, Europa, Africa, India e Stati Uniti. Oltre venti produzioni discografiche e milioni di ascolti su Spotify. Diplomata al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, parte da una formazione classica. L’attitudine a sperimentare, tuttavia, moltiplica le sue esperienze con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani, da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato. E non mancano neppure i featuring internazionali, tra cui quello con il mitico Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster.

    Nella primavera 2024 “il più bel segreto della musica italiana” – com’è stata definita l’artista romana – pubblicherà “Ultraminimal – Piano essence”. L’album è anticipato dai singoli “Lilium”, “Dew”, “Reflexes”, “Love essence” e il nuovo “Silver”, che hanno già ottenuto ottimi riscontri di pubblico e critica.

    lnk.bio/alessandracelletti

  • Loredana Bertè parteciperà alla finale di Una Voce per San Marino

    Loredana Bertè parteciperà alla finale di Una Voce per San Marino

    Loredana Bertè parteciperà alla finale di “Una Voce per San Marino”, il festival che premia con la partecipazione al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia.

    E’ arrivata la conferma ufficiale: Loredana Bertè sabato 24 febbraio sarà sul palco del Teatro Nuovo Dogana per la finale della 3° edizione di “Una Voce per San Marino” che sarà trasmessa in diretta dalle ore 21.00 su San Marino RTV (visibile sui canali 520 di SKY e  93 di tivùsat, sul canale 831 del DDT, in streaming su www.sanmarinortv.sm) e che decreterà il vincitore che rappresenterà la Repubblica di San Marino al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a MALMÖ in Svezia dal 7 all’11 maggio 2024.

    La serata, organizzata da San Marino RTV e Media Evolution e trasmessa in diretta nazionale, vedrà otto artisti Emergenti e nove Big gareggiare tra loro. Una Giuria qualificata decreterà, sulla base dei meriti, liberamente e senza vincolo alcuno, l’Artista Vincitore di “Una voce per San Marino”, con indicazione anche del 2° e dal 3° classificato.

    Ospite d’onore della serata sarà Riccardo Cocciante con il Piccolo Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre”.

    Ecco i titoli delle canzoni presentate dagli artisti della categoria “big” ammessi alla finale:

    Aimie Atkinson – A Dare For Love

    Marcella Bella – Chi Siamo Davvero

    Loredana Bertè – Pazza

    Dana Gillespie – The Last Polar Bear

    Jalisse – Il Paradiso è Qui

    Pago – Il Protagonista

    La Rua – Il Governo del Cuore

    Aaron Sibley – Human

    Wlady feat. Corona, Ice MC and Dj Jad – Questa volta

     

    Si ringraziano:

    San Marino Outlet Experience

    Casperaki

    Marlù

    VW Reggini

    Isobox

    Febal Casa

    Banca di San Marino

    Promopharma

     

    Grazie alla firma di un accordo di sinergia pubblico-privato tra San Marino RTV, la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino e Media Evolution srl, riparte il contest-festival che porterà il vincitore all’Eurovision Song Contest dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia, in rappresentanza della Repubblica di San Marino.

    Regolamento ufficiale del Festival.

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  • “Don Salvato’ – Reginella – ‘Na Bruna – Santa Lucia Luntana” è il nuovo ep di Joe Barbieri

    “Don Salvato’ – Reginella – ‘Na Bruna – Santa Lucia Luntana” è il nuovo ep di Joe Barbieri

    Dal 23 febbraio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming “Don Salvato’ – Reginella – ‘Na Bruna – Santa Lucia Luntana”, il nuovo ep di Joe Barbieri che celebra la canzone napoletana con la partecipazione di Nico Di Battista e Oscar Montalbano.

    Dopo avere celebrato lo scorso anno i propri trent’anni di carriera attraverso una lunga e fortunata tournée, Joe Barbieri si prepara ad affrontare uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana attraverso un album ed una serie di concerti (accompagnato dalla chitarra manouche di Oscar Montalbano e dalla DBguitar di Nico Di Battista) che porteranno per titolo “Vulío” .

    Barbieri ci ha regalato lo scorso dicembre una splendida canzone inedita dal titolo “Vulesse ‘O Cielo” cui ha fatto seguito a gennaio una anteprima di quattro brani (ovvero “Accarezzame”, “Lazzarella”, “Dicitencello Vuje” e “Cammina Cammina, dell’indimenticato Pino Daniele) che hanno tenuto a battesimo la sua nuova avventura; i rimanenti brani di “Vulío” verranno svelati in digitale a gruppi di 4 ogni mese a partire dai prossimi che vedranno la luce questo 23 febbraio e che saranno “Don Salvato’”, “Reginella”, “’Na Bruna” e “Santa Lucia Luntana”.

    Tutte le canzoni saranno infine raccolte in un cd in uscita il 19 aprile. Giusto in tempo per dare il via al tour che porterà Joe Barbieri in molti teatri e festival italiani:

    7 aprile – Mola di Bari (Ba) – Teatro Van Westerhout (ospite: Mario Rosini)
    13 aprile – Nocera Inferiore (Sa) – Teatro Comunale Diana
    19 aprile – Fusignano (Ra) – Auditorium Corelli
    8 maggio – Roma – Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
    9 maggio – Asti – Diavolo Rosso
    10 maggio – Camogli (Ge) – Teatro Sociale

    17 maggio – Napoli – Teatro Acacia (ospiti:  Maurizio De Giovanni, Teresa De Sio, Enzo Gragnaniello e Raiz)

    I biglietti per tutti i concerti sono disponibili sul sito www.joebarbieri.com

     

    Spiega l’artista a proposito del suo nuovo progetto: “Chi mi conosce sa quanto rispettoso pudore nutra nei confronti della Canzone Classica Napoletana – racconta Barbieri – un pudore che negli anni mi ha portato spesso a desistere dal toccare questo scrigno. Tuttavia, dentro di me ha sempre bruciato il vulío (una parola della mia lingua madre che io trovo bellissima, che significa ‘desiderio’ e che ha a che fare anche con le ali del sogno) di ossequiare queste opere d’arte che da sempre hanno illuminato i miei passi di artista. Oggi che ben comprendo quanto nella vita sia importante lasciarsi andare ai gesti d’amore per non accumulare inutili e tardivi rimpianti, sento sia arrivato il momento di rendere un dovuto e libero omaggio alla Napoli mia adorata.”

     

    Biografia

    Joe Barbieri è un’affascinante anomalia. Un outsider che al di fuori del binario dell’industria si è saputo costruire un percorso personale – all’estero come in Italia – e che è riuscito nel raro esercizio di convogliare il genuino apprezzamento di colleghi, critica e pubblico.

    Barbieri ha all’attivo 6 album di brani originali (ultimo dei quali è “Tratto Da Una Storia Vera”, pubblicato nel 2021), oltre a due dischi-tributo entrambi dedicati ai suoi numi tutelari nel jazz: ovvero Chet Baker (“Chet Lives!” 2013) e Billie Holiday (“Dear Billie”; 2019).

    Per celebrare i propri 30 anni di carriera, lo scorso anno Joe Barbieri ha pubblicato un album dal vivo (“Tratto Da Una Notte Vera”) e ha dato vita ad una fortunata tourné dal titolo “30 Anni Suonati”.

    La sua musica (venduta in decine di migliaia di copie) è pubblicata in molti Paesi del mondo, e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni con colleghi in ciascuno di questi ambiti (da Omara Portuondo a Jaques Morelenbaum, da Stacey Kent a Luz Casal, da Jorge Drexler a Hamilton De Holanda) ed a calcare alcuni tra i palchi più prestigiosi del pianeta.

    Il 19 aprile di quest’anno vedrà la luce uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana. L’album avrà per titolo “Vulío”.

    Dopo la prima parte “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina”, “Don Salvato’ – Reginella – ‘Na Bruna – Santa Lucia Luntana” è il secondo ep del nuovo progetto di Joe Barbieri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 febbraio 2024.

     

     

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  • “It’s Been Too Long” è il nuovo singolo dei Bad Blues Quartet feat. Mike Zito

    “It’s Been Too Long” è il nuovo singolo dei Bad Blues Quartet feat. Mike Zito

    Da venerdì 23 febbraio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “It’s Been Too Long” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei Bad Blues Quartet feat. Mike Zito.

    “It’s Been Too Long” è un inno alla libertà ritrovata dopo un lungo periodo di apatia e clausura a causa della pandemia. Uno shuffle atipico, arricchito dalla voce e dalla chitarra di Mike Zito, produttore artistico e “quinto Bad Blues” per l’occasione.

    Spiega la band a proposito del brano: «Una rinascita, il viaggio “coast to coast” in macchina verso Aglientu, luogo dove abbiamo lasciato il cuore e che, a causa della pandemia, non abbiamo potuto vedere per molto tempo, ma lì il Blues non si è mai fermato».

    Il brano “It’s Been Too Long” è accompagnato da un lyric video per dare risalto al testo. Il background del video è una ripresa in piano sequenza di un camper che viaggia per una strada secondaria della Sardegna, a voler richiamare il tema “on the road” della canzone.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=ixt1-in7z3U

    Biografia

    I Bad Blues Quartet sono una band di Cagliari attiva dal 2015, il loro blues è contaminato, mescola le sonorità del rock, del funk e della musica tradizionale americana per dare vita a un sound personale, caldo ed energico, che racconta storie quasi sempre autobiografiche, dai testi a volte intimi, spesso ironici e sfacciati.

    Dopo aver pubblicato due album in studio e uno live i BBQ si preparano ad accogliere il loro quarto lavoro “White Gloves”, in uscita il 19 aprile per Overdub Recordings e prodotto dal chitarrista e producer americano Mike Zito. È un album più ambizioso ed eterogeneo rispetto ai precedenti, spazia dal mood più funk e scanzonato tipico del loro sound a momenti più acustici legati alla tradizione americana. White Gloves vede la presenza di vari ospiti di spicco del panorama blues, primo fra tutti lo stesso Mike Zito e altri come Cek Franceschetti, Davide Speranza e Alle B Goode.

    “It’s Been Too Long” è il nuovo singolo dei Bad Blues Quartet feat. Mike Zito disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 23 febbraio 2024.

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