Category: Cultura

  • Il cantautore salentino ANTONIO MAGGIO e il progetto “C’è ancora un fiore” – 8 marzo 2021: una giornata senza barriere per tutte le donne

    Il cantautore salentino ANTONIO MAGGIO e il progetto “C’è ancora un fiore” – 8 marzo 2021: una giornata senza barriere per tutte le donne

    <<Per questo motivo, quando lo scorso anno ho scritto la mia ‘La Faccia e il Cuore’, ho voluto collegare l’immagine di una donna sfregiata da una violenza subita alla certezza di trovare “ancora un fiore dopo la tempesta” – commenta Antonio Maggio. Essere un cantautore significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si scrive : proprio per questo motivo ho accettato l’invito della redazione della rivista ‘Caffè Moda Rinaldi Magazine’ di aderire al lavoro ‘C’è ancora un fiore…’, per ricordarci che l’ 8 marzo vale tutto l’anno e che i fiori vanno innaffiati tutti i giorni. Anche in carcere, dove apparentemente i fiori non crescono, dove la libertà sembra un’utopia ma il diritto di festeggiarla resta sacrosanto. É importante abbattere concettualmente i muri, le barriere che sono state erette per la mancanza di rieducazione alla vita, il vero vuoto tra fuori e dentro la casa circondariale, tra il presente che queste donne vivono e il futuro che le attende. Suonare e cantare per queste donne recluse, fuori dal portone di ingresso del carcere, é stato per me come creare un ponte tra loro e l’esterno, per unirci in un unico sorriso di emancipazione e stringerci in un abbraccio immaginario. Ringrazio di cuore Don Riccardo Agresti e tutta la casa circondariale femminile di Trani per aver appoggiato l’iniziativa fin da subito e per aver scelto “La Faccia e il Cuore” come manifesto per quelle donne che non devono e non possono mai abbassare la guardia, neanche l’ 8 marzo. Auguri a tutte Donne!>>

    Biografia:

    Antonio Maggio, cantautore salentino, vince nel 2013 il Festival di Sanremo nella sezione “Giovani” con il singolo Mi servirebbe sapere, oltre al “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”, “Premio Emanuele Luzzati” e “Premio AFI” (come miglior lavoro discografico dell’anno). Il singolo in poche settimane viene certificato Disco d’Oro e anticipa l’album d’esordio Nonostante tutto presentato durante un lungo tour estivo di oltre 40 date. Nella stessa estate partecipa alla prima edizione del “Coca Cola Summer Festival”, che lo vede vincitore della seconda tappa, con il singolo Anche il tempo può aspettare. A Settembre arriva il singolo Santo Lunedì che diventa sigla – per due stagioni televisive – dello storico programma “Il Processo del Lunedì” in onda su Rai Sport 1. Nel 2014 viene pubblicato il secondo album, L’Equazione, preceduto dalla title track alla quale segue il singolo Stanco – feat. Clementino – che fa da colonna sonora ad un nuovo e lungo tour estivo. Nello stesso periodo viene scelto come rappresentante dell’Italia al festival internazionale New Wave, a Jurmala in Lettonia; il suo percorso estero si arricchisce con concerti in Canada, Russia, Lettonia, Belgio e Albania. Il 4 Novembre 2016 esce Amore Pop, grazie al quale riceve il prestigioso “Premio Giorgio Faletti” per la musica, con menzione speciale al valore letterario. Amante da sempre del grande cantautorato italiano, il suo spettacolo MAGGIOcantaDALLAin Jazz gli vale l’invito ad esibirsi il 4 marzo 2017 nella casa/museo di Lucio Dalla, in occasione del compleanno del compianto performer bolognese. Il mese seguente inaugura un tour ricco di tappe nei club italiani, L’Odore delle parole, in una dimensione acustica e raffinata che racconta la genesi delle sue canzoni. Il 2018 è l’anno di un’intensa collaborazione live assieme all’amico cantautore Pierdavide Carone: i due danno vita al Diamoci del ToUr, dapprima in chiave acustica nei club e successivamente in versione elettrica durante l’estate. Nel febbraio 2020 viene invitato da Amadeus come ospite d’onore alla 70esima edizione del Festival di Sanremo, dove presenta in anteprima il nuovo singolo “La Faccia e il Cuore” feat. Gessica Notaro, composizione-manifesto contro la violenza sulle donne, riscuotendo grande successo da parte della critica. 

  • #SENZAFESTIVAL – Il 28 febbraio alle 18 un evento per sottolineare l’importanza e il valore dei festival e dei contest italiani

    A distanza di un anno dalle prime chiusure causa Covid

    Dopo il Festival Day del 30 aprile 2020 con oltre 100 festival aderenti arriva

    #SENZAFESTIVAL

    Un evento Domenica 28 Febbraio, alle ore 18 in contemporanea,

    con oltre 50 Festival e Contest che hanno già aderito da oltre metà delle  

    province in tutta Italia

    vogliono sottolineare l’importanza e il valore dei festival e dei contest di musica popolare contemporanea per la tutela, la crescita e lo sviluppo dei nuovi artisti e della nuova musica italiana. 

    Interverranno in diretta Mauro Ermanno Giovanardi e Tommaso Cerasuolo (voce dei Perturbazione).

    Durante la diretta ci sarà anche un momento dedicato al ricordo di Omar Rizzato , professionista dello spettacolo della provincia di Padova, mancato lo scorso sabato.

    Interverranno tra gli altri :

    Rossana Luttazzi,  Presidente Onoraria Rete dei Festival e l’performer Roberta Giallo  e Claudia Barcellona di Terapia Arte Intensiva con la partecipazione dei promoter Roberto Grossi, Michele Lionello e Giuseppe Marasco.

    Modera Giordano Sangiorgi 

    28 febbraio 2021 – Ad un anno dallo stop del settore dei live, iniziato il 23 febbraio 2020, i Festival e i Contest che hanno fatto la storia della nuova musica in Italia e sono state palestre fondamentali di tanti nuovi artisti e tanta innovazione della musica del nostro Paese, tornano a segnalare la loro fondamentale presenza tutti insieme nella stessa giornata, dopo il successo del Festival Day del 30 aprile dello scorso anno, che vide la partecipazione di oltre 100 festival.

    #senzafestival è un evento a cura del circuito della Rete dei Festival con It Folk, Musica Jazz, Circuito Ska e tante altre reti, che  vuole tornare a porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente queste realtà e sul loro futuro, che rischia di essere sempre più nero.

    I Festival musicali indipendenti e i Contest per emergenti, così come i Premi dedicati alla Musica, sono fondamentali per la crescita di tutti gli artisti, di un nuovo pubblico e del mondo della musica e sono elementi imprescindibili per la diffusione culturale, sostenendo processi di importantissima coesione sociale. 

    Sono eventi che giocano un ruolo di primo ordine nel settore della cultura, dell’economia, del turismo, dell’aggregazione sociale e giovanile di un territorio. Contribuiscono attivamente alla promozione dell’arte attraverso la proposta di musica originale ed inedita, suonata dal vivo e sono presenti in ogni angolo d’Italia: dalla più grande città al più piccolo borgo, contrastando con forza il disagio nei quartieri periferici, vivacizzando i centri storici e portando nuovo turismo nei centri meno frequentati. 

    Il 28 febbraio alle 18, insieme, possono ricordare il grande ruolo culturale dei festival e dei contest musicali.

    Diretta alle 18 sulla pagina Facebook della Rete dei Festival:

    https://www.facebook.com/retedeifestival

    a cura di Mattia Pace 

    Come si svolgerà l’incontro: 

    Tutti dovranno essere collegati a un link zoom domenica 28 febbraio alle ore 18 dal vivo, da un loro spazio dove sia visibile il nome del festival con organizzatore e/o un musicista.

    Alle ore 18 partirà uno zoom su pagina facebook della Rete dei festival che durerà circa 15 minuti in cui si illustreranno questi punti:

    1) rivendicare la necessità di garantire la sopravvivenza dei festival attraverso apposite forme di sostegno; 

    2) la loro fondamentale importanza, per la funzione di scouting, di aggregazione culturale, sociale e di comunità

    3) la loro funzione piattaforma e palestra per i giovani talenti, l’unica che di fatto garantisce spazi di visibilità ed espressione 

    4) appello a Mibact, alla Siae, al Nuovo Imaie e altri soggetti per piccoli finanziamenti straordinari per tenere in vita questa realtà che stanno scomparendo all’80% con una una gravissima perdita culturale

    Roberto Grossi,

    Michele Lionello,

    Giuseppe Marasco,

    Massimo Della Pelle

    Hanno già aderito:

    MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, Premio Lunezia, Suoni della Murgia, Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, Rock Targato Italia, Farci Sentire – Musplan, Festival Orienteoccidente – Toscana, Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente, Castelrock, Orzorock, Premio Bindi, Le Castella Tarantella Week, Tarantarsia, Roccalling Festival, Messapia Summer Festival, Tieni il Palco, Disco Novità, Celidonia Festival, Reno Splash, Voci d’Oro (Cinquant’anni e dintorni), Festival Popolare Italiano, GRMeets, Festival di Voce in Voce, Lennon Festival, Premio Spazio d’Autore, Livorno Unplugged Day, Assisi Suono Sacro, Biella Festival, Balla Coi Cinghiali, Faenza Rock contest, Lazio Sound, Mo’l’estate Spirit Festival, Festival della Poesia, Festival di Editrice Zona, Fondazione Lelio Luttazzi, Sicily Folk Fest, Echi nel vento, Le nuvole teatro.. Incontra, Pastorizia in festival, Premio Manente, Equilibri – Tutti siamo diversi, Festival Lib – Art and Landscape, Binario Letterario Festival, Premio Botteghe d’Autore, Festival Estivo – International Music Contest, Festival Abbabula – Parole e Musica d’Autore, Milo Folk Fest, Acqua e Vino Chianciano Terme Music Festival.

  • Paolo Menconi: da manager a scrittore di favole!

    Paolo Menconi: da manager a scrittore di favole!

    Intervista a Paolo Menconi, autore del libro “La Leggenda della Principessa della Montagna”, bellissima favola rivolta a bambini e ragazzi che celebra il potere della musica.
    Disponibile a fine Febbraio su Amazon è una storia avvincente dove la forza travolgente della Musica combatte le forze oscure del Male.


    Negli ultimi anni ci siamo abituati a conoscerti come manager e consulente di riferimento per importanti brand del settore del Fitness e come Presidente di IFO, Osservatorio di Ricerca che ha avuto un forte exploit nel mercato sportivo internazionale.
    Le tue indagini sono state illustrate in varie trasmissioni televisive e pubblicate sulle maggiori testate professionali italiane e straniere di Fitness. Inoltre, hai scritto un libro sulla gestione delle trattative.
    Ma, non è tutto! C’è un altro lato di te che mostra una vita artistica parallela, iniziata fin da ragazzo, nella quale la passione per la musica – ricordiamo la Southern Comfort Band – e la letteratura emergono costantemente. E, durante questo lockdown che ha gettato il mondo intero nella confusione, decidi di ripartire, in modo trasversale, da una favola: perché ?

    Perché abbiamo bisogno di storie che ci riscattino. Soprattutto oggi! Dobbiamo riuscire a potenziare i sogni e far viaggiare la fantasia liberamente. Le favole ci conducono in mondi incantati, dove il Bene vince sul Male in modo inequivocabile: per questo, ci sentiamo migliori.
    Così, mi sono ispirato a immagini, filastrocche, buoni sentimenti, riferimenti letterari e leggende del passato. Ho scritto una favola che usa la tavolozza delle emozioni unite alla musica. Ho scelto questo binomio perché, quando leggi un buon libro o ascolti buona musica, il mondo si trasforma tanto da farti immaginare di poter essere un predestinato a grandi imprese: questa è pura magia!”.
    Importanti artisti, come Eugenio Finardi, Fiordaliso, Fabio Treves, Luca Canonici, Vince Tempera, Giorgio Vanni, Gabriele Coltri, Ivano Berti e Francesca Patanè , hanno riconosciuto e sostenuto con bellissime frasi il tuo nuovo libro.
    Sì, è così! “La Leggenda della Principessa della Montagna” è una favola sul potere inarrestabile della Musica che sconfigge anche i più potenti malefici. Gli artisti che hai citato e che, ovviamente, ringrazio di cuore, hanno scritto nobili pensieri: le loro frasi si potranno leggere nel libro.
    Penso che questa lettura, in realtà, sia per tutti perché fa bene al cuore e regala speranza.
    Ma come è nata questa favola?
    E’ nata dalla passione per il Medioevo che coltivo da sempre. Il ritmo della narrazione è quello di una ballata musicale tramandata fino ai giorni nostri. Una favola per chi ama ancora sognare immaginando scenari fantastici e misteriosi, nei quali luci ed ombre si alternano improvvisamente.
    E’ la storia appassionante di un coraggioso Menestrello, che deve affrontare difficili prove per liberare una bella Principessa dal terribile maleficio di una Regina crudele, riportando nel Regno la gioia e la magia dei suoni al posto della tristezza e del silenzio.
    Una storia avvincente nella quale si susseguono differenti situazioni ad un ritmo cinematografico, e con una inattesa sorpresa finale.
    Congediamoci con una breve riflessione su di te: qual’è il leitmotiv principale che ti ha guidato in questa impresa?
    Musica e letteratura sono le mie grandi passioni e la passione è al centro della mia vita. Hegel scriveva:
    “Nulla di importante è stato fatto al mondo, senza il contributo della passione. Questo è il mio modo di vivere.”
    Il libro sarà disponibile su Amazon a fine Febbraio, in formato cartaceo ed e-book.

    Guarda il book-trailer su YouTube.

    Per informazioni:
    https://www.youtube.com/watch?v=SfyX9oho4Ok
    http://instagram.com/paolo.menconi

  • Chris Lavoro, in uscita il nuovo singolo “Mate Y Bombilla”

    Chris Lavoro, in uscita il nuovo singolo “Mate Y Bombilla”

    Un’avventura che parte dalla campagna toscana e che s’interseca indissolubilmente alle esperienze di vita, musicali e non, del suo protagonista. È in uscita il 12 febbraio MATE Y BOMBILLA, nuovo singolo di CHRIS LAVORO e primo tassello del suo nuovo lavoro solista. 

    Dopo un’autentica collezione di esperienze come musicista e autore con alcuni degli artisti più noti della musica italiana, come Eros Ramazzotti, Neffa, Arisa e Ghemon, oltre che apparizioni e collaborazioni in tv (MTVRai 2) e radio (Radio Deejay), Chris Lavoro torna su quei sentieri solisti che già avevano dato vita al album“Fai tu” sotto il moniker di Moka (2007).

    Per Chris la musica torna così a essere in prima persona e la proiezione di esperienze e stili che incontrano momenti acustici e rock, beat urbani e spazi più sognanti. Atmosfere figlie dei suoi ultimi vent’anni, vissuti tra momenti estemporanei (come ritrovarsi sul palco di MTV con Vinicio Capossela o Andy Summers dei Police) o più duraturi, come l’esperienza da polistrumentista, tra 2018 e 2020, in oltre novanta date nelle arene di tutto il mondo insieme a Eros Ramazzotti. 

    La prima traccia del nuovo lavoro, registrato e suonato in maniera sostenibile usando energie rinnovabili, è MATE Y BOMBILLA

    “è una composizione d’amore organica, per due persone legate insieme da una forza invisibile e potente, antica e rinnovabile, da quell’energia che ci fa dare baci alle stazioni, che unisce il frigo e il magnete, la bussola e il mare aperto, il mate e la sua bombilla.” (Chris Lavoro)

  • Teresa Morone racconta la vera sartoria italiana nel suo primo libro intitolato ‘Ritratto di un sogno’

    E’ di pochi giorni la notizia dell’uscita di Ritratto di un sogno libro d’esordio della fashion blogger Teresa Morone nato dalla collaborazione con SG Media Agency e edito interamente dalla stessa SG Media Agency.

    Ritratto di un sogno è un lavoro letterario pronto a raccontare il vero volto del compartimento moda. Un settore dove emergere è difficile e dove la vita è molto spesso scandita da sacrifici e da tanti anni di studio. Il libro, che utilizza l’espediente narrativo del testo autobiografico, apre una finestra su quella che è la dimensione psicologica e filosofica del sistema moda, che in Italia è fiore all’occhiello del Made in Italy e non solo. Protagoniste del libro sono le biografie di alcune famose stiliste: Bianca Maria Gadola, Daniela Corsetta, Georgeta Surcel e Loredana Consoli.

    Teresa Morone autrice del libro

    Le stiliste protagoniste del libro

     Quattro donne che prima di essere delle stiliste di grande successo sono state delle vere e proprie sognatrici che hanno “osato” sfidare il mondo per realizzare il proprio sogno.

    Bianca Maria Gadola è una rinomata stilista italiana proprietaria dell’atelier “Bianca” con sede tra Bregaglia, Engadina e St. Moritz, una sosta obbligatoria per gli amanti dell’ haute couture e i frequentatori del jet-set;

    Daniela Corsetta è la creatrice di #DCCreation marchio che si occupa di abbigliamento e accessori  che ha conquistato personaggi dello spettacolo e non, con sede a Santa Maria Capua Vetere (CE);

    Georgeta Surcel è una designer di successo, già vincitrice di rinomati premi internazionali legati al mondo della moda, fondatrice dell’atelier “Giorgia” con sede a Fiuggi;

    Loredana Consoli è una stilista di grande talento conosciuta in tutta Italia e fondatrice di “Sartoria Boutique” atelier dove realizza abiti da sogno.

    Ritratto di un sogno si propone l’obiettivo di celebrare chi, con i piedi ben piantati a terra ha imparato a farsi strada nella vita, superando ostacoli e difficoltà. Ogni storia all’interno del libro si propone, ambiziosamente, di percorrere un pezzo di vita di queste donne prima ancora che stiliste attraversando un cammino, spesso tortuoso, ma ricco sul piano professionale e umano. Perchè non bisogna dimenticare che un abito sartoriale non è semplicemente un “vestito cucito” ma è una vera e propria storia che deve essere raccontata.

    Un lavoro letterario che si è originato attraverso il prezioso strumento “dell’ascolto” – dichiara Teresa Morone blogger e autrice del libro – se ogni libro è un viaggio, allora questo volume rappresenta un cammino verso se stessi attraverso gli altri. Ritratto di un sogno insegna a credere ancora nella bellezza dei propri sogni e soprattutto a realizzarli. Sogni che però, poco hanno a che fare con uno schiocco di dita ma che si realizzano superando molte prove. Investendo il proprio tempo nello studio e nel lavoro, con grande spirito di sacrificio, proprio come hanno fatto le stiliste di cui racconto. La moda di cui scrivo nel libro è lontana dalle tendenze liquide di Baumiana memoria e più vicina al mondo della sartorialità e dell’haute couture. Quando lo stilista era ancora un “couturier” il creatore che tramite la sua arte dava vita ai sogni e in qualche modo cambiava il mondo.

    Ritratto di un sogno nasce dalla volontà di SG Media Agency di realizzare un libro impegnato a far fiorire la speranza e la forza di volontà raccontando la parte più bella e genuina dell’Italia, quella che crea e che resiste che non molla di un millimetro e che nessuna pandemia può distruggere. SG Media AGENCY  è un’agenzia che si occupa di comunicazione nel settore fashion&food fondata da Francesca Napolitano e Cristiano Bucciero. SG Media AGENCY    è una realtà di successo tutta italiana che da poco ha dato vita anche a FashionShoppingItaly il primo e-shop fatto esclusivamente da stiliste italiane. Hanno collaborato al libro l’editrice Francesca Napolitano, il fotografo Luca Corsetti, l’editor Gaia Bucciero, Sara Serpietri Salon e Federica Mancini per le acconciature e il trucco.

    Teresa Morone è una blogger campana ed è fondatrice del blog teresamorone.com dove quotidianamente parla di moda e bellezza. La blogger è spesso impegnata in eventi che riguardano il mondo dello spettacolo e della cultura. Oltre alla moda l’influencer è vicina a temi sociali quali l’inclusione, la violenza sulle donne e il bullismo.

    Il libro è in vendita online esclusivamente sulla piattaforma https://www.fashionshoppingitaly.com/p/li-002/

  • Sicurezza, eventi ed iniziative speciali fanno da traino a “100 anni di emozioni”

    Sicurezza, eventi ed iniziative speciali fanno da traino a “100 anni di emozioni”

    Il bilancio della stagione 2020 all’Ippodromo Snai San Siro si può definire positivo anche se è stato fortemente condizionato dalla pandemia che, da marzo ad oggi, ha cambiato il modo di vivere anche degli appassionati ippici, degli addetti ai lavori e dei visitatori milanesi, e non, dell’impianto del galoppo milanese. 

    L’Ippodromo Snai San Siro ha fatto la sua parte e nel pieno delle regole: prima di tutto in termini di sicurezza attuando i Protocolli di Sicurezza Covid19 e le normative regionali e statali per chiunque accedesse nell’area di proprietà di Snaitech; e poi,  dando seguito ad iniziative che hanno potuto offrire ai visitatori contingentati alle mille presenze l’opportunità di godersi il lato artistico, musicale, storico e culturale di un luogo sempre più polifunzionale ed aperto dalla cittadinanza milanese e che, in questo 2020, ha compiuto cento anni! 

    Proprio per celebrare il secolo di vita dell’impianto ippico per eccellenza, Snaitech ha offerto a tutti l’opportunità di assistere in diretta Facebook al concerto del 16 ottobre di Dardust, noto pianista italiano di fama internazionale, avvenuto sotto l’ombra del Cavallo di Leonardo, la statua equestre più grande al mondo ubicata nell’area interna all’impianto. Uno spettacolo musicale e coreografico capace di raggiungere ben oltre il milione di visualizzazioni web. 

    A questo si è aggiunta anche l’apertura dell’esposizione all’aperto “100 anni di emozioni”, patrocinata dal Comune di Milano ed aperta dal 17 ottobre e che, dalle ore 10 alle ore 18, è possibile visitare gratuitamente e senza alcun divieto presso piazzale dello Sport 6, area in cui sorge il Cavallo di Leonardo. Si tratta di un percorso in cui l’evoluzione storico-architettonica dell’ippodromo scorre su sei pannelli curati dal Professor Stefano della Torre, docente di restauro al Politecnico di Milano, attraverso stampe ed immagini fotografiche d’epoca correlati da esaustive descrizioni. Inoltre, per il terzo anno consecutivo, l’Ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano è stato scelto come uno dei mille siti per le visite delle “Giornate FAI di Autunno”. Un fine settimana, quello del 17 e 18 ottobre, che grazie alle guide volontarie del Fondo Ambiente Italiano ha coinvolto oltre 2mila visitatori.  

    Per concludere questa stagione ricca di iniziative dedicate al centenario dell’Ippodromo Snai San Siro è stato infine realizzato un breve video che riassume e racconta in poco più di 4 minuti tutta la storia di questo meraviglioso impianto ippico unico al mondo, che continua ancora oggi ad essere un luogo ricco di iniziative e di progetti aperti a tutta la cittadinanza.

  • “AUTORITRATTI COL BICCHIERE IN MANO” Una provocazione di Daryoush Francesco Nikzad

    “AUTORITRATTI COL BICCHIERE IN MANO” Una provocazione di Daryoush Francesco Nikzad

    “AUTORITRATTI COL BICCHIERE IN MANO”

    Una provocazione di Daryoush Francesco Nikzad

    Dodici poesie al prezzo di un caffè

    Autoritratti col bicchiere in mano è una plaquette di poesia, come si dice nel gergo dell’editoria, del 37enne italo-iraniano Daryoush Francesco Nikzad, autore e scrittore di lunga esperienza a livello nazionale, tra cinema, teatro e poesia. Unopuscoletto tirato in poche copie, editato con cura e fuori commercio, che l’autore ha deciso di gettare a sorpresa in pasto ai suoi lettori, poco dopo il successo di Non scomodiamo Baudelaire, la sua prima raccolta di poesie stampata lo scorso maggio in 300 copie numerate in collaborazione con la poliedrica rassegna musicale affezionata all’etica del diy Tutto Il Nostro Sangue, e disponibile, ancora in pochissime, le ultime, copie c/o alcune librerie sul territorio italiano, on line e c/o lo shop dello storico Bloom di Mezzago.

    Daryoush è nato a Teheran e vive in Italia dall’età di due anni, ha studiato Scienze Politiche e Comunicazione ed attualmente scrive per teatro, cinema, narrativa e pubblicità. Collabora a un asset editoriale innovativo di scrittura collettiva con la casa editrice Nowhere Books, culminato in un romanzo sperimentale dal titolo “8 corde tese” ed è autore di spettacoli teatrali che hanno calcato centinaia di palcoscenici in tutta Italia, come “Bukowski – a night with Hank”, “Hamburger” e “to be or not to be Chaplin”, nonché di racconti pubblicati sulla rivista “Crapula”, sulla raccolta “Racconti Pugliesi” e altre riviste online.

    Autoritratti col bicchiere in mano è una raccolta in formato pdf di dodici poesie inedite, ma è anche una provocazione, soprattutto nei confronti di quell’Instagram poetry che ha preso piede negli ultimi anni: nella babilonia del citazionismo diffuso, delle didascalie delle foto riempite in maniera ossessivo-compulsiva, la poesia reclama il suo spazio anche sui social network e Nikzad al digitale preferisce e ha sempre preferito la carta stampata. “I social network esistono, è inutile negarne l’esistenza, ma non possono essere il fine ultimo della scrittura”.

    Con la nuova raccolta, Daryoush prova a entrare a gamba tesa sulla poesia consumata su Internet, sfruttando i modi e i mezzi affini alla rete, trasformandola in un’occasione, una promozione, un’offerta da cogliere, pubblicando le 12 poesie in un formato digitale al prezzo di 1€, “non è una svendita, non è il discount della poetica, sia chiaro” dice “associare la poesia al denaro, a un prezzo così basso come 1€, può creare un cortocircuito. Piuttosto è un tentativo di far prendere coscienza che la poesia va sostenuta; 1€ è un simbolo. Come un caffè, come le buste sorpresa che si comprano in edicola. È il simbolo di uno scambio, del valore minino che si attribuisce a qualcosa che si riceve. Può essere anche gratis o, come è già successo, qualcuno ha dato più di 1€.”

    Del resto, parlare di soldi in questo paese è maleducazione. “Se avessi barattato le mie poesie con una conserva di marmellata o di pomodoro, nessuno avrebbe battuto ciglio. La realtà è che, come tutti, anche i poeti devono fare la spesa.”

    Al suo fianco, anche in questa nuova pubblicazione, c’è sempre Tutto Il Nostro Sangue, la poliedrica rassegna che da organizzatrice di concerti è diventata anche promotrice di carta inchiostrata, mantenendo il medesimo obiettivo da perseguire: supportare le produzioni inedite indipendenti e la condivisione tra artisti.

    L’uscita digitale, sottobanco, clandestina, delle dodici poesieanticipa il nuovo libro, cartaceo, di Nikzad, che non ha ancora data d’uscita, né si conoscono le modalità con le quali verrà pubblicato. “Sto cercando altri abissi nella mia mente, nella mia scrittura” dice, “l’amore è uno scoglio che non si supera mai, ma sto cercando nuovi approdi.”

    Accompagnato dalla foto di copertina di Domenico D’Alessandro, Autoritratti col bicchiere in mano è disponibile sul canale Bandcamp di Tutto Il Nostro Sangue, oppure contattando l’autore tramite i suoi profili social o via email (d.francesco.nikzad@gmail.com). Per chi si trova nella provincia di Foggia, Daryoush consegnerà la password per leggere le poesie in cambio di una birra.